Rapporto sull effettivo stato di realizzazione delle reti TV nazionali. Monitoraggio dell implementazione del piano di assegnazione

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1 Ottimizzazione dei progetti di impianto di trasmettitori televisivi ai fini della massimizzazione dell efficienza d uso della risorsa radioelettrica e del rispetto dei vincoli di coordinamento internazionali Rapporto sull effettivo stato di realizzazione delle reti TV nazionali Monitoraggio dell implementazione del piano di assegnazione

2 Sommario 1 Sigle e abbreviazioni Premessa Struttura del documento La transizione alla TV digitale terrestre Scenario di riferimento Le modalità di transizione al digitale terrestre in Italia La suddivisione dell Area Tecnica in zone La definizione del Masterplan Analisi delle regioni all-digital Switch-off in Sardegna Switch-off in Valle d Aosta Switch-off in Piemonte Occidentale Switch-off in Trentino Alto Adige Switch-off in Lazio Switch-off in Campania Analisi delle compatibilità con il piano nazionale di assegnazione delle frequenze Esempi di analisi della transizione al digitale in Lazio Analisi dei livelli di campo in Corsica generati da impianti del Lazio Esempi di aree di servizio di emittenti sullo stesso canale Riferimenti...40 i

3 1 Sigle e abbreviazioni Le sigle ed abbreviazioni utilizzate nel presente documento hanno i significati qui sotto riportati. AGCOM ASO DM FUB MFN Ministero MISE MUX PSO RNF SFN UHF VHF Agenzia per le garanzie nelle comunicazioni Ante Switch-off Decreto Ministeriale Fondazione Ugo Bordoni Multi Frequency Network Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni (ove non diversamente specificato) Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento per le Comunicazioni Multiplex dei programmi trasmessi sul medesimo canale radio Post Switch-off Registro Nazionale delle Frequenze Single Frequency Network Ultra High Frequency Very High Frequency 1

4 2 Premessa Nel mese di Giugno 2010 è stato approvato da AGCOM il Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il servizio di radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale (Delibera N. 300/10/CONS). Nel corso del 2008 e del 2009 alcune regioni Italiane hanno effettuato il passaggio dalla TV analogica a quella digitale. In queste Aree Tecniche sono state assegnate dal MISE alle emittenti televisive frequenze per operare in tecnologia DVB-T e DVB-H sulla base di licenze temporanee. Scopo del presente documento è di analizzare, per ogni diversa Area Tecnica, lo stato di fatto delle assegnazioni dopo lo switch-off per individuare possibili incompatibilità con il Piano AGCOM [1]. 2.1 Struttura del documento In questa sezione è descritta l organizzazione del presente documento. Nel capitolo 3 è presentato lo scenario di riferimento internazionale per il passaggio alla TV digitale terrestre. Nel capitolo 4 sono descritte le modalità specifiche seguite in Italia per il passaggio alla TV digitale terrestre nelle regioni dove è stato completato lo switch-off; nel capitolo 5 si mostrano i risultati del processo di switch-off nelle regioni della Sardegna, Valle d Aosta, Trentino Alto Adige, Piemonte Occidentale, Lazio e Campania. Nel capitolo 6 è illustrata la metodologia di verifica delle possibili incompatibilità tra il Piano AGCOM e le assegnazioni precedenti al Piano e si discutono i risultati ottenuti nelle diverse Aree Tecniche. Nel capitolo 7 sono mostrati alcuni esempi di valutazione delle reti esistenti a seguito dello switch-off, relativamente alla regione Lazio. Tali valutazioni si riferiscono alla compatibilità con i vincoli internazionali verso la Corsica e alla condivisione di canali radio da parte di più emittenti locali su aree adiacenti. 3 La transizione alla TV digitale terrestre 3.1 Scenario di riferimento La Commissione Europea, nella comunicazione 204 del maggio 2005, raccomanda che i Paesi membri completino il processo di transizione entro il In linea con quanto disposto dalla Commissione, nel novembre del 2005 il Consiglio Europeo ha varato le linee guida sul digitale terrestre, che hanno fissato l avvio del passaggio al digitale per tutti i Paesi membri a partire dal Il passaggio dall'analogico al digitale per la diffusione radio-televisiva terrestre è regolato da indicazioni stabilite in ambito nazionale ed 2

5 internazionale, che fanno capo alle decisioni prese durante la Conferenza Regionale dell ITU di Ginevra (ITU GE06), tenutasi nel Giugno In particolare GE06 ha stabilito: le regole per il processo di transizione dalla tecnologia analogica alla tecnologia digitale; le modalità di utilizzo dello spettro in Europa e nel Nord Africa, e le regole di coordinamento internazionale; la data di spegnimento definitivo delle reti analogiche e la relativa protezione dall'interferenza proveniente da paesi confinanti. In linea con quanto raccomandato dalla Commissione Europea nella comunicazione n. 204 del maggio 2005 il processo di transizione alla televisione digitale terrestre è stato avviato, non solo a livello nazionale ma anche europeo, e si completerà entro la fine del Nella Figura 1 si mostra una previsione delle attività di switch-off previste in alcuni paesi Europei per l anno Figura 1. Scenario Europeo per la transizione al digitale terrestre In UK passeranno interamente al digitale nel 2010 circa 2,3 milioni di famiglie soltanto (9%). Alla fine del 2010 saranno passate interamente al digitale circa 7 milioni di famiglie, 27% del totale. La transizione subirà una forte accelerazione a partire dal 2011, quando saranno digitalizzate quasi 11 milioni di famiglie, per concludersi quindi nel 2012 (switch-off definitivo fissato a dicembre) con le restanti 9 milioni, incluse le quasi 5 milioni dell area di Londra. Per quanto riguarda la Francia, sono stati attivati solo alcuni switch-off pilota in aree di minore dimensione. Nel 2010 passeranno interamente al digitale 10,2 milioni di famiglie francesi, pari al 40% circa del totale. Le restanti famiglie (14,7 milioni) saranno invece interessate nel corso del 2011, con lo spegnimento definitivo previsto per novembre. In Spagna passeranno al digitale le 33 aree tecniche più abitate (popolazione superiore a 700 mila abitanti) corrispondenti a circa 30,2 milioni di individui (poco meno del 70% degli abitanti). In Italia nel 2009 sono passate al digitale quasi il 30% delle famiglie (Piemonte Orientale, Lazio, Campania, Trentino Alto Adige e Valle D Aosta). Nel 2010 saranno coinvolte circa 10 milioni di famiglie (il 40% del 3

