VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
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- Gerardina Cavalli
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1 Comune di Zelo Buon Persico Provincia di Lodi VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N 37 del 14/12/2016 OGGETTO: REGOLAMENTO ZONALE PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE AL COSTO DEI SERVIZI DIURNI PER PERSONE CON DISABILITA' DA PARTE DELL'UTENZA NELL'AMBITO DEL PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO DELL'ASST LODI ALL'INTERNO DELL'ATS MILANO CITTA' METROPOLITANA. L'anno 2016, addì quattordici, del mese di dicembre alle ore 18:00, nella Residenza Municipale, in seguito a convocazione, si è riunito il CONSIGLIO COMUNALE. Eseguito l appello risultano: Cognome e Nome Pr. As. Cognome e Nome Pr. As. MADONINI ANGELO X GROPPALDI SERGIO X ALESSI GIUSEPPE X OLDINI PAOLO X BROCCHIERI DANIELA MARIA X SARTORI GIACOMO X RIVA FABIANO X DAVOGLIO GUIDO X VASSURA MASSIMILIANO X MORTARI TULLIO X BOSONI MARICA AGNESE X LA BRUNA ANGELO X BARBATI BARBARA X Presenti: 12 Assenti: 1 Partecipa alla seduta il Segretario Comunale Dott. Giovanni Andreassi. Il Sindaco Dott. Angelo Madonini, constatato legale il numero degli intervenuti, dichiara aperta la seduta ed invita il Consiglio a discutere e deliberare sull oggetto sopra indicato, compreso nell odierna adunanza.
2 OGGETTO: REGOLAMENTO ZONALE PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE AL COSTO DEI SERVIZI DIURNI PER PERSONE CON DISABILITA' DA PARTE DELL'UTENZA NELL'AMBITO DEL PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO DELL'ASST LODI ALL'INTERNO DELL'ATS MILANO CITTA' METROPOLITANA. L Assessore Vassura illustra il punto all ordine del giorno. Indi, IL CONSIGLIO COMUNALE Su relazione dell Assessore alle Politiche Sociali Educative Culturali Dott. Massimiliano Vassura; Richiamate : la Delibera di C.C. n.38 del 30/07/2015 con oggetto Approvazione Regolamento Sociale per l accesso ai servizi alla persona ; la Delibera di C.C. n.29 del 28/07/2016 con oggetto Regolamento Isee del Comune di Zelo Buon Persico (recepisce la riforma del Dpcm 159/2013 Aggiornato con emendamento: Legge 26 maggio 2016 n.89 Decreto Legge 29 marzo 2016 n.42) ; Preso atto della proposta di Regolamento zonale per la definizione dei criteri di compartecipazione delle famiglie al costo dei servizi diurni per persone con disabilità da parte dell utenza nell ambito del Piano di Zona Piano di Zona del Distretto dell ASST Lodi all interno dell ATS Milano Città Metropolitana, promossa dall Ufficio di Piano, che si prefigge i seguenti obiettivi: - incidere su un principio di equità di trattamento fra i cittadini dell Ambito e fra beneficiari dei differenti servizi, tenuto conto che già ora per la tipologia di servizio CSE le famiglie pagano una quota di accesso direttamente alla struttura mentre per le restanti tipologie CDD/SFA le famiglie non versano compartecipazioni; - promuovere la convergenza degli Enti locali verso i medesimi criteri di compartecipazione alla spesa per le famiglie con una finestra di valori all interno della quale operare con discrezionalità; - costruire le condizioni per una sostenibilità futura in cui fronteggiare più agevolmente l incremento dei costi delle strutture e liste di attesa per gli inserimenti Preso atto che il Regolamento proposto viene applicato ai seguenti servizi diurni per persone con disabilità che sono regolati dal protocollo interistituzionale per la definizione del progetto di vita della persona con disabilità, richiamato nel regolamento stesso. : Centro Diurno per Disabili (rif. dgr n. 7/18334 del 23/07/2004) Centro Socio Educativo (rif dgr n. 7/20763 del 16/02/05) Servizio di Formazione all Autonomia (rif. dgr 7433 del 13 giugno 2008) Dato atto che l accesso ai servizi è assicurato a tutti i cittadini secondo le procedure in essere per ogni Comune aderente. Preso atto che l Ufficio di Piano ha avviato sperimentalmente un voucher a valere sul Fondo della Non Autosufficienza per l anno 2016 per sostenere l inserimento di persone
