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1 Securilisse autoportante manuale di manutenzione CONFORME ALLA NORMA EN

2 autoportante Indice 1. INTRODUZIONE pag DAL PROGETTISTA ALL UTILIZZATORE pag INFORMAZIONI TECNICHE pag DESCRIZIONE PRODOTTO pag SCHEMA FUNZIONALE pag ELEMENTI MONTANTI/BRACCIO ORIZZONTALE/CORRIMANO pag ELEMENTI TRAVERSO pag IMPIANTO pag OPERAZIONI PRELIMINARI ALLA MANUTENZIONE pag DA PARTE DEL PROPRIETARIO pag DA PARTE DEL MANUTENTORE pag MANUTENZIONE pag ISPEZIONE ANNUALE pag MANUTENZIONE pag SCHEDA DI MANUTENZIONE (SM) pag GARANZIE pag DURATA pag ESCLUSIONE pag LIMITAZIONI pag RESPONSABILITÀ pag RINNOVO pag VERIFICA E MANUTENZIONE pag RIFERIMENTI pag MANUALI pag NORMATIVE pag NORME TECNICHE pag NORMATIVE NAZIONALI pag NORMATIVE LOCALI pag SITI INTERNET pag. 13 2

3 manuale di manutenzione 1. Introduzione Nei lavori svolti in luoghi ove esiste pericolo di caduta, al fine di consentire all operatore che deve eseguire le operazioni di manutenzione di muoversi agevolmente lungo l area di lavoro, va installato un sistema di sicurezza anticaduta. Il sistema in questione, oltre ad essere sicuro, deve essere ergonomico, cioè di comodo utilizzo per l operatore. Il sistema in questione deve essere previsto nell Elaborato Tecnico della Copertura (ETC) che viene redatto dal Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP), in accordo col progettista, e fa parte integrante sia del progetto che del fascicolo tecnico dell opera. L ETC è quindi composto da diversi documenti, spettanti a differenti soggetti, in particolare: COORDINATORE/TECNICO: elaborati grafici con evidenziati i percorsi e gli accessi alla copertura, relazione tecnica con le soluzioni progettuali adottate, relazione di calcolo per supporti e fi ssaggi alla struttura. PRODUTTORE: certificazione del prodotto, manuale d installazione, di utilizzo e manutenzione. INSTALLATORE: dichiarazione di conformità delle opere eseguite. 1.1 Dal progettista all utilizzatore Nel rispetto dei punti indicati in precedenza, gli obiettivi di SOMAIN Italia sono quelli di creare un fi lo diretto tra il progettista dell impianto e l utilizzatore fi nale, passando dal produttore e dall installatore, mediante: Studio della linea tramite software con interfaccia grafica di immediata comprensione e restituzione degli elementi costituenti l impianto (in alternativa all appoggio al nostro ufficio tecnico). Fornitura degli elementi previsti per l intero sistema direttamente da SOMAIN Italia o dalla catena di rivenditori autorizzati. Installazione con facili procedure secondo il Manuale di Montaggio ad opera di installatori formati da SOMAIN Italia. Utilizzo della linea secondo il Manuale di Utilizzo. Rispetto della manutenzione prevista dal Manuale di Manutenzione (oggetto del presente documento). 3

