Il censimento degli alberi monumentali ai sensi della L. n. 10/2013 Definizione e criteri di monumentalità
|
|
- Teresa Manzo
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Il censimento degli alberi monumentali ai sensi della L. n. 10/2013 Definizione e criteri di monumentalità a cura di Gabriele Guidi, Vice Questore Aggiunto del Corpo Forestale dello Stato
2 LEGGE 14 gennaio 2013 n. 10 «Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani» D.M. 23 ottobre 2014 Istituzione dell elenco degli alberi monumentali d Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento DEFINIZIONE DI ALBERO MONUMENTALE
3 Albero monumentale ( Art. 7, comma 1 l. 10/13)..per albero monumentale si intendono: Albero ad alto fusto ISOLATO o FACENTE PARTE DI FORMAZIONI BOSCHIVE naturali o artificiali ovvero l ALBERO SECOLARE TIPICO I filari e le alberate Alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storico.
4 QUINDI MONUMENTALI Alber i ad alto fusto ( isolati, in bosco, secolari tipici o inseriti in particolari complessi architettonici) I filari e le alberate NO MONUMENTALI gli arbusti le formazioni areali ( gruppi, boschetti) i boschi
5 Albero ad alto fusto, isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali, ovunque ubicate, ovvero l albero secolare tipico, che possano essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità, per età o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico per rarità botanica e peculiarità della specie, ovvero che rechino un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali. Alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private
6 I filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani
7 Formazione Vegetale Monumentale. Gli alberi di qualunque specie, i filari, i gruppi e qualsiasi altra formazione vegetale di particolare interesse storico-culturale o di particolare pregio naturalistico-paesaggistico, che per età o dimensioni possono essere considerati come rari esempi di maestosità e longevità o che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale o delle tradizioni locali. L.R. n. 6/05 Legge Forestale Regionale Art.2 lett.l
8 Criteri di monumentalità 7 criteri/ 4 Aree Nella applicazione dei suddetti criteri, da utilizzare, anche in modo alternativo, sarà assicurato un approccio attento al contesto ambientale, storico e paesaggistico in cui l'albero insiste Pregio naturalistico (art. 5, lett. a, b, d, e DM Valore ecologico (art. 5, lett. c) Pregio paesaggistico ( art. 5, lett. f) Pregio storico- culturale- religioso ( art. 5, lett. g)
9 a) pregio naturalistico legato all età e alle dimensioni: legato alle peculiarità genetiche di ogni specie ma anche alle condizioni ecologiche in cui si trovano a vivere i singoli esemplari di una specie. Il criterio dimensionale, che riguarda la circonferenza del tronco, l altezza dendrometrica, l ampiezza e proiezione della chioma, costituisce elemento di filtro nella selezione iniziale ma non è imprescindibile qualora gli altri criteri siano di maggiore valori soglia minimi della circonferenza sono individuati mediante appositi atti. significatività. A tale proposito, i Importante nella valutazione è l aspetto relativo alla aspettativa di vita dell esemplare, che dovrà essere affrontato evitando di inserire nel rilevamento situazioni compromesse in misura irreversibile sia sotto il profilo fitosanitario che statico, questo valutato mediante l utilizzo delle metodologie in uso;
10 b) pregio naturalistico legato a forma e portamento: la forma e il portamento delle piante è alla base del loro successo biologico e anche dell importanza che ad essi è stata sempre attribuita dall uomo nel corso della storia. Tali criteri hanno ragione di essere presi in considerazione, in particolare, nel caso di esemplari cresciuti in condizioni ambientali ottimali (es. condizioni di optimum ecologico, assenza di potature errate, forma libera perfetta per la specie) o particolari (es. presenza di vento dominante) o per azioni dell uomo (es. potature) che possano aver indotto forma o portamento singolari ad essere meritevoli di riconoscimento;
11 d) pregio naturalistico legato alla rarità botanica: Si riferisce alla rarità assoluta o relativa, in termini di specie ed entità intraspecifiche. A tale riguardo si considerano anche le specie estranee all area geografica di riferimento, quindi esotiche, e alle specie che, seppur coerenti in termini di areale di distribuzione, sono poco rappresentate numericamente;
12 e) pregio naturalistico legato all architettura vegetale: riguarda particolari esemplari o gruppi organizzati in architetture vegetali basate su di un progetto architettonico unitario e riconoscibile, in sintonia o meno con altri manufatti architettonici. Le architetture vegetali sono caratterizzate da una notevole complessità derivante dai rapporti esistenti con gli elementi architettonici a cui si associano e con il contesto più generale in cui sono inserite. Si tratta spesso di ville e parchi storici di notevole interesse storico, architettonico e turistico, ma anche di architetture vegetali minori di interesse rurale. Il criterio di cui alla presente lettera è verificato e valutato d intesa con la Soprintendenza territorialmente competente del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
