Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici
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- Luca Manzi
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1 L isolamento acustico: Come rispettare i parametri previsti dalle normative vigenti Possibili soluzioni e modalità per una corretta posa in opera Ing. S. Mammi Presidente ANIT 1 IL DPCM Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici 2 1
2 IL DPCM Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici Legge dello Stato Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il Entrata in vigore dopo 60 giorni ( ) Devono rispettarlo tutti gli edifici per i quali la data di rilascio della Concessione edilizia (o altra autorizzazione prevista) è successiva al Ristrutturazioni? Regione Lombardia: L.R. n 13 del 2001 Norme in materia di inquinamento acustico Art. 7 I progetti relativi ad interventi sul patrimonio edilizio esistente che ne modifichino le caratteristiche acustiche devono essere corredati da dichiarazione del progettista che attesti il rispetto dei requisiti acustici stabiliti dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 1997 e dai regolamenti comunali 4 2
3 IL DPCM Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici La partizioni (orizzontali e verticali) divisorie tra differenti unità immobiliari devono garantire ad edificio ultimato un isolamento MINIMO dai rumori di almeno db 5 D.P.C.M Destinazione d'uso Indice del potere fonoisolant e apparente Indice dell'isolame nto acustico delle facciate Indice del livello di rumore da calpestio dei solai Liv. max di rumore impianti a funzionamen to discontinuo Liv. max di rumore impianti a funzionament o continuo R'w D 2mnTw L'nw L As max L A eq Ospedali, cliniche, case di cura Residenze, alberghi, pensioni Scuole a tutti i livelli Uffici, attività ricreative o di culto, attività commerciali
4 ISOLAMENTO DAI RUMORI AEREI INTERNI AGLI EDIFICI 7 Trasmissione di rumori aerei COME SI Isolamento TRASMETTE acustico IL RUMORE 8 4
5 COME LE PARETI ISOLANO DAI RUMORI AEREI
6 Legge della massa Più una parete pesa meglio isola dai rumori. La legge della massa però vale solo per le pareti pesanti SI SI 11 La legge della massa per le pareti doppie
7 13 Legge della massa La legge della massa non è applicabile alle pareti leggere (cartongesso) 25 7,5 7,5 Concetto di: massa molla - massa 14 7
8 PARETI LEGGERE SISTEMA MASSA - MOLLA - MASSA 15 Anche le pareti in cartongesso garantiscono elevati livelli di isolamento acustico Potere fonoisolante = 56 db 16 8
9 IL POTERE FONOISOLANTE 17 INDICE DI POTERE Isolamento FONOISOLANTE acustico (Rw) Sorgente di rumore Ambiente ricevente Microfono 1 = L1 Microfono 2 = L2 Differenza tra due livelli di rumore (L1-L2) 18 9
10 D.P.C.M Destinazione d'uso Indice del potere fonoisolante apparente R'w Il DPCM richiede che ad edificio ultimato vengano rispettati determinati requisiti minimi Ospedali, cliniche, case di cura Residenze, alberghi, pensioni Scuole a tutti i livelli Ad esempio per le residenze: R w >= 50 db Uffici, attivit à ricreative o di culto, attivit à commerciali INDICE DI POTERE FONOISOLANTE (Rw) I CERTIFICATI DI LABORATORIO Per poter prevedere la prestazione di una parete si esegue la misura in laboratoro. Dalla prova si ricava il valore di isolamento (Rw) IL VALORE DI LABORATORIO va UTILIZZATO CON CAUTELA e OPPORTUNAMENTE CORRETTO 20 10
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13 INDICE DI POTERE Isolamento FONOISOLANTE acustico (Rw) IN LABORATORIO Sorgente di rumore Ambiente ricevente Microfono 1 = L1 Microfono 2 = L2 NB le camere di prova sono scollegate MISURO R (Potere fonoisolante) 25 INDICE DI POTERE Isolamento FONOISOLANTE acustico (Rw) IN CANTIERE Sorgente di rumore Ambiente ricevente Microfono 1 = L1 Microfono 2 = L2 MISURO R (Potere fonoisolante apparente) 26 13
