PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE

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1 Data: 14/11/2014 Revisione: 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Genzano di Lucania Scuola Secondaria Di Primo Grado A. Roncalli Viale XXIV Maggio PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE Procedure di sicurezza in caso di emergenza (Art. 43 D.Lgs. del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106) Il Datore di Lavoro Responsabile del Servizio Protezione Prevenzione(RSPP)

2 Sommario GENERALITÀ... 3 DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ... 4 SISTEMA D ALLARME... 5 PRESIDI SANITARI E ANTINCENDIO... 5 SEZIONAMENTO IMPIANTI TECNOLOGICI... 5 PRESENZA DIVERSAMENTE ABILI... 6 PUNTO DI RACCOLTA... 6 DITTE ESTERNE... 6 PLANIMETRIA DELLE AREE INTERNE E ESTERNE... 7 ORGANIZZAZIONE... 8 COMPITI ASSEGNATI ALLE DIVERSE FIGURE... 9 SISTEMI DI COMUNICAZIONE DELLE EMERGENZE...10 PROCEDURA IN CASO DI INCENDIO...11 PROCEDURE DI EMERGENZA...12 PROCEDURA DI SICUREZZA IN CASO DI TERREMOTO: NORME COMPORTAMENTALI...14 PROCEDURA IN CASO DI FUGA DI GAS...18 PROCEDURA IN CASO DI SEGNALAZIONE DI ORDIGNO...19 PROCEDURA IN CASO DI MALORE O INFORTUNIO...19 PROCEDURA IN CASO DI SVERSAMENTO DI SOSTANZA LIQUIDA CORROSSIVA, TOSSICA O VISCOSA...20 PROCEDURA PER L EVACUAZIONE...21 FORMAZIONE DEI LAVORATORI...23 PROCEDURA PER L USO DELL ESTINTORE...24 PLANIMETRIE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO

3 PREMESSA Il piano di emergenza ha lo scopo di consentire la gestione delle emergenze ipotizzate pianificando una o più sequenze di azioni atte a ridurre le conseguenze dell evento incidentale. La presente Procedura è elaborata in attuazione del D.Lgs. 81/2008 e del DM , si compone di n. 2 parti: la prima dedicata all identificazione delle figure necessarie a rendere efficace l applicazione del Piano e ad individuare le misure tecniche organizzative di tipo preventivo; la seconda parte di tipo applicativo indica le modalità di attuazione della Procedura e i compiti affidati a ciascuna figura. GENERALITÀ La procedura di emergenza ed evacuazione dei locali, ha i seguenti scopi: prevenire e limitare pericoli alle persone sia dipendenti e sia pubblico; organizzare contromisure tecniche per l eventualità di un emergenza di ogni tipo; coordinare gli interventi, a tutti i livelli, del personale; salvare il personale coinvolto in un incidente; intervenire, dove necessario, con un pronto soccorso sanitario; coordinare l intervento interno con quello di eventuali mezzi esterni (VV.F. ed enti pubblici); definire esattamente i compiti di ognuno all interno dell edificio durante la fase di emergenza; registrare su un apposito registro tutti i casi di incendio ed emergenze avvenuti negli anni; evitare che l attivazione del piano, a causa di un incidente, possa provocare ulteriori emergenze di altro tipo. Ipotesi di emergenze previste Le ipotesi di emergenze considerate sono: a) incendio che coinvolga parti di edifici o strutture che richiedano l evacuazione parziale o totale dell area; b) terremoto c) fughe di gas d) segnalazione di ordigni e) sversamento di sostanze corrosive, tossiche o pericolose f) infortuni o malori 3

