Stoccaggio di gas naturale nel giacimento di Romanengo. Una soluzione sostenibile e amica del territorio
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- Virginia Antonietta Casadei
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1 Stoccaggio di gas naturale nel giacimento di Romanengo Una soluzione sostenibile e amica del territorio
2 I numeri di Enel 4 Il valore strategico del gas naturale 6 Che cos è lo stoccaggio del gas 8 La scelta di Romanengo 14 Il progetto 17 La sicurezza prima di tutto 22 Un progetto che valorizza il territorio 27
3 I numeri di Enel Paesi 40 1) Continenti Capacità netta totale installata ) MW ) Capacità netta totale rinnovabile installata MW Produzione totale 285,5 TWh/anno Estensione linee elettriche km 430,5 distribuzione energia a clienti finali TWh/anno Clienti 61,1 Milioni investimenti 30,9 3) Miliardi di euro Enel è la più grande azienda elettrica in Italia e Spagna, la seconda utility d Europa per capacità installata e il primo operatore privato in America Latina. Con oltre MW di potenza e attraverso 1,8 milioni di km di linee elettriche, porta energia a più di 61 milioni di famiglie e imprese in 40 Paesi di quattro continenti. Risorse umane ) Persone azionisti 1,5 Milioni Ebitda 17,5 5) Miliardi di euro Dati al Fonte dati: Elaborazioni Enel pro-forma al ) Comprende tutti i Paesi in cui è presente almeno un MW o in cui viene svolta attività di vendita. Comprende, inoltre, i Paesi in cui il Gruppo Enel ha relazioni commerciali, progetti in corso o uffici di rappresentanza. Include El Salvador dove Enel ha una partnership non consolidata con LaGeo 2) Dato al Non include 808 MW e 4,7 TWh riferiti al perimetro classificato come destinato alla vendita 3) Investimenti cumulati nel periodo di piano di cui 16,1 miliardi di euro in sviluppo. Il totale investimenti include gli investimenti finanziari e non include i contributi di allacciamento 4) Dato al Non include unità riferite al perimetro classificato come destinato alla vendita 5) EBITDA consolidato al dal Gruppo Enel 4 5
4 Il valore strategico del gas naturale Il gas naturale è il combustibile fossile più pulito e per questo rappresenta una risorsa essenziale per un mix di fonti energetiche bilanciato e sostenibile. Nel mondo vengono consumati ogni anno circa miliardi di metri cubi di gas per rispondere ai fabbisogni delle utenze industriali e residenziali. Scegliere il gas naturale per soddisfare la domanda di energia comporta semplicità di gestione, in termini di trasporto e utilizzo nel rispetto dell ambiente. Infatti, il gas naturale viene trasportato, in condotte o con navi dedicate, per essere poi consumato con tecnologie spesso ad alta efficienza e basse emissioni. Nel panorama dei consumi energetici mondiali, il gas naturale fornisce un contributo importante alla riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti e di gas serra. Per questo è amico dell ambiente. 6 7
5 Cos è lo stoccaggio del gas È facile quindi capire quanto questi depositi, che garantiscono l approvvigionamento di gas in ogni periodo dell anno, siano importanti per le esigenze energetiche del nostro Paese. Lo stoccaggio del gas avviene nel sottosuolo, in strutture naturali idonee ed efficienti nel ricevere, immagazzinare e restituire il gas. È possibile conservare gas in tre tipologie di strutture naturali: giacimenti di idrocarburi esauriti o in via di esaurimento, come quello presente nell area di Romanengo, cioè una struttura naturale collocata a grande profondità nel sottosuolo e delimitata da una copertura di roccia impermeabile; acquiferi, cioè in strutture sotterranee nelle quali il gas viene iniettato andando a occupare temporaneamente il posto dell acqua salata presente; duomi salini, che sono caverne ricavate artificialmente in giacimenti di salgemma. Conservazione del gas nelle tre strutture naturali IMPIANTO IMPIANTO Lo stoccaggio di gas naturale Stoccare gas naturale significa immagazzinarlo temporaneamente, per poi utilizzarlo quando è più vantaggioso economicamente e ambientalmente. Lo stoccaggio di gas naturale consente così di disporre di