3 disabili nei servizi diurni CSE, SFA e CDD, introducendo la compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie. Dato atto che per l utilizzo di tale voucher, che per un periodo di 6/8 mesi dalle nuove attivazioni dei servizi di che trattasi ha di fatto azzerato la spesa Comunale relativa alle quote di accesso previste per ogni modulo attivato, è stato richiesto alle Amministrazioni, l impegno ad individuare una quota di compartecipazione a carico delle famiglie, attraverso il processo di adeguamento dei propri regolamenti basandosi sul modello proposto dal Piano di Zona, che prevede la suddivisione in 8 fasce Isee. Preso atto che il Comune di Zelo Buon Persico ha pertanto aderito alla proposta zonale attraverso l adozione del presente regolamento, impegnandosi ad applicare e mantenere una compartecipazione ai costi per tutti i servizi elencati all art. 3 del testo, pari al 12,56% sul costo annuale di ogni nuovo modulo attivato a favore della persona disabile, così come schematicamente rideterminato nelle singole tabelle allegate e parti integranti dell atto (tabelle A1-A2-A3-A4-B1-B2-B3-C1-C2); Preso atto che nel corso delle Assemblee Distrettuali del 24 Febbraio 2016 è stato approvato un atto di indirizzo a sostegno di questa proposta e gli obiettivi per il biennio sono stati definiti, come segue: : introduzione del voucher con criterio zonale di compartecipazione per i nuovi inserimenti in tutti i servizi diurni disabilità (durata 6/8 mesi) : percorso per adeguamento regolamento comunale sulla base del criterio zonale per i Comuni che utilizzano il voucher (gruppo test) - entro il 2017: adeguamento della compartecipazione secondo un valore di riferimento d Ambito per tutte le famiglie di nuovo inserimento e per quelle che già fruiscono da anni dei servizi diurni in tutti i Comuni. Ritenuto di voler impegnare il Consiglio Comunale a deliberare sia il regolamento che l adozione tabelle Comunali riferimenti ISEE per l accesso agli interventi economici e la compartecipazione economica al costo dei servizi a favore dei cittadini, ad integrazione dei regolamenti adottati con deliberazioni di C.C. n.38/2015 e n.29/2016; Ritenuto altresì, di voler impegnare il predetto Consiglio Comunale a rivalutare il regolamento di compartecipazione ai servizi CDD/SFA/CSE unitamente, come disposto negli atti adottati, ai regolamenti sociali ed alle tabelle Isee Comunali, entro fine anno 2017; Acquisiti i pareri tecnici e contabili espressi ai sensi dell art. 49, comma 1 del D.Lgs. 267/2000 Con voti favorevoli n. 10 ed astenuti n. 2 (La Bruna e Mortari), espressi nelle forme di legge. Per quanto su detto; DELIBERA 1. di approvare il Regolamento zonale per la definizione dei criteri di compartecipazione delle famiglie al costo dei servizi diurni per persone con disabilità da parte dell utenza nell ambito del Piano di Zona Piano di Zona del Distretto dell ASST Lodi all interno dell ATS Milano Città Metropolitana proposto dall Ufficio di Piano, parte integrante della presente deliberazione, unitamente alle
4 tabelle di compartecipazione ai servizi definite in base ai moduli attivabili per ogni struttura A1-A2-A3-A4-B1-B2-B3-C1-C2; 2. di integrare con la presente proposta ed allegati: - il Regolamento Comunale con oggetto Approvazione Regolamento Sociale per l accesso ai servizi alla persona approvato dal Consiglio Comunale in data 30/07/2015 n.38; - Il Regolamento Comunale con oggetto Adozione Tabelle Comunali riferimenti Isee per l accesso agli interventi economici e la compartecipazione economica al costo dei servizi a favore dei cittadini anni 2015/2017 ; 3. Di stabilire che il Regolamento Comunale di che trattasi, ha validità a partire dall adozione della presente deliberazione e verrà applicato a tutti i nuovi inserimenti in servizi diurni disabili che si avvalgono del voucher FNA ed esteso a tutti i disabili anche già inseriti nei medesimi servizi, a far tempo da Gennaio di provvedere, con ulteriore atto di Consiglio Comunale, a scadenza anno 2017 (come per gli altri due regolamenti qui richiamati), la revisione e l adozione delle tabelle Comunali riferimenti ISEE per l accesso agli interventi economici e la compartecipazione economica al costo dei servizi CDD/SFA/CSE, che verranno riproposti ed aggiornati, nell ambito del Piano di Zona Piano di Zona del Distretto dell ASST Lodi all interno dell ATS Milano Città Metropolitana, dall Ufficio di Piano proposti dal a favore dei cittadini; 5. di demandare, successivamente all approvazione del Consiglio Comunale, alla Responsabile del Settore Politiche Sociali Educative Culturali, l adozione e l applicazione del Regolamento e delle relative tabelle ISEE Comunali di riferimento per la valutazione delle richieste dei cittadini ai servizi CDD/SFA/CSE del Comune di Zelo Buon Persico, come da indicazioni dell Ufficio di Piano; 6. di disporre la pubblicazione del presente atto all Albo Pretorio del Comune e in tutte le ulteriori forme di informativa ai cittadini, ai fini della pubblicità degli atti e della trasparenza dell azione amministrativa.