13 c) valore ecologico: è relativo alle presenze faunistiche che su di esso si insediano, con riferimento anche alla rarità delle specie coinvolte, al pericolo di estinzione ed al particolare habitat che ne garantisce l esistenza. L albero può rappresentare un vero e proprio habitat per diverse categorie animali in particolare: entomofauna, avifauna, micro-mammiferi. Tale prerogativa si riscontra soprattutto in ambienti a spiccata naturalità, dove la salvaguardia di queste piante rappresenta elemento importante per la conservazione di specie animali rare o di interesse comunitario;
14 f) pregio paesaggistico: considera l albero come possibile elemento distintivo, punto di riferimento, motivo di toponomastica ed elemento di continuità storica di un luogo. Trattasi di un criterio di sintesi dei precedenti, essendo il paesaggio, per sua definizione, costituito da diverse componenti: quella naturale, quella antropologico culturale e quella percettiva. Il criterio di cui alla presente lettera è verificato e valutato d intesa con la Soprintendenza territorialmente competente del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
15 g) pregio storico-culturale-religioso: è legato alla componente antropologico-culturale, intesa come senso di appartenenza e riconoscibilità dei luoghi da parte della comunità locale, come valore testimoniale di una cultura, della memoria collettiva, delle tradizioni, degli usi e costumi. Riguarda esemplari legati a particolari eventi della storia locale, tradizioni, leggende, riferimenti religiosi, ecc. Tale valenza è generalmente nota a livello locale e si tramanda per tradizione orale o è riscontrabile in iconografie, documenti scritti o audiovisivi. Il criterio di cui alla presente lettera è verificato e valutato d intesa con la Soprintendenza territorialmente competente del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
16 L albero più maestoso della Regione, è il platano del Piccioni ubicato sulla Strada Salaria in comune di Ascoli Piceno nei pressi della località Mozzano; si tratta di un Platanus orientalis che raggiunge un diametro di ben 2,70 metri Scheda n La tradizione popolare riferisce il platano a un tal Giovanni Piccioni nato nell Acquasantano nel 1798, comandante degli Ausiliari Pontifici e, dopo l unione dello Stato Pontificio al Regno d'italia, protagonista nell alto Piceno del brigantaggio antiunitario.
17 Il primato in altezza spetta ad un Ginko (Ginko biloba) che raggiunge la ragguardevole statura di 37,65 metri ed un età presunta di 180 anni Scheda n L'esemplare si trova nell'orto Botanico dell'università di Camerino (MC) fondato nel 1828.
18 L albero più vecchio della Regione è un tasso (Taxus baccata) al quale è attribuita un età di 600 anni Scheda n E il famoso tasso di Fonte Avellana radicante nei pressi dell omonimo Monastero, alle falde del Monte Catria, in Comune di Serra S.Abbondio (PU).
19 La roverella è la specie più rappresentata 165 casi La roverella di Treia (MC) è la più imponente della Regione (diam. di m.2,05 ed età di circa 450 anni) - Scheda n Già danneggiata nel 92 ha subito ulteriori danni nell agosto 2010
20 La quercia di Polesio in Comune di Ascoli Piceno: diam. di m. 1,88 ed età di 375 anni (Scheda n. 193) Lu Cerquò di Monsampietro Morico (FM) : diam. m. 1,77 ed età di 360 anni -Scheda n. 215-
21 La quercia di Macerata Feltria (PU): diam. di m. 1,68 ed età di 300 anni. (Scheda n. 74) La quercia di Serra de Conti (AN): diam. di m. 1,66 ed età di 300 anni (Scheda n. 126)
22 faggio di Canfaito, in comune di S. Severino Marche (MC), con un diametro di m. 1,99. Si tratta del faggio più imponente del maceratese, ubicato al limite di una faggeta, in prossimità di una radura utilizzata per il pascolo Scheda n. 319.
23 Il tronco del rarissimo cipresso della Guadalupa ubicato nel Parco di villa Cozza, a Macerata Scheda n Di minori La cerro-sughera, ubicata in Comune di Apecchio (PU) - Scheda n. 85-
24 Le rare betulle (Betula pendula) di Montegallo (AP) Scheda n Di minori La sughera nel nel parco dell Abbadia di Fiastra in Comune di Urbisaglia (MC) - Scheda n
25 L olmo di Castelplanio (AN) - Scheda n. 145
26 L olmo gentile ubicato in Comune di Carpegna (PU) - Scheda n. 11
27 Il gelso di Calboccio di Sopra, in comune di Sassocorvaro (PU), il più imponente delle Marche (diam. m. 1,43) Scheda n. 73 -
28 Il gelso di Garibaldi a Cà Micci di Sassofeltrio (PU) Scheda n. 70 -
29 La roverella che ricorda l eccidio compiuto dalle truppe nazifasciste il 18/08/1944 in Comune di Castignano (AP) Scheda n
30 La roverella di Monte Illuminato, in Comune di Lunano (PU), testimonia un miracolo compiuto da S.Francesco nel Scheda n. 10.
