PIANO DI INTERVENTI PER L INCREMENTO DELLA RESILIENZA DELLA RETE ELETTRICA DI DISTRIBUZIONE DI UNARETI (PDS UNARETI ALLEGATO N.20)

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO DI INTERVENTI PER L INCREMENTO DELLA RESILIENZA DELLA RETE ELETTRICA DI DISTRIBUZIONE DI UNARETI (PDS UNARETI ALLEGATO N.20)"

Transcript

1 GIUGNO 2019 PIANO DI INTERVENTI PER L INCREMENTO DELLA RESILIENZA DELLA RETE ELETTRICA DI DISTRIBUZIONE DI UNARETI (PDS UNARETI ALLEGATO N.20) ASSET MANAGEMENT PIANIFICAZIONE ENERGIA ELETTRICA

2 INDICE 1. PREMESSA FENOMENI A CUI È SOGGETTA UNARETI Ondate di calore Allagamenti Caduta alberi fuori fascia Manicotto di ghiaccio e neve 3 3. INDIVIDUAZIONE AREE CRITICHE Ondate di calore Allagamenti Caduta alberi fuori fascia Manicotto di ghiaccio e neve 5 4. VALUTAZIONE DELLA RESILIENZA Ondate di calore Componente critico della rete MT Posizione di accadimento guasto lungo i feeder MT Analisi delle criticità Allagamenti Analisi della sollecitazione () Analisi della vulnerabilità () Determinazione della probabilità d evento () Determinazione dell impatto () Caduta alberi fuori fascia Manicotto di ghiaccio e neve INTERVENTI PER INCREMENTO DELLA RESILIENZA Ondate di calore Allagamenti Caduta alberi fuori fascia Manicotto di ghiaccio e neve PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ GESTIONE EMERGENZE ALLEGATI... 16

3 1. PREMESSA L articolo 77 dell allegato A della Delibera ARERA 646/2015/R/eel (Testo integrato della regolazione output-based dei servizi di distribuzione e misura dell energia elettrica - periodo di regolazione ), chiede ad ogni Distributore con più di utenti dal 2018, la presentazione all Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (nel seguito ARERA) di un piano con orizzonte almeno triennale, finalizzato all incremento della resilienza del sistema di distribuzione dell energia elettrica (Piano resilienza). Il Piano resilienza include gli interventi individuati dall impresa distributrice e mirati a contenere il rischio di disalimentazione a fronte dei principali fattori critici di rischio che possono avere impatto sulla rete di distribuzione. Con il termine resilienza si intende la misura della capacità del sistema elettrico di superare una perturbazione severa e persistente di carattere imprevedibile minimizzando gli utenti coinvolti ed i tempi di ripristino del servizio. I principali fattori critici di rischio che possono essere esaminati nei Piani resilienza sono: a) precipitazioni nevose di particolare intensità in grado di provocare la formazione di manicotti di ghiaccio o neve (wet snow); b) allagamenti dovuti a piogge particolarmente intense o frane e alluvioni provocate da dissesto idrogeologico; c) ondate di calore e prolungati periodi di siccità; d) tempeste di vento e effetti dell inquinamento salino in prossimità delle coste; e) cadute di alberi di alto fusto su linee aeree, al di fuori della fascia di rispetto. Oltre gli interventi volti all incremento della robustezza della rete, ai fini dell incremento della resilienza della rete elettrica è possibile migliorare anche: la fase di ripristino del servizio; i piani di emergenza; i rapporti tra le imprese distributrici e le istituzioni (processi autorizzativi e accettazione degli sviluppi della rete da parte degli enti locali). Per l individuazione degli interventi da considerare sulle porzioni di rete in media e alta tensione, oggetto di miglioramento della robustezza di rete, è stato istituito un gruppo di lavoro in ambito CEI, al quale hanno partecipato CEI, Cesi, RSE, Terna e alcuni Distributori, che si è occupato principalmente: della robustezza meccanica delle linee aeree in conduttori nudi per via della formazione di manicotti di ghiaccio e neve; di precipitazioni anomale e persistenti che provocano allagamenti in zone a rischio idrogeologico o esondazione di fiumi o canali. Il gruppo di lavoro ha contribuito alla definizione delle Linee guida per la presentazione dei Piani di lavoro per l incremento della resilienza del sistema elettrico pubblicate da ARERA con Determinazione 7 marzo 2017 n. 2/2017. Altri gruppi di lavoro sono stati recentemente istituiti e altri sono in fase di definizione, per indagare sugli altri temi della resilienza: caduta alberi; allagamenti; modalità di ripresa del servizio. Inoltre Terna ha predisposto una procedura congiunta di coordinamento tra Terna ed i Gestori della rete di Distribuzione al fine di conseguire un razionale sviluppo delle attività sulle reti di trasmissione e distribuzione tramite una corretta pianificazione del sistema elettrico nel suo complesso. Il presente documento redatto secondo le indicazioni della deliberazione 668/2018/R/EEL del 18/12/2018 (Incentivazione economica degli interventi di incremento della resilienza delle reti di distribuzione dell energia elettrica) è l aggiornamento annuale per il 2019 del Piano resilienza di Unareti. 2

4 2. FENOMENI A CUI È SOGGETTA UNARETI Dal registro delle interruzioni del servizio elettrico sono stati estratti i Periodi di Condizioni Perturbate (PCP), così come definiti da ARERA, degli ultimi dieci anni e precisamente dal 2008 al L estrazione di tali periodi consente di individuare gli eventi metereologici di maggior impatto sulla rete di distribuzione di Unareti. Si riporta un dettaglio degli eventi significativi individuati all interno dei PCP , ed il numero di utenti impattati: Anno PCP Evento Utenti coinvolti 2018 Caduta alberi-temporali Ondate di calore Ondate di calore Caduta alberi-temporali Ondate di calore Allagamenti-Temporali Ondate di calore Caduta alberi-temporali Allagamenti-Temporali Ondate di calore Caduta alberi-neve Ondate di calore Ondate di calore Caduta alberi-temporali Ondate di calore Ondate di calore Caduta alberi-temporali Ondate di calore Ondate di calore Tabella 1: Sintesi degli eventi significativi all interno dei PCP Dall osservazione della Tabella 1, si evince chiaramente che gli eventi di massimo impatto sulla rete di distribuzione di Unareti, corrispondono a: situazioni di caldo intenso e persistente (Ondate di calore); giornate di precipitazioni eccezionali (Temporale-Allagamento). Si sono riscontrati poi eventi a minor impatto classificati nella Tabella 1 come Neve e Temporale, in area Brescia, in cui si è verificata la caduta di piante fuori dalla fascia di servitù di elettrodotto Ondate di calore Le situazioni di Ondate di calore, fenomeno da ritenersi di assoluta rilevanza per la rete di distribuzione in ambito urbano in particolare per la città di Milano, si verificano tipicamente nei mesi estivi di Giugno e Luglio. I componenti della rete elettrica si trovano a lavorare a temperature più elevate rispetto a quelle del resto dell anno per un duplice fattore: l incremento della temperatura ambientale, che si riflette in modo diretto sui componenti della rete; un aumento della potenza assorbita dagli utenti in particolare per l utilizzo diffuso di apparati di condizionamento. Il fenomeno di surriscaldamento dei componenti della rete elettrica è accentuato dal fatto che le temperature si mantengono al di fuori dei valori delle medie stagionali senza subire significative variazioni anche durante le ore notturne per più giorni consecutivi Allagamenti Per quanto riguarda le situazioni di Temporale- Allagamento, l incidenza sulla rete elettrica deriva dalle particolari conformazioni idrogeologiche del territorio che possono portare, in occasione di precipitazioni di notevole intensità e/o quantità, all allagamento delle cabine sotterranee e quindi alla perdita del servizio elettrico Caduta alberi fuori fascia La rete elettrica può essere impattata dal fenomeno della caduta di piante o rami sugli elettrodotti, in particolare a causa degli alberi presenti fuori dalla fascia di servitù, in cui non è possibile svolgere l usuale taglio piante. Gli eventi che determinano tali situazioni sono stati classificati nelle tabelle precedenti come Caduta piante-neve e Caduta piante-temporali Manicotto di ghiaccio e neve È inoltre possibile che durante le nevicate caratterizzate da wet snow si arrivi alla formazione di manicotti di ghiaccio in grado di far cadere i conduttori aerei nudi. Per quanto riguarda 3

5 Unareti non sono state riscontrate situazioni di quest ultima tipologia, né dai dati di interruzione del servizio elettrico né a memoria di operatore. Si è ritenuto in ogni caso opportuno fare degli approfondimenti anche per questo particolare fattore di rischio. 3. INDIVIDUAZIONE AREE CRITICHE Al fine di svolgere un analisi dei fenomeni che impattano la rete elettrica è necessario delimitare l ambito di potenziale interesse per il particolare tipo di sollecitazione Ondate di calore Il fenomeno Ondate di Calore si manifesta tipicamente nei mesi estivi di Giugno e Luglio ed interessa in particolare tutta la rete elettrica dell area milanese. Ogni anno del decennio è stato caratterizzato da situazioni di Ondate di Calore, dando luogo a diverse giornate con parecchi guasti sulla rete elettrica tali da generare Periodi di Condizioni Perturbate. Nell anno 2015 il fenomeno ha assunto dimensioni considerevoli. Nella città di Milano sono stati interessati da interruzioni del servizio elettrico mediamente più di utenti; l importo complessivo per indennizzi riconosciuti agli utenti stessi è stato di circa In termini di indicatori di continuità del servizio elettrico, il peso dei disservizi in pochi giorni è stato pari a circa 25 minuti per utente BT (25 minuti per utente BT è l obiettivo annuo posto da ARERA per ambiti ad alta concentrazione) e 0,7 interruzioni per utente BT (1 interruzione per utente BT è l obiettivo annuo posto da ARERA per ambiti ad alta concentrazione). Si è potuto constatare che il fenomeno interessa indistintamente tutta la rete MT dell area Milano con particolare riferimento alla rete a tensione 23 kv in cavo interrato Allagamenti Sulla base degli allegati al documento Direttiva Alluvioni 2007/60/CE (DLgs 49/2010) - Piano di Gestione del Rischio Alluvioni del Distretto Idrografico Padano (PGRA) disponibile sul sito del comune di Milano 1, è possibile individuare le aree di criticità idrogeologica (il documento è in fase di rielaborazione a seguito dei lavori di realizzazione di bacini di raccolta in zona Seveso, questo potrebbe modificare le aree di esondazione primaria e pertanto ridefinire l area del perimetro di intervento). La cabine di distribuzione presenti nella zona di Milano sono ubicare territorialmente come indicato nella Tabella 2: Tipologia CS Consistenza [n] Percentuale [%] Interrate ,82 Fuori terra ,18 TOTALE ,00 Tabella 2: Composizione delle cabine MT di Milano Le cabine che ricado in zona di possibile allagamento (zona di esondazione per i fiumi Lambro e Seveso) risultano essere circa 560, di cui 400 interrate, e sono rappresentate nell Allegato 1. Di tali cabine sono state selezionate quelle che nel periodo hanno avuto almeno un episodio di allagamento; risultano essere 31 appartenenti a 20 feeder distinti. Con la scelta di tale perimetro si è quindi focalizzata l attenzione su cabine che certamente risultano critiche per il fenomeno Allagamenti- Temporali e sulle quali occorre incentrare gli sforzi per la ricerca di una possibile soluzione Caduta alberi fuori fascia La rete elettrica interessata da questo fattore di rischio è sita in area Brescia. Nello specifico si tratta di linee aeree MT in conduttori nudi che attraversano zone boschive e che pertanto potrebbero essere impattate, in occasione di temporali o nevicate, dalla caduta di alberi, con 4 1

