Strumenti di finanziamento europei per la conservazione della biodiversità. Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU BirdLife Italia

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2 Strumenti di finanziamento europei per la conservazione della biodiversità Patrizia Rossi Responsabile Agricoltura LIPU BirdLife Italia

3 Crisi della biodiversità nel mondo, in Europa e in Italia In Europa 226 specie di uccelli selvatici sono minacciate negli ultimi 10 anni, 45 nuove specie sono entrate nella lista delle specie minacciate Nella UE il 48% delle specie di uccelli è minacciata o in declino In Italia risultano in grave calo gli uccelli legati agli ambienti agricoli, prativi e steppici

4 Indice di popolazione (1980 =100) Boschi e giardini (24 specie) Am bienti agricoli (23 specie) Anno RSPB/EBCC/BirdLife Trend delle popolazioni di uccelli nell Unione Europea ( )

5 Gothenburg 2001: arrestare il declino della biodiversità in Europa e nel mondo entro il 2010 Come? Tramite la Rete Natura 2000 Tramite l integrazione tra le politiche

6 Co-finanziamento UE della Rete Natura 2000 Fino al 2005 Life Natura Dal 2006: comunicazione della Commissione UE COM(2004) 431 sul finanziamento di Rete Natura 2000 servono circa 6 miliardi di Euro da reperire tramite: Politica di sviluppo rurale Fondi strutturali Life plus

7 Priorità per la conservazione della biodiversità aree agricole steppe zone umide falesie marine e sistemi dunali ambienti rocciosi e aree rupestri fiumi

8 Priorità ecologiche in ambienti rurali mantenimento e recupero degli ambienti aperti di collina e montagna incremento degli elementi naturali nelle aree agricole intensive (es. ripristini) precedenza alla rinaturalizzazione dei boschi esistenti rispetto alla forestazione di terreni agricoli mantenimento e restauro delle aree substeppiche e dei pascoli aridi mediterranei

9 Politica di Sviluppo Rurale Conferme del nuovo Regolamento (CE) n. 1698/2005 : misure agroambientali obbligatorie per gli Stati membri Novità introdotte dal nuovo Regolamento: approccio strategico indennità Natura 2000 (per terreni agricoli e forestali) pagamenti per interventi silvoambientali

10 Gli strumenti dello sviluppo rurale Indennità Natura 2000 Pagamenti agroambientali Pagamenti per interventi silvoambientali Investimenti non produttivi Azioni di sensibilizzazione ambientale Stesura di piani di protezione e gestione dei siti Natura 2000 e di altri luoghi di grande pregio naturale

11 Indennità Natura 2000 per i terreni agricoli Il sostegno viene concesso agli imprenditori agricoli e forestali al fine di compensare le perdite di reddito e i costi sostenuti a in seguito all applicazione delle Direttive Uccelli e Habitat.

12 Pagamenti agroambientali

13 Pagamenti agroambientali di base - impianto di siepi, filari, boschetti - manutenzione dei muretti a secco - creazione di margini erbosi ai bordi dei campi - realizzazione di stagni permanenti e temporanei - conversione di seminativi in prati permanenti - mantenimento invernale delle stoppie - mantenimento della copertura erbacea e dei rami derivanti dallo scalvo in pioppeti e frutteti - sostegno al pascolo estensivo - sostegno al biologico

14 Pagamenti agroambientali specializzati ritardo degli sfalci dei prati per la tutela di particolari specie ripristino di habitat naturali per la conservazione della biodiversità su terreni ritirati da coltivazione prati e pascoli con gestione naturalistica complessi macchia radura che alternano zone a prato permanente con zone cespugliate zone umide permanenti zone umide temporanee

15 Pagamenti agroambientali specializzati ritardo degli sfalci dei prati per la tutela di particolari specie ripristino di habitat naturali per la conservazione della biodiversità su terreni ritirati da coltivazione prati e pascoli con gestione naturalistica complessi macchia radura che alternano zone a prato permanente con zone cespugliate zone umide permanenti zone umide temporanee