4 autoportante 2. Informazioni tecniche 2.1 Descrizione prodotto Il parapetto SECURILISSE autoportante è conforme alla norma UNI EN ISO che comprende i dispositivi di sicurezza di accesso permanenti al macchinario con scale, scale a castello e parapetti. La norma si applica anche alle scale, alle scale a castello e ai parapetti nella parte dell edificio in cui è installata la macchina, a condizione che la funzione principale di tale parte dell edificio sia di fornire i mezzi di accesso alla macchina. È un dispositivo di protezione collettiva e, come riportato nel D.lgs 81/2008, è da preferire alla protezione individuale in quanto l utilizzatore non deve avere particolare formazione e dotazione di DPI per il suo utilizzo. Si posiziona su coperture piane o con un inclinazione massima di 5, dotate o meno di veletta perimetrale, integrandosi con la struttura esistente in modo da riportare l altezza della protezione a 110 cm come previsto da normativa. Nel caso manchi la veletta perimetrale il parapetto si posiziona ad una distanza minima di 150 cm dal bordo della copertura, in cao di distanze maggiori contattare la SOMAIN Italia. L utilizzo di parapetti autoportanti permette di posizionare gli impianti senza bisogno di forare la copertura, evitando problemi di infi ltrazioni. SECURILISSE autoportante è disponibile con montanti dritti o inclinati di 30. È costituito da montanti e traversi in alluminio fi ssati ad apposite basi collegati a dei blocchetti di conglomerato cementizio e la composizione tipo è montante + braccio orizzontale + blocchetto in cls ogni 150 cm, corrimano in sommità ad altezza dal piano di calpestio pari a 110 cm, traverso in modo che la distanza tra questo e il corrimano non superi i 50 cm. Nel caso non esista la veletta o sia inferiore ai 150 cm si inserisce alla base anche un fermapiede vista la necessità di proteggere anche la caduta di materiale. Si possono superare anche angoli con appositi elementi snodati. Tutti i componenti sono in alluminio con la possibilità di verniciatura con vernice epossidica come fondo ed eventuale verniciatura del colore RAL desiderato. Trattandosi di un sistema di protezione collettiva non ci sono limiti al numero di operatori che possono accedere contemporaneamente all area, l unico vincolo è che l area sia accessibile solo a personale autorizzato e competente. I parapetti SECURILISSE autoportante sono stati testati con prove sia statiche che dinamiche dall Ente Certificatore Apave, e gli elementi utilizzati di volta in volta sono conformi a quelli testati. Segue una descrizione dettagliata del sistema. 4

5 manuale di manutenzione 2.2 Schema funzionale 2.3 Elementi montanti/braccio orizzontale/corrimano I montanti vengono posizionati ad interasse 150 cm e gli elementi che lo contraddistinguono sono: base per montante ART. GCA01 profilo tubolare ovale ART. GCA1 (dritto o inclinato) usato anche per il braccio orizzontale di rinforzo giunzione corrimano ART. GCA2 manicotto d angolo verticale ART. GCA3 manicotto d angolo orizzontale ART. GCA4 raccordo a T montante-corrimano ART. GCA5 raccordo a L montante-corrimano ART. GCA6 raccordo corrimano-muro ART. GCA7 tappo in alluminio ART. GCA8 raccordo articolato a T montante-corrimano ART. GCA25 blocco in conglomerato cementizio ART. PB solette in neoprene ART. GC1 2.4 Elementi traverso Il traverso viene montato quando la veletta è assente o inferiore a 60 cm e gli elementi che lo contraddistinguono sono: profilo tubolare tondo ART. GCA14 giunzione traverso ART. GCA15 manicotto d angolo ART. GCA16 raccordo traverso-muro ART. GCA27 tappo in plastica ART. BP Impianto Oltre agli elementi propri del parapetto per la chiusura dell impianto e l identificazione dello stesso sono utilizzati: 1 cartello obbligatorio ART. A0 in prossimità di ogni accesso 1 piombino identifi catore ART. C35 5