6 possibile conseguente interruzione del servizio elettrico. Per avere una prima indicazione di tali linee si è sovrapposto il tracciato dei conduttori aerei nudi con il documento Carta dei tipi forestali reali della Lombardia 2 (ultima revisione del dato 12/01/2018), disponibile sul sito della regione Lombardia. Nell Allegato 2 è mostrato il risultato della sovrapposizione: emerge indicativamente che il 36% dell estensione delle linee aeree in conduttori nudi si trova in zone boschive Manicotto di ghiaccio e neve La rete elettrica interessata da questo fattore di rischio è sita in area Brescia. In particolare si tratta di linee MT in conduttori aerei nudi che attraversano sia zone boschive che zone di altro tipo. Per i manicotti di ghiaccio la caratterizzazione è sulla tipologia di posa del conduttore, pertanto tutte le linee aeree in conduttore nudo sono soggette all analisi. 4. VALUTAZIONE DELLA RESILIENZA L analisi della resilienza è basata su un indice di rischio di disalimentazione degli utenti di una rete elettrica per ciascuno dei fattori di rischio che impattano la rete. Tale indice di rischio (IRI) è il prodotto della probabilità che l evento produca un disservizio e dell entità del danno (disalimentazione) prodotto dal disservizio. La probabilità di disservizio (P ev) è individuata come l inverso del tempo di ritorno dell evento (TR). L entità del danno è definita come il numero di utenti in bassa tensione disalimentati (NUD). L indice di rischio risulta quindi: = = L indice di resilienza (IRE) è l inverso dell indice di rischio ed è quindi pari al tempo di ritorno dell evento diviso il numero di utenti in bassa tensione disalimentati: = = 1 Il miglioramento dell indice di rischio, è valutato come differenza tra l indice di rischio in condizioni pre-intervento e l indice di rischio in corrispondenza della situazione post-intervento, con riferimento a ciascuna cabina secondaria o a porzioni di rete MT (es. gruppi di cabine secondarie su uno stesso feeder MT, intero feeder MT). Il miglioramento dell indice di rischio, è valutato come differenza tra l indice di rischio in condizioni pre-intervento e l indice di rischio in corrispondenza della situazione post-intervento, con riferimento a ciascuna cabina secondaria o a porzioni di rete MT (es. gruppi di cabine secondarie su uno stesso feeder MT, intero feeder MT). 4.1 Ondate di calore Il fenomeno interessa ogni anno nei mesi estivi la città di Milano Grafico 1: Andamento mensile dei guasti G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O A P R I L E M A G G I O G I U G N O L U G L I O A G O S T O S E T T E M B R E O T T O B R E N O V E M B R E D I C E M B R E G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O A P R I L E M A G G I O G I U G N O L U G L I O A G O S T O S E T T E M B R E O T T O B R E N O V E M B R E D I C E M B R E G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O A P R I L E M A G G I O G I U G N O L U G L I O A G O S T O S E T T E M B R E O T T O B R E N O V E M B R E D I C E M B R E G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O A P R I L E M A G G I O G I U G N O L U G L I O A G O S T O S E T T E M B R E O T T O B R E N O V E M B R E D I C E M B R E G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O A P R I L E M A G G I O G I U G N O L U G L I O A G O S T O S E T T E M B R E O T T O B R E N O V E M B R E D I C E M B R E G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O A P R I L E M A G G I O G I U G N O L U G L I O A G O S T O S E T T E M B R E O T T O B R E N O V E M B R E D I C E M B R E G E N N A I O F E B B R A I O M A R Z O A P R I L E M A G G I O G I U G N O L U G L I O A G O S T O S E T T E M B R E O T T O B R E N O V E M B R E D I C E M B R E ata_war_geoportalemetadataportlet_view=editpublishedmetadata&_publishedmetadata_war_geoportalemetadataportlet_uuid=%7b48fb29ec-92ca-4b82-9e0a- 03B3C379B016%7D&_PublishedMetadata_WAR_geoportalemetadataportlet_editType=view&_PublishedMetadata_WAR_geoportalemetadataportlet_fromAsset=true

7 Nell anno 2015, le alte temperature ambientali per periodi prolungati con conseguente assorbimenti elevati di potenza elettrica (è stato raggiunto il massimo storico di MW), hanno sottoposto la rete di distribuzione a sollecitazioni molto al di sopra delle normali condizioni di esercizio. Ciò ha comportato un innalzamento vertiginoso dei guasti in particolare su rete MT. I grafici che seguono mostrano la correlazione tra guasti-temperature e guasti-potenza nel mese di Luglio per gli anni tipo di componente elettrico: il giunto (vedi Grafico 4). Altro 3% Giunto 84% Cavo 6% Cabina 3% Terminale 1% Danni 3% Grafico 4: componente origine guasto giugno-luglio 2015 La causa predominante di tali guasti è stata ricondotta in particolare ad una determinata tipologia di giunti, gli auto-termoretraibili a 24 kv (vedi Grafico 5). L insieme delle due tipologie di auto-termoretraibili costituisce circa il 90% dei guasti avvenuti sui giunti e sono pertanto stati definiti come giunti critici. 6 Grafico 2: Andamento temperature massime e guasti MT nel mese di Luglio ( ) TERMORETRAIBILI 24 KV (MISTI) 16% RESINA 4% AUTO-TERMO RETRAIBILI 24KV 74% MISCELA 6% AUTO-TERMO RETRAIBILI 36 KV 0% Grafico 5: Tipologia giunto origine del guasto Grafico 3: Andamento temperature massime e punta di potenza nel mese di Luglio per gli anni Dal Grafico 2 e dal Grafico 3 si può notare come nella prima decade di Luglio 2015 l evento abbia assunto dimensioni notevoli. Si osserva inoltre una tendenza all assestamento del fenomeno nei giorni successivi nonostante le alte temperature ed elevati carichi Componente critico della rete MT La rete MT si è dimostrata scarsamente resiliente soprattutto per i guasti occorsi su un determinato Posizione di accadimento guasto lungo i feeder MT In relazione ai guasti accaduti nell estate del 2015, è stata svolta una analisi per associare ad ogni guasto il numero della corrispondente tratta del feeder sulla quale il guasto si è verificato. La tratta numero 1 è stata identificata come quella compresa tra l impianto primario e la prima cabina di distribuzione, la tratta numero 2 tra la prima e la seconda cabina di distribuzione e così via per tutto il resto del feeder. Questa attività è stata svolta su tutte le tratte e i feeder associati ai guasti.

8 Il Grafico 6 fornisce una rappresentazione semplificata del lavoro sviluppato. 7 N GUASTI N TRATTA Grafico 6: Distribuzione dei guasti MT dell estate 2015 per numero di tratta Come era prevedibile, ma in maniera decisamente marcata, si evidenzia un andamento monotono decrescente con il progredire della posizione del numero delle tratte nei feeder. Le prime tratte difatti sono quelle soggette a maggior sollecitazione termica in relazione alla maggior corrente che in esse circola. Un guasto su una prima tratta di un feeder, comporta la contro-alimentazione di tutte le cabine del medesimo feeder. Ciò aumenta inevitabilmente la probabilità di insorgenza del doppio guasto sulla linea utilizzata per la controalimentazione. Nell estate del 2015 si sono verificate diverse situazioni con guasti multipli nella stessa porzione di rete, tali da rendere l utenza non più controalimentabile. In questi casi l utenza subisce una interruzione del servizio elettrico per un tempo anche superiore a 10 ore. Nella Figura 1 che segue, si fornisce un esempio reale con la sequenza degli eventi accaduti il 6 luglio del Nel caso specifico, dopo 3 eventi di guasti consecutivi, l unica linea MT superstite ha potuto contro-alimentare solo parzialmente (per gli evidenti limiti di portata di una linea MT) le cabine di distribuzione interessate all interruzione. Figura 1: Schematizzazione porzione di rete ed eventi accaduti il 6 luglio 2015 La situazione ha comportato la disalimentazione di utenti circa per parecchie ore nel centro di Milano Analisi delle criticità L analisi è stata condotta considerando le situazioni di guasto multiplo che portano alla completa disalimentazione di una porzione di rete per tempi lunghi nei periodi di ondata di calore. E stato riscontrato che, coerentemente con il numero di guasti multipli occorsi nel 2015 sulla rete MT di Milano, sono necessari, mediamente, tre guasti sullo stesso feeder per rendere l utenza non più contro-alimentabile. Per ogni feeder della rete di distribuzione di media tensione di Milano è stata valutata la probabilità di accadimento del suddetto avvenimento a partire dal numero di giunti critici e non critici presenti su ciascun feeder, così come definiti nel precedente paragrafo 4.1.1, e dal tasso di guasto di quest ultimi in corrispondenza dei periodi di ondata di calore. Di conseguenza per ciascun feeder è stato calcolato il tempo di ritorno pari a:

9 = 1 Si riportano di seguito i feeder che, a valle dell analisi svolta, presentano un tempo di ritorno inferiore a 50 anni: Nome feeder IRI Tempo di ritorno BS ,7 7,8 BS ,9 7,3 CE ,8 24,2 CE ,3 32,2 CE ,6 16,8 GA08 102,5 29,2 LA ,6 32,7 LA ,6 8,3 LA ,0 12,6 LA ,9 6,2 LA ,3 12,9 LA ,9 9,5 LA ,5 9,0 LA ,3 13,1 MS ,9 3,2 MS ,6 3,1 MS ,1 25,5 MU04 92,4 16,7 NO ,5 5,2 NO ,6 15,2 NO ,3 1,5 NO ,9 15,9 OV ,3 7,0 PV ,0 6,2 PV ,1 12,8 PV ,1 26,6 PV ,3 30,6 PV ,7 24,3 PV ,8 29,3 SE ,5 35,4 SE ,6 21,0 SE ,6 5,3 SE ,3 36,8 SS ,0 23,2 SS ,8 7,1 SU021 52,5 14,1 SU028 83,6 31,5 VI02 59,4 14,4 VI ,9 17,2 VI ,6 20,1 Tabella 3: Feeder della rete di Milano con tempo di ritorno inferiore a 50 anni ondate di calore 4.2 Allagamenti Sulla base dei risultati del GdL Resilienza del Sistema Elettrico - CEI 8/28, in particolare del documento Resilienza delle reti elettriche in contesto metropolitano revisione 3.0 del 12/10/2016 è stata sviluppata una versione della metodologia proposta adattata alla rete di distribuzione di Unareti nel perimetro di potenziale rischio individuato nel Comune di Milano, questo ha comportato un definizione più dettagliata dei criteri forniti nelle linee guida di ARERA. Sulla base di eventuali revisioni delle linee guida in corso verranno apportati gli opportuni cambiamenti nelle prossime versioni del documento. Il calcolo è stato effettuato per singolo feeder MT, attraverso la valutazione della probabilità d occorrenza del fenomeno gravoso e dell impatto che avrebbe il disservizio del feeder stesso conformemente alla metodologia di cui sopra. Si definisce pertanto: dove: = è la probabilità di accadimento dell evento interruttivo; è la probabilità che si verifichi una sollecitazione di intensità tale da scatenare effetti gravosi; è la vulnerabilità dei componenti di impianto impattati. Il rischio () viene poi determinato come prodotto di per l impatto associato: dove: = = è l impatto associato ossia l effetto del fuori-servizio di un feeder. L indice di resilienza viene assunto come l inverso dell indice di rischio sopra espresso. Per avere coerenza con le linee guida dell ARERA è stato valutato l indicatore IRE (indice di resilienza ARERA): dove: = = 1 è il tempo di ritorno, ossia l inverso della probabilità di evento è il numero di utenti bt disalimentati (coincidente con l impatto ) Analisi della sollecitazione () Considerando il fenomeno delle precipitazioni anomale e persistenti, si sono analizzate le 8