16 Sostegno agli investimenti non produttivi realizzazione di biotopi temporanei come prati umidi, pozze d acqua, stagni ecc. realizzazione di zone umide realizzazione di prati allagati intorno a zone umide realizzazione o ripristino delle fasce fluviali riparali arboreoarbustive realizzazione di fasce arborate Fondamentale finanziare la gestione tramite apposite misure agroambientali

17 Importante non attivare misure i cui risultati non siano certi ed evitare di disperdere gli interventi nel territorio (es. obiettivi chiari e misurabili). SI all utilizzo dell approccio Leader per l elaborazione di progetti locali con finalità conservazionistiche SI all individuazione di aree agricole omogenee (distretti) nelle quali concentrare specifiche misure SI all attivazione di pacchetti di misure a fini conservazionistici

18 Sostegno alle zone svantaggiate per tutelare l ambiente oltre che per supportare l economia rurale

19 E necessario garantire coerenza interna tra le misure e esterna con le altre politiche SI alla Valutazione Ambientale Strategica di Piani e Programmi

20 NO alla forestazione di prati e pascoli NO alla forestazione con specie alloctone

21 NO al sostegno alle colture bioenergetiche tramite l Asse II

22 NO a nuove strade e piste forestali NO a ripulitura in periodo riproduttivo

23 SI a misure per il risparmio idrico in agricoltura

24 Indicatori di base Utilizzo di adeguati indicatori di biodiversità Il Farmland Bird Index utilizza i dati di popolazione di 19 specie di uccelli degli ambienti agricoli derivati dal progetto Pan European Common Bird Monitoring (PECBM) I punti di forza: rilevanza delle informazioni fornite, semplicità, rigore statistico, sensibilità al cambiamento, facilità di aggiornamento e economicità.

25 Condizionalità Criteri di gestione obbligatori (Allegato I Decreto MIPAF 15/12/2006 ): rispetto di normative ambientali tra cui la direttiva Uccelli, la Direttiva Habitat e la Direttiva Nitrati

26 Condizionalità Mantenimento dei terreni in buone condizioni agronomiche e ambientali (Allegato II Decreto MIPAF 15/12/2006): proteggere il suolo mantenere i livelli di sostanza organica del suolo mantenere la struttura del suolo assicurare un livello minimo di mantenimento ed evitare il deterioramento degli habitat (protezione del pascolo e dei prati permanenti, gestione delle superfici ritirate dalla produzione)

27 Protezione del pascolo permanente Divieto di riduzione della superficie a pascolo permanente Divieto di conversione della superficie a pascolo permanente ad altri usi nei siti della Rete Natura 2000

28 Gestione delle superfici ritirate dalla produzione Presenza di copertura vegetale tutto l anno Sfalcio al fine di conservare la fertilità e tutelare la fauna selvatica (in SIC e ZPS divieto di sfalcio per un periodo di 150 gg consecutivi compresi tra il 15/2 e il 31/9 di ogni anno)

29 Gestione delle superfici ritirate dalla produzione Deroghe (necessaria l autocertificazione): alla copertura vegetale: sovescio ripristino di habitat colture a perdere diserbanti (anche nei periodi di divieto) (non applicabile in SIC e ZPS ai periodi di sfalcio: per limitare la disseminazione di infestanti (non applicabile nei siti Natura 2000)

30 Fondi strutturali Habitat e specie non agricole né forestali Azioni non realizzabili da imprese agricole o forestali Interventi di ripristino naturalistico su grande scala rinaturalizzazione dei fiumi gestione zone umide gestione falesie marine e sistemi dunali protezione ambienti rocciosi e aree rupestri

31 Preparazione di piani d azione per specie o habitat Sorveglianza e controllo Monitoraggio Misure di conservazione, gestione, ripristino di habitat e specie

32 misure per garantire un uso sostenibile delle risorse naturali infrastrutture specifiche per il mantenimento e ripristino di habitat e specie misure di mitigazione nei siti della Rete Natura 2000 ACQUISTO DI TERRENI

33 Informazione, formazione e consulenza

34 Grazie per l attenzione! Per info: Patrizia Rossi patrizia.rossi@lipu.it

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