Società di progetto ai sensi dell'art. 156 D.LGS 163/06 subentrato all'ati. Consorzio Stabile fra le Imprese:

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1 CONCESSIONARIO Società di progetto ai sensi dell'art. 156 D.LGS 163/06 subentrato all'ati SIS Scpa Via Invorio, 24/A Torino Consorzio Stabile fra le Imprese: Sacyr Construcción S.A.U. INC S.p.A. SIPAL S.p.A. INFRAESTRUCTURAS S.A. CONTRAENTE GENERALE SIS Scpa Via Invorio, 24/A Torino RESPONSABILE AMBIENTALE N. PROGR. CARTELLA N. LOTTO 1 - TRATTA "A" Dal Km ,77 al Km TITOLO ELABORATO: PROGETTO DELL'INFRASTRUTTURA Cantierizzazione - Richiesta di autorizzazione al recupero sabbie di fonderia (CER ) lungo la tratta 1A della Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) Relazione tecnica P V SCALA: Q C N C P V S 1 A R A 0 - REV. CL DESCRIZIONE REDATTO DATA VERIFICATO DATA APPROVATO DATA 0 PRIMA EMISSIONE SIS 26/09/2018 SIS 27/09/2018 SIS 28/09/2018 DEL: VALIDAZIONE: PROTOCOLLO :

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3 INDICE 1 PREMESSA SOGGETTO PROPONENTE DESCRIZIONE DEL PROCESSO Individuazione delle operazioni di recupero Ubicazione delle attività di recupero Rifiuti sottoposti alle operazioni di recupero Schema di flusso dell attività di recupero Soggetto produttore di rifiuti Trasporto Tracciabilità Ingresso mezzi e accettazione rifiuti Siti di messa in riserva Procedure di campionamento e analisi Registrazione dei dati relativi all attività di recupero Caratteristiche dei prodotti inerti ottenuti dall attività di recupero Compatibilità ambientale dell attività Documentazione relativa alla Valutazione di Incidenza Ambientale Misure per l'attenuazione degli impatti per lavoratori ed ambiente PIANO DI EMERGENZA GARANZIE FINANZIARIE ALLEGATI pag. 1 di 14

4 1 Premessa Il Consorzio Stabile SIS Scpa è il Contraente Generale per la progettazione esecutiva e la realizzazione della Superstrada a Pedaggio Pedemontana Veneta. Per la realizzazione delle opere della SPV, in particolare del tratto interferente con la SR246 Recoaro, tra le pk e 0+250, è stata realizzata un attività di scarifica del manto stradale delle rampe di accesso e uscita della suddetta Strada Regionale. Durante le lavorazioni sono stati rinvenuti, al di sotto del pacchetto di asfalto, materiali di origine antropica riconducibili in prima analisi a sabbie di fonderia. I materiali costituiscono il pacchetto di stabilizzato riciclato, posto a dimora al di sotto dello strato di asfalto, realizzato per i lavori di costruzione della SR246 in comune di Montecchio Maggiore. Si tratta di una superstrada a due corsie per senso di marcia che è stata realizzata per deviare il traffico che attraversava il centro della città e congiungere la SS 246 di Recoaro a nord dell'abitato di Montecchio Maggiore con l'autostrada Serenissima presso il casello di Alte Ceccato. Nel 2006 è stato inaugurato il tronco principale dell'opera, dalla SS 246 di Recoaro alla SR 11 Padana Superiore. Nel gennaio 2012, con la notifica degli espropri ai proprietari dei fondi sui quali insisterà la bretella di collegamento tra il casello dell'a4 e la SR 11 Padana Superiore, sono iniziati i lavori per la realizzazione dell'ultimo tratto di 1,6 km. L'opera è gestita dalla regione del Veneto tramite la concessionaria regionale Veneto Strade. Il tratto esistente della SR246 coincide con il tracciato della costruenda SPV. I primi rinvenimenti, in particolare si sono verificati sulle rampe di uscita (n.14) e di ingresso (n.13) dalla SR246 denominate 4 Via Molinetto insistenti sulle carreggiate nord e sud, situate nel lotto 1 tratta A della costruenda SPV (wbs TR1A008 N-S dal Km cc al Km cc). Successivamente, materiali analoghi sono stati rinvenuti nel corso dei lavori di scarifica del manto stradale della rampa di uscita (n.7) denominata 3 Via Ponte Guà carreggiata sud con direzione Montecchio Maggiore/Montorso. La rampa 7 ricade anch essa nel lotto 1 tratta A e più in dettaglio è situata in corrispondenza della wbs TR1A005-S dal Km cc al Km cc. Ulteriori operazioni di scarifica e attività di indagine mediante sondaggi hanno consentito di accertare la presenza, al di sotto del pacchetto di asfalto, delle sabbie di fonderia sull asse principale e su tutte le rampe di accesso/uscita della SR 246. Come previsto dalla procedura del Sistema di Gestione Ambientale del cantiere SPV, i materiali sono stati sottoposti ad accertamenti analitici. I risultati delle analisi condotte in occasione del primo rinvenimento hanno evidenziato il superamento del parametro fluoruri con una concentrazione nell eluato di 1,7 mg/l a fronte di un limite di 1,5 mg/l (Allegato 3 - DM 5 febbraio 98). Il dato è stato confermato dalle successive analisi effettuate sui materiali provenienti dalle altre rampe scarificate. La caratterizzazione del materiale con riferimento ai valori delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) ha dato esito negativo, in quanto non si evidenziano superamenti dei limiti di cui alla colonna B della tabella 1, allegato 5 alla parte IV - Titolo V del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii. Successivamente, a seguito del confronto con l Agenzia Regionale per l Ambiente del Veneto (ARPAV) è stato eseguito, in febbraio 2016, un campionamento complessivo delle rampe della SR 246 congiuntamente coi tecnici ARPAV che hanno avviato ad analisi presso il laboratorio dell Agenzia 3 campioni. In sintesi, i risultati ottenuti dall analisi del campionamento effettuato in febbraio 2016 evidenziano la seguente situazione: RdP SIS Rampa 1 Parametri entro i limiti normativi - RdP ARPAV Rampa 2 Parametri entro i limiti normativi Superamento parametro Fluoruri e Solfati Rampa 3 Superamento parametro COD - Rampa 5 Superamento parametro Fluoruri e COD - Rampa 6 Parametri entro i limiti normativi - Rampa 7 Parametri entro i limiti normativi - Rampa 8 Superamento parametro Fluoruri - pag. 2 di 14