5 Letto, approvato e sottoscritto: IL SINDACO Dott. Angelo Madonini sottoscritto digitalmente IL SEGRETARIO COMUNALE Dott. Giovanni Andreassi sottoscritto digitalmente
6 PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. Oggetto : REGOLAMENTO ZONALE PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE AL COSTO DEI SERVIZI DIURNI PER PERSONE CON DISABILITA' DA PARTE DELL'UTENZA NELL'AMBITO DEL PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO DELL'ASST LODI ALL'INTERNO DELL'ATS MILANO CITTA' METROPOLITANA. PARERE DI REGOLARITA' TECNICA Si esprime parere favorevole di regolarità tecnica espresso ai sensi dell'art. 49 del T.U. approvato con D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267 e successive modificazioni. Zelo Buon Persico, 14/09/2016 Il Responsabile del Settore DELL'AQUILA CARLA MARIA / ArubaPEC S.p.A.
7 PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE. Oggetto : REGOLAMENTO ZONALE PER LA DEFINIZIONE DEI CRITERI DI COMPARTECIPAZIONE DELLE FAMIGLIE AL COSTO DEI SERVIZI DIURNI PER PERSONE CON DISABILITA' DA PARTE DELL'UTENZA NELL'AMBITO DEL PIANO DI ZONA DEL DISTRETTO DELL'ASST LODI ALL'INTERNO DELL'ATS MILANO CITTA' METROPOLITANA. PARERE DI REGOLARITA' CONTABILE E COPERTURA FINANZIARIA Si esprime parere favorevole in riguardo alla regolarità contabile di cui sopra, parere espresso ai sensi dell'art. 49, del T.U. approvato con D.Lgs. 18 Agosto 2000 n. 267 e successive modificazioni. Zelo Buon Persico, 14/12/2016 Il Responsabile del Settore PIAZZA SERAFINO / INFOCERT SPA
8 ALLEGATO DIGITALE ALLA DELIBERAZIONE N 37 del 14/12/2016. ATTESTATO DÌ PUBBLICAZIONE Io sottoscritto attesto che la presente deliberazione è stata pubblicata sul sito Web istituzionale Albo Pretorio on line di questo Comune accessibile al pubblico (art. 32, comma 1, della legge 18/06/2009 n. 69) il 10/01/2017 e vì rimarrà esposta per 15 giorni consecutivi. Zelo Buon Persico, 10/01/2017 IL MESSO Bavaro Rosa / ArubaPEC S.p.A. sottoscritto digitalmente
9 Regolamento zonale per la definizione dei criteri di compartecipazione delle famiglie al costo dei servizi diurni per persone con disabilità da parte dell utenza nell ambito del Piano di Zona Piano di Zona del Distretto dell ASST Lodi all interno dell ATS Milano Città Metropolitana Premesso Che la proposta di regolamento, promossa dall Ufficio di Piano, ha valenza zonale e che si prefigge i seguenti obiettivi: - incidere su un principio di equità di trattamento fra i cittadini dell Ambito e fra beneficiari dei differenti servizi, tenuto conto che già ora per la tipologia di servizio CSE le famiglie pagano una quota di accesso direttamente alla struttura mentre per le restanti tipologie CDD/SFA le famiglie non versano compartecipazioni; - promuovere la convergenza degli Enti locali verso i medesimi criteri di compartecipazione alla spesa per le famiglie con una finestra di valori all interno della quale operare con discrezionalità; - costruire le condizioni per una sostenibilità futura in cui fronteggiare più agevolmente l incremento dei costi delle strutture e liste di attesa per gli inserimenti Che a tal fine l Ufficio di Piano ha avviato sperimentalmente un voucher a valere sul Fondo della Non Autosufficienza per l anno 2016 per sostenere l inserimento di persone disabili nei servizi diurni CSE, SFA e CDD, introducendo la compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie. Che per l utilizzo di tale voucher si è richiesto alle Amministrazioni l impegno a mantenere la quota di compartecipazione individuata a carico della famiglia attraverso il processo di adeguamento del proprio regolamento basandosi sul modello proposto dal Piano di Zona che prevede la suddivisione in 8 fasce Isee. Che il Comune di Zelo Buon Persico ha pertanto aderito