SET/CLEAR LOAD DATA FROM STRING
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- Renzo Belloni
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1 SET/CLEAR STD CLD AZIONE: Imposta ad 1 (STD) o a zero (CLD) il valore del flag DF. Sono istruzioni senza parametri. Vanno sempre messi!! FLAG di cui viene modificato il contenuto: Nessuno (a parte DF). LOAD DATA FROM STRING LODSlen AZIONE: Copia l operando il cui indirizzo di memoria è contenuto in %ESI dentro %AL, %AX o %EAX a seconda del suffisso len selezionato. Se il flag DF vale 0, incrementa il registro %ESI del numero di byte specificati nel suffisso len. Se il flag DF vale 1, decrementa il registro %ESI del numero di byte specificati nel suffisso len. Mettere REP davanti a LODS è inutile perchè sovrascrive AL, AX o EAX tutti gli elementi dell array, alla fine mi rimane copiato solo l ultimo elemento. FLAG di cui viene modificato il contenuto: Nessuno. STORE DATA INTO STRING STOSlen AZIONE: Copia l operando contenuto in %AL, %AX o %EAX (a seconda del suffisso len selezionato) all indirizzo di memoria contenuto in %EDI. Se il flag DF vale 0, incrementa il registro %EDI del numero di byte specificati nel suffisso len. Se il flag DF vale 1, decrementa il registro %EDI del numero di byte specificati nel suffisso len. FLAG di cui viene modificato il contenuto: Nessuno. Esempio: ciclo: MOV $1000, %ECX CLD LODSL #codice che #modifica EAX STOSL LOOP ciclo Esempio: azzera un buffer in memoria MOV $1000, %ECX LEA buffer, %EDI MOV $0, %EAX CLD REP STOSL
2 INPUT DATA INTO STRING (non la usiamo) INSlen AZIONE: Copia l operando che si trova all indirizzo di I/O contenuto in %DX (di lunghezza pari al suffisso len selezionato) in memoria all indirizzo contenuto in %EDI. Se il flag DF vale 0, incrementa il registro %EDI del numero di byte specificati nel suffisso len. Se il flag DF vale 1, decrementa il registro %EDI del numero di byte specificati nel suffisso len. FLAG di cui viene modificato il contenuto: Nessuno. Nota: l istruzione REP INSlen deve essere usata con cautela, in quanto non necessariamente la porta di ingresso è in grado di produrre dati alla velocità alla quale il processore li legge OUTPUT DATA INTO STRING (non la usiamo) OUTSlen AZIONE: Copia l operando che si trova in memoria all indirizzo contenuto in %ESI (di lunghezza pari al suffisso len selezionato) all indirizzo di I/O contenuto in %DX. Se il flag DF vale 0, incrementa il registro %ESI del numero di byte specificati nel suffisso len. Se il flag DF vale 1, decrementa il registro %ESI del numero di byte specificati nel suffisso len. FLAG di cui viene modificato il contenuto: Nessuno. Nota: l istruzione REP OUTSlen deve essere usata con cautela, in quanto non necessariamente la porta di uscita è in grado di consumare dati alla velocità alla quale il processore glieli manda. Esempio: manda tutto il buffer sulla porta di uscita MOV $1000, %ECX LEA buffer, %ESI MOV $porta, %DX CLD REP OUTSB
3 COMPARE STRINGS CMPSlen AZIONE: Confronta gli operandi i cui indirizzi di memoria sono contenuti in %ESI (sorgente) ed %EDI (destinatario), eseguendo lo stesso algoritmo dell istruzione CMP. Se il flag DF vale 0, incrementa entrambi i registri %ESI e %EDI del numero di byte specificati nel suffisso len. Se il flag DF vale 1, decrementa entrambi i registri %ESI e %EDI del numero di byte specificati nel suffisso len. Funziona come la normale CMP FLAG di cui viene modificato il contenuto: CF, SF, OF, ZF. SCAN STRING SCASlen AZIONE: A seconda del suffisso len, confronta il contenuto di %AL, %AX, o %EAX (sorgente) con l operando il cui indirizzo di memoria è contenuti in %EDI (destinatario), eseguendo lo stesso algoritmo dell istruzione CMP. Se il flag DF vale 0, incrementa il registro %EDI del numero di byte specificati nel suffisso len. Se il flag DF vale 1, decrementa il registro %EDI del numero di byte specificati nel suffisso len. FLAG di cui viene modificato il contenuto: CF, SF, OF, ZF. MOVE DATA FROM STRING TO STRING MOVSlen AZIONE: Copia l operando il cui indirizzo di memoria è contenuto in %ESI all indirizzo di memoria contenuto in %EDI. Se il flag DF vale 0, incrementa entrambi i registri %ESI e %EDI del numero di byte specificati nel suffisso len. Se il flag DF vale 1, decrementa entrambi i registri %ESI e %EDI del numero di byte specificati nel suffisso len. FLAG di cui viene modificato il contenuto: Nessuno.
