Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
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- Faustina Teodora Paoli
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1 Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare DIREZIONE GENERALE PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELLE ACQUE Destinatari in elenco allegato Oggetto: Sito di bonifica di interesse nazionale Bacino del fiume Sacco. Segnalazione di sostanza riconducibile a fitosanitario clorurato nell asta del sistema fluviale Sacco-Liri-Garigliano, Province di Frosinone e Latina. Convocazione incontro. Alla luce di quanto segnalato da ARPA Lazio con nota prot. n del , acquisita al prot. MATTM n /STA del e assegnata alla scrivente in data , in merito alle risultanze delle analisi condotte sui campioni provenienti dal reticolo idrografico del sistema fluviale Sacco-Liri-Garigliano che hanno evidenziato concentrazioni rilevanti di un composto riconducibile alla famiglia dei fitofarmaci, è convocato un incontro in data 13 novembre 2017 alle ore presso gli uffici della scrivente Direzione Generale in Via Cristoforo Colombo, 44 - II Piano, Stanza 216. Il Dirigente della Divisione III Ing. Laura D Aprile (documento informatico firmato digitalmente ai sensi dell art. 24 D.Lgs. 82/2005 e ss.mm.ii.) c.a: Nota ARPA Lazio prot. n del (prot. MATTM n /STA del ). Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Via Cristoforo Colombo, Roma Tel /02/40; Fax E mail: sta-udg@minambiente.it; PEC: dgsta@pec.minambiente.it
2 Elenco destinatari Alla Regione Lazio Direzione Regionale Ambiente e Sistemi naturali direzioneambiente@regione.lazio.legalmail.it Alla Regione Lazio Direzione Regionale Valutazioni ambientali e bonifiche val.amb@regione.lazio.legalmail.it All Autorità di Bacino Distrettuale dell Appennino Meridionale c.a. Dott.ssa Vera Corbelli protocollo@pec.autoritalgv.it All ARPA Lazio-Direzione centrale direzione.centrale@arpalazio.legalmailpa.it All ISPRA protocollo.ispra@ispra.legalmail.it All ISS protocollo.centrale@pec.iss.it Alla ASL di Frosinone auslfr@pec.aslfrosinone.it Alla ASL di Latina protocolloaoo01@pec.ausl.latina.it Al Dirigente della Divisione II Ing. Francesco Gigliani Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque E p.c. Al Direttore Generale Dott.ssa Gaia Checcucci Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare - Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque Via Cristoforo Colombo, Roma Tel /02/40; Fax E mail: sta-udg@minambiente.it; PEC: dgsta@pec.minambiente.it
3 ARPA LAZIO Prot. U. n del 12 ottobre 2017 m_amte.sta.registro UFFICIALE.INGRESSO.Prot Direzione Tecnica Rif. prot del 22/09/2017 Rieti, Prot.. n (da citare nella risposta) Ministero dell Ambiente Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque dgsta@pec.minambiente.it Autorità di Bacino Distrettuale dell Appennino Meridionale protocollo@pec.autoritalgv.it Regione Lazio Direzione Regionale Ambiente e sistemi naturali direzioneambiente@regione.lazio.legalma il.it Regione Lazio Direzione Regionale Valutazioni ambientali e bonifiche val.amb@regione.lazio.legalmail.it p.c. Direttore Generale Dr. Marco Lupo Oggetto: Segnalazione di sostanza riconducibile a fitosanitario clorurato nell asta del sistema fluviale Sacco-Liri-Garigliano, province di Frosinone e Latina. Con la presente si segnala agli enti in indirizzo quanto segue. Da maggio 2017 Arpa Lazio, di concerto con la Direzione regionale Ambiente e Sistemi naturali ed in linea con le direttive dei Piani di gestione dei Distretti idrografici approvati ad ottobre 2016, ha dato avvio all adeguamento del monitoraggio delle acque superficiali, previsto dal D.lgs. 152/2006 Parte III, per le sostanze introdotte dalla Tab. 1A del D.lgs 172/2015, individuando una sottorete di campionamento localizzata nelle sezioni significativamente correlate con le pressioni antropiche. Documento generato in data 12/10/2017
