FACOLTA DI ARCHITETTURA
|
|
- Uberto Borrelli
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Laboratorio di Pianificazione del Paesaggio Insegnamento Paesaggio Docente: CRITERI E METODI DI ANALISI DELLA COPERTURA DEL SUOLO
2 SOMMARIO 1) Legenda del Protocollo CORINE Land Cover 2) Ecosistemi e copertura del suolo 3) Analisi al primo livello del CORINE Land Cover 4) Analisi delle superfici artificiali 5) Analisi delle aree agricole 6) Analisi delle aree naturali e seminaturali 7) Indici faunistici
3 PROTOCOLLO CORINE LAND COVER ESEMPIO DI LEGENDA FACOLTA DI ARCHITETTURA
4 PROTOCOLLO CORINE LAND COVER ESEMPIO DI LEGENDA FACOLTA DI ARCHITETTURA
5 ECOSISTEMI E COPERTURA DEL SUOLO Paesaggio: configurazione spaziale di patches; mosaico di ecosistemi ed usi del suolo Seminativi in aree irrigue Bosco di querce caducifoglie Ecosistema agricolo Ecosistema forestale
6 ANALISI AL PRIMO LIVELLO DEL CORINE 1 SUPERFICI ARTIFICIALI 2 SUPERFICI AGRICOLE UTILIZZATE BASSA MEDIA 3 TERRITORI BOSCATI E AMBIENTI SEMINATURALI 4 ZONE UMIDE ALTA 5 CORPI IDRICI
7 ANALISI DELLE SUPERFICI ARTIFICIALI % di superficie impermeabilizzata 111 Tessuto urbano continuo 112 Tessuto urbano continuo discontinuo 142 Aree ricreative e sportive 141 Aree verdi urbane Carico urbanistico 111 Tessuto urbano continuo (es: 3 mq/mq) 111 Tessuto urbano continuo (es: 0,2 mq/mq)
8 ANALISI DELLE SUPERFICI ARTIFICIALI Aree verdi urbane Area agricola Villa storica Bosco Invaso artificiale Bosco
9 ANALISI DELLE AREE AGRICOLE FACOLTA DI ARCHITETTURA Stato emerobiotico: alterazione delle condizioni originarie a causa delle pratiche agricole Seminativi in aree irrigue Oliveti Seminativi in aree non irrigue
10 ANALISI DELLE AREE NATURALI E SEMINATURALI Criterio (floristico): Numero specie rare o minacciate, endemiche, di interesse comunitario, di interesse conservazionistico in rapporto con il numero di specie totali Criterio (floristico): numero specie a distribuzione locale in rapporto con il numero di specie totali
11 ANALISI DELLE AREE NATURALI E SEMINATURALI Struttura verticale Rappresenta, insieme ad altri, il grado di diversificazione del soprassuolo forestale. La sua misura può essere codificata nelle seguenti categorie (Del Favero, 2000; Ciancio et al., 2002): monoplana: le chiome arboree sono poste più o meno tutte alla stessa altezza (alberi appartenenti tutti alla stessa classe cronologica); biplana: presenza di due piani di chiome arboree, ben diversificati fra loro in altezza (alberi appartenenti a due classi cronologiche); multiplana: presenza di più di due piani di chiome arboree, ben diversificati fra loro in altezza (alberi appartenenti a più di due classi cronologiche); stratificata: le chiome arboree si distribuiscono a varie altezze, lungo tutto il profilo verticale; non vi è correlazione tra dimensioni ed età dei singoli alberi e non è possibile individuare alcuna classe cronologica (boschi disetaneiformi).
12 ANALISI DELLE AREE NATURALI E SEMINATURALI Grado di copertura delle chiome Esprime indirettamente il livello di naturalità della cenosi forestale e, nel caso di boschi sottoposti a governo, il tempo relativo che è trascorso dall ultimo taglio. Inoltre la copertura esercitata dalle chiome è un importante fattore di modulazione della quantità e della qualità della luce che filtra verso livelli inferiori della struttura verticale e del terreno, condizionandone le dinamiche ecologiche. Tale indicatore è misurato su punti o transetti, con successiva verifica indiretta mediante foto aerea.
13 ANALISI DELLE AREE NATURALI E SEMINATURALI Forma di governo del soprassuolo forestale Incide direttamente sulla biodiversità e sulla qualità degli ecosistemi forestali (cfr. active learning sugli aspetti forestali).
14 ANALISI DELLE AREE NATURALI E SEMINATURALI Classe di conservazione dell habitat (con particolare riferimento agli habitat della Rete Natura 2000) Esprime l importanza conservazionistica dell habitat nel contesto nazionale e pertanto può essere di utili indirizzo per le priorità nelle strategie di gestione ed intervento sul Sito. Ad es: Habitat Natura 2000; Habitat Natura 2000 prioritari.
15 ANALISI DELLE AREE NATURALI E SEMINATURALI Sensibilità dell habitat Esprime la resistenza dell habitat alle criticità e minacce esterne e può essere di utili indirizzo per le priorità nelle strategie di gestione ed intervento sul Sito.
