STUDIO DI SETTORE UG44U

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1 ALLEGATO 9 NOTA TECNICA E METODOLOGICA STUDIO DI SETTORE UG44U

2 CRITERI PER L EVOLUZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE L evoluzione dello Studio di Settore ha il fine di cogliere i cambiamenti strutturali, le modifiche dei modelli organizzativi e le variazioni di mercato all interno del settore economico. Di seguito vengono esposti i criteri seguiti per la costruzione dello Studio di Settore UG44U, evoluzione dello studio TG44U. Oggetto dello studio sono le attività economiche rispondenti ai codici ATECO 2007: Alberghi; Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence; Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero. La finalità perseguita è di determinare un ricavo potenziale attribuibile ai contribuenti cui si applica lo Studio di Settore tenendo conto non solo di variabili contabili, ma anche di variabili strutturali in grado di influenzare il risultato dell impresa. A tale scopo, nell ambito dello studio, vanno individuate le relazioni tra le variabili contabili e le variabili strutturali, per analizzare i possibili processi produttivi e i diversi modelli organizzativi impiegati nell espletamento dell attività. L evoluzione dello studio di settore è stata condotta analizzando il modello TG44U per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli Studi di Settore per il periodo d imposta 2005 trasmesso dai contribuenti unitamente al modello UNICO I contribuenti interessati sono risultati pari a Sui modelli sono state condotte analisi statistiche per rilevare la completezza, la correttezza e la coerenza delle informazioni in essi contenute. Tali analisi hanno comportato, ai fini della definizione dello studio, l esclusione di posizioni. I principali motivi di esclusione sono stati: ricavi dichiarati maggiori di euro; quadro B (elementi strumentali) non compilato; quadro D (elementi specifici dell'attività) non compilato; quadro F (elementi contabili) non compilato; errata compilazione delle percentuali relative ai servizi offerti (quadro D); errata compilazione delle percentuali relative alla tipologia della clientela (quadro D); incongruenze fra i dati strutturali e i dati contabili. A seguito degli scarti effettuati, il numero dei modelli oggetto delle successive analisi è stato pari a IDENTIFICAZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Per suddividere le imprese oggetto dell analisi in gruppi omogenei sulla base degli aspetti strutturali, si è ritenuta appropriata una strategia di analisi che combina due tecniche statistiche: una tecnica basata su un approccio di tipo multivariato, che si è configurata come un analisi fattoriale del tipo Analyse des données e nella fattispecie come un Analisi in Componenti Principali; un procedimento di Cluster Analysis. L Analisi in Componenti Principali è una tecnica statistica che permette di ridurre il numero delle variabili originarie pur conservando gran parte dell informazione iniziale. A tal fine vengono identificate nuove variabili, dette componenti principali, tra loro ortogonali (indipendenti, incorrelate) che spiegano il massimo possibile della varianza iniziale.

3 Le variabili prese in esame nell Analisi in Componenti Principali sono quelle presenti in tutti i quadri ad eccezione delle variabili del quadro degli elementi contabili. Tale scelta nasce dall esigenza di caratterizzare i soggetti in base ai possibili modelli organizzativi, alle diverse tipologie di struttura ricettiva, ai principali servizi offerti, alla classificazione in stelle delle strutture alberghiere, etc.; tale caratterizzazione è possibile solo utilizzando le informazioni relative alle strutture operative, al mercato di riferimento e a tutti quegli elementi specifici che caratterizzano le diverse realtà economiche e produttive di una impresa. Le nuove variabili risultanti dall Analisi in Componenti Principali vengono analizzate in termini di significatività sia economica sia statistica, al fine di individuare quelle che colgono i diversi aspetti strutturali delle attività oggetto dello studio. La Cluster Analysis è una tecnica statistica che, in base ai risultati dell Analisi in Componenti Principali, permette di identificare gruppi omogenei di imprese (cluster); in tal modo è possibile raggruppare le imprese con caratteristiche strutturali ed organizzative simili (la descrizione dei gruppi omogenei identificati con la Cluster Analysis è riportata nel Sub Allegato 9.A). L utilizzo combinato delle due tecniche è preferibile rispetto a un applicazione diretta delle tecniche di Cluster Analysis, poiché tanto maggiore è il numero di variabili su cui effettuare il procedimento di classificazione tanto più complessa e meno precisa risulta l operazione di clustering. In un procedimento di clustering quale quello adottato, l omogeneità dei gruppi deve essere interpretata non tanto in rapporto alle caratteristiche delle singole variabili, quanto in funzione delle principali interrelazioni esistenti tra le variabili esaminate e che concorrono a definirne il profilo. DEFINIZIONE DELLA FUNZIONE DI RICAVO Una volta suddivise le imprese in gruppi omogenei è necessario determinare, per ciascun gruppo omogeneo, la funzione matematica che meglio si adatta all andamento dei ricavi delle imprese appartenenti allo stesso gruppo. Per determinare tale funzione si è ricorso alla Regressione Multipla. La Regressione Multipla è una tecnica statistica che permette di interpolare i dati con un modello statisticomatematico che descrive l andamento della variabile dipendente in funzione di una serie di variabili indipendenti. La stima della funzione di ricavo è stata effettuata individuando la relazione tra il ricavo (variabile dipendente) e i dati contabili e strutturali delle imprese (variabili indipendenti). È opportuno rilevare che prima di definire il modello di regressione è stata effettuata un analisi sui dati delle imprese per verificare le condizioni di coerenza economica nell esercizio dell attività e per scartare le imprese anomale; ciò si è reso necessario al fine di evitare possibili distorsioni nella determinazione della funzione di ricavo. A tal fine sono stati utilizzati degli indicatori di natura economico-contabile specifici delle attività in esame: Durata delle scorte; Valore aggiunto per addetto; Ricavi per presenza. Le formule degli indicatori economico-contabili sono riportate nel Sub Allegato 9.C. Per ogni gruppo omogeneo è stata calcolata la distribuzione ventilica 1 di ciascuno degli indicatori precedentemente definiti e, per gli indicatori Valore aggiunto per addetto e Ricavi per presenza, tali distribuzioni sono state costruite distintamente anche in base all appartenenza ai gruppi territoriali definiti utilizzando i risultati di uno studio relativo alla territorialità generale a livello comunale 2 che ha avuto come obiettivo la suddivisione del territorio nazionale in aree omogenee in rapporto al: grado di benessere; livello di qualificazione professionale; struttura economica. 1 Nella terminologia statistica, si definisce distribuzione ventilica l insieme dei valori che suddividono le osservazioni, ordinate per valori crescenti dell indicatore, in 20 gruppi di uguale numerosità. Il primo ventile è il valore al di sotto del quale si posiziona il primo 5% delle osservazioni; il secondo ventile è il valore al di sotto del quale si posiziona il primo 10% delle osservazioni, e così via. 2 I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell apposito Decreto Ministeriale.

4 In seguito, ai fini della determinazione del campione di riferimento, sono state selezionate le imprese che presentavano valori degli indicatori contemporaneamente all interno dell intervallo definito per ciascun indicatore. Ne l Sub Allegato 9.D vengono riportati gli intervalli scelti per la selezione del campione di riferimento. Così definito il campione di riferimento, si è proceduto alla definizione della funzione di ricavo per ciascun gruppo omogeneo. Per la determinazione della funzione di ricavo sono state utilizzate sia variabili contabili sia variabili strutturali. La scelta delle variabili significative è stata effettuata con il metodo stepwise. Una volta selezionate le variabili, la determinazione della funzione di ricavo si è ottenuta applicando il metodo dei minimi quadrati generalizzati, che consente di controllare l eventuale presenza di variabilità legata a fattori dimensionali (eteroschedasticità). Affinché il modello di regressione non risentisse degli effetti derivanti da soggetti anomali (outlier), sono stati esclusi tutti coloro che presentavano un valore dei residui (R di Student) al di fuori dell intervallo compreso tra i valori -2,5 e +2,5. Nella definizione della funzione di ricavo si è analizzato l effetto dovuto: alla classificazione degli esercizi alberghieri secondo il numero di stelle; all influenza delle fasce qualitative e all eventuale rendita di posizione; al grado di utilizzo della struttura ricettiva; alle caratteristiche di stagionalità. La classificazione degli esercizi alberghieri secondo il numero di stelle è stata rappresentata con un insieme di variabili dummy ed è stata analizzata la loro interazione con la variabile Presenze. L utilizzo di tali variabili ha consentito di ottenere dei valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile Presenze. Per cogliere le differenze legate alla fascia qualitativa e all eventuale rendita di posizione della struttura ricettiva, sono state utilizzate le tariffe minime e massime indicate dalle imprese nel modello. Il livello delle tariffe della singola struttura ricettiva, raffrontato con i valori di riferimento individuati per ogni cluster, ha permesso di identificare correttivi da applicare al coefficiente della variabile Presenze. Il grado di utilizzo della struttura ricettiva è stato rappresentato ponderando le variabili Valore dei beni strumentali mobili e le relative trasformate con il tasso lordo di occupazione 3 della struttura ricettiva stessa. Le caratteristiche di stagionalità sono state colte ponderando alcune variabili utilizzate nella stima del ricavo con i giorni di apertura dell esercizio 4. La ponderazione è stata applicata a Collaboratori dell'impresa familiare e coniuge dell'azienda coniugale e Familiari diversi, Soci e associati in partecipazione ed alla trasformata di (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi + Altri costi per servizi + Costo per beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria (noli) + Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l attività dell impresa). Inoltre nella definizione della funzione di ricavo si è tenuto conto anche delle possibili differenze di risultati economici legate al luogo di svolgimento dell attività. A tale scopo, nella definizione della funzione di ricavo, i comuni sono stati rappresentati con un insieme di variabili dummy ed è stata analizzata la loro interazione con la variabile Presenze. Tali variabili hanno prodotto valori correttivi da applicare, nella stima del ricavo di riferimento, al coefficiente della variabile Presenze. Nel Sub Allegato 9.G vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti della funzione di ricavo. 3 Il tasso lordo di occupazione è pari al rapporto tra le Presenze e il numero di posti letto fissi disponibili per l intero anno. 4 Il fattore di ponderazione relativo ai giorni di apertura dell esercizio è pari al rapporto tra il numero di giorni di apertura dell esercizio in cui sono state registrate presenze e 365.

5 APPLICAZIONE DELLO STUDIO DI SETTORE In fase di applicazione dello studio di settore sono previste le seguenti fasi: Analisi Discriminante; Analisi della Coerenza; Analisi della Normalità Economica; Analisi della Congruità; Applicazione Correttivi. ANALISI DISCRIMINANTE L Analisi Discriminante è una tecnica statistica che consente di associare ogni impresa ad uno o più gruppi omogenei individuati con relativa probabilità di appartenenza (la descrizione dei gruppi omogenei individuati con la Cluster Analysis è riportata nel Sub Allegato 9.A). Nel Sub Allegato 9.B vengono riportate le variabili strutturali risultate significative nell Analisi Discriminante. ANALISI DELLA COERENZA L analisi della coerenza permette di valutare l impresa sulla base di indicatori economico-contabili specifici del settore. Con tale analisi si valuta il posizionamento di ogni singolo indicatore del soggetto rispetto ad un intervallo, individuato come economicamente coerente, in relazione al gruppo omogeneo di appartenenza. Gli indicatori utilizzati nell analisi della coerenza sono i seguenti: Durata delle scorte; Valore aggiunto per addetto; Margine operativo lordo per addetto non dipendente; Ricavi per presenza; Tasso medio di occupazione. Ai fini della individuazione dell intervallo di coerenza economica, per gli indicatori utilizzati sono state analizzate le distrib uzioni ventiliche differenziate per gruppo omogeneo e, per gli indicatori Valore aggiunto per addetto, Margine operativo lordo per addetto non dipendente e Ricavi per presenza, anche sulla base della territorialità generale a livello comunale 5. In caso di assegnazione a più gruppi omogenei, i valori soglia di coerenza economica vengono ponderati con le relative probabilità di appartenenza. Per gli indicatori Valore aggiunto per addetto, Margine operativo lordo per addetto non dipendente e Ricavi per presenza i valori soglia di coerenza economica vengono ponderati anche sulla base della percentuale di appartenenza alle diverse aree territoriali. Le formule degli indicatori utilizzati e i relativi valori soglia di coerenza sono riportati, rispettivamente, nel Sub Allegato 9.C e nel Sub Allegato 9.E. ANALISI DELLA NORMALITÀ ECONOMICA L analisi della normalità economica si basa su una particolare metodologia mirata ad individuare la correttezza dei dati dichiarati. A tal fine, per ogni singolo soggetto vengono calcolati indicatori economico-contabili da 5 I criteri e le conclusioni dello studio sono riportati nell apposito Decreto Ministeriale.

6 confrontare ai valori di riferimento che individuano le condizioni di normalità economica in relazione al gruppo omogeneo di appartenenza. Gli indicatori di normalità economica individuati sono i seguenti: Incidenza dei costi di disponibilità dei beni strumentali mobili rispetto al valore storico degli stessi; Durata delle scorte; Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi. Ai fini della individuazione dei valori soglia di normalità economica, per gli indicatori precedentemente definiti, sono state analizzate le distribuzioni ventiliche differenziate per gruppo omogeneo. Per ciascun indicatore, in funzione del posizionamento rispetto ai valori soglia di normalità economica, vengono definiti eventuali maggiori ricavi da aggiungersi al ricavo puntuale di riferimento e al ricavo minimo ammissibile stimati con l analisi della congruità dello studio di settore. In caso di assegnazione a più gruppi omogenei, i valori soglia di normalità economica vengono ponderati con le relative probabilità di appartenenza. Le formule degli indicatori utilizzati e i relativi valori soglia di normalità economica sono riportati, rispettivamente, nel Sub Allegato 9.C e nel Sub Allegato 9. F. INCIDENZA DEI COSTI DI DISPONIBILITÀ VALORE STORICO DEGLI STESSI DEI BENI STRUMENTALI MOBILI RISPETTO AL Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili moltiplicando la soglia massima di coerenza dell indicatore per il Valore dei beni strumentali mobili 6. Nel caso in cui il valore dichiarato dei Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili si posiziona al di sopra di detto valore massimo ammissibile, la parte di costi eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il relativo coefficiente (pari a 0,4958). Tale coefficiente è stato calcolato, per lo specifico settore, come rapporto tra l ammontare del ricavo puntuale derivante dall applicazione delle funzioni di ricavo dello studio di settore alla sola variabile Valore dei beni strumentali mobili, e l ammontare dei Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili. DURATA DELLE SCORTE In presenza di un valore dell indicatore Durata delle scorte non normale 7 e di rimanenze finali superiori alle esistenze iniziali viene applicata l analisi di normalità economica nella gestione del magazzino. In tale caso, il costo del venduto è aumentato per un importo pari all incremento non normale del magazzino, calcolato come differenza tra le rimanenze finali e le esistenze iniziali ovvero, nel caso in cui il valore delle esistenze iniziali è inferiore al valore normale di riferimento delle rimanenze finali 8, come differenza tra le rimanenze finali e tale valore normale di riferimento. Il nuovo costo del venduto costituisce il parametro di riferimento per la riapplicazione dell analisi della congruità e per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica 9. 6 La variabile viene normalizzata all'anno in base al numero dei mesi di attività nel corso del periodo d'imposta. 7 L indicatore Durata delle scorte risulta non normale quando è superiore alla soglia massima di normalità economica, negativo oppure non calcolabile. 8 Il valore normale di riferimento delle rimanenze finali è pari a: [2 soglia_massima (Esistenze iniziali+costi acquisto materie prime+costo per la produzione di servizi) - (Esistenze iniziali 365)] (2 soglia_massima + 365) 9 I maggiori ricavi da normalità economica correlati a tale indicatore sono calcolati come differenza tra il ricavo puntuale di riferimento, derivante dalla riapplicazione dell analisi della congruità con il nuovo costo del venduto, e il ricavo puntuale di riferimento di partenza, calcolato sulla base dei dati dichiarati dal contribuente.

7 INCIDENZA DEI COSTI RESIDUALI DI GESTIONE SUI RICAVI Per ogni contribuente, si determina il valore massimo ammissibile per la variabile Costi residuali di gestione moltiplicando la soglia massima di normalità economica dell indicatore per i Ricavi da congruità e da normalità. Nel caso in cui il valore dichiarato dei Costi residuali di gestione si posiziona al di sopra di detto valore massimo ammissibile, la parte di costi eccedente tale valore costituisce parametro di riferimento per la determinazione dei maggiori ricavi da normalità economica, calcolati moltiplicando tale parte eccedente per il relativo coefficiente. Tale coefficiente è stato calcolato, distintamente per gruppo omogeneo (cluster), come rapporto tra l ammontare del ricavo puntuale, derivante dall applicazione delle funzioni di ricavo dello studio di settore alle sole variabili contabili di costo, e l ammontare delle stesse variabili contabili di costo (vedi tabella 1). In caso di assegnazione a più gruppi omogenei, il coefficiente viene ponderato sulla base delle relative probabilità di appartenenza. Tabella 1 Coefficienti di determinazione dei maggiori ricavi da applicarsi ai costi residuali di gestione CLUSTER Coefficiente 1 1, , , , , , , , , , , , , ,2930 ANALISI DELLA CONGRUITÀ Per ogni gruppo omogeneo vengono calcolati il ricavo puntuale, come somma dei prodotti fra i coefficienti del gruppo stesso e le variabili dell impresa, e il ricavo minimo, determinato sulla base dell intervallo di confidenza al livello del 99,99% 10. La media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei ricavi puntuali di ogni gruppo omogeneo costituisce il ricavo puntuale di riferimento dell impresa. La media, ponderata con le relative probabilità di appartenenza, dei ricavi minimi di ogni gruppo omogeneo costituisce il ricavo minimo ammissibile dell impresa. Al ricavo puntuale di riferimento e al ricavo minimo ammissibile stimati con l analisi della congruità vengono aggiunti gli eventuali maggiori ricavi derivanti dall applicazione dell analisi della normalità economica. Nel Sub Allegato 9.G vengono riportate le variabili ed i rispettivi coefficienti delle funzioni di ricavo. 10 Nella terminologia statistica, per intervallo di confidenza si intende un intervallo, posizionato intorno al ricavo puntuale e delimitato da due estremi (uno inferiore e l altro superiore), che include con un livello di probabilità prefissato il valore dell effettivo ricavo del contribuente. Il limite inferiore dell intervallo di confidenza costituisce il ricavo minimo.

8 APPLICAZIONE CORRETTIVI CORRETTIVO SULLE PRESENZE Per tenere conto della minore capacità di produrre ricavi nel caso in cui le strutture ricettive ospitino gruppi e clientela intermediata, ai quali si applicano tariffe ridotte, è prevista l applicazione di un fattore correttivo sulla variabile Presenze. Tale fattore correttivo, al quale accedono automaticamente tutte le imprese se la percentuale delle presenze riferite a Gruppi non intermediati e Clientela intermediata da tour operator e agenzie di viaggi è maggiore del 30%, consiste in un abbattimento 11 della variabile Presenze, indicata in ogni struttura ricettiva, prima del suo utilizzo ai fini della stima dei ricavi. CORRETTIVO SU ALTRI COSTI PER SERVIZI Per lo studio di settore è prevista l applicazione di un correttivo non automatico sulla variabile Altri costi per servizi in quanto in tale variabile risultano comprese le spese legate alla manutenzione, riparazione, ammodernamento e trasformazione di beni immobili che non sono state capitalizzate dal contribuente. Al fine di non creare disparità di trattamento tra i contribuenti che capitalizzano tali spese e i contribuenti che non le capitalizzano, in applicazione viene introdotto un correttivo, in modo non automatico, che consentirà ai soggetti non congrui e in linea con gli indicatori di normalità, di neutralizzare tali spese riferirete agli immobili (richieste nel nuovo modello UG44U) ai fini della stima dei ricavi. 11 L abbattimento è pari a: Presenze * 0,3 * [Gruppi non intermediati (% sulle presenze) + Clientela intermediata da tour operator e agenzie di viaggi (% sulle presenze) 30]/70.

9 SUB ALLEGATI SUB ALLEGATO 9.A - DESCRIZIONE DEI GRUPPI OMOGENEI Gli elementi che hanno maggiormente contribuito a determinare i modelli di business sono i seguenti: tipologia delle strutture ricettive; principali servizi offerti nelle strutture alberghiere; classificazione in stelle delle strutture alberghiere; dimensione degli esercizi. In base alla tipologia di servizio ricettivo offerto le imprese sono state distinte in: esercizi alberghieri (cluster 2, 3, 5, 6, 8, 9, 10, 11, 12 e 14); strutture ricettive formate da unità abitative dotate di servizi igienici e di cucina autonomi (cluster 1 e 4); affittacamere (cluster 7); case e appartamenti per vacanze (cluster 13). Gli esercizi alberghieri sono stati suddivisi sulla base dei principali servizi offerti: mezza pensione e pensione completa (cluster 2, 6, 9 e 10); pernottamento e prima colazione (cluster 3, 8 e 14); ristorazione alla clientela non alloggiata (cluster 5 e 11); servizi quali fangoterapia e cure termali (cluster 12). Sulla base della classificazione in stelle, gli esercizi alberghieri sono stati ulteriormente suddivisi in esercizi di: categoria medio bassa (cluster 5, 9 e 14); categoria intermedia (cluster 2, 3, 10 e 11) ; categoria medio alta (cluster 6 e 8). In base alla dimensione, infine, le strutture formate da unità abitative dotate di servizi igienici e cucina autonomi sono state suddivise tra strutture con un elevato numero di unità abitative (cluster 1) e strutture con un basso numero di unità abitative (cluster 4). Sempre sulla base della dimensione, sono stati individuati gli esercizi alberghieri di categoria intermedia che forniscono prevalentemente servizio di mezza pensione e pensione completa e che sono dotati di un elevato numero di camere (cluster 2). Di seguito vengono descritti i cluster emersi dall analisi. Salvo segnalazione diversa, i cluster sono stati rappresentati attraverso il riferimento ai valori medi delle variabili principali. CLUSTER 1 STRUTTURE RICETTIVE DOTATE DI UN ELEVATO NUMERO DI UNITÀ ABITATIVE NUMEROSITÀ: 178 Gli esercizi che formano il cluster si classificano principalmente come residence turistico alberghieri (51% dei casi), alberghi (20%) e villaggi albergo (16%) e dispongono di un elevato numero di unità abitative dotate di servizi igienici e di cucina autonomi, soprattutto di tipologia monolocale (22 unità) e bilocale (24 unità). Il 70% dei soggetti dispone anche di un elevato numero di camere con bagno (53). Tra camere ed unità abitative, gli esercizi del cluster sono forniti di 131 posti letto fissi. Si tratta di strutture alberghiere di categoria medio alta (tre stelle nel 42% dei casi e quattro stelle nel 33%). Per quanto riguarda gli spazi comuni è presente un area destinata a ricezione e servizi amministrativi (circa 60 mq) e nel 46% delle strutture è presente la piscina.

10 Coerentemente con la presenza di unità abitative dotate di servizi autonomi, la maggior parte dei ricavi deriva da pernottamento (62% dei ricavi) e da pernottamento e prima colazione (47% dei ricavi per il 36% dei soggetti). Le presenze sono distribuite tra clientela individuale (63% delle presenze) e clientela intermediata da tour operator e agenzie viaggi (30%). Nelle imprese del cluster, società di capitali nel 72% dei casi, sono occupati 9 addetti di cui 8 dipendenti. CLUSTER 2 ESERCIZI ALBERGHIERI DI CATEGORIA INTERMEDIA DOTATI DI UN ELEVATO NUMERO DI CAMERE CHE FORNISCONO SERVIZIO DI MEZZA PENSIONE E PENSIONE COMPLETA NUMEROSITÀ: Il cluster comprende esercizi che si classificano principalmente come alberghi a tre stelle (93% dei casi) che dispongono di 57 camere con bagno per un totale di 109 posti letto fissi. Sono presenti aree destinate a ricezione e servizi amministrativi (63 mq), a servizio bar (74 mq) e a sale comuni (105 mq); nel 43% degli esercizi è presente la piscina. Si tratta di esercizi che generalmente soddisfano le esigenze di vitto oltre che quelle di alloggio, infatti la clientela usufruisce principalmente dei servizi di mezza pensione (33%) e pensione completa (43% dei ricavi). Compatibilmente con l offerta del servizio di vitto sono presenti aree destinate al servizio di ristorazione (242 mq con 136 posti a sedere). Le presenze sono distribuite tra clientela individuale (61% delle presenze) e clientela intermediata da tour operator e agenzie viaggi (28%); le restanti presenze sono costituite da gruppi non intermediati (19% delle presenze per il 58% dei soggetti). Nelle imprese del cluster, in prevalenza società (nel 55% dei casi società di persone e nel 31% di capitali), sono occupati 9 addetti di cui 7 dipendenti tra i quali si rileva personale di cucina (476 giornate retribuite), di sala (473) e personale addetto ai servizi di riassetto delle camere/unità abitative (467). Analizzando la distribuzione per provincia dei soggetti che formano il cluster, si rileva una maggiore concentrazione in Trentino (11% a Trento e 10% a Bolzano) e lungo la costiera romagnola (9% a Rimini, 4% a Forlì-Cesena e 4% a Ravenna). CLUSTER 3 ESERCIZI ALBERGHIERI DI CATEGORIA INTERMEDIA CHE FORNISCONO PREVALENTEMENTE SERVIZIO DI PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE NUMEROSITÀ: Al cluster appartengono esercizi che si classificano come alberghi (96% dei casi) e motel ( 3% ) di categoria intermedia (89% a tre stelle) e dispongo di 26 camere con bagno per un totale di 47 posti letto fissi. Per quanto riguarda gli spazi comuni, è presente un area destinata a ricezione e servizi amministrativi di 25 mq. Si tratta di esercizi che generalmente non offrono servizi complementari a quello di alloggio: i ricavi derivano principalmente da pernottamento e prima colazione (82% dei ricavi) e solo pernottamento (37% dei ricavi per il 30% dei soggetti). Le presenze sono costituite principalmente da clientela individuale (75% delle presenze). Nelle imprese del cluster, in prevalenza società (nel 41% dei casi società di persone e nel 36% di capitali), sono occupati 5 addetti di cui 4 dipendenti tra i quali si rileva prevalentemente personale addetto ai servizi di riassetto delle camere/unità abitative (387 giornate retribuite). CLUSTER 4 STRUTTURE RICETTIVE DOTATE DI UN BASSO NUMERO DI UNITÀ ABITATIVE NUMEROSITÀ: 701 Gli esercizi che formano il cluster si classificano principalmente come residence turistico alberghieri (86% dei casi) e altre strutture alberghiere (11%). Il servizio ricettivo è fornito in unità abitative dotate di servizi igienici e di cucina autonomi, soprattutto di tipologia bilocale (8 unità) e monolocale (6 unità). Nel complesso dispongono di 39 posti letto fissi. È presente un area destinata a ricezione e servizi amministrativi (20 mq). Coerentemente con il tipo di servizio offerto, la maggior parte dei ricavi deriva dal solo pernottamento (77% dei ricavi) e da pernottamento e prima colazione (48% dei ricavi per il 31% dei soggetti). Le presenze sono costituite principalmente da clientela individuale (81% delle presenze). Le strutture in cui viene fornito il servizio ricettivo sono prevalentemente di categoria medio bassa (tre stelle nel 54% dei casi e due stelle nel 35%).

11 Nelle imprese del cluster, società nel 64% dei casi, operano 2 addetti. Analizzando la distribuzione per provincia dei soggetti che formano il cluster, si rileva una forte concentrazione nella provincia di Bolzano (27% dei casi) e in alcune località a vocazione turistica marina (8% a Rimini, 6% a Savona e 5% a Livorno). CLUSTER 5 ESERCIZI ALBERGHIERI DI CATEGORIA MEDIO BASSA CHE FORNISCONO IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE ALLA CLIENTELA NON ALLOGGIATA NUMEROSITÀ: 937 Gli esercizi che formano il cluster si classificano come alberghi (97% dei casi) di categoria medio bassa (59% a due stelle e 40% a una stella) e dispongono di 12 camere con bagno; il 37% degli esercizi dispone di 5 camere senza bagno. Nel complesso sono presenti 24 posti letto fissi. Oltre all area destinata a ricezione e servizi amministrativi (10 mq) è presente un area destinata a servizio bar (29 mq) e a servizio ristorazione (123 mq con 94 posti a sedere). Le imprese che formano il cluster sono caratterizzate dal servizio di ristorazione per la clientela non alloggiata (44% dei ricavi) e dal servizio bar (16% dei ricavi nel 59% dei casi). Alla clientela alloggiata forniscono principalmente il servizio di mezza pensione e pensione completa. Le presenze sono assicurate prevalentemente dalla clientela individuale (88% delle presenze). Nelle imprese del cluster, ditte individuali nel 47% dei casi, si rileva la presenza di 4 addetti. CLUSTER 6 ESERCIZI ALBERGHIERI DI CATEGORIA MEDIO ALTA CHE FORNISCONO SERVIZIO DI MEZZA PENSIONE E PENSIONE COMPLETA NUMEROSITÀ: Il cluster comprende esercizi che si classificano come alberghi (98% dei casi) di categoria medio alta (78% a quattro stelle e 17% a tre stelle) e che dispongo di 61 camere con bagno per un totale di 115 posti letto fissi. Si tratta di esercizi che generalmente soddisfano le esigenze di vitto oltre che quelle di alloggio della clientela, la quale usufruisce principalmente dei servizi di mezza pensione (35% dei ricavi) e pensione completa (19%). Sono presenti aree destinate a ricezione e servizi amministrativi (70 mq), a servizio bar (75 mq) e al servizio di ristorazione (240 mq con 137 posti a sedere). Tra i servizi offerti alla clientela si rileva la presenza della piscina nel 62% dei casi e della spiaggia riservata nel 21%. Nel 53% delle strutture è presente un area (184 mq) destinata a sale riunioni, congressi, convegni, intrattenimento, ecc. e nel 44% delle strutture è presente un area (505 mq) destinata a impianti sportivi (inclusi centri benessere/fitness). Le presenze sono distribuite principalmente tra clientela individuale (61% delle presenze) e clientela intermediata da tour operator e agenzie viaggi (30%). Nelle imprese del cluster, in prevalenza società (nel 50% dei casi società di capitali e nel 41% di persone), sono occupati 13 addetti di cui 12 dipendenti tra i quali si rileva personale di ricevimento/cassa/portineria (518 giornate retribuite), di cucina (716), di sala (652) e personale addetto ai servizi di riassetto delle camere/unità abitative (713). CLUSTER 7 AFFITTACAMERE NUMEROSITÀ: Il cluster, formato prevalentemente da ditte individuali (80% dei casi) in cui generalmente lavora il solo titolare, raggruppa i soggetti che affittano in forma imprenditoriale camere (il 69% delle imprese dispone di 6 camere con bagno e il 25% è dotato di 4 camere senza bagno) e unità abitative, in prevalenza bilocali, dotate di servizi igienici e di cucina autonomi (il 24% dei soggetti dispone di 3 bilocali). Nel complesso sono presenti 12 posti letto fissi. Trattandosi di affittacamere (inclusi i cosiddetti bed & breakfast ), offrono il servizio di solo pernottamento (85% dei ricavi nel 70% dei casi) o di pernottamento e prima colazione (79% dei ricavi nel 45% dei casi) e le presenze sono quasi esclusivamente riconducibili alla clientela individuale (90% delle presenze). Analizzando la distribuzione per provincia dei soggetti che formano il cluster, si rileva una fortissima concentrazione in provincia di Bolzano (39% dei casi) e, in secondo luogo a Siena (6%) e Firenze (5%).

12 CLUSTER 8 ESERCIZI ALBERGHIERI DI CATEGORIA MEDIO ALTA CHE FORNISCONO PREVALENTEMENTE SERVIZIO DI PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE NUMEROSITÀ: 873 Al cluster appartengono esercizi che si classificano come alberghi (96% dei casi) e motel (3%) di categoria medio alta (71% a quattro stelle e 24% a tre stelle). Il 3% dei soggetti dichiara di appartenere alla categoria cinque stelle e il 17% dei soggetti è associato ad una catena di marchio. Gli esercizi di tale cluster dispongono di 75 camere con bagno e 138 posti letto fissi. Sono inoltre presenti aree destinate a ricezione e servizi amministrativi (83 mq), e a sale comuni (92 mq); è presente anche un area destinata a sale riunioni, congressi, convegni, intrattenimento, ecc. (171 mq). I soggetti del cluster dispongono generalmente di un area destinata a servizio bar (58 mq) e ristorazione (139 mq) ma i ricavi derivano principalmente da pernottamento e prima colazione (70% dei ricavi). Le presenze sono costituite principalmente da clientela individuale (56% delle presenze) anche se una quota non trascurabile è intermediata da tour operator/agenzie viaggi (36%); le restanti presenze sono costituite da gruppi non intermediati (14% delle presenze per il 61% dei soggetti). Nelle imprese del cluster, società di capitali nell 83% dei casi, sono occupati 21 addetti di cui 19 dipendenti tra i quali si rileva personale direttivo e di amministrazione (464 giornate retribuite), di ricevimento/cassa/portineria (1.637), di sala (712) e personale addetto ai servizi di riassetto delle camere/unità abitative (1.624). Analizzando la distribuzione per provincia dei soggetti che formano il cluster, si rileva una maggiore concentrazione nelle città d arte e in generale nelle località caratterizzate da grossi flussi di traffico (per esempio per motivi d affari): Milano (13% dei casi), Roma (11%), Venezia (5%), Firenze, Napoli e Bologna (4%). CLUSTER 9 ESERCIZI ALBERGHIERI DI CATEGORIA MEDIO BASSA CHE FORNISCONO SERVIZIO DI MEZZA PENSIONE E PENSIONE COMPLETA NUMEROSITÀ: Al cluster appartengono esercizi che si classificano come alberghi di categoria medio bassa (73% a due stelle e 26% a una stella) e dispongo di 19 camere con bagno; nel 29% degli esercizi sono presenti 6 camere senza bagno. Nel complesso sono dotati di 37 posti letto fissi. Sono presenti a ree destinate a ricezione e servizi amministrativi (12 mq), a sale comuni (32 mq), a servizio bar (21 mq) e servizio ristorazione (85 mq con 55 posti a sedere). Per quanto riguarda i servizi alla clientela, gli esercizi del cluster si caratterizzano per l elevata percentuale di ricavi che derivano dal servizio di mezza pensione (28%) e pensione completa (44%). Le presenze sono legate prevalentemente alla clientela individuale (84% delle presenze). Nelle imprese del cluster, in prevalenza ditte individuali (54% dei casi) e società di persone (41%), sono occupati 3 addetti. Analizzando la distribuzione per provincia dei soggetti che formano il cluster, si rileva una maggiore concentrazione nelle province con una forte vocazione turistica marina come Rimini (18% dei casi) e Savona (5%) e montana come Bolzano (13%) e Trento (5%). CLUSTER 10 ESERCIZI ALBERGHIERI DI CATEGORIA INTERMEDIA CHE FORNISCONO SERVIZIO DI MEZZA PENSIONE E PENSIONE COMPLETA NUMEROSITÀ: Al cluster appartengono esercizi che si classificano come alberghi quasi esclusivamente a tre stelle e dispongono di 31 camere con bagno per un totale di 58 posti letto fissi. Sono presenti aree destinate a ricezione e servizi amministrativi (22 mq), a sale comuni (56 mq), a servizio bar (30 mq) e a servizio ristorazione (118 mq con 74 posti a sedere). Si tratta di esercizi che generalmente soddisfano le esigenze di vitto oltre che quelle di alloggio della clientela, la quale usufruisce principalmente dei servizi di mezza pensione (33% dei ricavi) e pensione completa (39%). Le presenze sono distribuite tra clientela individuale (72% delle presenze) e clientela intermediata da tour operator e agenzie viaggi (19%).

13 Nelle imprese del cluster, in prevalenza società (nel 56% dei casi società di persone e nel 13% di capitali), sono occupati 5 addetti di cui 3 dipendenti tra i quali si rileva personale di cucina (241 giornate retribuite), di sala (214) e personale addetto ai servizi di riassetto delle camere/unità abitative (222). Analizzando la distribuzione per provincia dei soggetti che formano il cluster, si rileva una maggiore concentrazione nelle province con una forte vocazione turistica marina come Rimini (18% dei casi), Ravenna (3%), Forlì-Cesena (3%), Savona (3%) e montana come Bolzano (15%) e Trento (8%). CLUSTER 11 ESERCIZI ALBERGHIERI DI CATEGORIA INTERMEDIA CHE FORNISCONO IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE ALLA CLIENTELA NON ALLOGGIATA NUMEROSITÀ: 953 Gli esercizi che formano il cluster si classificano come alberghi di categoria medio alta (83% a tre stelle e 14% a quattro stelle) e dispongono di 24 camere con bagno per un totale di 47 posti letto fissi. Tali imprese sono caratterizzate dal servizio di ristorazione per la clientela non alloggiata (36% dei ricavi) e dal servizio di banchettistica (24% dei ricavi nel 54% dei casi). Alla clientela alloggiata forniscono principalmente il servizio di pernottamento e prima colazione (19% dei ricavi) e di mezza pensione (14%). Oltre all area destinata a ricezione e servizi amministrativi (34 mq) e a sale comuni (43 mq) è presente un area destinata a servizio bar (34 mq) e a servizio ristorazione (237 mq con 168 posti a sedere). Il 35% dei soggetti dispone anche di sale riunioni, congressi, convegni, intrattenimento, ecc. (170 mq). Le presenze sono principalmente relative a clientela individuale (78% delle presenze); molto inferiori quelle relative a clientela intermediata da tour operator/agenzie viaggi (21% delle presenze per il 54% dei soggetti) e gruppi non intermediati (20% delle presenze per il 54% dei soggetti). Nelle imprese del cluster, in prevalenza società (di persone nel 48% dei casi e di capitali nel 30%), sono occupati 8 addetti di cui 6 dipendenti tra i quali si rileva personale di cucina (533 giornate retribuite), di sala (432) e personale addetto ai servizi di riassetto delle camere/unità abitative (264). CLUSTER 12 ESERCIZI ALBERGHIERI DI TIPO TERMALE NUMEROSITÀ: 90 Al cluster appartengono esercizi che si classificano come alberghi di categoria medio alta (48% a quattro stelle e 40% a tre stelle) e dispongo di 75 camere con bagno per un totale di 123 posti letto fissi, è presente anche un area di circa 400 mq destinata a impianti sportivi (inclusi centri benessere/fitness). La caratteristica del cluster è l offerta di servizi aggiuntivi, in particolare quelli termali. Nell 84% dei casi è presente la piscina termale e nell 88% dei casi viene effettuata la fangoterapia. Si tratta di esercizi che generalmente soddisfano le esigenze di vitto oltre che quelle di alloggio della clientela, la quale usufruisce principalmente dei servizi di mezza pensione (32% dei ricavi) e pensione completa (33%). L 11% dei ricavi deriva dal centro cure termali. Nell attività dei soggetti in esame l intermediazione riveste un ruolo importante (il 39% della presenze sono intermediate da tour operator e agenzie viaggi). Il resto delle presenze sono costituite quasi esclusivamente da clientela individuale. Nelle imprese del cluster, quasi esclusivamente società (nel 62% dei casi di capitali e nel 29% di persone), sono occupati 23 addetti di cui 21 dipendenti tra i quali si rileva personale di ricevimento/cassa/portineria (721 giornate retribuite), di cucina (1.167), di sala (1.247), personale addetto ai servizi di riassetto delle camere/unità abitative (1.060) e al servizio fitness/benessere e/o cure termali (989). Analizzando la distribuzione per comune dei soggetti che formano il cluster, si rileva una concentrazione in note località termali come Abano e Montegrotto Terme (28% dei casi) e i comuni ischitani (42%). CLUSTER 13 CASE E APPARTAMENTI PER VACANZE NUMEROSITÀ: Il cluster raggruppa le imprese, nel 46% dei casi ditte individuali, che gestiscono case per addetti è pari a 2. vacanze. Il numero

14 Le case e gli appartamenti in esame dispongono di unità abitative - dotate di servizi igienici e di cucina autonomi - soprattutto di tipologia bilocale e trilocale (4 bilocali e 3 trilocali). Nel 39% dei casi si rileva la presenza di 5 monolocali. Nel complesso sono presenti 29 posti letto fissi. Trattandosi di soggetti che cedono in affitto appartamenti e case per vacanze, i ricavi derivano principalmente da solo pernottamento (87%). Le presenze sono legate prevalentemente alla clientela individuale (74% delle presenze). Per il 42% dei soggetti il 54% delle presenze deriva da clientela intermediata da tour operator e agenzie viaggi. CLUSTER 14 ESERCIZI ALBERGHIERI DI CATEGORIA MEDIO BASSA CHE FORNISCONO PREVALENTEMENTE SERVIZIO DI PERNOTTAMENTO E PRIMA COLAZIONE NUMEROSITÀ: Al cluster appartengono esercizi che si classificano come alberghi (93% dei casi) e motel (6%) di categoria medio bassa (59% a due stelle e 37% a una stella) e che dispongo di 14 camere con bagno; il 40% dei soggetti dispone di 6 camere senza bagno. Nel complesso sono dotati di 28 posti letto fissi. È presente un area di piccole dimensioni destinata a ricezione e servizi amministrativi (13 mq). Si tratta di esercizi che generalmente non forniscono servizi complementari a quello di alloggio: i ricavi derivano principalmente da pernottamento e prima colazione (52% dei ricavi) e solo pernottamento (44%). Le presenze sono costituite principalmente da clientela individuale (86% delle presenze). Nelle imprese del cluster, in prevalenza ditte individuali (54% dei casi) e società di persone (33%), si rileva la presenza di 2-3 addetti. Analizzando la distribuzione per provincia dei soggetti che formano il cluster, si rileva una maggiore concentrazione a Bolzano (12%).

15 SUB ALLEGATO 9.B - VARIABILI DELL ANALISI DISCRIMINANTE QUADRO B: Tipo struttura ricettiva ( 1 = Albergo; 2 = Motel; 3 = Affittacamere; 4 = Case per vacanze; 5 = RTA; 6 = Villaggio albergo) Classificazione (1 = una stella; 2 = due stelle; 3 = tre stelle; 4 = quattro stelle; 5 = cinque stelle; 6 = cinque stelle lusso) Classificazione della struttura ricettiva (A = prima categoria; B = seconda categoria; C = terza categoria; D = quarta categoria) Numero di Camere con bagno Numero di Camere senza bagno Unità abitative dotate di servizi igienici e di cucina autonomi: Numero di Monolocali Unità abitative dotate di servizi igienici e di cucina autonomi: Numero di Bilocali Unità abitative dotate di servizi igienici e di cucina autonomi: Numero di Trilocali Unità abitative dotate di servizi igienici e di cucina autonomi: Numero di Quadrilocali e oltre Dimensioni della struttura ricettiva: Metri quadri dell Area destinata a ricezione e servizi amministrativi Dimensioni della struttura ricettiva: Metri quadri dell Area destinata a servizio bar Dimensioni della struttura ricettiva: Metri quadri dell Area destinata a servizio ristorazione QUADRO D: Servizi: Pernottamento Servizi: Pernottamento e prima colazione Servizi: Mezza pensione Servizi: Pensione completa Servizi: Ristorazione relativa a clientela non alloggiata Servizi: Banchettistica Servizi: Servizio bar (incluso frigo bar) Servizi: Centro cure termali Servizi in camera/unità abitativa: Televisione via satellite Servizi in camera/unità abitativa: Cassaforte Altri servizi della struttura ricettiva: Piscina termale Altri servizi della struttura ricettiva: Fangoterapia Addetti all'attività dell'impresa: Personale di ricevimento/cassa e/o portineria Numero giornate retribuite Addetti all'attività dell'impresa: Personale addetto al servizio bar Numero giornate retribuite Addetti all'attività dell'impresa: Personale addetto ai servizi di riassetto delle camere/unità abitative Numero giornate retribuite

16 SUB ALLEGATO 9.C FORMULE DEGLI INDICATORI Di seguito sono riportate le formule degli indicatori economico-contabili utilizzati in costruzione e/o applicazione dello studio di settore: Durata delle scorte = {[(Esistenze iniziali + Rimanenze finali)/2]*365}/(costo del venduto + Costo per la produzione di servizi); Margine operativo lordo per addetto non dipendente = (Margine operativo lordo/1.000)/(numero addetti non dipendenti 12 ); Valore aggiunto per addetto = (Valore aggiunto/1.000)/(numero addetti 13 ); Ricavi per presenza = [Ricavi dichiarati * (Pernottamento + Pernottamento e prima colazione + Mezza pensione + Pensione completa) 14 /100] / (Presenze 15 ); Tasso medio di occupazione = (Presenze*100)/(Posti letto disponibili per giorni di apertura 16); Incidenza dei costi di disponibilità dei beni strumentali mobili rispetto al valore storico degli stessi = (Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili*100)/(valore dei beni strumentali mobili 17 ); Incidenza dei costi residuali di gestione sui ricavi = (Costi residuali di gestione*100)/(ricavi da congruità e da normalità economica). 12 Le frequenze relative ai soci, agli associati, ai collaboratori dell impresa familiare, al coniuge dell azienda coniugale e ai familiari diversi sono normalizzate all anno in base alla percentuale di lavoro prestato. Le frequenze relative agli amministratori non soci e al titolare sono normalizzate all anno in base al numero dei mesi di attività nel corso del periodo d imposta. Numero addetti non dipendenti = (ditte individuali) Titolare + numero collaboratori dell impresa familiare e coniuge dell azienda coniugale + numero familiari diversi che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione diversi Numero addetti non dipendenti = (società) Numero familiari diversi che prestano attività nell'impresa + numero associati in partecipazione che apportano lavoro prevalentemente nell impresa + numero associati in partecipazione diversi + numero soci con occupazione prevalente nell impresa + numero soci diversi + numero amministratori non soci 13 Le frequenze relative ai dipendenti sono state normalizzate all anno in base alle giornate retribuite. Le frequenze relative ai collaboratori coordinati e continuativi sono normalizzate all anno in base al numero dei mesi di attività nel corso del periodo d imposta. Numero addetti = (ditte individuali) Numero addetti = (società) Numero dipendenti + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero addetti non dipendenti Numero dipendenti + numero collaboratori coordinati e continuativi che prestano attività prevalentemente nell impresa + numero addetti non dipendenti 14 I servizi offerti alla clientela sono espressi in percentuale sul totale dei ricavi. 15 La variabile è pari alla somma delle Presenze per tutti gli elementi strutturali compilati. 16 La variabile è pari alla somma dei prodotti (Posti letto fissi * Giorni di apertura dell'esercizio nell'anno) per tutti gli elementi strutturali compilati. 17 La variabile viene normalizzata all'anno in base al numero dei mesi di attività nel corso del periodo d'imposta.

17 Dove: Esistenze iniziali = Esistenze iniziali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale + Esistenze iniziali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 93, comma 5, del TUIR; Rimanenze finali = Rimanenze finali relative a merci, prodotti finiti, materie prime e sussidiarie, semilavorati e ai servizi non di durata ultrannuale + Rimanenze finali relative ad opere, forniture e servizi di durata ultrannuale di cui all'art. 93, comma 5, del TUIR; Costo del venduto = Costi per l'acquisto di materie prime, sussidiare, semilavorati e merci + Esistenze iniziali - Rimanenze finali; Aggi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso = Ricavi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso - (Esistenze iniziali relative a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso - Rimanenze finali relative a prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso + Costi per l acquisto di prodotti soggetti ad aggio o ricavo fisso); Costi residuali di gestione = Oneri diversi di gestione + Altre componenti negative - Utili spettanti agli associati in partecipazione con apporti di solo lavoro; Valore aggiunto = [(Ricavi dichiarati + Aggi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso) - (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi + Altri costi per servizi + Costo per il godimento di beni di terzi + Costi residuali di gestione)]; Margine operativo lordo = [(Ricavi dichiarati + Aggi derivanti dalla vendita di generi soggetti ad aggio o ricavo fisso) - (Costo del venduto + Costo per la produzione di servizi + Spese per acquisti di servizi + Altri costi per servizi + Costo per il godimento di beni di terzi + Spese per lavoro dipendente e per altre prestazioni diverse da lavoro dipendente afferenti l attività dell impresa + Costi residuali di gestione)]; Costi di disponibilità dei beni strumentali mobili = Ammortamenti per beni strumentali mobili + Costo per beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione finanziaria; Valore dei beni strumentali mobili = Valore dei beni strumentali - Valore dei beni strumentali relativo a beni acquisiti in dipendenza di contratti di locazione non finanziaria; Ricavi da congruità e da normalità economica = Ricavo puntuale di riferimento da analisi della congruità + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all indicatore Incidenza dei costi di disponibilità dei beni strumentali mobili sul valore storico degli stessi + Maggiore ricavo da normalità economica relativo all indicatore Durata delle scorte.

18 SUB ALLEGATO 9.D INTERVALLI PER LA SELEZIONE DEL CAMPIONE Cluster Modalità di distribuzione Valore aggiunto per addetto (in migliaia di euro) Ventile minimo Ventile massimo Ricavi per presenza Ventile minimo Ventile massimo 1 Gruppo territoriale 2 e 5 3 nessuno 1 nessuno 1 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 3 nessuno 3 nessuno 2 Gruppo territoriale 2 e 5 6 nessuno 3 nessuno 2 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 6 nessuno 3 nessuno 3 Gruppo territoriale 2 e 5 7 nessuno 1 nessuno 3 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 7 nessuno 2 nessuno 4 Gruppo territoriale 2 e 5 3 nessuno 3 nessuno 4 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 3 nessuno 4 nessuno 5 Gruppo territoriale 2 e 5 9 nessuno 1 nessuno 5 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 9 nessuno 2 nessuno 6 Gruppo territoriale 2 e 5 3 nessuno 1 nessuno 6 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 3 nessuno 2 nessuno 7 Gruppo territoriale 2 e 5 6 nessuno 3 nessuno 7 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 7 nessuno 4 nessuno 8 Gruppo territoriale 2 e 5 4 nessuno 1 nessuno 8 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 4 nessuno 1 nessuno 9 Gruppo territoriale 2 e 5 5 nessuno 4 nessuno 9 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 5 nessuno 4 nessuno 10 Gruppo territoriale 2 e 5 1 nessuno 2 nessuno 10 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 2 nessuno 3 nessuno 11 Gruppo territoriale 2 e 5 6 nessuno 2 nessuno 11 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 6 nessuno 2 nessuno 12 Gruppo territoriale 2 e 5 7 nessuno nessuno nessuno 12 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 7 nessuno nessuno nessuno 13 Gruppo territoriale 2 e 5 nessuno nessuno 3 nessuno 13 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 nessuno nessuno 4 nessuno 14 Gruppo territoriale 2 e 5 nessuno nessuno 3 nessuno 14 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 nessuno nessuno 4 nessuno

19 Cluster Modalità di distribuzione Durata delle scorte (in giorni) Ventile minimo Ventile massimo 1 Tutti i soggetti nessuno 19 2 Tutti i soggetti nessuno 19 3 Tutti i soggetti nessuno 19 4 Tutti i soggetti nessuno 19 5 Tutti i soggetti nessuno 19 6 Tutti i soggetti nessuno 19 7 Tutti i soggetti nessuno 19 8 Tutti i soggetti nessuno 19 9 Tutti i soggetti nessuno Tutti i soggetti nessuno Tutti i soggetti nessuno Tutti i soggetti nessuno Tutti i soggetti nessuno Tutti i soggetti nessuno 19

20 CLUSTER SUB ALLEGATO 9.E - VALORI SOGLIA PER GLI INDICATORI DI COERENZA Modalità di distribuzione 1 Gruppo territoriale 2 e 5 23,90 1 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 25,40 2 Gruppo territoriale 2 e 5 20,60 2 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 22,94 3 Gruppo territoriale 2 e 5 20,10 3 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 22,36 4 Gruppo territoriale 2 e 5 18,50 4 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 21,68 5 Gruppo territoriale 2 e 5 16,16 5 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 16,16 6 Gruppo territoriale 2 e 5 22,30 6 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 24,19 7 Gruppo territoriale 2 e 5 10,70 7 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 12,77 8 Gruppo territoriale 2 e 5 25,00 8 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 26,59 9 Gruppo territoriale 2 e 5 14,73 9 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 15,70 10 Gruppo territoriale 2 e 5 17,81 10 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 18,53 11 Gruppo territoriale 2 e 5 19,01 11 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 19,01 12 Gruppo territoriale 2 e 5 24,59 12 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 28,34 13 Gruppo territoriale 2 e 5 13,12 13 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 15,02 14 Gruppo territoriale 2 e 5 15,32 14 Gruppo territoriale 1, 3 e 4 15,94 Valore aggiunto per addetto (in migliaia di euro) Soglia Soglia minima massima Margine operativo lordo per addetto non dipendente (in migliaia di euro) Soglia Soglia minima massima Ricavi per presenza Soglia minima Soglia massima 90,00 23, ,64 90,00 90,00 25, ,04 90,00 60,00 20, ,56 100,00 60,00 22, ,10 100,00 65,00 20, ,07 100,00 65,00 22, ,13 100,00 75,00 18, ,10 80,00 75,00 21, ,42 80,00 45,00 16, ,21 100,00 45,00 16, ,30 100,00 65,00 22, ,48 120,00 65,00 24, ,19 120,00 45,00 10, ,70 90,00 45,00 12, ,25 90,00 70,00 25, ,29 120,00 70,00 26, ,52 120,00 50,00 14, ,34 80,00 50,00 15, ,84 80,00 60,00 17, ,74 100,00 60,00 18, ,30 100,00 50,00 19, ,00 100,00 50,00 19, ,74 100,00 65,00 24, ,55 120,00 65,00 28, ,57 120,00 65,00 13, ,45 100,00 65,00 15, ,16 100,00 50,00 15, ,60 80,00 50,00 15, ,95 80,00

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