Meeting del Volontariato di Protezione Civile della provincia di Lecco
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- Romolo Bellucci
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1 Meeting del Volontariato di Protezione Civile della provincia di Lecco Con il patrocinio di Valmadrera 24 settembre 2015 Comune di Valmadrera Comune di Civate Comune di Malgrate
2 Il sistema dell allertamento regionale Provincia di Lecco - Servizio Civile Relatore Dott.Gabriele Perego
3 Direttiva regionale per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allerta per i rischi naturali ai fini di protezione civile (Testo coordinato della Direttiva approvata con d.g.r. n 8/8753 del 22/12/2008 e modificata con i decreti del dirigente della U.O. Protezione Civile n del 22/12/2011 e n del 30/12/2013) Con la presente direttiva, la Regione Lombardia: individua le autorità a cui compete la decisione e la responsabilità di allertare il sistema regionale di protezione civile; definisce i soggetti istituzionali e le strutture operative territoriali coinvolti nelle attività di previsione e prevenzione; disciplina le modalità e le procedure di allerta;
4 Il servizio meteorologico regionale Il Servizio Meteorologico Regionale, presso Arpa Lombardia (Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente), ha il compito di monitorare e preannunciare possibili eventi meteorologici anomali o estremi. Attivo 365 giorni all anno, 24 ore su 24 Emette ogni giorno: Bollettino di vigilanza se sono superati determinati valori di soglia 50% probabilità 6 giorni prima 70% probabilità 3 giorni prima 95% probabilità nelle 24 ore I temporali non possono essere previsti nello spazio e nell intensità.
5 Centro Funzionale Monitoraggio Rischi (CFMR) Monitoraggio attraverso complessi modelli di analisi Previsione sulla gravità dei fenomeni e degli EFFETTI AL SUOLO!!!
6 ..quanta pioggia è caduta nei giorni precedenti, se i corsi d acqua hanno raggiunto il limite, valutazione dello zero termico ed effetti di disgelo, nevicate ecc..
7 Monitoraggio nivometrico
8 Monitoraggio idrologico
9 Monitoraggio meteorologico Stazione meteorologica postazione costituita da diversi sensori, per l acquisizione di dati relativi a: precipitazioni piovose (pluviometro) precipitazioni nevose (pluvionivometro) temperatura dell aria (termometro) radiazione solare diretta e riflessa pressione atmosferica (barometro) Velocita del vento (anemometro) Lo scopo principale è quello di monitorare l input pluviometrico e variabili utili per la stima dell evapotraspirazione.
10 Monitoraggio geologico Ruinon - Valfurva
11 Sala operativa regionale La Sala regionale rappresenta, nelle situazioni di emergenza e di esercizio concreto della sussidiarietà regionale, il luogo principale di assistenza a: Comuni Uffici Territoriali di Governo Province unifica i un unica struttura: - in CFMR naturali - Il Centro Operativo antincendi boschivi
12 Una pronta attivazione del sistema regionale di Protezione Civile e di importanza fondamentale per prevenire o ridurre gli effetti negativi generati da eventi naturali particolarmente intensi CFMR Avviso di Criticita regionale soglia di allertamento 50 mm
13 ..a cosa serve l'allerta? segnalare preventivamente la possibilità di verificarsi di eventi meteo potenzialmente pericolosi; attivare presso i soggetti istituzionali e strutture operative di Protezione Civile La comunicazione dell'allerta e e divulgata anche ai cittadini, attraverso i MASS Media affinche adottino comportamenti corretti durante gli eventi
14 Gestione dell allerta 1. un analisi dei dati meteorologici 2. previsione dei fenomeni atmosferici 3. Valutazione degli effetti al suolo
15 Aree omogenee per rischio idrogeologico geologia geomorfologia idrografia..non Amministativo
16 Rischi considerati Idrogeologico Idraulico Neve Vento forte Temporali forti Ondate di calore Incendi boschivi Valanghe
17 Livelli di criticità
18 Codice 0 Criticità assente o poco probabile Scenario d'evento Assenza o bassa probabilità di fenomeni significativi prevedibili ( non si escludono fenomeni imprevedibili come la caduta massi). Codice 1 ordinaria criticità Scenario di evento Danni puntuali e localizzati - Possibili cadute massi - Colate di fango - Ruscellamento superficiale.
19 Codice 2 moderata criticità Diffuse attivazioni di colate rapide e debris flow Attivazione/riattivazione/ accelerazione di fenomeni di instabilita ( frane) Possibili cadute massi in piu punti del territorio. Diffusi danni ed allagamenti a singoli edifici o piccoli centri abitati, reti infrastrutturali e attività antropiche interessati da frane o da colate rapide. Diffusi danni alle opere di contenimento corsi d acqua POSSIBILE EVOLUZIONE DEGLI EFFETTI AL SUOLO Codice 3 elevata criticità ALLARME
20 L'allerta e pensata per ottenere il miglior compromesso possibile bilanciando la necessita da una parte di avvisare in caso di eventi pericolosi, dall'altra di evitare troppi falsi allarmi.
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