PSR MISURA 1.2B PROGETTO FOR-AGRI INFORMATI
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- Stefania Bondi
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2 MIS. NOME MISURA PSR 2 1 Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione Servizi di Consulenza, sostituzione, e gestione aziende agricole Regimi di qualità di prodotti agricoli e alimentari Investimenti in immobilizzazione materiale 121 e Ristrutturazione danneggiato da disastri naturali e prevenzione Sviluppo delle aziende agricole e delle imprese agroalimentari 7 Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali 8 MISURE FORESTALI 112, 123, , Asse 3 e Asse e Asse 3 9 Costituzione di associazioni e organizzazioni di produttori NEW 10 Pagamenti agro-climatico-ambientali Agricoltura Biologica 132, Indennità Natura 2000 e indennità connesse alla direttiva quadro sull'acqua NEW 13 Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici 211, Benessere degli animali Servizi silvo-ambientali e climatici salvaguardia delle foreste NEW 16 Cooperazione NEW 19 Gruppi di azione locale LEADER Asse 4
3 La misura 12 del PSR prevede due sottomisure M Indennità compensativa per le aree agricole Natura 2000 Salvaguardia e ripristino della biodiversità M Indennità compensativa per le aree forestali Natura 2000 Salvaguardia e ripristino della biodiversità Della serie: Se le cose funzionassero bene tutto sarebbe molto più semplice di quello che sembra
4 La misura 12 del PSR prevede due sottomisure M Indennità compensativa per le aree agricole Natura 2000 Salvaguardia e ripristino della biodiversità I diversi Piani di Gestione relativi ai siti Natura 2000 definiscono determinate restrizioni; tali obblighi hanno un carattere vincolante e devono essere soddisfatte da tutti i gestori del territorio nelle zone interessate, e sono collegate alle disposizioni in materia di mantenimento o ripristino degli habitat e delle specie e in merito a come evitare il loro degrado. Nella Regione Liguria è stato approvato il Regolamento regionale 5/2009 che definisce le Misure di conservazione per la tutela delle zone di protezione speciali (ZPS) liguri. L allevatore che intende operare in tali aree deve rispettare tra l altro: Divieto di pascolamento con carico superiore a 0,8 UBA per ha, in mancanza di specifico piano di pascolo; tuttavia per le aree definite zone prateriapascolo può essere consentito l utilizzo delle superfici foraggere con carico fino a 1 UBA/ettaro
5 M Indennità compensativa per le aree agricole Natura 2000 Beneficiari: Agricoltori in attività; Le indennità Natura 2000 possono essere concesse ad aree agricole che ricadono all interno delle zone ZPS. L indennità viene concessa per superfici agricole minime di 2 ha. Sono escluse inoltre le aree definite prateria-pascolo in quanto è ammesso il pascolamento con un carico di 1 UBA ettaro.
6 M Indennità compensativa per le aree agricole Natura 2000 Beneficiari: Agricoltori in attività; Le indennità Natura 2000 possono essere concesse ad aree agricole che ricadono all interno delle zone ZPS. L indennità viene concessa per superfici agricole minime di 2 ha. Premio 80 /ha Sono escluse inoltre le aree definite prateria-pascolo in quanto è ammesso il pascolamento con un carico di 1 UBA ettaro.
7 M Indennità compensativa per le aree agricole Natura 2000 L allevatore che deve osservare le prescrizioni della ZPS deve ridurre il carico da 1,5 UBA, come il territorio gli consentirebbe e come sarebbe la soluzione economicamente più conveniente, ad 1UBA per ettaro (in alcune situazioni anche a 0,8 UBA per ettaro). La normale gestione del pascolo prevede l alpeggio degli animali non destinati alla produzione di latte, che ne risentirebbero negativamente vista la scarsa qualità del foraggio, ma degli animali giovani, delle vacche in asciutta e delle vacche nutrici. La stagione di pascolo minima si presume di 120 giorni; Poiché 1 UBA alpeggiata (vacca in asciutta o nutrice) per una stagione di pascolo di 120 giorni comporta rispetto a quanto consentito (di 1,5 UBA) una mancata produzione (pari a 0,5 UBA) che corrisponde a 200 di mancata produzione di latte. A questa mancata produzione di latte bisogna sottrarre i costi variabili sulla PLV dell'allevamento (pari al 59% ) che ammontano a 118 e considerare i costi di transazione che corrispondono a 12. Il differenziale così calcolato è pari a 94 che giustifica il premio di 80.