14 INDICE DI POTERE Isolamento FONOISOLANTE acustico (Rw) Rw è maggiore di R w Il DPCM richiede di verificare R w È quindi necessario stimare quanto influiscono le trasmissioni laterali Inoltre è necessario verificare che la parete costruita in cantiere sia IDENTICA a quella costruita in laboratorio (Mantenere sempre un margine di sicurezza dal valore riportato sul certificato di laboratorio) 27 INDICE DI POTERE FONOISOLANTE (Rw) GIUNTI DI MALTA TRA I MATTONI 28 14
15 Calcolo peso parete Considerando una parete in mattoni forati (8 cm +12 cm) Superficie: 4 m x 2,7 m = 10,8 mq Circa 15 corsi verticali su ogni parete = 0,12 mc di malta 0,12 x 1800 kg/mc = 216 kg 216 kg / 10,8 mq = 20 kg/mq La parete con i giunti verticali riempiti di malta pesa circa 20 kg/mq in più della parete senza giunti verticali 29 INDICE DI POTERE FONOISOLANTE (Rw) GIUNTI DI MALTA TRA I MATTONI DA UNA FESSURA PASSA TUTTO IL RUMORE 30 15
16 Essiccazione delle malte Malta sabbia e cemento: Durante la posa = 1900 kg/mc Dopo 2 giorni = 1850 kg/mc Dopo 6 giorni = 1800 kg/mc 31 Calcolo peso parete Considerando una parete in mattoni forati (8 cm +12 cm) con 3 intonaci (sp. 1,5 cm) Superficie: 4 m x 2,7 m = 10,8 mq Malta giunti verticali: 0,12 mc Malta giunti orizzontali: 0,14 mc Malta intonaci: 0,5 mc Totale: 0,76 mc Durante la posa le malte pesano 134 kg/mq Dopo 2 giorni le malte pesano 130 kg/mq Dopo 6 giorni le malte pesano 127 kg/mq 32 16
17 INDICE DI POTERE FONOISOLANTE (Rw) TRACCE DEGLI IMPIANTI 33 INDICE DI POTERE FONOISOLANTE (Rw) COME PROCEDERE? Utilizzare in cantiere pareti che garantiscano in laboratorio Rw maggiore DI ALMENO 4-5 db del R w minimo richiesto (NB Stimare quanto possono influire le trasmissioni laterali) Costruire la parete in maniera corretta (esattamente come è stata realizzata in laboratorio) 34 17
18 INDICE DI POTERE FONOISOLANTE (Rw) Esempio: Parete divisoria tra residenze: R w minimo 50 db NO Rw = 38 db Rw = 42 db 35 Esempio: INDICE DI POTERE FONOISOLANTE (Rw) Parete divisoria tra residenze: R w minimo 50 db 25, NO Rw = 45 db Rw = 48 db 36 18
19 INDICE DI POTERE FONOISOLANTE (Rw) Esempio: Parete divisoria tra residenze: R w minimo 50 db 29, VERIFICARE Rw = 54 db Materiale fibroso 37 contropareti ,5 Rw = 59 db Rw = 65 db 38 19
20 39 COME MINIMIZZARE EFFETTI DI RISONANZA E COINCIDENZA Utilizzare due pareti di peso differente. Le due pareti avranno frequenze di risonanza diverse e frequenze di coincidenza diverse Esempio: 8 cm + 12 cm 8 cm forati + 8 cm semipieni Per minimizzare l effetto risonanza dell intercapedine inserire nell intercapedine materiale fonoassorbente (materiale fibroso). Per evitare la trasmissione delle vibrazioni laterali desolidarizzare le pareti dal pavimento 40 20
21 26, , , , ,
22 43 Confronto tra due pareti con stesso indice Rw db Parete doppia in laterizi alveolati Rw = 56 Parete singola in cartongesso Rw = Hz 44 22
23 Le pareti tradizionali non bastano 45 controparete 46 23
24 L isolnte fibroso migliora le prestazioni di una controparete 47 Aumento di spessore = miglioramento delle prestazioni 48 24
25 Doppio strato meglio di strato singolo 49 Isolante fibroso con maggiore resistenza al flusso 50 25
26 Isolante nell intercapedine = piccolo miglioramento che dipende solo dallo spessore
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30 PROBLEMATICHE 59 Tracce negli impianti scatolette elettriche La presenza di poche tracce impiantistiche in una parete doppia in mattoni forati, con materiale fibroso nell intercapedine, in genere implica un decremento di isolamento di circa 1-2 db NO 60 30
