COMUNE DI CASCIA Piano di Protezione Civile pag. 1. Parte I 1.1 FASI DELL EMERGENZA 1.2 PRONTO INTERVENTO 1.3 REPERIBILITÁ 1.4 MODALITÁ DI ATTIVAZIONE

Transcript

1 COMUNE DI CASCIA Piano di Protezione Civile pag. 1 Parte I SCHEMA METODOLOGICO DI ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE 1.1 FASI DELL EMERGENZA 1.2 PRONTO INTERVENTO 1.3 REPERIBILITÁ 1.4 MODALITÁ DI ATTIVAZIONE

2 COMUNE DI CASCIA Piano di Protezione Civile pag FASI DELL EMERGENZA l avviso è elemento che mette in moto le attività d intervento della struttura di Protezione Civile è, che perviene alla Polizia Municipale o all Ufficio Tecnico o al Pronto Intervento, contenente informazioni su una particolare fenomenologia in corso potenzialmente pericolosa per la salute pubblica, per l ambiente ed i beni. Gli avvisi possono essere di 2 due tipi: 1) avvisi che servono a prendere la decisione di entrare in preallarme: condizioni meteorologiche avverse, condizioni di pericolosità per gli incendi boschivi, questi avvisi servono a mettere in allerta la struttura di protezione civile in quanto indicano che ci sono delle probabilità perché un certo tipo di evento si verifichi; 2) avvisi contenenti segnalazioni sul fatto che un dato evento si è verificato o si sta verificando; tali segnalazioni possono provenire dalla Polizia Municipale, dalle squadre di operai, o da un qualsiasi cittadino. PROCEDURA RICEZIONE AVVISI 1. Ricezione avviso da parte della Polizia Municip. 2. Registrazione degli elementi importanti della segnalazione 3. Comunicazione degli elementi importanti a Geom. GEROMETTA ENNIO SANDRO tel. 0743/ Geom. NARDI MARCELLO tel. 0743/ Elementi importanti della segnalazione: Fonte dato Località dell evento Tipo di evento Ora dell evento

3 COMUNE DI CASCIA Piano di Protezione Civile pag. 3 PREALLAR ME Lo stato di preallarme riguarda i rischi prevedibili (rischio idrogeologico, rischio neve, rischio incendi) e scatta quando particolari condizioni atmosferiche inducono a ipotizzare che l evento potrebbe accadere. La decisione di entrare in questa fase è affidata al Responsabile di Protezione Civile che consultandosi con il Coordinamento Comunale di Protezione Civile valuta la gravità dell informazione contenuta nell avviso e la possibilità che l evento possa volgere al peggio anche sulla base di precedenti storici o esperienze recenti. ALLARME L allarme dovrebbe sempre essere preceduto dalla fase di preallarme, quindi tutto l apparato della Protezione Civile dovrebbe essere già allertato. Ma non sono da escludere casi in cui, o per tipologia del fenomeno (come ad esempio il o sismico) o per cause varie non ipotizzabili non sia possibile prevedere una fase che consenta di predisporre preventivamente gli interventi adeguati. Tenendo presente che non esistono parametri fissi per proseguire con esattezza nella procedura, in caso di peggioramento o persistenza della situazione che ha portato alla dichiarazione dello stato di preallarme, basandosi sulla conoscenza storica del territorio il Responsabile di Protezione Civile decide di passare nella fase di allarme. A seconda della portata dell evento, del numero di persone coinvolte e dell estensione del territorio colpito, devono essere immediatamente informati: - Prefettura - Dipartimento di Protezione Civile - Provincia e Regione - Vigili del Fuoco - Carabinieri e Polizia di Stato - Guardia di Finanza - Corpo Forestale dello Stato - Comunità Montana - A.S.L. 3 - ENEL - Telecom - VUS Valle Umbra Servizi - Valnerina Servizi - C.R.I. - Comuni limitrofi GESTIONE DELL EMERGENZA Si passa alla fase di gestione dell emergenza non appena arrivano i dati della prima ricognizione che ha individuato la popolazione e le strutture coinvolte. In questa fase si è impegnati in un duplice compito: assicurare le condizioni di vita alla popolazione colpita e fare il punto dei danni subiti.