8 M Indennità compensativa per le aree forestali Natura 2000 Nell esecuzione dei tagli boschivi di superficie superiore a 2 ha, è obbligatorio il rilascio di isole di biodiversità, destinate all invecchiamento indefinito nonché il rilascio della lettiera in bosco. Per i boschi governati ad alto fusto ed a ceduo, nelle diverse forme di trattamento, l estensione dell isola di biodiversità per essere efficace deve ammontare come minimo: 1. al 3% della superficie territoriale al taglio di estensione maggiore a 2 ha ed inferiore a 10 ha; 2. al 2% per la frazione eccedente ai 10 ha; Beneficiari: Proprietari, o comunque soggetti titolari della gestione delle superfici forestali ricadenti nella Aree Natura 2000 soggette ai vincoli; Altri gestori del territorio PREMIO: 250 per ettaro una tantum nell'annata in cui viene effettuato il taglio
9 M Indennità compensativa per le aree forestali Natura 2000 Per le superfici territoriali al taglio superiori a 10 ha, la superficie complessivamente destinata come isola di biodiversità deve essere ripartita in nuclei di numero non inferiore a 3, comunque, ciascuna isola non deve avere estensione inferiore a 500 mq; Le isole di biodiversità devono essere rappresentative della formazione forestale presente nell area; devono interessare le zone del lotto più rilevanti dal punto di vista naturalistico; devono essere distribuite il più possibile nell ambito dell area al taglio e preferibilmente non essere localizzate nelle fasce periferiche. All interno delle isole di biodiversità devono effettuarsi solo interventi di tipo fitosanitario, o per tutela della pubblica incolumità e/o salvaguardia idrogeologica del territorio e comunque previa valutazione di incidenza. Nei boschi governati ad alto fusto, il soprassuolo rilasciato all invecchiamento indefinito non deve concorrere alla determinazione della provvigione. Nei boschi governati a ceduo, il soprassuolo interno alle isole di biodiversità deve essere avviato all alto fusto e solo successivamente rilasciato all invecchiamento indefinito.
10 COME PRESENTARE DOMANDA? ATTRAVERSO IL FASCICOLO AZIENDALE
11 COME PRESENTARE DOMANDA? ATTRAVERSO IL FASCICOLO AZIENDALE
12 COME PRESENTARE DOMANDA? ATTRAVERSO IL FASCICOLO AZIENDALE
13 COME PRESENTARE DOMANDA? ATTRAVERSO IL FASCICOLO AZIENDALE
14 Ma in sostanza cosa si deve fare? Per le superfici territoriali al taglio superiori a 10 ha, la superficie complessivamente destinata come isola di biodiversità deve essere ripartita in nuclei di numero non inferiore a 3, comunque, ciascuna isola non deve avere estensione inferiore a 500 mq; Le isole di biodiversità devono essere rappresentative della formazione forestale presente nell area; devono interessare le zone del lotto più rilevanti dal punto di vista naturalistico; devono essere distribuite il più possibile nell ambito dell area al taglio e preferibilmente non essere localizzate nelle fasce periferiche. All interno delle isole di biodiversità devono effettuarsi solo interventi di tipo fitosanitario, o per tutela della pubblica incolumità e/o salvaguardia idrogeologica del territorio e comunque previa valutazione di incidenza. Nei boschi governati ad alto fusto, il soprassuolo rilasciato all invecchiamento indefinito non deve concorrere alla determinazione della provvigione. Nei boschi governati a ceduo, il soprassuolo interno alle isole di biodiversità deve essere avviato all alto fusto e solo successivamente rilasciato all invecchiamento indefinito.