31 Tracce negli impianti scatolette elettriche Riempire le tracce e/o gli scassi con malta (sabbia e cemento) Evitare l utilizzo di schiume ( leggere) Sfalsare sui due lati della parete le scatolette elettriche 61 Tracce negli impianti scatolette elettriche IPOTESI RISOLUTIVA Lastra in cartongesso + materiale fibroso Scatolette elettriche 62 31
32 Tracce negli impianti scatolette elettriche IPOTESI RISOLUTIVA Tracce negli impianti scatolette elettriche Pareti in cartongesso prove di laboratorio 25 7,5 7,5 25 7,5 7,5 Rw = 63 db Rw = 62 db NB: lastra intermedia! 64 32
33 PONTI ACUSTICI Pareti divisorie tra appartamenti Collegamento tra parete esterna e parete divisoria tra appartamenti
34 PONTI ACUSTICI Pareti divisorie tra appartamenti Collegamento tra parete divisoria e vano ascensore 67 Pareti divisorie tra appartamenti Pignatte solai in laterocemento PONTI ACUSTICI 68 34
35 PIGNATTE IN DIREZIONE PARALLELA ALLA PARETE Sorgente di rumore PIGNATTE IN DIREZIONE PERPENDICOLARE ALLA PARETE Sorgente di rumore
36 Solai divisori tra appartamenti Collegamento tra parete esterna e solaio PONTI ACUSTICI Piano superiore Piano superiore Piano inferiore Piano inferiore 71 Solai divisori tra appartamenti Collegamento tra parete esterna e solaio PONTI ACUSTICI Piano superiore Polistirolo Materiale fibroso Piano inferiore Polistirolo 72 36
37 Pareti divisorie tra appartamenti Pilastri interni alla parete divisoria PONTI ACUSTICI 73 PONTI ACUSTICI Pareti divisorie tra appartamenti Pavimento galleggiante 74 37
38 SUGGERIMENTI PROGETTUALI Distribuire i locali interni (sia in orizzontale che in verticale) in funzione della destinazione d uso Posizionare eventuali sorgenti di rumore lontane da locali abitativi (ascensori, vani scale, locali impianti ecc.) Progettare l integrazione impiantistica 75 ISOLAMENTO DAI RUMORI PROVENIENTI DALL ESTERNO 76 38
39 D.P.C.M Destinazione d'uso Indice dell'isolamento acustico delle facciate D 2mnTw Il DPCM richiede che ad edificio ultimato vengano rispettati determinati requisiti minimi Ospedali, cliniche, case di cura Residenze, alberghi, pensioni Scuole a tutti i livelli Ad esempio per le residenze: D2mnTw >= 40 db Uffici, attivit à ricreative o di culto, attivit à commerciali DIFFERENZA TRA ISOLAMENTO ACUSTICO (D2mnTw) E POTERE FONOISOLANTE (Rw) 78 39
40 Rw dipende solo dalla parete D2mnTw dipende anche dalla stanza ricevente 79 Legge 477 DEL 1995 art. 8 VALUTAZIONI DI IMPATTO E DI CLIMA ACUSTICO Se realizzo un edificio che può generare del rumore devo valutare quanto fastidio può arrecare ai vicini (valutazione di impatto acustico) Se realizzo un edificio in un area rumorosa, devo prima valutare i livelli di rumore presenti nell area (valutazione di clima acustico) 80 40
41 VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICO DI UN OPERA La valutazione di IMPATTO ACUSTICO è obbligatoria per: aeroporti, aviosuperfici, eliporti; strade di tipo A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie), D (strade urbane di scorrimento), E (strade urbane di quartiere) e F (strade locali), secondo la classificazione di cui al D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 (14), e successive modificazioni; discoteche; circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi; impianti sportivi e ricreativi; ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia 81 VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO DELL AREA La valutazione di CLIMA ACUSTICO è obbligatoria per: scuole e asili nido; ospedali; case di cura e di riposo; parchi pubblici urbani ed extraurbani; nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere che richiedono valutazione di impatto acustico (opere potenzialmente rumorose) (strade, ferrovie aeroporti ecc.)
