PIANO RESILIENZA. allegato al Piano di Sviluppo
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- Laura Mora
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1 PIANO RESILIENZA allegato al Piano di Sviluppo
2 INDICE 1. ANALISI CRITICITA p DESCRIZIONE CRITERI VALUTAZIONE p MANICOTTO DI GHIACCIO p CADUTA PIANTE p RIPRISTINO DELL ALIMENTAZIONE p INTERVENTI PER INCREMENTO RESILIENZA p RISULTATI ATTESI A SEGUITO DEGLI INTERVENTI DI SVILUPPO p RELAZIONE SULLO STATO DI AVANZAMENTO p COORDINAMENTO CON TERNA p CONCLUSIONI p. 11 2
3 1. ANALISI CRITICITÀ - ART punto a) del TIQE La resilienza della rete elettrica DEVAL è funzione dell orografia montana del territorio ed è soggetta a sollecitazioni di varia natura, dovute a criticità correlabili a particolari eventi meteo (basse temperature, vento, valanghe, allagamenti), rotture nell equilibrio statico del territorio (frane, smottamenti), interazioni atipiche con la fauna locale e, non da ultimo, caduta di alberi. Rispetto a tali problematiche, in base all esperienza e ai dati a disposizione, si sono ritenute preponderanti e pertanto meritevoli di trattazione quelle relative alla formazione del MANICOTTO DI GHIACCIO (1) e alla CADUTA ALBERI (2) fuori dalla fascia di rispetto, entrambi riferibili a linee aeree in conduttori nudi. Un terzo tema riguarda le iniziative tese a facilitare il RIPRISTINO DELL ALIMENTAZIONE (3) in condizioni meteo difficili, derivante direttamente dall esperienza aziendale nella gestione di simili casistiche. 2. DESCRIZIONE CRITERI VALUTAZIONE IRE - ART punto b) del TIQE 2.1. MANICOTTO DI GHIACCIO Per la fattispecie manicotto di ghiaccio, DEVAL ha affrontato l analisi della rete in collaborazione con il POLIMI, inviando i risultati ad ARERA a marzo Nel corso del 2018, TERNA ha fornito i dati relativi alla resilienza della rete AT, superiori a 50 anni in tutti i punti, confermando di conseguenza i risultati dello studio, basati appunto sull ipotesi di rete AT resiliente. Lo studio è stata sviluppato in conformità all Appendice 1 e all Appendice 2 delle Linee Guida in allegato alla Det. DIEU n. 2/2017, che definiscono i principali elementi metodologici per l individuazione e la valutazione di interventi per l incremento della resilienza, con specifico riferimento al fenomeno di formazione dei manicotti di ghiaccio e neve. Conformemente alle indicazioni delle Linee Guida, per il calcolo degli indici di rischio si è applicato il procedimento seguente: A. ad ogni tratta di linea aerea in conduttore nudo del sistema DEVAL, sulla base della tipologia del conduttore e del comune di appartenenza, è attribuito un valore atteso a 50 anni del carico risultante dall accrescimento atteso del manicotto di ghiaccio e neve con spinta del vento sul conduttore; B. per ognuna delle suddette tratte, in accordo all equazione del cambiamento di stato della catenaria, è ricavato il tiro corrispondente all evento di formazione del manicotto di ghiaccio e neve con tempo di ritorno 50 anni. C. il tiro corrispondente all evento di formazione del manicotto di ghiaccio e neve con tempo di ritorno 50 anni e il carico di rottura del conduttore sono impiegati, secondo le indicazioni della norma CEI EN , per determinare il tempo di ritorno dell evento di rottura; D. per ogni Cabina Secondaria, sono individuati tutti i possibili percorsi di alimentazione verso un qualsiasi punto di alimentazione AT, assumendo i punti di sezionamento chiusi; E. per ogni percorso di alimentazione è individuata la relativa tratta critica, ovvero la tratta con tempo di ritorno dell evento di rottura minore; F. tra tutti i percorsi di alimentazione è considerato quello avente il tempo di ritorno superiore, assumendo che, in tutti gli eventi metereologici meno gravi di quelli che causano l interruzione