agricoltura e nuovo welfare,rete nazionale per lo sviluppo solidale dei territori 7 marzo Padova
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- Carmelo Dini
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1 La campagna che non ti aspetti agricoltura e nuovo welfare,rete nazionale per lo sviluppo solidale dei territori 7 marzo Padova
2 Il forum nazionale AS 300 aderenti tra questi: 70 cooperative sociali e aziende agricole 6 consorzi 3 comunità Forum provinciale AS di Roma Forum pordenone Rete fattorie sociali della sicilia Forum regionale marche Forum regionale campania Forum regionale veneto Forum regionale lombardia Forum regionale marche Aiab Alpa- Cnca-
3 AGRICOLTURA SOCIALE: COSA SI E FATTO FINO AD ORA Creazione e consolidamento delle esperienze Valorizzazione del lavoro svolto Definizione dell agricoltura sociale e studio del fenomeno Promozione e diffusione delle buone pratiche
4 Alcune valutazioni L AS ha ormai un suo affermazione in termini di valore del ruolo che ricopre o potrebbe ricoprire Il prodotto da AS, inteso come servizio che l azienda agricola offre alla collettività, ha raggiunto buoni risultati Riconoscimento istituzionale consolidato positive
5 Alcune valutazioni L AS NON ha un riconoscimento in termini economici e di produzioni PSR: : scarsamente utilizzato RETI: : scarsi risultati per la valorizzazione dei prodotti e consolidamento delle reti locali Scarse capacità produttive e di commercializzazione e distribuzione Assenza di un marchio/logo di riconoscimento Assenza di una legge nazionale meno positive
6 I pilastri dell agricoltura sociale Sviluppo della multifunzionalità e della diversificazione delle attività agricole Realizzazione di Servizi sociali e di interventi di welfare, di benessere della comunità locale Diffusione dell Economia civile e sociale
7 PUNTI DI FORZA Forte radicamento territoriale Forte motivazione interna Dimensione di piccola/media impresa Biologico e altre tecniche di produzione a basso impatto ambientale
8 OPPORTUNITA Promozione di un sistema di welfare locale, orientato all inclusione sociale Crescita socio-culturale culturale della comunità Accrescimento del livello di competitività del territorio Riconoscimento del protagonismo giovanile Miglioramento degli assetti organizzativi Valorizzazione dei vari livelli di competenze Adozione di processi produttivi innovativi ed eco- compatibili Apertura a nuovi spazi di mercato Investimento nel settore del marketing e della promozione dei prodotti Recupero di risorse fondiarie abbandonate
9 RISCHI Sviluppo di un sistema di welfare privatistico Dipendenza da finanziamenti pubblici Burocratizzazione delle pratiche con conseguente appiattimento motivazionale Perdita dei valori originari Gestione aziendalistica del settore Improvvisazione ed incompetenza nelle scelte imprenditoriali Ingerenza di comportamenti opportunistici Progettificio Eccessiva frammentazione degli ambiti di lavoro/intervento Discontinuità nell offerta di servizi
10 Dallo spontaneismo alla consapevolezza armonizzare i molteplici campi del sapere; far incontrare i diversi ambiti di interesse pubblico che convergono nel tema dell AS; incentivare programmi di ricerca e sperimentazione, che coniughino il perseguimento di finalità sociali con l introduzione di pratiche eco- compatibili; razionalizzare l insieme di strumenti e risorse a disposizione per il raggiungimento di obiettivi condivisi; recupero delle risorse fondiarie abbandonate o in disuso,
11 Proposte di indirizzo sostegno pubblico rivolto a promuovere azioni di orientamento, supporto e tutoraggio alla gestione di aziende agricolo-sociali, che possano guidare la delicata fase dell avvio di impresa. costruzione di un quadro di riferimento a più livelli condiviso contribuirebbe, inoltre, a svolgere una funzione di garanzia e tutela della genuinità dei principi ispiratori dell AS e dei valori che ne orientano le pratiche. investimento nelle attività di promozione compresa l elaborazione di un marchio dei prodotti regionali dell AS. sensibilizzazione dei cittadini anche attraverso l articolazione di iniziative ed interventi programmati che premino i comportamenti e le scelte responsabili del cittadino-consumatore, consumatore, al fine di sostenerne la diffusione
12 Possibili strategie di sviluppo Collegamento alle reti già esistenti CTM, GAS, GDO, NEGOZI SPECIALIZZATI Miglioramento dei percorsi produttivi attraverso finanziamenti e progetti Coinvolgimento dei produttori agricoli bio attraverso progetti di collaborazione Ristorazione collettiva (mense scolastiche, ospedali) Marchio, albo, catalogo???
13 Il marchio dei prodotti/servizi della A.S. IN ALTRE PAROLE Sistema di riconoscimento dei prodotti e dei servizi dell A.S. in ambiti territoriali RET ( rintracciabilità etica territoriale )
14 Perché un marchio - Miglioramento della visibilità pubblica dell A.S. e dei suoi temi - Aumento delle possibilità commerciali dei prodotti - Riconoscimento territoriale delle realtà/reti che operano nell A.S. - Maggiore capacità di rappresentanza con gli enti pubblici - Maggiore capacità di attrarre nuovi soggetti - Garanzie per il consumatore ed per l utilizzatore dei servizi dell A.S.
15 Cosa certificare - etica - rete - servizi - prodotti - modelli
16 La struttura Disciplinare nazionale regolamento territori Aziende/enti
17 L organizzazione Disciplinare nazionale Redatto a livello nazionale con riferimento alla carta di principi e approvato dall assemblea Regolamento A seguito del disciplinare indicherà le procedure i requisiti e le norme per ottenere la certificazione
18 Unità territoriali Creazione dei comitati territoriali per la gestione del marchio attraverso l applicazione del regolamento Aziende /enti Potranno fare richiesta del marchio dell AS sia le aziende agricole per i prodotti sia gli enti pubblici o privati per i servizi
19 Bisognerà tenere conto di... - l adesione al forum - Il partenariato - La rete territoriale - La congruità delle iniziative - I sistemi di verifica E poi. - La promozione del marchio - La diffusione delle esperienze - Comitati territoriali rappresentativi
20 Alcuni Esempi GAS (Az. Agr. Colombini) GDO (Fattoria Solidale del Circeo) PIF (Associazione ProBio) Fiere Cesti natalizi (Coop. Agricoltura Capodarco) Collaborazioni (Az. Agr. Iacchelli)
21 I «jardin de Cocagne» Associazione senza scopo di lucro il cui obiettivo è il reinserimento socioprofessionale di persone in difficoltà attraverso la produzione e la vendita diretta di ortaggi da agricoltura biologica Circa 80 orti in attività Gli orticoltori Circa 3000 persone stipendiate Quadri intermedi Circa 500 figure professionali I soci consumatori Circa famiglie I volontari Circa 1200
22 Esempi di Buone Pratiche Azienda agricola BioColombini Pisa inserimento lavorativo di persone disabili
23 Cooperativa Sociale Arca Pordenone distretto di economia solidale
24 La collina degli Asinelli Monteporzio Catone - Roma attività assistita con gli animali
25 Cooperativa Sociale L Arcolaio Siracusa inserimento di detenuti in cooperativa
26 Cooperativa Sociale Integrata Agricoltura Capodarco Grottaferrata Roma inserimento lavorativo in cooperativa, laboratori sociali con persone disabili
27 BUON LAVORO
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