16 ANALISI DELLE AREE NATURALI E SEMINATURALI Rarità dell'habitat (con particolare riferimento agli habitat Natura 2000) Esprime l importanza conservazionistica dell habitat nel contesto nazionale e pertanto può essere di utili indirizzo per le priorità nelle strategie di gestione ed intervento sul Sito. E attribuita la caratteristica di habitat raro a tutti gli habitat che, in Italia, hanno una superficie complessiva inferiore ai 1000 ha (Petrella et al., 2005).
17 INDICI FAUNISTICI FACOLTA DI ARCHITETTURA Vocazione faunistica: permette, a partire dall idoneità faunistica ss, di definire la vocazionalità di un habitat o di un ecosistema per ciascuna specie o gruppo di specie. La vocazione faunistica è individuata sulla base le conoscenze sull ecologia delle diverse specie, utilizzando come base informativa gli strati di copertura del suolo e della vegetazione, di corsi d acqua, di corpi d acqua temporanei e permanenti. La raganella: Colonizza preferibilmente bacini con abbondante vegetazione arborea e boschi con pozzi o inondati (anche in modo temporaneo), ma può vivere anche in stagni, pozze, piccoli corsi d acqua o anse di fiumi e canali di irrigazione con vegetazione bassa
18 INDICI FAUNISTICI FACOLTA DI ARCHITETTURA IDONEITA VOCAZIONE BASSA MEDIA ALTA
19 INDICI FAUNISTICI FACOLTA DI ARCHITETTURA n. specie interesse presenti nell'habitat/n. specie presenti nel sito esprime l importanza dell habitat per la fauna di interesse conservazionistico, con riferimento a specie rare, minacciate, di interesse biogeografico, di interesse comunitario, inserite in liste rosse. PRESENZA BASSA MEDIA ALTA
20 MATERIALE DI RIFERIMENTO 1) BATTISTI C., Frammentazione ambientale, connettività, reti ecologiche. Un contributo teorico e metodologico con particolare riferimento alla fauna selvatica. Provincia di Roma, Assessorato alle politiche agricole, ambientali e Protezione Civile, Roma, pp ) BOITANI L., CORSI F., FALCUCCI A., MARZETTI I., MASI M., MONTEMAGGIORI A., OTTAVINI D., REGGIANI G. & C. RONDININI, Rete Ecologica Nazionale. Un approccio alla Conservazione dei Vertebrati Italiani, Relazione Finale, Ministero dell Ambiente e del Territorio. 3) CIANCIO O., CORONA P., MARCHETTI M., NOCENTINI S., Linee guida per la gestione sostenibile delle risorse forestali e pastorali nei Parchi Nazionali. Accademia Italiana di Scienze Forestali, Firenze, 2002, pp ) DEL FAVERO R. (A CURA DI), Biodiversità ed indicatori sui tipi forestali del Veneto. Commissione Europea, Accademia Italiana di Scienze Forestali, Direzione Regionale delle Foreste e dell'economia Montana, Regione Veneto, Mestre.
21 GRAZIE PER L ATTENZIONE giacomo.cozzolino@libero.it
FACOLTA DI ARCHITETTURA
CORSO DI LAUREA IN ARCHITETTURA DEL PAESAGGIO Laboratorio di Pianificazione del Paesaggio Insegnamento Paesaggio Docente: CRITERI E METODI DI VALUTAZIONE DEI SISTEMI DI PAESAGGIO (SENSU ECOSISTEMICO) RICAPITOLANDO
DettagliAnas SpA PROGETTO DEFINITIVO. Direzione Progettazione Realizzazione Lavori
Anas SpA Direzione Progettazione Realizzazione Lavori ADEGUAMENTO A 4 CORSIE NEL TRATTO GROSSETO - SIENA (S.S. 223 "DI PAGANICO") DAL KM 41+600 AL KM 53+400 - LOTTO 9 PROGETTO DEFINITIVO COD. PROG. Keyplan
DettagliTav ATD BOTANICO VEGETAZIONALE
Tav. 4.3.3 ATD BOTANICO VEGETAZIONALE Tav. 4.3.4: ATD STORICO-CULTURALE Tav. 4.3.5: ATD GEOMORFOLOGIA Tav. 4.4.1 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Tav. 4.6.1 Tav. 5.3.1 LEGENDA CARTA
DettagliServizio Carta della copertura del suolo Identificazione del Servizio Carta della copertura del suolo Descrizione del Servizio La carta di Copertura del suolo indica le caratteristiche del territorio rispetto
DettagliDal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane
Dal Bosco di Vanzago al Parco delle Groane REALIZZARE LA CONNESSIONE ECOLOGICA LUNGO IL CORRIDOIO REGIONALE 28 E LA DORSALE VERDE NORD Obiettivo Realizzare la connessione ecologica tra il Bosco di Vanzago
DettagliIl connettivo agricolo nella definizione della rete ecologica e il ruolo dei servizi ecosistemici
25 maggio 2015 Buttrio (UD) villa Florio Francesco Boscutti Maurizia Sigura Il connettivo agricolo nella definizione della rete ecologica e il ruolo dei servizi ecosistemici francesco.boscutti@uniud.it
DettagliNome indicatore DPSIR Fonte dati Uso del suolo S Carta Tecnica Regionale. Disponibilità dati *** 2007 R
SUOLO Uso del territorio Uso del suolo Nome indicatore DPSIR Fonte dati Uso del suolo S Carta Tecnica Regionale Obiettivo Distribuzione delle diverse classi di uso del suolo nel territorio regionale Disponibilità
DettagliAree agricole ad alto valore naturale. Attività della RRN
Aree agricole ad alto valore naturale. Attività della RRN Antonella Trisorio Rete Rurale Nazionale TFT Ambiente e condizionalità - Biodiversità Roma, 15 ottobre 2009 PERCORSO INTRAPRESO 1) ricognizione
DettagliII RAPPORTO SULLO STATO DEL CAPITALE NATURALE IN ITALIA
II RAPPORTO SULLO STATO DEL CAPITALE NATURALE IN ITALIA Prof. Emerito Carlo Blasi Centro di Ricerca Interuniversitario «Biodiversità, Servizi Ecosistemici e Sostenibilità» Sapienza Università di Roma Roma
DettagliLa Rete ecologica regionale nel Piano paesaggistico regionale
La Rete ecologica regionale nel Piano paesaggistico regionale pierpaolo zanchetta - pierpaolo.zanchetta@regione.fvg.it - tel. 0432 555592 giuliana renzi giuliana.renzi@regione.fvg.it - tel. 040 3775470
DettagliLa frammentazione del paesaggio agrario: effetti sul microclima
Roma, 9.6.2005 La frammentazione del paesaggio agrario: effetti sul microclima Corrado Battisti Servizio Ambiente - Ufficio Conservazione Natura Provincia di Roma Frammentazione ambientale di origine antropica
DettagliLa valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali
Provincia di Savona Servizio Parchi e Aree Protette La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali 2000-2006 VALORIZZAZIONE DELLE ZONE UMIDE COSTIERE DELLA PROVINCIA DI SAVONA
DettagliStrumenti di finanziamento europei per la conservazione della biodiversità. Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU BirdLife Italia
Strumenti di finanziamento europei per la conservazione della biodiversità Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU BirdLife Italia Crisi della biodiversità nel mondo, in Europa e in Italia In Europa
DettagliSCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE
SCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE Rilievo n. 005 Data 29 giugno 2011 Rilevatore/i Ronchi Silvia, Tedesco Antonia Nome area Area mercato DATI GENERALI DELL AREA Via - Località
DettagliLa funzionalita ecosistemica nella progettazione e governance del paesaggio. Gioia Gibelli Riccardo Santolini SIEP-IALE
La funzionalita ecosistemica nella progettazione e governance del paesaggio SIEP-IALE La misura della quantità di suolo urbanizzato non è sufficientemente significativa delle esternalità e dei SE del suolo
DettagliCasalecchio di Reno Verso il piano di gestione del Parco della Chiusa
FISIONOMIA E DINAMICA DEI BOSCHI E DEGLI ARBUSTETI DEL PARCO DELLA CHIUSA ANTONIO GABELLINI FOTO 1933 FOTO 1954 FOTO 1981 FOTO 2000 FOTO 2011 CLASSIFICAZIONE SEGUENDO LE PRESCRIZIONI DI MASSIMA E DI POLIZIA
Dettagli5.3.2.1.6 MISURA 216 - Sostegno ad investimenti non produttivi
5.3.2.1.6 MISURA 216 - Sostegno ad investimenti non produttivi Riferimenti normativi Articolo 36 (a) (vi) e 41 Regolamento CE n. 1698/2005 Articolo 29 e punto 5.3.2.1.6 dell Allegato II del Regolamento
DettagliProposta di legenda Carta uso suolo 1:25.000 Gruppo di lavoro Uso e copertura del suolo presentata nel seminario di Napoli nel 2004.