31 La misteriosa quercia delle streghe, in Comune di Montefiore dell Aso (AP) -scheda n Di minori I bagolari (Celtis australis) ubicati in comune di Sirolo (AN ) piantati da S. Francesco Scheda n. 121
32 GRAZIE PER L ATTENZIONE a cura di Gabriele Guidi, Vice Questore Aggiunto del Corpo Forestale dello Stato
Circolare relativa al censimento e all'istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'italia (Legge n. 10/2013)
Allegato 1 Circolare relativa al censimento e all'istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'italia (Legge n. 10/2013) La legge 14 gennaio 2013, n. 10 "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani"
Settore Tecnico Servizio Territorio e Servizi alla Città
Settore Tecnico Servizio Territorio e Servizi alla Città Ufficio Ambiente e Paesaggio AVVISO PUBBLICO finalizzato al censimento degli alberi monumentali radicati nel territorio del Comune di Magenta (ai
Il quadro normativo riguardante i criteri di monumentalità ed in particolare il criterio ecologico
Il quadro normativo riguardante i criteri di monumentalità ed in particolare il criterio ecologico Introduzione La legge n. 10 del 14 gennaio 2013, oltre a dettare regole per lo sviluppo degli spazi verdi
I criteri di monumentalità legati ai parchi storici, al paesaggio e alle architetture
I criteri di monumentalità legati ai parchi storici, al paesaggio e alle architetture Arch.Cristina LUCCA Soprintendenze piemontesi Archeologia, belle arti e paesaggio. A seguito dell'art. 7 della L. 10/2013
7 criteri per l attribuzione di monumentalità
7 criteri per l attribuzione di monumentalità Art. 5 Comma 1 Decreto interministeriale 23 ottobre 2014 Comma 2 Nella applicazione dei suddetti criteri, da utilizzare, anche in modo alternativo, sarà assicurato
Circolare relativa al censimento e all istituzione dell elenco degli alberi monumentali d Italia (Legge n. 10/2013)
Circolare relativa al censimento e all istituzione dell elenco degli alberi monumentali d Italia (Legge n. 10/2013) La legge 14 gennaio 2013, n. 10 Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani all art.
La valorizzazione degli alberi monumentali e la conservazione della biodiversità nel verde pubblico
La valorizzazione degli alberi monumentali e la conservazione della biodiversità nel verde pubblico Torino 21 novembre 2016 Andrea Ebone e Pier Giorgio Terzuolo LA TUTELA DEGLI ALBERI MONUMENTALI Art.7
Direzione generale Servizio paesaggio e biodiversità. Foto Mauro Cosolo
Direzione generale Servizio paesaggio e biodiversità Foto Mauro Cosolo Direzione generale Servizio paesaggio e biodiversità Disciplina regionale in materia di alberi monumentali: legge regionale 23 aprile
REGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 7 DICEMBRE 2009, N. 47 (TUTELA E VALORIZZAZIONE DEGLI ALBERI MONUMENTALI E
REGIONE CALABRIA LEGGE REGIONALE MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 7 DICEMBRE 2009, N. 47 (TUTELA E VALORIZZAZIONE DEGLI ALBERI MONUMENTALI E DELLA FLORA SPONTANEA AUTOCTONA DELLA CALABRIA) Approvata dal
Tutela degli alberi monumentali in Italia e in Emilia-Romagna
Bologna, 23/11/2016 Tutela degli alberi monumentali in Italia e in Emilia-Romagna Servizio Aree protette, Foreste e Sviluppo della Montagna Stefania Vecchio ARGOMENTI TRATTATI 1. Tutela regionale L.R.
"Censimento degli alberi monumentali ai sensi della legge 10/2013, art. 7 e del D.M. 23/10/2014" Milano 7 novembre 2017
Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Unità Organizzativa Parchi e Tutela della Biodiversità "Censimento degli alberi monumentali ai sensi della legge 10/2013, art.
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
AREA POLITICHE PER LO SVILUPPO RURALE SERVIZIO FORESTE PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE L Assessore alle Risorse Agroalimentari, Agricoltura, Alimentazione, Riforma fondiaria, Caccia e
VERDE SICURO? UNA QUESTIONE DI METODO 21 novembre 2013, Orto Botanico di Napoli
VERDE SICURO? UNA QUESTIONE DI METODO 21 novembre 2013, Orto Botanico di Napoli Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani, L. n 10/2013: cosa significa per i Comuni? Dott.ssa for. Francesca Ceres
RICHIESTA DI CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI AI SENSI DELLA LEGGE N 10/2013
Il giorno 24/06/2015 alle ore 21:46:56 (+0200) il messaggio con Oggetto "RICHIESTA DI CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI AI SENSI DELLA LEGGE N 10/2013" inviato da "luciano.marziliano@pec.it" ed indirizzato
- Censimento degli alberi monumentali - Uso del suolo
Dott. Marco Bagnoli - Censimento degli alberi monumentali - Uso del suolo ALBERI MONUMENTALI Quadro normativo: - la legge n. 60 del 1998 della Regione Toscana definisce alberi monumentali di alto pregio
Genesi ed evoluzione del sistema di tutela degli alberi monumentali
Giornata di studio La tutela e la gestione degli alberi monumentali Roma 13 dicembre 2018 Genesi ed evoluzione del sistema di tutela degli alberi monumentali Ministero delle politiche agricole alimentari,
CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10
CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10 SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE ALBERO O FORMAZIONE VEGETALE MONUMENTALE N. scheda: 01_E085_VS_20 Data rilievo: 28/04/2015 Albero singolo Filare
Gli alberi monumentali dei Nebrodi. Prof. Rosario Schicchi Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali UNIPA
Gli alberi monumentali dei Nebrodi Prof. Rosario Schicchi Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali UNIPA La problematica connessa al censimento, alla salvaguardia e alla valorizzazione degli alberi
MONITORAGGIO DEGLI ALBERI MONUMENTALI TUTELATI AI SENSI DELLA L.R. 2/77
MONITORAGGIO DEGLI ALBERI MONUMENTALI TUTELATI AI SENSI DELLA L.R. 2/77 TUTELA DEGLI ALBERI DI NOTEVOLE PREGIO SCIENTIFICO E MONUMENTALE. EFFICACIA E CRITICITA NELLA GESTIONE DEL VINCOLO Monica Palazzini
CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10
N. scheda: CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10 SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE ALBERO O FORMAZIONE VEGETALE MONUMENTALE 02/E805/PG/10 Data rilievo: 23/02/2016 Albero singolo Filare
CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10
CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10 SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE ALBERO O FORMAZIONE VEGETALE MONUMENTALE N. scheda: 03_E085_VS_20 Data rilievo: 28/04/2015 Albero singolo Filare
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 18/11/2014 è stato pubblicato il D. Min. Politiche Agricole, Alim.
