COMUNE DI FARRA D ALPAGO Via Matteotti 2/C Farra d Alpago (BL)

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1 Progettisti: ing. Stefano LONGHI p.i. Alberto CETTOLIN arch. Daniele ALBERICO Collaboratori: ing. G. BASILISCO ing. F. CAVAZZON ing. G. CONTESSOTTO dott. G. SPONZA ing. F. UGOTTI Committente: COMUNE DI FARRA D ALPAGO Via Matteotti 2/C Farra d Alpago (BL) Progetto: Realizzazione di un Centro Velico di eccellenza sportiva sul Lago di Santa Croce. Primo lotto funzionale. PROGETTO ESECUTIVO Emesso: Stato: Per Info Per Appalto Per Costruzione Titolo: Prima emissione: RELAZIONE DI CALCOLO RISCHIO DA FULMINE Calcolo del Rischio Approvato Approvato con commenti Non Approvato Responsabile elaborato: ing. Stefano LONGHI Direttore Tecnico Redattore elaborato: ing. Giovanni CONTESSOTTO CODICE ESE.ELE.RT.CA R0 V Emissione Ing.G.CONTESSOTTO Ing.S.LONGHI REV. VER. DATA DESCRIZIONE REDATTO VERIFICATO Il presente elaborato di proprietà della SGM Consulting srl - Società di ingegneria, non può essere riprodotto, modificato o consegnato a terzi senza autorizzazione scritta (Art.99, L n 63)

2 SOMMARIO 1. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE Generalità Dimensioni DATI INIZIALI Avvertenza Densità annua di fulmini a terra Dati relativi alla struttura Dati relativi alle linee elettriche esterne Definizione e caratteristiche delle zone CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE VALUTAZIONE DEI RISCHI Rischio R1: perdita di vite umane Calcolo del rischio R CONCLUSIONI APPENDICI Norme tecniche di riferimento Caratteristiche della struttura Nota Bene Caratteristiche delle linee elettriche Caratteristiche delle zone Frequenza di danno Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi Valori delle probabilità P per la struttura non protetta Sommario

3 1. INDIVIDUAZIONE DELLA STRUTTURA DA PROTEGGERE 1.1. GENERALITÀ Committente: Comune di Farra d'alpago Descrizione struttura: Circolo velico Indirizzo: Santa Croce sul lago Comune: FARRA D'ALPAGO Provincia: BL 1.2. DIMENSIONI L'individuazione della struttura da proteggere è essenziale per definire le dimensioni e le caratteristiche da utilizzare per la valutazione dell'area di raccolta. La struttura che si vuole proteggere coincide con un intero edificio a sé stante, fisicamente separato da altre costruzioni. Pertanto, ai sensi dell'art. A.2.2 della norma CEI EN , le dimensioni e le caratteristiche della struttura da considerare sono quelle dell'edificio stesso. 2. DATI INIZIALI 2.1. AVVERTENZA In mancanza di dati si procederà con ipotesi cautelative. Le valutazioni di natura economica, volte ad accertare la convenienza dell adozione delle misure di protezione, non sono state condotte perché non espressamente richieste dal Committente. La valutazione del rischio fulminazione è parte integrante del DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI per la salute e sicurezza dei lavoratori che il datore di lavoro deve effettuare, in accordo con le prescrizioni del D.Lgs. 81/08. Nello specifico, l art. 80 impone al datore di lavoro di effettuare una valutazione del rischio di fulminazione diretta ed indiretta; conseguentemente le ipotesi e i risultati della presente dovranno essere sottoscritti dal datore di lavoro DENSITÀ ANNUA DI FULMINI A TERRA Come rilevabile dalla guida CEI 81-3, la densità annua di fulmini a terra per kilometro quadrato nel comune di FARRA D'ALPAGO in cui è ubicata la struttura risultava essere pari a 4; l abrogazione di tale norma determina la decadenza di tale valore di riferimento. A titolo cautelativo si considera il seguente valore: Nt = 8 fulmini/km² anno (dato estremamente cautelativo) 2.3. DATI RELATIVI ALLA STRUTTURA A titolo cautelativo viene considerato il parallelepipedo circoscrivente l intera struttura, ottenendo le seguenti dimensioni massimo A: 40m B: 18m Pag.3