Proposta di legenda Carta uso suolo 1:25.000 Gruppo di lavoro Uso e copertura del suolo presentata nel seminario di Napoli nel 2004. Progetto Corine LC Scala 1:100.000 1 /2 /3 Livello Voci base comuni,
DettagliMonitoraggio delle variazioni degli usi del suolo in Toscana
Monitoraggio delle variazioni degli usi del suolo in Toscana Monitoraggio delle variazioni degli usi del suolo in Toscana - Indagine per il monitoraggio dei territori urbanizzati con metodologia statistica
DettagliI paesaggi del Friuli Venezia Giulia
I paesaggi del Friuli Venezia Giulia Piani di gestione dei Siti Natura 2000 e Piani di Conservazione e Sil Sviluppo di Parchi e Riserve Regionali nei rapporti con la legislazione sul paesaggio Giuseppe
DettagliCorso di: GESTIONE FAUNISTICA. Prof. Bernardino Ragni
Corso di: GESTIONE FAUNISTICA Prof. Bernardino Ragni Università degli Studi di Perugia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali Corso di Laurea in Scienze Naturali LAUREA MAGISTRALE Caso di studio:
DettagliAssessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente DIPARTIMENTO DELL AMBIENTE Il Dirigente Generale
D.D.G. n. 3 Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente DIPARTIMENTO DELL AMBIENTE Il Dirigente Generale VISTO lo Statuto della regione Siciliana; VISTA la Direttiva comunitaria 92/43/CEE del
DettagliCapitolo 3 Caratterizzazione delle aree protette
Piano di gestione dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Bacino dello slizza Capitolo 3 I INDICE 3. CARATTERIZZAZIONE DELLE AREE PROTETTE... 1 3.1. AREE PER L ESTRAZIONE DI ACQUE DESTINATE AL CONSUMO
DettagliMisura Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali
Operazione 8.5.01 Misura 8.5.01 - - Investimenti diretti ad accrescere la resilienza ed il pregio AREE DI INTERVENTO 2 1. superfici forestali di proprietà pubblica, 2. superfici forestali di proprietà
DettagliDIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO LABORATORIO DI ETOLOGIA v. Accademia Albertina, 13-10123 TORINO - Italy Tel. Prof. C. Giacoma (011) 6704558 Laboratori (011)
DettagliLIFE/11/ENV/IT/168 Making Good Natura ZPS IT Val Grigna
LIFE/11/ENV/IT/168 Making Good Natura ZPS IT 2070303 Val Grigna 24/10/2013 Presentazione esposta durante il primo incontro con gli stakeholders delle aree interessate Fase preliminare di acquisizione dati:
DettagliSCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE
SCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE Rilievo n. 009 Data 1 settembre 2011 Rilevatore/i Tedesco Antonia, Vandoni Daniele Nome area Val Seriana DATI GENERALI DELL AREA Via - Località
DettagliLIFE/11/ENV/IT/168 Making Good Natura
LIFE/11/ENV/IT/168 Making Good Natura SIC IT2070021 Valvestino SIC IT2070022 Corno della Marogna ZPS IT2070402 Alto Garda Bresciano 23/10/2013 Presentazione esposta durante il primo incontro con gli stakeholders
DettagliCARTA DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE DELLA PROVINCIA DI BARLETTA-ANDRIA-TRANI PARTE VIII VOCAZIONI FAUNISTICHE E IDONEITÀ AMBIENTALE STARNA
CARTA DELLE VOCAZIONI FAUNISTICHE DELLA PROVINCIA DI BARLETTA-ANDRIA-TRANI PARTE VIII VOCAZIONI FAUNISTICHE E IDONEITÀ AMBIENTALE STARNA UNIVERSITÀ DI PAVIA DOTT. ALBERTO MERIGGI DOTT. GIANPASQUALE CHIATANTE
DettagliProf. Carlo Blasi. Ecoregioni, ecosistemi e serie di vegetazione dell area metropolitana di Roma
Prof. Carlo Blasi Dipartimento di Biologia Ambientale Sapienza Università di Roma Ecoregioni, ecosistemi e serie di vegetazione dell area metropolitana di Roma La Biodiversità di Roma lo stato attuale,
DettagliLa scienza della vegetazione nella gestione e conservazione del territorio
La scienza della vegetazione nella gestione e conservazione del territorio Componenti del gruppo di ricerca: Gabriella Buffa, Professore associato di Botanica Ambientale e Applicata Gianni Sburlino, Professore
DettagliAllegato 4. INDICATORE 4 Aree agricole ad Alto Valore Naturale (HNV FARMING) METODOLOGIA E RISULTATI
Allegato 4 INDICATORE 4 Aree agricole ad Alto Valore Naturale (HNV FARMING) Elaborazioni eseguite in collaborazione con il CAAR (Centro Agrometeorologia Applicata Regionale Regione Liguria) METODOLOGIA
DettagliI MACERI NELLA RETE ECOLOGICA PROVINCIALE. Ferrara 9 maggio 2015
I MACERI NELLA RETE ECOLOGICA PROVINCIALE Ferrara 9 maggio 2015 A cura della P.O. Agricoltura Sostenibile, Caccia ed Aree Protette Provincia di Ferrara La Rete Ecologica Provinciale In occasione dell aggiornamento
DettagliMarina Credali*, Donata Dal Puppo*, Alessandra Norcini*, Stefano Agostoni**
DUSAF Destinazione d Uso dei Suoli Agricoli e Forestali Struttura e classi rappresentate nella Legenda della cartografia di uso del suolo Dante Fasolini, Stefano Manetta, Vanna Maria Sale, Ersaf Ente Regionale
DettagliSCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE
SCHEDA B DI RILEVAMENTO DEGLI SPAZI APERTI COMUNE DI LAINATE Rilievo n. 003 Data 29 giugno 2011 Rilevatore/i Ronchi Silvia, Tedesco Antonia Nome area Brembo-Friuli DATI GENERALI DELL AREA Via - Località
DettagliParco agricolo e cintura verde per la grande Bergamo
Strategie e politiche regionali per l ambiente e lo sviluppo rurale Parco agricolo e cintura verde per la grande Bergamo Paolo Lassini Dg. Agricoltura Agricoltura e realtà metropolitana: situazione attuale
DettagliI presupposti per la costruzione della Rete ecologica Brescia,
I presupposti per la costruzione della Rete ecologica Brescia, 22.12.2015 Dr.For.Michele Cereda Cosa fa parte della rete ecologica? La lettura del territorio a scale diverse La conoscenza dei componenti