di tale percorso, almeno la direttrice di alimentazione in oggetto verso la CS sia sempre attiva. Il valore così ottenuto è il tempo di ritorno della Cabina Secondaria (parametro TR-cs di cui all Appendice 2 della Det. DIEU n. 2/2017); G. l indice di rischio di disalimentazione della Cabina Secondaria è calcolato come numero di utenti BT sottesi alla cabina diviso il tempo di ritorno (parametro IRIcs). I risultati emersi, pur garantendo un risultato qualitativo che consente di costruire una scala di priorità per ogni cabina secondaria, consigliano un approfondimento sul modello RSE di accrescimento del manicotto; infatti, considerando che il risultato fornito presenta un tempo di ritorno ampiamente inferiore ai 10 anni per circa un terzo delle cabine secondarie, la quantificazione del fenomeno appare fortemente pessimistica rispetto alla sua reale incidenza osservata in anni passati, vedi fig.1 e fig.2. 3
4 03/01/ :00 12/04/ :00 21/07/ :00 29/10/ :00 06/02/ :00 17/05/ :00 25/08/ :00 03/12/ :00 13/03/ :00 21/06/ :00 29/09/ :00 07/01/ :00 17/04/ :00 26/07/ :00 03/11/ :00 11/02/ :00 21/05/ :00 29/08/ :00 07/12/ :00 17/03/ :00 25/06/ :00 03/10/ :00 11/01/ :00 21/04/ :00 30/07/ :00 07/11/ :00 15/02/ :00 26/05/ :00 03/09/ :00 12/12/ :00 21/03/ :00 29/06/ :00 07/10/ :00 15/01/ :00 25/04/ :00 Pertanto il modello verrà riconsiderato in base agli aggiornamenti sull argomento da parte dell RSE. Si ritiene di poter adottare tale approccio in virtù del fatto che, in base alla sensibilità DEVAL, riguardo agli eventi di rottura conduttore di linea aerea è preponderante la causa della caduta piante rispetto al manicotto Figura 1 - Numero di eventi (n.52 in totale) registrati sulla rete DEVAL nel decennio direttamente associabili a rottura del conduttore. 4
5 Figura 2 - Distribuzione degli eventi di guasto (dal 2008 ad oggi) direttamente associabili a rottura del conduttore, non meglio precisata/investigata in termini di evento causante (tratti in rosso) CADUTA PIANTE L approccio adottato per il calcolo dell indice di rischio per caduta piante è coerente con i contenuti del modello condiviso dal Gruppo di Lavoro dei DSO sull argomento specifico, attivato nel corso del 2018, a cui DEVAL ha partecipato. In allegato A si riporta il documento di risultato (nella versione definitiva predisposta dai DSO capofila del GdL: e- distribuzione e SET Distribuzione) ed inviato ad ARERA tramite UTILITALIA. Per il calcolo degli indici di rischio, è stato utilizzato il metodo seguente: a) eventi su linee MT degli ultimi 10 anni, creando una classifica delle linee MT che hanno subito più attivazioni per rottura conduttore e valanghe (con il criterio della finestra temporale di 24 ore con almeno 4 guasti contemporanei); b) è stata ricavata l altitudine di ogni nodo della rete MT, a partire dalle coordinate geografiche presenti negli archivi cartografici aziendali, utilizzando il programma Elevation API di Google Maps; c) riguardo al calcolo del tasso di guasto annuo sono state fatte le seguenti considerazioni: o dal raffronto dei dati di cui ai punti a) e b), sono stati identificati due settori di rete MT omogenei a cui assegnare un diverso tasso di guasto: entro ed oltre gli 800 m s.l.m. (al di sopra di tale altitudine è concentrato il 90% degli eventi di cui al punto a); 5