6 Rapporto sull effettivo stato di realizzazione delle reti TV nazionali totale). Entro la fine dell anno 2010 quasi il 70% delle famiglie italiane potrà fruire della TV esclusivamente in modalità digitale. 4 Le modalità di transizione al digitale terrestre in Italia Il problema della pianificazione della transizione al sistema digitale si presenta di notevole complessità e, data la presenza sul territorio di molte migliaia di impianti che occupano con un fitto mosaico i canali radio e la necessità di coordinare a livello internazionale le modifiche all impiego delle frequenze, non può essere affrontato in un unica soluzione. Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 10 settembre 2008 suddivide il territorio nazionale in 16 Aree Tecniche, per le quali il passaggio al digitale è stato avviato nel secondo semestre del 2008 con la Sardegna e proseguirà sino a tutto il Il processo di transizione in Italia ha subito nel 2009 una rapida accelerazione attraverso la digitalizzazione degli impianti televisivi delle regioni Lazio, Campania, Trentino Alto Adige e Piemonte Occidentale e Valle d Aosta. Nella Figura 2 si riporta il dettaglio della suddivisione del territorio italiano nelle diverse Aree Tecniche e specifica il calendario delle transizioni. I box colorati in verde sono relativi alle transizioni già effettuate nel 2008 e nel 2009, mentre i box in giallo identificano le transizioni previste per il Il calendario di transizione delle aree tecniche è stato successivamente aggiornato con il DM del 10 aprile 2009 ed un provvedimento analogo è atteso per l aggiornamento del calendario per il G Area 3 (Piem. orientale e Lombardia + Piacenza e Parma) 15/09-20/10/2010 B Area 2 (Valle d Aosta) 14-23/09/2009 D Area 4a (Trentino) - 15/10-30/10/2009 D Area 4b (Alto Adige) - 26/10-13/11/2009 H Area 7 (Friuli Venezia Giulia) H Area 6 (Veneto + Mantova e Pordenone) C Area 1 (Piemonte occidentale) 24/09-09/10/2009 H Area 5 (Emilia Romagna) 21/10-25/11/2010 I Area 8 (Liguria) 26/11-20/ J Area 10 (Marche) I sem J Area 11 (Abruzzo e Molise + Foggia) L Area 9 (Toscana e Umbria + La Spezia e Viterbo) I sem A - Area 16 (Sardegna) 15-31/10/2008 E Area 12 (Lazio) 16-30/11/2009 F Area 13 (Campania) 01-16/12/2009 M Area 15 (Sicilia e Calabria) II sem K Area 14 (Basilicata e Puglia + Cosenza e Crotone) I sem Figura 2. 4 Suddivisione del territorio nazionale e calendario di transizione per le Aree Tecniche

7 L identificazione delle Aree Tecniche di estensione pluri-provinciale consente di agevolare la gestione della transizione, identificando porzioni del territorio che si possono considerare, più o meno approssimativamente a seconda dei casi, radioelettricamente separate. Effettuare transizioni indipendenti non solo permette di semplificare la pianificazione e il coordinamento, ma ha anche un impatto fondamentale sulla fase di gestione del processo, in quanto consente di graduare gli interventi dei broadcaster, di garantire la disponibilità di apparati e di concentrare il supporto all utenza. Come si può notare dalla Figura 2, per alcune delle Aree Tecniche contigue l ipotesi di separazione radioelettrica non può essere considerata sufficientemente valida e, per questo motivo, il calendario prevede transizioni il più possibile ravvicinate. 4.1 La suddivisione dell Area Tecnica in zone L attuazione della transizione in una singola Area Tecnica non può avvenire in una singola giornata per motivi pratici, come la disponibilità necessariamente limitata di squadre operative per gli interventi sugli impianti, e deve pertanto essere distribuita su più giornate. Per questo motivo l Area Tecnica viene suddivisa in diverse Zone per le quali la transizione al digitale avviene in tempi diversi. La progressiva digitalizzazione delle differenti Zone presenta notevoli vantaggi operativi e consente di completare il passaggio al digitale nei tempi previsti dal calendario ministeriale. L identificazione delle Zone avviene nell ambito dei lavori dei Tavoli Tecnici della Task-Force e la suddivisione dell Area Tecnica risponde essenzialmente a: criteri geografici, che tengono conto della morfologia del territorio unitamente alla collocazione degli impianti nell Area Tecnica; criteri radioelettrici, che, sulla base delle caratteristiche radioelettriche degli impianti, forniscono indicazioni sui bacini di copertura degli stessi; vincoli di rete, che sono sostanzialmente legati a requisiti da rispettare per una corretta distribuzione del segnale all interno della rete di una medesima emittente. Una volta identificate le Zone all interno dell Area Tecnica, è necessario definire il calendario delle transizioni, che viene elaborato sulla base di: vincoli di interferenza; il processo di digitalizzazione, per propria natura, risente di potenziali problemi di interferenza, che possono risultare accentuati dalla suddivisione dell Area Tecnica in Zone. Per rendersi conto di questo è sufficiente prendere come esempio il cosiddetto effetto domino : una emittente in un sito può passare dalla frequenza attuale (f1) alla nuova frequenza (f2) solo se l emittente che usava tale frequenza f2 la libera, passando alla sua nuova frequenza (f3). vincoli di natura logistica; essenzialmente legati all organizzazione degli interventi delle squadre tecniche sul territorio. In questo senso si devono, ad esempio, tenere in conto i tempi necessari per gli spostamenti su Aree Tecniche che possono avere dimensioni anche piuttosto estese. vincoli nei confronti degli utenti; si possono verificare situazioni in cui, per ragioni generalmente legate al servizio pubblico, è opportuno effettuare precise scelte nella definizione dei calendari di transizione. 5

8 Rapporto sull effettivo stato di realizzazione delle reti TV nazionali 4.2 La definizione del Masterplan Una volta elaborato il calendario delle transizioni per le Zone in cui è stata suddivisa l Area Tecnica è necessario procedere ad una attenta attività di pianificazione delle operazioni da specificare per ciascuno degli impianti dell Area Tecnica. Su mandato del Ministero, la Fondazione Bordoni elabora il calendario operativo delle transizioni, il cosiddetto Masterplan, che scaturisce dalle esigenze operative espresse nell ambito del Tavolo Tecnico, già ampiamente introdotte, e tiene conto delle nuove assegnazioni di frequenza effettuate dal MISE contestualmente al passaggio al digitale. Si ricordi che il Masterplan è, prima di tutto, un piano di spegnimento, poiché tutti gli impianti analogici di un Area Tecnica devono essere progressivamente spenti secondo tempistiche opportune, nell arco temporale contemplato dal relativo Decreto Ministeriale. Lo spegnimento di tutti gli impianti analogici è necessario per abilitare la transizione al digitale di tutta l Area mentre l avvio delle trasmissioni in digitale è consentito nei tempi indicati dal MISE, i quali possono andare oltre gli intervalli temporali previsti per il completamento delle operazioni di spegnimento. La stesura del Masterplan è un processo complesso e per rendersene conto è sufficiente pensare al numero di impianti e di emittenti coinvolti nel passaggio al digitale, in relazione a ciascuno dei quali, come detto, devono essere fornite informazioni specifiche e dettagliate. Il Masterplan, quindi, per ciascuno degli impianti di ciascuna delle emittenti dell Area Tecnica, presenti all interno del database del Registro Nazionale delle Frequenze (RNF), contiene: il Mux che verrà trasmesso dall impianto dopo lo switch-off; il Canale radio utilizzato prima della transizione (in analogico o in digitale) sul quale devono essere interrotte le trasmissioni; il Canale radio assegnato dal MISE per le trasmissioni in digitale dopo lo switch-off; la Zona di appartenenza; la Data prevista per lo switch-off; il Numero identificativo della transizione utilizzato per tutte le comunicazioni tra MISE e operatori televisivi, al quale viene fatto riferimento anche per lo sviluppo di alcune attività di comunicazione al pubblico. Figura 3. Stralcio del Masterplan relativo all Area Tecnica della Campania Il Masterplan, inoltre, non contiene solo un insieme di indicazioni tecniche per gli operatori che devono attuare lo switch-off, ma rappresenta anche la base operativa per la pianificazione di una consistente serie di 6