42 Le Regioni stabiliscono come devono essere realizzate le valutazioni di clima e di impatto acustico Regione Lombardia: D.g.r del 2002 Modalità e criteri tecnici di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico 83 VALUTAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO DELL AREA La L NON impone dei livelli massimi di rumore accettabili all interno delle abitazioni È facoltà del progettista stimare quali siano tali livelli (e quindi i valori di isolamento acustico di facciata) fatte salve le prescrizioni minime previste dal D.P.C.M
43 INDICE DI ISOLAMENTO ACUSTICO (D2mnTw) Come si misura Esterno Interno Microfono 1 = L1 a 2 metri dalla facciata Microfono 2 = L2 Sorgente di rumore Differenza tra due livelli di rumore (L1-L2) 85 Cassonetto Serramento Parete Bocchette aerazione 86 43
44 -6 db Rw = ESEMPI DI CALCOLO Parete 4 Rw parete = 48 db 2,7 D2mnTw = 49 db
45 ESEMPI DI CALCOLO Parete + Finestra (4-12-4) 4 Rw parete = 48 db 1,6 Rw porta finestra = 30 db 2,3 2,7 D2mnTw = 35,79 db 4 89 ESEMPI DI CALCOLO Parete + Finestra (4-12-4) 4 Rw parete = 48 db Rw finestra = 30 db 1,3 1,6 2,7 D2mnTw = 38,12 db
46 ESEMPI DI CALCOLO Parete + Finestra (4-12-4) 4 Rw parete = 55 db Rw finestra = 30 db 1,3 1,6 2,7 D2mnTw = 38,35 db 4 91 ESEMPI DI CALCOLO Parete + Finestra (4-12-4) 4 Rw parete = 60 db Rw finestra = 30 db 1,3 1,6 2,7 D2mnTw = 38,38 db
47 ESEMPIO DI CALCOLO Aumentando solo l isolamento acustico della parete il risultato non cambia. È necessario intervenire sui buchi nella parete Serramento Cassonetto Bocchette aerazione 93 ESEMPI DI CALCOLO Parete + Finestra ad elevato potere fonoisolante 4 Rw parete = 48 db Rw finestra 1,3 2,7 = 38 db 1,6 D2mnTw = 44,88 db
48 ESEMPI DI CALCOLO Parete + Bocchetta 100 cmq 4 Rw parete = 48 db Rw bocchetta 2,7 = 0 db D2mnTw = 32 db 4 95 Tipi di serramenti: valori indicativi Vetri doppi normali Finestra con vetro : Rw = 30 db Finestra con vetro : Rw = 33 db Finestra con vetro : Rw = 34 db Vetri doppi con un lastra stratificata Finestra con vetro : Rw = 34 db Finestra con vetro : Rw = 37 db NB: Classe 4 di tenuta all aria (UNI EN 12207) 96 48
49 Vetrate isolanti Tipo di vetrata Risonanza massa- mollamassa Vetrata isolante asimmetrica 98 49
50 Vetrata isolante con PVB acustico 99 Tipi di serramenti: valori indicativi Doppio serramento Vetrocamera (4 6 4 ) Distanziati almeno 15 cm Rw > 55 db
51 POSA IN OPERA DEI SERRAMENTI Falso telaio Giunto - silicone a basso modulo elastico Materiale fibroso Giunto - silicone a basso modulo elastico 101 POSA IN OPERA DEI SERRAMENTI NO SI
52 POSA IN OPERA DEI SERRAMENTI 103 POSA IN OPERA DEI SERRAMENTI
53 105 Pannelli isolamento Esempio di isolamento di un cassonetto dell avvolgibile
54 Suggerimento: Sostituire i cassonetti con le persiane 107 Suggerimento: Utilizzare sistemi Finestra + Cassonetto certificati
55 Potere Fonoisolante UNI EN ISO (1997) UNI EN ISO (1997) Rw(C;Ctr)=38(-1;-5) normalizzato UNI EN (1993) UNI EN (1997) Dn,e,w(C;Ctr)=51(0;-4) 109 Bocchette d aerazione (ventilazione meccanica)
56 SOTTOTETTI Problema: Le coperture leggere (tetti in legno) hanno un basso potere fonoisolante Suggerimento: Utilizzare stratigrafie adeguate 111 SOTTOTETTI NB: Strato isolante intermedio = materiale fibroso