6 o nella necessità di identificare i transiti delle linee in aree boscate, non avendo DEVAL un archivio con l informazione disponibile, si è ritenuto ragionevole associare ad area boscata una quota forfettaria del 70% dei percorsi 1 ; d) riguardo al calcolo dell indice di rischio delle cabine secondarie, per ridurre l onere computazionale relativo all algoritmo di visita dei grafi e nella consapevolezza di poter individuare un numero di interventi pro-resilienza proporzionato alle risorse aziendali, nella classifica di cui al punto a) sono state considerate le prime tre linee MT (denominate AVISE, RHEMES E INTROD) prive di controalimentazione per la maggior parte della loro lunghezza. Tale identificazione appare valida anche in considerazione delle interruzioni per neve persistente occorse a gennaio 2018, che hanno interessato principalmente proprio le tre linee individuate. Per tali linee il calcolo delle aree boscate, vista l estensione relativamente ridotta, è stata valutata puntualmente per ogni ramo di linea e non in maniera forfettaria RIPRISTINO DELL ALIMENTAZIONE Il contesto alpino della Regione presenta periodicamente la possibilità di gestire ripristini di alimentazione in situazioni ambientali critiche. È opinione di DEVAL che in tali contesti le risorse, sia umane che materiali, a disposizione degli enti coinvolti possano essere impiegate in sinergia per diminuire rischi e disagi per la popolazione e per il personale impegnato a vario titolo nelle operazioni di soccorso e ripristino. A tal proposito, negli ultimi due anni DEVAL ha avviato incontri con la Protezione Civile Regionale e il Consorzio degli enti locali per sviluppare una base comune di riferimento. Ad oggi l attività ha consentito i seguenti risultati: - sottoscrizione di un Protocollo di intesa tra DEVAL e la Protezione Civile Regionale, approvato con delibera di giunta regionale n.479 del 12 aprile 2019, riguardante la definizione di ambiti di collaborazione per il miglioramento della risposta complessiva del sistema regionale in caso di emergenza. I temi trattati riguardano formazione, esercitazioni, accesso del personale DEVAL per i ripristini di alimentazione, utilizzo congiunto di radio, automezzi e gruppi elettrogeni. La stesura del documento segue l esperienza di collaborazione attuata durante l emergenza neve di gennaio 2018 (con numerose interruzioni prolungate ed estese), in cui si è sperimentando con successo il coordinamento con la Protezione Civile in termini di scambio di informazioni ed utilizzo congiunto di risorse; - numero di telefono riservato ai Sindaci. Nelle piccole comunità tipiche della Regione, il Sindaco rappresenta sempre un punto di riferimento che può, in condizioni di emergenza, veicolare da e verso la popolazione informazioni utili anche per le operazioni di ripristino. Per questo nel 2018 è stato istituito un numero fisso con accesso diretto alla sala del Centro Operativo: un semplice gentlement agreement ne prevede l utilizzo per soli scopi di emergenza; - inserimento di DEVAL nella mailing list per l allerta meteo regionale. La Protezione Civile prepara e pubblica on line il bollettino di criticità meteorologica, idrogeologica, idraulica e valanghiva regionale, inviandolo in tempo reale ad una apposita mailing list. La ricezione della comunicazione consente al Centro Operativo di gestirla immediatamente nel modo più opportuno. Tale vantaggio ha consentito di aggiornare il Piano di Emergenza allineando l attivazione dello stato di allerta della rete elettrica alla ricezione dell allerta meteo, accorciando al minimo i tempi di reazione; - ampliamento del parco aziendale di gruppi elettrogeni. Per attenuare le conseguenze delle disalimentazioni, nel 2019 sono stati acquistati due nuovi gruppi elettrogeni di potenza rilevante (500 kva e 135 kva in servizio continuativo), con caratteristiche adeguate ad usi gravosi; - partecipazione alle esercitazioni della Protezione Civile. Dal 2016, DEVAL partecipa alle esercitazioni periodiche organizzate dalla PC. L esperienza ha consentito di comprendere alcuni aspetti delle metodologie utilizzate nella gestione delle emergenze e conoscere le persone ad essi preposte; 1 A tal proposito, nel prossimo ciclo di ispezioni eliportate delle linee aeree sarà inserito il rilievo delle aree boscate e costruito il relativo database. 6