9 Rapporto sull effettivo stato di realizzazione delle reti TV nazionali iniziative di comunicazione a favore del pubblico, che consentono agli utenti di essere puntualmente e compiutamente informati sull intero svolgimento del processo. Uno stralcio del Masterplan relativo all Area Tecnica della Campania è riportato a titolo di esempio in Figura 3. 5 Analisi delle regioni all-digital 5.1 Switch-off in Sardegna Il primo esempio di questa modalità di gestione del processo di transizione è costituito dalla transizione in Sardegna, il cui Masterplan, contenente tutte le indicazioni relative alla data di transizione di ciascuna emittente per ciascuno degli 820 impianti coinvolti, il nome del MUX digitale, il canale analogico attuale e quello digitale futuro è stato condiviso con tutte le emittenti, è stato approvato formalmente e ha costituito la base operativa per la pianificazione di tutte le iniziative di comunicazione. I risultati ottenuti dall elaborazione del Masterplan prevedevano che il processo di transizione si svolgesse nell arco temporale di 15 giorni compresi fra mercoledì 15 e venerdì 31 ottobre 2008, con una sola interruzione nei giorni 25 e 26 ottobre quando non era prevista alcuna transizione. La Sardegna è stata ulteriormente suddivisa in 4 macroaree tecniche, per ognuna delle quali la transizione è avvenuta in un arco di tempo ben definito. Nella Figura 4 sono state rappresentate le principali tappe del passaggio al digitale ad iniziare da mercoledì 15 ottobre, quando la sola Sardegna meridionale cominciava ad essere interessata dalla transizione, fino a venerdì 31 ottobre quando per tutti i 377 Comuni sardi si è conclusa la transizione. Figura 4. Tappe principali della transizione in Sardegna I giorni delle transizioni e le corrispondenti macroaree geografiche sono indicati in Tabella 1. 7

10 Rapporto sull effettivo stato di realizzazione delle reti TV nazionali Tabella 1. Canale Macroaree in Sardegna Emittente Canale Emittente 42 Canale5 43 Mux4-RAI 9 45 Mux6-RAI Italia1 5 7 Mux1-RAI 22 LA3TV 47 Mux3-RAI 23 MuxB-TCS 49 Mux2-RAI Canale40 50 MuxMediaset1 AlguerLiberada 52 Rete4 25 MuxBVideolina 53 D-Free 26 MBONE 55 MuxA-TCS 29 Mux-Mediaset3 56 TIMB1 30 5Stelle 57 La7 32 Mux-Mediaset2 60 MTV 33 GalluraTV 62 ReteCapri 36 MuxAVideolina 63 TeleGI OlbiaTV 64 TeleTirreno CatalanTV 65 ReteA 39 Sardegna1 66 Antenna1 40 NovaTV TeleGolfo 67 Tabella Mux5-RAI 42 Canale5 TeleMaristella 68 TeleSardegna Canali assegnati alle emittenti televisive in Sardegna per lo switch-off

11 Il processo di transizione al digitale in Sardegna ha portato alla seguente situazione televisiva: 22 Multiplex Nazionali e 20 Multiplex Locali 2 Nuovi entranti Nazionali 4 Multiplex Radio 14 frequenze spente su tutta la Sardegna 70 canali TV gratuiti rispetto agli originali 26 analogici L attuale situazione per quanto riguarda l impiego dei canali da parte delle reti SFN delle emittenti può essere ora riassunto nella semplice Tabella 2 (mentre la situazione precedente allo switch-off avrebbe richiesto praticamente l associazione tra i canali e ciascuno degli 820 impianti). Come si può osservare vi sono alcune eccezioni per quanto riguarda le reti: l utilizzo di più frequenze in banda III da parte di RAI e la condivisione di alcuni canali da parte di emittenti che operano a livello locale in aree geografiche non sovrapposte. 5.2 Switch-off in Valle d Aosta Dalla metà di settembre 2009 è cominciato il completo passaggio al digitale di nuove aree tecniche, la Valle d Aosta, che ha completato il passaggio iniziato nel 2007, il Piemonte Occidentale e il Trentino Alto Adige. Il processo è iniziato il 14 settembre con la Valle d Aosta, è proseguito con le province di Torino e Cuneo, a partire dal 24 settembre, e si è concluso in Trentino Alto Adige lo scorso 13 novembre. Lo spegnimento di tutti i segnali analogici irradiati dagli impianti delle aree tecniche ha ovviamente interessato anche parte dei comuni delle province limitrofe. Facendo tesoro dell esperienza maturata durante lo switch-off della Sardegna, anche per queste altre tre aree sono state seguite le stesse procedure: suddivisione delle aree tecniche in diverse zone; conseguente realizzazione del calendario delle transizioni (il cosiddetto Masterplan ); avvio delle campagne di comunicazione sulla stampa e sulle televisioni; riattivazione del contributo statale per l acquisto del decoder; assistenza ai cittadini durante tutto il periodo di transizione attraverso quello stesso numero verde già ampiamente utilizzato, non solo per la Sardegna, ma anche per tutte le altre aree che nel corso del 2009 hanno effettuato almeno il passaggio in digitale di Rai2 e Rete4. Il processo di switch-off in Valle d Aosta è iniziato il 14 settembre è si è concluso il 23 settembre Come illustrato in Figura 5, l Area Tecnica è stata suddivisa in 5 zone. Alta Valle interessata al passaggio dal 14 settembre; Valle Centrale e Valli Laterali (15settembre); 9

12 Valtournenche (17 settembre); Bassa Valle (18settembre); e, infine, la Val d Ayas il 21 settembre. Il processo ha interessato 484 impianti, 74 comuni e oltre cittadini. Sono stati coinvolti nel passaggio 17 operatori televisivi di cui 7 nazionali e 10 locali. Il processo di transizione ha comportato la necessità da parte delle emittenti di spegnere i trasmettitori sulle vecchie frequenze analogiche e di riaccendere sulle nuove frequenze digitali. Nelle Tabella 3 e Tabella 4 viene riportato l elenco, con l associazione emittente-canale, delle nuove assegnazioni digitali per la Valle d Aosta, avendo ordinato la prima in base al numero del canale e la seconda in base alla denominazione dell emittente. Canale Emittente 5 RAI Mux 1 MFN 9 RAI Mux 1 MFN 22 Tele Campione 24 Tele Studio 25 RAI (per il DVB-H) 26 RAI 28 Rete S. Vincent 30 RAI 32 Rete 7 33 Rete A 34 Studio Nord Tv 35 Video Nord 36 Mediaset 37 Gruppo H3G 38 Mediaset (per il DVB-H) 40 RAI 42 Canale Italia 2 43 Tele Radio City 44 Tele Star 46 Rete A 47 Gruppo Telecom Italia Media 48 Gruppo Telecom Italia Media 49 Mediaset 50 Prima TV 52 Mediaset 56 Mediaset 57 Rete Capri 59 Studio Nord Tv 60 Gruppo Telecom Italia Media 65 Rete S. Vincent 66 E 21 Network Tabella 3. Assegnazione frequenze (ordinata per canale) in Valle d Aosta 10