15 Ma in sostanza cosa si deve fare? Parte 1 di 3 Attività agrosilvopastorali: 1. agricoltura biologica e integrata e forme di agricoltura estensiva tradizionale; 2. adozione di piani di pascolamento che prevedano forme di allevamento estensive tradizionali e con metodi a basso impatto ambientale; 3. mantenimento delle stoppie e delle paglie nonché della vegetazione presente al termine dei cicli produttivi dei terreni seminati, nel periodo invernale almeno fino alla fine di febbraio; 4. mantenimento e recupero di prati e pascoli, in particolare quelli di alta quota; 5. diversificazione del paesaggio agrario mediante mantenimento o ripristino degli elementi naturali e seminaturali tradizionali degli agroecosistemi, quali stagni, pozze di abbeverata, fossi, muretti a secco, siepi, filari alberati, canneti, risorgive, piantate e boschetti;
16 Ma in sostanza cosa si deve fare? Parte 2 di 3 5. diversificazione del paesaggio agrario mediante mantenimento o ripristino degli elementi naturali e seminaturali tradizionali degli agroecosistemi, quali stagni, pozze di abbeverata, fossi, muretti a secco, siepi, filari alberati, canneti, risorgive, piantate e boschetti; 6. sfalcio dei prati stabili praticato attraverso modalità e tempistiche compatibili con la riproduzione dell avifauna; 7. messa a riposo a lungo termine dei seminativi allo scopo di ripristinare habitat naturali quali zone umide, temporanee e permanenti, prati, nonché di creare complessi macchia-radura, gestiti principalmente per la flora e la fauna selvatica, in particolare nelle superfici agricole situate lungo le fasce destinate a corridoi ecologici ed ai margini delle zone umide già esistenti; 8. gestione delle superfici incolte e dei seminativi soggetti a set-aside obbligatorio con sfalci, trinciature, lavorazioni superficiali se effettuate solo nel periodo compreso fra agosto e dicembre; 9. conservazione degli habitat forestali nei pressi dei corsi d acqua e dei canali, in aree che non comportino un elevato rischio idraulico;
17 Ma in sostanza cosa si deve fare? Parte 3 di interventi di selvicoltura naturalistica secondo appositi piani di gestione; 11. conservazione degli habitat forestali nei pressi di bacini idrici naturali ed artificiali e di nuclei di parcelle di bosco non ceduato; 12. conservazione e/o promozione di una struttura delle compagini forestali caratterizzata dall alternanza di diversi tipi di governo del bosco (ceduo, ceduo sotto fustaia, fustaia disetanea; 13. interventi di diversificazione specifica dei popolamenti forestali e di conservazione di esemplari di piante mature; 14. conservazione di aree boscate non soggette a tagli e non soggette alla rimozione degli alberi morti o marcescenti; 15. conservazione del sottobosco; 16. conservazione e ripristino di aree aperte, di pascoli e di aree agricole all interno del bosco, preferibilmente nei pressi delle aree forestali; 17. gestione consorziata e collettiva delle aree vocate alle attività agro-silvo-pastorali.
18 7.1 Piani di tutela e di gestione dei siti Natura 2000 Sono i siti Natura 2000, le aree parco e altre aree di grande piregio naturale, compresi quelli ricadenti in zone urbane, e con la sola esclusione delle aree marine Costi elegibii: Elaborazione di piani di protezione e gestione dei siti Natura 2000 e di altre aree ad alto valore naturale 7.2.C.5 piccole infrastrutture per energia rinnovabile sostegno alla costruzione, miglioramento o ampliamento di reti pubbliche su scala locale per il trasporto e la distribuzione dell energia proveniente da fonti rinnovabili, con particolare riferimento alle biomasse forestali e ai sottoprodotti agricoli e agroindustriali. 7.2.B.6 infrastrutture su piccola scala costruzione, miglioramento o ampliamento di infrastrutture pubbliche come: strade di accesso ai centri abitati, acquedotti per uso potabile, ultimo miglio delle infrastrutture per la banda larga. Costi elegibili: Investimenti per la costruzione, miglioramento o ampliamento di strade di accesso ai centri abitati e acquedotti per uso potabile;
19 7.3 infrastrutture per la banda larga Costi elegibili: Costruzione dell infrastruttura a banda larga, Miglioramento delle infrastrutture a banda larga esistenti; Installazione di infrastrutture a banda larga passive ; Spese generali 7.4 attività ricreative e servizi per la popolazione rurale Sistemi informatici per la gestione di servizi alla popolazione come: trasporto pubblico, distribuzione di merci e corrispondenza, servizi sociali collegati all agricoltura (agricoltura sociale); realizzazione di mercati locali; realizzazione di orti urbani 7.5 infrastrutture turistiche e ricreative, info. turistiche Sistemi informatici per la gestione di informazioni turistiche e servizi di turistici, compreso e-booking; realizzazione o miglioramento di infrastrutture turistiche su piccola scala connesse al turismo outdoor quali per esempio: percorsi pedonali, piste ciclabili, ippovie, rifugi e punti tappa sui percorsi di cui sopra, segnaletica, aree attrezzate per la sosta.
20 7.6.A.4 monitoraggio avifauna e habitat Natura 2000 Costi elegibili Elaborazione di piani di monitoraggio dei siti Natura 2000 e di altre aree ad alto valore naturale o aggiornamento di piani esistenti; Attuazione dei piani di monitoraggio, comprese le spese per il personale e le strutture impegnate in quest attività, l attrezzatura necessaria, le consulenze, le analisi, le reti; Elaborazione dei dati, anche a livello cartografico. 7.6.B.6 manutenzione del patrimonio naturale dei villaggi Costi elegibili: Spese per la realizzazione degli investimenti finalizzati a: ripristino di ecosistemi naturali; sistemazione per l uso pubblico di siti archeologici, geositi e siti carsici; realizzazione o miglioramento di orti botanici e percorsi didattico-naturalistici; spese generali connesse agli investimenti di cui sopra;
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