57 Risultati di laboratorio: Tipo A: Rw = db Tipo B: Rw = db Tipo C: Rw = db Tipo D: Rw = db Tipo E: Rw = db 113 ISOLAMENTO DAI RUMORI DI CALPESTIO
58 D.P.C.M Destinazione d'uso Indice del livello di rumore da calpestio dei solai L'nw Il DPCM richiede che ad edificio ultimato vengano rispettati determinati requisiti minimi Ospedali, cliniche, case di cura Residenze, alberghi, pensioni Scuole a tutti i livelli Ad esempio per le residenze: L nw <= 63 db Uffici, attivit à ricreative o di culto, attivit à commerciali LINEE GUIDA UNI Isolamento PER LA PROGETTAZIONE acustico ACUSTICA ' L nw = L L + nweq K L nw,eq è il livello di rumore da calpestio equivalente riferito al solaio nudo, privo dello strato di pavimento galleggiante [db] w DLw è l indice di valutazione relativo alla riduzione dei rumori di calpestio dovuto alla presenza di pavimento galleggiante o rivestimento resiliente [db] K è la correzione da apportare per la presenza di trasmissione laterale di rumore. Il suo valore dipende dalla massa superficiale del solaio nudo e dalla massa superficiale delle strutture laterali [db]
59 Ln Ln w Scarti sfavorevoli 32 db 117 SOLUZIONI POSSIBILI Massetto in CLS galleggiante Pavimento resiliente Gomma o moquette Pavimentazioni a secco Lastre in cartongesso + materiale granulare
60
61 LINEE GUIDA UNI Isolamento PER LA PROGETTAZIONE acustico ACUSTICA Strato 1: solaio nudo m è la massa superficiale del solaio nudo (kg/m 2 ) m o è la massa di riferimento pari a 1 kg/mq L nweq = m' log m ' FORMULA SPERIMENTALE Isolamento (Brosio) acustico solai laterocemento Strato 1: solaio nudo m è la massa superficiale del solaio nudo (kg/m 2 ) Lnweq = log(m )
62 Confronto tra formula UNi e formula Brosio Lnweq [db] Solaio massa superficiale solaio nudo [kg/mq] Formula Brosio Formula CEN 123 LINEE GUIDA UNI Isolamento PER LA PROGETTAZIONE acustico ACUSTICA Strati 2+3: pavimento galleggiante f f L w = 30 log + 3 L = 40 log 3 f w f Massetti in calcestruzzo 0 0 Massetti a secco
63 Strati 2+3: pavimento galleggiante f è la frequenza di riferimento pari a 500 Hz f o è la frequenza di risonanza del sistema massetto+strato resiliente, calcolata in base alla seguente relazione: f = s' m' dove: s è la rigidità dinamica dello strato resiliente interposto ottenuta secondo prove di laboratorio conformi alla UNI EN ; 1993 [MN/m 3 ] m è la massa superficiale del massetto soprastante lo strato resiliente [kg/m 2 ] 125 INDICE DI LIVELLO DI RUMORE DI CALPESTIO (L nw) Come si misura Macchina per il calpestio L nw = Livello di rumore misurato Microfono 1 = L
64 INDICE DI LIVELLO DI RUMORE DI CALPESTIO (L nw) Solai normali Massetto e pavimento Strato di livellamento Solaio e Microfono 1 = L1 strutture laterali Solaio laterocemento: (20+5 cm) Strato di livellamento: 5 cm Massetto + pavimentazione ceramica: 6 cm L nw = db NO 127 INDICE DI LIVELLO DI RUMORE DI CALPESTIO (L nw) Solai normali Massetto alleggerito e pavimento Solaio laterocemento: (20+5 cm) Massetto alleggerito + pavimentazione ceramica: 11 cm L nw = db NO Solaio e Microfono strutture 1 = L1 laterali