un polmone che può essere utilizzato anche come riserva strategica. In estate, quando la domanda è bassa, il gas naturale viene immagazzinato. In inverno, quando la domanda è alta, lo stesso gas viene reimmesso nella rete per essere consegnato agli utenti, evitando così il ricorso massiccio al petrolio o al carbone, sostanze che hanno un maggiore impatto sull ambiente. Oltre a questo, il gas stoccato può essere utilizzato in situazioni di emergenza, come quelle che derivano dall instabilità socio-politica dei Paesi da cui l Italia importa il gas o da condizioni climatiche particolari che richiedono una maggiore produzione di energia. DUOMI SALINI GIACIMENTI DI IDROCARBURI ACQUIFERO Pipeline di iniezione/estrazione Pipeline di estrazione idrocarburi A differenza dei duomi salini, i giacimenti di gas e gli acquiferi non sono cavità nel terreno, come si è spesso portati a pensare: sono al contrario strati di roccia porosa e permeabile, in cui il gas rimane intrappolato. 8 9
6 Come funziona lo stoccaggio del gas In Italia, l attività di stoccaggio è iniziata circa 50 anni fa ad opera di Eni, nel giacimento esaurito di Cortemaggiore. Attualmente tra le diverse centinaia di campi di stoccaggio attivi nel mondo, i dieci presenti in Italia (di cui quattro in Lombardia) sono tutti realizzati in giacimenti esauriti o in via di esaurimento, come quello di Romanengo. Un campo di stoccaggio è costituito da una centrale di stoccaggio, dove sono installate sia le apparecchiature necessarie al prelievo del gas dalla rete nazionale di distribuzione e alla sua successiva iniezione nel giacimento, sia le apparecchiature che trattano il gas per renderlo idoneo alla sua reimmissione in rete. Flusso delle attività di stoccaggio del gas naturale APPROVVIGIONAMENTO PIATTO INIEZIONE IN STOCCAGGIO DI GAS IN ECCESSO DOMANDA DI GAS BASSA DOMANDA DI GAS ELEVATA EROGAZIONE DI GAS DA STOCCAGGIO Un altra parte essenziale sono i pozzi, che collegano il giacimento sotterraneo con la superficie, dove è presente la testa pozzo, unica parte visibile di queste strutture tubolari. Solitamente più teste pozzo sono raccolte all interno di un unica area denominata cluster, da cui partono le tubazioni di collegamento con la centrale di stoccaggio
7 Esemplificazione della struttura e funzionamento di un sito di stoccaggio IMPIANTO DI TRATTAMENTO IMPIANTO DI COMPRESSIONE METANODOTTO METANODOTTO INIEZIONE EROGAZIONE POZZI ROCCIA DI COPERTURA WORKING GAS CUSHION GAS ACQUIFERO GIACIMENTO Il gas presente in un giacimento sotterraneo si può distinguere in due parti, a seconda della funzione che svolge. Una parte è il quantitativo minimo di gas che è necessario conservare sempre nel giacimento per mantenerne la funzionalità ottimale (Cushion Gas). L altra parte è il gas che viene ciclicamente iniettato ed estratto nel/dal giacimento (Working Gas) per conto degli utenti del servizio di stoccaggio. I campi di stoccaggio in esercizio in Italia prevedono un processo semplice, sostanzialmente stagionale di iniezione ed erogazione del gas. Durante la stagione calda, quando la domanda è ridotta, il gas dal metanodotto arriva alla centrale di stoccaggio; qui viene misurato, compresso, ed avviato ai cluster dai quali poi verrà iniettato nel giacimento attraverso i pozzi, realizzati in modo tale da garantire l isolamento dal terreno e da eventuali falde acquifere superficiali. Il gas viene immagazzinato fino alla stagione fredda, quando viene prelevato dal giacimento tramite i pozzi e inviato nuovamente dai cluster alla centrale. Qui viene quasi completamente separata l acqua di strato assorbita dal gas nel giacimento mediante un processo di disidratazione, che può essere realizzato con diverse tecnologie. Una volta trattato, il gas viene misurato e consegnato alla rete nazionale di trasporto, mentre l acqua di strato separata viene trattata e reimmessa nel giacimento, che in genere è localizzato a qualche migliaio di metri al di sotto delle falde acquifere superficiali, attraverso un pozzo dedicato
