DGR n del 1 aprile 2019 Allegato b.

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1 DGR n del 1 aprile 2019 Allegato b. PIANO DELLE AZIONI POSITIVE DELLA GIUNTA REGIONALE TRIENNIO

2 Il presente Piano di Azioni Positive si inserisce nell ambito delle iniziative promosse dalla Giunta di Regione Lombardia per dare attuazione agli obiettivi di pari opportunità, così come prescritto dal D. Lgs. n. 198/2006 Codice delle pari opportunità tra uomo e donna. Le disposizioni del suddetto Decreto hanno, infatti, ad oggetto le misure volte ad eliminare ogni distinzione, esclusione o limitazione basata sul genere, che abbia come conseguenza o come scopo, di compromettere o di impedire il riconoscimento, il godimento o l esercizio dei diritti umani e delle libertà fondamentali in campo politico, economico, sociale, culturale e civile o in ogni altro campo. La strategia delle azioni positive si occupa di rimuovere gli ostacoli che le persone incontrano, in ragione delle proprie caratteristiche familiari, etniche, linguistiche, di genere, età, ideologiche, culturali, fisiche, psichiche e sociali, rispetto ai diritti universali di cittadinanza. Il Codice delle pari opportunità tra uomo e donna (D. Lgs. n.198/2006) definisce le azioni positive come misure volte alla rimozione degli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione di pari opportunità dirette a favorire l occupazione femminile e realizzare l uguaglianza sostanziale tra uomini e donne nel lavoro. Al fine di individuare gli obiettivi da contemplare nell ambito delle azioni positive per il triennio , l Amministrazione: Ha condotto un analisi statistica inerente l equilibrio in termini di rappresentatività di genere, dalla quale non emergono criticità, al , in ordine al rispetto dei principi generali di cui all articolo 48,

3 comma 1 secondo capoverso, con riferimento alle posizioni gerarchiche (Allegato 1); ritiene di avviare un processo di accertamento in ordine alla rappresentatività di genere con riferimento agli ambiti organizzativi, al fine di verificare l opportunità di avviare azioni di riequilibrio; ritiene inoltre di avviare percorsi specifici finalizzati a conseguire la tutela delle Pari Opportunità, il Benessere Organizzativo ed il Contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica. Al fine di conseguire gli obiettivi connessi ai suddetti percorsi, nel corso del prossimo triennio si intendono intraprendere, confermare e sviluppare le seguenti azioni positive: 1. Promuovere, in collaborazione con il Medico Competente ed il CUG, l attivazione dello Sportello di Ascolto e Conciliazione, dedicato a coloro che stanno vivendo un momento di difficoltà o malessere in ambito lavorativo, nonché con la finalità di aiutare il dipendente ad integrare le proprie necessità con le risposte offerte dagli attuali istituti contrattuali; 2. Programmare percorsi formativi di almeno 8 ore l anno rivolti ai Dirigenti, alle Posizioni Organizzative ed alle/ai componenti del Comitato Unico di Garanzia sulle seguenti tematiche: benessere organizzativo, anche con riferimento alla comunicazione interna dei contenuti del lavoro, alla condivisione di decisioni ed obiettivi, ai riconoscimenti e apprezzamenti del lavoro svolto; conflitto organizzativo; lettura organizzativa, analisi di clima; empowerment; inclusione lavorativa;

4 3. Attuare la disciplina inerente le ferie ed i permessi solidali di cui all articolo 30, nonché le previsioni di cui all articolo 34 inerente i congedi per le donne vittima di violenza del CCNL Funzioni Locali; 4. Analisi della valutazione dello stress lavoro-correlato e conseguente avvio di aree tematiche prioritarie all interno del Comitato Unico di Garanzia (CUG), al fine di proporre soluzioni migliorative che contemperino le esigenze organizzative con quelle delle persone, nonché proporre integrazione dei contenuti del nuovo questionario che verrà somministrato nel Promuovere e rafforzare azioni volte al benessere lavorativo in relazione agli ambienti di lavoro e al confort delle persone, perseguendo anche la promozione di comportamenti corretti in termini di alimentazione e stili di vita. Si ipotizzano i seguenti ambiti di interventi specifici: a) iniziative di tipo educativo/formativo sull alimentazione da attivare in collaborazione con Istituti scientifici anche mediante il coinvolgimento della Direzione Welfare; b) possibilità di allestire spazi polifunzionali che possano essere adibiti anche ad aree attrezzate per il consumo dei pasti, oltre che per attività di interesse per i dipendenti regionali. 6. Proseguire nell attuazione delle pratiche lavorative che permettano la conciliazione dei tempi di lavoro con la vita privata quali il telelavoro e lo smartworking, monitorando costantemente le analisi delle sperimentazioni e degli utilizzi effettuati sulla base delle quali valutare la introduzione di elementi migliorativi rispetto alla conciliazione dei tempi. 7. Mantenere e consolidare l interlocuzione con l Organismo Indipendente di Valutazione per monitorare l andamento dei sistemi di valutazione del comparto al fine della rilevazione di eventuali discriminazioni per quanto riguarda ad esempio il genere, la qualifica, il tempo di lavoro, la tipologia contrattuale; 8. Favorire le Pari opportunità mediante la proposta di un Percorso di accompagnamento/aggiornamento, in collaborazione con il CUG, per le colleghe

5 che rientrano dalla maternità o le/i dipendenti che si sono assentati per lunghi periodi o i dipendenti neoassunti. La Giunta di Regione Lombardia si impegna a garantire le risorse necessarie, anche partecipando ad eventuali bandi regionali, nazionali od europei, per realizzare gli obiettivi di cui al presente Piano. Il presente Piano ha durata triennale e verrà pubblicato sul sito dell Ente nell apposita sezione relativa alle attività del CUG. Nel periodo di vigenza del Piano saranno raccolti pareri, consigli, osservazioni, suggerimenti da parte del CUG e del personale. Le iniziative previste nel presente piano saranno attivate fatte salve le proprie specificità anche per il Consiglio regionale.