65 Controsoffitti? Macchina per il calpestio In ambienti piccoli (<16 mq) un controsoffitto tassellato al solaio NON è un intervento adeguato Solaio senza controsoffitto: L nw = 79 db Solaio con controsoffitto: L nw = 75 db Microfono Solo 4 db di miglioramento 129 MASSETTO GALLEGGIANTE Massetto e pavimento Materiale elastico Materiale elastico = Molla che smorza le vibrazioni Strato di livellamento Solaio e strutture laterali
66 Soluzione 1 Unità immobiliare 1 Unità immobiliare NB Per poter utilizzare la Soluzione 1 è necessario utilizzare un materiale che resista adeguatamente al peso delle pareti divisorie interne
67 Soluzione 2 Unità immobiliare 1 Unità immobiliare Caratteristiche del massetto: Densità >=??? kg/mc Caratteristiche materiale elastico: Rigidità dinamica: s <=??? MN/mc Da valutare in base all isolamento richiesto NB: Non modificare i materiali prescritti in corso d opera
68 MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera Per garantire il funzionamento è comunque necessario posare correttamente il materiale! Realizzare una vasca di materiale elastico che distacchi completamente il massetto dalle strutture laterali Lo strato deve essere continuo, piano e privo di rotture NB: curare la pulizia del cantiere 135 MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera Utilizzare materiali di spessore adeguato per evitare rotture! (Spessore minimo 5 mm) Verificare la completa sovrapposizione e giunzione tra i teli
69 MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera Anche la fascia verticale dovrà essere continua e priva di rotture o attraversamenti impiantistici. Suggerimento: posizionare gli impianti sotto al materiale elastico. 137 MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera Verificare il collegamento tra fascia laterale e materiale a pavimento STRISCIA LATERALE MASSETTO MATERIALE RESILIENTE Suggerimento: posare prima la fascia perimetrale e poi il materiale a pavimento NB: COLLEGARE I DUE MATERIALI CON NASTRO O RISVOLTO
70 MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera Verificare che il massetto non possa colare tra le giunzioni tra i teli Suggerimenti: non utilizzare massetti troppo liquidi Inserire tra materiale elastico e massetto un foglio di polietilene Verificare che i teli vengano accuratamente sormontati e/o nastrati tra loro 139 MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera Se il materiale elastico è di tipo fibroso evitare che il massetto possa impregnare le fibre Suggerimento: Inserire tra materiale elastico e massetto un foglio di polietilene
71 MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera NB: alcuni materiali hanno un VERSO DI POSA Suggerimento: prima di posarli verificare le indicazioni del produttore NO SI 141 MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera NB: è necessario che anche il pavimento non entri in contatto con le pareti laterali Suggerimento: mantenere la striscia più alta di almeno 5 cm rispetto al pavimento e tagliarla solo DOPO AVER POSATO I PAVIMENTI
