E dai liquami elettricità e ca
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- Brigida Floriana Micheli
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1 DOSSIER E dai liquami elettricità e ca Aumentare il numero delle bovine non è più la sola opzione possibile quando si voglia investire. Lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili fa intravedere nuove opportunità, quale la produzione di biogas da reflui zootecnici 38 IZ n. 10 / 2008 di KEESDEROEST CLAUDIOFABBRI CRPA Reggio Emilia Aumentare il numero di capi non è più la sola opzione possibile per un allevatore di bovine di latte che voglia investire nella propria attività. Lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili, infatti, sta facendo intravedere nuove opportunità, quale ad esempio la produzione di biogas da liquami. Decidere di investire in un impianto di digestione anaerobica, però, non è facile, soprattutto per la mancanza di una casistica ampia e di valutazioni economiche che supportino le scelte individuali. Per aiutare a capire le varie possibilità, è stato preso in esame un allevamento tipo con 150 vacche mediamente presenti e con un numero di capi che consente la rimonta interna, sul quale ipotizzare e confrontare tra loro tre tipi di investimento diversi: 1. la realizzazione di un impianto che utilizza solo le aziendali per la produzione di biogas da trasformare in energia elettrica, 2. la messa in opera di un impianto per la produzione di biogas da trasformare in energia elettrica partendo da liquami in miscela con silo mais, 3. la ristrutturazione e l ampliamento della stalla esistente fino a 250 bovine in lattazione. L analisi economica dell investimento per la produzione di biogas è fatta considerando ancora il regime di incentivazione valido al 31 dicembre La nuova normativa, stabilita dalla Legge Finanziaria 2008, infatti, non è ancora attuativa. Nell allevamento preso a riferimento la produzione di latte per vacca è di kg e il prodotto viene destinato ad uso alimentare. La superficie agricola utilizzata è pari a 80 ettari, il lavoro familiare ammonta a ore all anno, alle quali si aggiungono ore di lavoro salariato. Questa conduzione dell allevamento genera una produttività di 124 kg di latte per ora di lavoro. COSTI DI INVESTIMENTO E DI GESTIONE L allevamento produce circa tonnellate di Tab. 1 Dimensione dei reattori all anno, delle quali letame liquido e di letame. In entrambe le soluzioni prospettate (digestione dei soli reflui o digestione mista) si prevede di trasformare il biogas in elettricità, in parte da utilizzare in azienda e in parte da cedere alla rete. Nel primo caso è sufficiente un solo reattore di volume pari a 635 m 3, in grado di produrre circa m 3 di biogas all anno. Presumendo invece una produzione di silomais pari a tonnellate ad un costo di produzione di 22 /t, diventa necessario avere due digestori per un volume totale di m 3. Le caratteristiche dei reattori sono riportate in tabella 1. Per la conversione del biogas in elettricità è necessario prevedere l utilizzo di un cogeneratore, le cui caratteristiche principali sono descritte in tabella 2. In tabella 3 sono riportati gli investimenti necessari per realizzare le due soluzio Altezza (m) 5,5 5,2 Diametro reattore (m) 12,1 16,2 Numero reattori 1 2 Volume (m 3 ) 635 2,262 Temperatura di funzionamento ( C) 38 38
2 bovini lore DOSSIER Tab. 2 Caratteristiche tecniche dei co generatori Tempo di funzionamento del cogeneratore (ore/anno) Rendimento elettrico (%) Potenza elettrica installata (kw) ni messe a confronto. Nel caso di impianto per il trattamento delle sole aziendali il costo dell investimento è di circa , mentre se si aggiunge il silomais l importo sale a La parte maggiore dei costi è legata alle opere elettromeccaniche che consentono la conversione del biogas in energia elettrica, seguite dal costo del reattore. L utilizzo del silomais rende inoltre necessaria la costruzione di sili per stoccare la biomassa da utilizzare e una vasca di stoccaggio aggiuntiva per raccogliere le maggiori quantità di digestato. Oltre al costo dell investimento che nel corso dell intera durata dell utilizzo dell impianto si presenta come Tab. 3 Investimenti necessari per la realizzazione dei due impianti per la produzione di biogas e delle installazioni connesse una annualità composta di ammortamenti e interessi, l allevatore deve affrontare delle spese annuali per il funzionamento (tabella 4). Le differenze tra la prima e la seconda soluzione riguardano principalmente i costi legati alla produzione della biomassa e all utilizzo di manodopera extra familiare