Protocollo volontario di certificazione energetica. Documento 2 Disciplina per l ottenimento del marchio EcoPlus
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- Giuditta Giordani
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1 Protocollo volontario di certificazione energetica Documento 2 Disciplina per l ottenimento del marchio EcoPlus
2 PROGETTO PROMOSSO E FINANZIATO DA: Provincia di Sondrio Camera di Commercio di Sondrio Confartigianato Imprese Sondrio Confindustria Sondrio Coldiretti Sondrio Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della Provincia di Sondrio PROGETTO ESEGUITO DAL GRUPPO DI LAVORO COSTITUITO DA: Associazione Valtellina EcoEnergy Politec - Polo dell Innovazione della Valtellina Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco COORDINAMENTO SCIENTIFICO: Prof. Ing. Marco Imperadori Prof. Ing. Gabriele Masera Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco COORDINAMENTO OPERATIVO: Ing. Graziano Salvalai - Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco STESURA DEL DOCUMENTO A CURA DI: Ing. Graziano Salvalai - Politecnico di Milano - Polo Territoriale di Lecco Ing. Francesco Pradella - Politec Polo dell Innovazione della Valtellina
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4 SOMMARIO 1. PREREQUISITI PARAMETRI PER LA QUALITÀ AMBIENTALE ECOPLUS C.1 - Uso di pietre locali C.2 Utilizzo di legno locale C.3 Utilizzo della biomassa legnosa per il riscaldamento C.4 - Uso di materiali e finiture a basso contenuto di VOC C.5 Uso di sistemi di misura e controllo dei consumi energetici C.6 - Uso di sistemi di accumulo di energia elettrica C.7 - Presenza di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore C.8 Uso di generatori di calore a pompa di calore C.9 - Presenza di impianti domotici per la gestione dell energia elettrica C.10 - Presenza di sistemi di recupero delle acque meteoriche C.11 - Adozione vasca a doppia cacciata acqua WC C.12 - Alimentazione cassette di scarico con acque grigie C.13 - Presenza di serre o logge per la captazione solare invernale C.14 - Isolamento acustico C.15 - Protezione dal Gas Radon CALCOLO DELLA QUALITÀ AMBIENTALE ECOPLUS... 57
5 1. PREREQUISITI Per l ottenimento del marchio di qualità ambientale EcoPlus è necessario: nel caso di nuova costruzione: avere ottenuto la certificazione VEE come da Protocollo; nel caso di riqualificazione: avere ottenuto la certificazione energetica VEE livello 1, 2 o 3. Come per la certificazione VEE, la classe di merito EcoPlus può essere richiesta sia per gli edifici residenziali che per quelli non residenziali. E necessario, affinché venga attribuita la classe di merito EcoPlus, che l intervento ottenga almeno 9 punti sui 18 totali conseguibili attraverso il soddisfacimento dei parametri di seguito descritti. Si ricorda che i primi 3 parametri (Uso di pietre locali, Utilizzo di legno locale, Utilizzo della biomassa legnosa per il riscaldamento) attribuiscono 2 punti ciascuno. 2. PARAMETRI PER LA QUALITÀ AMBIENTALE ECOPLUS 2.1. C.1 - Uso di pietre locali Per la realizzazione di elementi strutturali, rivestimenti esterni, finiture interne si suggerisce l uso di pietre o sassi locali (estratti/lavorati sul territorio provinciale), al fine di valorizzare le peculiarità del territorio. Sono considerate locali per la provincia di Sondrio le seguenti tipologie: Serpentino scisto della Valmalenco (impropriamente denominato ardesia ) Serpentino massiccio del Valmalenco Dorato della Valmalenco Serizzo scuro Valmasino e Dubino Ghiandone Valmasino Verde Spluga della Valchiavenna San Fedelino di Novate Mezzola Pietra Ollare Sasso locale Il calcolo della percentuale di materiale utilizzato deve essere dimostrata attraverso la rappresentazione grafica con calcolo delle aree in scala 1:100. Il requisito è rispettato se per almeno uno dei requisiti sotto riportati è superato il valore minimo di utilizzo percentuale come da tabella seguente: Tipologia di intervento Manto di copertura Rivestimento di facciata Rampa scale e spazi distributivi comuni Pavimentazioni interne Balconi e terrazze Muratura Percentuale minima da rispettare 100% della superficie del tetto 25% dell involucro opaco verticale 100% superficie in pianta delle scale 60% della superficie di pavimento 100% della superficie a balcone o terrazzo (non comunque inferiore a 30 m 2 ) 100% muratura perimetrale esterna in sasso locale Tabella 1. Percentuale minima da rispettare, in funzione della tipologia di intervento, per accedere alla classe di merito EcoPlus. 50