6 autoportante 3. Operazioni preliminari alla manutenzione 3.1 Da parte del proprietario Il proprietario dell immobile su cui è montato l impianto SECURILISSE autoportante è il primo responsabile di tutte le operazioni che si svolgono nella sua proprietà e che comportano l utilizzo di particolari sistemi di sicurezza. È autorizzato quindi a concedere l accesso a questo tipo di impianto solo a operatori che ritiene adatti, nel rispetto di alcune prescrizioni. Conservare la certifi cazione dell impianto in buono stato e composta da: nome e numero impianto: ogni impianto ha un suo numero identifi cativo da cui è possibile risalire alla composizione e ai dati indicati nei punti successivi costruttore: nome e dati dall azienda costruttrice (Somain Securité) distributore: nome e dati dall azienda distributrice (Somain Italia) rivenditore: nome e dati dall azienda rivenditrice (autorizzata da Somain Italia) installatore: nome e dati dall azienda installatrice affi liata al rivenditore autorizzato che fi r- ma la corretta posa secondo un progetto e come dal Manuale di Montaggio progetto dell impianto: disegni quotati dell impianto rispetto alla struttura su cui è montato a timbro e fi rma di tecnico abilitato dal quale si evincono i punti di accesso, la posizione dell impianto SECURILISSE autoportante, eventuali zone non calpestabili certifi cazione degli elementi costituenti il particolare impianto (certifi cazione dell impianto e non di ogni singolo elemento adattato all uso in questione) mettere a disposizione di qualsiasi utilizzatore la certifi cazione completa mettere a disposizione dell utilizzatore il presente MANUALE DI MANUTENZIONE, dal quale si evince la data di messa in funzione dell impianto e le successive ispezioni o manutenzioni obbligatorie mediante la compilazione della SCHEDA DI MANUTENZIONE (SM) Qualora il proprietario non si attenga, anche parzialmente, agli adempimenti indicati al presente punto, mette in pericolo la sicurezza di altre persone oltre a perdere la garanzia sull impianto. Se il proprietario, invece, non ottiene dall operatore l idoneità all utilizzo dei dispositivi di protezione anticaduta deve proibire l utilizzo dell impianto allo stesso. 6

7 manuale di manutenzione 3.2 Da parte del manutentore Il manutentore che si appresta ad intervenire in un luogo dove è montato l impianto SECURILISSE autoportante deve effettuare le seguenti operazioni preliminari: richiedere al proprietario il presente MANUALE DI MANUTENZIONE, dal quale si evince la data di messa in funzione dell impianto e le successive ispezioni o manutenzioni obbligatorie mediante la compilazione della SCHEDA DI MANUTENZIONE (SM) controllare l esistenza della certifi cazione dell impianto composta dagli elementi indicati al punto precedente e in particolare prendere atto del progetto con l indicazione del punto di accesso procedere, per quanto possibile, prima di ogni impiego ad un esame visivo dei componenti dell impianto Qualora l operatore non disponga di tutti gli elementi, totalmente o parzialmente, indicati al presente punto, deve rifiutare l utilizzo dell impianto per qualsiasi operazione. 7

8 autoportante 4. Manutenzione L impianto SECURILISSE autoportante è costituito interamente da elementi in alluminio e fi ssaggi in acciaio inox come dichiarato dal produttore non necessita di manutenzione, ma di ispezione annuale. La manutenzione è obbligatoria alla scadenza dei 10 anni di garanzia per ottenere il rinnovo. 4.1 Ispezione annuale L ispezione annuale serve per verifi care la presenza di eventuali anomalie dell impianto e deve essere effettuata da persona a conoscenza delle raccomandazioni e, delle istruzioni emesse dal fabbricante, applicabili ai componenti dell impianto. L operatore deve essere in grado di identificare e valutare l entità di tali difetti e avviare l azione correttiva da intraprendere. Le valutazioni da effettuare in fase di ispezione sono: controllo dell integrità dell impianto controllo dell integrità dei fi ssaggi degli elementi del parapetto controllo dell assenza di anomalie negli elementi Al termine del controllo si dovrà rilasciare apposita documentazione di avvenuta ispezione con indicate le verifiche effettuate. In caso di esito negativo di uno dei controlli indicati in precedenza l operatore deve intervenire dove sua competenza o contattare SOMAIN Italia che provvederà con proprio tecnico a risolvere i problemi riscontrati. È da compilare anche la Scheda di Manutenzione (SM), riportata successivamente, per tenere treccia di tutti gli interventi effettuati sull impianto. 4.2 Manutenzione La manutenzione è obbligatoria in caso di sollecitazione dell impianto e alla scadenza dei 10 anni di garanzia per ottenere l estensione della stessa. Deve essere effettuata da un tecnico di SOMAIN Italia che interverrà nel valutare l entità dei danni eventualmente subiti dalla linea nelle sue parti fondamentali e soprattutto verifi cando la tenuta dei fi ssaggi. Sarà compito del tecnico incaricato effettuare tutte le verifi che del caso, compilare apposita documentazione e lasciare traccia del proprio intervento compilando la Scheda di Manutenzione (SM). 8