7 - condivisione delle criticità tipiche dell attività del Distributore. Duranti gli incontri intercorsi con Protezione Civile ed Enti Locali, DEVAL ha potuto illustrare gli aspetti tipici dell attività del Distributore, come ad esempio le problematiche di accesso con uomini e mezzi per il ripristino dell alimentazione elettrica a siti preclusi a causa del quadro emergenziale attivo al momento. 3. INTERVENTI PER INCREMENTO RESILIENZA (ART COMMA C), ART del TIQE) In relazione al fattore critico della caduta alberi, DEVAL ha identificato come intervento migliorativo la realizzazione di una nuova linea in cavo interrato per la controalimentazione di parte della linea INTROD, a servizio dell utenza della Valsavarenche, attualmente servita da una linea aerea in gran parte priva di controalimentazione. In particolare il progetto prevede la realizzazione in due step successivi del collegamento tra le cabine n BUILLET, n C.LE FENILLE, n CAP.DEGIOZ e n GRAND CLAPEY (vedi fig.3). La linea aerea esistente rimane in regolare servizio. In fig.4 è riportata la localizzazione geografica dell intervento. In tabella 1 sono riportate le informazioni di sintesi dell intervento. Fig.3 Intervento previsto in Valsavarenche. 7
8 Fig. 4 Evidenziata in rosso l area interessata dall intervento. art.78.4, comma: a Codice identificativo b Fattore di rischio caduta alberi c Intervento Descrizione contro alimentazione Valsavarenche [1 LOTTO] Realizzazione linea in cavo interrato da nodo BUILLET a nodo C.LE FENILLE d Area geografica Valsavarenche Contro alimentazione Valsavarenche [2 LOTTO] Realizzazione linea in cavo interrato da nodo C.LE FENILLE a nodo CAP.DEGIOZ e Tipologia realizzazione controalimentazione in cavo interrato f g i j Lunghezza linee MT interessate [km] N utenti interessati Linea conduttori nudi esistente 6,3 5,7 Nuova linea in cavo interrato 6 5 livello di tensione [kv] 15 BT-D (domestici) 436 BT-ND (non domestici) 108 MT passivi 0 MT produttori 5 Investimenti già sostenuti fino al 31/12/18 [k ] 0 0 Tab.1 Intervento per incremento resilienza caduta alberi costi di investimento previsti [k ] data prevista di inizio data prevista di completamento
9 4. RISULTATI ATTESI A SEGUITO DEGLI INTERVENTI DI SVILUPPO (ART punto d) e 78.6 punto a) del TIQE) Per il tratto di linea MT interessato dall intervento, i risultati attesi in termini di miglioramento dell indice di rischio per caduta alberi e di probabilità di disalimentazione di ogni cabina secondaria sono elencati in tabella 2: Nodo cabina NUD (n utenti BT) IRI Indice di rischio ATTUALE Impatto atteso (miglioramento IRI) % 1 +2 % ATTUALE P=IRI/NUD (Prob.tà disalimentaz. utenti) VV CHEVRERE 16 3,06 0,35 0,35 2,71 88,5% 2,71 88,5% 0,19 0,02 88,5% 0,02 88,5% VV MOLERE 17 9,06 0,50 0,50 8,56 94,5% 8,56 94,5% 0,53 0,03 94,5% 0,03 94,5% VV FENILLE 15 11,04 1,35 0,44 9,69 87,8% 10,60 96,0% 0,74 0,09 87,8% 0,03 96,0% VV BOIS DE CLIN 15 15,92 3,09 0,47 12,83 80,6% 15,45 97,0% 1,06 0,21 80,6% 0,03 97,0% VV ROVENOD 53 66,16 17,54 1,47 48,61 73,5% 64,68 97,8% 1,25 0,33 73,5% 0,03 97,8% VV S.SIRO 1 2,78 0,77 0,06 2,01 72,3% 2,72 97,9% 2,78 0,77 72,3% 0,06 97,9% VV CAP.DEGIOZ ,66 82,73 5,42 194,93 70,2% 272,24 98,0% 1,53 0,45 70,2% 0,03 98,0% VV LEVIONAZ 42 66,09 20,37 1,64 45,71 69,2% 64,44 97,5% 1,57 0,49 69,2% 0,04 97,5% VV CRETON ,45 62,57 6,33 131,88 67,8% 188,12 96,7% 1,66 0,53 67,8% 0,05 96,7% VV BIEN 34 57,60 18,81 2,04 38,80 67,4% 55,56 96,5% 1,69 0,55 67,4% 0,06 96,5% VV EAU ROUSSE 35 62,53 21,22 2,75 41,30 66,1% 59,78 95,6% 1,79 0,61 66,1% 0,08 95,6% VV PRAVIOU 1 2,18 0,84 0,18 1,34 61,3% 2,00 91,9% 2,18 0,84 61,3% 0,18 91,9% VV PONT 16 42,92 18,66 5,41 24,26 56,5% 37,51 87,4% 2,68 1,17 56,5% 0,34 87,4% Tab.2 riduzione degli indici di rischio delle singole cabine secondarie. 