5 RdP SIS RdP ARPAV Rampa 9 Superamento parametro Fluoruri Superamento parametro Fluoruri Rampa 10 Superamento parametro Fluoruri - Rampa 11 Superamento parametro Fluoruri - Rampa 12 Superamento parametro Fluoruri - Rampa 13 Parametri entro i limiti normativi - Rampa 14 Superamento parametro Fluoruri Superamento parametro Fluoruri e Solfati In ragione della situazione qui rappresentata è stato redatto per il caso specifico un Piano Operativo per la Gestione dei Materiali Antropici rinvenuti nel suolo trasmesso alla Regione del Veneto in data 14/02/2018. In occasione della trasmissione del Piano è stata evidenziata l opportunità di condividere con gli Enti preposti le modalità corrette, ed economicamente sostenibili, per la gestione del materiale rinvenuto, proprio in ragione dell incertezza nella qualifica del materiale che era stato impiegato nell ambito della realizzazione della SR 246 realizzata in tempi recenti (inaugurata nel 2006) e con un quadro normativo analogo a quello vigente con specifico riferimento ai limiti analitici per il recupero del rifiuto (allegato 3 DM 5 febbraio 98; l attività di recupero del rifiuto per la realizzazione del sottofondo era stata peraltro autorizzata con Determinazione n. 15 U.C. Suolo Rifiuti/06 della Provincia di Vicenza datato 21 febbraio 2006). In data 11 giugno 2018 è stata convocato dalla Regione del Veneto Struttura di Progetto Superstrada Pedemontana Veneta un incontro cui hanno partecipato la Direzione Ambiente della Regione del Veneto, ARPAV, Provincia, Comuni e AULSS e dei tecnici SIS/SPV nel quale è stata affrontata la questione e sono stati forniti ai partecipanti gli elementi conoscitivi necessari ad esprimersi in merito. Successivamente, in data 28 giugno 2018 presso Struttura di Progetto Superstrada Pedemontana Veneta, si è svolto un ulteriore incontro, alla presenza della Direzione Ambiente della Regione del Veneto, di ARPAV, della Provincia e dei tecnici SIS/SPV al termine del quale si è giunti alla conclusione che le sabbie di fonderia, in ragione dei superamenti del parametro Fluoruri e del parametro Solfati nei test di cessione effettuati sul materiale, possano essere gestite come rifiuto nell ambito delle procedure ex art. 208 D.Lgs. 152/2006 ai fini del successivo avvio a smaltimento o recupero. Al materiale qualificato come rifiuto è stato attribuito il codice CER terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce Per la gestione delle quantità di rifiuto previste, circa mc, è stata richiesta l autorizzazione alla messa in riserva (R13) o deposito preliminare (D15) trasmessa il 10/08/2018 con nota prot. SIS- LO LCO-aan. I siti di messa in riserva (R13) - deposito preliminare (D15), oggetto della richiesta di autorizzazione, sono ubicati in due posizioni: - all altezza del tratto e (WBS TR1A002) - all altezza del tratto e (WBS TR1A006) In questi luoghi sono stati posizionati i materiali finora rinvenuti e che sono stati qualificati come rifiuti, in accordo con gli Enti preposti, a seguito dell incontro del 28 giugno Ciò premesso, la presente relazione tecnica è redatta per la richiesta di Autorizzazione all'esercizio di attività di gestione rifiuti ed in particolare per l approvazione del progetto per impianti recupero rifiuti in procedura ordinaria (L.R. 21 gennaio 2000, n. 3 Art. 22, comma 3). Contestualmente alla presentazione della domanda in procedura ordinaria, il Consorzio Stabile SIS Scpa, ha presentato Domanda di Verifica di Assoggettabilità a VIA ai sensi del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 e ss.mm.ii. 2 Soggetto proponente Il soggetto proponente è il Consorzio Stabile SIS Scpa, Contraente Generale per la progettazione esecutiva e la realizzazione della Superstrada a Pedaggio Pedemontana Veneta, nella persona Geom. Luigi Cordaro, Direttore di Cantiere del lotto 1. pag. 3 di 14

