COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Provincia di Milano

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1 COMUNE DI SAN DONATO MILANESE Provincia di Milano

2 IL RISCHIO Il rischio (R) può essere definito come il punto d incontro tra un evento anomalo e una vittima che lo subisce. Esso può essere calcolato come il prodotto di due fattori: R = P x W R= entità del Rischio P= Pericolosità, ossia probabilità o frequenza del verificarsi dell evento W= Weakness ossia fragilità, vulnerabilità o comunque attitudine del sistema ad essere danneggiato E possibile assegnare al rischio un valore numerico che consente di creare una scala di priorità. valore di P (Pericolosità, probabilità o frequenza di accadimento) 1 = basso, raro 2 = occasionale 3 = frequente 4 = frequentissimo valore di W 1 = bassa, con danno atteso modesto 2 = media, con danno atteso sensibile 3 = alta, con danno atteso elevato 4 = altissima, con danno atteso catastrofico rischio R R = 1 Rischio minimo, con azioni migliorative da valutare in fase di programmazione; 2

3 2 R 3 Rischio medio/basso, con azioni correttive e/o migliorabili da programmare nel breve termine 4 R 8 Rischio alto, con azioni correttive necessarie da programmare con urgenza R > 8 Rischio altissimo, azioni correttive indilazionabili Fasi della gestione del rischio Le fasi più importanti della gestione del rischio sono le seguenti: 1. Conoscenza/previsione: si basa sulla raccolta di dati, sullo studio del territorio interessato dal rischio e sull individuazione delle zone più vulnerabili. Questa fase permette di conoscere anticipatamente gli eventi considerati infausti e di valutare la necessità di intervenire sul rischio relativo e consente inoltre la previsione dell entità e dei tempi di ritorno di ogni situazione di calamità. 2. Prevenzione: consiste nella progettazione ed attuazione di interventi atti a diminuire la probabilità che si verifichi l evento calamitoso o quantomeno a mitigarne i danni. 3. Pianificazione: consiste nella predisposizione di piani e sottopiani di emergenza consentendo così di agire correttamente in caso di calamità e di gestire l emergenza nel momento in cui essa si verifica. 4. Gestione: alle fasi precedenti segue necessariamente quella della gestione operativa dell emergenza. Scenari di rischio Nel territorio del comune di San Donato Milanese si possono delineare i seguenti scenari di rischio (i dati sono stati stimati consultando gli eventi verificatisi negli ultimi anni sul territorio comunale): rischio idrogeologico 1 P=2 W=2 R= 2X2= 4 RISCHIO ALTO rischio connesso al trasporto merci pericolose 3

4 3 P=1 W=3 R= 1X3=2 RISCHIO MEDIO/BASSO rischio incendi boschivi 4 P=1 W=1 R= 1X1=1 RISCHIO MINIMO caduta cavi elettrici 5 P=1 W=1 R= 1X1=1 RISCHIO MINIMO esplosione pompe di benzina 6 P=1 W=3 R=1X3=3 RISCHIO MEDIO/BASSO rischio industriale 2 P=1 W=2 R= 2X1=2 RISCHIO MEDIO/BASSO rischio caduta aerei 2 P=1 W=2 R= 2X1=2 RISCHIO MEDIO/BASSO 4

5 Sistemi di monitoraggio Rischio idrogeologico Il sistema di monitoraggio presente sul territorio per prevenire il rischio idrogeologico è un asta metrica per la misurazione del livello del Lambro ubicata in una traversa in fondo alla via xxv Aprile civ. n. 9. Oltre a questo ci sono le informazioni metereologiche quodiane che pervengono dalla ARPA nonché gli allarmi di Allerta meteo che diffondono, in caso di necessità, la Regione Lombardia e la Prefettura. Rischio connesso al trasporto merci pericolose Il sistema di monitoraggio presente sul territorio è affidato alle forze dell ordine (Carabinieri, Polizia Stradale e Polizia Locale). Esplosione pompe di benzina Il monitoraggio di tali eventi è affidato alle Ditte di gestione che hanno il compito di effettuare controlli periodici per verificare lo stato delle apparecchiature, nonché al Corpo dei VVFF ed alla Regione Lombardia. Rischio industriale Il monitoraggio di tali eventi è affidato alle Ditte interessate che hanno il compito di effettuare controlli periodici per verificare lo stato delle apparecchiature. Si veda all uopo il fascicolo 10 del presente Piano Comunale di Protezione civile. Rischio connesso con il traffico aereo Il monitoraggio di tali eventi è affidato al gestore aereoportuale nonché alle forze dell ordine presenti sul territorio. Si veda all uopo il fascicolo 9 del presente Piano Comunale di Protezione civile. 5

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