4 H: 10m Hmax: 10m La destinazione d uso non risulta precisamente definibile tra quelle tabellate dalla norma; a titolo cautelativo si considera come uso prevalente della struttura la classificazione di pubblico spettacolo. In relazione anche alla sua destinazione d uso, la struttura può essere soggetta a: perdita di vite umane In accordo con la norma CEI EN per valutare la necessità della protezione contro il fulmine, deve pertanto essere calcolato: rischio R DATI RELATIVI ALLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE Si considera la struttura servita dalle seguenti linee elettriche: Linea di energia: Energia Elettrica BT da ente distributore Linea di segnale: Telefonia Le caratteristiche delle linee elettriche sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle linee elettriche DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE DELLE ZONE Tenuto conto di: compartimenti antincendio esistenti e/o che sarebbe opportuno realizzare; eventuali locali già protetti (e/o che sarebbe opportuno proteggere specificamente) contro il LEMP (impulso elettromagnetico); i tipi di superficie del suolo all'esterno della struttura, i tipi di pavimentazione interni ad essa e l'eventuale presenza di persone; le altre caratteristiche della struttura e, in particolare il lay-out degli impianti interni e le misure di protezione esistenti; è stata definita un unica zona Z1 corrispondente all intera struttura Le caratteristiche delle zone, i valori medi delle perdite, i tipi di rischio presenti e le relative componenti sono riportate nell'appendice Caratteristiche delle Zone. 3. CALCOLO DELLE AREE DI RACCOLTA DELLA STRUTTURA E DELLE LINEE ELETTRICHE ESTERNE L'area di raccolta AD dei fulmini diretti sulla struttura è stata valutata analiticamente come indicato nella norma CEI EN , art. A.2. L'area di raccolta AM dei fulmini a terra vicino alla struttura, che ne possono danneggiare gli impianti interni per sovratensioni indotte, è stata valutata analiticamente come indicato nella norma CEI EN , art. A.3. Le aree di raccolta AL e AI di ciascuna linea elettrica esterna sono state valutate analiticamente come indicato nella norma CEI EN , art. A.4 e A.5. I valori delle aree di raccolta (A) e i relativi numeri di eventi pericolosi all anno (N) sono riportati nell'appendice Aree di raccolta e numero annuo di eventi pericolosi. I valori delle probabilità di danno (P) per il calcolo delle varie componenti di rischio considerate sono riportate nell'appendice Valori delle probabilità P per la struttura non protetta. Pag.4

5 4. VALUTAZIONE DEI RISCHI 4.1. RISCHIO R1: PERDITA DI VITE UMANE CALCOLO DEL RISCHIO R1 I valori delle componenti ed il valore del rischio R1 sono di seguito indicati: Z1: Struttura RA: 4,68E-08 RB: 2,35E-08 RU(Impianto elettrico): 5,33E-07 RV(Impianto elettrico): 2,67E-07 RU(Impianti telefonico): 4,80E-07 RV(Impianti telefonico): 2,40E-07 Totale: 1,59E-06 Valore totale del rischio R1 per la struttura: 1,59E CONCLUSIONI Il rischio complessivo di perdita di vite umane R1 = 1,59E-06 è inferiore a quello tollerato RT = 1E-05. SECONDO LA NORMA CEI EN LA STRUTTURA E' PROTETTA CONTRO LE FULMINAZIONI, senza l obbligo alcuno di adottare ulteriori misure di protezione per ridurlo. Data Timbro e firma Pag.5

6 6. APPENDICI 6.1. NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO Questo documento è stato elaborato con riferimento alle seguenti norme: CEI EN Protezione contro i fulmini. Parte 1: Principi generali - Febbraio 2013; CEI EN Protezione contro i fulmini. Parte 2: Valutazione del rischio - Febbraio 2013; CEI EN Protezione contro i fulmini. Parte 3: Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone - Febbraio 2013; CEI EN Protezione contro i fulmini. Parte 4: Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture - Febbraio 2013; CEI Linee guida per l'applicazione delle norme CEI EN Febbraio CARATTERISTICHE DELLA STRUTTURA Dimensioni: A (m): 40 B (m): 18 H (m): 10 Hmax (m): 10 Coefficiente di posizione: area con oggetti di altezza maggiore (CD = 0,25) Schermo esterno alla struttura: assente Densità di fulmini a terra (fulmini/km² anno): Nt = NOTA BENE Finché era in vigore la guida CEI 81-3, il valore Ng (leggi Nt) riportato dalla pubblicazione era convenzionalmente accettato come valore di riferimento per il calcolo del rischio ceraunico. L abrogazione di tale guida ha come diretta conseguenza la decadenza dei valori di riferimento. Nei calcoli viene adottato il valore Nt=8, doppio rispetto al precedente valore indicato sulla guida per la zona in oggetto e superiore del 33% del maggior valore registrato in Italia. Pag.6