6 3 Descrizione del processo 3.1 Individuazione delle operazioni di recupero Le sabbie di fonderia rinvenute al di sotto dello strato di conglomerato bituminoso lungo il tracciato principale della SPV e delle rampe di accesso e uscita della SR 246 tra le progressive di progetto e 0+250, cui è stato attribuito il codice CER terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce , qualora idonee al recupero, saranno riutilizzate in cantiere per la realizzazione della sottofondazione stradale nella stessa tratta (il materiale era stato utilizzato per la medesima funzione in fase di realizzazione della SR 246 esistente). L operazione di recupero si configura come un attività R5 Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche. Nella seguente immagine si riporta la sezione del pacchetto stradale di progetto con l individuazione dello strato dove sarà reimpiegato, qualora idoneo al recupero, il rifiuto in oggetto al quale è stato attribuito il codice CER terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce Figura 1. Stratigrafia pavimentazione di progetto. Le sabbie di fonderia, qualora idonee al recupero, saranno collocate al posto del misto granulare stabilizzato nello strato di sottofondazione. L idoneità al recupero del materiale sarà verificata mediante l esecuzione del test di cessione secondo il DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186. Le analisi verranno eseguite indicativamente ogni mc sui cumuli stoccati nei siti R13/D15 oggetto della richiesta di autorizzazione trasmessa il 10/08/2018 con nota prot. SIS-LO LCO-aan. I risultati delle analisi consentiranno di definire il destino del rifiuto che potrà essere avviato: ad operazioni di recupero qualora i parametri analiticamente determinati rientrino nei limiti del DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186; a smaltimento qualora i parametri analiticamente determinati non rientrino nei limiti del DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186 In ragione dei risultati ottenuti nel corso delle verifiche analitiche finora condotte, si è ritenuto opportuno prevedere un ulteriore approfondimento di indagine effettuando il campionamento su cumulo su lotti del volume di mc circa. Questa soluzione consente: di raccogliere dei campioni compositi che sono effettivamente rappresentativi delle caratteristiche complessive del materiale (i campioni analizzati in passato erano stati raccolti mediante carotaggio/scavo di trincee); pag. 4 di 14