72 MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera NB: anche lo zoccolino o i rivestimenti a parete non devono entrare in contatto con il pavimento Suggerimenti: inserire una sigillatura di silicone elastico oppure risvoltare la striscia verticale prima di posare lo zoccolino Zoccolino o rivestimento a parete Zoccolino Giunto elastico Pavimento Taglio successivo alla posa dello zoccolino Pavimento 143 MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera Nel caso vengano realizzati dei sistemi di riscaldamento a pavimento anche le tubazioni e i collettori dovranno essere opportunamente desolidarizzati Suggerimento: in alternativa utilizzare Soluzione 1 Collettore Materiale resiliente Tubazione
73 Soluzione 1 Unità immobiliare 1 Unità immobiliare MASSETTO GALLEGGIANTE corretta posa in opera NB: anche in corrispondenza delle soglie di ingresso dei balconi o delle porte di ingresso dovrà essere realizzato il risvolto in verticale Porta finestra o porta di ingresso Esterno Pavimento
74 SUGGERIMENTI PROGETTUALI Realizzare il massetto galleggiante anche nei solai delle villette a schiera il DPCM richiede il rispetto del requisito in tutti gli ambienti abitativi problema trasmissioni laterali Macchina per il calpestio 147 ISOLAMENTO DAI RUMORI DA IMPIANTI
75 D.P.C.M Destinazione d'uso Ospedali, cliniche, case di cura Liv. max di rumore impianti a funzionamento discontinuo L As max 35 Liv. max di rumore impianti a funzionamento continuo L A eq 25 Il DPCM richiede che ad edificio ultimato vengano rispettati determinati requisiti minimi Residenze, alberghi, pensioni Scuole a tutti i livelli Ad esempio per le residenze: LAS max <= 35 db Uffici, attivit à ricreative o di culto, attivit à commerciali LA eq <= 35 db 149 D.P.C.M NB Nell allegato A è segnalato che: La rumorosità prodotta dagli impianti tecnologici non deve superare i seguenti limiti: 35 db(a) LASmax per i servizi a funzionamento discontinuo 25 db(a) LAeq per i servizi a funzionamento continuo Indipendentemente dalla destinazione d uso dell immobile Eseguire le misure negli ambienti in cui il livello è più elevato. Ambiente diverso da quello in cui il rumore viene generato
76 INDICE DI LIVELLO DI RUMORE DA IMPIANTI Come si misura NB: Per impianti a funzionamento discontinuo misurare il livello massimo di rumore (LASmax) NB: Per impianti a funzionamento continuo misurare il livello di rumore costante nel tempo (LAeq) 151 Impianti funzionamento discontinuo
77 Impianti funzionamento discontinuo 153 IMPIANTI A FUNZIONAMENTO DISCONTINUO Ascensori Scarichi idraulici Bagni Servizi igienici Rubinetteria
78 IMPIANTI A FUNZIONAMENTO CONTINUO Impianti di riscaldamento Impianti di aerazione Impianti di condizionamento 155 INDICAZIONI PROGETTUALI E DI POSA IN OPERA PER RISPETTARE I LIMITI DI LEGGE
79 Isolare gli ambienti abitativi dalle vibrazioni e dai rumori MATERIALE FIBROSO Controparete Ambiente abitativo Materiale desolidarizzante MASSETTO GALLEGGIANTE Vano ascensore Controsoffitto Ambiente abitativo 157 IMPIANTI DI SCARICO
80 TRASMISSIONE DEL SUONO PER VIA AEREA Rumore aereo + Vibrazioni 159 STRATIFICAZIONE DELLA TUBAZIONE
81 SISTEMA DI MONTAGGIO 161 CERTIFICATO DI INSONORIZZAZIONE NB Muro da 220 kg/mq = Parete in C. A. da 10 cm
82 IMPIANTI Isolamento DI acustico SCARICO Collare + antivibrante Tubazione stratificata NB Inserire le tubazioni in appositi cavedi, NON all interno di tracce nel muro Cavedio 163 IMPIANTI Isolamento DI acustico SCARICO Materiale resiliente Intonaco sp. = 1,5 cm densità = 1400 kg/mc Laterizi semipieni sp. = 12 cm Tubi di scarico di tipo silenziato Collari di tipo silenziato NB La tubazione stratificata da sola NON basta! Anche le pareti dei cavedi devono avere un adeguato potere fonoisolante
