TRATTAMENTO DELLE RIMONTE CAPILLARI
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- Fortunato Marchi
- 8 anni fa
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1 TRATTAMENTO LE RIMONTE CAPILLARI INTRODUZIONE: Grazie alle sue ottime caratteristiche tecniche e alla facilità di messa in opera il di POTASSIO viene largamente utilizzato per rendere idrorepellenti i materiali da costruzione. E in particolare un prodotto molto efficace per arrestare l umidità ascensionale nei muri. Viene utilizzato attraverso una iniezione a pressione. DESCRIZIONE: I SP 500 è una soluzione acquosa di propilsiliconato di potassio le cui caratteristiche essenziali sono le seguenti: RESIDUO SECCO IN % MATERIE ATTIVE IN % DENSITA a 25 C: 1.34 ph: 13 DILUENTE: Acqua demineralizzata PUNTO DI CONGELAMENTO IN C < - 20 MECCANISMO DI RETICOLAZIONE: I SP 500 viene iniettato alla base della costruzione. Il suo compito è di rendere idrorepellenti le porosità del materiale. Questo avviene per polimerizzazione del prodotto a contatto con il gas carbonioso presente nel supporto. l risultato finale della reazione è un reticolo polipropilsilossanico di resina idrorepellente ed insolubile in acqua, che si fissa nelle porosità del materiale impedendo all acqua di risalire per capillarità. La bassa tensione superficiale del silicone facilita la distribuzione omogenea dell SP 500 all interno delle porosità dei materiali, inoltre l affinità chimica del reticolo siliconico con i materiali normalmente usati nell edilizia, favorisce un ottimo legame. La longevità del trattamento è dovuta: all elevato peso molecolare e al ph leggermente alcalino dell ambiente; alla struttura molto ramificata del reticolo siliconico. 1/7
2 DILUIZIONE: 1. CONCENTRAZIONE LE SOLUZIONI A titolo esemplificativo si diluiranno 10 l. di SP 500 da un minimo di 22 l. di acqua per ottenere il 15% di residuo secco ad un massimo di 84 l. di acqua per ottenere il 5% di residuo secco. Più è bassa la porosità, più il prodotto deve essere diluito (MINIMO 5%). 2. DILUENTE: L ACQUA La diluizione viene fatta preferibilmente con acqua potabile, o con acqua di durezza inferiore ai 45 F (1 F = 10 mg di carbonato di calcio = ca co 3/1). Determinabile con DOSATEST di PROLABO e similari. 3. POSA IN OPERA A BASSE TEMPERATURE Quando i trattamenti vengono fatti a temperature molto basse è indispensabile aggiungere alla soluzione ETANOLO: 11% in volume per temperature fino a - 5 C 19% in volume per temperature fino a - 11 C MATERIALI TRATTABILI: 1. SUPPORTI INTERESSATI AL TRATTAMENTO Tutti i muri costruiti con materiali che possono assorbire acqua proveniente dal suolo (mattoni, pietre, malta) nonché i muri costruiti con materiali poco porosi (granito, mattoni di Slesia), ma legati tra loro con malta o calcina che favoriscono notevolmente l assorbimento dell acqua. 2. STATO SUPPORTO Se la diagnostica ha stabilito con certezza che si tratta di un fenomeno di risalita capillare dell acqua, è importantissimo effettuare in via preliminare alcuni test, al fine di ottenere la massima efficacia del trattamento. 2.1 MISURAZIONE L UMIDITA Il parametro dell umidità è indispensabile per il successo del trattamento. L impiego di strumenti che misurano l umidità resistiva e capacitiva sono da sconsigliare in quanto forniscono dati molto approssimativi (secco, umido, molto umido) e non tengono conto dell eventuale presenza di sali igroscopici nel muro. 2/7
3 L utilizzo del TEST denominato Bomba al Carburo (CM RIE - DEHAEN) permette di misurare in cantiere con alta precisione la percentuale d acqua realmente presente nel muro. 2.2 PRESENZA DEI SALI IGROSCOPICI (NITRATI) I NITRATI sono la causa più frequente dell insuccesso dei trattamenti. Essi sono facilmente individuabili con l uso di un rilevatore del tipo MERCKTOQUANT 1020 della MERCK. I sali igroscopici, che si trovano vicino alla superficie del muro sono responsabili della formazione di gocciolamenti d acqua che possono far pensare all inefficacia del trattamento. TRATTAMENTO DEI SUPPORTI: 1. PREPARAZIONE DEI MURI E necessario eliminare i rivestimenti esterni alla base del muro dove si andrà ad iniettare il prodotto. Questo è quanto mai necessario quando sono rigonfi o/e carichi di sali igroscopici (NITRATI). La parte interna del muro dovrà essere libera da pitture o/e carte da parati per favorire l evaporazione dell acqua. Eliminare i gessi carichi di sali igroscopici (NITRATI). 2. FORI DI INIEZIONE Generalmente vanno effettuati sulla facciata esterna del muro; se possibile, sotto il livello del pavimento: cm dal suolo. Diametro dei fori: dai 10 ai 16 mm in funzione al materiale da impregnare. Distanza dai 10 ai 20 cm su 1 o meglio 2 file parallele al suolo. In questo caso i fori sono da disporre a quinconce (a greca), ciò favorisce una migliore copertura delle zone da trattare. Profondità: i 2/3 dello spessore del muro. Perforazione: viene effettuata nelle fughe orizzontali di raccordo per i muri costruiti tramite sovrapposizione di blocchi paralleli al suolo (MATTONI PIETRE). Oppure secondo un angolo variabile dai 30 ai 45 per altri muri. 3/7