8 La scelta di Romanengo avaggio Sergano Ripalta Cremasca Pianengo Offanengo Casale Cremasco -vidolasco Ricengo Madignano Camisano Offanengo Izano Castellone Casaletto di sopra Romanengo Salvirola Fiesco Fontanella Ticengo Trigolo Cumignano sul naviglio Torre Pallavicina Soncino Genivolta Roccafranca Orzinuovi Villachiara Azzanello Romanengo Tra questi è presente quello di Romanengo, utilizzato da Eni per circa 45 anni e posizionato in un area in cui la richiesta di energia dovuta alla concentrazione di centri urbani e industriali è molto alta. Il giacimento si colloca infatti nella Provincia di Cremona e interessa i comuni di Romanengo, Offanengo, Ticengo, Soncino, Casaletto di Sopra, Salvirola e Izano. Nell ambito della gara che il Ministero dello Sviluppo Economico ha indetto nel 2006 per la conversione a stoccaggio dei giacimenti così individuati, il progetto di Enel Trade è stato selezionato, nel giugno 2008, come quello più valido tra i concorrenti per la conversione a stoccaggio di gas naturale del giacimento di Romanengo. Il Ministero dello Sviluppo Economico e il sito di Romanengo A partire dai primi anni del nuovo millennio il Ministero dello Sviluppo Economico ha ritenuto indispensabile avviare un processo di aumento consistente della capacità di stoccaggio di gas naturale in Italia. Questa risorsa, infatti, rappresenta una scelta ottimale per poter far fronte alla sempre crescente domanda di energia e contemporaneamente rispettare i parametri internazionali di Kyoto sulla cura e salvaguardia dell ambiente. Per raggiungere questi obiettivi il Ministero dello Sviluppo Economico ha individuato nel territorio nazionale i giacimenti esauriti o in via di esaurimento più idonei in termini di caratteristiche tecniche e di sicurezza. Enel e Romanengo Nel settembre 2008 Enel ha così dato vita a Enel Stoccaggi, società a responsabilità limitata partecipata al 51% da Enel Trade ed al 49% da F2i (1). È questa società che per conto di Enel si occupa delle attività di progettazione, costruzione e gestione operativa dei campi di stoccaggio di gas naturale e altri prodotti gassosi. Enel è tra i maggiori acquirenti di gas naturale in Europa, con contratti di fornitura di lungo termine che permettono ad oggi di importare gas naturale per oltre 10 miliardi di metri cubi all anno e permetteranno entro il 2020 di soddisfare una domanda addizionale di 2,5 miliardi di metri cubi. (1) F2i, acronimo di Fondi Italiani per le infrastrutture, nasce nel 2007 come società di gestione del risparmio. F2i ha lanciato il più grande fondo chiuso italiano: Fondo Italiano per le Infrastrutture dedicato a investimenti nel settore delle infrastrutture
9 Forte della sua posizione internazionale, in Italia il Gruppo Enel è tra i principali attori nel settore con oltre 3,8 milioni di clienti finali. Il progetto Proprio per questa sua posizione e per la sua forte identità nazionale, Enel sta lavorando per ottimizzare e rendere più economico e sicuro il sistema gas in Italia, anche grazie a progetti come quello di Romanengo. Stoccare gas significa efficienza e rispetto dell ambiente, e con questi obiettivi Enel lavora adottando politiche di eccellenza, sia nelle scelte tecnologiche che nelle procedure operative e di sicurezza per realizzare progetti sostenibili in grado di valorizzare il territorio in cui opera sia a livello locale che nazionale. Come funziona l impianto Il progetto di conversione a stoccaggio del campo di Romanengo consiste, principalmente, nella perforazione di cinque nuovi pozzi di stoccaggio gas, nella riconversione di due pozzi esistenti realizzati in passato da Eni rispettivamente in pozzo di monitoraggio e pozzo di reiniezione delle acque di strato recuperate nel processo di estrazione e nella realizzazione di una Centrale di Stoccaggio, costituita da un impianto di compressione gas, da un impianto di disidratazione e da impianti ausiliari