13 Figura 5. Suddivisione dell Area Tecnica della Valle d Aosta in Zone Emittente Canale Canale Italia 2 E 21 Network Gruppo H3G 37 Gruppo Telecom Italia Media 47, 48, 60 Mediaset 36, 38 (per il DVB-H), 49, 52, 56 Prima TV 50 RAI 25 (per il DVB-H), 26, 30, 40 RAI Mux 1 MFN 5, 9 Rete 7 32 Rete A 33, 46 Rete Capri 57 Rete S. Vincent 28,65 Studio Nord Tv 34,59 Tele Campione 22 Tele Radio City 43 Tele Star 44 Tele Studio 24 Video Nord 35 Tabella 4. Assegnazione frequenze (ordinata per emittente) in Valle d Aosta 11

14 5.3 Switch-off in Piemonte Occidentale Per il Piemonte Occidentale il passaggio al digitale ha visto, naturalmente, il coinvolgimento di numeri molto più significativi rispetto a quanto si è registrato in Valle d Aosta. Il processo è iniziato il 24 settembre e si è concluso l 8 ottobre 2009, con una suddivisione dell Area Tecnica in 12 zone (si veda la Tabella 6), corrispondenti a 5 aree geografiche. Per il programma delle transizioni è stato quindi previsto un periodo di 16 giorni per consentire alle emittenti di effettuare gli interventi tecnici necessari su tutti gli impianti, riducendo in tempi brevi eventuali disagi per i cittadini. Canale Emittente 5 RAI Mux 1 MFN 6 RAI Mux 1 MFN 9 RAI Mux 1 MFN 11 RAI Mux 1 MFN (su alcune aree concordate con il Ministero) 21 Motori TV 22 RAI Mux 1 MFN Assegnato per Torino città 23 E 21 Network 24 Tele Studio 25 RAI (per il DVB-H) 26 RAI 27 Tv Italia 29 Quinta Rete 30 RAI 31 Quadrifoglio Tv 32 Rete 7 33 Rete A 34 Studio Nord Tv 35 Video Nord 36 Mediaset 37 Gruppo H3G 38 Mediaset (per il DVB-H) 39 GRP Televisione 40 RAI 41 Tele Star 42 Primantenna 43 Italia 8 44 Rete A 45 Tele Radio City 46 Sesta Rete 47 Gruppo Telecom Italia Media 48 Gruppo Telecom Italia Media 49 Mediaset 50 Prima TV 51 La 9 52 Mediaset 53 Canale Italia 56 Mediaset 57 Rete Capri 59 Tele Subalpina 60 Gruppo Telecom Italia Media 61 Video Gruppo 62 Tele Campione 63 TBNE 63 Tele Genova (limitatamente all area di servizio dell impianto di Rocchetta Camerana) 64 Tele Cupole 65 Rete S. Vincent 12

15 66 Tele Granda 67 Quarta Rete 68 Rete Canavese 68 Tele Liguria (limitatamente all area di servizio dell impianto di Rocchetta Camerana) Tabella 5. Assegnazione frequenze (ordinata per canale) in Piemonte Occidentale La transizione in Piemonte Occidentale ha interessato 1293 impianti, 840 comuni e circa cittadini; gli operatori televisivi coinvolti sono stati in tutto 35, di cui 7 nazionali e 28 locali. Si osservi che nelle operazioni della sola giornata del 7 ottobre, durante la quale è stato previsto il passaggio al digitale delle città di Torino e di Cuneo, hanno interessato 349 impianti, 499 comuni e circa 3 milioni di abitanti. Nelle Tabella 6 è invece riportato l elenco, con l associazione emittente-canale, delle nuove assegnazioni digitali per il Piemonte Occidentale; anche in questo caso la prima è ordinata in base al numero del canale e la seconda in base alla denominazione dell emittente. Emittente Canale Canale Italia 53 E 21 Network 23 GRP Televisione 39 Gruppo H3G 37 Gruppo Telecom Italia Media 47, 48, 60 Italia 8 43 La 9 51 Mediaset 36, 38 (per il DVB-H), 49, 52, 56 Motori Tv 21 Primantenna 42 Prima TV 50 Quadrifoglio Tv 31 Quarta Rete 67 Quinta Rete 29 RAI 25 (per il DVB-H), 26, 30, 40 RAI Mux 1 MFN 5, 6 e Assegnato per Torino Città 11 Assegnato su alcune aree concordate con il Ministero Rete 7 32 Rete A 33, 44 Rete Canavese 68 13

16 Rete Capri 57 Rete S. Vincent 65 Sesta Rete 46 Studio Nord Tv 34 TBNE 63 Tele Campione 62 Tele Cupole 64 Tele Genova (limitatamente all area di servizio dell impianto di Rocchetta Camerana) 63 Tele Granda 66 Tele Liguria (limitatamente all area di servizio dell impianto di Rocchetta Camerana) 68 Tele Radio City 45 Tele Star 41 Tele Studio 24 Tele Subalpina 59 Tv Italia 27 Video Gruppo 61 Videonord 35 Tabella 6. Assegnazione frequenze (ordinata per emittente) in Piemonte Occidentale 14

17 Figura 6. Suddivisione dell Area Tecnica del Piemonte in Zone 5.4 Switch-off in Trentino Alto Adige Dopo la Valle d Aosta e il Piemonte Occidentale, è stato il Trentino Alto Adige a passare al digitale nel In prima battuta l Area Tecnica è stata suddivisa in due Sottoaree, corrispondenti alle due province di Trento e di Bolzano, le quali hanno effettuato il passaggio al digitale dal 15 al 30 ottobre e dal 26 ottobre al 13 novembre rispettivamente. La Sottoarea Tecnica della provincia di Trento è stata suddivisa in 9 zone, come mostrato in Figura 7. Il processo di transizione ha interessato 885 impianti, 223 comuni e oltre cittadini. Sono stati coinvolti nel passaggio 28 operatori televisivi di cui 7 nazionali e 21 locali. 15

18 Figura 7. Suddivisione della Sottoarea Tecnica della Provincia di Trento in Zone La Sottoarea Tecnica della provincia di Bolzano è stata suddivisa in 8 zone, come mostrato in Figura 8. Figura 8. Suddivisione della Sottoarea Tecnica della Provincia di Bolzano in Zone 16

19 Il processo di transizione ha interessato 957 impianti, 116 comuni e oltre cittadini. Sono stati coinvolti nel passaggio 18 operatori televisivi di cui 6 nazionali e 12 locali, tra cui anche la RAS, emittente del servizio pubblico radiotelevisivo della Provincia Autonoma di Bolzano. L assegnazione delle frequenze nelle due aree tecniche del Trentino Alto Adige è avvenuta in maniera congiunta. Le tabelle ( Tabella 7 e Tabella 8 )sono costruite con le medesime convenzioni delle precedenti e riportano l elenco, con l associazione emittente-canale, delle nuove assegnazioni digitali. Canale Emittente 5 RAI Mux 1 MFN 6 RAI Mux 1 MFN 9 RAI Mux 1 MFN 21 Antenna 3 Veneto 22 RAI Mux 1 MFN 23 Brescia Punto TV 25 RAI (per il DVB-H) 26 RAI 27 RAS 29 VideoBolzano 30 RAI 31 TCA 32 Tele Padova 33 Rete A 34 RAS 34 Tele Belluno 36 Mediaset 37 Gruppo H3G 38 Mediaset (per il DVB-H) 39 Canale Italia 2 40 RAI 42 Telepace 43 La 9 44 Rete A 45 RTTR 46 Antenna 3 Lombardia 47 Gruppo Telecom Italia Media 48 Gruppo Telecom Italia Media 49 Mediaset 50 Prima TV 51 RAS 51 Teletutto 52 Mediaset 53 Canale Italia 56 Mediaset 57 Rete Capri 59 RAS 59 Rete Brescia 60 Gruppo Telecom Italia Media 61 Telenuovo 62 Tele Campione 63 Tele Radio City Lombardia 64 Triveneta 65 Tele Star Lombardia 67 La 8 68 Welcome TV Tabella 7. Assegnazione frequenze (ordinata per canale) in Trentino Alto Adige 17

20 Emittente Canale Antenna 3 Lombardia 46 Antenna 3 Veneto 21 Brescia Punto TV 23 Canale Italia 53 Canale Italia 2 39 Gruppo H3G 37 Gruppo Telecom Italia Media 47, 48, 60 La 8 67 La 9 43 Mediaset 36, 38 (per il DVB-H), 49, 52, 56 Prima TV 50 RAI 25 (per il DVB-H), 26, 30, 40 RAI Mux 1 MFN 5, 6 e 9 22 Per esigenze di ricezione dell utenza RAS 27, 34, 51, 59 Rete A 33, 44 Rete Brescia 59 Rete Capri 57 RTTR 45 TCA 31 Tele Belluno 34 Tele Campione 62 Telenuovo 61 Tele Padova 32 Tele Radio City Lombardia 63 Telepace 42 Tele Star Lombardia 65 Teletutto 51 Triveneta 64 Video Bolzano 29 Welcome TV 68 Tabella 8. Assegnazione frequenze (ordinata per emittente) in Trentino Alto Adige 18

21 5.5 Switch-off in Lazio Nei mesi di novembre e dicembre del 2009 la transizione alla televisione digitale terrestre ha interessato due importanti Regioni italiane: il Lazio e la Campania. Il processo di digitalizzazione ha coinvolto quindi milioni di famiglie, coinvolgendo le città di Roma e di Napoli. La digitalizzazione dell Area Tecnica del Lazio, con il coinvolgimento di Roma, prima capitale europea ad essere completamente digitalizzata, è stata naturalmente la più importante ad essere stata realizzata nel 2009 e ad essa è immediatamente seguita la transizione al digitale in tutta la Regione Campania. L intero processo ha in estrema sintesi interessato oltre 10 milioni di persone e le emittenti coinvolte sono state circa settanta, tra nazionali e locali, richiedendo interventi su circa 2500 impianti. L Area Tecnica del Lazio è costituita dalle province di Roma, Frosinone, Latina e Rieti; la provincia di Viterbo, per ragioni di compatibilità radioelettrica, effettuerà invece la transizione in seguito, assieme alla Toscana e all Umbria. Il processo di digitalizzazione è iniziato il 16 novembre e si è concluso il 30 novembre, con una suddivisione dell Area Tecnica in 9 zone (si veda la Figura 9), corrispondenti a 4 aree geografiche identificabili come: città di Roma e provincia, città di Latina e zona Pontina (16-18 novembre); provincia di Frosinone (19-21 novembre); provincia di Rieti (23 24 novembre); provincia di Latina meridionale e Isole Ponziane (25-30 novembre). Per il programma delle transizioni è stato quindi previsto un periodo di 15 giorni per consentire alle emittenti di effettuare gli interventi tecnici necessari su tutti gli impianti, riducendo in tempi brevi eventuali disagi per i cittadini. La transizione nell area della provincia meridionale di Latina è stata effettuata per ultima allo scopo di ridurre al minimo i problemi interferenziali con la Campania, la cui digitalizzazione è stata avviata immediatamente dopo. La transizione nel Lazio ha interessato 1223 impianti, e circa cittadini; gli operatori televisivi coinvolti sono stati in tutto 72, di cui 7 nazionali e 65 locali. Il numero elevato di operatori locali presenti nell Area Tecnica ha portato alla condivisione delle risorse frequenziali, su base non interferenziale, da parte di diversi soggetti, in maniera più marcata di quanto non fosse accaduto nelle Aree Tecniche digitalizzate in precedenza. Nelle tabelle 9 e 10 che seguono è riportato l elenco, con l associazione emittente-canale, delle nuove assegnazioni digitali per il Lazio, avendo ordinato la prima in base al numero del canale e la seconda in base alla denominazione dell emittente. 19

22 Figura 9. Suddivisione dell Area Tecnica del Lazio in Zone 20

23 Canale Emittente 5 RAI Mux-1 TeleDonna RAI Mux-1 6 Canale Dieci ITR 9 RAI Mux-1 RAI Mux-1 11 Tele-A TVSL Tele A Teletevere ITR Tele Orvieto Due Telecivitavecchia Tele IN Rete Televisiva Reatina RTR Napoli Canal 21 Idea TV ITR 36 Mediaset (DVB-H) 37 LA3TV Telesabina 2000 TV9 Tele IN TCT-France2 RTV Acquesio Napoli Tivu' Gari TV RAI Mux-1 Canalezero 38 Mediaset (DVB-H) 39 TVSL 48 Extra TV Canale Italia 2 40 RAI 41 TVR Autovox Teleitalia RTE-24H Teleuniverso Retesole 25 RAI (DVB-H) 26 RAI Latina TV Telepace Italia 7 Canalezero Extra TV Teletibur Super 3 Canale 31 Teleobiettivo 30 RAI Telepontina TVSL 48 Romano 7 Gold Tele Etere TVSL Super 3 43 Teleregione T9 44 Rete A 45 Lazio TV Napoli Tivu' RTV Gold TV 47 Gruppo Telecom Italia Media 48 Gruppo Telecom Italia Media 49 Mediaset 50 D-FREE 51 Telelazio Rete Blu 52 Mediaset 53 Teletuscolo 56 Mediaset 57 Rete Capri 33 Rete A

24 59 IES TV Napoli tivu' Teledonna 60 Gruppo Telecom Italia Media 61 Telestudio 62 Rete Oro 63 ATV7 Telereomadue TVR Voxson 64 Teleroma Canale 7 Telecapri Teleromadue Televita TRSP Liri TV Telegolfo RTG Odeon 24 Telecampione Gari TV Quarto Canale Italia Mia Telereporter Roma 68 Teleambiente TV1 Sulmona Canale Dieci 6 Canale Italia 2 39 Canalezero (MFN) 23,27 D-FREE 50 Europa TV 69 Extra TV (MFN) 28,39 Gari TV (MFN) 22,67 Gold TV 46 Gruppo Telecom Italia Media Idea TV 35 IES TV 59 Italia ,48,60 ITR (MFN) 6,34,35 LA3TV 37 Latina TV 27 Lazio TV 45 Liri TV 66 Mediaset Napoli Canale , 49,52,56 38 (per il DVB-H) Napoli Tivu (MFN) 22,45,59 69 Europa TV Supernova Odeon Quarto Canale Italia Mia 67 Tabella 9. Assegnazione frequenze (ordinata per canale) in Lazio RAI 25 (per il DVB-H) 26,30,40 Emittente Canale 7 Gold 32 ATV7 63 Canale Canale 7 65 RAI Mux-1 (MFN) 5,6,9,11,23 Rete A 33,44 Rete Capri 57 Rete Oro 62 Rete Televisiva 35 Reatina RTR 22

25 Retesole 24 Romauno 31 RTE-24H 24 RTV RTV Acquesio 22 Super 3 29,42 Supernova 69 TCT-France 2 22 Tele A+ 21 Tele Etere 32 Tele IN (MFN) 22,35 Tele Orvieto Due 34 Tele-A 11 Teletevere 34 Teletibur 28 Teletuscolo 53 Teleuniverso 24 Televita 65 TRSP 65 TV1 Sulmona 68 TV9 22 TVR Autovox 41 TVR Voxson 63 TVSL 48 (MFN) 11,31,32,39 Tabella 10. Assegnazione frequenze (ordinata per emittente) in Lazio Teleambiente 68 Telecampione 66 Telecapri 65 Telecivitavecchia 35 TeleDonna (MFN) 5,59 Telegolfo RTG 66 Teleitalia Telelazio Rete Blu 51 Teleobiettivo 29 Telepace 27 Telepontina 31 Teleregione T9 43 Telereporter Roma 67 Teleroma Teleromadue (MFN) 63,65 Telesabina Telestudio 61 23

26 5.6 Switch-off in Campania La transizione al digitale in Campania è stata avviata immediatamente dopo la digitalizzazione del Lazio. Il processo è, infatti, iniziato il 1 dicembre e si è concluso il 16 dicembre. L Area Tecnica è stata suddivisa in 9 zone come riportato in Figura 10: Napoli e Caserta (1 dicembre); Caserta Nord (2 dicembre); Alta Valle del Sele (3 dicembre); Salerno e Piana del Sele (4 dicembre); Avellino e Valle dell Irno (9 dicembre); Alta Irpina (10 dicembre); Benevento e Sannio (11 dicembre); Vallo di Diano (14 dicembre) Cilento (15 dicembre). Per il programma delle transizioni è stato quindi previsto un periodo di 15 giorni per consentire alle emittenti di effettuare gli interventi tecnici necessari su tutti gli impianti, riducendo in tempi brevi eventuali disagi per i cittadini. Le modalità di transizione e di intervento sugli impianti da parte delle emittenti sono state le medesime seguite per il Lazio e, ancor prima, per le altre Aree Tecniche e sono state monitorate in tempo reale dai laboratori mobili dell Ispettorato Territoriale del Dipartimento delle Comunicazioni del Ministero. In Campania, come nel Lazio, il numero elevato di operatori locali presenti ha portato ad una maggiore condivisione delle risorse frequenziali, su base non interferenziale, da parte di diversi soggetti rispetto alle altre Aree digitalizzate nel corso del Nelle tabelle che seguono ( Tabella 11, Tabella 12) viene riportato l elenco, con l associazione emittente-canale, delle nuove assegnazioni digitali per la Campania, avendo ordinato la prima in base al numero del canale e la seconda in base alla denominazione dell emittente. Canale Emittente Antenna Tre 5 MUX1-RAI 6 MUX1-RAI 9 MUX1-RAI 21 Tele A+ 22 Napoli Tivu' 23 MUX1-RAI 11 MUX1-RAI 24

27 24 Tele Vesuviana TVA 64 TN7 Telenorba Teleuniverso Tele Volla Primativvu' Canale 3 Teleischia 25 RAI (DVB-H) / MUX1-RAI 26 RAI 27 Canale Otto 28 Teleluna 2 TV Luna 29 Telecapri Sport 30 RAI 31 Tele-A 32 7 Gold Campania 33 Rete A 34 Telenapoli 35 Napoli Canale Mediaset 37 LA3TV 38 Mediaset (DVB-H) Telecolore 47 Gruppo Telecom Italia Media 48 Gruppo Telecom Italia Media 49 Mediaset 50 D-FREE 51 Tele Diocesi SAL Telelazio Rete Blu TLA Elle TV Tele Akery 52 Mediaset 53 Telecapri News 56 Mediaset 57 Rete Capri 59 Gari TV Libera Tele Sannio LiraTV TV Capital 60 Gruppo Telecom Italia Media TV TV1 Teleisernia Telelibera 63 Julie Italia Rete Sei 39 Canale Italia Italia Due 40 RAI 41 Telecapri 42 Canale 9 43 C.D.S. TV TLA 44 Rete A 45 Videonola Media TV Lazio TV Telelaser 46 Gold TV BN Canale 43 TV Quarto Canale Italia Mia Telespazio 1 Canale 31 Caserta Mia Irpinia TV Telesalerno 1 Televomero Telenuova Tivu Italia Levante TV Telenostra Tele Prima Media TV Tele Benevento Tele Radio Buon Consiglio TLC 25

28 66 TV Oggi Tele Radio Matese Teleluna 2 67 New Media 68 ITR TV7 69 Canale 58 Canalezero Europa TV ReteCapua Tele Club Italia Telefutura Tele Prima Tele Torre Antenna Scafati Tabella 11. Assegnazione frequenze (ordinata per canale) in Campania Emittente Canale Media 105 TV 61 7 Gold Campania 32 Antenna Scafati 69 Antenna Tre 11 BN Canale 43 TV 62 C.D.S. TV 43 Canale 3 24 Canale 31 Caserta Mia 63 Canale Canale 9 42 Canale Italia 39 Irpinia TV 63 Italia Due 39 ITR 68 Julie Italia 61 LA3TV 37 Lazio TV 45 Levante TV 64 Libera Tele Sannio 59 LiraTV 59 Media TV (MFN) 45,65 38 (per il DVB-H) Canale Otto 27 Mediaset 36,49,52,56 Canalezero 69 D-FREE 50 Elle TV 51 Europa TV 69 Gari TV 59 Gold TV 46 Napoli Canale Napoli Tivu' 22 New Media 67 Primativvu' 24 Quarto Canale Italia Mia (per il DVB-H) 26 Gruppo Telecom Italia 47,48,60 RAI 26,30,40

29 RAI Mux-1 (MFN) 5,6,9,11,23 Rete A 33,44 Rete Capri 57 Rete Sei 61 ReteCapua 69 Tele A+ 21 Tele Akery 51 Tele Benevento 65 Tele Club Italia 69 Tele Diocesi SAL 51 Tele Futura 69 Tele Prima (MFN) 64,69 Tele Radio Buon Consiglio 65 Tele Radio Matese 66 Tele Torre 69 Tele Vesuviana 24 Telespazio 1 62 Teleuniverso 24 Televomero 63 Tivu Italia 64 TLA (MFN) 43,51 TLC 65 TN7 Telenorba 24 TV Capital 59 TV Luna 28 TV Oggi 65 Tv1 Teleisernia 61 TV7 68 TVA Videonola 45 Tabella 12. Assegnazione frequenze (ordinata per emittente) in Campania 27 Tele Volla 24 Tele-A 31 Telecapri 41 Telecapri News 53 Telecapri Sport 29 Telecolore 46 Teleischia 24 Telelaser 45 Telelazio Rete Blu 51 Telelibera Teleluna 2 (MFN) 66,28 Telenapoli 34 Telenostra 64 Telenuova 64 Telesalerno 1 63

30 La transizione in Campania ha interessato 1283 impianti, e circa cittadini; gli operatori televisivi coinvolti sono stati in tutto 80, di cui 7 nazionali e 72 locali. Figura 10. Suddivisione dell Area Tecnica della Campania in Zone 6 Analisi delle compatibilità con il piano nazionale di assegnazione delle frequenze Sulla base delle assegnazioni di frequenza relative alle diverse regioni dove è già stato completato lo switchoff, si è effettuato un primo confronto con le frequenze definite recentemente dall AGCOM attraverso il piano nazionale delle frequenze per la radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale. In particolare, si è fatto riferimento alle frequenze associate alle 25 reti nazionali digitali terrestri definite dal piano, rispetto al quale sono stati individuate le seguenti particolarità, mostrate in Tabella 13: Canale nazionale nel piano ma assegnato ad emittenti locali Canale DVB-T nel piano ma assegnato al DVB-H Canale nazionale nel piano ma non assegnato Canale nazionale nel piano ma destinato a Europa 7 Canale DVB-H nel piano ma assegnato a MUX1-RAI 28

31 Canale DVB-H nel piano ma assegnato a MUX1-RAI e a emittenti locali Multiplex Tipo MUX Piemonte Occidentale Valle D'Aosta Trentino Alto Adige Lazio Campania 1 Regionale RAI 5,9 5,9 5,9 5,9 5,9 5,9 2 Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale Nazionale DVB-H DVB-H DVB-H DVB-H Sar deg na Tabella 13. Risultati del confronto tra il piano nazionale di assegnazione delle frequenze e i canali delle regioni alldigital Canale nazionale assegnato ad emittenti locali Canale destinato ad Europa 7 Canale DVB-T assegnato al DVB-H Non assegnato canale usato da MUx1-RAI canale usato da MUx1-RAI e da emittenti locali Nella Tabella 13 si riportano i 25 canali nazionali individuati dal piano per le regioni dove è già stato completato lo switch-off delle emittenti televisive, evidenziando con colori diversi i canali che per ogni diversa regione presentano delle particolarità rispetto a quanto previsto dal piano. 29

32 I canali evidenziati in rosso, che si riferiscono ad assegnazioni ad emittenti locali su canali nazionali nel piano, variano da un minimo di 1 nel caso del Piemonte Occidentale e della Campania ad un massimo di 7 nel caso della Sardegna; nelle altre Aree Tecniche (Valle D Aosta, Trentino Alto Adige e Lazio) il numero di questi canali è limitato a 2 o 3 casi. Altre situazioni di interesse riguardano il canale 25 assegnato al DVB-H invece che al DVB-T nelle regioni Piemonte Occidentale, Valle D Aosta, Trentino Alto Adige e Lazio e il canale 11 assegnato in tutte le regioni all-digital o solo al MUX1-RAI o al MUX1-RAI e ad emittenti locali invece che al DVB-H. Per completezza sono stati evidenziati in verde i canali previsti dal piano che risultano liberi e quindi non assegnati ad emittenti, e il caso particolare del canale 8 che nelle regioni Piemonte Occidentale, Trentino Alto Adige e Lazio è destinato ad Europa 7. 7 Esempi di analisi della transizione al digitale in Lazio In questa sezione si mostrano due esempi di analisi basate sul calcolo del campo elettromagnetico che possono essere effettuate per la valutazione della effettiva qualità della realizzazione delle reti digitali. Gli esempi sono riferiti alla regione Lazio. La prima tipologia di analisi si basa sul calcolo dei livelli di campo elettromagnetico generati da impianti televisivi in Lazio sul territorio della Corsica, al fine di evidenziare eventuali incompatibilità dal punto di vista interferenziale tra le emittenti in Lazio e gli accordi internazionali. La seconda analisi riguarda la valutazione delle aree di servizio delle reti dopo la transizione e il loro confronto con l area di servizio prima della transizione. In particolare, quando lo stesso canale è utilizzato da reti diverse sulla stessa area tecnica (come nel caso delle reti locali), o da reti diverse tra aree tecniche adiacenti, può essere opportuno verificare che gli effetti dell interferenza co-canale non risultino in aree di servizio ridotte rispetto alla situazione analogica. Si mostreranno a titolo di esempio alcune situazioni di utilizzo dello stesso canale da parte di impianti di emittenti diverse nella regione Lazio. 7.1 Analisi dei livelli di campo in Corsica generati da impianti del Lazio Per ognuno degli impianti televisivi presenti nella regione Lazio, assumendo i valori ufficiali di potenza e diagramma di radiazione, sono stati calcolati i livelli di campo che risultano prodotti sul territorio della Corsica. Per questi calcoli è stato utilizzato un software proprietario di FUB che implementa il modello di propagazione ITU-R 526, che considera gli effettivi ostacoli presenti sulla congiungente Tx-Rx, ottenuti elaborando il database geografico SRTM a 3. Rispetto al modello ITU-R 1546 utilizzato nella conferenza di Ginevra RRC-06, questo modello è più realistico in presenza di ostacoli, mentre nei casi di linea di vista, ovvero quelli che possono risultare critici rispetto ai vincoli con la Corsica, le differenze tra modello ITU-R 526 e ITU-R 1546 sono relativamente piccole. Il software per l implementazione del modello ITU-R 526 è stato sviluppato da FUB per ottenere una sufficiente efficienza di calcolo da permettere il calcolo con migliaia di trasmettitori su grandi aree suddivise in pixel ad alta risoluzione. Il programma calcola il campo ricevuto per ogni coppia di coordinate geografiche Tx-Rx, per il valore di frequenza e di disponibilità temporale selezionati, assumendo una trasmissione omnidirezionale con ERP pari a 1 W. In seguito, altre procedure software sviluppate da FUB applicano il reale diagramma di radiazione dell impianto per ottenere l effettivo valore di campo ricevuto. 30