alla proposta zonale attraverso l adozione del presente regolamento, impegnandosi ad applicare e mantenere una compartecipazione ai costi per tutti i servizi elencati all art. 3 del testo, pari al 12,56% sul costo annuale di ogni nuovo modulo attivato a favore della persona disabile, così come schematicamente rideterminato nelle singole tabelle allegate e parti integranti dell atto (tabelle A1-A2-A3-A4-B1-B2-B3-C1-C2); Che nel corso delle Assemblee Distrettuali del 24 Febbraio 2016 è stato approvato un atto di indirizzo a sostegno di questa proposta e gli obiettivi per il biennio sono stati definiti come segue: : introduzione del voucher con criterio zonale di compartecipazione per i nuovi inserimenti in tutti i servizi diurni disabilità (durata 6/8 mesi) : percorso per adeguamento regolamento comunale sulla base del criterio zonale per i Comuni che utilizzano il voucher (gruppo test) - entro il 2017: adeguamento della compartecipazione secondo un valore di riferimento d Ambito per tutte le famiglie di nuovo inserimento e per quelle che già fruiscono da anni dei servizi diurni in tutti i Comuni. Che il Consiglio Comunale a deliberato il presente regolamento e l adozione tabelle Comunali riferimenti ISEE per l accesso agli interventi economici e la compartecipazione 1
10 economica al costo dei servizi a favore dei cittadini, ad integrazione dei regolamenti adottati con deliberazioni di C.C. n.38/2015 e n.29/2016, e che i contenuti e le compartecipazioni verranno rivalutati ed aggiornati entro fine anno 2017; Per quanto in premessa Art. 1 Principi Il presente regolamento ha l obiettivo di individuare e definire un criterio di compartecipazione uniforme nel rispetto dei seguenti principi: equità; legalità; parità di trattamento; omogeneità; sostenibilità; gradualità; solidarietà. Art. 2 - Quadro normativo I principali riferimenti legislativi e amministrativi in tema di compartecipazione alla copertura dei costi delle prestazioni rese a favore le persone con disabilità che accedono alla rete dei servizi diurni sono attualmente i seguenti: Legge 26 Maggio 2016 n. 89 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 5 Dicembre 2013 n. 159 Regolamento concernente la revisione delle modalita' di determinazione e i campi di applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Legge 3 marzo 2009, n. 18 "Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Legge Regionale della Lombardia n. 3 del 12 marzo 2008 Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale sociosanitario e s.m.i., con particolare riferimento a quanto disposto dall art. 8 Agevolazioni per l accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 febbraio 2001 ''Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie''. Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001 "Definizione dei Livelli essenziali di assistenza". Legge Costituzionale 18 ottobre 2001 n. 3 Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione. Legge 8 novembre 2000, n. 328 "Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, con particolare riferimento a quanto disposto dall art. art. 6 Funzioni dei comuni, comma 4. Legge 5 febbraio 1992 n. 104 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate". Art. 3 - I servizi diurni per persone con disabilità Il presente regolamento si applica ai seguenti servizi diurni per persone con disabilità: Centro Diurno per Disabili (rif. dgr n. 7/18334 del 23/07/2004) Il Centro Diurno per Disabili (CDD) accoglie persone maggiorenni con disabilità dipendenti 2