6 Il soddisfacimento del parametro per richieste di certificazione per interventi non in Provincia di Sondrio, sarà valutato ad-hoc, ponendo una particolare attenzione sul concetto di materiali a km 0. Le percentuali minime di utilizzo di pietre locali restano comunque quelle indicate in tabella C.2 Utilizzo di legno locale Per la realizzazione di elementi strutturali, rivestimenti esterni, si suggerisce l uso di legno tagliato e lavorato localmente (territorio provinciale) al fine di valorizzare la filiera bosco-legno. Tipologia di intervento Elemento strutturale: tetto Elemento strutturale: solaio Rivestimento esterno Percentuale minima da rispettare 100% della superficie del tetto 100% della superficie di pavimento 50% superficie d involucro Tabella 2. Percentuale minima da rispettare, in funzione della tipologia di intervento, per accedere alla classe di merito EcoPlus C.3 Utilizzo della biomassa legnosa per il riscaldamento Nelle zone in cui è previsto dalla legge regionale n 8/7635 dell 11 Luglio 2008, al fine di favorire una diminuzione dei combustibili per uso riscaldamento domestico (gas metano o gasolio) e valorizzare la filiera bosco-legno si suggerisce l installazione d impianti per la produzione di calore alimentati a biomassa (pellets, cippato, scarti di lavorazione del legno ecc.) anche in abbinamento agli impianti termici già presenti nelle unità abitative. Il requisito è soddisfatto se gli apparecchi installati sono certificati con rendimento minimo superiore al 90%. Il parametro si considera inoltre rispettato qualora l immobile per cui è stata presentata la richiesta di certificazione sia collegato ad una rete di teleriscaldamento alimentata a biomassa C.4 - Uso di materiali e finiture a basso contenuto di VOC Si suggerisce l utilizzo di materiali di finitura interni (le cui superfici di emissione si trovano all interno dello strato di tenuta all aria) con bassa o nulla emissione di composti organici volatili (VOC, formaldeide, composti organici del cloro, fenoli e gas). Particolare attenzione deve essere posta nell adozione di pitture, adesivi, materiali per pavimentazioni e di finitura. Il requisito è rispettato se si utilizzano prodotti che non contengono gli elementi sopra indicati. È necessario a tal proposito fornire le schede tecniche dei materiali utilizzati che dimostrino l assenza di tali composti C.5 Uso di sistemi di misura e controllo dei consumi energetici Al fine di mantenere costanti nel tempo il fabbisogno energetico del sistema edificio impianto si suggerisce l uso di sistemi di contabilizzazione del calore in grado di riportare i consumi energetici per riscaldamento e per raffrescamento nonché i consumi d acqua. Il requisito è rispettato qualora siano presenti tutti i sistemi di misura sopra descritti. 51
7 2.6. C.6 - Uso di sistemi di accumulo di energia elettrica Al fine di una più efficiente gestione dell energia autoprodotta si suggerisce di adottare all interno dell edificio sistemi di accumulo dell energia elettrica (batterie). Il requisito è rispettato qualora sia installato un pacco batterie in grado di accumulare almeno 5 kwh/giorno C.7 - Presenza di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore In presenza di impianti di ventilazione meccanica che prevedano l immissione di aria esterna riscaldata o raffreddata, contestualmente all espulsione dell aria interna viziata, si suggerisce l adozione di sistemi di recupero del calore dell aria di espulsione con efficienza