7 di suddividere il materiale in aliquote più piccole con la possibilità di isolare le porzioni che rientrano nei limiti del DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186, da quelle che invece li superano. 3.2 Ubicazione delle attività di recupero Le sabbie di fonderia (rifiuto classificato con codice CER terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce ) provengono dai lavori di scarifica del manto stradale relativi al tracciato principale della SPV e delle rampe di accesso e uscita della SR 246 tra le progressive di progetto e Figura 2. Planimetria generale del lotto 1 tratta A della Superstrada Pedemontana Veneta. Il tracciato si sovrappone a quello della SR 246 esistente. Il reimpiego del materiale, qualora idoneo al recupero, è previsto nella medesima tratta (lotto 1 tratta A della Superstrada Pedemontana Veneta) nello strato di sottofondazione de pacchetto stradale. Nel dettaglio, le attività di recupero R5 avverranno in corrispondenza della WBS aree di cantiere elencate nel seguito: WBS progressiva Comune TR1A001 N/S / Montecchio Maggiore TR1A002 - N/S / Montecchio Maggiore TR1A003 - N/S / Montecchio Maggiore TR1A004 - N/S / Montecchio Maggiore TR1A005 - N/S / Montecchio Maggiore TR1A006 - N/S / Montecchio Maggiore TR1A007 - N/S / Montecchio Maggiore TR1A008 N/S / Montecchio Maggiore I siti di recupero sono individuati con maggiore dettaglio nella planimetria allegata alla presente. I siti individuati per l operazione R13 messa in riserva e D15 deposito preliminare, oggetto di richiesta di autorizzazione trasmessa separatamente, e dove avverranno le attività di caratterizzazione volte alla verifica dell idoneità del materiale al recupero, sono situati sul sedime della costruenda SPV in due luoghi: nel tratto compreso tra le pk e (WBS TR1A002S) AREA 01; nel tratto compreso tra le pk e (WBS TR1A006N) AREA 02. In caso di superamento dei limiti normativi per l ammissibilità al recupero, i rifiuti saranno smaltiti presso idonea discarica autorizzata. 3.3 Rifiuti sottoposti alle operazioni di recupero Come anticipato, le sabbie di fonderia (rifiuto classificato con codice CER terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce ) provengono dai lavori di scarifica del manto stradale relativi al tracciato principale della SPV e delle rampe di accesso e uscita della SR 246 tra le pag. 5 di 14

8 progressive di progetto e I quantitativi complessivi di rifiuto sono stati determinati moltiplicando la superficie rilevata topograficamente per lo spessore medio del materiale rinvenuto che ammonta a circa 0,5 m. Le rampe della SR 246 hanno una superficie complessiva di circa mq cui corrisponde un volume di mc. L interferenza con l asse principale prevista nel progetto dell opera interessa una superficie di mq circa che determinano un volume di mc. Il volume complessivo del rifiuto da gestire ammonta quindi a mc che, considerando un peso specifico di 1,7 t/mc, corrisponde a t. Di seguito si riportano tre inquadramenti del lotto 1 tratta A nel quale sono rappresentate in rosso le aree (asse principale e rampe di ingresso/uscita della SR 246) nelle quali le operazioni di scarifica del sottofondo dell infrastruttura esistente determineranno il rinvenimento delle sabbie di fonderia che saranno trasportate nei siti di R13 messa in riserva e D15 deposito preliminare, per poi essere destinate all attività di recupero R5 qualora le analisi chimiche ne verifichino la reimpiegabilità. pag. 6 di 14

9 Rampa 13 Rampa 14 Rampa 11 Rampa 12 Figura 3. Individuazione rampe e asse principale SR 246. Tratto Nord dalla pk alla pk Rampa 9 Rampa 10 Rampa 7 Rampa 8 Figura 4. Individuazione rampe e asse principale SR 246. Tratto Centrale dalla pk alla pk pag. 7 di 14

10 Rampa 5 Rampa 2 Rampa 6 Rampa 1 Rampa 4 Rampa 3 Figura 5. Individuazione rampe e asse principale SR 246. Tratto Sud dalla pk alla pk Schema di flusso dell attività di recupero Nella seguente Figura 6 si riporta lo schema di flusso dell attività di recupero delle sabbie di fonderia provenienti dai lavori di scarifica del manto stradale nel cantiere del lotto 1 tratta A della Superstrada Pedemontana Veneta. Per completezza, lo schema comprende anche l attività di messa in riserva (R13) o deposito preliminare (D15) oggetto di richiesta di autorizzazione trasmessa separatamente il 10/08/2018 con nota prot. SIS-LO LCO-aan. Il processo di recupero (R5), che consiste nel reimpiego del rifiuto per la formazione della sottofondazione stradale dell opera in corso di realizzazione nella medesima tratta, è condizionato dagli esiti delle analisi chimiche effettuate sui campioni prelevati dai cumuli stoccati nei siti di messa in riserva (R13) / deposito preliminare (D15), rappresentativi di lotti di mc. In particolare, i risultati delle analisi consentiranno di definire il destino del rifiuto che potrà essere avviato: ad operazioni di recupero qualora i parametri analiticamente determinati rientrino nei limiti del DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186; a smaltimento qualora i parametri analiticamente determinati non rientrino nei limiti del DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186. pag. 8 di 14

