Giornate della Trasparenza
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1 Giornate della Trasparenza 5 e 6 ottobre 2013 IL PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE approvato dal Consiglio Comunale in data 28 maggio 2013 con delibera n. 26 Settore Lavori Pubblici, Sviluppo Economico e Residenziale Servizio Viabilità, Infrastrutture e Protezione Civile
2 INTRODUZIONE Con l art. 1-bis della Legge 24 febbraio 1992 n. 225 e ss.mm.ii, viene istituito il Servizio Nazionale della Protezione Civile, al fine di tutelare l integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da eventi calamitosi. Il Presidente del Consiglio dei Ministri, ovvero, per sua delega, un Ministro con portafoglio o il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri segretario del Consiglio, per il conseguimento delle finalità del Servizio, avvalendosi del Dipartimento della Protezione Civile, promuove e coordina le attività delle amministrazioni dello Stato, centrali e periferiche, delle Regioni, delle Province, dei Comuni, degli enti pubblici nazionali e territoriali e di ogni altra istituzione e organizzazione pubblica e privata presente sul territorio nazionale. Sono attività di protezione civile quelle volte alla previsione e alla prevenzione dei rischi, al soccorso delle popolazioni sinistrate e ad ogni altra attività necessaria e indifferibile, diretta al contrasto e al superamento dell'emergenza e alla mitigazione del rischio. In particolare: previsione delle ipotesi di rischio: consiste nelle attività, svolte anche con il concorso di soggetti scientifici e tecnici competenti in materia, dirette all'identificazione degli scenari di rischio probabili e, ove possibile, al preannuncio, al monitoraggio, alla sorveglianza e alla vigilanza in tempo reale degli eventi e dei conseguenti livelli di rischio attesi. prevenzione: consiste nelle attività volte a evitare o a ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi, anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione. La prevenzione dei diversi tipi di rischio si esplica in attività non strutturali concernenti l'allertamento, la pianificazione dell'emergenza, la formazione, la diffusione della conoscenza della protezione civile nonché l'informazione alla popolazione e l'applicazione della normativa tecnica, ove necessarie, e l'attività di esercitazione. soccorso della popolazione sinistrate: consiste nell'attuazione degli interventi integrati e coordinati diretti ad assicurare alle popolazioni colpite dagli eventi ogni forma di prima assistenza superamento dell emergenza: consiste unicamente nell'attuazione, coordinata con gli organi istituzionali competenti, delle iniziative necessarie e indilazionabili volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita. Alle attività di cui sopra, le Amministrazioni competenti provvedono nell'ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. l Sindaco è autorità comunale di protezione civile. Il Sindaco, organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del suo territorio; il Piano di Protezione Civile Comunale (P.P.C.C.) è quindi uno strumento di pianificazione basato su specifiche conoscenze riguardanti i rischi del territorio comunale, finalizzato 2
3 a minimizzare i danni possibili e a fronteggiare le emergenze innescate dallo sviluppo di fenomeni generatori di rischio. Alla base del Piano deve quindi esserci una approfondita analisi delle tipologie di rischio che possono interessare il territorio e, soprattutto, dei possibili scenari di rischio che possono presentarsi per ogni tipologia di evento calamitoso naturale e/o connesso all attività dell uomo. Al verificarsi di un evento generatore di rischio, è di fondamentale importanza predisporre di un Piano di semplice consultazione che stabilisca in modo univoco e senza lasciare dubbio alcuno quali siano le azioni da compiere, chi le deve compiere e in che modo, quante persone e quali strutture e servizi saranno coinvolti e/o danneggiati, quali sono le risorse a disposizione per far fronte all evento. Risulta inoltre importante che il Piano sia in grado di dialogare con i Piani di livello superiore, quali provinciali e regionali, uniformandone i linguaggi e le procedure di stesura. 3
4 IL PIANO Il PPCC è strutturato in modo tale da poter gestire efficacemente la materia, reperire velocemente le informazioni ricercate e consentire un agevole aggiornamento delle informazioni. In particolare, si suddivide nelle seguenti sezioni: Schemi Schemi descrittivi iniziali, terminologia e rubrica telefonica P i a n o G e n e r a l e Introduzione Caratteristiche territoriali Individuazione dei rischi Organizzazione del sistema comunale di Protezione Civile Modello di Intervento generale Introduzione e descrizione della struttura e dei contenuti del piano, interrelazioni con i piani extra-sovra comunali e inquadramento normativo Descrive le caratteristiche generali sotto gli aspetti fisici, politici ed infrastrutturali del territorio comunale. Descrive in modo sintetico i rischi esistenti sul territorio. Descrive l organizzazione generale degli organismi e delle risorse messe a disposizione a livello comunale per fronteggiare le emergenze Analizza la successione in fasi della risposta operativa per emergenze generiche o non prevedibili. Allegati In allegato al Piano sono stati riportati tutti quei documenti ritenuti utili per la gestione del piano (la messaggistica, i moduli, gli elenchi, le ordinanze, ecc). E in oltre riportato il sistema di catalogazione e rilevazione dati proprio del sistema regionale AZIMUT Allegati Cartografici In allegato al Piano sono riportati a livello cartografico tutti i dati attinenti l inquadramento fisico, le risorse e le possibili fonti di rischio. Ciascuna sezione è formata da più argomenti che consentono di fornire un quadro completo ed organico; inoltre tale tipo di organizzazione è predisposta per agevolare gli aggiornamenti dei vari singoli argomenti. 4