4 CARATTERISTICHE GENERALI DELL EDIFICIO SCOLASTICO. Identificazione e riferimenti della scuola: ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Genzano di Lucania Scuola Secondaria Di Primo Grado A. Roncalli Indirizzo: Viale XXIV Maggio Genzano di Lucania (PZ) Telefono: Ente proprietario dell edificio: Dirigente Scolastico: Prof.ssa Anna dell Aquila Responsabile SPP: UBICAZIONE Il plesso scolastico della scuola secondaria di primo grado, è ubicato in Viale XXIV Maggio Genzano di Lucania (PZ). L'edificio sorge su un'area sicura, infatti, nelle immediate vicinanze non esistono aziende soggette a rischio incendio e esplosione, o depositi di oli minerali, stabilimenti, impianti o depositi dove sono presenti materiali infiammabili, esplosivi, radioattivi. ACCESSO ALL'AREA Tutta l area del plesso risulta delimitata da una recinzione con spazio sufficiente per l accesso di eventuali mezzi dei soccorsi. La struttura è composta da un piano terra ed un primo piano. DESCRIZIONE DELL ATTIVITÀ Numero persone presenti L affollamento all interno dell edificio scolastico, considerando la presenza contemporanea di alunni, docenti, personale ATA, è inferiore a 300 persone, per cui la scuola, secondo il D.M. 26 agosto 1992 art. 1.2, è di tipo 1 (scuole con numero di presenze contemporanee da 101 a 300 persone). 4

5 Ai fini del procedimento adottato di Valutazione dei Rischi lavorativi, la Scuola in esame è stata suddivisa nelle seguenti aree operative omogenee per rischio: 1. Area didattica normale Si considerino le aule dove non sono presenti particolari attrezzature. 2. Area tecnica Si considerino i laboratori scientifici, i locali tecnici, i luoghi attrezzati con macchine e apparecchiature, laboratori linguistici, informatici, stanza fotocopiatrici o stampanti, ecc. 3. Area attività collettive Si considerino le aule per attività particolari che comportino la presenza di più classi contemporaneamente, aula magna, la mensa, la biblioteca e simili. 4. Area attività sportive Si considerino le palestre e gli spazi attrezzati esterni. 5. Area uffici VIE E USCITE DI SICUREZZA I percorsi di fuga sono chiaramente individuabili da apposita segnaletica e privi di ostacoli. SISTEMA D ALLARME In occasione di eventuali emergenze, nel caso sia necessario allertare l intera popolazione scolastica, è previsto l utilizzo della campanella. Il sistema consentirà di avvisare automaticamente tutte le persone interessate attivando in tal modo il piano di emergenza con estrema rapidità. L attivazione della campanella è possibile dalla postazione del personale ausiliario, ubicato circa a metà del corridoio di ogni piano. L attivazione della campanella avviene manualmente con un suono ad intermittenza per una certa durata, seguito da un suono continuo, in modo tale da non poter essere in alcuna maniera confuso con il segnale di inizio e fine ora. PRESIDI SANITARI E ANTINCENDIO All interno dell edificio scolastico è ubicata una cassetta di pronto soccorso. I presidi antincendio, estintori e idranti, sono posizionati ai vari piani dell edificio come evidenziato nei piani di evacuazione esposti. SEZIONAMENTO IMPIANTI TECNOLOGICI Impianto elettrico Al piano terra è presente il quadro elettrico generale dell edificio da dove sarà possibile, agendo sull interruttore generale, effettuare lo sgancio dell intero impianto elettrico. Impianti di riscaldamento L impianto di riscaldamento per l edificio in oggetto è alimentato dalla centrale termica ubicata in apposito locale esterno all edificio. 5