10 L attività di stoccaggio presso il campo di Romanengo sarà caratterizzata da un ciclo annuale di esercizio, all interno del quale si possono distinguere due fasi. Dati principali del progetto Centrale di stoccaggio Impianti di compressione, trattamento e ausiliari circa m 2 Cluster R5 3 pozzi di stoccaggio 1 pozzo di reiniezione acqua (esistente) Cluster R2 2 pozzi di stoccaggio 1 pozzo di monitoraggio (esistente) circa m 2 Condotte di collegamento Cluster R2-Centrale Cluster R5-Centrale circa m 2 circa m di lunghezza complessiva Impianto di stoccaggio gas di Romanengo CONDOTTA DI COLLEGAMENTO IMPIANTO DI TRATTAMENTO COMPRESSORI METANODOTTO RISERVA NATURALE NAVIGLIO DI MELOTTA CENTRALE DI STOCCAGGIO ROMANENGO 3 POZZI 2 POZZI POZZI POZZI La fase di iniezione (periodo aprile-ottobre) durante la quale il gas naturale proveniente dalla rete di trasporto nazionale sarà stoccato nel giacimento tramite i pozzi. In questa fase sarà utilizzata solo l Unità di Compressione, costituita da 3 elettrocompressori e dai relativi impianti ausiliari. La fase di erogazione (periodo novembre-marzo) durante la quale il gas naturale sarà estratto attraverso i pozzi, trattato e riconsegnato alla rete di trasporto. In questa fase sarà impiegata l Unità di Trattamento, costituita da un sistema di disidratazione a setacci molecolari e dai relativi impianti ausiliari, che hanno il compito di deumidificare il gas al fine di renderlo idoneo per la sua immissione nella rete nazionale. 270 Volume del Working Gas Milioni Sm 3 FLUSSO DI GAS IN FASE DI INIEZIONE (STAGIONE CALDA) FLUSSO DI GAS IN FASE DI EROGAZIONE (STAGIONE FREDDA) Ottimizza la fornitura di gas naturale Impianti a basso impatto ambientale Portata di punta in iniezione 2,2 Milioni Sm 3 /g 210 Volume del Cushion Gas Milioni Sm 3 Portata elettrica installata 7 MW GIACIMENTO 3,4 Portata di punta in erogazione Milioni Sm 3 /g Pressione massima esercitata 200 Bar 18 19
11 Un progetto amico dell ambiente e del territorio La filosofia che Enel ha adottato nelle attività di progettazione rende il sito di stoccaggio di Romanengo un impianto di eccellenza, sia in termini di rendimento che di prestazioni ambientali. Ad esempio per le emissioni in atmosfera l intero processo operativo prevede l assenza di emissioni gassose (ZERO EMISSION), questo non solo per quel che riguarda il gas naturale conservato nel giacimento, ma anche per tutte le tecnologie utilizzate sugli impianti di superficie. Oltre all applicazione dei più alti standard tecnologici e operativi nella progettazione e nella realizzazione del progetto, Enel ha programmato interventi che renderanno l inserimento degli impianti nel territorio più armonico e quasi invisibile, attraverso azioni come la costituzione di nuove aree verdi lungo il perimetro della centrale. Anche l impatto paesaggistico e acustico sarà minimo. Il progetto di Enel prevede infatti standard superiori ai riferimenti imposti dalla normativa, sia nelle procedure operative che nelle scelte tecnologiche dei macchinari, guidate da criteri di innovazione, sicurezza e affidabilità. Per quel che riguarda le acque di strato separate dal gas nella fase di erogazione, esse verranno raccolte, senza entrare in contatto con l ambiente circostante, e reimmesse nel giacimento, tramite una tubazione e un pozzo dedicato. Enel ha prestato una cura particolare anche alla progettazione della fase di cantiere, in particolare per quel che riguarda le perforazioni. Saranno, infatti, applicate soluzioni tecniche che minimizzano l impatto su tutte le componenti ambientali, dal rumore alle emissioni in atmosfera, al paesaggio, alla gestione dei rifiuti
12 La sicurezza prima di tutto Per esplicita scelta di Enel, tutte le fasi di progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti saranno condotte anche con il contributo di istituti indipendenti di indiscutibile prestigio internazionale, come l Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia, e sotto la costante e attenta supervisione e controllo di tutti gli enti preposti, come il Ministero dello Sviluppo Economico, le Agenzie Regionali per la Protezione dell Ambiente e i Vigili del Fuoco. La sicurezza è una premessa fondamentale alla realizzazione dell attività di stoccaggio. Il processo di stoccaggio gas è decisamente meno problematico in termini di sicurezza rispetto alla maggior parte degli altri processi industriali