DettagliRestauro ecologico Suo ruolo nella conservazione della biodiversità
SEMINARIO Biodiversità, ogni specie è importante Legnaro Agripolis 8 maggio 2013 Restauro ecologico Suo ruolo nella conservazione della biodiversità Michele Scotton Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti
DettagliCorso per Operatori Faunistici Volontari CONTROLLO NUMERICO DELLE POPOLAZIONI FAUNISTICHE IN AREE PROTETTE. a cura di Michela Giacomelli
Corso per Operatori Faunistici Volontari CONTROLLO NUMERICO DELLE POPOLAZIONI FAUNISTICHE IN AREE PROTETTE a cura di Michela Giacomelli legislazione Legge 157/92, Norme per la protezione della fauna selvatica
DettagliINTERAZIONI FRA UNGULATI SELVATICI E FORESTA: NECESSITÀ DI UNA GESTIONE INTEGRATA
FRANCESCO SORBETTI GUERRI, ORAZIO LA MARCA, SARA BARTOLOZZI INTERAZIONI FRA UNGULATI SELVATICI E FORESTA: NECESSITÀ DI UNA GESTIONE INTEGRATA Università di Firenze. Dipartimento di Gestione dei Sistemi
DettagliRegolamento Urbanistico CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DELLA DISCIPLINA DELLE AREE EXTRA-URBANE
Regolamento Urbanistico CONTRIBUTO ALLA DEFINIZIONE DELLA DISCIPLINA DELLE AREE EXTRA-URBANE Finalità del contributo agronomico all analisi del territorio: 1. conoscere il livello di utilizzazione attuale
DettagliMarina Credali*, Donata Dal Puppo*, Alessandra Norcini*, Stefano Agostoni**
Analisi delle variazioni di uso del suolo in Lombardia attività del Presidio stabile per il monitoraggio delle variazioni dell uso del suolo in ambito regionale anno 2009 Dante Fasolini, Stefano Manetta,
DettagliUdine Fiere dal 23 al 26 gennaio Orario 9.30/ pag. 1/6 segue >>
Udine Fiere dal 23 al 26 gennaio 2014 Orario 9.30/18.30 pag. 1/6 segue >> L edizione di Agriest con focus su territorio e tutela dell ambiente Interazione tra paesaggio urbano e extraurbano Tutela dell
DettagliEsperienze di raccolta dati nella Regione del Veneto
1 Workshop sulla Banca Dati della Vegetqazione italiana VegItaly Le banche dati del Centro-Nord: metodologie e finalità a confronto Pavia, 7-8 febbraio 2013 Esperienze di raccolta dati nella Regione del
DettagliCOMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009)
COMUNE DI SANZA CARTA DELL USO DEL SUOLO (Fonte: Regione Campania 2009) 10000 9000 9006,39 8000 Valori espressi in Ha 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 34,28 434,76 968,63 290,52 155,81 471,93 49,82
DettagliSelvicoltura sistemica e possibili attivitànegli habitat forestali: dalle utilizzazioni agli interventi complementari
Introduzione alla Gestione Forestale Sostenibile nelle Aree Protette Piano Vomano di Crognaleto - 22 settembre 2011-09-19 Selvicoltura sistemica e possibili attivitànegli habitat forestali: dalle utilizzazioni
DettagliArt. 7.2 Sistema delle aree forestali
Art. 7.2 Sistema delle aree forestali DEFINIZIONE DI AREE FORESTALI sono tutte le superfici con vegetazione arborea ed arbustiva spontanea o di origine artificiale in grado di produrre legno o altri prodotti
DettagliL utilizzo della Banca Dati dell Uso del Suolo della Regione del Veneto a supporto dell attivit. attività di Pianificazione Territoriale
1 Presentazione L utilizzo della Banca Dati dell Uso del Suolo della Regione del Veneto a supporto dell attivit attività di Pianificazione Territoriale A cura di Massimo Foccardi Mauro Nordio 2 Realizzazione
DettagliGestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG
Workshop sulla gestione delle aree transfrontaliere italo-slovene Natura 2000 Gestione forestale, obiettivi di conservazione e misure di gestione in Natura 2000 in FVG Venzone, 19 febbraio 2015 dott. Giuseppe
DettagliTipologie edilizie, ristrutturazioni e biodiversità nel Parco del Ticino
Ristrutturazione di edifici agricoli e conservazione della biodiversità La Fagiana, 22 aprile 2015 Sviluppo sostenibile, tutela della biodiversità e dell'ambiente, qualità della vita Tipologie edilizie,
DettagliGli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia
Gli indirizzi regionali per la gestione della pesca in lombardia Adozione del documento tecnico ai sensi art.8 l.r.12/01 Stefano Agostoni & Nadia Rota Corso di Formazione CISBA La Fauna ittica dei corsi
DettagliUniversità degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali
Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali FINALITA Preparare figure professionali che operino con visione globale negli ambienti forestali e montani, mediante approfondimenti sui seguenti aspetti:
DettagliMISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT Isola Sacra
MISURE DI CONSERVAZIONE DEL SIC IT6030024 Isola Sacra 1 INTRODUZIONE Le misure di e gli indirizzi di gestione definiti nel presente documento si applicano al Sito di Interesse Comunitario IT6030024 Isola
DettagliREGIONE ABRUZZO DIREZIONE TERRITORIO URBANISTICA BENI AMBIENTALI PARCHI POLITICHE E GESTIONE DEI BACINI IDROGRAFICI
REGIONE ABRUZZO DIREZIONE TERRITORIO URBANISTICA BENI AMBIENTALI PARCHI POLITICHE E GESTIONE DEI BACINI IDROGRAFICI Servizio Aree Protette BBAA e V.I.A. Linee guida per la relazione della Valutazione d
DettagliL osservatorio faunistico della Regione Emilia-Romagna
Bologna. Martedì 4 maggio 2010 L osservatorio faunistico della Regione Emilia-Romagna L.R. n.8 15 febbraio 1994 Art.2 comma 4 La Regione promuove, in collaborazione con i competenti Servizi delle Province,
DettagliA cosa serve? Perché è richiesto?