6 In caso di emergenza è possibile intercettare l adduzione del gas metano in sicurezza tramite la valvola generale posta in prossimità dell ingresso alla centrale termica. PRESENZA DIVERSAMENTE ABILI In caso di emergenza dovrà essere incaricato un numero di persone adeguato in base alla gravità della situazione di handicap presente; gli addetti incaricati avranno il compito di assistere all esodo le persone con limitazioni fisiche. Più precisamente se il tipo di deambulazione risulta essere grave (per esempio persona su sedia a rotelle) gli addetti incaricati all assistenza per ciascun disabile dovranno essere almeno due per riuscire a trasportarlo, mentre se il grado di inabilità risulta limitare i movimenti (per esempio persona con stampelle o persona con problemi agli arti inferiori) sarà sufficiente incaricare un unica persona addetta all assistenza. Nel caso dovesse verificarsi la presenza di persone non udenti si dovrà incaricare un addetto che ha il compito di avvisare tali persone in caso di segnale di allarme e/o comunque in caso di necessità, mentre se si dovesse verificare la presenza di persone non vedenti si dovrà incaricare almeno una persona che avrà il compito di guidarle all esterno. Tale valutazione dovrà essere effettuata ogni qualvolta se ne presenti la necessità anche per inabilità temporanee, come per esempio un alunno con un arto inferiore fratturato che necessita di assistenza per l evacuazione, o nel caso di una donna in gravidanza. PUNTO DI RACCOLTA Per l edificio in oggetto il punto di raccolta è stato individuato nell area a verde antistante la scuola, come evidenziato nelle planimetrie esposte. Ogni classe dovrà radunarsi nel punto assegnatogli. DITTE ESTERNE Nel caso in cui dovessero operare all interno dell edificio scolastico lavoratori di ditte esterne dovrà essere applicato l art. 26 del D.Lgs. 81/2008. In particolare il personale esterno operante nell edificio dovrà essere informato sulle principali misure e comportamenti da adottare in caso di emergenza con particolare riferimento al segnale di allarme e alle vie di esodo da percorrere. 6

7 Planimetria delle aree interne e esterne Le planimetrie sono appese nelle classi nei corridoi o zone comuni. Nella documentazione cartografica sono riportate le seguenti informazioni: Ubicazione delle Uscite di Emergenza Ubicazione dei Luoghi Sicuri Individuazione (colorata) dei Percorsi di Fuga Ubicazione delle Attrezzature Antincendio (idranti, estintori, ecc.) Individuazione delle Aree di Raccolta Esterne (colorati o con lettera) Indicazione della Segnaletica di Sicurezza Individuazione di tutti i locali del piano evidenziando i più pericolosi Individuazione dell'interruttore elettrico generale di piano e generale Individuazione delle chiusure del gas metano Individuazione delle chiusure dell'erogazione dell'acqua 7

8 ORGANIZZAZIONE Il Piano di emergenza prevede le seguenti figure: Addetti primo soccorso Addetti prevenzione incendi Addetti incaricati ad assistere nell esodo le persone con limitazioni fisiche L elenco addetti è presente nell allegato 1. La squadra adeguatamente addestrata è organizzata in turni ed è dotata di mezzi di comunicazione, mezzi di estinzione. L equipaggiamento della squadra di emergenza viene custodito presso appositi locali. 8

9 COMPITI ASSEGNATI ALLE DIVERSE FIGURE Responsabile dell Emergenza Al verificarsi di un principio di incendio o di un'altra situazione anomala che coinvolga l edificio o parte di esso, il Responsabile dell Emergenza, allertato, assume la funzione di coordinamento della emergenza ed opera come segue: 1) ricevute le informazioni sulla situazione specifica, si reca immediatamente sul luogo indicato; 2) verifica, sul luogo, la gravità e l entità della situazione specifica; 3) impartisce, secondo quanto verificato, le disposizioni eventualmente necessarie: alla Squadra di emergenza per: l interruzione totale degli impianti; l attivazione di segnale di preallarme o di evacuazione parziale o totale; nelle strutture adiacenti dove si è verificato l evento; gli specifici interventi sul posto. 4) tiene sotto controllo lo sviluppo della situazione di emergenza ed in base a questo provvede ad emanare ulteriori disposizioni; 5) qualora una situazione di emergenza insorga o si evolva in modo da interessare o da richiedere l intervento di enti esterni o qualora interessi aree esterne allo stabile, informa tempestivamente l Autorità Pubblica designata indicando: estremi dell evento; tipo di entità del rischio indotto all esterno; eventuali provvedimenti già attuati all esterno in via provvisoria. Squadra di emergenza Ricevuta la comunicazione di emergenza: 1. si porta sul posto ove si è verificato l evento e segue le istruzioni specifiche del Responsabile dell emergenza; 2. interviene con i mezzi in dotazione per l estinzione dell incendio ove possibile; 3. facilita l esodo di tutto il personale; 4. assiste, ove necessario, il personale per fronteggiare situazioni di emergenza contingenti. Ospiti/Tesisti Devono seguire le indicazioni fornite dal personale addetto alla evacuazione. Prestatori d opera esterni occasionali Devono seguire le indicazioni fornite dal personale incaricato alla evacuazione. Personale di Ditte esterne appaltatrici/fornitrici Dovranno essere informati delle procedure di emergenza. In caso di emergenza seguiranno le indicazioni fornite dal personale dipendente. 9