4 3. INIEZIONE 3.1 METODO I SP 500 prediluito in base ai rapporti descritti, va iniettato ad una pressione compressa tra 0,5 e 10 bar. Si possono utilizzare iniettori (fissi montati ad interferenza), o tramite una lancia mobile con anello di tenuta. L iniezione va effettuata fino alla saturazione del supporto. Essa si può considerare conclusa quando il prodotto fuoriesce dal muro successivamente si può passare al punto seguente. N.B. L iniezione in batteria (cioè simultanea da più fori) è da evitare in quanto non consente di controllare il flusso della soluzione di SP 500 a livello di ogni iniettore, soprattutto se i muri presentano delle cavità. 4/7
5 3.2 PROCEDIMENTO IN FUNZIONE ALLO SPESSORE DEI MURI MURI DI 300 mm: iniezione da un solo lato ad una sola profondità (i 2/3). MURI DI 400 mm: iniezione da un solo lato ma a 2 profondità. 1 perforazione ad 1/3 dello spessore del muro ed iniezione; 2 perforazione fino ai 2/3 dello spessore del muro ed iniezione. MURI CON SPESSORE SUPERIORE AI 400 mm : iniezione da entrambi i lati secondo il metodo indicato per i muri da 400 mm. MURI CON CAVITA : iniezione da 1 a 2 lati in funzione dello spessore del muro come già descritto. In questo caso è sempre necessaria l iniezione a diverse profondità per evitare che il prodotto si depositi solo nelle cavità. ISOLAMENTO DEI MURI NON TRATTATI : i muri divisori o i tramezzi a contatto diretto con la parete soggetta alle rimonte capillari dell acqua e/o umidità vengono isolati da quest ultima tramite iniezioni verticali effettuate il più vicino possibile all angolo creato dall intersezione dei due muri. 3.3 PRESSIONE DI INIEZIONE La pressione ed i tempi di iniezione devono essere calibrati in funzione alla natura del materiale e della sua porosità. E sempre consigliabile, optare per una bassa pressione ed un lungo tempo di iniezione; questo favorisce una distribuzione omogenea della soluzione nel muro, piuttosto che tempi brevi con pressioni alte che rischierebbero di infragilire la pietra. 3.4 CONSUMO Il consumo varia da 4 l. a 20 l. di soluzione in funzione alla struttura del muro e alla natura del materiale che lo costituisce. 5/7
6 1. ASCIUGATURA 1.1 TEMPI DI ASCIUGATURA I tempi di asciugatura sono relativamente lunghi: da 6 a 12 mesi per abitazioni riscaldate nei periodi freddi. In effetti, dopo la costituzione della barriera idrorepellente, l acqua non risale più nel muro, ma è comunque necessario che l acqua preesistente nonché quella iniettata con il trattamento evapori. Inoltre il tempo di asciugatura dipende dallo spessore e dalla natura del muro. La presenza di sali igroscopici (NITRATI) può impedire l asciugatura completa del muro. In questo caso l utilizzo di intonaci porosi specifici permetterà di evitare deterioramenti ulteriori dovute al rilascio di acqua da parte dei nitrati. 1.2 CONTROLLO L ASCIUGATURA L osservazione e l apprezzamento tattile permettono di avere solo una sensazione dell umidità del muro e del suo stato di essiccazione, che dovrà essere confermata con misurazioni precise tramite l UMIDIMETRO CM RIE - DEHAEN. 2. CHIUSURA DEI FORI La chiusura va effettuata dopo aver constatato una diminuzione del grado di umidità nel muro che generalmente è dopo 3-6 mesi dal trattamento. Lo stesso vale per la posa di intonaci esterni e di finitura per interni, vernici o carte. RACCOMANDAZIONI GENERALI: I SP 500 reagisce lentamente con l aria, questo può provocare nei bagni la formazione di sali insolubili. Allo stesso modo una durezza troppo elevata dell acqua può provocare il fenomeno sopracitato. Per ottenere la massima efficacia del trattamento è opportuno aspettare il tempo necessario di reticolazione del prodotto. Questi tempi variano in funzione alla natura del materiale e alla capacità dello stesso di facilitare lo scambio gassoso (evaporazione dell acqua). Solitamente i tempi sono compresi tra i 3 e i 7 giorni. Un buon risultato si ottiene già dopo 24 h. Nel caso che il prodotto venga impiegato contro le rimonte capillari è necessario dai 6/12 mesi. 6/7
7 Tenuto conto della natura Alcalina del prodotto tal quale (ph 13), è necessario evitare in sede di manipolazione e applicazione il contatto dello stesso con pezzi di Alluminio, lega leggera, legno e/o altri materiali sensibili agli alcali. 7/7
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