Le norme per la tutela degli alberi monumentali Dopo l emanazione del D.M. 23/10/2014 che reca le modalità per la redazione dell elenco nazionale degli alberi monumentali ed ulteriori specifiche delle
Risultati del censimento degli alberi monumentali d Italia e prospettive
Conserviamo gli alberi monumentali custodi di memorie e del paesaggio 10 novembre 2018 Belluno Risultati del censimento degli alberi monumentali d Italia e prospettive Ministero delle politiche agricole
CONVEGNO «GLI ALBERI MONUMENTALI IN PIEMONTE» Gli alberi monumentali di Torino. Gian Michele CIRULLI Servizio Verde Gestione Città di Torino
CONVEGNO «GLI ALBERI MONUMENTALI IN PIEMONTE» Gli alberi monumentali di Torino Gian Michele CIRULLI Servizio Verde Gestione Città di Torino Torino 3 maggio 2017 Patrimonio arboreo pubblico di Torino Un
CENSIMENTO ALBERI MONUMENTALI / APPROVAZIONE
Città metropolitana di Bologna COPIA n. 75 del 15.07.2015 OGGETTO: CENSIMENTO ALBERI MONUMENTALI / APPROVAZIONE Il gior 15 luglio 2015 alle ore 14.00 nel Municipio, previa l'osservanza di tutte le formalità
TESTO DELLA SEGNALAZIONE
PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE (PTCP) DI MONZA E BRIANZA SEGNALAZIONE PRESENTATA DA: OSSERVATORIO PTCP DI MONZA E BRIANZA SEGNALAZIONE A cura di Comune di Desio Data: 05/12/2011 TESTO
L ELENCO DEGLI ALBERI MONUMENTALI D ITALIA
Giornata di studio La tutela e la gestione degli alberi monumentali Roma 13 dicembre 2018 L ELENCO DEGLI ALBERI MONUMENTALI D ITALIA Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo
CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10
CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI Legge 14 gennaio 2013, n.10 SCHEDA DI IDENTIFICAZIONE ALBERO O FORMAZIONE VEGETALE MONUMENTALE N. scheda: 1 Data rilievo: 20/06/2015 Albero ngolo Filare ngolo x Filare
La provincia di Pavia
Capitolo 14 La provincia di Pavia Bruno Sparpaglione Ufficio Riserve Naturali - Provincia di Pavia 14.1 Il censimento La Provincia di Pavia ha iniziato nel 1989 l esperienza guida del censimento degli
CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI DI SAN GIORGIO A CREMANO
Associazione Studi Ornitologici Italia Meridionale ASOIM onlus CENSIMENTO DEGLI ALBERI MONUMENTALI DI SAN GIORGIO A CREMANO A cura di Marilena Terminio e Maurizio Fraissinet 1 Indice Premessa Pag. 3 Metodi
effettiva tutela è rappresentato da un decreto del Presidente della Regione. Ad oggi
Regione Emilia-Romagna Fascicolo: 2019.2.4.1.67 AL/2019/1783 del 22/01/2019 OGGETTO 7812 Bologna, 22 gennaio 2018 Alla c.a. di Simonetta Saliera nppptto 7 812 Presidente dell'assemblea Legislativa dell'emilia-romagna
TUTELIAMOLI! Fabio Altitonante
PROGETTO DI TUTELA DEGLI ALBERI MONUMENTALI DELLA PROVINCIA DI MILANO IN BASE AI VINCOLI PREVISTI DALL ADEGUAMENTO DEL PTCP ALLA LR 12/05 - GIUGNO 2012 Assessore con deleghe alla Pianificazione del Territorio,
Giunta Regionale della Campania /06/
Giunta Regionale della Campania DECRETO DIRIGENZIALE DIRETTORE GENERALE/ DIRIGENTE UFFICIO/STRUTTURA DIRIGENTE UNITA OPERATIVA DIR. / DIRIGENTE STAFF dott.ssa Della Valle Flora DECRETO N Oggetto: DEL DIREZ.