11 Figura 6. Schema di flusso dell attività di recupero 3.5 Soggetto produttore di rifiuti È identificato come produttore del rifiuto in oggetto il Consorzio Stabile SIS Scpa, Contraente Generale per la progettazione esecutiva e la realizzazione della Superstrada a Pedaggio Pedemontana Veneta. 3.6 Trasporto Tracciabilità La movimentazione del rifiuto avverrà utilizzando esclusivamente le aree di cantiere e la viabilità di cantiere. La tracciabilità dei flussi di rifiuti verrà gestita con la modulistica interna del Sistema di Gestione Ambientale di Cantiere (SGAC), ovvero col modulo PV MO Documento di trasporto dei rifiuti internamente al cantiere. Nel caso specifico, la procedura si applica per i rifiuti da costruzione e demolizione prodotti dal Consorzio Stabile SIS Scpa movimentato con mezzi propri, dei sub-contraenti e con noli a caldo/freddo, e destinato ai siti di messa in riserva (R13) o deposito preliminare (D15). A seconda dell esito delle analisi, il materiale sarà tracciato come rifiuto (trasporto su mezzi autorizzati e accompagnato dalla documentazione prevista dalla vigente normativa in materia) oppure come MPS (accompagnato dalla modulistica del Sistema di Gestione Ambientale di SPV). 3.7 Ingresso mezzi e accettazione rifiuti I rifiuti in ingresso ai siti di messa in riserva (R13) o deposito preliminare (D15) saranno sottoposti ad una prima fase di controllo per verificarne l ammissibilità da un punto di vista sia amministrativo che merceologico. Nello specifico, l addetto dovrà verificare la correttezza dei dati riportati nel documento di trasporto del rifiuto (PV MO Documento di trasporto dei rifiuti internamente al cantiere) e valutare visivamente le caratteristiche merceologiche del rifiuto. Se al termine delle verifiche, il rifiuto è ritenuto non ammissibile, per motivi qualitativi e/o per motivi documentali, l addetto al controllo ne dovrà rifiutare l ingresso ed annotare nell apposita sezione del documento di trasporto la non accettazione. pag. 9 di 14

12 Se al completamento di tutti i controlli previsti il rifiuto sarà considerato ammissibile, lo stesso verrà stoccato nei siti di messa in riserva (R13) o deposito preliminare (D15), in attesa di essere sottoposto alle verifiche analitiche, per lotti di mc, al termine delle quali sarà possibile procedere all operazione di recupero R5 qualora i parametri rispettino i limiti del DM 05/02/98 e ss.mm.ii. 3.8 Siti di messa in riserva I siti individuati per l operazione R13 messa in riserva e D15 deposito preliminare, oggetto di richiesta di autorizzazione trasmessa separatamente (nota prot. SIS-LO LCO-aan del 10/08/2018), e dove avverranno le attività di caratterizzazione volte alla verifica dell idoneità del materiale al recupero, sono situati sul sedime della costruenda SPV in due luoghi: nel tratto compreso tra le pk e (WBS TR1A002S) AREA 01; nel tratto compreso tra le pk e (WBS TR1A006N) AREA 02. Nei siti di messa in riserva, il rifiuto in attesa di essere sottoposto all operazione di recupero R5 è accumulato su telo a protezione del terreno sottostante. Il cumulo è altresì ricoperto al fine di evitare il dilavamento da parte delle acque meteoriche. Lo stoccaggio del materiale con le modalità descritte consente di escludere qualsiasi fenomeno di contaminazione delle matrici ambientali e la dispersione di polveri. 3.9 Procedure di campionamento e analisi I rifiuti oggetto della presente relazione vengono identificati con il CER terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce Di seguito si riportano le informazioni riferite alle procedure di campionamento ed analisi in ingresso ed in uscita Analisi in ingresso I materiali attualmente stoccati presso i siti individuati per l operazione R13 messa in riserva e D15 deposito preliminare (AREA 1 e AREA 2) sono stati sottoposti ad analisi di caratterizzazione con riferimento ai valori delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) ed al il test di cessione secondo il DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186. Le analisi di caratterizzazione non hanno evidenziato superamenti dei limiti di cui alla colonna B della tabella 1, allegato 5 alla parte IV - Titolo V del D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii. Gli esiti del test di cessione effettuato sui campioni prelevati nel corso del campionamento complessivo delle rampe della SR 246, effettuato congiuntamente coi tecnici ARPAV, è sintetizzato nel seguente schema (si riporta anche il sito di deposito; dove questo non è indicato significa che il materiale è rimasto in giacenza al di sotto del manto stradale esistente che deve ancora essere fresato). Tabella 1 Esiti dei campionamenti eseguiti sui materiali delle rampe della SR246 Rampa 1 Parametri entro i limiti normativi - RdP SIS RdP ARPAV Deposito Rampa 2 Parametri entro i limiti normativi Rampa 3 Superamento parametro COD - Rampa 5 Superamento parametro Fluoruri e COD Rampa 6 Parametri entro i limiti normativi - Rampa 7 Parametri entro i limiti normativi - Rampa 8 Superamento parametro Fluoruri - Superamento parametro Fluoruri e Solfati - AREA 02 TR1A 006 N AREA 01 TR1A 002 N AREA 02 TR1A 006 N AREA 02 TR1A 006 N AREA 02 TR1A 006 N pag. 10 di 14