A cosa serve? La conoscenza delle dinamiche relative all uso del suolo è importante per la pianificazione territoriale in quanto consente di leggere lo stato attuale dei luoghi come risultante delle modificazioni
DettagliDisposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea. L.R. 31 marzo 2008 n.
Sviluppo Sostenibile: tutela della biodiversità e dell ambiente, qualità della vita Disposizioni per la tutela e la conservazione della piccola fauna, della flora e della vegetazione spontanea. L.R. 31
DettagliTavola 1A - FUNZIONI PREVALENTI
Anno Accademico 2016-17 Laboratorio di Progettazione Urbanistica 3 Roma Città Territorio Tavola 1A - FUNZIONI PREVALENTI 12-14.10.2016 Finalità dell esercitazione distinguere all interno del territorio
DettagliBollettino ufficiale della Regione Puglia n. 19 del 12/02/2014
Bollettino ufficiale della Regione Puglia n. 19 del 12/02/2014 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 gennaio 2014, n. 1 Approvazione del Piano di gestione del SIC Bosco Mesola IT 9120013 e del SIC Pozzo
DettagliALLEGATO A al Progetto Esecutivo
COMUNITA MONTANA ESINO FRASASSI Via Dante 268-60044 Fabriano (AN) ENTE GESTORE DEL PARCO NATURALE REGIONALE GOLA DELLA ROSSA E DI FRASASSI Bando per Accordi agroambientali d area per la tutela della biodiversità
DettagliPianificazione e salvaguardia del territorio e gestione sostenibile delle risorse ambientali
Università di Roma Tre PROFESSIONE BIOLOGO Pianificazione e salvaguardia del territorio e gestione sostenibile delle risorse ambientali 13 giugno 2013 Dr. Lodovico Vannicelli Casoni Dipartimento VI - Governo
DettagliCORSO PER GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE
PLIS BRUGHIERA BRIANTEA CORSO PER GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE Lentate s/seveso marzo 2010 A cura di: Dott. For. Massimo Merati DEFINIZIONE NORMATIVA DI BOSCO Legge Regionale 5 DICEMBRE 2008 n 31 art.
DettagliGli alieni:.. Specie alloctone!!!
Gli alieni:.. Specie alloctone!!! Caulerpa (Alga assassina) Scoiattolo comune Scoiattolo grigio Andamento di una specie alloctona Densità di popolazione Tempo L insediamento di specie esotiche modifica
DettagliProtocollo di rilievo Caratteri qualitativi
Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio INFC2015 Terzo inventario forestale nazionale Protocollo di rilievo Caratteri qualitativi M. Rizzo, P. Gasparini, R. Eccher, M. Fontanari
DettagliEconomia dell ambiente
1 Economia dell ambiente Introduzione Elisa Montresor 2008-2009 2 Obiettivi Il corso intende introdurre lo stato dell arte negli studi di economia ambientale. Il suo scopo è di fornire: Alcuni strumenti
DettagliEvoluzione nell uso dei suoli in Valmalenco nell ultimo cinquantennio
Effetti ecologici dell evoluzione dell attività agricola Sondrio 25 ottobre 2013 Evoluzione nell uso dei suoli in Valmalenco nell ultimo cinquantennio GIOVANNI MORANDA Area di Studio 5 Comuni Superficie
DettagliIl ruolo di ISPRA nella collana dedicata alla conservazione e gestione della naturalità degli ecosistemi marino-costieri.