7 6.3. CARATTERISTICHE DELLE LINEE ELETTRICHE Energia Elettrica La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso Tipo di linea: energia - interrata Lunghezza (m) L = 1000 Resistività (ohm x m) = 400 (ipotesi) Coefficiente ambientale (CE): rurale Caratteristiche della linea: Telefonia La linea ha caratteristiche uniformi lungo l'intero percorso Tipo di linea: segnale interrata (ipotesi) Lunghezza (m) L = 1000 Resistività (ohm x m) = 400 (ipotesi) Coefficiente ambientale (CE): rurale Schermo collegato alla stessa terra delle apparecchiature alimentate: 1 < R <= 5 ohm/km (dato non disponibile ipotesi tipica) Pag.7

8 CARATTERISTICHE DELLE ZONE Caratteristiche della zona: Struttura Tipo di zona: interna Tipo di pavimentazione: ceramica (rt = 0,001) Rischio di incendio: ordinario (rf = 0,01) Pericoli particolari: nessuno (h = 1) Protezioni antincendio: nessuna (rp = 1) Schermatura di zona: assente Protezioni contro le tensioni di contatto e di passo: nessuna Impianto interno: Impianto elettrico Alimentato dalla linea Energia Elettrica Tipo di circuito: Cond. attivi e PE su percorsi diversi (spire fino a 50 m²) (Ks3 = 1) Tensione di tenuta: 1,5 kv Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1) Impianto interno: Impianti telefonico Alimentato dalla linea Telefonia Tipo di circuito: Cond. attivi e PE nello stesso cavo (spire fino a 0,5 m²) (Ks3 = 0,01) Tensione di tenuta: 1,0 kv Sistema di SPD - livello: Assente (PSPD =1) Valori medi delle perdite per la zona: Struttura Rischio 1 Tempo per il quale le persone sono presenti nella struttura (ore all'anno): 2920 (ipotesi cautelativa 10 ore al giorno per 365 giorni/anno) Perdita per tensioni di contatto e di passo (relativa a R1) LA = LU = 3,33E-06 Perdita per danno fisico (relativa a R1) LB = LV = 1,67E-06 Rischi e componenti di rischio presenti nella zona: Struttura Rischio 1: Ra Rb Ru Rv Pag.8

9 6.4. FREQUENZA DI DANNO Frequenza di danno tollerabile FT = 0,10 Non è stata considerata la perdita di animali Applicazione del coefficiente rf alla probabilità di danno PEB e PB: no Applicazione del coefficiente rt alla probabilità di danno PTA e PTU: no FS1: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulla struttura FS2: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alla struttura FS3: Frequenza di danno dovuta a fulmini sulle linee entranti nella struttura FS4: Frequenza di danno dovuta a fulmini vicino alle linee entranti nella struttura Zona Z1: Struttura FS1: 1,41E-02 FS2: 1,51E+00 FS3: 3,18E-01 FS4: 9,60E+00 Totale: 1,14+01 Pag.9

10 6.5. AREE DI RACCOLTA E NUMERO ANNUO DI EVENTI PERICOLOSI Struttura Area di raccolta per fulminazione diretta della struttura AD = 7,03E-03 km² Area di raccolta per fulminazione indiretta della struttura AM = 4,25E-01 km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta della struttura ND = 1,41E-02 Numero di eventi pericolosi per fulminazione indiretta della struttura NM = 3,40E+00 Linee elettriche Area di raccolta per fulminazione diretta (AL) e indiretta (AI) delle linee: Energia Elettrica AL = 0, km² AI = 4, km² Telefonia AL = 0, km² AI = 4, km² Numero di eventi pericolosi per fulminazione diretta (NL) e indiretta (NI) delle linee: Energia Elettrica NL = 0, NI = 16,00000 Telefonia NL = 0, NI = 16, Pag.10

11 6.6. VALORI DELLE PROBABILITÀ P PER LA STRUTTURA NON PROTETTA Zona Z1: Struttura PA = 1,00E+00 PB = 1,0 PC (Impianto elettrico) = 1,00E+00 PC (Impianti telefonico) = 1,00E+00 PC = 1,00E+00 PM (Impianto elettrico) = 4,44E-01 PM (Impianti telefonico) = 1,00E-04 PM = 4,44E-01 PU (Impianto elettrico) = 1,00E+00 PV (Impianto elettrico) = 1,00E+00 PW (Impianto elettrico) = 1,00E+00 PZ (Impianto elettrico) = 6,00E-01 PU (Impianti telefonico) = 9,00E-01 PV (Impianti telefonico) = 9,00E-01 PW (Impianti telefonico) = 9,00E-01 PZ (Impianti telefonico) = 0,00E+00 Pag.11