13 RdP SIS RdP ARPAV Deposito Rampa 9 Superamento parametro Fluoruri Superamento parametro Fluoruri Rampa 10 Rampa 11 Rampa 12 Rampa 13 Rampa 14 Superamento parametro Fluoruri - Superamento parametro Fluoruri - Superamento parametro Fluoruri - Parametri entro i limiti normativi - Superamento parametro Fluoruri Superamento parametro Fluoruri e Solfati AREA 02 TR1A 006 N Per quel che riguarda i materiali che devono ancora essere fresati/scarificati, preliminarmente al trasferimento presso i siti di R13/D15, contestualmente alle fasi di scavo del rifiuto, verranno verificate le CSC in conformità alle colonne A e B Tabella 1, allegato 5 al Titolo V parte IV del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.. in modo da escluderne la pericolosità (trattandosi di un codice CER a specchio) e verrà eseguito il test di cessione secondo il DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186. Le analisi verranno eseguite indicativamente ogni mc in modo da assicurare la rappresentatività del campione prelevato Caratterizzazione in uscita I materiali in uscita dai siti R13/D15 saranno sottoposti al test di cessione secondo il DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186. Le analisi verranno eseguite indicativamente ogni mc. I risultati delle analisi consentiranno di definire il destino del rifiuto che potrà essere avviato: ad operazioni di recupero qualora i parametri analiticamente determinati rientrino nei limiti del DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186; a smaltimento qualora i parametri analiticamente determinati non rientrino nei limiti del DM 05/02/98 aggiornato al DM 05/04/06 n 186. Ai fini dello smaltimento saranno condotte le analisi necessarie a definire la tipologia di discarica idonea a ricevere il rifiuto ai sensi del D.M. 27/09/2010 e s.m.i Registrazione dei dati relativi all attività di recupero Per la registrazione dei dati dell attività verrà predisposto e tenuto in cantiere durante tutta la durata della campagna, un registro di carico e scarico dei rifiuti su cui verranno registrati i quantitativi di rifiuti in ingresso e in uscita. I movimenti di carico saranno registrati in conseguenza del conferimento dei materiali nei siti di messa in riserva (R13) o deposito preliminare (D15). I movimenti di scarico saranno registrati in seguito al reimpiego del materiale per la realizzazione della sottofondazione stradale nel lotto 1 tratta A di SPV (che si configura come operazione di recupero R5) o in occasione dello smaltimento del rifiuto presso discariche autorizzate Caratteristiche dei prodotti inerti ottenuti dall attività di recupero Per i materiali in uscita dall impianto di recupero, una volta attestate le caratteristiche, vi è la cessazione della qualifica di rifiuto come stabilito dall art 184-ter del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. (articolo introdotto dall'art. 12 del d.lgs. n. 205 del 2010). Dall attività di recupero dei rifiuti deriveranno quindi le cosiddette Materie Prime Seconde inerti che saranno riutilizzate, all interno dello stesso cantiere, per la realizzazione dei rilevati. I materiali prodotti sono riutilizzabili nelle suddette opere stradali in conformità con le norme vigenti, che prevedono, per i prodotti riciclati, usi totalmente comparabili e alternativi a quelli dei prodotti naturali di cava. pag. 11 di 14