10 registrazioni di 5 centraline di ARPA Lombardia, dislocate sul territorio del Comune di Milano, mediante le quali è stato possibile definire il valore della precipitazione media giornaliera. % =100 &, F ' ()*+(+,-.+/0 12 % :;<9=>7:?@=AB9;CD E1, G, & F ' 1E1 ()*+(+,-.+/0, G si determina il vettore della sollecitazione (S), che nel caso della rete Unareti di Milano vale: = H 29,0% 1,0% M Il valore ottenuto viene mediato dal valore della pioggia caduta così da tener conto non solo del superamento della soglia, ma anche dell intensità del fenomeno (si può assimilare al rapporto tra il volume di precipitazioni sopra soglia ed il totale) [mm] Figura 2: Disposizione delle centraline ARPA utilizzate nello studio Analisi della vulnerabilità () Per ognuna delle cabine di distribuzione appartenenti ai feeder individuati nel perimetro di analisi, si è definito un vettore di vulnerabilità al fenomeno, che tiene conto della risposta di ogni cabina alle due sollecitazioni individuate, secondo il seguente criterio: /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/ /01/2016 Figura 3: Precipitazioni medie giornaliere nel comune di Milano Sulla base di tali dati si è costruita una correlazione tra il numero di interruzioni accadute ogni giorno e il valore di precipitazione giornaliera (espressa in mm). Sono state pertanto determinati due valori per l identificazione delle soglie minime in corrispondenza dei fenomeni di allagamento e di esondazione. In particolare: =15!! corrispondente al fenomeno di allagamento delle cabine secondarie; " =80!! corrispondente al fenomeno di esondazione dei corsi d acqua. Applicando la formula: - per la sollecitazione, il valore della vulnerabilità può assumere i seguenti valori: o 1 se la cabina è interrata ed è o o stata allagata nel passato; 0,5 se la cabina è fuori terra ed è stata allagata nel passato; 0 in tutti gli altri casi. - per la sollecitazione ", il valore della vulnerabilità può assumere i seguenti valori: o 1 se la cabina è interrata ed è in o zona di esondazione; 0,5 se la cabina è fuori terra ed è in zona di esondazione; o 0 in tutti gli altri casi Determinazione della probabilità d evento ( ) Il prodotto del vettore della sollecitazione per il vettore della vulnerabilità, permette il calcolo

11 del vettore della probabilità di evento per ogni cabina. Per individuare il valore delle probabilità associato a ciascun feeder, occorre combinare opportunamente le probabilità di accadimento dell evento delle singole cabine appartenenti al medesimo feeder. In questo caso è necessario utilizzare il teorema della probabilità totale: Q = R,Q 2 +S dove: Q N77O76 = P,Q = Q R,-,T +21 0W R,-,T -S;TS Q -S TS. 0S +21 QW,,",Q,0 j numero di cabine che compongono il feeder Determinazione dell impatto () Nell Allegato 3 si riportano le valutazioni sull indice di resilienza IRE, che considera l impatto con il numero degli utenti bt disalimentati, in coerenza con le linee guida dell ARERA. 4.3 Caduta alberi fuori fascia La metodologia per la valutazione della resilienza nel caso di caduta degli alberi consiste nel procedimento seguente: esecuzione dell intersezione tra il tracciato delle reti in conduttore aereo nudo e la carta delle zone boscate in modo da individuare le tratte di rete sede di rischio per la caduta piante; individuazione per ogni Cabina Primaria delle Cabine Secondarie situate entro la massima distanza definita in 5 km per il comune di Brescia e 20 km per gli altri comuni; individuazione dei possibili percorsi da ogni Cabina Secondaria verso le Cabine Primarie entro la distanza definita che presentano una lunghezza massima inferiore a 25 km nel comune di Brescia e 50 km negli altri comuni; selezione del percorso con minore lunghezza in area boscata; calcolo dell indice di resilienza come prodotto tra la lunghezza in area boscata e la probabilità di caduta piante kilometrica; Applicando la metodologia illustrata alla rete di Brescia si ottengono le linee in Tabella 4, che presentano un tempo di ritorno inferiore a 50 anni. Nome CP Nome Feeder IRI Tempo di ritorno Toscolano ToscoE53S Nozza NozzaE56R Salò SaloE50R Toscolano ToscoE53S Nozza NozzaE56R Bagolino BagolinoE60B Tremosine TremE58R Gavardo GavardoE52S Tremosine TremE58R Tremosine TremE58R Odolo OdoloE57R Tabella 4: Feeder della rete di Brescia - caduta alberi fuori fascia 4.4 Manicotto di ghiaccio e neve La metodologia applicata, conformemente alle indicazioni delle Linee Guida per il calcolo degli indici di rischio consiste nel procedimento seguente: ad ogni tratta di linea aerea in conduttore nudo del sistema Unareti, sulla base della tipologia del conduttore e delle indicazioni delle norme CEI EN e CEI , è calcolato un valore atteso a 50 anni del carico risultante dall accrescimento atteso del manicotto di ghiaccio 10

12 e neve con spinta del vento sul conduttore; per ognuna delle suddette tratte, in accordo all equazione del cambiamento di stato della catenaria, è ricavato il tiro corrispondente all evento di formazione del manicotto di ghiaccio e neve con tempo di ritorno pari a 50 anni; il tiro corrispondente all evento di formazione del manicotto di ghiaccio e neve con tempo di ritorno 50 anni e il carico di rottura del conduttore sono impiegati, secondo le indicazioni della norma CEI EN , per determinare il tempo di ritorno dell evento di rottura; per ogni Cabina Secondaria, sono individuati tutti i possibili percorsi di alimentazione verso un qualsiasi punto di alimentazione AT, assumendo i punti di sezionamento chiusi; per ogni percorso di alimentazione è individuata la relativa tratta critica, ovvero la tratta con tempo di ritorno dell evento di rottura minore; tra tutti i percorsi di alimentazione è considerato quello avente il tempo di ritorno superiore, assumendo che, in tutti gli eventi metereologici meno gravi di quelli che causano l interruzione di tale percorso, almeno la direttrice di alimentazione in oggetto verso la CS sia sempre attiva. Il valore così ottenuto è il tempo di ritorno della Cabina Secondaria; l indice di rischio di disalimentazione della Cabina Secondaria è calcolato come numero di utenti BT sottesi alla cabina diviso il tempo di ritorno; l indice di rischio, per feeder è pari alla somma dell indice di rischio delle singole cabine che in assetto normale lo costituiscono. La procedura descritta considera la rete RTN a monte in Alta Tensione caratterizzata da resilienza infinita in quanto, in virtù della procedura di coordinamento operativa tra Terna ed i gestori delle reti di distribuzione, in data 05/12/2017 sono stati comunicati i tempi di ritorno per manicotto di ghiaccio che risultano maggiori di 50 anni. Applicando la metodologia illustrata alla rete di Brescia si ottengono i risultati illustrati nella Tabella 5; sette feeder hanno un IRI maggiore di 100; si è focalizzata l analisi sui primi due che presentano valori sopra i 400 (più del doppio rispetto agli altri). Nome CP Nome feeder IRI CP TOSCOLANO ToscoE53S34 440,27 CP SALO' SaloE50R15 404,61 CP SALO' SaloE50R08 211,00 CP NOZZA NozzaE56R81 143,04 CP NUVOLENTO NuvolentoE51R43 122,16 CP NOZZA NozzaE56R89 114,14 CP TOSCOLANO ToscoE53S31 107,22 Tabella 5: Feeder della rete di Brescia con IRI>100 - manicotto di ghiaccio 5. INTERVENTI PER INCREMENTO DELLA RESILIENZA Il calcolo dei benefici prevede la definizione del piano di interventi da attuare sulle dorsali MT e la valutazione della resilienza prima e dopo gli stessi, così da tradurre in termini economici le differenze tra le due situazioni e renderle confrontabili con i costi da sostenere. Gli interventi considerati in questo piano sono solo quelli che portano benefici specifici in termini di resilienza. 5.1 Ondate di calore La tipologia di interventi previsti ad oggi per far fronte alle ondate di calore sono essenzialmente di due tipi: 11

13 5.1.1 un piano massivo per l eliminazione di giunti ritenuti critici (nel seguito Piano di risanamento giunti ; la realizzazione di traversoni tra linee MT (incremento della magliatura di rete MT) in modo da ridurre l impatto in occasione di guasti multipli sulla stessa porzione di rete. Piano di risanamento giunti Il maggior numero di guasti per la rete elettrica MT di fronte al fenomeno ondate di calore è da ricondursi ad uno specifico componente di rete: il giunto auto e termoretraibile a 24 kv. Tale componente è presente in maniera diffusa su tutto il territorio milanese e, pertanto, l azione di bonifica, iniziata a partire dal 2012 e intensificata dopo l estate del 2015, sta interessando tutta la rete a 23 kv di Milano. impianti con una maggior densità di giunti critici, poi alle seconde tratte e così via verso la coda delle linee. L attività continuerà integrando quanto emerso dall analisi svolta nel paragrafo 4.1.3, con una particolare attenzione verso i feeder che hanno ottenuto dei tempi di ritorno inferiori ai 50 anni. Le priorità di intervento consentono di identificare specifiche porzioni di territorio su cui transitano le tratte cavo dei feeder MT. Tali aree territoriali, una volta definite, sono oggetto di bonifica complessiva in modo da operare una sola volta nella specifica porzione di territorio, ottenere una miglior gestione delle autorizzazioni comunali e ridurre il disagio alla cittadinanza coinvolta. Nel Grafico 8 si mostra una rappresentazione territoriale sull attività di bonifica in corso a fine Nel Grafico 7 di numero di giunti risanati, fino al 31 maggio del 2019 e di quanto dovrà essere ancora realizzato nel biennio Grafico 8: rappresentazione territoriale dell attività di bonifica Grafico 7: Andamento Piano risanamento giunti al 31/05/2019 I giunti critici vengono sostituiti con altri di tipo auto-retraibili con tensioni di esercizio fino a 36 kv. Come descritto nel paragrafo 4.1.2, le priorità di intervento sono state definite in relazione alla numerazione delle tratte cavo dei feeder MT. L attività ha avuto inizio dalle prime tratte degli I singoli quadratini rappresentati nel Grafico 8 indicano una porzione territoriale di circa 0,045 km2. La differente colorazione indica lo stato di risanamento da giunto critico della relativa porzione territoriale. Le aree verdi rappresentano zone completamente risanate mentre quelle rosse indicano zone con più di 4 giunti critici. Per le situazioni nelle quali la bonifica del giunto critico risulta particolarmente difficoltosa, si procede con una attività mirata preventiva di 12