10 SISTEMI DI COMUNICAZIONE DELLE EMERGENZE In caso di evento incidentale l allarme avverrà: 1 manualmente e oralmente 2 mediante segnale acustico I segnali acustici e ottici sono distribuiti in tutti gli ambienti e sono attivati dal responsabile delle emergenze e dalla squadra. Comunicazioni telefoniche Dal centralino e da tutti gli apparecchi telefonici posizionati negli uffici è possibile contattare sia numeri interni che esterni. Enti esterni di pronto intervento/soccorso Pronto soccorso 118 Vigili del fuoco 115 Polizia 112 Carabinieri 113 Corpo forestale dello stato 1515 Guardia di Finanza 117 Protezione civile regionale N. verde Protezione civile regionale Protezione civile provinciale N verde Protezione civile provinciale Prefettura Potenza DPC

11 PROCEDURA IN CASO DI INCENDIO In caso di allarme d incendio TUTTI dovranno: avvisare manualmente e oralmente i colleghi e tutti i presenti nei locali limitrofi; abbandonare il luogo di lavoro immediatamente ORDINATAMENTE E CON CALMA, raggiungere il punto di raccolta seguendo le vie d esodo indicate dalla cartellonistica e nei piani di emergenza. Abbandonando l edificio: prima di abbandonare l edificio intervenire sui quadri elettrici, sulle sostanze pericolose e sulle apparecchiature come da protocollo; se presenti utilizzare le scale di emergenza; non utilizzare l ascensore; non sostare in prossimità degli accessi e delle porte antipanico; non ingombrare le vie di fuga in alcun modo. In presenza di fumo e fiamme: se possibile, bagnare un fazzoletto e legarlo sulla bocca e sul naso, in modo da proteggere dal fumo le vie respiratorie; camminare il più possibile accovacciati verso il pavimento; se disponibili, avvolgere indumenti di lana intorno alla testa in modo da proteggere i capelli dalle fiamme; spogliarsi di qualunque indumento di tessuto sintetico, specie se acrilico; non urlare. E vietato a chiunque non abbia idonea preparazione tentare di estinguere un incendio con mezzi mobili di estinzione specialmente se le fiamme hanno forte intensità. Alla comunicazione di cessato allarme, solo a seguito di autorizzazione del Responsabile dell emergenza rientrare nel fabbricato e riprendere il proprio posto di lavoro. 11