La Rete ecologica regionale nel Piano paesaggistico regionale
La Rete ecologica regionale nel Piano paesaggistico regionale pierpaolo zanchetta - pierpaolo.zanchetta@regione.fvg.it - tel. 0432 555592 giuliana renzi giuliana.renzi@regione.fvg.it - tel. 040 3775470
SCHEDA PIANTE MONUMENTALI
Nome scientifico: Famiglia: 1 Nome comune: Nome locale: 2 Comune : 3 Ambiente Urbano Ambiente Extraurbano 4 Località: 5 Indirizzo : 6 Pubblica Proprietà Privata Estremi proprietà Nome 7 Cognome Via/Piazza
Gestione degli alberi monumentali 1
Gestione degli alberi monumentali 1 Francesco Ferrini Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell Ambiente sez. Coltivazioni Arboree Università di Firenze. Viale delle Idee, 30-50019
Alberi monumentali dell Emilia Romagna Nicoletta Vai Regione Emilia-Romagna
Alberi monumentali dell Emilia Romagna Nicoletta Vai Regione Emilia-Romagna Che cos è un albero monumentale? Non è semplicemente un grande albero di bell aspetto ha un importante valore ambientale è simbolo
Alberi monumentali dell Emilia Romagna Nicoletta Vai Regione Emilia Romagna - Servizio fitosanitario
Alberi monumentali dell Emilia Romagna Nicoletta Vai Regione Emilia Romagna - Servizio fitosanitario Che cos è un albero monumentale? Non è semplicemente un grande albero di bell aspetto ha un importante
BILANCIO ARBOREO. Mandato Sindaco Nicola Sanna
BILANCIO ARBOREO 2019 CITTÀ DI SASSARI 2014-2014- 2019 Mandato Sindaco Nicola Sanna Introdotto dalla Legge 10/2013 art. 3 bis comma 2, è obbligatorio per tutti i Comuni con oltre 15.000 abitanti. Nicola
BILANCIO ARBOREO CITTÀ DI COMO
BILANCIO ARBOREO DELLA CITTÀ DI COMO 2012 2016 Ai sensi dell art. 3-bis, comma 2 della Legge 113/1992 così come modificato dall art. 2 della Legge 10/2013 Settore Mobilità e Trasporti Parchi e Giardini
Comune di Castiglione Cosentino PROVINCIA DI COSENZA
Comune di Castiglione Cosentino PROVINCIA DI COSENZA Piazza Vittorio Veneto, 16 CAP 87040 - Tel 0984.442007/442775 Fax 0984.442185 www.comune.castiglionecosentino.cs.it - castiglionecosentino@postecert.it
RISULTATI E PROSPETTIVE DEL PROGETTO PRO ARBORA
RISULTATI E PROSPETTIVE DEL PROGETTO PRO ARBORA I Monumentali 23/11/2012 Varese Dr. Mattia Castiglioni Dott.sa Dina Porazzini Dr. Ambrogio Zanzi Dott.sa Cecilia Zanzi PRO ARBORA PROGETTO INTERREGIONALE
CAMERA DEI DEPUTATI DISEGNO DI LEGGE APPROVATO DAL SENATO DELLA REPUBBLICA. il 12 aprile 2011 (v. stampato Senato n. 2472) (PRESTIGIACOMO)
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 4290 DISEGNO DI LEGGE APPROVATO DAL SENATO DELLA REPUBBLICA il 12 aprile 2011 (v. stampato Senato n. 2472) PRESENTATO DAL MINISTRO DELL AMBIENTE
Città di Arzignano. Alberi rilevanti dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Allegato 4.4 all Indagine Agronomica. Provincia di Vicenza
Città di Arzignano Provincia di Vicenza Alberi rilevanti dal punto di vista paesaggistico e ambientale Ufficio di Piano 15/05/2007 Allegato 4.4 all Indagine Agronomica 001 Farnia di Monte Romanin Quercur
Grandi alberi nel territorio di Laconi
Ente Foreste della Sardegna Servizio di Amministrazione di Oristano Grandi alberi nel territorio di Laconi 1 Pino d aleppo (pinus halepensis) Località Parco Aymerich Proprietà Regione Sarda Circonferenza
Caratteristiche Generali. Caratteristiche Dendometriche
Numero Scheda: Numero Gruppo: Autore: AM212 G212 Marco Bagnoli Data: 03/07/2007 Caratteristiche Generali Nome Comune: Denominazione Locale: Specie: TipoAlbero: Posizione: Roverella Quercia Sanmartina Quercus
CENSIMENTO ALBERI MONUMENTALI
CENSIMENTO ALBERI MONUMENTALI - P. Indipendenza, 14-28822 Il censimento - gli attori Amministrazione Provinciale Area Ambiente - Ufficio Protezione Ambiente Amministrazioni Comunali Tecnici Incaricati
REGOLAMENTO DEL VERDE E DEL PAESAGGIO URBANO (pubblico e privato)
REGOLAMENTO DEL VERDE E DEL PAESAGGIO URBANO (pubblico e privato) (Proposta di integrazione del testo elaborato nel Tavolo di partecipazione 2014-2015 tra Assessorato all'ambiente, Associazioni e Professionisti
Il ruolo dei dottori agronomi e dei dottori forestali nella gestione degli alberi monumentali
Convegno internazionale I monumentali - Varese 23 novembre 2012 Il ruolo dei dottori agronomi e dei dottori forestali nella gestione degli alberi monumentali Marcellina Bertolinelli, dottore agronomo Coordinatore
Caratteristiche Generali. Caratteristiche Dendometriche
Numero Scheda: Numero Gruppo: Autore: AM051 G051 Marco Bagnoli Data: 23/05/2006 Caratteristiche Generali Nome Comune: Roverella Denominazione Locale: Querce di Casa Nera (1) Specie: TipoAlbero: Posizione:
GESTIONE E CURA DI ALBERI MONUMENTALI DEL PIEMONTE
GESTIONE E CURA DI ALBERI MONUMENTALI DEL PIEMONTE 26/09/2011 Malattie e stabilità delle piante arboree ornamentali e forestali in ricordo di Giovanni Nicolotti A cura di: Andrea Ebone Francesco Grisoni
Determinazione Dirigenziale
Dipartimento Tutela Ambientale Direzione Gestione Territoriale Ambientale e del Verde UFFICIO SEGRETERIA, COMUNICAZIONE, OBIETTIVI E COORDINAMENTO RISORSE UMANE Determinazione Dirigenziale NUMERO REPERTORIO