14 3.12 Compatibilità ambientale dell attività Contestualmente alla presentazione della domanda di approvazione progetto per impianti recupero rifiuti in procedura ordinaria, il Consorzio Stabile SIS Scpa ha presentato alla Regione Veneto la richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di VIA ai sensi e per gli effetti dell art. 20 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. Norme in materia ambientale e dell art. 7 della L.R. 10/99 Disciplina dei contenuti e delle procedure di valutazione ambientale. Pertanto si allega alla presente lo studio per la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale (cd. screening VIA). L analisi di screening condotta, e relativa ai possibili impatti derivanti dallo svolgimento della campagna di recupero rifiuti, ha evidenziato l assenza di potenziali impatti significativi correlati alle emissioni di inquinanti in atmosfera e ai livelli di emissione acustica; relativamente al rischio di dispersione nel sistema idrico e nel suolo/sottosuolo di sostanze inquinanti lo studio ha indicato le soluzioni progettuali da adottare al fine di scongiurare possibili contaminazioni. In relazione ai risultati delle analisi ambientali lo studio non ha evidenziato potenziali impatti negativi e significativi sull ambiente; il parere espresso sulla base degli elementi esaminati di cui all allegato V del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii., ha escluso quindi dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) il progetto in questione. Per le considerazioni di dettaglio si rimanda allo screening VIA in allegato Documentazione relativa alla Valutazione di Incidenza Ambientale L area in esame non ricade in aree sensibili classificate S.I.C. e/o Z.P.S. L area di intervento è situata in corrispondenza del tracciato riportato nel progetto esecutivo della costruenda Superstrada Pedemontana Veneta, Lotto 1 tratta A, approvato con Decreto n. 121 del del Commissario Delegato di Governo. Il progetto esecutivo è stato sottoposto a procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale approvata con DGR 2252/2012 del 13 novembre 2012 Presa d atto della Valutazione di incidenza relativa al progetto esecutivo dei lotti 1C, 2B, 2C, 3B della Superstrada Pedemontana Veneta (D.P.R. n. 357/97 e successive modificazioni, articolo 5; D.G.R. n. 192 del e D.G.R. n. 740 del ). Cionondimeno, nell ambito della procedura di screening VIA è stata redatta la documentazione che attesta la non necessità della procedura di valutazione di incidenza ai sensi del punto 23, paragrafo 2.2, allegato A della DGRV 1400 del 29 agosto 2017 (progetti e interventi per i quali non risultano possibili effetti significativi negativi sui siti della rete Natura 2000, ai sensi dell art. 6 (3), della Direttiva 92/43/Cee) Misure per l'attenuazione degli impatti per lavoratori ed ambiente Con riferimento all'attività descritta nella presente relazione, ai paragrafi seguenti si riporta una breve descrizione dei potenziali impatti ambientali associati a questa attività e si definiscono gli accorgimenti progettuali e operativi atti a minimizzarne gli effetti Emissioni in atmosfera Le principali problematiche sulla componente atmosfera riguardano: - la produzione di polveri; - le emissioni di gas e particolato. Produzione di polveri Al fine di contenere il problema legato al sollevamento delle polveri indotto dalla movimentazione dei mezzi di cantiere, la gestione ambientale in atto nel cantiere SPV prevede la bagnatura periodica delle superfici. Tale intervento sarà effettuato tenendo conto del periodo stagionale con aumento della frequenza delle bagnature durante la stagione estiva. L efficacia del controllo delle polveri con acqua dipende essenzialmente dalla frequenza con cui viene applicato. I siti di messa in riserva/deposito preliminare saranno coperti al fine di evitare la risospensione di polveri dai cumuli. pag. 12 di 14