1 % 1 +2 % La tabella 3 mostra l IRI totale pre e post intervento del tratto di linea interessato, calcolato come media degli IRI delle cabine secondarie del tratto di linea interessato dall intervento. NUD (n utenti BT) IRI pre-intervento Tempo di ritorno preintervento IRI post-intervento Tempo di ritorno postintervento ,42 8,71 2,08 261,5 Tab.3 riduzione degli indici di rischio delle singole cabine secondarie. In tabella 4 sono riportati i benefici attesi calcolati come da Scheda n.7 TIQE: Beneficio B1 [k /anno] Beneficio B2 [k /anno] Beneficio B3 [k /anno] Beneficio B4 [k /anno] Beneficio B5 [k /anno] 81, , , Tab.4 benefici attesi. La tabella 5 contiene i costi e i benefici attualizzati come da TIQE: Costo Totale previsto attualizzato [ ] Beneficio Totale (da 1 a X) previsto attualizzato [ ] , ,06 Tab. 5 attualizzazione. Per il calcolo del beneficio B1 e B3 sono state considerati i seguenti parametri: Consumo annuo medio 2018 [kwh/anno] potenza media impegnata annua [kw/anno] energia non fornita calcolata su H [kwh/anno] energia non fornita calcolata su interruzioni ordinarie [kwh/anno] ,17 358,91 Tab. 6 parametri per B1 e B3. 9
10 Il beneficio B2 è stato calcolato prendendo a riferimento i costi di utilizzo dei gruppi elettrogeni per il ripristino dell energia elettrica su guasto per linea INTROD nel periodo dal 1/1/2014 al 31/12/2018 (5 anni), pari a ,80, con un valore medio annuo di ,16. È da evidenziare come l intervento di interramento, proposto per la caduta alberi, migliori la resilienza anche in termini di manicotto di ghiaccio, in quanto interessa un area segnalata come critica dai risultati (ritenuti affidabili a livello qualitativo) dello studio di cui al punto 2.1 (vedi fig. 5). Fig. 5 Tratti critici in Valsavarenche in riferimento al manicotto di ghiaccio. 5. RELAZIONE SULLO STATO DI AVANZAMENTO (ART PUNTO B) DEL TIQE) Al 31 dicembre 2018 non è stata consuntivata alcuna attività. È stato avviato l iter autorizzativo. 6. COORDINAMENTO CON TERNA (ART DEL TIQE) I rapporti intercorsi con TERNA sull argomento resilienza hanno consentito di inserire nel Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale 2019 un intervento di incremento della magliatura della rete AT a 132 kv afferente alla cabina primaria di Ayas. In particolare, l intervento denominato nuovo elettrodotto aereo tra CP Ayas e la linea AT di Gressoney compare nell allegato Interventi per la connessione alla RTN, nella Tab.4 relativa a connessioni di cabine primarie da realizzare nel breve-medio periodo, in generale nel prossimo triennio. Tale intervento AT non ha correlazione con la controalimentazione MT proposta al cap.3. 10
11 7. CONCLUSIONI DEVAL ha identificato i temi relativi all incremento della resilienza della propria rete. Il primo argomento (manicotto di ghiaccio) è stato affrontato in collaborazione con il POLIMI, e i risultati verranno aggiornati a seguito dei necessari adeguamenti dei modelli proposti da RSE. Il secondo tema (caduta di alberi) è stato affrontato autonomamente, in base ai criteri condivisi nel corso del 2018 dal tavolo di lavoro dei DSO sull argomento specifico. Qualora in futuro l evoluzione normativa fissasse criteri diversi da quelli qui utilizzati, DEVAL adeguerà i propri strumenti di calcolo. Per questa fattispecie di rischio è stato previsto un intervento di realizzazione di una nuova linea interrata. Il terzo fronte (ripristino dell alimentazione) è basato sullo sviluppo di rapporti di collaborazione tra i vari enti ed è intrapreso essenzialmente su iniziativa DEVAL. Eventuali miglioramenti saranno dettati dall esperienza nell applicazione delle nuove modalità implementate. 11
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