11 da qualsiasi causa, di norma fino ai 65 anni; può altresì ospitare soggetti minori d età solo in presenza di specifiche condizioni stabilite dalla normativa di riferimento. All interno del Centro vengono svolti interventi finalizzati alla crescita evolutiva dei soggetti inseriti nella prospettiva di una loro progressiva e costante socializzazione, con l obiettivo, da un lato, di sviluppare le capacità residue, dall altro di operare per il massimo mantenimento dei livelli acquisiti. Gli ospiti trovano nel CDD una struttura di appoggio alla vita familiare. Vengono svolte attività educative e animative diversificate, assistenziali, riabilitative e socio sanitarie che, integrandosi, concorrono alla promozione della qualità di vita della persona. I moduli di frequenza possono essere a tempo pieno e a tempo parziale. Per questo servizio sono attivabili i seguenti moduli con quote di accesso differenziate: - Tempo pieno - Part time Centro Socio Educativo (rif dgr n. 7/20763 del 16/02/05) Il Centro Socio Educativo (CSE) è una struttura diurna polivalente ad esclusivo carattere sociale in cui vengono organizzati differenti moduli specifici per tipologia di intervento socio educativo e/o socio animativo finalizzati:. - all autonomia personale; - alla socializzazione; - al mantenimento del livello culturale; - a favorire l inserimento socio occupazionale o lavorativo. I moduli possono essere a tempo pieno, a tempo parziale rimodulato, e a tempo parziale. Il modulo a tempo parziale rimodulato dovrà essere strutturato in modo tale da salvaguardare e sviluppare i rapporti e le relazioni di rete create sul territorio che supportano il progetto personalizzato dell utente fornendo allo stesso da parte del servizio quel punto di riferimento e di appoggio che consente di mobilitare e valorizzare le risorse della stessa rete, soprattutto di quella informale (associazionismo, volontariato, stage e attività occupazionali presso terzi, ecc.) che favorisce la permanenza dell utente sul territorio. Per questo servizio sono attivabili i seguenti moduli con quote di accesso differenziate: - tempo pieno - part time - part time rimodulato Servizio di Formazione all Autonomia (rif. dgr 7433 del 13 giugno 2008) Il Servizio di Formazione all Autonomia (SFA) è un servizio sociale territoriale rivolto a persone con disabilità che, per le loro caratteristiche, non necessitano di servizi ad alta protezione, ma di interventi a supporto e sviluppo di abilità utili a creare consapevolezza, autodeterminazione, autostima e maggiori autonomie spendibili per il proprio futuro, nell ambito del contesto familiare, sociale, professionale. E caratterizzato dall offerta di percorsi socio educativi e socio formativi individualizzati, ben determinati sotto il profilo temporale e condivisi con la famiglia, pertanto l organizzazione richiesta deve rispondere a requisiti di flessibilità che consentano ad ogni persona accolta di raggiungere il maggior grado di autonomia possibile. I moduli possono essere: formativo, consolidamento, a bassa e alta intensità. L organizzazione dei servizi CDD, CSE e SFA garantisce il coinvolgimento e la partecipazione attiva della persona e della sua famiglia, al percorso socio educativo stabilito nel progetto individualizzato. Le attività connesse al percorso socio educativo individualizzato vengono realizzate avvalendosi prevalentemente delle risorse strutturali e strumentali del territorio e del contesto di vita della persona. 3
12 La durata e l intensità dell intervento variano in relazione agli obiettivi da raggiungere o raggiunti e sempre in base al progetto individualizzato che pertanto deve prevedere momenti intermedi di verifica e di eventuale riprogettazione. Per questo servizio sono attivabili i seguenti moduli con quote di accesso differenziate: - Formativo 25 - Consolidamento 25 - Monitoraggio alto 25 - Motioraggio basso 25 Art. 4 Destinatari, valutazione, modalità di accesso e fruizione dei servizi Le modalità di accesso e fruizione dei servizi diurni delle persone con disabilità residenti nei Comuni afferenti al Piano di Zona del Distretto dell ASST Lodi all interno dell ATS Milano Città Metropolitana sono regolate dal protocollo interistituzionale per la definizione del progetto di vita della persona con disabilità, qui richiamato. L accesso ai servizi è assicurato a tutti i cittadini secondo le procedure in essere; Art. 5 Criterio di compartecipazione La compartecipazione dell utente o della sua famiglia al costo complessivo dei servizi di cui all art. 3 (per costo complessivo si deve intendere, oltre a quello delle rette corrisposto dagli Enti locali, il costo comprensivo delle quote erogate direttamente dall utente o dalla sua famiglia all Ente Gestore) viene definita in base a: - condizione economica attraverso l indicatore economico della situazione equivalente (ISEE) - tipologia del servizio e intensità di frequenza - percentuale di compartecipazione stabilita dall Amministrazione Comunale del Comune di residenza del fruitore del servizio all interno dei valori definiti a livello zonale (In riferimento alla Delibera di presa d atto della proposta del regolamento zonale in ambito disabilità e della relativa tabella sulla compartecipazione dei costi, il Comune di Zelo Buon Persico adotta la seguente % di compartecipazione ai costi per tutti i servizi elencati all art. 3, e pari al 12,56%) ; Per l individuazione della quota di compartecipazione ci sono due casistiche: per i Comuni che non hanno ancora adeguato i regolamenti con il nuovo Isee si propone di introdurre la quota media di territorio che per la prima fascia Isee vale 135,00 euro (caso di Zelo Buon Persico); per i Comuni che hanno già rinnovato il regolamento si propone di utilizzare la finestra di valori che per la medesima fascia Isee fissa la quota di compartecipazione fra un minimo del 10% e un massimo del 20%, all interno della quale l Amministrazione comunale può definire la richiesta alla famiglia; si veda per i dettagli la tabella allegata. Lo scopo di questa articolazione è quello di facilitare il più possibile il mantenimento della quota di compartecipazione della famiglia una volta esaurita la risorsa del voucher e attivata la spesa diretta del Comune; pertanto è utile che l individuazione della quota di compartecipazione per il voucher corrisponda il più possibile alla richiesta che il Comune potrà fare direttamente alle famiglie quando si farà carico della retta. Inoltre è prevista la possibilità per le Amministrazioni, pur prendendo a modello la tabella proposta, di fissare una quota massima di compartecipazione della famiglia, cioè ciascun Comune può stabilire un importo massimo mensile da richiedere al nucleo famigliare per tutta la durata del voucher; la necessaria compensazione sarà a carico del Fondo FNA per la durata del voucher e successivamente sarà una compensazione a carico del Comune 4
13 che vorrà proseguirla a favore della famiglia. Art. 6 Rapporti economici Gli importi e le rette di ciascun servizio sono definiti da rapporti giuridici che intercorrono tra Enti Gestori e Comuni/Aziende. Art. 7 Integrazione Regolamentare Il presente regolamento integra: - il Regolamento Comunale con oggetto Approvazione Regolamento Sociale per l accesso ai servizi alla persona approvato dal Consiglio Comunale in data 30/07/2015 n.38; - Il Regolamento Comunale con oggetto Adozione Tabelle Comunali riferimenti Isee per l accesso agli interventi economici e la compartecipazione economica al costo dei servizi a favore dei cittadini anni 2015/2017 ; art.8 - Durata Il presente Regolamento Comunale ha validità a partire dall adozione della presente deliberazione e si applica a tutti i nuovi inserimenti in servizi diurni disabili che si avvalgono del voucher FNA e sarà esteso a tutti i disabili inseriti nei medesimi servizi a partire da Gennaio