15 Emissioni di gas e particolato Un altro problema riguarda le emissioni di ossidi di azoto, di particolato e polveri dai mezzi di cantiere. Per ovviare a tale problematica i mezzi di cantiere dovranno rispondere ai limiti di emissione previsti dalle normative vigenti Rumore e vibrazioni Il cantiere della costruenda Superstrada Pedemontana Veneta lotto 1, tratta A è in possesso dell autorizzazione in deroga al rumore concessa dal comune di Montecchio Maggiore: - autorizzazione del comune di Montecchio Maggiore con prot. SUAP N del 23/12/2015 e valida fino al 25/01/2019 Lotto 1A; L'emissione sonora dell attività di fresatura/scarifica, del trasporto del materiale ai siti di messa in riserva/deposito preliminare ed ai siti di reimpiego rientra nella rumorosità tipica di un cantiere stradale senza aggravare il clima acustico rispetto a quanto previsto nella specifica documentazione presentata per l ottenimento delle deroghe. Con riferimento ai lavoratori, questi sono tenuti ad indossare gli opportuni DPI (cuffie di protezione, otoprotettori, ecc) in ragione della mansione svolta, poiché l'esposizione quotidiana personale, superiore a 85 dba, può provocare un deficit uditivo Suolo e sottosuolo Relativamente alla componente Suolo e Sottosuolo gli impatti sul territorio determinati dalle attività in esame si riferiscono essenzialmente alla stabilità dei siti, alla modifica dell uso del suolo e alla necessità di tutela dall inquinamento. In questo caso, essendo le aree locate sul sedime dell attuale cantiere per la realizzazione della SPV, i terreni sono dotati di buone caratteristiche meccaniche e questo elemento riduce considerevolmente gli eventuali rischi d impatto suddetti, considerando anche che il terreno è pianeggiante Vegetazione e reinserimento paesaggistico Uno dei principali possibili impatti alla vegetazione è rappresentato dalla presenza di polveri sulle superfici fogliari degli esemplari arborei/arbustivi e sui prati presenti lungo il ciglio delle piste di cantiere e/o delle aree di cantiere. Tale fenomeno viene tenuto sotto controllo grazie alle bagnature periodiche delle piste di cantiere e grazie alla copertura dei cumuli in deposito. Dal punto di vista dell inserimento paesaggistico, le aree interessate dall attività coincidono con il tracciato di progetto o con aree di deposito già utilizzate nell ambito del cantiere per la realizzazione dell opera Captazione e raccolta reflui liquidi Non vi sono scarichi idrici legati al processo di recupero trattato nella presente relazione tecnica. I rifiuti nei siti di messa in riserva/deposito preliminare saranno coperti con teli impermeabili per escludere la generazione di acque potenzialmente contaminate Captazione e raccolta rifiuti solidi Le eventuali frazioni solide di scarto che vengono prodotte durante il processo saranno depositate temporaneamente in cassoni scarrabili dedicati, in attesa di raggiungere le quantità necessarie per essere inviati a recupero o smaltimento presso impianti autorizzati secondo la normativa vigente in materia. Nell ambito dell attività non si prevede tuttavia la produzione di ulteriori rifiuti solidi Tutele per i lavoratori Il personale addetto alle operazioni di carico e scarico, di trasporto, di trattamento e recupero dei rifiuti, è sottoposto a sorveglianza sanitaria, informato e formato in merito al rischio rappresentato dalla movimentazione dei rifiuti, nonché dotato di idonei dispositivi di protezione, nel rispetto del D.Lgs. pag. 13 di 14

16 81/2008. L attività sarà esercitata nel rispetto di tutte le prescrizioni contenute nel D.Lgs. 152/06 e s.m.i., delle vigenti leggi sulla tutela della salute dell uomo e dell ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro. Gli addetti opereranno secondo quanto disposto anche dai manuale d uso e manutenzione delle attrezzature utilizzate. 4 Piano di emergenza Il materiale non presenta alcun profilo di pericolosità per le matrici ambientali e nei siti di messa in riserva/deposito preliminare è prevista la copertura con telo impermeabile. È piuttosto improbabile che si verifichino rotture della copertura che potrebbero determinare fuoriuscite del materiale stesso. In ogni caso lo stato di conservazione della copertura sarà oggetto di verifica e, qualora si rilevasse la compromissione dell apprestamento, si procederà alla sostituzione delle parti danneggiate. Se la rottura del telo dovesse comportare la fuoriuscita di materiale, lo stesso sarà riposizionato sul cumulo mediante l impiego di mezzi meccanici (pala gommata/cingolata, escavatore). 5 Garanzie finanziarie Le garanzie finanziarie sono state definite secondo le disposizioni in allegato A della DGR 2721 del 29/12/2014 nell ambito della richiesta di autorizzazione alla messa in riserva (R13)/deposito preliminare (D15) trasmessa il 10/08/2018 con nota prot. SIS-LO LCO-aan. Il processo di recupero proposto non prevede la produzione di ulteriori rifiuti e pertanto non si ritiene necessario prestare ulteriori garanzie finanziarie nell ambito della presente richiesta di autorizzazione. 6 Allegati - Allegato 1 - Studio per la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale - Allegato 2 - Dichiarazione di esclusione dall'obbligo di redazione della Valutazione di Incidenza Ambientale - Allegato 3 - Planimetria dei tratti esistenti soggetti a scarifica/fresatura - Lotto 1 Tratta A - Allegato 4 - Planimetria dei siti di messa in riserva (R13) e dei siti di recupero (R5) - Lotto 1 - Tratta A pag. 14 di 14

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