14 diagnostica (misura delle scariche parziali/prova di tensione) per stabilire la effettiva urgenza di sostituzione o per indurre il guasto in modo controllato. Dalla prova emergono informazioni sullo stato di invecchiamento medio dell isolante e di eventuali punti difettosi (mediante la misura delle scariche parziali), tra cui i giunti Realizzazione di traversoni tra feeder MT La rete MT urbana presenta normalmente una magliatura tale da consentire di fare fronte ai singoli guasti (condizione di sicurezza n-1). Quindi a fronte del primo guasto esiste una possibile via di contro-alimentazione. Guasti doppi sulla stessa porzione di rete comportano invece interruzioni del servizio prolungate. Si definisce traversone un collegamento tra feeder MT (incremento della magliatura di rete) tale da ridurre l estensione di porzioni di rete nelle quali la condizione di sicurezza n-2 risulta negata (trattasi tipicamente di una porzione di rete compresa tra due nodi a tre o più vie di alimentazione). Si precisa che il traversone è un intervento che aumenta l estensione di rete e quindi in condizioni ordinarie porta ad un incremento della probabilità di guasto. In Figura 4 si mostra come la realizzazione di un traversone riduce il massimo impatto conseguibile a fronte di un doppio guasto su una determinata porzione di rete. Il criterio adottato nel Piano Resilienza 2018 per l individuazione delle priorità di intervento ha tenuto in considerazione il numero massimo di cabine potenzialmente disalimentabili a seguito di un doppio guasto. Tuttavia, le porzioni di rete inizialmente individuate con tale criterio hanno evidenziato un tempo di ritorno dell evento superiore a 50 anni e, per quanto definito nell articolo 79bis.1 del TIQE, sono escluse dal meccanismo incentivante. Per questo motivo un analisi più dettagliata è stata condotta su tutta la rete MT di Milano associando un indice di rischio a ciascuna porzione di rete nelle quali la condizione di sicurezza n-2 risulta negata. In Figura 5 sono evidenziate le porzioni di rete comprese tra due cabine secondarie a tre o più vie di alimentazione in cui il prodotto tra lunghezza della porzione di rete esposta a doppio guasto e il numero di utenti bt ad essa sottesa è superiore ai limiti prefissati. 13 Figura 4: Esempio di massimo impatto di un doppio guasto pre (a) e post (b) realizzazione di un traversone tra feeder MT Figura 5: Porzioni di rete meno resilienti al doppio guasto A seguito di tale caratterizzazione, e ad altri elementi che le analisi sui vari tavoli di lavoro nel frattempo faranno sorgere, sarà possibile individuare un elenco di interventi ordinati per indice di rischio (IRI) che porterà ad una integrazione dei lavori nei futuri Piani Resilienza. 5.2 Allagamenti Gli interventi che possono essere realizzati per incrementare la resilienza delle cabine elettriche e

15 quindi dei relativi feeder, sono essenzialmente di due tipi: 1. trasferimento della cabina interrata in piano (rifacimento completo della cabina) intervento pesante; 2. realizzazione di interventi per resistere a fenomeni di allagamento leggero (per esempio: riposizionamento di grate di areazione, posizionamento di paratie/muretti antiallagamento, sigillatura delle vie cavo in ingresso cabina, ecc ) intervento leggero. Per le zone individuate nel presente documento rispetto al fenomeno dei Allagamenti- Temporali, ovvero aree di esondazione primaria, si ritiene opportuno considerare la sola tipologia di intervento definita pesante, in quanto più adeguata rispetto al perimetro preso in considerazione. Tale intervento consente di incrementare la resilienza del feeder, aumentando la robustezza delle cabine in relazione al fenomeno. I nuovi valori di vulnerabilità della cabina spostata in piano sono =0,0 con la sollecitazione, mentre per la sollecitazione " : " =0,5 per cabine in zone di esondazione primaria oppure " =0,0 per cabine fuori dalle zone di esondazione primaria. In relazione ai criteri forniti nelle prime linee guida di ARERA è stata sviluppata una metodologia di valutazione dell incremento della resilienza per il fattore di rischio Allagamenti. In particolare viene calcolata la riduzione della probabilità dell evento interruttivo pre e post intervento. La valutazione del beneficio, in termini di guasti annui evitati, è stata calcolata partendo dal numero attuale di eventi per feeder (circa 1 guasto per feeder ogni 3 anni), e considerando le probabilità di evento calcolate per singolo feeder, secondo la formula: [ = = ; \ = - ]12 \ ;^ dove: [ - 4 è la variazione del numero di guasti annui; è il numero di guasti attuali; è il numero di guasti futuri previsti; ; è la probabilità di guasto attuale; \ è la probabilità di guasto futura prevista. Nell Allegato 3 sono riportati gli interventi previsti nel triennio dettagliati per feeder MT. La messa in atto di entrambi gli interventi pesante e leggero è fortemente condizionata dall ottenimento di aree (in caso di rifacimento fuori terra) e/o autorizzazioni da parte dell amministrazione comunale e/o dai privati. 5.3 Caduta alberi fuori fascia Per le linee selezionate nella Tabella 4, l intervento di aumento della resilienza nel caso di caduta alberi fuori fascia consiste nella sostituzione dei tratti di linee aerea nuda che hanno manifestato un tempo di ritorno eccessivamente breve (minore di 20 anni) con conduttore interrato oppure aereo isolato. Nell Allegato 3 sono riportati tali interventi previsti nel triennio : Feeder S34 della CP Toscolano: interramento di circa 17,9 km; sostituzione con conduttore aereo isolato di circa 14,3 km; aumento della sezione del conduttore aereo di circa 3,0 km; Feeder R15 della CP Salò: interramento di circa 3,5 km; sostituzione con conduttore aereo isolato di circa 2,0 km. Feeder B27 della CP Bagolino: interramento di circa 8,2 km; sostituzione con conduttore aereo isolato di circa 0,4 km; Una rappresentazione grafica degli interventi previsti è mostrata nella Figura 6 e nella Figura 7. 14

16 La valutazione dei benefici derivanti dagli interventi proposti passa attraverso il calcolo dell indice IRI per la rete nelle condizioni pre e post, questo si traduce in una variazione della probabilità di evento e pertanto è possibile valutare, secondo quanto definito da ARERA l impatto delle modifiche da apportare alla rete, i risultati di detta valutazione sono riportati nella Tabella 6. Figura 6: Interventi linee S34 e R15 manifestato un tempo di ritorno eccessivamente breve (minore di 10 anni) con conduttore interrato oppure areo isolato. Nell Allegato 3 sono riportati tali interventi previsti nel triennio : Feeder S34 della CP Toscolano: interramento di circa 17,9 km; sostituzione con conduttore aereo isolato di circa 14,3 km; aumento della sezione del conduttore aereo di circa 3,0 km; Feeder R15 della CP Salò: interramento di circa 3,5 km; sostituzione con conduttore aereo isolato di circa 2,0 km. La valutazione dei benefici derivanti dagli interventi proposti passa attraverso il calcolo dell indice IRI per la rete nelle condizioni pre e post, questo si traduce in una variazione della probabilità di evento e pertanto è possibile valutare, secondo quanto definito da ARERA l impatto delle modifiche da apportare alla rete, i risultati di detta valutazione sono riportati nella Tabella Figura 7: Interventi linea B27 Nome CP Nome feeder IRI pre IRI post CP TOSCOLANO ToscoE53S34 440,27 115,5 CP SALO' SaloE50R15 404,61 98,8 Nome CP Nome feeder IRI pre IRI post CP TOSCOLANO ToscoE53S34 219,7 77 CP SALO' SaloE50R15 142,4 136 CP BAGOLINO BagolinoE60B27 64,6 0 Tabella 6: Valori di IRI pre e post intervento caduta alberi Altri interventi sono allo studio per le linee che mostrano un IRI elevato in Tabella Manicotto di ghiaccio e neve Per le due linee selezionate nella Tabella 7, l intervento di aumento della resilienza nel caso di manicotti di ghiaccio consiste nella sostituzione dei tratti dei tratti di linee aerea nuda che hanno Tabella 7: Valori di IRI pre e post intervento manicotto di ghiaccio 6. PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ Il Piano di lavoro deve necessariamente prevedere le seguenti fasi: campagna di sopralluoghi nelle parti di impianto oggetto di intervento; individuazione della soluzione specifica; progettazione della soluzione; ottenimento delle autorizzazioni;

17 esecuzione dei lavori. Si precisa che alcuni interventi inseriti nell Allegato 3 sono già stati avviati ad inizio anno se non addirittura gli anni scorsi. Un aspetto da tenere in considerazione che potrebbe impedire la realizzazione del presente Piano di Lavoro, almeno parzialmente, è il mancato ottenimento di aree e/o relative autorizzazione per lo svolgimento delle attività previste (es. spostamento in superficie delle cabine interrate). 7. GESTIONE EMERGENZE In merito ai temi della gestione delle emergenze e della conseguente attività di ripristino del servizio Unareti, ha predisposto il proprio Piano di Emergenza della Rete di Distribuzione di Energia Elettrica (documento ) redatto in conformità alla Norma CEI 0-17 Linee guida per la predisposizione dei piani di emergenza dei distributori di energia elettrica. A valle delle attività del tavolo di lavoro sulla resilienza istituito presso ARERA, Unareti provvederà alla modifica del proprio piano in modo da minimizzazione i tempi di riattivazione del servizio. 8. ALLEGATI Allegato 1: Sovrapposizione ambiti delle aree allagabili e posizione cabine secondarie. Allegato 2: Sovrapposizione Carta dei tipi forestali reali della Lombardia con il tracciato delle linee aeree in conduttori nudi. Allegato 3: Sintesi tabellare degli interventi proposti nel Piano di lavoro per l incremento della resilienza della rete di distribuzione. 16

18 17

19 Legenda: Area servita dal servizio di distribuzione Area allagabile Cabina in zona allagabile Cabina fuori dalla zona allagabile REV. OGGETTO DELLA MODIFICA DISEGNATO VISTO DATA SCALA / DATA 06/03/2017 via Lamarmora, Brescia - Pianificazione Rete - Sovrapposizione ambiti delle aree allagabili e posizione cabine secondarie DISEGNATO Brunone VISTO Fratti FILE Allegato 1PR NOTE Rev. 03 DIS.N 1