14 TABELLA A1 - SFA FORMATIVO Fasce ISEP da a Nuove % Compartecipazio ne pro die x 235 gg Compartecipazione annua* Compartecipazione mensile Costo servizo annuo massimo Incremento percentuale ,56% 4, ,22 96, ,43 4,00% ,56% 6, ,16 127, ,56% 7, ,10 157, ,56% 9, ,03 188, ,56% 10, ,97 219, ,56% 12, ,91 249, ,56% 13, ,85 280, oltre 40,56% 15, ,78 311,20
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16 TABELLA A2 - SFA CONSOLIDAMENTO Fasce ISEP da a Nuove % Compartecipazio ne pro die x 235 gg Compartecipazione annua* Compartecipazione mensile Costo servizo annuo massimo Incremento percentuale ,56% 3,79 890,84 77, ,64 4,00% ,56% 5, ,54 102, ,56% 6, ,25 126, ,56% 7, ,95 151, ,56% 8, ,66 176, ,56% 9, ,36 200, ,56% 11, ,07 225, oltre 40,56% 12, ,77 250,15
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18 TABELLA C2 -CDD PART TIME Fasce ISEP da a Nuove % Compartecipazio ne pro die x 235 gg Compartecipazione annua* Compartecipazione mensile Costo servizo annuo massimo Incremento percentuale ,56% 2,89 678,68 59, ,50 4,00% ,56% 3,81 894,82 77, ,56% 4, ,96 96, ,56% 5, ,10 115, ,56% 6, ,24 134, ,56% 7, ,38 152, ,56% 8, ,52 171, oltre 40,56% 9, ,66 190,58
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20 TABELLA C1 -CDD TEMPO PIENO Fasce ISEP da a Nuove % Compartecipazio ne pro die x 235 gg Compartecipazione annua* Compartecipazione mensile Costo servizo annuo massimo Incremento percentuale ,56% 5, ,36 118, ,00 4,00% ,56% 7, ,64 155, ,56% 9, ,92 193, ,56% 11, ,20 230, ,56% 13, ,48 268, ,56% 14, ,76 305, ,56% 16, ,04 343, oltre 40,56% 18, ,32 381,16
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22 TABELLA B2 -CSE PART TIME Fasce ISEP da a Nuove % Compartecipazio ne pro die x 235 gg Compartecipazione annua* Compartecipazione mensile Costo servizo annuo massimo Incremento percentuale ,56% 3,30 776,18 67, ,75 4,00% ,56% 4, ,37 88, ,56% 5, ,56 110, ,56% 6, ,75 131, ,56% 7, ,94 153, ,56% 8, ,13 174, ,56% 9, ,32 196, oltre 40,56% 10, ,51 217,96
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24 TABELLA B3 -CSE PART TIME RIMODULATO Fasce ISEP da a Nuove % Compartecipazio ne pro die x 235 gg Compartecipazione annua* Compartecipazione mensile Costo servizo annuo massimo Incremento percentuale ,56% 5, ,09 108, ,00 4,00% ,56% 7, ,57 143, ,56% 8, ,05 177, ,56% 10, ,53 212, ,56% 12, ,01 246, ,56% 13, ,49 281, ,56% 15, ,97 315, oltre 40,56% 17, ,45 350,47
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26 TABELLA B1 -CSE TEMPO PIENO Fasce ISEP da a Nuove % Compartecipazio ne pro die x 235 gg Compartecipazione annua* Compartecipazione mensile Costo servizo annuo massimo Incremento percentuale ,56% 6, ,35 134, ,50 4,00% ,56% 8, ,73 177, ,56% 10, ,11 220, ,56% 12, ,49 263, ,56% 15, ,87 306, ,56% 17, ,25 349, ,56% 19, ,63 392, oltre 40,56% 21, ,01 435,91
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28 TABELLA A3 - SFA MONITORAGGIO ALTO Fasce ISEP da a Nuove % Compartecipazio ne pro die x 235 gg Compartecipazione annua* Compartecipazione mensile Costo servizo annuo massimo Incremento percentuale ,56% 3,79 890,84 77, ,64 4,00% ,56% 5, ,54 102, ,56% 6, ,25 126, ,56% 7, ,95 151, ,56% 8, ,66 176, ,56% 9, ,36 200, ,56% 11, ,07 225, oltre 40,56% 12, ,77 250,15
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30 TABELLA A4 - SFA MONITORAGGIO BASSO Fasce ISEP da a Nuove % Compartecipazio ne pro die x 235 gg Compartecipazione annua* Compartecipazione mensile Costo servizo annuo massimo Incremento percentuale ,56% 1,92 450,71 39, ,43 4,00% ,56% 2,53 594,24 51, ,56% 3,14 737,78 64, ,56% 3,75 881,32 76, ,56% 4, ,86 89, ,56% 4, ,39 101, ,56% 5, ,93 114, oltre 40,56% 6, ,47 126,56
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