minima del 70% C.8 Uso di generatori di calore a pompa di calore Al fine di ridurre le emissioni di CO 2 in atmosfera si suggerisce l utilizzo di pompe di calore elettriche. Le tabelle seguente riportano i rendimenti minimi da rispettare per i servizi di riscaldamento e raffrescamento. Si precisa che i valori riportati nelle tabelle possono essere ridotti del 5% nel caso in cui le macchine elettriche installate siano dotate di azionamento a velocità variabile. La prestazione delle pompe di calore elettriche deve essere misurata in conformità alla norma UNI EN Tipologia Ambiente esterno [ C] Ambente interno [ C] COP aria - aria Bulbo secco entrata: 7 Bulbo secco entrata: 20 Bulbo umido entrata: 6 Bulbo umido entrata: 15 3,5 aria acqua Bulbo secco entrata: 7 Temperatura entrata: 30 P utile 35kW Bulbo umido entrata: 6 Temperatura uscita: 35 3,8 aria acqua Bulbo secco entrata: 7 Temperatura entrata: 30 P utile > 35kW Bulbo umido entrata: 6 Temperatura uscita: 35 3,5 salamoia - aria Temperatura entrata: 0 Bulbo secco entrata: 20 Bulbo umido entrata: 15 4,0 salamoia - acqua Temperatura entrata: 0 Temperatura entrata: 30 Temperatura uscita: 35 4,0 acqua aria Temperatura entrata: 15 Bulbo secco entrata: 20 Temperatura uscita: 12 Bulbo umido entrata: 15 4,2 acqua - acqua Temperatura entrata: 10 Temperatura entrata: 30 Temperatura uscita: 35 4,2 Tabella 3. Requisiti e condizioni di prova per pompe di calore elettriche servizio riscaldamento (macchine reversibili e non). Fonte DDUO n
8 Tipologia Ambiente esterno [ C] Ambente interno [ C] COP aria - aria Bulbo secco entrata: 35 Bulbo secco entrata: 27 Bulbo umido entrata: 24 Bulbo umido entrata: 19 3,0 aria acqua Bulbo secco entrata: 35 Temperatura entrata: 23 P utile 35kW Bulbo umido entrata: 24 Temperatura uscita: 18 3,5 aria acqua Bulbo secco entrata: 35 Temperatura entrata: 23 P utile > 35kW Bulbo umido entrata: 24 Temperatura uscita: 18 3,0 salamoia - aria Temperatura entrata: 30 Bulbo secco entrata: 27 Temperatura uscita: 35 Bulbo umido entrata: 19 4,0 salamoia - acqua Temperatura entrata: 30 Temperatura entrata: 23 Temperatura uscita: 35 Temperatura uscita: 18 4,0 acqua aria Temperatura entrata: 30 Bulbo secco entrata: 27 Temperatura uscita: 35 Bulbo umido entrata: 19 4,0 acqua - acqua Temperatura entrata: 30 Temperatura entrata: 23 Temperatura uscita: 35 Temperatura uscita: 18 4,2 Tabella 4. Requisiti e condizioni di prova per pompe di calore elettriche servizio raffrescamento (macchine reversibili e non). Fonte DDUO n C.9 - Presenza di impianti domotici per la gestione dell energia elettrica Nel caso di edifici di nuova costruzione o soggetti a demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria o ristrutturazione è prescritto, per favorire il risparmio energetico, l adozione di controlli domotici per quanto riguarda la gestione delle schermature solari e dei carichi elettrici interni C.10 - Presenza di sistemi di recupero delle acque meteoriche Al fine della riduzione del consumo di acqua potabile e della riduzione dell afflusso di acqua piovana in fognatura, per l irrigazione di giardini e orti, per la pulizia di cortili e per altri usi dove non sia richiesta acqua potabile, inclusa l alimentazione delle cassette di scarico dei bagni, si consiglia l uso di acque meteoriche raccolte dalle coperture degli edifici. Il sistema di convogliamento delle acque non potrà essere realizzato in piombo. Le cisterne di accumulo saranno dimensionate in modo tale da soddisfare la copertura di almeno il 75% del consumo idrico dell edificio per gli usi sopra descritti, con una capacità minima di 5 m 3 ; dovranno essere dotate di collegamenti di troppo pieno al sistema di smaltimento delle acque bianche per l eliminazione delle acque in eccesso, di sistema di eliminazione dell acqua di prima pioggia ed eventualmente adeguato sistema di pompaggio per fornire l acqua alla pressione necessaria agli utenti C.11 - Adozione vasca a doppia cacciata acqua WC Si suggerisce l uso di cassette di scarico dotate di dispositivo comandabile manualmente che consenta la regolazione dello scarico secondo due diversi volumi d acqua. Il primo compreso tra 7 e 12 litri, il secondo tra 5 e 7 litri. 53