20 Allegato 2PR Sovrapposizione della Carta tipi forestali tracciato linee aeree in conduttori nudi Legenda: Comune UNR Linea MT Tratta MT oggetto di valutazione Area boscosa Revisione 01 Data 01/06/2019

21 Codice Univoco Principale fattore critico di rischio Tipologia Intervento prevalente Ambito prevalente Codice linea/e di distribuzione N clienti BT domestici beneficiari N clienti BT non domestici beneficiari N clienti MT beneficiari Km Intervento MT Km Intervento BT Indice di Rischio (IRI) pre intervento Tempo di Ritorno (TR) pre intervento Indice di Rischio (IRI) post intervento Tempo di Ritorno (TR) post intervento MI-ALL-01 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A GA ,4 2,0 0,9 475,3 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-02 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A BA ,7 3,3 2,4 47,9 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-03 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A SS ,7 3,2 18,0 32,1 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-04 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A LA ,2 3,1 2,4 24,2 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-05 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A SZ ,2 2,0 6,9 43,6 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-06 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A LA ,1 2,0 3,0 237,9 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-07 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A SZ ,2 3,3 7,9 47,9 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-08 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A PV ,4 2,0 4,6 40,0 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-09 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A PV ,8 2,0 4,0 34,4 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-10 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A SZ ,5 1,8 164,0 5,5 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-11 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A PZ ,4 3,3 5,8 48,0 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-12 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A LA ,1 1,6 140,2 5,2 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-13 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A PV ,4 1,6 179,2 3,5 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-14 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A BA ,0 3,4 1,6 95,4 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-15 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A BS ,3 3,0 8,7 16,3 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-16 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A BA ,8 3,1 5,5 25,5 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-17 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A LA ,3 3,1 5,8 23,1 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-18 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A NO ,0 3,4 1,0 119,1 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-19 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A LA ,9 3,0 0,8 18,1 1_2020 2_2020 In autorizzazione MI-ALL-20 Alluvioni Delocalizzazione Cabina 700A SS ,7 2,4 1,6 5,8 1_2020 2_2020 In progetto BS-MAN-1 Manic. ghiaccio o neve e vento Sost. cond. nudi con linea interrata 223B S ,3 3,2 115,5 12,2 1_2019 1_2021 In progetto BS-MAN-2 Manic. ghiaccio o neve e vento Sost. cond. nudi con linea interrata 223M R ,6 6,2 98,8 25,4 1_2019 1_2021 In progetto MI-OND-01 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A BS ,7 7,8 5,6 614,9 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-02 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A BS ,9 7,3 6,6 468,0 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-03 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A CE ,8 24,2 12,7 312,4 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-04 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A CE ,3 32,2 0,4 2288,5 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-05 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A CE ,6 16,8 4,9 430,1 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-06 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A GA ,5 29,2 9,3 322,2 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-07 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A LA ,6 32,7 1,2 2439,7 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-08 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A LA ,6 8,3 4,6 644,8 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-09 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A LA ,0 12,6 4,1 199,1 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-10 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A LA ,9 6,2 23,0 100,0 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-11 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A LA ,3 12,9 14,9 175,3 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-12 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A LA ,9 9,5 1,6 329,8 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-13 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A LA ,5 9,0 1,4 281,5 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-14 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A LA ,3 13,1 0,7 490,5 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-15 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A MS ,9 3,2 32,7 134,8 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-16 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A MS ,6 3,1 6,0 356,4 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-17 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A MS ,1 25,5 0,0 1305,8 1_2020 2_2020 In progetto MI-OND-18 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A MU ,4 16,7 5,5 278,4 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-19 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A NO ,5 5,2 32,4 65,4 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-20 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A NO ,6 15,2 1,4 2252,7 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-21 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A NO ,3 1,5 108,1 34,6 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-22 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A NO ,9 15,9 3,2 1376,8 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-23 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A OV ,3 7,0 10,2 508,6 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-24 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A PV ,0 6,2 5,0 488,7 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-25 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A PV ,1 12,8 5,4 745,2 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-26 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A PV ,1 26,6 0,6 1535,0 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-27 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A PV ,3 30,6 4,5 958,6 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-28 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A PV ,7 24,3 1,8 317,0 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-29 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A PV ,8 29,3 1,7 838,0 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-30 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A SE ,5 35,4 0,9 2252,7 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-31 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A SE ,6 21,0 5,6 666,6 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-32 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A SE ,6 5,3 8,5 380,4 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-33 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A SE ,3 36,8 0,0 1281,6 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-34 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A SS ,0 23,2 3,2 1261,9 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-35 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A SS ,8 7,1 2,5 539,0 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-36 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A SU ,5 14,1 1,2 631,6 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-37 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A SU ,6 31,5 2,5 1055,4 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-38 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A VI ,4 14,4 1,2 685,3 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-39 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A VI ,9 17,2 0,1 174,8 1_2017 2_2020 In realizzazione MI-OND-40 Ondate di calore Risanamento giunti critici 700A VI ,6 20,1 4,7 463,6 1_2017 2_2020 In realizzazione BS-CAD-1 Caduta piante fuori fascia Sost. cond. nudi con linea interrata 223B S ,7 6,4 77,1 18,3 1_2019 1_2021 In progetto BS-CAD-2 Caduta piante fuori fascia Sost. cond. nudi con linea interrata 223M R ,4 17,7 136,0 18,5 1_2019 1_2021 In progetto BS-CAD-3 Caduta piante fuori fascia Sost. cond. nudi con linea interrata 223B B ,6 20,4 0, ,7 1_2019 1_2021 In realizzazione Semestre previsto inizio Semestre previsto fine Stato di avanzamento

PIANO DI INTERVENTI PER L INCREMENTO DELLA RESILIENZA DELLA RETE ELETTRICA DI DISTRIBUZIONE DI UNARETI 1 GIUGNO 2019

PIANO DI INTERVENTI PER L INCREMENTO DELLA RESILIENZA DELLA RETE ELETTRICA DI DISTRIBUZIONE DI UNARETI 1 GIUGNO 2019 1 GIUGNO 2019 PIANO DI INTERVENTI PER L INCREMENTO DELLA RESILIENZA DELLA RETE ELETTRICA DI DISTRIBUZIONE DI UNARETI (PDS UNARETI ALLEGATO N.20) 2019-2021 ASSET MANAGEMENT PIANIFICAZIONE ENERGIA ELETTRICA

Dettagli

1 Premessa Dati della rete di distribuzione di Unareti Fenomeni a cui è soggetta Unareti Individuazione aree critiche...

1 Premessa Dati della rete di distribuzione di Unareti Fenomeni a cui è soggetta Unareti Individuazione aree critiche... Pagina 2 di 44 INDICE 1 Premessa... 5 2 Dati della rete di Unareti... 7 2.1 Area Milano... 7 2.2 Area Brescia... 9 3 Fenomeni a cui è soggetta Unareti... 12 3.1 Ondate di calore... 14 3.2 Allagamenti...

Dettagli

LE INIZIATIVE DELL AUTORITA IN MATERIA DI RESILIENZA DELLE RETI ELETTRICHE

LE INIZIATIVE DELL AUTORITA IN MATERIA DI RESILIENZA DELLE RETI ELETTRICHE LE INIZIATIVE DELL AUTORITA IN MATERIA DI RESILIENZA DELLE RETI ELETTRICHE Ferruccio Villa Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico Direzione Infrastrutture Energia e Unbundling Resp.

Dettagli

Linee guida per la presentazione dei Piani di lavoro per l incremento della resilienza del sistema elettrico. Parte prima

Linee guida per la presentazione dei Piani di lavoro per l incremento della resilienza del sistema elettrico. Parte prima Linee guida per la presentazione dei Piani di lavoro per l incremento della resilienza del sistema elettrico Parte prima PREMESSA L art. 77 del TIQE (all. A alla del. 646/2015/R/eel) e l art. 37 del TIQ.TRA

Dettagli

I PIANI DI EMERGENZA E LA RESILIENZA DEL SISTEMA ELETTRICO

I PIANI DI EMERGENZA E LA RESILIENZA DEL SISTEMA ELETTRICO I PIANI DI EMERGENZA E LA RESILIENZA DEL SISTEMA ELETTRICO Attività di SET Distribuzione in Trentino per migliorare la Resilienza della rete di distribuzione Francesco Faccioli Responsabile Operativo SET

Dettagli

Allegato A al piano di sviluppo. Piano della resilienza

Allegato A al piano di sviluppo. Piano della resilienza ANALISI DELE PRINCIPALI CRITICITA OCCORSE NEGLI ANNI (ART. 78.3 Lettera A del TIQE) La rete elettrica di EDYNA è principalmente costituita da rete rurale in zona di bassa concentrazione di utenza, con

Dettagli

PIANO RESILIENZA. allegato al Piano di Sviluppo

PIANO RESILIENZA. allegato al Piano di Sviluppo PIANO RESILIENZA allegato al Piano di Sviluppo 2019-2021 INDICE 1. ANALISI CRITICITA p. 3 2. DESCRIZIONE CRITERI VALUTAZIONE p. 3 2.1. MANICOTTO DI GHIACCIO p. 3 2.2. CADUTA PIANTE p. 5 2.3. RIPRISTINO

Dettagli

Resilienza della rete di distribuzione di energia elettrica

Resilienza della rete di distribuzione di energia elettrica Resilienza della rete di distribuzione di energia elettrica Fabio Cazzato Responsabile Pianificazione Rete e Analisi Investimenti Sviluppo Rete e-distribuzione S.p.A. L Aquila, 29 Maggio 2019 E-Distribuzione

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 10 MARZO 2015 96/2015/E/EEL AVVIO DI UN INDAGINE CONOSCITIVA IN RELAZIONE ALLE INTERRUZIONI DEL SERVIZIO ELETTRICO ACCADUTE NEI GIORNI 6 FEBBRAIO 2015 E SEGUENTI IN VASTE AREE DELLE REGIONI

Dettagli

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA Sezione D SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI 1/7 D.1 CRITERI DI SCELTA DELLA SOLUZIONE TECNICA... 3 D.2 SOLUZIONI TECNICHE

Dettagli

TERNA A SERVIZIO DEL RIASSETTO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE NELL ALTO BELLUNESE UN PERCORSO DI INFORMAZIONE E DI ASCOLTO

TERNA A SERVIZIO DEL RIASSETTO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE NELL ALTO BELLUNESE UN PERCORSO DI INFORMAZIONE E DI ASCOLTO TERNA A SERVIZIO DEL RIASSETTO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE NELL ALTO BELLUNESE UN PERCORSO DI INFORMAZIONE E DI ASCOLTO CHI È TERNA LA SUA MISSION Il decreto legislativo 79/99 assegna a Terna

Dettagli

Indice. Presentazione del Progetto. Numeri del Progetto. La tempesta di Santo Stefano. La ricostruzione della rete. Le nuove Cabine Primarie