12 PROCEDURE DI EMERGENZA Norme di prevenzione Tutto il personale deve indistintamente osservare le seguenti norme: 1) segnalare al Responsabile della Squadra di Emergenza eventuali carenze riscontrate negli impianti e nelle attrezzature antincendio, guasti nelle prese e nei conduttori elettrici o qualsiasi altra situazione di possibile rischio; 2) non intervenire in alcun tipo di riparazione che comunque non compete; 3) evitare ingombri anche temporanei, accatastamento di carte o di materiali vari nei corridoi e davanti alle uscite di sicurezza, ecc.; 4) assicurarsi che siano spenti i mozziconi di sigarette ed i fiammiferi nei locali in cui è permesso fumare; 5) non gettare mozziconi di sigarette o fiammiferi per terra, nel cestino della carta; 6) non accedere nei laboratori e negli archivi con sigarette accese o fiamme libere; 7) non spostare o manomettere gli estintori e gli altri mezzi antincendio dalla posizione prescritta e non utilizzarli per alcun motivo se non in caso di emergenza; 8) partecipare ordinatamente e con senso di responsabilità alle esercitazioni e prove d emergenza simulate. Responsabile della Emergenze Il Responsabile generale dell emergenza deve: adoperarsi attivamente per garantire l osservanza del piano generale di emergenza coordinando la squadra di emergenza; registrare le eventuali emergenze avvenute che hanno coinvolto l intero edificio e i risultati delle prove simulate; organizzare in accordo con la Direzione e con il Referente della Sicurezza prove simulate ed esercitazioni di evacuazione; partecipare alle periodiche riunioni di sicurezza del Servizio di Prevenzione e Protezione; collaborare, ove si ravvisi la necessità, alla revisione e all aggiornamento del Piano generale di Emergenza in collaborazione con il Servizio Prevenzione e Protezione; assicurarsi che siano conosciute da tutti le regole basilari del piano di emergenza. 12

13 Norme di comportamento per tutto il personale Al verificarsi di un pericolo o di altre situazioni anomale di potenziale pericolo, i dipendenti presenti sul luogo ove l evento si sviluppa, che non abbiano compiti specifici nell attuazione del Piano di Sicurezza, dovranno comportarsi come di seguito: 1) chiamare immediatamente il Responsabile dell emergenza dell Istituto dando le informazioni necessarie sulla situazione riscontrata; 2) non intervenire direttamente, in caso di principio d incendio, né con gli estintori né con gli idranti per spegnere o per circoscrivere il focolaio; tale intervento è riservato esclusivamente a chi abbia ricevuto il necessario addestramento e sia stato dichiarato idoneo all operazione stessa. Solo nelle seguenti condizioni particolari un dipendente qualunque potrà intervenire su fuochi facilmente circoscrivibili: non immediata disponibilità degli addetti alla sicurezza; incendio di limitata entità; disponibilità immediata ed agevole di un estintore. 3) non richiedere di proprio arbitrio l intervento dei Vigili del Fuoco o di altri organismi esterni; a ciò provvederà in caso di necessità il Responsabile della emergenza. Tutto il personale a seguito dell avviso di emergenza, dovrà: 1) sospendere le comunicazioni telefoniche con l interno e l esterno, al fine di non intralciare i collegamenti di servizio; 2) evitare, se si trovano in zone diverse da quelle di competenza, di raggiungere il proprio posto di lavoro, ed attenersi a tutte le disposizioni che verranno impartite al personale di quel reparto; 3) a seguito delle disposizioni del Responsabile della emergenza, abbandonare l edificio: con calma ed ordine facilitando le persone in difficoltà ed accompagnando eventuali visitatori; senza attardarsi per recuperare oggetti personali od altro; in caso d incendio spegnendo le macchine di propria competenza; seguendo le indicazioni dell apposita segnaletica verso le uscite ed i luoghi di raduno. 4) non rientrare nel complesso finché il Responsabile della emergenza non lo autorizza espressamente; 5) durante l esodo in emergenza dovranno, fra l altro, essere assicurate le seguenti formalità: non fermarsi davanti alle uscite di sicurezza; non parlare, se non in caso di necessità, per favorire l intervento della squadra di evacuazione; seguire attentamente tutte le disposizioni indicate. 13