83 IMPIANTI Isolamento DI acustico SCARICO NB Desolidarizzare il tubo dalle pareti laterali 165 IMPIANTI A FUNZIONAMENTO CONTINUO
84 IMPIANTI A FUNZIONAMENTO CONTINUO Isolare le macchine che generano vibrazioni (UTA, motori ecc.) Macchina Supporti antivibranti Basamento inerziale Materiale resiliente Solaio portante 167 IMPIANTI A FUNZIONAMENTO CONTINUO NB Problemi di IMPATTO ACUSTICO Isolare i macchinari sul tetto con barriere antirumore Edificio A Edificio B Edificio A Edificio B
85 I REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI Come fare a misurare in opera i requisiti acustici passivi (R w, D2mnTw, L nw ) Normativa tecnica: UNI EN ISO 140 Acustica - Misura dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Parte 4- Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea tra ambienti; (R w) Parte 5- Misurazioni in opera dell'isolamento acustico per via aerea degli elementi di facciata e delle facciate; (D2mnTw) Parte 7- Misurazioni in opera dell'isolamento dal rumore di calpestio disolai; (L nw) Parte 14 - Linee guida per situazioni particolari in opera UNI EN ISO 717 Acustica - Valutazione dell'isolamento acustico in edifici e di elementi di edificio Parte 1- Isolamento di rumori aerei; (Calcolo Indici di valutazione) Parte 2- Isolamento di rumore di calpestio. (Calcolo Indici di valutazione) 169 MISURE IN OPERA Per avere validità legale: devono essere eseguite da un tecnico competente in acustica ambientale (cfr. Elenco Regionale) Devono essere eseguite con fonometri di CLASSE 1 Fonometri tarati da laboratori certificati da almeno 2 anni Utilità di eseguire prove in corso d opera e prove a fine lavori NB: Il DPCM NON OBBLIGA ad eseguire le prove in opera, però richiede che a lavoro ultimato i requisiti acustici siano rispettati Comuni, Province e Regioni possono comunque emanare provvedimenti più restrittivi (prove obbligatorie ecc.)
86 I REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI Come fare a progettare i requisiti acustici passivi (R w, D2mnTw, L nw ) Normativa tecnica: UNI EN "Acustica in edilizia - Valutazioni delle prestazioni acustiche di edifici a partire dalle prestazioni di prodotti" Parte 1: Isolamento dal rumore per via aerea tra ambienti Parte 2: al calpestio tra ambienti Parte 3: contro il rumore proveniente dall'esterno per via aerea Rapporto tecnico UNI TR Acustica in edilizia. Guida alle norme serie UNI EN per la previsione delle prestazioni acustiche degli edifici. Applicazione alla tipologia costruttiva nazionale 171 I REQUISITI ACUSTICI PASSIVI DEGLI EDIFICI Confronto tra UNI EN e Rapporto Tecnico UNI UNI EN Elaborate in sede CEN, Tipologie costruttive Nord Europa Richiede dati di partenza difficilmente reperibili Metodo di calcolo complesso per frequenze e metodo di calcolo semplificato per indici di valutazione UNI TR 11175:2005 (Rapporto tecnico) Documento ricavato dal Metodo semplificato proposto nelle UNI EN Tipologie costruttive nazionali Presenta in appendice un ampia banca dati di strutture edilizie nazionali
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