Indice. Presentazione del Progetto. Numeri del Progetto. La tempesta di Santo Stefano. La ricostruzione della rete. Le nuove Cabine Primarie Progetto Belluno Indice Presentazione del Progetto Numeri del Progetto La tempesta di Santo Stefano La ricostruzione della rete Le nuove Cabine Primarie Cabina Primaria Cencenighe Cabina Primaria Pelos

Dettagli

SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI 2

SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI 2 Ed. 4.0 - D1/7 SEZIONE D SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI 2 D.1 CRITERI DI SCELTA DELLA SOLUZIONE TECNICA 2 D.2 SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE ALLA RETE AT

Dettagli

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI DEVAL

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI DEVAL Pag. 1 di 6 SEZIONE D SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI SEZIONE D SOLUZIONI TECNICHE STANDARD DI CONNESSIONE PER CLIENTI PRODUTTORI... 2 D.1 CRITERI DI SCELTA DELLA SOLUZIONE

Dettagli

BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA GUIDA ALLA CONSULTAZIONE

BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA GUIDA ALLA CONSULTAZIONE BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA GUIDA ALLA CONSULTAZIONE COS È IL BOLLETTINO VIGILANZA METEOROLOGICA E un bollettino che dà indicazioni sui previsti sul Piemonte (diviso in 11 aree di allerta) fenomeni

Dettagli

Emergenza neve novembre 2017 Gestione dell emergenza ed illustrazione delle attività. Bologna, 07 dicembre 2017

Emergenza neve novembre 2017 Gestione dell emergenza ed illustrazione delle attività. Bologna, 07 dicembre 2017 Emergenza neve 13-15 novembre 2017 Gestione dell emergenza ed illustrazione delle attività Bologna, 07 dicembre 2017 Perimetro distribuzione energia elettrica CASTELNUOVO RANGONE FANANO FIUMALBO GUIGLIA

Dettagli

Analisi dei buchi di tensione sulla rete di SET Distribuzione

Analisi dei buchi di tensione sulla rete di SET Distribuzione QUALITA DELLA TENSIONE ELETTRICA : PROBLEMATICHE DERIVANTI DA BUCHI DI TENSIONE E CORRENTI ARMONICHE Analisi dei buchi di tensione sulla rete di SET Distribuzione Marcon Stefano Trento, 27 maggio 2016

Dettagli

CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA

CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA Valeria Bottura, C. Desandré, E. Imperial, Leo Cerise ARPA Valle d Aosta, Loc. Grande Charrière 44, 11020 St.

Dettagli

Variazione dello stato del neutro Il ruolo del Distributore di Energia e l informazione ai clienti finali in MT

Variazione dello stato del neutro Il ruolo del Distributore di Energia e l informazione ai clienti finali in MT Variazione dello stato del neutro Il ruolo del Distributore di Energia e l informazione ai clienti finali in MT Borgomanero, 13 Ottobre 2005 1 Il contesto Il documento dell AEEG (disponibile anche sul

Dettagli

TDE - Come nasce e di cosa si occupa

TDE - Come nasce e di cosa si occupa TDE - Come nasce e di cosa si occupa Terni Distribuzione Elettrica (TDE) Unità Produttiva di ASM Terni S.p.A., nasce in ottemperanza alle disposizioni dell Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente

Dettagli

Influenza del cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi delle aree Protette

Influenza del cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi delle aree Protette Perché si parla di cambiamenti climatici? Queste sono alcune delle variazioni finora riscontrate (i fatti): Negli ultimi 150 anni la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di circa 0.74

Dettagli

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2014 - I dati meteo registrati ad agosto nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpa

Dettagli

TDE Unità Produttiva di ASM TERNI S.p.A.

TDE Unità Produttiva di ASM TERNI S.p.A. Pagina 1 di 5 TDE Produttiva di ASM TERNI S.p.A. 2015 MODALITA E PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI CONNESSIONE ALLE RETI ELETTRICHE PER UTENTI CON IMPIANTI DI PRODUZIONE (MCC) Pagina 2 di 5 Sono riportati

Dettagli

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI EDYNA Sezione I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE 1/8 I.1 TEMPI MEDI DI ESECUZIONE DELLE FASI REALIZZATIVE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE IN ALTA TENSIONE...

Dettagli

RETI INTELLIGENTI: INVESTIRE OGGI SULLE IDEE DI DOMANI

RETI INTELLIGENTI: INVESTIRE OGGI SULLE IDEE DI DOMANI RETI INTELLIGENTI: INVESTIRE OGGI SULLE IDEE DI DOMANI Smart Grid: il ruolo delle rinnovabili Alessandro Cellini APER Associazione Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili Forum Telecontrollo Reti Acqua

Dettagli

Meteo a Bologna - dati aggiornati ad Agosto 2006

Meteo a Bologna - dati aggiornati ad Agosto 2006 Meteo a Bologna - dati aggiornati ad Agosto 2006 I dati meteo registrati ad agosto nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteorologico dell'arpa della Regione Emilia Romagna

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 16 GIUGNO 2016 314/2016/S/EEL AVVIO DI PROCEDIMENTO SANZIONATORIO PER VIOLAZIONI DI OBBLIGHI IN MATERIA DI CONTINUITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO. EVENTUALE CHIUSURA CON PROCEDURA SEMPLIFICATA

Dettagli

Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA

Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA CRES - Climaresilienti II INCONTRO: Misure di adattamento ai cambiamenti climatici Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA Cosa è già cambiato Un riscaldamento globale medio di 0,74

Dettagli

Delibera n. 246/06 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. pubblicata sul sito in data 16 novembre 2006

Delibera n. 246/06 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. pubblicata sul sito  in data 16 novembre 2006 1 di 5 27/11/2006 19.49 pubblicata sul sito www.autorita.energia.it in data 16 novembre 2006 Delibera n. 246/06 MODIFICHE AL TESTO INTEGRATO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI ELETTRICI DI CUI ALL ALLEGATO A ALLA

Dettagli

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2016 - Estate con temperature più alte rispetto al trentennio di riferimento 1961-90, ma non molto elevate rispetto all andamento

Dettagli

Situazione meteorologica

Situazione meteorologica Situazione meteorologica Ad integrazione della presentazione dei dati rilevati nella rete di monitoraggio della qualità dell aria, si riportano in maniera sintetica i dati relativi ai parametri meteorologici

Dettagli

INSERIMENTO DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE NELLE RETI DI DISTRIBUZIONE - TRASPORTO

INSERIMENTO DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE NELLE RETI DI DISTRIBUZIONE - TRASPORTO Seminario Idroelettriche Regina delle fonti di ENERGIA INSERIMENTO DELLE CENTRALI IDROELETTRICHE NELLE RETI DI DISTRIBUZIONE - TRASPORTO Ing Marino Creazzi - S.E.T. Trento - 8 settembre 2006 0 Generazione

Dettagli

LA SELETTIVITA LOGICA PER L AUTOMAZIONE DI RETE NEL PROGETTO S.C.U.O.LA.

LA SELETTIVITA LOGICA PER L AUTOMAZIONE DI RETE NEL PROGETTO S.C.U.O.LA. LA SELETTIVITA LOGICA PER L AUTOMAZIONE DI RETE NEL PROGETTO S.C.U.O.LA. Partner di progetto: Alessio Dedè Giovanni Massa Unareti SpA Finanziato da: In collaborazione con: Agenda Evoluzione della Rete

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Deliberazione 11 dicembre 2008 - ARG/elt 179/08 Modifiche e integrazioni alle deliberazioni dell Autorità per l energia elettrica e il gas ARG/elt 99/08 e n. 281/05 in materia di condizioni tecniche ed

Dettagli

Andamento meteorologico dell inverno e della primavera 2012 a Bologna dati aggiornati a maggio 2012

Andamento meteorologico dell inverno e della primavera 2012 a Bologna dati aggiornati a maggio 2012 Andamento meteorologico dell inverno 2011-2012 e della primavera 2012 a Bologna dati aggiornati a maggio 2012 I dati meteo registrati a maggio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal

Dettagli

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2013 - I dati meteo registrati ad agosto nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpa

Dettagli

SEZIONE I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE 2

SEZIONE I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE 2 Ed. 4.0 - I1/10 SEZIONE I TEMPI E COSTI MEDI DI REALIZZAZIONE 2 I.1 TEMPI MEDI DI ESECUZIONE DELLE FASI REALIZZATIVE DELLA SOLUZIONE DI CONNESSIONE IN ALTA TENSIONE 2 I.2 COSTI UNITARI PER TIPOLOGIA DI

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 16 GIUGNO 2016 315/2016/S/EEL AVVIO DI PROCEDIMENTO SANZIONATORIO PER VIOLAZIONI DI OBBLIGHI IN MATERIA DI CONTINUITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO. EVENTUALE CHIUSURA CON PROCEDURA SEMPLIFICATA

Dettagli

AOSTA: CITTA SICURA ANCHE NEI 50 Hz

AOSTA: CITTA SICURA ANCHE NEI 50 Hz Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Regione Autonoma Valle d Aosta Sezione Agenti Fisici Area NIR AOSTA: CITTA SICURA ANCHE NEI Hz MISURE E VALUTAZIONE DELL ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTRICO

Dettagli

RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE ALTA TENSIONE IN PROVINCIA DI LODI LOTTO 3

RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE ALTA TENSIONE IN PROVINCIA DI LODI LOTTO 3 Codifica Rev. 01 del 28.09.2018 Pag. 1 di 14 RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE ALTA TENSIONE IN PROVINCIA DI LODI LOTTO 3 Storia delle revisioni Rev.01 del 28.09.2018 Modifica revisioni documenti Rev.00 del

Dettagli

Inseritre prina coeptrina

Inseritre prina coeptrina Inseritre prina coeptrina INDICE 1 - SCOPO... 3 2 - NORME DI RIFERIMENTO... 3 3 ASSUNZIONI... 3 4 - DATI NOMINALI DI IMPIANTO... 3 5 - CARATTERISTICHE DEL CAVO DI MEDIA TENSIONE... 4 6 - DIMENSIONAMENTO

Dettagli

Temperature massime: +3,2 gradi rispetto alla media. Luglio da record (+4,3 gradi).

Temperature massime: +3,2 gradi rispetto alla media. Luglio da record (+4,3 gradi). Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2015 - Temperature massime: +3,2 gradi rispetto alla media. Luglio da record (+4,3 gradi). Temperature minime: +1,9 gradi rispetto

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 22 DICEMBRE 2015 644/2015/E/EEL CHIUSURA DELL INDAGINE CONOSCITIVA, AVVIATA CON DELIBERAZIONE DELL AUTORITÀ 96/2015/E/EEL, IN RELAZIONE ALLE INTERRUZIONI DEL SERVIZIO ELETTRICO OCCORSE, NEI

Dettagli

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA

LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA zona E LIVELLI ALLERTA IDROGEOLOGICA, IDRAULICA E NIVOLOGICA TEMPORALI VERDE Assenza o bassa probabilità a livello locale di fenomeni significativi prevedibili. GIALLA Occasionale pericolo: fenomeni puntuali

Dettagli

Inverno con temperature più alte rispetto al trentennio di riferimento : temperature massime +2,1 gradi e minime +0,9 gradi.