4 REPEAT/REPEAT if CONDITION MET REP MOVSsuf REP LODSsuf REP STOSsuf REP INSsuf REP OUTsuf REPE/Z/NE/NZ CMPSsuf REPE/Z/NE/NZ SCASsuf AZIONE: Nella forma non condizionata (REP) il prefisso REP fa sì che l istruzione che segue venga eseguita per %ECX volte. Il registro %ECX viene decrementato ad ogni ripetizione, e vale quindi zero alla fine. Nella forma condizionata (ad esempio, REPNZ), vengono eseguite le seguenti azioni: 1) se %ECX=0, l istruzione termina 2) viene decrementato %ECX, senza modificare i flag 3) viene eseguita l istruzione successiva al prefisso 4) se la condizione specificata nel prefisso è vera, si esegue una nuova ripetizione ripartendo dal punto 1, altrimenti si passa all istruzione successiva. L istruzione che segue viene quindi ripetuta quindi fino ad un massimo di %ECX volte, ma la ripetizione continua solo finché è vera la condizione specificata. Il comportamento del prefisso REP/REPcond è indeterminato se tale prefisso è applicato davanti ad una istruzione diversa da quelle menzionate in questa pagina. REPE ripeti finchè gli elementi dei due vettori sono uguali REPNE ripeti finchè gli elementi dei due vettori sono uguali FLAG di cui viene modificato il contenuto: non applicabile. Esempio: vett_1:.byte 1,2,3,4,5,6 vett_2:.byte 1,2,3,5,5,6 MOV $6, %ECX LEA vett_1, %ESI LEA vett_2, %EDI CLD REPE CMPSB #ESI=5, EDI=5 ci vanno i #primi elementi non diversi #dopo quelli diversi Esempio: input: PUSH %BX MOV %AX,%BX MOV $0x00,%AH INT $0x16 #chiama un sottoprogramma di #servizio che è parte del so #gli operandi sono immediati a #8 bit, #non hanno un nome, ma un #numero, #vanno in esecuzione a livello #di privilegio del sistema MOV %BH,%AH POP %BX RET
5 Sottoprogrammi di interruzione INT $0x16 / AH = 0x00 prende un parametro da tastiera (no echo). return: AH = BIOS scan code. AL = codifica ASCII. (se è presente una combinazione di tasti, viene rimosso dal buffer della tastiera) INT $0x21 / AH=0x02 scrive su video. input: DL = carattere da stampare. Dopo l esecuzione AL = DL. INT 0x21 / AH=0x2A procura la data di sistema; return: CX = anno ( ) DH = mese DL = giorno AL = giorno della settimana (0x00=Sunday) INT $21h / AH=2Ch procura l orario sul sistema; return: CH = ora CL = minuti DH = secondi DL = 1/100 secondi (centesimi di secondi) INT $0x10 / AH = 0x00 setta il modo video. input: AL = modalità video desiderata modalità video supportate: - 0x00 - text mode. 40x colors. 8 pages. - 0x03 - text mode. 80x colors. 8 pages. - 0x13 - graphical mode. 256 colors. 320x200 pixels. 1 page. INT $0x10 / AH = 0x0C cambia il colore di un singolo pixel. input: AL = pixel color (see table) CX = column DX = row 0 black; 1 blue; 2 green; 3 cyan; 4 red; 5 magenta; 6 brown; 7 light gray; 8 dark gray; 9 light blue; A light green; B light cyan; C light red; D light magenta; E yellow; F white
6 Comandi del debugger GDB LIST SOURCE l[ist] N AZIONE: Mostra uno spezzone del file sorgente di alcune righe intorno alla riga N. Se N è omesso, mostra la parte di file sorgente intorno alla linea che sta per eseguire. l[ist] prima, ultima AZIONE: Mostra le righe del file sorgente tra prima e ultima. l[ist] nome AZIONE: Mostra le righe del file sorgente intorno all etichetta nome. nome è un indirizzo associato a un istuzione. DISASSEMBLE SOURCE disassemble etichetta [ind1, ind2] AZIONE: mostra il disassemblato a partire dall etichetta specificata fino alla successiva. Si possono anche specificare due indirizzi di memoria di inizio e fine. b[reak] linea INSERT BREAKPOINT AZIONE: Inserisce un breakpoint prima di un istruzione e vi associa un numero d ordine. b nome: mette un bp prima dell etichetta, cioè il nome simbolico (della variabile); b linea: mette un bp prima del numero di linea, come appare dall output del comando list. Un breakpoint è inserito automaticamente all etichetta _main (viene inserito quando si trascina l eseguibile sull icona del debugger), in modo tale che il programma si ferma all inizio. Un breakpoint è un punto del codice arrivato al quale l esecuzione del codice si arresta. Se ne possono definire quanti ce ne pare.
7 INFO BREAKPOINTS i[nfo] b[reak] AZIONE: Mostra i breakpoint inseriti; per ogni breakpoint viene indicato il numero d ordine ed il numero di linea che ha l istruzione corrispondente nel file listato. 1 breakpoint. n_riga_listato (main) 2 breakpoint. n_riga_listato 3 (es: 1, 2 e 3 sono i numeri d ordine dei bp inseriti) del[ete] N DELETE BREAKPOINT AZIONE: Rimuove il breakpoint avente il numero d ordine N (attenzione, non il numero di linea). Se si omette il parametro vengono rimossi tutti i breakpoint. r[un] RUN AZIONE: Mette in esecuzione il programma. Per come è impostato l ambiente, il comando è dato automaticamente quando il file eseguibile viene trascinato sull icona. Quindi di solito non viene usato.
8 STEP s[tep] N AZIONE: Mette in esecuzione le N istruzioni successive a quella eseguita per ultima. Se si incontra una chiamata di sottoprogramma quando mancano M istruzioni ad N, si entra nel sottoprogramma e si svolgono M istruzioni del medesimo. Omettere N equivale a specificarlo pari a 1. n[ext] N NEXT AZIONE: Identico al precedente, ma considera un intero sottoprogramma come una sola istruzione (detto altrimenti, non entra nei sottoprogrammi). Esempio: next 6 e step 6 n s n s x x list 1 x qualcosa: list A x x list 2 x list B x x list 3 ret x x call qualcosa x list 5 x list 6 list 7 CONTINUE c[ontinue] AZIONE: Mette in esecuzione il programma a partire dall istruzione successiva a quella eseguita per ultima, fino al successivo breakpoint o fino in fondo se non trova altri breakpoint.
9 INFO REGISTERS i[nfo] r[egisters] [nome] AZIONE: Mostra il contenuto dei registri. Si vedono anche registri che normalmente non usiamo (registri selettore). Se ci metto il nome, vedo solo il registro che mi interessa. Attenzione: si vedono solo i registri a 32 bit (non posso dirgli di stampare CL). I nomi dei registri vanno scritti minuscoli, e senza il segno % prima. INFO ALL REGISTERS i[nfo] all-reg AZIONE: Mostra il contenuto di tutti i registri, compresi quelli della FPU. PRINT p [/formato] espressione AZIONE: Mostra il contenuto dell espressione indicata in uno dei formati scritti sotto. Tale espressione può contenere qualunque cosa sia valutabile, compreso il contenuto di registri e locazioni di memoria. Il nome di un registro deve essere minuscolo, e preceduto dal carattere $. Il formato è uno dei seguenti: - d: decimal - x: hex default - t: binary - s: string - c: character Ad esempio, se voglio conoscere il valore di EAX in binario, scrivo (gdb) p /t $eax Posso anche scrivere cose più complesse, tipo: (gdb) p /x $eax-2+$ebx-dato Si faccia caso al fatto che in GDB (a differenza che per l assemblatore) il nome simbolico di una variabile è un contenuto, non un indirizzo. Nell espressione di sopra, dato è il contenuto della variabile il cui indirizzo in Assembler è riferito col nome simbolico dato. (gdb)p /t $eflags Mi fa vedere il registro dei flags.
10 EXAMINE MEMORY x/nfl indirizzo AZIONE: visualizza il contenuto della memoria a partire da indirizzo. Gli altri tre parametri (che devono essere scritti attaccati a x/) sono: - N: un numero, pari al numero di oggetti di tipo F da visualizzare a partire da indirizzo per default è 1 - F: il formato, con le specifiche di cui sopra - L: byte (b) word (h) (h sta per half word, considerando una word come 32 bit). doubleword (d) long (w) default AZIONE: Visualizza il valore della variabile indicata. Il parametro numero indica quante componenti della variabile si intendono esaminare; il parametro formato indica il tipo della variabile (nessun spazio va inserito tra i due parametri). Omettere i parametri N e F contemporaneamente può provocare azioni contraddittorie. In accordo con quanto scritto sopra, deve essere specificato l indirizzo della variabile secondo la notazione C++, cioè premettendo il simbolo &. Esempi: x/1tw &dato x/1db &conteggio QUIT q[uit] AZIONE: Provoca la terminazione del debugger ed il ritorno al sistema operativo Windows.
11 Costrutti controllo di flusso: ragionare in C++, scrivere in Assembler IF if ( AX < var ) { ist1; istn;} else {istn+1; istk} Modo_1 ramo_then: CMP var, %AX JB ramo_then istn+1 istk JMP fuori ist1 istn istk+1 Modo_2 CMP var, %AX JAE ramo_else ist1... istn ramo_else: ist N+1 istk fuori: istk+1 FOR DO for ( int i = 0; i < var; i ++ ) {ist1; istn} do {ist1; istn} while (AX < var ) ciclo: MOV $0, %CX CMP var, %CX JE fuori ist1 istn INC %CX JMP ciclo ciclo: ist1 istn CMP var, %AX JL ciclo
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