9 2.12. C.12 - Alimentazione cassette di scarico con acque grigie Si propone di prevedere l alimentazione delle cassette di scarico dei WC con le acque grigie provenienti dagli scarichi di lavatrici, vasche da bagno e docce. Il criterio è soddisfatto se si assicura un accumulo degli scarichi per almeno il 70% degli stessi C.13 - Presenza di serre o logge per la captazione solare invernale Si suggerisce l uso di elementi tecnici quali serre o logge per la captazione della radiazione solare nel periodo invernale. Tali elementi sono considerati come volumi tecnici, fino ad una superficie non superiore al 10% di quella delle singole unità immobiliari, qualora rispettino tutte le seguenti condizioni: essere addossate a pareti rivolte a sud o in un intorno di ±45 rispetto alla direzione sud essere interamente realizzate in vetro chiaro trasparente, fatti salvi i sistemi di supporto e di oscuramento avere profondità non superiore ai 2 m non essere riscaldate o raffreddate mediante impianto meccanico essere separate dall unità immobiliare di pertinenza per mezzo di partizioni verticali di resistenza termica pari ad almeno 2/3 di quella delle chiusure verticali a cui la serra è addossata essere apribili per una superficie pari ad almeno a 2/3 dello sviluppo d involucro in modo da garantire un adeguata ventilazione estiva Il vantaggio energetico deve essere dimostrato attraverso il confronto tra i consumi per il riscaldamento in presenza ed in assenza della serra o loggia vetrata; tale vantaggio deve essere pari ad almeno il 5% del valore di EP gl,nren. Il calcolo deve essere eseguito secondo la procedura prevista dalla normativa C.14 - Isolamento acustico Come previsto dal dpcm 5 Dicembre 1997, il grado di protezione acustica, è differenziato secondo la classe attribuita ai diversi ambienti abitativi, definita in relazione alla destinazione d uso dell immobile. Categoria Categoria A Categoria B Categoria C Categoria D Categoria E Categoria F Categoria G Tipologia edificio Edifici adibiti a residenza ed assimilabili Edifici adibiti ad uffici ed assimilabili Edifici adibiti ad alberghi, pensioni ed attività assimilabili Edifici adibiti ad ospedali, cliniche, case di cura ed assimilabili Edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ed assimilabili Edifici adibiti ad attività ricreative o di culto ed assimilabili Edifici adibiti ad attività commerciali ed assimilabili Tabella 5. Destinazione d uso dell immobile. Per ciascuna categoria sono indicati, per le partizioni verticali ed orizzontali (pareti e solai) i valori minimi di isolamento, mentre per i servizi sono riportati i valori massimi ammissibili di rumore da non superare nell ambiente ricevente, cioè nel locale in cui è avvertito il maggior disturbo. 54
10 In particolare: indice del potere fono-isolante apparente (R w ): riferito ad elementi di separazione tra due distinte unità immobiliari; indice di valutazione dell isolamento acustico standardizzato di facciata (D 2m,n,T,w ); indice di valutazione del livello apparente normalizzato di rumore da calpestio di solai (L n,w ); livello massimo di pressione sonora, ponderata A con costante di tempo Slow (L ASmaz ), per i servizi a funzionamento discontinuo; livello continuo equivalente di pressione sonora, ponderata A (L Aeq ), per i servizi a funzionamento continuo. Categoria dell edificio Parametri R w [db] D 2m,n,T,w [db] L n,w [db] L ASmax [db] L Aeq [db] D A, C E B, F, G Tabella 6. Valori minimi di isolamento acustico e valori massimi ammissibili di rumore. Per gli edifici plurifamiliari (Cat. A), deve essere verificato almeno il 20% delle unità abitative dell edificio ed almeno un appartamento per piano con la peggior esposizione. La verifica deve essere eseguita attraverso prove fonometriche C.15 - Protezione dal Gas Radon 1 