4 COMUNE DI CASCIA Piano di Protezione Civile pag PRONTO INTERVENTO - Tipologia degli eventi e competenze del Pronto Intervento Ai fini dell attività del Pronto Intervento (da ora in avanti chiamato P.I.) gli eventi si distinguono in: Eventi di Primo Tipo: eventi fronteggiabili con le forze ed i mezzi propri del Pronto Intervento che questo ha la facoltà di attivare. Eventi di Secondo Tipo: eventi non fronteggiabili autonomamente da parte del Pronto Intervento per i quali è necessario mobilitare l intera struttura comunale di Protezione Civile. - Attivazione del Pronto Intervento [vedi schema pag. 7] Il P.I. viene attivato da una segnalazione di un evento in corso o un particolare problema verificatosi all interno del territorio comunale. La segnalazione può provenire dall Ufficio Tecnico o dalla Polizia Municipale. - Livelli di attività del Pronto Intervento Per rendere efficace l azione del P.I è necessario che nella struttura sia inserito personale con poteri decisionali. Le attività del P.I. si collocano su due livelli Il Primo Livello comprende le azioni primarie le azioni salvavita - indispensabili per la tutela di persone e beni, da svolgersi in qualsiasi momento della giornata, anche qualora l evento accada fuori dall orario di servizio. Il Secondo Livello comprende la messa in campo delle risorse necessarie ad eliminare il pericolo e a ripristinare la normalità. Sono questi gli interventi per cui non è richiesta l immediatezza. Nel caso di eventi accaduti fuori dall orario di servizio tali azioni possono essere svolte durante le successive ore lavorative, sempre e comunque con la dovuta tempestività. - Attività del Pronto Intervento in funzione della tipologia degli eventi Appare chiaro che il personale del P.I. deve essere in grado di discriminare, almeno in prima approssimazione, il grado di gravità di un determinato evento, ed in funzione di questo decidere su quale dei due livelli collocare le proprie attività. Attività di Primo Livello perimetrazione dell area di rischio; adozione dei primi interventi e lavori più urgenti, tali da preservare l incolumità di persone e beni in attesa di interventi più specifici per l eliminazione del rischio; richiesta d intervento delle ditte esterne con le quali si siano attivate opportune convenzioni, e delle altre strutture operative (squadre provinciali, dell ANAS, VVF, CC, ecc.). Attività di Secondo Livello allertamento del responsabile di Protezione Civile che con una squadra di operai e mezzi immediatamente disponibile, dovrà fronteggiare e risolvere il problema (per quanto possibile) senza ricorrere necessariamente al dirigente della Protezione Civile.

5 COMUNE DI CASCIA Piano di Protezione Civile pag. 5 L assessore alla Protezione Civile dovrà invece essere contattato per conoscenza e/o laddove si ritenga probabile l attivazione della Protezione Civile comunale con la conseguente attivazione del Centro Operativo Comunale (COC). - Composizione del Pronto Intervento Le squadre del P.I. sono composte da un tecnico, un operaio e un vigile urbano così da garantire qualitativamente e quantitativamente l efficacia della struttura.

6 COMUNE DI CASCIA Piano di Protezione Civile pag REPERIBILITÁ Modalità di intervento e di organizzazione La reperibilità delle squadre di pronto intervento è basata su una turnazione di sei giorni. Mese per mese viene definito un calendario con individuazione del personale reperibile. Giorni feriali: inizia alle ore 14,00 (13,00 per gli operai e 20,00 per i vigili) e termina alle ore 8,00 (7,00 per gli operai e per i vigili termina alle ore 8,00 del giorno successivo se questo è feriale, alle ore 9,30 del giorno successivo se questo è festivo) del giorno successivo. Giorni festivi: inizia alle ore 8,00 e termina alle ore 8,00 (7,00) del giorno successivo, per i vigili per i giorni festivi è previsto dalle ore 12,30 alle ore 15,00 e dalle ore 18,00 alle ore 8,00 del giorno successivo. Le persone coinvolte nel servizio di reperibilità, saranno a conoscenza del piano d emergenza del Comune e delle indicazioni utili per intervenire in caso di emergenza. Numeri di reperibilità TECNICI COMUNALI: