Proteiche da granella

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3 Sommario IL CONFRONTO VARIETALE...3 ELABORAZIONI TRIENNALI DELLE PROVE VARIETALI ELABORAZIONI CUMULATE DELLE PROVE VARIETALI SU FAVINO E PISELLO PROTEICO

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5 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI Il confronto varietale A cura di: Mario Monotti, Andrea Onofri, Eleonora Gargano - Università degli Studi di Perugia. Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali Claudio Selmi Centro Ricerche Produzioni Vegetali. Filiera Grandi Colture Faenza (RA) Antonio Tagliaferri, Lorenzo Craveri - Ersaf. Ente Regionale Sviluppo Agricolo e Forestale della Lombardia Davide Severi Soc. Agricola 2000 Giampaolo Bruno - Università degli Studi di Torino. Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione del Territorio Mara Poli Azienda Agraria Sperimentale M. Marani di Ravenna Giuseppe Bimbi - Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli Marco Ginanni, Elisabetta Moscheni - CIRAA E. Avanzi Marco Quattrucci ARSIA Toscana Stefano Tavoletti - Università Politecnica delle Marche. Dipartimento di Scienze degli Alimenti- Area Genetica Agraria Antonella Petrini - Cermis, Tolentino (MC) Elvio Di Paolo Cotir. Consorzio per la Sperimentazione e la Divulgazione delle Tecniche Irrigue, Vasto (CH) Fabio Stagnari - Università degli Studi di Teramo. Dipartimento di Scienze degli Alimenti Giuseppe De Mastro Università degli Studi di Bari. Dipartimento di Scienze delle Produzioni Vegetali Gianluca Carboni AGRIS Sardegna Giovanni Pruenddu Università degli Studi di Sassari. Dipartimento Scienze Agronomiche Angelo Sarti ASTRA Innovazione e Sviluppo, U.O. M. Neri, Imola (BO) Luciano Tonetti - C.R.A.A. Azienda Agricola Sperimentale Regionale Improsta 3

6 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI 1 PISELLO PROTEICO Elaborazione dati triennali: Andrea Onofri - Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Università di Perugia Nel triennio , nell ambito del progetto RInnova ProVe, è stata allestita una rete interregionale che ha previsto su pisello proteico un totale di 35 confronti varietali, in 15 località, secondo lo schema riportato in tabella 1. Tabella 1 - Schema riepilogativo delle prove su pisello: anni e località Località Benatzu (CA) Lombardia (MI e LO) Carmagnola (TO) Bari Ravenna S. Piero a Grado (PI) Marche (MC e AN) Ussana (CA) Cesa (AR) Vasto (CH) Papiano (PG) Badiola (PG) Cerignola (FG) Oristano Ottava (SS) Le prime otto località sono state sempre incluse nelle prove, mentre altre si sono aggiunte negli anni successivi al primo (Cesa, Vasto, Cerignola, Oristano e Ottava). Due località (Papiano e Badiola) hanno invece partecipato solo nei primi due anni. Le prove nelle Marche sono state eseguite in due località diverse (Agugliano in provincia di Ancona e Tolentino, in provincia di Macerata), così come a Bari (Altamura e Gravina) e sono state riunite nello stesso gruppo in sede di elaborazione dei dati. Le prove in Lombardia si sono svolte a Mulazzano (LO), il primo anno e a Caleppio di Settala (MI), gli altri due, quindi a pochi chilometri l una dall altra. In provincia di Cagliari le prove sono state ripetute, nel corso del triennio, in due località distanti anch esse pochi chilometri. La rete interregionale, coordinata da CRPV Filiera Grandi Colture e dal DiSAA dell Università di Perugia, ha visto il coinvolgimento delle seguenti unità operative: Abruzzo COTIR/ Università di Teramo; Emilia-Romagna Azienda Sperimentale M.Marani; Lombardia ERSAF/Agricola 2000; Marche - Università Politecnica delle Marche/Cermis; Piemonte Università di Torino; Puglia - Università di Bari; Sardegna AGRIS e Università di Sassari; 4

7 Il confronto varietale Toscana - Ente Parco Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli/Centro E. Avanzi e ARSIA; Umbria - Università di Perugia. Le varietà testate sono state in totale 28, di cui 7 sono rimaste in prova per l intero triennio (tabella 2). Il disegno sperimentale non è bilanciato, il che, pur rientrando nella normalità in questo tipo di sperimentazioni, richiede prudenza nel raffronto dei dati sperimentali relativi alle varietà provate in un diverso numero di ambienti; inoltre, nel corso della sperimentazione, sono state abbandonate le varietà dimostratesi poco valide e ne sono state introdotte altre sia nel secondo che nel terzo anno. Il protocollo sperimentale adottato è stato il medesimo per tutta la rete. Lo schema sperimentale utilizzato è stato il blocco randomizzato con quattro ripetizioni. L epoca di semina è stata autunnale e, con poche eccezioni, è stata generalmente eseguita entro la prima metà di novembre. Si segnala lo slittamento, per motivi meteorologici, delle semine in aprile nel corso del primo anno a Bari con rese produttive peraltro assai modeste (media 0,97 t/ha, tab. 4). L investimento adottato è stato di 70 piante/m 2 ; la quantità di seme da impiegare è avvenuta sulla base dell effettiva percentuale di germinabilità e peso medio dei semi impiegati. 5

8 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI Tabella 2 - Schema riepilogativo delle prove su pisello: varietà in prova Varietà Fornitore seme Amical Padana Sementi Attika Limagrain Isard Apsovsementi Pactol KWS Pepone Florisem Royal Semfor Cartouche Florisem Belot Florisem Javlo Florisem Standal Semfor Prelude Florisem Starter Florisem Alliance Semfor Athos Limagrain Chambord KWS Cherokee Apsovsementi Cordial Semfor Spirale Apsovsementi Apache Florisem Eden Limagrain Galactic Apsovsementi Iceberg Agroservice Jovial Semfor Arthur Limagrain Corrent PRO.SE.ME. Enduro Florisem Gregor Florisem Simbol PRO.SE.ME. I rilievi svolti hanno riguardato: data di, densità piante, danni da freddo, data di inizio fioritura, altezza vegetazione, allettamento, produzione di granella e umidità e peso unitario del seme; qui di seguito verranno illustrati unicamente i risultati produttivi in termini di granella e proteina per ettaro. La tabella 3 riepiloga le produzioni medie nell ambito delle diverse località e nel corso degli anni di sperimentazione. Le località sono in ordine decrescente di produzione media e si può osservare che sono stati raggiunti buoni risultati, oltre che nel nord Italia, anche nel centro e in due località a clima mediterraneo (Cerignola e Oristano), seppure il dato non sia replicato. Per quanto riguarda l andamento meteorologico, la campagna maggiormente produttiva è stata la prima (2005/06), quando si registrarono abbondanti livelli di precipitazioni nel periodo 6

9 Il confronto varietale primaverile, mentre la peggiore è stata la seconda (2006/07), caratterizzata da un inverno insolitamente caldo e da scarse precipitazioni nelle fasi di riempimento dei baccelli. Tabella 3: Produzioni medie del pisello proteico nelle diverse località e nei diversi anni. Località Media triennio (t/ha) 2005/ / /08 Ravenna Papiano (PG) Cerignola (FG) Marche (MC e AN) Badiola (PG) Lombardia (MI e LO) Oristano Cesa (AR) Carmagnola (TO) S. Piero a Grado (PI) Vasto (CH) Benatzu (CA) Bari Ottava (SS) Ussana (CA) medie semina aprile 2006 In tabella 4 si presenta un riepilogo generale dei risultati produttivi ottenuti nel corso del triennio di sperimentazione sia per quanto riguarda la granella sia per la proteina. Le varietà sono in ordine alfabetico e raggruppate a seconda del numero di prove/analisi a cui sono state sottoposte. Oltre al valore di produzione in valore assoluto, si riporta la media degli indici produttivi IP (la resa varietale espressa in percentuale rispetto alla media). Il valore di Num>100 indica il numero delle prove in cui l IP della varietà ha superato 100 e quindi la produzione media di campo. 7

10 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI Tabella 4 Pisello proteico: riepilogo dei risultati produttivi ottenuti nel progetto Produzione granella Produzione proteina greggia Varietà Numero prove Numero analisi t/ha s.s. IP Num>100 t/ha IP Num>100 Amical 35 3, , Attika 35 3, , Cartouche 35 3, , Isard 35 3, , Pactol 35 3, , Pepone 35 3, , Royal 35 3, , Prelude 25 3, , Standal 25 3, , Starter 25 3, , Belot 23 3, , Javlo 22 3, , Arthur 13 3, , Corrent 13 3, , Enduro 13 3, , Gregor 13 3, , Simbol 13 2, , Apache 12 2, , Eden 12 2, , Galactic 12 3, , Iceberg 12 2, , Jovial 12 2, , Alliance 10 3, , Athos 10 3, , Chambord 10 4, , Cherokee 10 3, , Cordial 10 3, , Spirale 10 3, ,

11 Il confronto varietale Possiamo notare che le produzioni tendono a essere mediamente più alte che nel favino. Questo rilievo si conferma anche guardando le medie di località (tabella 3), seppure si deve rilevare che le differenze tendono ad essere più piccole negli ambienti poco favorevoli, come ad esempio nel sud d Italia. Si può anche rilevare che gli indici produttivi medi tendono a essere meno diversi che nel favino. Si può notare che le varietà provate solo nel primo e/o nel secondo anno (Alliance, Athos, Cherokee, Cordial, Spirale, Apache, Eden, Galactic, Iceberg, Jovial) hanno dato risultati al disotto della media, anche se non in modo così evidente come nel caso del favino (tabella 4). Tra le varietà provate nel secondo e nel terzo anno emergono i risultati di Standal e Starter; tra le varietà provate nel terzo anno si evidenziano Arthur, Enduro e, soprattutto, Gregor, che necessiterebbero però di ulteriori verifiche. Tra le sette varietà più testate, emergono gli eccellenti risultati medi di Attika (con un indice medio pari a 116 e superando la media di campo in 30 delle 35 prove in cui era presente), seguita da Amical, Isard e Pepone. La tabella 4 mostra anche la produzione media di proteina ad ettaro ottenuta nel corso del triennio di sperimentazione. Se consideriamo che il contenuto in proteina greggia delle granelle analizzate è risultato un valore piuttosto stabile tra le diverse varietà, andando, per quanto riguarda il valor medio, dal 22,55% di Cherokee al 25,57% di Apache, è evidente che il peso maggiore nel determinare il valore di proteina per ettaro deriva dalla produzione di granella; se togliamo Chambord, che aveva raggiunto il valore più alto con 1,03 t/ha di proteine, ma non è più disponibile sul mercato, si distinguono Gregor, con 0,99 t/ha e Attika, con 0,92 t/ha, che sono appunto le varietà maggiormente produttive. Per concludere, nelle tabelle 5 e 6 si riporta il dettaglio degli indici produttivi IP medi del periodo di prova per le singole località (con alcuni accorpamenti di località). Nella colonna a destra dell IP è riportato il numero di prove in cui la varietà ha superato 100 rispetto al numero di prove a cui è stata sottoposta, con l intento di esprimere, in maniera piuttosto elementare, la stabilità produttiva nel caso di più prove; tale informazione, evidenziando il numero di prove a cui è stata sottoposta quella certa varietà fornisce anche una minore o maggiore valenza al dato. Al contrario del favino, in questo caso è molto più difficile associare delle varietà a qualche particolare macroambiente ed anche l analisi GGE (Genotype and Genotype x Environment interaction; Yan et al., 2000) svolta non evidenzia particolari associazioni di questo tipo. Analizzando le varietà che meglio si sono comportate complessivamente (tab. 4) vediamo che Attika si colloca nei primi tre posti (tab. 5 e 6) nelle più diverse località: Lombardia, Carmagnola, Cesa, Vasto, Cerignola, Cagliari; così anche per Gregor: Carmagnola, Ravenna, Cesa, Marche, Vasto, Cagliari e Oristano. Arthur la troviamo ben piazzata a: Caleppio, Cerignola, Cagliari e Oristano. 9

12 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI Tabella 5: Indici produttivi medi del periodo di prova nelle diverse località. Lombardia (MI e LO Carmagnola (TO) Ravenna S.Piero a Grado (PI) Cesa (AR) Marche (AN e MC) Varietà rank IP n IP>100/n n IP>100/n n IP>100/n n IP>100/n n IP>100/n n IP>100/n rank IP rank IP rank IP rank IP rank IP prove prove prove prove prove prove Alliance / / / / /1 Amical / / / / / /3 Apache / / / / / /1 Arthur / / / / / /1 Athos / / / / /1 Attika / / / / / /3 Belot / / / / / /2 Cartouche / / / / / /3 Chambord / / / / /1 Cherokee / / / / /1 Cordial / / / / /1 Corrent / / / / / /1 Eden / / / / / /1 Enduro / / / / / /1 Galactic / / / / / /1 Gregor / / / / / /1 Iceberg / / / / / /1 Isard / / / / / /3 Javlo / / / / / /2 Jovial / / / / / /1 Pactol / / / / / /3 Pepone / / / / / /3 Prelude / / / / / /2 Royal / / / / / /3 Simbol / / / / / /1 Spirale / / / / /1 Standal / / / / / /2 Starter / / / / / /2 10

13 Il confronto varietale Tabella 6: Indici produttivi medi del periodo di prova nelle diverse località. Perugia Vasto (CH) Bari Cerignola (FG) Cagliari Oristano Ottava (SS) Varietà n n n n rank IP IP>100/n rank IP IP>100/n rank IP IP>100/n rank IP rank IP IP>100/n rank IP rank IP prove prove prove prove Alliance / / / Amical / / / / Apache / / / / Arthur / / / Athos / / / Attika / / / / Belot / / / / Cartouche / / / / Chambord / / / Cherokee / / / Cordial / / / Corrent / / / Eden / / / / Enduro / / / Galactic / / / / Gregor / / / Iceberg / / / / Isard / / / / Javlo / / / / Jovial / / / / Pactol / / / / Pepone / / / / Prelude / / / / Royal / / / / Simbol / / / Spirale / / / Standal / / / / Starter / / / /

14 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI 1.1 RISULTATI REGIONALI LOMBARDIA I risultati delle singole prove svolte nel triennio sono riportati nell allegato Risultati Pisello Lombardia. Nel corso del 2005/06, la prova è stata eseguita in località Mulazzano (LO) presso l Azienda agricola Ronchi Giupeppe. Mulazzano si trova al confine nord della provincia di Lodi a 91 metri slm. Lat Lon Per la gestione agronomica della prova, così come negli anni successivi, ci si è avvalsi del supporto della Soc. Agricola 2000 scarl che collabora con ERSAF anche in altri progetti legati alle reti dimostrative. L andamento meteo è stato caratterizzato dalle temperature minime da record raggiunte a gennaio (fino a -18 C). I successivi mesi di marzo ed aprile sono stati caratterizzati da un aumento delle temperature accompagnate da scarse precipitazioni, soprattutto durante il mese di marzo, e nessuna gelata tardiva nel mese di aprile. Nel mese di maggio si sono registrate temperature miti con un breve episodio di caldo attorno alla metà del mese ed un primo breve episodio estivo tra il 26 ed il 29, che contribuisce all accelerazione della maturazione della coltura. Gli ultimissimi giorni di maggio ed i primi giorni di giugno sono stati invece freschi (con temperature minime anche in pianura tra i 3 ed i 5 C) e caratterizzati da esigue precipitazioni. La prova ha evidenziato le scarse produzioni di alcune varietà suscettibili a basse temperature e ristagni idrici. Si possono notare netti divari tra le varietà risultate più produttive (Attika, Pepone e Amical) e quelle meno produttive (Javlò e Chambord). Le basse produzioni mettono in evidenza una marcata sensibilità alle basse temperature di alcune varietà, nelle quali, all è stato riscontrato un basso investimento (soprattutto Javlò con circa 41 piante m 2 ma con un peso ettolitrico elevato). Nel 2006/07 la prova è stata eseguita in località Caleppio (MI) presso l Azienda agricola F.lli De Ponti C.na Gaita che si trova al confine sud est della provincia di Milano a 91 metri slm. Lat Lon La località si trova a 7 km in linea d aria dall azienda dove si è svolta la prova del primo anno. Si è ritenuto di condurre qui la prova utilizzando un suolo con caratteristiche strutturali più idonee (medio impasto con contenuto d argilla < 20%) rispetto a quello dove si è svolta l anno precedente. In generale, le condizioni meteorologiche al momento della semina, avvenuta il 06 novembre 2006, sono state ottimali tra ottobre (temperature miti) e dicembre (temperature generalmente 12

15 Il confronto varietale superiori alla media), facilitando l e le prime fasi vegetative della coltura. Dopo l, a protezione delle giovani piantine, sono state poste delle reti antigrandine ad impedire l eventuale attacco di piccioni presenti nella cascina adiacente all appezzamento della prova Rispetto al primo anno, viste le condizioni climatiche completamente diverse (anno 2006 inverno rigido con permanenza di neve fino a primavera; anno 2007 inverno mite senza particolari temperature rigide e senza nevicate), la fioritura della coltura è stata anticipata di circa un mese (2006 primi giorni di maggio 2007 metà del mese di aprile) e di conseguenza la raccolta è stata effettuata con un anticipo di circa 15 giorni. Le produzioni rispetto al 2005/06, sono aumentate di circa il 15%, grazie ad un migliore sviluppo vegetativo soprattutto durante le prime fasi di crescita della coltura. Le abbondanti precipitazioni atmosferiche verificatesi al momento della maturazione fisiologica della granella, non hanno permesso una trebbiatura tempestiva ed ottimale. Infatti, le piante alla raccolta si presentavano completamente allettate con granella qualitativamente scarsa. (anno 2006 raccolto il 22 giugno ed anno 2007 raccolto il 9 giugno). Le produzioni delle varietà in prova nel 2007 confrontate con quelle del 2006 (solo quelle presenti nel biennio) presentano tutte un incremento tranne Pepone che perde circa il 10% rispetto all anno passato dovuto probabilmente allo scarso investimento iniziale. Nel 2007/08 la prova è stata eseguita in località Caleppio (MI) presso l Azienda agricola F.lli De Ponti C.na Gaita che si trova al confine sud est della provincia di Milano a 91 metri slm. Lat Lon Nel complesso l andamento agrometeorologico della stagione è stato assai differente rispetto alla precedente campagna. Il mese di novembre è stato poco piovoso, dicembre ha invece presentato connotati di transizioni tra la fine dell autunno e l inizio dell inverno. Rispetto al 2006, in cui dicembre era stato mite e abbastanza piovoso, il mese trascorso ha avuto precipitazioni molto inferiori ma temperature più contenute. I primi giorni del 2008 sono stati caratterizzati da temperature complessivamente nella norma (con locali gelate) ed un afflusso di correnti orientali fredde prima dell arrivo di aria più umida ed instabile dall Atlantico. Durante il mese di febbraio le precipitazioni sono state episodiche e concentrate fondamentalmente solo nella prima decade. Ad aprile le piogge sono state abbondanti, bene distribuite lungo il mese e le temperature miti. Nel mese di maggio le condizioni agrometeorologiche hanno proseguito, per certi aspetti, sulla falsa riga del mese precedente. Il freddo pervenuto subito dopo la semina, avvenuta l 8 novembre 2007, ha ritardato l delle piante fino alla metà di febbraio. In seguito le copiose piogge e il terreno pesante hanno penalizzato quelle parcelle che si trovavano all inizio e in fondo al campo, vicino alle capezzagne dove il campo presentava maggior ristagno idrico. La fioritura della coltura è stata nell ultima decade del mese di aprile, lievemente in ritardo rispetto al 2007, e in anticipo rispetto al 2006 (2006 primi giorni di maggio 2007 metà del mese di aprile). Le abbondanti precipitazioni atmosferiche verificatesi al momento della maturazione fisiologica della granella, non hanno permesso una trebbiatura tempestiva ed ottimale. Infatti, le piante, alla raccolta si presentavano completamente allettate con granella qualitativamente scarsa. Inoltre, visto il 13

16 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI dilungarsi del periodo piovoso nel mese di giugno e le pessime previsioni meteorologiche, si è deciso di effettuare la raccolta in data 12 giugno, nonostante la granella avesse ancora un grado di umidità piuttosto elevato. Complessivamente, tra le varietà comuni al triennio di prove hanno sempre superato la media produttiva di campo Attika, Cartouche e Royal. Amical nel corso del terzo anno non ha confermato le ottime prestazioni del primo e secondo anno. Tra le varietà introdotte in prova il secondo anno si evidenzia Prelude. Infine, tra le varietà inserite il terzo anno si segnala Arthur con un IP di PIEMONTE I risultati delle singole prove svolte nel triennio sono riportati nell allegato Risultati Pisello Piemonte. Nel corso dell intero triennio le prove si sono svolte in località Carmagnola (TO), 25 km a sud del capoluogo piemontese e 240 m s.l.m. Nel corso del 2005/06, nel periodo metà febbraio-metà marzo si sono registrate temperature medie inferiori alla media storica del periodo con gelate tardive (il giorno 15 marzo 06 la temperatura minima è stata di 5,5 C), quando già le piante mostravano i primi segni di ripresa vegetativa dopo la stasi invernale. Sino alla raccolta vi è stata una piovosità inferiore alla media, comunque sufficiente a supportare la crescita regolare delle piante. Il diserbo è risultato efficace e non si sono manifestate avversità particolari (salvo qualche danno da colombi che si sono cibati delle cultivar più precoci, ma si tratta di un danno ritenuto trascurabile). A fine si è raggiunta una densità prossima a quella prevista nel protocollo di ricerca, solo le cultivar Pepone, Pactol e Javlo hanno avuto densità inferiori a 70 piante m 2 (comunque superiori a 60 piante m 2 ). Tutte le cultivar hanno manifestato danni da freddo: la più danneggiata è stata la cv. Pepone, mentre la più resistente è stata Pactol. Le fioriture sono state piuttosto concentrate e comprese nel periodo tra il 28 di aprile e il 4 maggio Notevoli le differenze nello sviluppo in altezza tra le cultivar al momento della fioritura: tra le più alte si segnalano Attika e Pepone, tra quelle a taglia ridotta Spirale, Cordial e Athos. L allettamento è stato elevato in molte cultivar (Alliance e Royal soprattutto), ma mai tale da interferire con le operazioni di raccolta. Non è evidenziabile una correlazione significativa tra l altezza della pianta alla fioritura ed il grado di allettamento alla raccolta. La maggior parte delle cultivar in prova ha raggiunto risultati produttivi interessanti, solo due cultivar (Isard e Pactol) hanno ottenuto produzioni inferiori a 4 t/ha. La cultivar più produttiva è stata Cartouche con produzione media di 5,20 t/ha (contraddistinta dal seme molto piccolo). Le restanti hanno avuto una produttività piuttosto variabile tra le repliche. 14

17 Il confronto varietale L inverno 2006/07 è stato particolarmente mite (con temperature costantemente sopra la media storica da novembre ad aprile) e asciutto (sono piovuti 94 mm dalla semina sino ad aprile contro i 151 mm dello scorso anno e i 297 mm della serie storica nel medesimo periodo). Le conseguenze sono state: assenza di danni da freddo (mentre erano stati ingenti nel 2006); assenza di malattie fungine; minor durata del ciclo vegetativo; rese in granella inferiori al Le precipitazioni piovose sono invece state di entità superiore alla media nella prima decade del mese di giugno (104 mm) ed hanno ritardato la raccolta. Il diserbo è stato efficace su tutte le specie ad eccezione di Capsella bursa pastoris: si è rimediato con ripetute scerbature manuali prima che divenisse competitiva. Non sono state segnalate avversità fungine; i colombi si sono cibati, in misura trascurabile, delle cultivar più precoci. Le emergenze sono state piuttosto concentrate e rapide per tutte le cultivar; a fine si è raggiunta una densità compresa tra le 58 piante m 2 (cultivar Pepone) e 68 (cultivar Cartouche). A motivo dell inverno mite le fioriture sono state anticipate rispetto al 2006 e comprese tra il 9 e il 20 aprile. Tutte le cultivar hanno superato l altezza di 80 cm, (superiore alla media di campo del ); si segnalano per la taglia ridotta le cv. Eden e Apache; le cv. Attika, Prelude, Standal e Strarter hanno superato il metro d altezza. L allettamento è stato elevato in tutte cultivar (Amical e Jovial soprattutto). Anche nel 2007 non è evidenziabile una correlazione significativa tra l altezza della pianta alla fioritura ed il grado di allettamento alla raccolta. La produzione media del campo sperimentale nel 2006 era stata pari a 4.45 t s.s. ha 1, nel 2007 è stata di 3.85 t s.s. ha 1. La raccolta si sarebbe dovuta svolgere ad inizio giugno ma le piogge hanno costretto a posticiparla al 12 giugno, comunque con un anticipo di 10 giorni rispetto al Alcune cultivar presenti nei due anni hanno confermato i loro livelli produttivi, mentre altre (Amical, Cartouche, Pepone) hanno prodotto oltre 1 t ha-1 in meno. Per quanto riguarda il 2007/08, le temperature minime e medie registrate a novembre e a dicembre sono state più basse della media storica, ciò ha determinato un' più lenta degli anni precedenti (è terminata ad inizio del 2008) con una densità di piante inferiore all'atteso. La copertura finale è stata totale in tutte le parcelle perché le piante presenti hanno occupato l'intera superficie a disposizione. Non ci sono stati attacchi di funghi. Le infestanti sono state ben controllate dal diserbo in presemina. In prossimità della raccolta le granelle delle cultivar più precoci ed allettate sono state parzialmente predate dai piccioni: per limitare il danno si è raccolto l intera prova quando le cultivar Amical e Belot avevano un umidità della granella ancora elevata (lo schema di campo adottato non consentiva raccolte in epoche distinte). Le piogge di maggio-giugno (160 mm), intense e persistenti, hanno causato allettamenti estesi. Ciò ha determinato, limitatamente alle varietà precoci, che alcuni semi dei baccelli, a contatto col terreno, sono germogliati. Le perdite di produzione sono state quantificate di entità trascurabile. La produzione media dell intero campo sperimentale è stata inferiore a quella del biennio precedente, soprattutto per l piuttosto tardiva e stentata delle plantule (che non hanno raggiunto la densità voluta). L non è stata uniforme entro le ripetizioni delle varietà, 15

18 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI probabilmente per il formarsi di correnti d aria differenti entro l appezzamento in prova. Pur considerando il rapido recupero della coltura in primavera, le produzioni finali hanno risentito di quanto sopra, evidenziando, tra le ripetizioni entro cultivar, scostamenti rilevanti (il CV% è piuttosto elevato). L allettamento precoce ha determinando una minor resa produttiva in alcune cultivar. Complessivamente, nell arco del triennio, Attika ha sempre mostrato un IP superiore a 100. Anche le due varietà in prova nel corso del primo e terzo anno, Javlo e Belot, hanno mostrato buoni risultati, così come Standal che è entrato in prova il secondo anno. Tra le varietà introdotte l ultimo anno, si segnala particolarmente promettente Gregor, con un IP di EMILIA-ROMAGNA I risultati delle singole prove svolte nel triennio sono riportati nell allegato Risultati Pisello Emilia-Romagna. La sede dei confronti sperimentali è rimasta la stessa per l intero arco temporale del Progetto: Ravenna, 44 27'59" Latitudine Nord, 12 12'14" Longitudine Est, 3 m s.l.m, terreno francolimoso nel primo e terzo anno, franco nel secondo. La prova del 2005/06 è stata seminata il 4 novembre nonostante l autunno 2005 si sia distinto per le abbondanti precipitazioni che rendendo impraticabili i terreni, hanno fatto slittare nel periodo invernale, in particolare nella Romagna, le semine autunnali di cereali e leguminose. L della coltura è avvenuta mediamente dopo 36 giorni dalla semina, grazie alle temperature minime e massime mantenutesi nella media climatologica della fascia costiera. I mesi invernali, sono stati caratterizzati da temperature inferiori alla media sia nelle massime sia nelle minime e con assenza di copertura nevosa, ma non si sono registrati danni alle giovani piantine, dato convalidato dal conteggio delle stesse a fine inverno con una media di 70 piante a metro quadrato come atteso dal protocollo. Il mese di marzo ha avuto ancora in buona parte caratteristiche invernali e, solo nell ultima settimana le temperature sono risalite raggiungendo i 20 C. Forti sbalzi termici si sono verificati in aprile e maggio con la presenza d abbondanti piogge (tot.166 mm). Molto irregolare è stato l andamento termico di giugno con una prima fase fredda alla quale è seguita dalla seconda metà del mese un ondata calda con temperature massime superiori alla norma (punte di oltre 36 C) favorenti l essicazione delle colture in esame. La trebbiatura e avvenuta regolarmente. La media produttiva ottenuta, di 7,13 t/ha allo 0 % di umidità, è da ritenersi del tutto eccezionale, seppure confermata da altre esperienze di confronti varietali aziendali e da raccolte a pieno campo nell areale ravennate; al vertice si pone Pepone con 7.93 t/ha e ben 6 cultivar si pongono sopra la media di campo. La tecnica colturale usata (semine autunnali/inizio inverno ad una profondità di 5 cm, densità finale d impianto con 70 piante emerse a fine inverno, controllo eventuale di oidio ed afidi, impiego di varietà afila o semi-afila) dovrebbe garantire, per l areale in questione, insieme ad un andamento meteorologico 16

19 Il confronto varietale normale, una produzione di almeno t/ha al 9% di umidità, ritenuta accettabile in base al criterio di redditività della coltura determinata dalla stessa Azienda Sperimentale sede delle prove. L autunno del 2006, contrariamente a quello del 2005 che mise seriamente in difficoltà tutte le semine autunnali a causa dell impraticabilità dei campi allagati dalle precipitazioni, è stato particolarmente parco nelle piogge. Tale andamento, proseguito anche nel mese di gennaio e febbraio 2007 (interrotto nel mese di marzo e ripresosi in aprile maggio e giugno) ha causato in parecchi areali scalarità nelle emergenze di diverse culture autunnali. Ma ciò che ha causato apprensione negli operatori agricoli, sono state le alte temperature sia massime che minime, che in molti casi hanno favorito un lussureggiamento inusuale specialmente nei frumenti. Il pisello in questo contesto non ha ovviamente subito danni da freddo. Altri eventi meteo che possono mettere luce sulla prova di pisello proteico sono inoltre: una brinata al 23 (-1.7 C) di marzo, che può avere compromesso la fertilità dei primi palchi fiorali (l inizio fioritura sarebbe cominciata dopo 10 giorni dall evento); un violento temporale con grandine al 27 di maggio, che ha causato la perdita di prodotto con l apertura dei baccelli ormai in essicazione avanzata. Si è cercato pertanto di quantificare la perdita con il conteggio dei piselli in due aree di saggio. A seguito dell andamento anomalo dell inverno, la chiusura dei cicli vegetativi è avvenuta in anticipo a discapito della produzione che si è collocata sulle 3,4 t/ha di s.s. Hanno superato il 5% della media di campo: Prelude (IP 120), Attika (119), Pactol (114), Apache (108) e Starter (108). L andamento meteorologico del 2007/08 è proceduto senza particolari eccessi o carenze. Ad aprile le precipitazioni sono state inferiori alla norma mensile, ma sufficienti al normale sviluppo ed ad un buon inizio fioritura dalla seconda decade del mese. In maggio le forti piogge della seconda metà del mese, (anche oltre ai 100 mm) non hanno influenzato negativamente la coltura se non con sbandamenti dovuti anche all appesantirsi delle piante in fase di granigione. Le precipitazioni nei primi 20 giorni di giugno hanno causato ulteriori allettamenti, ma il l rapido ristabilirsi del bel tempo con le temperature massime in forte rialzo dal 19 giugno ha permesso l esecuzione della trebbiatura in data 23 giugno. In data 26 aprile è stato effettuato un trattamento fungicida ed aficida. La varietà più precoce alla fioritura risulta Standal (18 aprile), la più tardiva Cartouche. Le altezze variano dai 58 cm di Simbol, ai 110 cm di Attika. Gli allettamenti risultano essere mediamente sul 50% per tutte le cultivar; Gregor presenta il dato minore (40%), Javlo il più alto (68%). La produzione media è stata di 4,25 t/ha: Starter è al vertice con 5,89 t/ha, a seguire Prelude con 5,26 t/ha, Gregor, Corrent, Artur e Attika. In conclusione, tra le varietà comuni al triennio, hanno sempre superato la media di campo per produttività Pepone e Royal. Attika, dopo una partenza incerta, si è collocata al secondo posto e al sesto rispettivamente il secondo e terzo anno. Bene anche Prelude e Starter, entrambe introdotte al secondo anno. Particolarmente promettenti Gregor, Corrent e Arthur, tutte inserite nell ultimo anno. 17

20 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI TOSCANA (San Piero a Grado) I risultati delle singole prove svolte nel triennio sono riportati nell allegato Risultati Pisello Toscana (San Piero a Grado). La prove sono state seminate dal CIRAA E. Avanzi e gestite in collaborazione con l Ente Parco in località San Piero a Grado, frazione litoranea di Pisa, Lat.43 40, Long , 3 m s.l.m., in un terreno franco il primo anno, franco-sabbioso il secondo e argilloso il terzo. La tipologia di terreno e le abbondanti precipitazioni verificatesi dopo la semina del 2005 sembrano essere state determinanti sulla lunghezza della fase compresa fra semina ed della coltura. La consistenza dello strato di crosta superficiale ha infatti impedito una omogenea e rapida delle varietà in prova che non ha consentito di raggiungere l investimento ottimale. I rilievi condotti hanno consigliato l esclusione di 2 parcelle per evidenti problemi insorti fin dalla fase di riconducibili alle problematiche esposte. Nella fase precedente la raccolta è stato osservato un attacco consistente e apparentemente esteso a tutte le varietà in prova di Erisiphe poligoni che per intensità può aver compromesso un corretto completamento del processo di maturazione. Non sono stati eseguiti trattamenti fungicidi, insetticidi e di controllo delle infestanti. Alla raccolta alcune delle varietà in prova hanno manifestato parziali fenomeni di allettamento. In particolare, sono risultate suscettibili all allettamento: Amical (2repliche/4), Cartouche (2repliche/4), Cherokee (3 repliche/4) e Javlo (2repliche/4). Nel corso del 2006, l si è completata in pochi giorni (mediamente circa 11 giorni) ed è stata caratterizzata da uniformità e rapidità di gran lunga superiori rispetto a quanto osservato nel corso delle prove realizzate nell annata 2005/2006 (mediamente 61 giorni). Come conseguenza dell inverno particolarmente mite, la fioritura si è realizzata con un mese di anticipo rispetto a quanto osservato nel Tra tutte le varietà emerge Cartouche, che ha manifestato l intervallo di tempo più lungo tra e fioritura. L altezza delle piante in corrispondenza della fase di fioritura è oscillata intorno ai 51 cm; alla maturazione l allettamento delle piante ha raggiunto valori medi superiori al 90%. La elevata incidenza dell allettamento, che ha caratterizzato in maniera indiscriminata tutte le varietà in prova, sembra in gran parte da attribuire alla perturbazione che ha investito la zona nella prima decade di maggio. Le produzioni si sono attestate su valori notevolmente più bassi rispetto al 2006, forse anche a causa di un anomalo e precoce processo di maturazione. Si ricorda infatti che la raccolta è stata effettuata in data 24/05/2007, quindi con oltre 20 giorni di anticipo rispetto al Tra le varietà in prova, Jovial ha manifestato fin dalle prime fasi del ciclo problemi di sviluppo evidenziati in corrispondenza della fase di fioritura quando è risultata essere la varietà con piante di altezza minore rispetto a tutte le altre (32 cm contro una media di campo di 51 18