9 manuale di manutenzione 5. Scheda di manutenzione (SM) N impianto: N certifi cazione: Data entrata in servizio: Numero operatori: Costruttore: Somain Securité Distributore: Somain Italia srl Rivenditore: Installatore: INTERVENTI MANUTENZIONE DATA MANUTENZIONE MANUTENTORE LAVORI ESEGUITI NOTE *La presente Scheda di Manutenzione deve riportare ogni manutenzione o ispezione visiva. 9

10 autoportante 6. Garanzie 6.1 Durata È accordata una garanzia di 10 anni, dalla data della bolla di consegna, su tutti i pezzi in alluminio che costituiscono l impianto SECURILISSE autoportante. 6.2 Esclusione La garanzia sarà accordata solamente se: il materiale è stato posato e utilizzato in conformità alle istruzioni di montaggio e alle istruzioni tecniche di SOMAIN Italia il materiale fornito è stato interamente pagato La garanzia non sarà accordata nel caso in cui: i nostri prodotti siano in acciaio galvanizzato o zincato i nostri prodotti di sicurezza comprendano pezzi o accessori di provenienza esterna: in questo caso la garanzia accordata sarà quella del fornitore di suddetti pezzi La garanzia è esclusa quando il vizio risulta causato: da un intervento o una modifi ca effettuati all impianto originale senza autorizzazione scritta del costruttore/distributore da un utilizzazione anomala e non conforme alla destinazione dell attrezzatura da un installazione difettosa non conforme ai disegni o alle regole dell arte dalla mancata comunicazione da parte del cliente di speciali condizioni (inquinamento, temperatura, numero di utenti, ecc.) di utilizzo dell attrezzatura dalla sottostima della resistenza del supporto che genera la distruzione o la non conformità delle nostre attrezzature dall aggiunta ai nostri sistemi di pezzi prodotti dall acquirente o di altra provenienza rispetto a SOMAIN Sécurité. Tutte le nostre linee vita devono essere di provenienza SOMAIN o fabbricate con il nostro consenso, sulla base dei nostri progetti da un evento di forza maggiore o qualsiasi evento al di fuori del controllo del venditore come guerre, fulmini, ecc. 6.3 Limitazioni In tutti i casi la nostra garanzia si limita alla sostituzione o alla riparazione degli elementi o delle attrezzature riconosciute formalmente difettose dal nostro servizio tecnico. Se la riparazione è affi data a terzi, essa potrà essere effettuata solamente previa accettazione da parte di SOMAIN Sécurité del preventivo di riparazione. Tutte le restituzioni di attrezzature dovranno avvenire con il consenso di SOMAIN Sécurité. La garanzia si applica solamente agli elementi resi e non copre perciò le spese di rimozione e re-installazione dell attrezzatura nel gruppo in cui è integrata. La riparazione, la sostituzione o la modifi ca dei pezzi o delle attrezzature durante il periodo di garanzia può determinare l estensione della garanzia stessa. 10

11 manuale di manutenzione 6.4 Responsabilità 6.5 Rinnovo SOMAIN Sécurité sarà responsabile, alle condizioni del diritto comune, relativamente ai danni materiali cagionati dalla sua attrezzatura o dal suo personale. Le riparazioni dei danni materiali imputabili al venditore sono espressamente limitate a una somma che non eccederà il valore dell attrezzatura coinvolta, oggetto dell ordine. Per espressa convenzione, il venditore e il cliente rinunciano reciprocamente a richiedere la riparazione dei danni indiretti e immateriali di qualsiasi natura, quali perdite d esercizio, mancato guadagno, spese di ritardo, sollecito, rimozione e re-installazione dell attrezzatura, perdita di contratti futuri, ecc. La presente garanzia di 10 anni potrà essere rinnovata su richiesta del cliente, dopo un sopralluogo tecnico effettuato a titolo oneroso dai nostri servizi sulle attrezzature installate. 6.6 Verifica e manutenzione Per quanto possibile, prima di ogni impiego procedere a un esame visivo dei componenti dell impianto. In caso di dubbio, far effettuare un controllo dalla società installatrice, da un ente di controllo o da una persona addetta alla manutenzione, abilitata e competente per tale tipo di intervento. L impianto a rotaia SECURILISSE autoportante non necessita di manutenzione, ma di un ispezione visiva annuale delle piombature atte a garantire l integrità del sistema da parte di una persona diversa dall utilizzatore. Qualora lo si ritenga necessario esiste la possibilità di effettuare tale ispezione da parte di nostra persona abilitata e competente per tale tipo di intervento. In caso di una caduta l impianto deve essere oggetto di manutenzione obbligatoria da parte di persona abilitata e competente, diversa dagli utilizzatori del dispositivo. 11

12 autoportante 7. Riferimenti 7.1 Manuali Manuale di Montaggio 7.2 Normative Norme tecniche UNI EN 353-1:2003 DPI contro le cadute dall alto - Dispositivi anticaduta tipo guidato comprendenti linea di ancoraggio rigida (recepimento della norma europea EN 353-1:2002) UNI EN 364:1993 DPI contro le cadute dall alto - Metodi di prova (recepimento della norma europea EN 364:1992) UNI EN 795:2002 Protezione contro le cadute dall alto - Dispositivi di ancoraggio - Requisiti e prove (recepimento della norma europea EN 795:1996 e aggiornamento A1:2000) UNI EN ISO :2003 Mezzi di accesso permanente al macchinario - Sicurezza del macchinario Scale, scale a castello, parapetti (recepimento della norma europea EN ISO :2001) Normative nazionali D.LGS. 81/2008 e successive modifiche e integrazioni Testo unico in materia di Sicurezza Normative locali CIRC. 4/SAN/2004 della Regione Lombardia Aggiornamento del Titolo III del Regolamento Locale d Igiene, recepimento dell integrazione al Titolo III del R.L.I. redatto dall ASL di Bergamo D.P.G.R. N.62 DEL della Regione Toscana Regolamento di attuazione dell art.82, comma 16 della L.R. n.1 del relativa alle istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza CIRC. N.191 DEL della Regione Toscana Indicazioni per l applicazione del D.P.G.R. n.62 del LINEE GUIDA DELL APRILE 2007 della Regione Veneto Istruzioni tecniche sulle misure preventive e protettive per l accesso, il transito e l esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza 12

13 manuale di manutenzione 7.3 Siti Internet Sito uffi ciale della Casa produttrice francese Sito uffi ciale della Casa importatrice esclusivista per l Italia Sito dell Ente nazionale italiano di unifi cazione 13

14 autoportante Stralcio normativa D.Lgs. 81/08 e S.m.i.: lavori in quota Capo II Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota SEZIONE I - CAMPO DI APPLICAZIONE Art Attività soggette 1. Le norme del presente capo si applicano alle attività che, da chiunque esercitate e alle quali siano addetti lavoratori subordinati o autonomi, concernono la esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le linee e gli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche, di bonifica, sistemazione forestale e di sterro. Costituiscono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile. Le norme del presente capo si applicano ai lavori in quota di cui al presente capo e ad in ogni altra attività lavorativa. [.] Art Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente capo si intende per lavoro in quota: attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile. [.] SEZIONE II - DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE Art Obblighi del datore di lavoro nell uso di attrezzature per lavori in quota 1. Il datore di lavoro, nei casi in cui i lavori temporanei in quota non possono essere eseguiti in condizioni di sicurezza e in condizioni ergonomiche adeguate a partire da un luogo adatto allo scopo, sceglie le attrezzature di lavoro più idonee a garantire e mantenere condizioni di lavoro sicure, in conformità ai seguenti criteri: a) priorità alle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale; b) dimensioni delle attrezzature di lavoro confacenti alla natura dei lavori da eseguire, alle sollecitazioni prevedibili e ad una circolazione priva di rischi. [.] 5. Il datore di lavoro, in relazione al tipo di attrezzature di lavoro adottate in base ai commi precedenti, individua le misure atte a minimizzare i rischi per i lavoratori, insiti nelle attrezzature in questione, prevedendo, ove necessario, l installazione di dispositivi di protezione contro le cadute. I predetti dispositivi devono presentare una confi gurazione ed una resistenza tali da evitare o da arrestare le cadute da luoghi di lavoro in quota e da prevenire, per quanto possibile, eventuali lesioni dei lavoratori. I dispositivi di protezione collettiva contro le cadute possono presentare interruzioni soltanto nei punti in cui sono presenti scale a pioli o a gradini. [.] Art Sistemi di protezione contro le cadute dall alto 1. Nei lavori in quota qualora non siano state attuate misure di protezione collettiva come previsto all articolo 111, comma 1, lettera a), è necessario che i lavoratori utilizzino idonei sistemi di protezione composti da diversi elementi, non necessariamente presenti contemporaneamente, quali i seguenti: a) assorbitori di energia; b) connettori; c) dispositivo di ancoraggio; d) cordini; e) dispositivi retrattili; f) guide o linee vita flessibili; g) guide o linee vita rigide; h) imbracature. 2. Il sistema di protezione, certificato per l uso specifi co, deve permettere una caduta libera non superiore a 1,5 m o, in presenza di dissipatore di energia a 4 metri. 3. Il cordino deve essere assicurato, direttamente o mediante connettore lungo una guida o linea vita, a parti stabili delle opere fisse o provvisionali. 14