4 Dopo i primi campionamenti, il Laboratorio di chimica organica e inorganica della Sezione provinciale di Roma, che opera in via specialistica sul tema, ha evidenziato delle risultanze anomale nei campioni provenienti dal reticolo idrografico del sistema F.Sacco-Liri-Garigliano, con concentrazioni elevate di un composto chimico affine ai di(clorofenil)metanol-derivati (la famiglia di composti cui appartiene il Dicofol, un acaricida introdotto recentemente come sostanze prioritaria e pericolosa dal 172/2015). Al fine di confermare o meno la presenza di tale sostanza e individuarne la sua possibile natura e origine, è stato attivato un monitoraggio straordinario rispetto a quello programmato, che ha previsto ulteriori campionamenti sia nei punti facenti parte della rete regionale che in una stazione intermedia, con la finalità di meglio circoscrivere il fenomeno. Dopo approfondimenti analitici specifici, si è accertato che il composto in questione non è Dicofol ma, pur essendogli strutturalmente simile e chimicamente affine, non è stato possibile identificarlo univocamente: la molecola comunque dovrebbe avere proprietà acaricide come la maggior parte delle sostanze note della stessa famiglia (proclonol, clorobenzilato, cloropropilato, feranimol, etoxinol, ecc.), inquadrabile quindi nella famiglia dei fitofarmaci, e rientrare nelle categoria di sostanze pericolose per la vita acquatica. Per ulteriore informazione, le sostanze citate derivano da processi di sintesi che partono dal DDT come materia prima e che portano per vie degradative e metaboliche a composti affini a quelli provenienti dalla degradazione del DDT stesso. Potrebbe essere quindi un prodotto di degradazione o un sottoprodotto di una delle molecole ad uso acaricida sopra nominate e commercializzate diffusamente fino a qualche decennio fa. La concentrazione stimata nella stazione più critica risulterebbe essere compresa tra 0.1 e 1 µg/l, e pertanto superiore di almeno un ordine di grandezza rispetto ai limiti generalmente previsti per gli Standard di Qualità Ambientale di composti del genere. Quanto alla diffusione del composto, per quanto ad oggi è stato possibile rilevare, il punto di massima concentrazione si trova in corrispondenza della stazione delle Rete regionale di monitoraggio codice regionale F1.69, ubicata nel F. Sacco, nel comune di Ceccano (FR), (Coordinate WGS84/UTM33: ). Le successive stazioni verso valle, appartenenti allo stesso Sacco, al F. Liri e al F. Garigliano mostrano una graduale e progressiva riduzione delle intensità relative, riconducibile presumibilmente a processi di diluizione. La stazione sul F. Sacco a monte, codice F4.76 (Coordinate WGS84/UTM33: ), localizzata nel comune di Segni (RM), non rileva presenza analiticamente significativa della sostanza, ad indicare nel tratto in questione la probabile origine, anche se, vista l attuale situazione idrologica, non si possano escludere meccanismi di diffusione complessi. Il campionamento aggiuntivo effettuato nel tratto di F. Sacco compreso tra le stazioni F1.69 e F4.76 sopra citate (NRG FR2151 del 24 agosto), nel Comune di Patrica in Località Tomacella (coordinate WGS84/UTM33: ), non ha rilevato presenza significativa delle sostanza restringendo il tratto da cui sembra partire il fenomeno di contaminazione. Nella tabella seguente sono riportate le rilevazioni effettuate in concentrazione relativa rispetto al campione più concentrato osservato alla stazione di Ceccano (F1.69 dell agosto 2017) Tabella: risultanze analitiche (concentrazioni relative) 2
5 Periodo Stazione F4.76 Sacco 3 Segni Intermedio (Loc. Tomacella) F1.69 Sacco 4 Ceccano 3 F1.68 Sacco5 Falvaterra F1.08 Liri 2 Pontecorvo F1.09 Liri 3 SanGiorgio F2.76 Garigliano3 Castelforte Maggio-Giugno assente 0,24 0,33 0,02 0,05 0,006 Giugno-Luglio assente 0,78 0,34 0,02 0, Agosto assente 1 0,22 n.a. n.a. n.a. MEDIE NORMALIZZATE 1 0,44 0,02 0,03 0,005 La localizzazione dei punti citati è riportata nello stralcio cartografico allegato. Gli accertamenti fin qui effettuati hanno riguardato la sola matrice delle acque superficiali, per le quali si dispone come riferimento normativo degli Standard di Qualità Ambientali del D.lgs. 172/2015, non è pertanto possibile dare indicazioni sulla presenza o meno di contaminazione in altri comparti ambientali. Alla luce dei risultati emersi dagli approfondimenti analitici, si riterrebbe tuttavia necessario avviare ulteriori attività conoscitive su biota e sedimenti, su acque sotterranee e suolo nelle aree limitrofe all asta del F. Sacco in prossimità dei punti della rete regionale indagati, e si chiede pertanto l avvio di un opportuno tavolo di confronto per definire le azioni da attuare e le risorse necessarie, visto che l area ricade anche all interno del SIN Valle del Sacco. Rimettendo la presenza per quanto di competenza, si rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento che si ritenga necessario. Cordiali saluti Allegato: Cartografia Il Direttore Tecnico Ing. Rossana Cintoli
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