Fondazioni di origine bancaria: ruolo nel sostegno alla Ricerca e all Università

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1 Fondazioni di origine bancaria: ruolo nel sostegno alla Ricerca e all Università di Giuseppe Guzzetti Presidente dell Acri e della Fondazione Cariplo INAUGURAZIONE 835 ANNO ACCADEMICO Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Modena, 28 gennaio 2011 [Saluti] Ho accettato con estremo piacere l invito del Magnifico Rettore Chiarissimo Prof. Aldo Tomasi - a partecipare all odierna cerimonia di inaugurazione del 835 anno accademico. In questa prestigiosa sede vorrei innanzitutto focalizzare l attenzione su un argomento che conosco molto bene, in quanto Presidente dell ACRI - l Associazione che rappresenta collettivamente le 88 Fondazioni di origine bancaria vale a dire sul ruolo e sulle preziose attività che le Fondazioni di origine bancaria esercitano nel sostegno della ricerca scientifica e del capitale umano nel nostro Paese. Un ruolo che, premetto, pur consapevole delle migliorie ancora necessarie, risulta essere molto significativo non solo per gli importi erogati per la realizzazione di progetti e iniziative, ma anche per gli importanti sforzi metodologici finalizzati alla promozione della meritocrazia e al sostegno all eccellenza. Le Fondazioni in linea con le proprie finalità statutarie di sostegno allo sviluppo - consapevoli degli importanti riflessi positivi che gli investimenti in ricerca apportano al nostro sistema economico, sociale e culturale - hanno dedicato negli anni un attenzione crescente alla ricerca scientifica come testimoniato dai dati che seguono: - nel primo quinquennio di attività, dal 1993 al 1997, le Fondazioni hanno destinato complessivamente al solo settore della ricerca scientifica 35,2 milioni di euro, pari al 6,8% del totale erogato; 1

2 - nel secondo quinquennio di attività, dal 1998 al 2002, sono stati destinati 272,5 milioni di euro mediante i quali è stato possibile finanziare oltre iniziative; - nel terzo quinquennio di attività, dal 2003 al 2007, le Fondazioni hanno destinato alla ricerca ben 803,2 milioni di euro facendo registrare un significativo aumento del volume di attività, sia in termini di importi erogati sia nel numero di interventi sostenuti. Nel solo 2008, come si evince dall ultimo Rapporto ACRI (XIV Rapporto ACRI attività 2008), nonostante le difficoltà derivanti dalla congiuntura economica, grazie anche all utilizzo di risorse accantonate negli anni precedenti, al settore Ricerca è stato destinato il 15% delle risorse erogate, con un incremento netto del 2% rispetto all anno precedente, per un ammontare complessivo pari a 251,6 milioni di euro, a favore di ben iniziative. Iniziative che possono essere riclassificate nei seguenti ambiti di intervento: il primo posto è occupato dal sostegno alla ricerca medica, seguono gli interventi nel campo delle scienze naturali e tecnologiche e nel settore della ricerca sociale. Il ventaglio degli interventi nei vari sottocomparti della Ricerca è molto ampio ma vale la pena ricordare alcuni strumenti, quali: - i bandi per il sostegno alle università per la formazione di capitale umano d eccellenza, che contribuiscono a formare le generazioni future di talenti; - i bandi tematici per la ricerca sperimentale e la ricerca applicata attraverso i quali vengono finanziati progetti di ricerca che con buona probabilità si tradurranno in conoscenza utile e trasferibile alle imprese; - i bandi per il sostegno alla mobilità e al reclutamento di figure professionali qualificate, attraverso i quali i centri di produzione nazionali avviano un percorso virtuoso che li porta a eliminare il loro gap competitivo e ad incrementare significativamente la propria produttività scientifica a livello internazionale. È inoltre importante ricordare che nel corso degli ultimi anni le Fondazioni non si sono limitate a sostenere finanziariamente la produzione scientifica o a promuovere le sinergie tra i diversi attori impegnati nel mondo della ricerca, ma hanno avviato un importante sforzo progettuale teso a diffondere modelli organizzativi innovativi nella gestione e nel finanziamento della ricerca. 2

3 Numerose sono le iniziative e le forme di realizzazione, ma occorre, tra tutte, menzionare: - le iniziative in collaborazione tra Fondazioni per la messa a punto di strumenti filantropici dotati dell idonea massa critica e in grado di impattare significativamente su intero settore di Ricerca. Un esempio su tutti è rappresentato dal Progetto AGER sul tema della ricerca agro-alimentare. Questo ambito di intervento è apparso, da subito, un terreno fertile di collaborazione in virtù della sua importanza economica, della posizione leader del prodotto alimentare italiano e del crescente bisogno di ricerca e innovazione connesso ai problemi della sicurezza alimentare e della sostenibilità ambientale. Le Fondazioni hanno pertanto unito sforzi e risorse per saldare la collaborazione scientifica tra le università e i centri di ricerca che già operano nelle rispettive aree di intervento. Il progetto vede oggi coinvolte ben 13 Fondazioni che hanno messo a disposizione complessivamente quasi 30 milioni di euro. - gli interventi diretti delle Fondazioni per il supporto di centri di ricerca d eccellenza, con società strumentali create ad hoc o con iniziative di tipo istitutional building. Tra le più importanti realizzazioni si possono ricordare: o Siena Biotech S.p.A., ente strumentale della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che svolge ricerca diretta nel campo delle malattie neurodegenerative del sistema nervoso e l area dei tumori cerebrali; o il Centro di Medicina Rigenerativa Stefano Ferrari dell'università di Modena e Reggio realizzato interamente grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che ha finanziato il progetto con un investimento di circa 13 milioni di euro - che si candida come il polo più avanzato a livello mondiale nella ricerca e nelle applicazioni terapeutiche delle cellule staminali epiteliali; o Rinnova S.r.l. (Romagna Innovazione), società partecipata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena, che valorizza attraverso un attività di brokeraggio tecnologico le competenze presenti all interno dell Università di Bologna. 3