21 Il confronto varietale cm). La stessa varietà inoltre è quella che ha fatto registrare, insieme a Eden (altra varietà a sviluppo contenuto), le produzioni più basse. L nel 2007 si è mediamente completata nell arco di tempo di 36 giorni, mentre l inizio della fioritura è stato registrato tra la fine di marzo e la metà di aprile; il periodo compreso fra e fioritura è infatti oscillato fra 98 e 122 giorni, con Javlo, Belot ed Arthur tra le varietà più precoci, Enduro, Cartouche e Simbol tra le più tardive. L altezza delle piante in corrispondenza della fase di fioritura si è attestata intorno ai 71 cm; alla maturazione l allettamento delle piante ha raggiunto valori medi superiori al 90%. La elevata incidenza dell allettamento, che ha caratterizzato in maniera indiscriminata tutte le varietà in prova, sembra in gran parte da attribuire alle piogge che si sono riversate nella zona nella seconda decade di maggio e nella prima di giugno. Non è stato dunque possibile procedere alla raccolta meccanizzata e le produzioni, come nell annata 2006/2007, sono state rilevate attraverso il prelievo manuale delle piante dalla superficie parcellare, e successiva separazione dei semi dall involucro mediante trebbiatura a fermo. La produzione media di campo è stata di 3,67 tha-1, con otto varietà su diciassette che hanno superato la media di campo. Belot, Starter ed Isard (con produzioni granellari rispettivamente del 25%, 24% e 20% superiori alla media) hanno realizzato risultati produttivi significativamente più elevati delle altre varietà testate. Le strategie riproduttive sono tuttavia state diverse, infatti Belot ha ottenuto alte produzioni grazie soprattutto all alto peso unitario dei semi (superiore alla media di campo); nel caso di Starter e soprattutto Isard (quest ultima caratterizzata da un investimento a fine di sole 55 piante/m²) le rese elevate sembra possano essere attribuibili all elevato numero di semi prodotto per pianta (i valori del peso unitario del seme per queste due varietà si collocano tra quelli più bassi) dimostrando di aver valorizzato al meglio la fase riproduttiva attraverso l elevato grado di fertilità dei baccelli (numero di semi per baccello), o all elevato numero di baccelli/pianta. Tra tutte le varietà in prova emerge la pessima performance di Simbol, che ha fatto registrare la resa granellare più bassa in assoluto, accompagnata da accentuata tardività nella fioritura e habitus vegetativo caratterizzato da uno sviluppo assai più contenuto della media. In conclusione, tra le varietà comuni al triennio, Isard e Attika hanno sempre superato la media di campo per produttività. Particolarmente positive anche le prestazioni di Standal e Starter, introdotte al secondo anno e di Belot, in prova al primo e terzo anno. Particolarmente promettente è risultata, tra le varietà inserite l ultimo anno, Gregor TOSCANA (Cesa) I risultati delle singole prove svolte nel triennio sono riportati nell allegato Risultati Pisello Toscana (Cesa). A partire dal 2006/07 si è aggiunta, a titolo gratuito, alla rete di confronto varietale delle proteiche da granella, anche l ARSIA della Regione Toscana. Le prove si sono svolte in località 19

22 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI Cesa, frazione di Marciano della Chiana, 20 km a sud di Arezzo e 320 m s.l.m, in un terreno franco-limoso-argilloso. La prova del 2006/07 è stata seminata il 9 novembre in successione a frumento; sono stati distribuiti 200 kg/ha di perfosfato triplo ed è stato eseguito un diserbo in pre- con Pendimetalin. La scarsa piovosità del mese di aprile sembrerebbe non aver influito più di tanto sulle prestazioni produttive delle cultivar in prova. Tra le malattie, si segnalano: l antracnosi (molto evidente su Galactic e, in minor misura, su Iceberg) e l oidio (colpite soprattutto Pepone, Prelude e, in minor misura, Eden). Entrambe le malattie sono comparse a fine ciclo (maggio). Il pisello proteico ha fornito una buona produzione (resa media del campo: 4,5 t/ha di granella) in linea con i dati sperimentali delle prove degli anni precedenti (periodo ). La varietà più produttiva è risultata Starter (5,26 t/ha) che non si è differenziata statisticamente da Prelude, Attika e Pactol. Decisamente e statisticamente inferiori le rese di Amical, Apache, Eden, Jovial e Pepone. Rispetto all altra località della Toscana che ha ospitato la stessa prova (S. Piero a Grado PI) i livelli produttivi risultano decisamente più alti. La prova del 2007/08 è stata seminata il 5 novembre in successione a frumento; sono stati distribuiti 200 kg/ha di perfosfato triplo ed è stato eseguito un diserbo in pre- con Pendimetalin. Non si sono manifestati danni da freddo. Elevato è stato l allettamento generale alla raccolta (in particolare di Amical, Corrent, Belot, Javlo, Royal e Simbol). Alcune cultivar invece (Gregor, Enduro, Pepone, Pactol, Prelude e Starter) sono risultate molto resistenti all allettamento. Sono state segnalate alcune malattie: antracnosi (cv più sensibili Simbol, Standal e Starter) e oidio (cv più sensibili Gregor e Standal). La produzione si è rivelata decisamente inferiore rispetto alle prove degli anni precedenti. La media del campo è stata di 2,56 t/ha (contro le 4,51 t/ha della prova del 2006/07). Ciò sembrerebbe essere dovuto sia ad un minore investimento a fine (media campo 69 piante/mq nel 2008 contro le 86 piante/mq nel 2007) sia ad una minor allegagione probabilmente per cause climatiche (elevati sbalzi termici notte/giorno) in fase di fioritura (aprile). Le cv più produttive sono risultate Attika (che si conferma nuovamente varietà molto produttiva ed affidabile) e Gregor che si è rivelata varietà molto promettente anche in altre località. Bene è andata anche Enduro così come si confermano Standal e Starter UMBRIA I risultati delle singole prove svolte nel triennio sono riportati nell allegato Risultati Pisello Umbria. 20