L ARCHITETTURA DEGLI ALBERI. Loretta Gratani
L ARCHITETTURA DEGLI ALBERI Loretta Gratani Loretta Gratani, Professore Ordinario di Ecologia Vegetale presso il Dipartimento di Biologia Ambientale, Sapienza Università di Roma, Rappresentante del CNR
DELIBERAZIONE N. 7/8 DEL
DELIBERAZIONE N. 7/8 DEL 17.2.2015 Oggetto: Istituzione dell elenco degli alberi monumentali della Sardegna. Atto di indirizzo interpretativo e applicativo dell art.7 della legge 14 gennaio 2013, n. 10
Bologna, 4/3/2015 WORKSHOP Decreto interministeriale 23 ottobre
Bologna, 4/3/2015 WORKSHOP Decreto interministeriale 23 ottobre 2014 «Istituzione dell elenco degli alberi monumentali d Italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento» Servizio Parchi e
Corpo Forestale dello Stato Comando Provinciale Pesaro
Corpo Forestale dello Stato Comando Provinciale Pesaro L.R. n. 6 del 23/2/2005 LEGGE FORESTALE REGIONALE a cura di Gabriele Guidi Vice Questore Aggiunto del Corpo Forestale dello Stato, Comando Provinciale
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI COMPONENTE FORESTALE
REGIONE BASILICATA Dipartimento Ambiente, Territorio, Politiche della Sostenibilità Nome del Sito Codice SIC Serra di Calvello IT9210240 RETE NATURA 2000 Rilevatori / data Falconeri Giuseppe, Ferraro Luciano
(Testo coordinato con le modifiche ed integrazioni di cui alla L.R. 26 febbraio 2010, n. 8) Art. 1 (Finalità)
Legge regionale 7 dicembre 2009, n. 47 Tutela e valorizzazione degli alberi monumentali e della flora spontanea autocna della Calabria. (BUR n. 22 dell 1 dicembre 2009, supplemento straordinario n. 8 del
OTTO NUOVI ALBERI MONUMENTALI PER CERVARESE S. CROCE
COMUNICATO STAMPA GRUPPO D INTERVENTO GIURIDICO VENETO, 14 OTTOBRE 2015 OTTO NUOVI ALBERI MONUMENTALI PER CERVARESE S. CROCE Il Gruppo d Intervento Giuridico, con grande contentezza e gratitudine, rende
LEGGE REGIONALE N. 50 DEL REGIONE VALLE D'AOSTA. Tutela delle piante monumentali
LEGGE REGIONALE N. 50 DEL 21-08-1990 REGIONE VALLE D'AOSTA Tutela delle piante monumentali Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE VALLE D'AOSTA N. 35 del 28 agosto 1990 Il Consiglio Regionale ha approvato;
Regione Puglia. Deliberazione della Giunta Regionale N. 683 DEL
Regione Puglia Deliberazione della Giunta Regionale N. 683 DEL 02-04-2015 Legge 14 gennaio 2013, n. 10. Recepimento della definizione di albero monumentale di cui all'articolo 7 C.1.Presa d'atto della
Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio
Il paesaggio delle cascine: esemplificazione metodologica per l'analisi paesisitica ed un progetto di fruizione del territorio arch. Antonio rubagotti PREMESSA METODOLOGICA ESEMPLIFICAZIONE DI UNA METODOLOGIA
L impegno della Regione Piemonte e della Città di Torino per la valorizzazione e la tutela del patrimonio arboreo del territorio
stampato su carta riciclata Format: Ufficio Grafico Servizio Centrale Informazione - Città di Torino Divisione Ambiente e Verde Settore Gestione Verde Via Padova 29-10152 Torino e-mail: verdepubblico@comune.torino.it
RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE
RETI ECOLOGICHE e TUTELE NATURALISTICHE E PAESAGGISTICHE OBIETTIVO DEL PTCP: COORDINAMENTO e INTEGRAZIONE di diverse politiche e normative volte alla conservazione, tutela e valorizzazione della biodiversità,
Comune: Aiello del Sabato Specie: Quercia (Quercus Robur) Nome Locale: Cerza Circonferenza del Tronco: 4 mt. Altezza: 20 mt. Diametro della Chioma: 20 mt. Età Stimata: Circa 300 anni Dove si trova: centro
CONSISTENZA E PRELIEVO DELLO STORNO NELLE MARCHE
CONSISTENZA E PRELIEVO DELLO STORNO NELLE MARCHE URIANO MECONI Dirigente P.F. Attività Ittiche e Faunistico-Venatorie Regione Marche 1 Regione Marche Art. 9 comma 1 lettera A direttiva Uccelli L.R. 8/2007
Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane
Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane REALIZZARE LA CONNESSIONE ECOLOGICA LUNGO IL CORRIDOIO REGIONALE 28 E LA DORSALE VERDE NORD Obiettivo Realizzare la connessione ecologica tra il Bosco di Vanzago
IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO"
IL TORRENTE COSIA: FILO CONDUTTORE DELLA BIODIVERSITA' TRA NATURA E UOMO BANDO CARIPLO - SCUOLA 21, A.S. 2013/14 FASE 1: ESPLORAZIONE DELL ARGOMENTO" CLASSE III UNITA' DI APPRENDIMENTO 2: LA DIVERSITA
Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati
Regime sanzionatorio per abbattimenti di alberi non autorizzati Giornata di Studio Quadro normativo intorno agli alberi Federazione Interregionale ODAF Piemonte Valle D Aosta Torino Centro Polifunzionale
Allegato B. Relazione fotografica degli esemplari arborei di pregio 1. Comune di Noceto P.S.C. Piano Strutturale Comunale
Comune di Noceto P.S.C. Piano Strutturale Comunale Quadro Conoscitivo Ambientale Allegato B Allegato B Relazione fotografica degli esemplari arborei di pregio 1 1 Interamente tratto da Alberi di valore
D.M. 23 ottobre 2014 recante: Istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento.