5 Struttura dei contenuti del PPCC Caratteristiche Territoriali Individuazione dei rischi Organizzazione Modello di Intervento generale ALLEGATI: Descrizione generale Concetto di rischio Sistema di comando e controllo Procedure di emergenza Faximili Inquadramento fisico Valutazione dei rischi Sistema di comunicazione Modulistica generale Schede AZIMUT Inquadramento antropico Piani di Emergenza Sistema di informazione alla Popolazione Tavole cartografiche Sistema di Allerta Risorse PEa, PEb, PEn Infatti, l aggiornamento periodico e programmato del Piano è necessario per consentire di gestire l emergenza nel modo migliore: il Piano è uno strumento dinamico e modificabile in conseguenza dei cambiamenti che i sistemi territoriale, sociale e politico- organizzativo subiscono nel tempo. Pertanto la durata del Piano è illimitata, nel senso che non può essere stabilita una durata predeterminata, ma che obbligatoriamente si deve rivedere e aggiornare il Piano ogni qualvolta si verifichino mutamenti nell assetto territoriale del Comune, o siano disponibili studi e ricerche più approfondite in merito ai rischi individuati, ovvero siano modificati elementi costitutivi significativi, dati sulle risorse disponibili, sugli Enti coinvolti, e così via. Il P.P.C.C. di Cervia è strutturato in modo tale da consentire un agevole aggiornamento delle informazioni. 5
6 L ORGANIZZAZIONE COMUNALE Il Sindaco, nell adempiere al ruolo attribuitogli, si avvale del supporto di esperti di settore, organizzati per funzione. Nel Comune di Cervia, i compiti delle funzioni di supporto sono svolti secondo il successivo schema organizzativo. Per ogni funzione di supporto è individuato un Responsabile che, in situazione di pace, collabora per l aggiornamento dei dati e delle procedure, mentre, in emergenza, coordina l'intervento della Sala Operativa relativamente al proprio settore di competenza. Funzione Funzione 1 - Tecnica e di Pianificazione Funzione 2 - Sanità, Assistenza Sociale e Veterinaria Funzione 3 - Volontariato Funzione 4 - Risorse Materiali e Mezzi Funzione 5 - Servizi Essenziali e Attività Scolastica Funzione 6 - Censimento Danni a persone e cose Funzione 7 - Strutture Operative Locali e Viabilità Funzione 8 - Telecomunicazioni Funzione 9 - Assistenza alla Popolazione Funzione 10 Segreteria e Gestione Dati Funzione 11 Ufficio Stampa Responsabilità TURISMO, CULTURA, SERVIZI SOCIALI E POLITICHE EDUCATIVE POLIZIA MUNICIPALE Segretario Comunale Segretario Comunale Segretario Comunale 6
7 VALUTAZIONE DEI RISCHI I possibili rischi a cui è soggetto un territorio si dividono come segue: NATURALI Rischio Meteorologico/climatico, Sismico, Idrogeologico, Vulcanico, Biologico, Incendi Boschivi ANTROPICI INDUSTRIALI E TECNOLOGICI Rischio Industriale Rilevante, Trasporto Merci Pericolose, Incidente Vie di Comunicazione, Ecologico, Sociale, Terroristico Esistono diverse tipologie di rischi che possono interessare l ambito comunale provocando danni di diversa entità alla popolazione, alle attività socio-economiche, alle infrastrutture e al territorio; tali tipologie di rischio possono essere dovute sia ad eventi di tipo naturale che ad eventi causati dall uomo. Gli eventi si possono inoltre distinguere sulla base della prevedibilità in due tipi: prevedibili e non prevedibili. I primi sono solitamente preceduti da segnali precursori, ovvero da fenomeni naturali tenuti sotto costante monitoraggio, che ne annunciano l accadimento, come succede ad esempio per un evento meteorologico o un alluvione. Per i secondi eventi non prevedibili l avvicinarsi dell evento non è preceduto da alcun fenomeno che ne consenta la previsione oppure i precursori sono temporalmente così ravvicinati all evento che non si possono attuare misure preventive, come accade nel caso dei terremoti, degli incendi, dell incidente industriale o per il trasporto di merci e sostanze pericolose. Di seguito si riporta una tabella dei principali rischi che possono interessare il Comune di Cervia, contemplati nei Piani operativi di Emergenza, cui si rimanda per gli approfondimenti e la descrizione della risposta organizzativa specifica dell organizzazione comunale di Protezione Civile. Tipologia di rischio Rischio idraulico Rischio meteomarino Rischio chimico-industriale Rischio sismico Rischio incendi boschivi Rischio eventi meteorici intensi Rischio idropotabile Rischio black-out elettrico Rischio ondate di calore f:\documenti\prlp\viabilita-protciv\prot.civile\giornate della trasparenza.doc 7
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