23 Il confronto varietale Nel biennio sono state eseguite prove di confronto tra varietà di pisello proteico e di favino in due località dell Umbria in provincia di Perugia: Papiano, in ambiente rappresentativo dei territori di pianura e di fondovalle della regione; Badiola, in un tipico ambiente rappresentativo dei comprensori di media collina dell Italia centrale. Sono state saggiate, complessivamente, 24 varietà di pisello proteico, 9 delle quali presenti nei due anni. Le produzioni medie di granella del pisello proteico sono state superiori a 4 t/ha in tutti gli anni e le località, ed a 4.5 t/ha nell ambiente di pianura. Tra le nove varietà presenti in tutte le esperienze si sono messe in evidenza, per produttività e stabilità produttiva con indici di resa sempre superiori a 100, Attika, Pactol e Amical. Queste cultivar, pertanto, si sono qualificate come i tipi più produttivi emersi dalla sperimentazione biennale. Dal raffronto tra le rese medie delle tre varietà migliori e delle tre peggiori di ogni prova si rilevano scarti compresi tra 0,9 e 1,6 t/ha, la cui portata diviene concretamente valutabile se rapportata alle rese medie della coltura (4-5 t/ha) ed evidenzia la possibile incidenza delle perdite di produzione derivanti da scelte varietali non correttamente orientate sui genotipi più performanti MARCHE I risultati delle singole prove svolte nel triennio sono riportati nell allegato Risultati Pisello Marche. Nel corso del 2005/06 e 2006/07 le prove sono state eseguite presso l'azienda Didattico- Sperimentale "Pasquale Rosati" di Ancona, in località Agugliano. Nel corso del 2005, a causa dell andamento stagionale molto piovoso, le semine hanno subito un ritardo rispetto ai protocolli sperimentali (21 dicembre). L è avvenuta mediamente il 10 febbraio. Il rilevamento della densità di piante ha evidenziato una certa disformità tra le varietà. L andamento stagionale ha successivamente consentito un regolare sviluppo della coltura permettendo a quelle varietà con un basso investimento iniziale di recuperare in seguito ad una elevata ramificazione. Non sono stati evidenziati danni da freddo mentre l allettamento è stato generalizzato. La raccolta, eseguita il 17 giugno, ha consentito un buon livello produttivo (5,39 t/ha); hanno superato del 5% la media di campo: Javlo, Attika, Chambord, Belot e Royal. Le prove eseguite nel corso del 2006/07 hanno risentito dell'andamento stagionale particolarmente caldo e siccitoso che ha caratterizzato i periodi invernale e primaverile. Le semine sono state eseguite il 6 novembre in condizioni ottimali. L' è risultata uniforme ma la coltura ha raggiunto produzioni (1,93 t/ha di media) decisamente inferiori a quelle del 2006, in linea con l'andamento stagionale particolarmente caldo e siccitoso. La prova è stata raccolta il 10 giugno Le varietà caratterizzate da produzioni superiori del 5% alla media di campo sono risultate, nell ordine: Isard, Pactol, Royal, Cartouche e Amical. A causa 21

24 AZIONI DI INNOVAZIONE E RICERCA A SUPPORTO DEL PIANO PROTEINE VEGETALI del minor sviluppo vegetativo indotto dalla carenza idrica non si sono manifestate particolari evidenze di allettamento fino al momento della raccolta, quando violenti temporali accompagnati da forte vento hanno determinato il completo allettamento di tutte le varietà ritardando inoltre la raccolta del seme. La sperimentazione svolta nel terzo anno di progetto (2007/08) è stata condotta presso il CERMIS a Tolentino (MC), circa 35 km a sud-ovest di Agugliano. La semina è stata eseguita il 22 novembre in condizioni non ottimali per un leggero eccesso di umidità nel terreno. Comunque le fasi successive di ed i rilievi relativi alla fittezza della coltura non hanno messo in evidenza situazioni problematiche, nonostante le difficoltà alla semina. L'andamento climatico ha inoltre favorito un accrescimento ottimale. In particolare tra le varietà di pisello proteico è stato possibile mettere in evidenza una chiara differenziazione tra le varietà per quanto riguarda la suscettibilità all'allettamento. La raccolta è stata eseguita il 19 giugno. Le produzioni di granella hanno mostrato un intervallo di variazione compreso tra 3,61 t/ha (s.s.) della varietà Simbol e 6,71 t/ha (s.s.) della varietà Starter. Questi risultati mettono in evidenza come la scelta varietale sia importante per la coltivazione del pisello proteico nelle aree interne della regione Marche, ed in particolare sottolineano come in aree particolarmente vocate e in condizioni agronomiche favorevoli si potrebbero raggiungere livelli produttivi di tutto rispetto con una coltura come il pisello proteico che è caratterizzata da una tecnica colturale estremamente semplificata ABRUZZO I risultati delle singole prove svolte nel biennio sono riportati nell allegato Risultati Pisello Abruzzo. A partire dal secondo anno di sperimentazione, è entrato nella rete di confronto varietale delle leguminose da granella, a titolo gratuito, anche l Abruzzo. Le prove, condotte dal Cotir, si sono svolte a Vasto (CH), Lat 42 10' - Long 14 38', su un terreno argilloso-limoso di origine alluvionale. Dopo la semina è stato effettuato un diserbo pre- utilizzando il prodotto commerciale Oklahoma (Imazamox + Pendimethalin) alla dose di 3 l ha-1. Nel 2008, a seguito di un attacco di tripidi, si è reso necessario un trattamento insetticida con Decis Jet (Deltamethrin) alla dose di 0,2 l ha-1, effettuato il 15 gennaio. La raccolta è stata eseguita 14 e il 17 giugno rispettivamente nel 2007 e L annata 2006/07 è stata la più calda e siccitosa per la carenza di precipitazioni nei mesi autunnali e invernali, mentre per 2007/08 si sono registrati valori di precipitazione migliori. Nell annata 2006/07, causa la siccità e l andamento termico, si è verificato un allungamento del normale periodo semina- e un accorciamento del periodo -inizio fioritura. 22

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