4 - il sostegno a parchi tecnologici, incubatori, acceleratori d impresa. Esempi in questo senso sono Toscana Life Sciences, Veneto Nanotech, Fondazione Filarete, strutture scientifiche e di servizi in grado di favorire il processo di trasferimento tecnologico assicurando un rapido sviluppo alle nuove realtà imprenditoriali ad alto contenuto di innovazione. Infine dobbiamo menzionare gli interventi che coinvolgono il patrimonio stesso delle Fondazioni: è il caso della partecipazione delle Fondazioni a fondi di Seed e Venture Capital (i.e. TTSeed, TTVenture, Toscana Innovazione, Principia Fund) che investono direttamente in nuove imprese ad alto contenuto tecnologico. Questi fondi rappresentano, oggi, uno strumento imprescindibile che consente alle Fondazioni di origine bancaria di valorizzare i risultati della ricerca scientifica, ambito nel quale - come testimoniato dai dati citati in precedenza - esse sono impegnate con costanza e determinazione. Tutte queste iniziative si collocano in un processo di progressivo avvicinamento tra le Fondazioni e il mondo della Ricerca che ha portato non solo a un incremento delle risorse destinate a questo settore, ma all avvio di iniziative originali e di nuovi strumenti che appaiono allineati con le più innovative esperienze a livello internazionale. Ci tengo a precisare che l attenzione per la Ricerca da parte del mondo delle Fondazioni bancarie è dimostrata, anche, dai numerosi passi in avanti che sono stati fatti in ambito metodologico. A dimostrazione del forte interesse strategico e della non estemporaneità dell impegno delle Fondazioni nel marzo 2006 è stata istituita in seno all ACRI una Commissione Ricerca presieduta dal Prof. Landi - con l obiettivo di sensibilizzare tutte le Fondazioni, anche quelle meno impegnate in tale ambito, ai temi del sostegno alla ricerca scientifica e al trasferimento tecnologico. In particolare, la rilevanza delle risorse che le Fondazioni mettono a disposizione della ricerca ha reso cruciale il tema della valutazione dei progetti. Su questo tema le Fondazioni bancarie si sono confrontate nell ambito della Commissione Ricerca dell ACRI, giungendo, dopo un intenso e partecipato dibattito, alla predisposizione di linee guida condivise. Si tratta di un importante punto di riferimento metodologico cui ispirare l attività di valutazione ex ante dei progetti, scaturito da un insieme di fondazioni impegnate in maniera più o meno significativa in termini di risorse dedicate a favore della ricerca scientifica. Tale importante risultato è stato recentemente presentato nell ambito di un gruppo di lavoro dedicato alla Valutazione della ricerca attivo presso l European Foundation Centre, incontrando l apprezzamento da parte di 4

5 diversi attori impegnati nel finanziamento alla ricerca a livello europeo, che hanno condiviso i principi ispiratori del documento. Principi ispiratori che prevedono, nel processo di valutazione di merito dei progetti di ricerca, il ricorso ai principi della peer review, attraverso il ricorso a reviewer stranieri esterni, l adozione di una policy in materia di conflitto di interessi e di un codice etico per i valutatori, la restituzione dei giudizi agli enti proponenti, al fine di assicurare una valutazione rigorosa da parte di chi detiene le competenze tecnico-scientifiche necessarie, imparziale e trasparente. Credo che il quadro che ho rappresentato nel mio intervento evidenzi il trasporto e la volontà da parte del sistema Fondazioni di stare al fianco delle università e di tutti i centri impegnati nella produzione del sapere. Università e Ricerca in Italia, oggi, richiedono una più stretta cooperazione tra i diversi attori coinvolti - università, enti pubblici di ricerca, industria, enti finanziatori pubblici e privati. A tale proposito in qualità di Presidente ACRI non posso che manifestare la piena disponibilità, da parte delle Fondazioni che rappresento, a condividere indirizzi strategici e metodi con altri attori mossi dal medesimo obiettivo di fare il bene della Ricerca italiana. A tal proposito tengo a precisare che le Fondazioni sono, da sempre, favorevoli a qualsiasi riforma del sistema universitario finalizzata al suo complessivo irrobustimento. Da diverso tempo, per esempio, si discute delle prospettive legate alla trasformazione delle università in fondazioni di diritto privato. In tal senso, senza entrare nel merito tecnico-giuridico di quanto previsto nel d.l. 25 giugno 2008, n. 112 convertito con l. 6 agosto 2008 n. 133, mi sento di giudicare opportuno qualsiasi processo in grado di innescare un circolo virtuoso per gli Atenei, che attraverso una riforma dei meccanismi di governance - ne accresca l autonomia e la responsabilità, e che sia in grado di aumentarne la competitività all interno del panorama internazionale. [Ringraziamenti e Saluti] 5

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