D.M. 23 ottobre 2014 recante: Istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento. (1) Pubblicato nella Gazz. Uff. 18 novembre 2014, n. 268.
Bordighera (IM) DIES PALMARUM Sanremo, Villa Ormond, giovedì 5 dicembre 20123
IL GIARDINO WINTER VERSO LA RINASCITA MARCO DEVECCHI Docente di Parchi e giardini del Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell Università di Torino Bordighera (IM) DIES PALMARUM Sanremo,
PRESENTAZIONE INDICE USCITA CONTINUA >
WWF 1 PRESENTAZIONE Fino a pochi decenni or sono il nostro territorio era popolato da alberi grandi e piccoli che avevano ruoli di diverso tipo: produttivi per il legname, la frutta e l allevamento del
La tutela degli alberi monumentali
Febbraio 2015 La tutela degli alberi monumentali Attuazione dell art.7 della L. n. 10/2013 e nuovi profili di collaborazione tra Amministrazioni e stakeholders Vice Capo del Corpo forestale dello Stato
I presupposti per la costruzione della Rete ecologica Brescia,
I presupposti per la costruzione della Rete ecologica Brescia, 22.12.2015 Dr.For.Michele Cereda Cosa fa parte della rete ecologica? La lettura del territorio a scale diverse La conoscenza dei componenti
Misura Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali
Operazione 8.5.01 Misura 8.5.01 - - Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio AREE DI INTERVENTO 2 1. superfici forestali di proprietà pubblica, 2. superfici forestali di proprietà
Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità
Scheda dei paesaggi e individuazione degli obiettivi di qualità Contenuti della scheda Per la definizione degli indirizzi di valorizzazione dei paesaggi gli elementi conoscitivi relativi ad ogni territorio
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI DECRETO 23 ottobre 2014 Istituzione dell'elenco degli alberi monumentali d'italia e principi e criteri direttivi per il loro censimento. (14A08883)
Censimento Filari - Zona 2:
Inquadramento: Censimento Filari - Zona 2: Dettaglio: Breve descrizione della zona: La zona 2 è localizzata nella fascia nord - ovest del paese, nell ambito delle frazioni di Piffione e Gerole. Ha mantenuto
L inventario delle azioni di tutela attiva e di ricostruzione della connettività nell Ambito Territoriale Omogeneo della Val di Cembra
L inventario delle azioni di tutela attiva e di ricostruzione della connettività nell Ambito Territoriale Omogeneo della Val di Cembra Segonzano 28 ottobre 2014 Michele Caldonazzi ALBATROS S.r.l. Inventario
L ESPERIENZA DEL COMUNE DI ROVERETO. Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto
L ESPERIENZA DEL Maurizio Tomazzoni Assessore all'urbanistica, patrimonio e cultura, Comune di Rovereto L analisi del paesaggio costituisce l elemento centrale oltre che di novità, dell intero processo
Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio. Gruppo di progettazione
Provincia di Livorno Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale QUADRO CONOSCITIVO Il paesaggio Gruppo di progettazione Arch. Antonella Valentini (coordinamento) Arch. Gabriele Paolinelli Arch. Paola
ELEMENTI DI RISORSA. Albero monumentale Filare Piantata Doppio filare / Viale alberato
ELEMENTI DI RISORSA Albero monumentale Filare Piantata Doppio filare / Viale alberato Giardino storico o di pregio Zona boscata / Verde di pregio Macero Siepe Pilastrino Edificio di culto Torre / Ed. fortificato
Rilevazione Alberi di Ulivo
Dr. Paolo Antonio Manghisi Via Di Vagno, n. 34 72015 Fasano (Br) Tel.Cell. 339/7655534 e mail: Rilevazione Alberi di Ulivo COMMITTENTE: PARCO DI MILETO s.r.l. LOCALITÀ: Via Del Miracolo 72015 Pozzo Faceto
SCHEDA IDENTIFICATIVA ALBERI MERITEVOLI DI TUTELA IS-P Comune di Monticelli d Ongina
ALLEGATO A SCHEDE IDENTIFICATIVE DEGLI ALBERI MERITEVOLI DI TUTELA PRESENTI ALL INTERNO DELLA PORZIONE COMUNALE DEL SIC-ZPS FIUME PO DA RIO BORIACCO A BOSCO OSPIZIO (UNITA DI PAESAGGIO LOCALI: AREE PERIFLUVIALI
Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell Umbria
Federazione Regionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali dell Umbria Giornate di aggiornamento professionale sulla martellata nei boschi governati a ceduo 27-28 maggio 2011 Brevi cenni bio-ecologici
CARATTERISTICHE PRESENTAZIONEE DOMANDA NULLA-OSTA. PRATICHE UFFICIO VALORIZZAZIONE AMBIENTALE ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO
CARATTERISTICHE PRESENTAZIONEE DOMANDA NULLA-OSTA. PRATICHE UFFICIO VALORIZZAZIONE AMBIENTALE ALLEGATO B ENTE PARCO REGIONALE DEL CONERO Via Peschiera 30a 60020 SIROLO (AN) TEL. 071.9331161 FAX. 071.9330376
La provincia di Brescia
Capitolo 7 Elena Tironi Settore Assetto Territoriale, Parchi e Valutazione Impatto Ambientale - Provincia di Brescia 7.1 Il censimento Con il primo censimento degli alberi monumentali della Provincia di
NATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO
NATURA 2000 E LA BIODIVERSITÀ NELLE AREE PROTETTE DEL TRENTINO dott. Lucio Sottovia Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree protette Ufficio Biodiversità e Rete Natura 2000 Trento, venerdì 26 maggio 20017
proposta di legge n. 259
REGIONE MARCHE Assemblea legislativa proposta di legge n. 259 a iniziativa della Giunta regionale presentata in data 13 dicembre 2018 DISPOSIZIONI DI SEMPLIFICAZIONE E AGGIORNAMENTO DELLA NORMATIVA REGIONALE
Casalecchio di Reno Verso il piano di gestione del Parco della Chiusa
FISIONOMIA E DINAMICA DEI BOSCHI E DEGLI ARBUSTETI DEL PARCO DELLA CHIUSA ANTONIO GABELLINI FOTO 1933 FOTO 1954 FOTO 1981 FOTO 2000 FOTO 2011 CLASSIFICAZIONE SEGUENDO LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIA
SCHEDA IDENTIFICATIVA ALBERI MERITEVOLI DI TUTELA GG Comune di Monticelli d Ongina
ALLEGATO B SCHEDE IDENTIFICATIVE DEGLI ALBERI MERITEVOLI DI TUTELA PRESENTI ALL ESTERNO DELLA PORZIONE COMUNALE DEL SIC-ZPS FIUME PO DA RIO BORIACCO A BOSCO OSPIZIO SCHEDA IDENTIFICATIVA ALBERI MERITEVOLI
Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino. Aspetti normativi
Riserva Naturale Regionale Orientata Dune di Campomarino Aspetti normativi Il quadro normativo Le Aree Protette Beni paesaggistici Politiche e strumenti di sostegno dell UE Le Direttive CEE Il quadro normativo
Giunta Regionale della Campania
Giunta Regionale della Campania DECRETO DIRIGENZIALE DIARTIMENTO Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali CAO DIARTIMENTO DIRETTORE GENERALE / DIRIGENTE STAFF DIARTIMENTO DIRIGENTE UNITA OERATIVA
I GRANDI ALBERI DELLA PROVINCIA DI ROMA COMUNE DI SAN POLO DEI CAVALIERI SEGNALAZIONI
Dipartimento IV - Servizi di tutela e valorizzazione dell'ambiente Servizio 5 - Aree protette e parchi regionali I GRANDI ALBERI DELLA PROVINCIA DI ROMA COMUNE DI SAN POLO DEI CAVALIERI SEGNALAZIONI Si
dsb office of landscape design Palidano di Gonzaga Novembre 2015 RESTAURO E VALORIZZAZIONE DEL PARCO STORICO DI VILLA STROZZI
Palidano di Gonzaga Novembre 2015 VILLA STROZZI LUOGO DEL CUORE 2013 VILLA STROZZI LUOGO DEL CUORE VILLA STROZZI LUOGO DEL CUORE VILLA STROZZI LUOGO DEL CUORE OBIETTIVI DI PROGETTO Recuperare il parco
FACOLTA DI ARCHITETTURA
CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Laboratorio di Pianificazione del Paesaggio Insegnamento Paesaggio Docente: CRITERI E METODI DI ANALISI DELLA COPERTURA DEL SUOLO SOMMARIO 1) Legenda del Protocollo
Servizio paesaggio e biodiversità
Servizio paesaggio e biodiversità Legge regionale 29 dicembre 2016, n. 25 (Legge di stabilità 201), articolo 5, comma 2. Contributi a sostegno degli interventi per la cura ordinaria e straordinaria e per
RILIEVO DELLE ALBERATURE
2 RILIEVO DELLE ALBERATURE Per poter procedere nella fase della progettazione si è reso necessario procedere ad un rilievo di dettaglio delle alberature, che ne evidenzi la specie e il diametro, al fine