33 Nei risultati presentati nel seguito di questa sezione, la disponibilità temporale del campo è pari all 1%, come da standard per il calcolo dell interferenza internazionale. Per valutare eventuali problemi di compatibilità con la Francia da parte di un impianto, si è scelto come indicatore di criticità il numero di abitanti che risiede in punti raggiunti con campo almeno pari a 30 db V/m. A seguito dei calcoli di campo per tutti gli impianti del Lazio, sono stati selezionati tra questi gli impianti che utilizzano un canale incluso tra quelli di interesse in Corsica, riportati nella Tabella 14. Canali di interesse per le valutazioni in Corsica 21, 22, 24, 25, 28, 29, 31, 34, 37, 39, 43, 44, 48, 51, 53, 54 Tabella 14. Canali in Corsica di interesse per il coordinamento Le figure dalla 11 alla 20 mostrano i livelli di campo generati in Corsica dai 10 impianti accesi in Lazio che: a) utilizzano canali di interesse per il coordinamento con la Francia (si veda la Tabella 14); b) raggiungono con un livello di campo superiore a 30 db V/m un numero più elevato di abitanti in Corsica. Come si nota dalla legenda delle figure, sono stati evidenziati con diversi colori diversi intervalli di campo in db V/m: i pixel di colore rosso corrispondono ai livelli di campo superiori a 50 db V/m e si trovano prevalentemente nelle zone montuose e collinari ad est della Corsica; i pixel con valori di campo compresi tra 30 db V/m e 50 db V/m (pixel di diverse gradazioni di arancione) sono localizzati in prossimità della costa orientale. Nella Tabella 15 si mostra l elenco di tutti gli impianti del Lazio che utilizzano almeno un canale di interesse per il coordinamento con la Corsica ( Tabella 14) e che generano valori di campo superiori a 30 db V/m in pixel popolati della Corsica (la popolazione interessata è evidenziata nell ultima colonna della Tabella 15) con popolazione interessata superiore a 3000 unità. I 10 impianti in Lazio che generano in Corsica livelli di campo superiori a 30 db V/m per una maggiore popolazione (corrispondenti alle figura 11-20) sono evidenziati in giallo nella Tabella 15. Si nota che la maggior parte di questi impianti si trova in prossimità di Monte Cavo mentre altri si riferiscono ai siti di Monte Paradiso e Costarelle. La Tabella 15 intende evidenziare i casi più critici che necessariamente devono essere ripianificati ai fini della compatibilità con i vincoli previsti dagli accordi internazionali. Nonostante le ipotesi di calcolo (1% di disponibilità temporale, potenze trasmesse in genere derivate dall analogico, valutazione in tutti i pixel compresi quelli di altitudine elevata, 30 db V/m di soglia) forniscano un quadro in linea di massima pessimistico per l interferenza prodotta, risulta evidente che alcuni impianti allo stato attuale non sono compatibili con i vincoli. 31

34 Figura 11. Livelli di campo generati in Corsica dall impianto TV di M. Gennaro sul canale 37 Figura 12. Livelli di campo generati in Corsica dall impianto TV di M. Cavo Madonna del Tufo sul canale 53 32

35 Figura 13. Livelli di campo generati in Corsica dall impianto TV di M. Cavo Costarelle sul canale 24 Figura 14. Livelli di campo generati in Corsica dall impianto TV di Guadagnolo sul canale 22 33

36 Figura 15. Livelli di campo generati in Corsica dall impianto TV di M. Cavo Vetta sul canale 21 Figura 16. Livelli di campo generati in Corsica dall impianto TV di M. Cavo sul canale 43 34

37 Figura 17. Livelli di campo generati in Corsica dall impianto TV di M. Paradiso sul canale 43 Figura 18. Livelli di campo generati in Corsica dall impianto TV di M. Paradiso sul canale 21 35

38 Figura 19. Livelli di campo generati in Corsica dall impianto TV di Monte Cavo sul canale 44 Figura 20. Livelli di campo generati in Corsica dall impianto TV di Monte Cavo sul canale 48 36

39 Tabella 15. Siti in Lazio che utilizzano i canali di interesse per il coordinamento ( Tabella 14) e che generano in Corsica un livello di campo superiore a 30 db V (1% del tempo) in pixel la cui somma di popolazione è superiore a 3000 abitanti Nome del sito Canale Prov. Abitanti MONTE CAVO 44 RM MONTE CAVO 48 RM MONTE CAVO 43 RM MONTE CAVO-MADONNA DEL TUFO 53 RM GUADAGNOLO 22 RM MONTE PARADISO 43 RM M.TE GENNARO 37 RM MONTE PARADISO 21 RM MONTE CAVO-COSTARELLE 24 RM MONTE CAVO VETTA 21 RM MONTE PARADISO 48 RM MONTE PARADISO 51 RM MONTE CAVO VETTA 51 RM M.TE CAVO VETTA ROCCA DI P. 37 RM MONTE PARADISO 37 RM 9275 MONTE GENTILE 39 RM 9089 MONTE CAVO-VILLA ROMITA 29 RM 8118 MONTE PARADISO 44 RM 7618 MONTE CAVO-MADONNA DEL TUFO 31 RM 7528 GUADAGNOLO 21 RM 6555 MENTORELLA 51 RM 5046 LOC. POGGI D ORO 29 RM 4986 MONTE PARADISO 22 RM 4838 MONTE PARADISO 24 RM 4770 VELLETRI-COLLE TONDO 51 RM 4159 LOC. POGGI D ORO 31 RM 4072 ROCCA DI CAVE 48 RM 3756 MONTE MARIO RAI 48 RM Esempi di aree di servizio di emittenti sullo stesso canale La Figura 21 mostra le aree di servizio risultanti sul canale 39 assegnato a 12 impianti di 3 emittenti (Mux) diverse a seguito della transizione. I pixel colorati indicano le locazioni in cui la qualità di ricezione, considerata l interferenza co-canale anche da impianti analogici in aree limitrofe, è almeno pari alla soglia minima. I diversi colori si riferiscono alle diverse emittenti (Mux digitali) che hanno impianti assegnatari del canale 39. Le assegnazioni corrispondenti sono indicate in Tabella 9. 37

40 Figura 21. Aree di servizio delle emittenti in Lazio che utilizzano il canale 39 dopo lo switch-off (PSO) : ogni diverso colore sulla mappa si riferisce all area di servizio degli impianti di ogni singola emittente Le Figure mostrano la situazione ante switch-off (ASO) relativamente alle aree di servizio degli impianti che utilizzano il canale 39 nella situazione post switch-off (PSO). Nelle figure sono mantenuti i colori che indicano le diverse emittenti. Il confronto tra Figura 21 le Figure mostra che per questo canale le aree di servizio a seguito della transizione si sono mantenute di estensione equivalente alla situazione ASO oppure risultano incrementate. In questo caso, nonostante la condivisione dello stesso canale la transizione al digitale ha permesso di ampliare le aree di servizio su una vasta porzione della regione. 38

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