Inverno con temperature più alte rispetto al trentennio di riferimento : temperature massime +2,1 gradi e minime +0,9 gradi. Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio 2017 - Inverno con temperature più alte rispetto al trentennio di riferimento 1961-90: temperature massime +2,1 gradi e minime

Dettagli

Indice. Presentazione del Progetto. Numeri del Progetto. Area di intervento. Peculiarità del Progetto. Principali interventi sulla rete elettrica

Indice. Presentazione del Progetto. Numeri del Progetto. Area di intervento. Peculiarità del Progetto. Principali interventi sulla rete elettrica Progetto Carini Indice Presentazione del Progetto Numeri del Progetto Area di intervento Peculiarità del Progetto Principali interventi sulla rete elettrica 4 6 8 10 12 4 Presentazione del Progetto E-Distribuzione

Dettagli

COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Provincia di Milano

COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Provincia di Milano COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Provincia di Milano IL RISCHIO Il rischio (R) può essere definito come il punto d incontro tra un evento anomalo e una vittima che lo subisce. Esso può essere calcolato come

Dettagli

Valutazione del campo magnetico e calcolo delle fasce di rispetto. Relazione tecnica. Raccordo aereo a 150 kv in doppia terna

Valutazione del campo magnetico e calcolo delle fasce di rispetto. Relazione tecnica. Raccordo aereo a 150 kv in doppia terna REER12001BER00564 Pag. 1 di 11 Raccordo aereo a 150 kv in doppia terna della linea Canino-Arlena alla S.E. Tuscania APPENDICE D Storia delle revisioni Rev.00 Prima emissione Elaborato Verificato Approvato

Dettagli

RAPPORTO METEOROLOGICO CAMPAGNA A.I.B. 2015

RAPPORTO METEOROLOGICO CAMPAGNA A.I.B. 2015 RAPPORTO METEOROLOGICO CAMPAGNA A.I.B. 2015 A cura di Sergio Di Pilla Massimiliano Di Sisto L estate 2015 è stata caratterizzata da temperature superiori alle medie di lungo periodo, coerentemente con

Dettagli

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI DEVAL

GUIDA PER LE CONNESSIONI ALLA RETE ELETTRICA DI DEVAL SEZIONE A GENERALITA A.1 OGGETTO... 2 A.2 AMBITO DI APPLICAZIONE... 2 A.3 RIFERIMENTI... 2 A.4 DEFINIZIONI... 6 Guida per le connessioni alla rete elettrica di Deval - Rev.06 SEZIONE A GENERALITA A.1 OGGETTO

Dettagli

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna dati aggiornati a febbraio 2013

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna dati aggiornati a febbraio 2013 Andamento meteorologico dell inverno a Bologna dati aggiornati a febbraio 2013 I dati meteo registrati a febbraio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpa

Dettagli

m_amte.dva.registro UFFICIALE.U

m_amte.dva.registro UFFICIALE.U m_amte.dva.registro UFFICIALE.U.0012173.25-05-2018 ID Utente: 8906 Resp. Sez.: Pieri C. Resp. Div.: Venditti A. ID Documento: DVA-D2-OCP-8906_2018-0089 Ufficio: DVA-D2-OCP Ufficio: DVA-D2 Data stesura:

Dettagli

BOLLETTINO IDROLOGICO

BOLLETTINO IDROLOGICO BOLLETTINO IDROLOGICO aprile 2019 SITUAZIONE GENERALE Precipitazioni Dopo tre mesi di precipitazioni inferiori alla media, il mese di aprile è caratterizzato da un valore cumulato e mediato sull intera

Dettagli

Andamento meteorologico dell autunno a Bologna - dati aggiornati a novembre

Andamento meteorologico dell autunno a Bologna - dati aggiornati a novembre Andamento meteorologico dell autunno a Bologna - dati aggiornati a novembre 2017 - I dati meteo registrati a novembre nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpae

Dettagli

Meteo a Bologna - dati aggiornati a Novembre 2006

Meteo a Bologna - dati aggiornati a Novembre 2006 Meteo a Bologna - dati aggiornati a Novembre 2006 I dati meteo registrati a novembre nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteorologico dell'arpa della Regione Emilia

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Deliberazione 29 dicembre 2011 - ARG/elt 196/11 Revisione, in vigore dall 1 gennaio 2012, dei fattori percentuali convenzionali delle perdite di energia elettrica sulle reti con obbligo di connessione

Dettagli

Analisi dei principali eventi occorsi il 06/02/2015 sul sistema elettrico di trasmissione. Regione Emilia Romagna

Analisi dei principali eventi occorsi il 06/02/2015 sul sistema elettrico di trasmissione. Regione Emilia Romagna Analisi dei principali eventi occorsi il 06/02/2015 sul sistema elettrico di trasmissione Regione Emilia Romagna Bologna, 16 Febbraio 2015 Principali evidenze Evento meteorologico eccezionale con superamento

Dettagli

Manuale RACCOLTA DATI DI CONTINUITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO PER L ANNO 2011

Manuale RACCOLTA DATI DI CONTINUITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO PER L ANNO 2011 Manuale RACCOLTA DATI DI CONTINUITÀ DEL SERVIZIO ELETTRICO PER L ANNO 2011 Entro la data del 31 marzo 2012 le imprese distributrici del servizio elettrico sono tenute a comunicare all'autorità, i dati

Dettagli

CALCOLO AMPIEZZA DELLE FASCE DI RISPETTO PER GLI ELETTRODOTTI (LINEE E CABINE)

CALCOLO AMPIEZZA DELLE FASCE DI RISPETTO PER GLI ELETTRODOTTI (LINEE E CABINE) CALCOLO AMPIEZZA DELLE FASCE DI RISPETTO PER GLI ELETTRODOTTI (LINEE E CABINE) CALCOLO AMPIEZZA DELLE FASCE DI RISPETTO PER GLI ELETTRODOTTI (LINEE E CABINE) L intervento oggetto della presente relazione

Dettagli

Andamento meteorologico dell estate a Bologna dati aggiornati ad agosto 2010

Andamento meteorologico dell estate a Bologna dati aggiornati ad agosto 2010 Andamento meteorologico dell estate a Bologna dati aggiornati ad agosto 2010 I dati meteo registrati ad agosto nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpa

Dettagli

Valutazione Ambientale del Piano di Sviluppo della Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale Volume REGIONE LIGURIA

Valutazione Ambientale del Piano di Sviluppo della Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale Volume REGIONE LIGURIA Valutazione Ambientale del Piano di Sviluppo della Rete Elettrica di Trasmissione Nazionale 2008 Volume REGIONE LIGURIA Regione Liguria Pag. 1 INDICE 1 STRUMENTI VOLONTARI ATTIVATI PER LA VAS... 3 2 PIANIFICAZIONE

Dettagli

PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI

PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI PRESIDENZA AUTORITA DI BACINO REGIONALE IL PIANO DI GESTIONE DEL RISCHIO DI ALLUVIONI Abbasanta (OR), 21 Settembre2015 Quadro normativo Direttiva Comunitaria 2007/60/CE Valutazione e gestione del rischio

Dettagli

Relazione tecnica predisposta dall Area elettricità

Relazione tecnica predisposta dall Area elettricità PRESUPPOSTI PER L AGGIORNAMENTO DELLE COMPONENTI E DEGLI ELEMENTI DELLE OPZIONI TARIFFARIE E DELLE TARIFFE DEI SERVIZI DI DISTRIBUZIONE E DI VENDITA DELL ENERGIA ELETTRICA AI CLIENTI DEL MERCATO VINCOLATO,

Dettagli

Sala conferenze ex Polveriera Reggio Emilia, 12/10/2017

Sala conferenze ex Polveriera Reggio Emilia, 12/10/2017 Sala conferenze ex Polveriera Reggio Emilia, 12/10/2017 In collaborazione con LIFE 2015 Climate Change Adaptation - LIFE15 CCA/CY/000086 Da dove partiamo Il Comune di Reggio Emilia è impegnato da tempo

Dettagli

Studio sugli elettrodotti presenti nel territorio di un comune della regione FVG

Studio sugli elettrodotti presenti nel territorio di un comune della regione FVG Studio sugli elettrodotti presenti nel territorio di un comune della regione FVG Bampo A., Battistutta M., Menotti G., Montefusco C., Moretuzzo M., Tramontin L. ARPA FVG, Via Colugna 42, 33100 UDINE, anna.bampo@arpa.fvg.it

Dettagli

INCREMENTO DELLA RESILIENZA DELLE RETI DI TRASMISSIONE E DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA Attività svolte e ulteriori orientamenti

INCREMENTO DELLA RESILIENZA DELLE RETI DI TRASMISSIONE E DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA Attività svolte e ulteriori orientamenti INCREMENTO DELLA RESILIENZA DELLE RETI DI TRASMISSIONE E DISTRIBUZIONE DELL ENERGIA ELETTRICA Attività svolte e ulteriori orientamenti Documento di consultazione 645/2017/R/eel del 21 settembre 2017 Osservazioni

Dettagli

Informativa agli utenti MT su Adeguamento Impianti MT - TITOLO 5 TIQE Ulteriori informazioni concernenti gli impianti MT

Informativa agli utenti MT su Adeguamento Impianti MT - TITOLO 5 TIQE Ulteriori informazioni concernenti gli impianti MT ADEGUAMENTO IMPIANTI MT Per migliorare l affidabilità della rete di Media Tensione (nel seguito: MT) è fondamentale che gli utenti MT siano adeguati ai requisiti tecnici definiti dall AEEGSI nell art.

Dettagli

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio 2018 - I dati meteo registrati a febbraio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpae

Dettagli

Regione Marche. Resoconto meteorologico anno 2008

Regione Marche. Resoconto meteorologico anno 2008 Precipitazioni Sul territorio regionale, nel periodo dicembre 2007 - novembre 2008 (anno meteorologico), sono caduti mediamente 802 di pioggia a fronte degli 840 che hanno rappresentato la norma nel periodo

Dettagli

Meteo a Bologna - dati aggiornati a Febbraio 2007

Meteo a Bologna - dati aggiornati a Febbraio 2007 Meteo a Bologna - dati aggiornati a Febbraio 2007 I dati meteo registrati a febbraio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteorologico dell'arpa della Regione Emilia

Dettagli

Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente RELAZIONE A.I.R.

Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente RELAZIONE A.I.R. Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente RELAZIONE A.I.R. Deliberazione 25 gennaio 2018, 31/2018/R/eel DIRETTIVE PER L INTEGRAZIONE DI SEZIONI RELATIVE ALLA RESILIENZA DEL SISTEMA ELETTRICO

Dettagli

Andamento meteorologico dell autunno a Bologna - dati aggiornati a novembre

Andamento meteorologico dell autunno a Bologna - dati aggiornati a novembre Andamento meteorologico dell autunno a Bologna - dati aggiornati a novembre 2013 - I dati meteo registrati a novembre nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpa

Dettagli

La consultazione dell Autorità sullo sviluppo della metodologia di analisi costi benefici

La consultazione dell Autorità sullo sviluppo della metodologia di analisi costi benefici La consultazione dell Autorità sullo sviluppo della metodologia di analisi costi benefici Riccardo Vailati Seminario "Consultazione sul Piano di Sviluppo della rete elettrica di trasmissione nazionale",

Dettagli

LA SICUREZZA NELL INTERFERENZA CON LE RETI ELETTRICHE

LA SICUREZZA NELL INTERFERENZA CON LE RETI ELETTRICHE Ore 14,30 23 marzo 2018 AULA F - Dipartimento di Ingegneria Via G. Duranti, 93 Perugia Università degli Studi di Perugia LA SICUREZZA NELL INTERFERENZA CON LE RETI ELETTRICHE Alberto Breschi Responsabile

Dettagli

Precipitazioni estive quasi inesistenti per tutta la stagione: solo 3 giorni di pioggia per complessivi 18 mm di pioggia in 3 mesi

Precipitazioni estive quasi inesistenti per tutta la stagione: solo 3 giorni di pioggia per complessivi 18 mm di pioggia in 3 mesi Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati a agosto 2017 - Estate con temperature decisamente più alte rispetto al trentennio di riferimento 1961-90: temperature massime +4,2 gradi

Dettagli

Figura 1. Percorso elettrodotti ad alta tensione transitanti sul territorio della Valle d Aosta

Figura 1. Percorso elettrodotti ad alta tensione transitanti sul territorio della Valle d Aosta CAMPAGNE DI MISURA DEL CAMPO ELETTRICO E MAGNETICO GENERATO DA ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE Valeria Bottura, Marco Cappio Borlino, Leo Cerise, E. Imperial, C. Desandré ARPA Valle d Aosta INTRODUZIONE

Dettagli

Andamento meteorologico della primavera a Bologna - dati aggiornati a maggio

Andamento meteorologico della primavera a Bologna - dati aggiornati a maggio Andamento meteorologico della primavera a Bologna - dati aggiornati a maggio 2018 - I dati meteo registrati a maggio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpae

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA Applicazione della procedura

Dettagli

Dalle mappe di pericolosità e di rischio al Piano di gestione delle alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del

Dalle mappe di pericolosità e di rischio al Piano di gestione delle alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del Dalle mappe di pericolosità e di rischio al Piano di gestione delle alluvioni Art. 7 della Direttiva 2007/60/CE e del D.lgs. n. 49 del 23.02.2010 Segretarie Tecnica dell Autorità di Bacino del Fiume Po

Dettagli

Sommario PREMESSA... 2 MATERIALI E DIMENSIONAMENTO CAVI Dimensionamento cavi Risultati di calcolo:... 5

Sommario PREMESSA... 2 MATERIALI E DIMENSIONAMENTO CAVI Dimensionamento cavi Risultati di calcolo:... 5 Sommario PREMESSA... 2 MATERIALI E DIMENSIONAMENTO CAVI... 3 Dimensionamento cavi... 4 Risultati di calcolo:... 5 Allegato a Allegato b Allegato c Allegato d Allegato e Allegato f PREMESSA Oggetto della

Dettagli

L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE

L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE DELIBERAZIONE 18 GENNAIO 2018 19/2018/E/EEL CONFERMA DEL PROVVEDIMENTO PRESCRITTIVO NEI CONFRONTI DI UN UTENTE DEL DISPACCIAMENTO IN PRELIEVO E IMMISSIONE (DELIBERAZIONE 529/2017/E/EEL) RISPETTO A STRATEGIE

Dettagli

REPORT STATISTICO E CARTOGRAFICO

REPORT STATISTICO E CARTOGRAFICO Programma Regionale Integrato di Mitigazione dei Rischi - PRIM REPORT STATISTICO E CARTOGRAFICO Mappa di Rischio integrato su base comunale Comune di CORMANO (MI) Programma Regionale Integrato di Mitigazione

Dettagli

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio

Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio Andamento meteorologico dell inverno a Bologna - dati aggiornati a febbraio 2014 - I dati meteo registrati a febbraio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpa

Dettagli

Milano, 24 Novembre Workshop Trasporti urbani alimentati a batterie: modalità di ricarica ed aspetti energetici Politecnico Milano - CIFI

Milano, 24 Novembre Workshop Trasporti urbani alimentati a batterie: modalità di ricarica ed aspetti energetici Politecnico Milano - CIFI Considerazioni sul possibile impatto della diffusione di mezzi di trasporto elettrici con accumulo sulla rete di distribuzione elettrica e esperienze di A2A sulle infrastrutture di ricarica per autoveicoli

Dettagli

L1 L2 L3 L4. Rischi da valutare nella struttura come misure della probabile perdita annua

L1 L2 L3 L4. Rischi da valutare nella struttura come misure della probabile perdita annua Comune di Quartu S.Elena Lavori di adeguamento degli impianti elettrici scuola elementare via Cimabue Progetto esecutivo Verifica della protezione dalle scariche atmosferiche La presente relazione è stata

Dettagli

Conferenza Stampa RETE DI TRASPORTO PUBBLICO: ANALISI DELLA DOMANDA (BIP), INTERVENTI SULL OFFERTA E SULLA VELOCITA COMMERCIALE

Conferenza Stampa RETE DI TRASPORTO PUBBLICO: ANALISI DELLA DOMANDA (BIP), INTERVENTI SULL OFFERTA E SULLA VELOCITA COMMERCIALE Conferenza Stampa RETE DI TRASPORTO PUBBLICO: ANALISI DELLA DOMANDA (BIP), INTERVENTI SULL OFFERTA E SULLA VELOCITA COMMERCIALE TORINO, 24 OTTOBRE 2017 Urban Center Comune di Torino PREMESSA ALLE PROPOSTE

Dettagli

Andamento meteorologico dell'inverno a Bologna dati aggiornati a febbraio 2010

Andamento meteorologico dell'inverno a Bologna dati aggiornati a febbraio 2010 Andamento meteorologico dell'inverno a Bologna dati aggiornati a febbraio 2010 (nota modificata in seguito a parziale rettifica dei dati da parte di Arpa) I dati meteo registrati a febbraio nella stazione

Dettagli

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto

Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto Andamento meteorologico dell estate a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2018 - I dati meteo registrati a maggio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteoClima dell'arpae

Dettagli

Temperature massime: +0,9 gradi rispetto alla media. Temperature miti a Novembre (+2,3 gradi).

Temperature massime: +0,9 gradi rispetto alla media. Temperature miti a Novembre (+2,3 gradi). Andamento meteorologico dell autunno a Bologna - dati aggiornati a novembre 2015 - Temperature massime: +0,9 gradi rispetto alla media. Temperature miti a Novembre (+2,3 gradi). Temperature minime: +0,2

Dettagli

Meteo a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2008

Meteo a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2008 Meteo a Bologna - dati aggiornati ad agosto 2008 I dati meteo registrati a maggio nella stazione di Bologna-Borgo Panigale e comunicati dal Servizio IdroMeteorologico dell'arpa della Regione Emilia Romagna

Dettagli

ELENCO ELABORATI RELAZIONE TECNICA 2 COROGRAFIA SCALA 1 : PLANIMETRIA SCALA 1 : PROFILO 5 PLANIMETRIA CATASTALE

ELENCO ELABORATI RELAZIONE TECNICA 2 COROGRAFIA SCALA 1 : PLANIMETRIA SCALA 1 : PROFILO 5 PLANIMETRIA CATASTALE - 2 - ELENCO ELABORATI 1 RELAZIONE TECNICA 2 COROGRAFIA SCALA 1 : 25.000 3 PLANIMETRIA SCALA 1 : 10.000 4 PROFILO 5 PLANIMETRIA CATASTALE 6 CARATTERISTICHE CAVI AEREI 7 MATERIALI UTILIZZATI - 3 - ENEL

Dettagli

Livio Gallo Direttore Divisione Infrastrutture e Reti, Enel SpA Roma, 20 marzo 2012

Livio Gallo Direttore Divisione Infrastrutture e Reti, Enel SpA Roma, 20 marzo 2012 Emergenza neve febbraio 2012 Audizione presso la Commissione Industria del Senato, nell ambito dell Indagine conoscitiva sulla strategia energetica nazionale Livio Gallo Direttore Divisione Infrastrutture

Dettagli

ALLEGATO 2: TABELLE VALORI ECONOMICI UNITARI DI RIFERIMENTO; TABELLA TEMPI MEDI DELLE FASI DI REALIZZAZIONE DELLE SOLUZIONI CONVENZIONALI

ALLEGATO 2: TABELLE VALORI ECONOMICI UNITARI DI RIFERIMENTO; TABELLA TEMPI MEDI DELLE FASI DI REALIZZAZIONE DELLE SOLUZIONI CONVENZIONALI Delibera 281/05. Modalità e condizioni contrattuali per l'erogazione del servizio di connessione alle reti elettriche con tensione > 1kV ALLEGATO 2: TABELLE VALORI ECONOMICI UNITARI DI RIFERIMENTO; TABELLA

Dettagli

QUALITA DEL SERVIZIO DI TRASMISSIONE LIVELLI ATTESI DELLA QUALITÀ DELLA TENSIONE PER L ANNO 2015

QUALITA DEL SERVIZIO DI TRASMISSIONE LIVELLI ATTESI DELLA QUALITÀ DELLA TENSIONE PER L ANNO 2015 QUALITA DEL SERVIZIO DI TRASMISSIONE LIVELLI ATTESI DELLA QUALITÀ DELLA TENSIONE PER L ANNO 2015 (artt. 31.2 32.4-33.5 della delibera dell Autorità per l energia elettrica il gas e il sistema idrico n.

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 20 DICEMBRE 2012 551/2012/R/EEL MODIFICAZIONI AL TESTO INTEGRATO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI DI DISTRIBUZIONE E MISURA DELL ENERGIA ELETTRICA L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS Nella

Dettagli

Documento scaricato da

Documento scaricato da 22.4.2009 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 102/7 II (Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria) DECISIONI COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del

Dettagli

(Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria) DECISIONI COMMISSIONE

(Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria) DECISIONI COMMISSIONE 22.4.2009 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 102/7 II (Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria) DECISIONI COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del

Dettagli

Servizio di reti MT e AT in isola e supporto alla gestione delle emergenze Marco Rossi

Servizio di reti MT e AT in isola e supporto alla gestione delle emergenze Marco Rossi 24 Marzo 2017 Servizio di reti MT e AT in isola e supporto alla gestione delle emergenze Marco Rossi Indice 1. Introduzione sull isola elettrica a. L isola indesiderata b. L isola intenzionale e la microgrid

Dettagli

L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE

L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE PER ENERGIA RETI E AMBIENTE DELIBERAZIONE 25 GENNAIO 2018 31/2018/R/EEL DIRETTIVE PER L INTEGRAZIONE DI SEZIONI RELATIVE ALLA RESILIENZA DEL SISTEMA ELETTRICO NEI PIANI DI SVILUPPO DELLE IMPRESE DISTRIBUTRICI L AUTORITÀ DI REGOLAZIONE

Dettagli