Per ridurre i possibili rischi di inquinamento indoor da Gas Radon, in accordo anche con le Linee Guida per la prevenzione delle esposizioni al gas radon in ambienti indoor emanate con D.D.G. n del 21 Dicembre 2011, è necessario realizzare particolari accorgimenti, quali ad esempio: realizzazione di sigillatura dei pavimenti e delle pareti interrate con materiali non permeabili o poco permeabili al Gas Radon messa in sovrappressione dell interno dei locali interessati rispetto all ambiente esterno realizzazione di un sistema di ventilazione forzata nei locali interessati, con un numero adeguato di ricambi/ora a tutta aria esterna realizzazione di un sistema di ventilazione dell interno dei muri cavi e dei mattoni cavi sui quali è poggiato il pavimento realizzazione di intercapedini aerate al di sotto del pavimento e tra le pareti interrate ed il terrapieno circostante messa in opera di sistemi di aspirazione che risucchino i gas provenienti dal suolo sottostante, limitandone la parte che raggiunge il pavimento e le pareti interrate Il D.Lgs. 230/1995 ed il D.Lgs. 241/2000 impongono il monitoraggio della concentrazione di Radon nei luoghi di lavoro, negli asili e nelle scuole se ubicati anche in parte in luoghi sotterranei. 1 Solo nel caso di zone con comprovato rischio di esposizione 55
11 I valori limite da rispettare nei casi di edifici esistenti o di nuova costruzione, secondo la Comunità Europea, sono i seguenti. Edificio Valori limite di concentrazione Radon Rn-222 [Bq/m 3 ] oltre il quale è necessario adottare provvedimenti progettuali e costruttivi Valori obiettivo [Bq/m 3 ] Nuova costruzione Esistenti Tabella 7. Valori limite di concentrazione di Gas Radon ammissibili. Tutti i provvedimenti adottati devono essere opportunatamente documentati attraverso elaborati di progetto, foto documentazione delle fasi di cantiere e misure in fase di utilizzo. 56
12 3. CALCOLO DELLA QUALITÀ AMBIENTALE ECOPLUS L ottenimento del marchio EcoPlus è subordinato al raggiungimento di un punteggio minimo in funzione dell applicazione dei parametri previsti dal Protocollo. Il punteggio minimo da ottenere per il conseguimento della classe di merito EcoPlus è 9. Parametro di sostenibilità Punteggio Modalità di verifica C.1 Uso di pietre locali 2 Elaborati grafici/bolle materiali/sopralluogo C.2 Utilizzo di legno locale 2 Elaborati grafici/bolle materiali/sopralluogo C.3 C.4 C.5 C.6 C.7 C.8 C.9 C.10 C.11 C.12 C.13 Utilizzo della biomassa legnosa per il riscaldamento Uso di materiali e finiture a basso contenuto di VOC Uso di sistemi di misura e controllo dei consumi energetici Utilizzo di sistemi di accumulo di energia elettrica Presenza di ventilazione meccanica controllata con recupero di calore Uso di generatori di calore a pompa di calore Presenza di impianti domotici per la gestione dell energia elettrica Presenza di sistemi di recupero delle acque meteoriche Adozione vasca a doppia cacciata acqua WC Alimentazione cassette di scarico con acque grigie Presenza di serre o logge per la captazione solare invernale 2 Schede tecniche/sopralluogo 1 Schede tecniche materiali 1 Schede tecniche/sopralluogo 1 Schede tecniche/sopralluogo 1 Schede tecniche/elaborati grafici/sopralluogo 1 Schede tecniche/elaborati grafici/sopralluogo 1 Schede tecniche/elaborati grafici/sopralluogo 1 Schede tecniche/elaborati grafici/sopralluogo 1 Schede tecniche/elaborati grafici/sopralluogo 1 Schede tecniche/elaborati grafici/sopralluogo 1 Elaborati grafici/sopralluogo C.14 Isolamento acustico 1 Misurazione locale/sopralluogo C.15 Protezione dal Gas Radon 1 Misurazione locale/sopralluogo Totale punteggio 18 Tabella 8. Calcolo della qualità ambientale EcoPlus. Non vi sono parametri obbligatori da rispettare. L utente può liberamente scegliere, per ottenere la classe di merito EcoPlus, tra i 15 disponibili. 57
Protocollo volontario di certificazione energetica. Documento 2 Disciplina per l ottenimento del marchio EcoPlus
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