15 manuale di manutenzione Stralcio normativa D.Lgs. 81/08 e S.m.i.: obblighi del committente Art. 70. Requisiti di sicurezza 1. Salvo quanto previsto al comma 2, le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifi che disposizioni legislative e regolamentari di recepimento delle direttive comunitarie di prodotto. [.] Art. 71. Obblighi del datore di lavoro [.] 4. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affi nché: a) le attrezzature di lavoro siano: 1) installate ed utilizzate in conformità alle istruzioni d uso; 2) oggetto di idonea manutenzione al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di sicurezza di cui all articolo 70 e siano corredate, ove necessario, da apposite istruzioni d uso e libretto di manutenzione; [.] b) siano curati la tenuta e l aggiornamento del registro di controllo delle attrezzature di lavoro per cui lo stesso è previsto. [.] 6. Il datore di lavoro prende le misure necessarie affi nché il posto di lavoro e la posizione dei lavoratori durante l uso delle attrezzature presentino requisiti di sicurezza e rispondano ai principi dell ergonomia. 7. Qualora le attrezzature richiedano per il loro impiego conoscenze o responsabilità particolari in relazione ai loro rischi specifici, il datore di lavoro prende le misure necessarie affi nché: a) l uso dell attrezzatura di lavoro sia riservato ai lavoratori allo scopo incaricati che abbiano ricevuto una formazione adeguata e specifi ca; b) in caso di riparazione, di trasformazione o manutenzione, i lavoratori interessati siano qualifi cati in maniera specifica per svolgere detti compiti. 8. Fermo restando quanto disposto al comma 4, il datore di lavoro provvede affi nché: a) le attrezzature di lavoro la cui sicurezza dipende dalle condizioni di installazione siano sottoposte a un controllo iniziale (dopo l installazione e prima della messa in esercizio) e ad un controllo dopo ogni montaggio in un nuovo cantiere o in una nuova localita di impianto, al fi ne di assicurarne l installazione corretta e il buon funzionamento; b) le attrezzature soggette a infl ussi che possono provocare deterioramenti suscettibili di dare origine a situazioni pericolose siano sottoposte: 1. a controlli periodici, secondo frequenze stabilite in base alle indicazioni fornite dai fabbricanti, ovvero dalle norme di buona tecnica, o in assenza di queste ultime, desumibili dai codici di buona prassi; 2. a controlli straordinari al fi ne di garantire il mantenimento di buone condizioni di sicurezza, ogni volta che intervengano eventi eccezionali che possano avere conseguenze pregiudizievoli per la sicurezza delle attrezzature di lavoro, quali riparazioni, trasformazioni, incidenti, fenomeni naturali o periodi prolungati di inattività; c) i controlli di cui alle lettere a) e b) sono volti ad assicurare il buono stato di conservazione e l effi cienza a fini di sicurezza delle attrezzature di lavoro e devono essere effettuati da persona competente. 9. I risultati dei controlli di cui al comma 8 devono essere riportati per iscritto e, almeno quelli relativi agli ultimi tre anni, devono essere conservati e tenuti a disposizione degli organi di vigilanza. 15

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