Il ruolo di ISPRA nella collana dedicata alla conservazione e gestione della naturalità degli ecosistemi marino-costieri. Ing. Luciano Bonci Dirigente del Servizio Aree protette e pianificazione territoriale
DettagliVENT ANNI DI VIGILANZA AMBIENTALE IN EMILIA-ROMAGNA. 7 novembre 2009, Gattatico (RE)
G E V : VENT ANNI DI VIGILANZA AMBIENTALE IN EMILIA-ROMAGNA 7 novembre 2009, Gattatico (RE) Primo Programma per il Sistema Regionale delle Aree protette e dei siti della Rete Natura 2000. Campi di attività
DettagliVARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del
COMUNE DI RUSSI PROVINCIA DI RAVENNA VARIANTE SPECIFICA 1/2018 al PRG 95 approvato con Delibera provinciale n. 453 del 30.04.1997 redatta ai sensi dell art. 4 comma 4 lettera e) e dell art. 53 della L.R.
DettagliSusanna Nocentini SELVICOLTURA, BIODIVERSITÀ, FAUNA: 10 ANNI DOPO IL TERZO CONGRESSO NAZIONALE DI SELVICOLTURA
Sessione: Selvicoltura, biodiversità, fauna Susanna Nocentini SELVICOLTURA, BIODIVERSITÀ, FAUNA: 10 ANNI DOPO IL TERZO CONGRESSO NAZIONALE DI SELVICOLTURA Dipartimento di Gestione dei Sistemi Agrari Alimentari
DettagliRegione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.
PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO
Dettaglivariante A
variante A.5.31102013 1 Cronistoria degli eventi e premessa Breve cronistoria degli eventi che portano al presente P.A.C. La società Trivento srl da Precenicco, quale proprietaria dei beni in oggetto,
DettagliInterventi nel settore forestale
PSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato Interventi nel settore forestale Alessandro Wolynski Trento, 6 marzo 2014 Interventi forestali: il contesto generale Il contesto marcatamente
DettagliLEGGE REGIONALE N. 24
VII LEGISLATURA ATTI: 012808 LEGGE REGIONALE N. 24 ISTITUZIONE DEL PARCO NATURALE DELL'ALTO GARDA BRESCIANO Approvata nella seduta del 18 novembre 2003 Pubblicata sul Bollettino Ufficiale N. 49 del 5 dicembre
DettagliREPARTO CARABINIERI BIODIVERSITA DI VERONA CENTRO NAZIONALE PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA FORESTALE BOSCO FONTANA
REPARTO CARABINIERI BIODIVERSITA DI VERONA CENTRO NAZIONALE PER LO STUDIO E LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA FORESTALE BOSCO FONTANA Cap. Vincenzo Andriani Ostiglia, 10 Maggio 2017 Riserva Naturale
DettagliLA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI NATURA
Workshop LA VALUTAZIONE AMBIENTALE E LA PIANIFICAZIONE INTEGRATA DELLE AREE PROTETTE E DEI SITI NATURA 2000 8 luglio 2015 - Palermo IL PIANO TERRITORIALE DEL PARCO DEI NEBRODI Massimo Geraci La Politica
DettagliLA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale
LA REGIONE INCONTRA Percorso tematico di incontri informativi sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 IMPRESE AGRICOLE E FORESTALI: IL PSR PER GLI INVESTIMENTI E L AMMODERNAMENTO Regione del Veneto
DettagliLe aree perifluviali come corridoi ecologici nella pianificazione regionale
Direzione Ambiente Le aree perifluviali come corridoi ecologici nella pianificazione regionale Floriana Clemente Settore Tutela Ambientale delle Acque Matteo Massara Settore Sostenibilità, Salvaguardia
DettagliSCENARI DI SVILUPPO E STRUMENTI DI GOVERNO PER IL PAESAGGIO RURALE TOSCANO. Cambiamenti di uso del suolo cambiamenti di paesaggio rurale
SCENARI DI SVILUPPO E STRUMENTI DI GOVERNO PER IL PAESAGGIO RURALE TOSCANO Cambiamenti di uso del suolo cambiamenti di paesaggio rurale Scuola Superiore Sant Anna, Pisa 5 ottobre 2010 Università di Bologna,
DettagliLE FUNZIONI DELL AGROECOSISTEMA:
CICLO DI SEMINARI STRATEGIE PER UNA PIANIFICAZIONE DEL NUOVO SISTEMA RURALE IN UNA VISIONE AGROECOSISTEMICA VERSO LA DEFINIZIONE DI UN DECALOGO PER IL SISTEMA RURALE LE FUNZIONI DELL AGROECOSISTEMA: ATTIVITÀ
DettagliLE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016
LE SCIENZE NATURALI IN PIEMONTE ASTI, 12 NOVEMBRE 2016 Il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte: una risorsa per la biodiversità? Il punto di vista di agricoltori e ornitologi. Bruno e Gabriella
DettagliDESCRIZIONE QUALI- QUANTITATIVA DELLE PARTICELLE FORESTALI
DESCRIZIONE QUALI- QUANTITATIVA DELLE PARTICELLE FORESTALI Che cosa è la descrizione particellare? Insieme dei rilievi effettuati per acquisire le informazioni necessarie per la pianificazione della gestione
DettagliLa pianificazione di dieci SIC (Siti di Importanza Comunitaria del Parco Orobie Valtellinesi)