necessario per il carico del silomais nei reattori e alla diverse incidenza del service cogeneratori per gli interventi urgenti e straordinari che si possono verificare, che nel primo caso sono pari al 35% del costo di importo ( ) vita utile (anni) gestione complessivo e nel secondo al 23%. RICAVI, REDDITIVITÀ E REMUNERAZIONE DEL LAVORO La produzione di energia elettrica è riportata in tabella costo specifico ( /kwe) importo ( ) vita utile (anni) Opere civili Opere elettromeccaniche Cogeneratore Sili per silomais Vasca di stoccaggio aggiuntiva Spese tecniche (autorizzazioni, progettazione, direzione lavori) e imprevisti Totale Tab. 4 Costi annuali per il funzionamento dei due impianti per la produzione di biogas Costi annuali importo ( ) % importo ( ) % Service cogeneratore , ,1 Produzione/Conferimento matrici insilabili (costi anticipati di 0,5 anni) Manutenzione ordinaria impianto (opere elettromeccaniche) , , ,2 Operaio per carico biomasse ,4 Gestione ordinaria impianto , ,9 Spese generali (Assicurazione, analisi chimiche, vendita EE, interessi su anticipazioni ) , ,5 Imprevisti 509 2, Totale , mentre in tabella 6 sono elencati i ricavi che dipendono dalle cessioni di energia alla rete, dai certificati verdi (dai quali dipende la redditività dell investimento) e dal premio pac per le colture energetiche. Per i certificati verdi, in questa analisi è stato preso il prezzo di riferimento del GSE 2006 (0,125 per kwh); il prezzo dell energia ceduta alla rete è stato calcolato pari a 0,096 per kwh, secondo quanto stabilito dalla Delibera AE EG 34/2005. Sulla base dell analisi finanziaria effettuata (tabella 8) emerge che il tempo di ritorno dell investimento è di 5,87 anni nella prima soluzione che prevede solo l uso di e di 6,58 anni in quella con la digestione mista. Il tasso interno di rendimento è del 13,2% per il primo investimento e del 12,8% IZ n. 10 /
3 Tab. 5 Produzione e utilizzazione annua dell energia elettrica (kwh) Produzione di energia elettrica totale Autoconsumo ausiliari cogeneratore Consumo da parte del digestore Consumo aziendale 0 0 Vendita energia elettrica alla rete per l investimento con i due reattori più grandi. Va subito precisato che il rendimento dell investimento in due grandi reattori con l uso misto di e silomais dipende molto dal costo di produzione di quest ultimo, che rappresenta oltre la metà dei costi annuali di gestione. Il rendimento dell investimento viene Tab. 6 Ricavi della vendita di energia elettrica e dei certificati verdi ( /anno) Vendita energia elettrica compromesso se l allevatore acquista il silomais sul mercato dove i prezzi possono superare i 25 /t. Inoltre, l investimento non è più redditizio se l allevatore decide di dedicare la propria superficie aziendale alla produzione di silomais per biogas % DOSSIER % Certificati verdi Premio pac colture energetiche Tab. 7 Analisi finanziaria dell impianto di biogas sull intera durata dell investimento ( /anno) Totale silomais Margine operativo lordo (MOL) (Ricavi Costi) Ammortamento semplice investimento (12 anni) Tasso di interesse bancario (%) 5,5 5,5 Interessi sul capitale investito Margine operativo netto (MON) = MOL Ammortamento Reddito netto = MON Interessi Tab. 8 Rendimento dell investimento +silomais Tempo di ritorno, compreso oneri finanziari (anni) 5,87 6,58 Tasso Interno di Rendimento (%) 13,2 12,8 Tab. 9 Profitto dell imprenditore e remunerazione del lavoro nella situazione di partenza e con i due impianti di biogas ( ) Senza biogas Biogas solo con liquami Biogas con liquami e silomais Reddito familiare per 100 kg latte 8,8 10,2 13,1 Profitto imprenditore per 100 kg latte 2,8 4,2 7,2 Remunerazione per ora di lavoro 14,04 15,79 19,44 comprando foraggi sul mercato. Interessante è anche l analisi degli effetti dell investimento su costi e ricavi per kg di latte prodotto e sulla remunerazione del lavoro. Da un lato salgono i costi, dall altro crescono in modo significativo i ricavi attribuibili alla vendita dell energia elettrica e al valore dei certificati verdi. Nel caso dell investimento per produrre biogas da sole i costi aumentano del 9,4% e i ricavi dell 11,9%, mentre l investimento in un impianto che utilizzi e silomais fa salire i costi per kg di latte del 58%, ma i ricavi del 63%. È evidente che una tale dinamica dei ricavi e dei costi agisce favorevolmente sulla remunerazione del lavoro. Rispetto ad una situazione di partenza senza biogas di 14,04 per ora di lavoro, il primo investimento fa crescere la remunerazione a 15,78, mentre la seconda soluzione la fa salire a 19,44 (tabella 9). Rimane da ricordare che la seconda soluzione è molto sensibile al prezzo del silomais, perché la forte crescita del prezzo può pregiudicare la convenienza economica di questa opzione. AMPLIAMENTO DIMENSIONI DELL ALLEVAMENTO Per incrementare il reddito e per creare una continuità a IZ n. 10 /