del comparto energetico. Le statistiche mondiali relative a incidenti connessi a stoccaggi di gas naturale indicano che sono eventi estremamente rari. Il progetto di Romanengo, in particolare, è stato già valutato positivamente in relazione al tema della sicurezza dal Comitato Tecnico Regionale della Lombardia che, con il rilascio del cosiddetto Nulla Osta di Fattibilità (NOF), ha verificato la bontà delle soluzioni progettuali scelte da Enel e della consistenza ed affidabilità geologica e strutturale del giacimento. Tutta la struttura operativa del progetto sarà costantemente impegnata nell assicurare il massimo livello di sicurezza del sito e nel comunicare regolarmente con le amministrazioni e la popolazione in relazione allo stato del progetto nelle sue varie fasi, garantendo in ogni momento l adozione delle misure necessarie a ridurre al minimo qualsiasi rischio. Sul tema della sicurezza Enel si è posta obiettivi che vanno ben oltre quelli imposti dalla normativa italiana. Per raggiungerli ha programmato una serie di attività di verifica delle caratteristiche tecniche e delle prestazioni, che riguardano sia sugli impianti di superficie che il giacimento
13 La sicurezza in superficie La tecnologia associata ai siti di stoccaggio di gas naturale è molto avanzata ed è frutto di più di 90 anni di esperienza sul campo maturata nel mondo, durante i quali, e in particolare nel caso di siti ricavati in giacimenti esauriti o in via di esaurimento, non si sono comunque mai verificati incidenti rilevanti in relazione a eventi innescati nel sottosuolo. La sicurezza degli impianti in superficie è garantita dall eccellenza operativa con cui Enel progetta e gestisce ormai da decenni i suoi impianti, nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e con l obiettivo di applicare sempre le migliori tecnologie e le migliori procedure gestionali possibili. Impianti più sicuri grazie all eccellenza operativa di Enel. La sicurezza del giacimento I giacimenti come quello di Romanengo presentano elevate caratteristiche di sicurezza in termini di capacità di contenimento del gas nel sottosuolo: lo hanno conservato in maniera naturale per milioni di anni, garantendo l integrità e la tenuta del giacimento anche a fronte di importanti terremoti, come quello che è avvenuto circa duecento anni fa, nel L approccio di Enel si basa infatti su due principi fondamentali. Il primo è quello della ridondanza, per cui si progetta su un livello superiore di sicurezza rispetto a quello richiesto dalla normativa. Il secondo è quello della precauzione, per cui l impianto e tutte le sue componenti sono dimensionati in fase di progettazione per poter far fronte al verificarsi delle condizioni più sfavorevoli. Per affrontare in modo corretto e approfondito gli aspetti legati ai rischi connessi a fenomeni naturali, alla sismicità, alla tenuta, e quindi alla sicurezza del giacimento, Enel si è avvalsa del contributo scientifico indipendente del maggior istituto italiano di ricerca nel campo, ampiamente accreditato a livello internazionale, l Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). INGV ha studiato la storia geologica del sito di Romanengo in occasione di fenomeni sismici storici, avvenuti in tutto il territorio della Val Padana, con particolare interesse per il periodo recente in cui il giacimento è stato oggetto di sfruttamento industriale. Tali eventi possono essere di grande aiuto nella comprensione del comportamento del sito per quel che riguarda i rischi che più comunemente vengono associati agli stoccaggi di gas naturale: il rischio da sismicità naturale o indotta da attività antropiche il rischio da degassamento in superficie subsidenza indotta. 25