La pianificazione di dieci SIC (Siti di Importanza Comunitaria del Parco Orobie Valtellinesi) Dr.ssa Marzia Fioroni - Dr.ssa Claudia Fumagalli - Dr.ssa Laura Gasparini Premessa Il Parco delle Orobie Valtellinesi
DettagliI Programmi Comunitari 2014-2020
I Programmi Comunitari Dalle scelte strategiche le opportunità da cogliere per i Consorzi di Bonifica Mario Toteda PER VALUTARE QUANTO PREVEDE IL PROGRAMMA BISOGNA FARE UN CONFRONTO FRA IL PSR INIZIALE:
DettagliBiodiversità e Tutela del suolo nei programmi di Fondazione Cariplo
Biodiversità e Tutela del suolo nei programmi di Fondazione Cariplo Convegno internazionale La Custodia del Territorio, nuova pratica di conservazione e gestione della natura e del paesaggio 17 aprile
DettagliUniversità degli Studi di Torino Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria. Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali
Corso di Laurea in Scienze Forestali e Ambientali FINALITA Preparare figure professionali che operino con visione globale negli ambienti forestali e montani, mediante approfondimenti sui seguenti aspetti:
DettagliDEFINIZIONE DELL AREA VOCATA E DELLE MACROAREE PER LA CACCIA AL CINGHIALE NELL ATC VASTESE
Servizio Caccia e Pesca DEFINIZIONE DELL AREA VOCATA E DELLE MACROAREE PER LA CACCIA AL CINGHIALE NELL ATC VASTESE IN BASE AL: Regolamento Regionale per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati
DettagliBiodiversità e restauro delle praterie semi-naturali
13-14 giugno 2017 Dalla Cultura del Verde alla Cultura del Paesaggio Palazzo di Giano, Sala Maggiore, Pistoia Biodiversità e restauro delle praterie semi-naturali Michele Scotton DIPARTIMENTO DI AGRONOMIA
DettagliCorso di Ecologia Forestale
Corso di Ecologia Forestale Donatella Spano Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei Università di Sassari spano@uniss.it Copyright 2006 Università di Sassari Ecologia oikos = dimora logos = discorso,
DettagliLa nuova normativa regionale in ambito forestale e ambientale
Unità Organizzativa Parchi e Aree Protette La nuova normativa regionale in ambito forestale e ambientale Berbenno di Valtellina, 27 settembre 2006 A cura di Raffaele Tomaino Ruolo delle Aree protette in
DettagliProgetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici
Progetto SNAC Elementi per l elaborazione della Strategia Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici Settore: Ecosistemi di acque interne e di transizione: biodiversità, e funzioni e servizi dell
DettagliCENSIMENTO DEGLI SPAZI APERTI
NOME SPAZIO APERTO COMUNE Treviolo14 Treviolo AREA (ha) 1,238 PERIMETRO (metri) 461 PROPRIETÀ DELL AREA Privata DATA RILIEVO 27 marzo 2013 RILIEVO EFFETTUATO DA NOME DEL PROGETTO Emanuele Morlotti e Giovanna
Dettaglifl' Istituto Universitario Architettura Venezia RIA 294 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione
fl' Istituto Universitario Architettura Venezia RIA 294 Servizio Bibliografico Audiovisivo e di Documentazione LUCIO SUSMEL l.u.a.v. D.U. BIBLIOTECA 4-8~ 4 IN.V... +. t-lo- NORMALIZZAZIONE DELLE FORESTE
DettagliProspettive dell agricoltura all interno della. Rete Natura 2000
Prospettive dell agricoltura all interno della Rete Natura 2000 Assessorato della Difesa dell Ambiente Servizio Tutela della Natura Paulilatino, 29.06.2009 CONDIZIONALITÀ E AMBIENTE Perché la condizionalità
DettagliTAvOlA DEllE voci Agricoltura e sviluppo rurale Aliene Area naturale protetta transfrontaliera
Tavola delle voci A Agricoltura e sviluppo rurale [F. Adornato] 27 beni collettivi locali ruralità Aliene 29 invasive (specie) Area naturale protetta transfrontaliera 29 (Alpi Giulie) [S. Santi] convenzione
DettagliLa Rete ecologica regionale nel Piano paesaggistico regionale Udine 14 novembre 2017
La Rete ecologica regionale nel Piano paesaggistico regionale Udine 14 novembre 2017 pierpaolo zanchetta - pierpaolo.zanchetta@regione.fvg.it - tel. 0432 555592 giuliana renzi giuliana.renzi@regione.fvg.it
DettagliPer rendere attuabili tali proposte si propongono strumenti mirati a programmi territoriali complessivi quali Corona Verde.
GRUPPO DI LAVORO 2 Gli obiettivi principali del progetto e risultati attesi dalla realizzazione degli interventi in via di definizione, discussi nell ambito del gruppo di lavoro 2 sono: - recupero della
DettagliPRONTUARIO OPERATIVO per gli interventi di gestione forestale
PRONTUARIO OPERATIVO per gli interventi di gestione forestale Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste (Luigi Alfonsi Giovanni Carraro - Isabella Pasutto) Torino, 5-9 Novembre 2018 QUADRO NORMATIVO a) Direttive
Dettagli