4 DOSSIER Tab. 10 Investimenti necessari per l ampliamento dell allevamento da 150 a 250 vacche in lattazione lungo termine dell azienda da latte la maggior parte degli allevatori punta sull ampliamento della dimensione dell allevamento. In questa analisi presentiamo il caso in cui l allevatore decida di passare da un allevamento di 150 vacche da latte con rimonta a un allevamento di 250 vacche da latte sempre Dati tecnici con rimonta interna. Questo investimento viene messo a confronto con i due investimenti in impianti di biogas presentati precedentemente. L investimento necessario e la remunerazione del lavoro sono riportati nelle tabelle 10 e 11. La motivazione principale per un investimento che prevede una ristrutturazione Costo/posto stalla ( ) Investimento totale ( ) Stalla ristrutturata 150 vacche Stalla ampliata per vacche 100 posti Sala mungitura 12 x 12 posti Stalla ampliata per rimonta 47 posti Totale di una stalla risiede nella possibilità di incrementare in modo significativo la produttività del lavoro sfruttando maggiormente le economie di scala. Nel caso analizzato si prevede che la produttività salga da 124 a 170 kg latte per ora di lavoro, grazie alla possibilità di sfruttare le economie di scala. In questo caso la remunerazione del lavoro sale da 14,04 /ora a 17,20 /ora. In questa analisi sono stati messi a confronto tre investimenti alternativi. Nel primo caso un investimento in un piccolo impianto di biogas di circa , che prevede solo l utilizzo delle prodotte in azienda, è in grado di aumentare da 14 a 15,80 la remunerazione per ora di lavoro. Un secondo investimento in due grandi reattori per la produzione di biogas con l utilizzo di e silomais che raggiunge quasi 1 milione di euro fa crescere la remunerazione del lavoro a 19,40. La convenienza di questo tipo di investimento, però, è molto influenzata dalla disponibilità di trovare IZ n. 10 /
5 Tab. 11 Profitto dell imprenditore e remunerazione del lavoro, dopo ristrutturazione dell allevamento ( ) Vecchia stalla Ristrutturazione Reddito familiare per 100 kg latte 8,81 7,84 Profitto imprenditore per 100 kg latte 2,83 3,88 Remunerazione per ora di lavoro Costo di produzione per kg di latte 14,04 17,2 35,31 32,89 terreni adiacenti o vicini per produrre il silomais a costi contenuti. Ambedue gli investimenti sono inoltre redditizi grazie alla presenza dei certificati verdi, senza i quali l allevatore non troverebbe facilmente convenienza a investire in un impianto per la produzione di biogas. La ristrutturazione di una stalla che porta la dimensione dell allevamento da 150 a 250 vacche richiede un investimento di circa 1 milione di euro. Questa via classica di sviluppo dell azienda è in grado di incrementare la remunerazione del lavoro da 14 a 17,20 /ora. Investire un milione di euro nell una o nell altra direzione dipende dalla situazione in cui si trova l allevamento. In condizioni molto favorevoli conviene puntare sul biogas piuttosto che sull ampliamento della stalla, in caso contrario la redditività di questo investimento diventa meno allettante e cresce notevolmente l economicità della ristrutturazione della stalla. Con l approvazione della Legge Finanziaria 2008, la convenienza a realizzare impianti di produzione di biogas da convertire in energia elettrica è aumentata notevolmente. Nel caso, infatti, di impianti con potenza elettrica nominale inferiore a 1 MWe, che si approvvigionano di materie prime entro un raggio di 70 km (filiera corta), è previsto un regime di incentivazione, valido per 15 anni, che stabilisce un prezzo omnicomprensivo (energia elettrica + certificato verde) di 0,3 /kwhe immesso in rete, rivedibile ogni 3 anni. Tale regime di incentivazione consente all imprenditore di avere un flusso di cassa certo e costante e indipendente dalla volatilità del mercato dei certificati verdi. Tuttavia, questo nuovo regime di incentivazione, al momento attuale, non è ancora operativo in quanto si è ancora in attesa del relativo Decreto attuativo.l applicazione del prezzo omnicomprensivo di 0,3 /kwh permetterebbe di aumentare il Margine operativo lordo dell investimento da del primo caso a (+43%) e da del secondo caso a (+78%), con evidenti ripercussioni sulla redditività e sul tempo di ritorno dell investimento.l 44 IZ n. 10 / 2008
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