14 Dall esame dei dati storici è emerso che il giacimento naturale di Romanengo non ha dato segnali di instabilità né di fuoriuscite di gas nonostante sia stata registrata attività sismica in alcuni casi elevata (magnitudo fino a circa 6.0). Un progetto che valorizza il territorio La Val Padana ha un rischio sismico in generale medio-basso. L area di Romanengo in particolare ha un rischio ancora minore perché sono avvenuti terremoti in tempi relativamente recenti che quindi hanno liberato l energia sismica accumulata. L area di Romanengo è classificata a sismicità medio-bassa (zona 2 secondo la normativa) e gli studi mostrano la presenza di un sistema di faglie noto agli esperti come sorgente sismogenetica di Romanengo, posta a circa 5-10 km di profondità. Anche grazie al contributo di INGV, Enel sta approfondendo tali elementi, noti a livello teorico, per capire se la presenza in profondità nel sottosuolo di una tale sorgente sismogenetica possa e con quale modalità influire sulle attività di stoccaggio che coinvolgono il giacimento, anche se esso si trova a una quota molto più superficiale rispetto al sistema di faglie. I dati ricavati da questo approfondimento costituiranno comunque un patrimonio di conoscenza per il territorio e risulteranno fondamentali per il suo monitoraggio sismico in generale, a prescindere dalle eventuali interazioni con il sito di stoccaggio. Enel vuole entrare nel tessuto sociale del territorio rappresentando un elemento di sviluppo sostenibile e, al tempo stesso, un opportunità per tutta la comunità. Per questo già da mesi collabora con gli enti locali per modulare il progetto su quelle che sono le esigenze di valorizzazione del territorio, come ad esempio quelle legate al Parco della Melotta. In questo modo è stato possibile costruire un progetto che ha molte ricadute positive sulla zona di Romanengo e sui comuni limitrofi, di cui si elencano le principali
15 Tutte le opere progettate da Enel saranno inserite nel paesaggio con la massima cura e il minimo impatto, sia visivo che acustico. Oltre a questo sarà posta particolare attenzione alla fase di cantiere e al ripristino delle condizioni ambientali alla fine dei lavori di costruzione. Occupazione ed economia Con la realizzazione dell impianto e con la successiva fase di esercizio a partire dal 2015, ci saranno ricadute occupazionali sul territorio che si concretizzeranno in un picco di circa 200 persone durante la fase di cantiere (che durerà circa un anno e mezzo) e circa 10 persone che lavoreranno nell impianto una volta operativo. L indotto che l impianto genererà sull economia locale è stimato in un milione e mezzo di euro all anno, a favore di imprese, soprattutto locali, che saranno coinvolte nelle attività di manutenzione. 28 Sostenibilità e sviluppo Come in ogni territorio in cui opera Enel, la costruzione e l esercizio dell impianto procederanno di pari passo con la realizzazione di una serie di opere infrastrutturali mirate a specifiche compensazioni ambientali e allo sviluppo del territorio. Oltre alla conservazione delle condizioni ambientali precedenti alla costruzione dell impianto, Enel ha recepito dagli enti locali una serie di interventi mirati alla valorizzazione del territorio, che non sono direttamente connessi ai lavori o all operatività dell impianto ma che diventeranno patrimonio dell area. Consolidamento del ponte sulla Roggia Orfea Interventi di riqualificazione e di ampliamento delle superfici boschive Rinaturazione del campo tra la Strada Cittadina e del Naviglio Realizzazione di un sentiero presso la ex Strada Sabbioni e dalla Ca dei Polli fino al Ponte di Ferro Realizzazione di due sentieri sulle sponde del naviglio Realizzazione di punti di sosta con panche e pannelli informativi lungo la Strada Vicinale della Cittadina e in altri punti individuati d accordo con le amministrazioni locali Realizzazione del percorso ciclopedonale verso Ticengo e Offanengo. Oltre a tali interventi diretti, Enel metterà a disposizione degli enti locali ulteriori risorse economiche da impiegare per la costruzione di opere di pubblica utilità volte a migliorare il benessere sociale e la qualità della vita della comunità. 29
16 Concept design Inarea - Roma Design e layout OnLine Group - Roma Stampa Facciotti - Roma Tiratura copie Finito di stampare nel mese di ottobre 2011 Pubblicazione fuori commercio A cura di Direzione Relazioni Esterne Enel SpA Roma, Viale Regina Margherita 137
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