realizzazione di canalette in terra per evitare fenomeni di dilavamento da parte delle acque meteoriche.

Transcript

1 L'Assessore della Difesa dell'ambiente, con la proposta n. 911 del 2016, riferisce che la Società Sarda di Bentonite s.r.l. ha presentato, ad aprile 2016, l istanza di Verifica di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale, relativa all intervento denominato Progetto di ampliamento dei piazzali di essicazione e stoccaggio della miniera di Casa S Aliderru ubicato nel Comune di Sassari. Il progetto è stato assoggettato, a seguito di parere del Servizio delle Valutazioni Ambientali (SVA) con nota n. 977 del 20 gennaio 2016, alla procedura di verifica in quanto ascrivibile alla categoria di cui al punto 8 lett. s) Modifiche o estensioni di progetti di cui all allegato A1 o all allegato B1 già autorizzati, realizzati o in fase di realizzazione, che possono avere notevoli ripercussioni negative sull ambiente (modifica o estensione non inclusa nell allegato A1) dell Allegato B1 alla deliberazione della Giunta regionale n. 34/33 del L intervento prevede l occupazione di un area destinata alla essicazione della bentonite estratta nella miniera di Casa S Aliderru, in concessione alla Società Sarda di Bentonite s.r.l. dal 1991, il cui progetto di prosecuzione ed ampliamento è stato esaminato nell ambito della procedura di VIA conclusasi con la Delib.G.R. n. 19/48 del 14 maggio 2013, con un giudizio di compatibilità ambientale positivo con prescrizioni. Detto progetto comprendeva l occupazione di una superficie di circa 15 ettari per l essicamento della bentonite, in un area individuata a lato delle aree estrattive, in cui era anche prevista la collocazione dell impianto di trattamento del minerale, che doveva essere trasferito da Fiume Santo. La variante proposta prevede una nuova area di essicazione, limitrofa a quella già esaminata in sede di VIA nel 2013 e posta a nord della SP 65. Nella nuova area di essicazione, di superficie pari a 21,8 ettari, posta all interno della concessione mineraria, si prevedono le stesse modalità gestionali attuate in quella in esercizio, con la preparazione del fondo tramite la stesura di uno strato di 15 cm di bentonite grezza opportunamente costipata al fine di evitare qualsiasi contaminazione del sottosuolo e la

2 realizzazione di canalette in terra per evitare fenomeni di dilavamento da parte delle acque meteoriche. Le attività proposte prevedono lo scotico di circa 30 cm di suolo che verrà accantonato in aree delimitate dal progetto e riutilizzato per le operazioni di recupero previste al termine della coltivazione della miniera, stimata in 15 anni. Al termine delle attività è prevista l asportazione del letto di posa del piazzale (bentonite) che verrà utilizzato in quanto minerale utile. Si procederà quindi al trattamento del terreno tramite aratura e al ripristino dello strato di suolo vegetale accumulato lungo il perimetro. È prevista la realizzazione di una barriera arborea arbustiva per la mitigazione dell intervento. In merito all iter, l Assessore fa presente che il procedimento è stato avviato in data 26 aprile 2016 e che il Servizio valutazioni ambientali (SVA), viste le note del Servizio tutela del paesaggio e vigilanza per la provincia di Sassari (n del ) e del CFVA Ispettorato ripartimentale di Sassari (n del ), in cui non vengono segnalate criticità e non risultano aspetti che necessitano di ulteriori atti autorizzativi; considerato che non sono pervenute osservazioni, che la documentazione depositata risulta sufficiente per consentire la comprensione delle caratteristiche e delle dimensioni del progetto, della tipologia delle opere e del contesto territoriale e ambientale di riferimento, nonché dei principali effetti che possono aversi sull'ambiente, ha concluso l istruttoria proponendo di non sottoporre alla ulteriore procedura di VIA l intervento relativo al Progetto di ampliamento dei piazzali di essicazione e stoccaggio della miniera di Casa S Aliderru, ubicato nel Comune di Sassari, proposto dalla Società Sarda di Bentonite s.r.l., a condizione che siano rispettate le seguenti prescrizioni, che dovranno essere recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione: 1. le nuove superfici destinate alla essicazione del minerale dovranno essere gestite analogamente a quelle attualmente in uso, e, in particolare, dovranno essere adeguatamente predisposte, tramite stesura di uno strato di bentonite grezza non inferiore a cm, opportunamente costipato al fine di evitare qualsiasi contaminazione da parte del minerale trattato. Al termine delle attività, anche queste aree dovranno essere recuperate e restituite all uso originario; 2. il terreno vegetale asportato dovrà essere accantonato nelle aree previste in progetto e conservato in cumuli di altezza non superiore a 2 metri, nonché protetto con la semina di specie idonee alla sua tutela; 3. per quanto riguarda la qualità dell aria:

3 a. dovrà essere limitata la formazione di polveri provenienti dai cumuli e dalle aree di manovra dei mezzi, tramite l attuazione delle procedure gestionali e delle mitigazioni previste in progetto (pag. 86 dello Studio preliminare ambientale); b. il monitoraggio della polverosità diffusa per l intera area estrattiva dovrà essere svolto presso i punti individuati dal proponente nella relazione di recepimento delle prescrizioni della Delib.G.R. n. 19/48 del 14 maggio 2013, con le modalità che saranno precisate nel piano di monitoraggio ambientale di cui al punto 8 (i punti localizzati sulla SP 65 sono idonei al controllo della polverosità proveniente dall area in progetto); 4. prima dell inizio dei lavori dovrà essere completata la barriera arborea arbustiva prescritta nella Delib.G.R. n. 19/48 del 14 maggio 2013, provvedendo ad impiantare esemplari adulti di specie autoctone, da individuare col supporto del CFVA di Sassari, così da garantire la formazione di uno schermo utile alle funzioni previste, ovvero il contenimento delle polveri, del rumore e la mitigazione paesaggistica. Con le stesse modalità di cui sopra, la barriera dovrà essere realizzata anche nel lato nord della SP 65, prospicente alla nuova area di progetto, oltre che nel tratto previsto dal proponente e indicato a pag. 99 dello Studio preliminare ambientale; 5. per quanto riguarda le acque meteoriche: a. il dimensionamento e i trattamenti previsti nell area di progetto dovranno essere verificati ai sensi della Disciplina regionale degli scarichi di cui alla Delib.G.R. n. 69/25 del 2008, oltre che dei risultati della gestione della adiacente area di essicazione in esercizio; b. le opere finalizzate alla regimazione e al trattamento delle acque di ruscellamento a servizio dell area in coltivazione dovranno essere adeguate alla morfologia degli scavi nelle varie fasi di coltivazione; 6. in fase di esercizio, dovrà essere effettuato il controllo strumentale di cui al punto 6 della parte IV della Delib.G.R. n. 62/9 del finalizzato a verificare la conformità dei livelli sonori ai limiti di legge. Qualora gli esiti della verifica dovessero evidenziare un superamento dei limiti, dovranno essere individuati interventi per la riduzione dei livelli di emissioni sonore al fine di garantire il rispetto dei limiti della classe acustica dell area. La relazione tecnica contenente i risultati dei rilevamenti di verifica dovrà essere inviata al competente dipartimento dell ARPAS, al Comune e alla Provincia di Sassari; 7. in merito alle operazioni di recupero e rimodellamento morfologico:

4 a. al termine dell'attività, la configurazione finale dell'area di cava dovrà garantire il convogliamento delle acque superficiali verso i compluvi naturali, evitando la formazione di ristagni e zone acquitrinose; b. lo strato superficiale dovrà essere adeguatamente lavorato e strutturato in modo da garantire il corretto drenaggio e dovrà essere coperto da terra vegetale per uno spessore medio non inferiore a 30 cm. Eventuali volumi mancanti dovranno essere compensati mediante l apporto di terreno di qualità chimico-fisica idonea per le finalità di progetto. Per l'arricchimento in sostanza organica ed elementi nutritivi del letto di semina, dovranno essere utilizzati esclusivamente fertilizzanti organici e ammendanti compostati conformi alle norme vigenti; c. per almeno due anni dall impianto del materiale vegetale vivo, e comunque sino al completo affrancamento delle piante, si dovrà provvedere alle necessarie cure colturali, alle irrigazioni periodiche e di soccorso e, qualora si riscontrasse uno scarso attecchimento, agli interventi di infittimento delle superfici inerbite e di risarcimento delle fallanze tra le specie arboree e arbustive; d. in fase di predisposizione ed esecuzione degli interventi di rinaturalizzazione, la Direzione Lavori dovrà essere supportata da personale esperto in discipline agronomico-forestali, al fine di verificare la rispondenza ecologica delle specie e la corretta esecuzione pratica delle opere a verde; inoltre, tutti gli interventi dovranno essere effettuati in accordo con il Servizio Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Sassari; 8. nel progetto da sottoporre ad autorizzazione dovrà essere presente il piano di monitoraggio ambientale di tutta l area estrattiva, in coerenza con quanto previsto nella Delib.G.R. n. 19/48 del 2013, provvedendo ad integrare i controlli per l area di progetto, relativamente al rumore, alla qualità dell aria e alle acque superficiali. Detto piano dovrà essere trasmesso allo scrivente e agli Enti di controllo e dovrà contenere una apposita planimetria con l ubicazione dei punti di controllo; 9. vista la cadenza prevista nella prescrizione n. 12 della Delib.G.R. n. 19/48 del 2013, il proponente dovrà provvedere alla trasmissione, ai soggetti indicati, del previsto report sull andamento dei lavori di coltivazione e recupero dell intera area estrattiva. Tutto ciò premesso, l'assessore della Difesa dell'ambiente, constatato che il Direttore generale dell Assessorato ha espresso il parere favorevole di legittimità sulla proposta in esame, propone alla Giunta regionale di far propria la proposta del Servizio Valutazioni Ambientali.

5 La Giunta regionale, condividendo quanto proposto e rappresentato dall'assessore della Difesa dell'ambiente di non sottoporre all ulteriore procedura di VIA l intervento denominato Progetto di ampliamento dei piazzali di essicazione e stoccaggio della miniera di Casa S Aliderru, ubicato nel Comune di Sassari, proposto dalla Società Sarda Bentonite s.r.l., a condizione che siano rispettate e recepite nel progetto da sottoporre ad autorizzazione le prescrizioni descritte in premessa, sul rispetto delle quali dovranno vigilare, per quanto di competenza, il Comune di Sassari, la Provincia di Sassari, il Servizio Tutela del Paesaggio e Vigilanza delle province di Sassari e Olbia-Tempio, il Servizio Ispettorato Ripartimentale del CFVA di Sassari, l ARPAS e il Servizio Attività Estrattive e Recupero Ambientale; di stabilire che, fermo restando l obbligo di acquisire gli altri eventuali pareri e autorizzazioni previsti dalle norme vigenti, la validità della presente deliberazione, ai fini della realizzazione dei lavori relativi all intervento in oggetto, la cui data di inizio dovrà essere comunicata al Servizio Valutazioni Ambientali e agli Enti di controllo, è pari a dieci anni dalla pubblicazione della presente deliberazione, salvo proroga concessa su istanza motivata del proponente. La Società, in caso di modifiche progettuali o di rinnovo dell autorizzazione, dovrà verificare presso il Servizio delle Valutazioni Ambientali la necessità di una nuova procedura. Il Servizio Valutazioni Ambientali provvederà alla comunicazione della presente deliberazione ai soggetti interessati al procedimento, a tutte le Amministrazioni competenti, anche in materia di controllo ambientale, e alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (BURAS). Il Direttore Generale Alessandro De Martini Il Presidente Francesco Pigliaru