14 PROCEDURA DI SICUREZZA IN CASO DI TERREMOTO: NORME COMPORTAMENTALI A. FASE DI PREVENZIONE - VERIFICA PIANI DI SICUREZZA ED EVACUAZIONE E PREPARAZIONE ALL EMERGENZA Di seguito si riportano le responsabilità del personale docente e non docente presente nella scuola e interessato dalle procedure di emergenza: 1) Preside/Dirigente scolastico/responsabile dell istituto: Ha la responsabilità di tutti gli occupanti l edificio, deve fare in modo che tutti siano a conoscenza del piano e sappiano cosa fare in caso di pericolo. È la persona che per prima dev essere avvisata del pericolo e che deve dare l ordine di evacuazione dell edificio. Tale compito può anche essere delegato ad un altra persona, espressamente individuata nel piano. Fino a quando non arrivano i soccorsi, è l unico responsabile di tutti gli eventi che accadono all interno della scuola; nell attesa ha il dovere di dare istruzioni in merito alle operazioni da compiere e di verificare se l evacuazione venga eseguita correttamente. Una volta evacuata la scuola, quando tutto il personale e gli allievi si trovano al punto di raccolta, è suo compito mantenere i rapporti con le forze di emergenza intervenute e con il personale scolastico. 2) Insegnanti: Hanno la responsabilità degli alunni della classe in cui stanno svolgendo una lezione e nel momento in cui si verifica una situazione di emergenza. All inizio di ogni anno scolastico è dovere dell insegnante far conoscere il piano di evacuazione agli alunni, eventualmente su incarico del consiglio di classe. Devono avvisare immediatamente la presidenza in caso ravvisi una situazione di pericolo all interno della scuola. Accompagnano la classe fuori dalla scuola in fila indiana cercando di tenere gli allievi il più possibile vicino ai muri e prestando attenzione a non intralciare altri flussi provenienti dai piani superiori (questi ultimi hanno la precedenza). Questa operazione deve essere effettuata mantenendo il silenzio, senza correre e possibilmente senza panico. Contollano che gli alunni non compiano azioni che li portino in situazioni di pericolo (ad esempio tornare sui propri passi per recuperare oggetti personali). Riuniscono gli alunni nel punto di raccolta, li contano e, se manca qualche allievo, fanno immediatamente segnalazione al preside. Vigliano sul gruppo dei propri alunni per assicurarsi che nessuno si allontani dal punto di ritrovo. 3) Personale Amministrativo/Collaboratori scolastici: Concorre alle procedure di emergenza. Tiene sempre in evidenza, negli appositi spazi,i numeri telefonici di emergenza ed ha il compito di richiedere gli opportuni interventi per le diverse tipologie di emergenza. 14

15 I collaboratori scolastici, generalmente, sono le persone che conoscono meglio l edificio scolastico e quindi, devono collaborare con i soccorritori per poterli accompagnare nei luoghi dove devono svolgere la loro funzione. 4) Studenti/Alunni: Devono seguire alcune regole di comportamento ed obbedire alle indicazioni che vengono loro impartite dall insegnante. Si alzano dal loro posto lasciando in aula ogni oggetto personale. All ordine di evacuazione, si mettono in fila indiana al seguito del loro insegnante presente in aula in quel momento. La fila non dev essere mai abbandonata per nessun motivo, nemmeno per cercare compagni assenti. Mantengono la calma e rimangono in silenzio per ascoltarele eventuali indicazioni dell insegnante. Camminano lungo il percorso di fuga tenendo il passo dell insegnante e senza correre. Le file che già occupano una via di fuga hanno la precedenza su chi vi si immette. Norme di carattere generale (da attuarsi a cura del Preside/Dirigente scolastico/responsabile dell istituto, con il coinvolgimento degli Insegnanti e di tutto il Personale scolastico) Verificare e divulgare i contenuti del piano di sicurezza e di evacuazione nell ambito del personale docente, non docente, amministrativo, di servizio, alunni; Individuare/Confermare il Coordinatore dell Emergenza e per l Evacuazione; Individuare/Confermare i componenti delle Squadre di Emergenza; Individuare/Confermare gli incarichi da distribuire all interno della squadra di emergenza; Verificare le vie di esodo: renderle libere e fruibili, rimuovere gli ostacoli, rimuovere gli eventuali oggetti sospesi sulle mensole, quadri e ogni altro oggetto che cadendo potrebbe causare incidenti; Verificare l assenza di insidie nella normale conduzione delle attività scolastiche, non riconducibili al verificarsi dell evento sismico, ma che possono compromettere la sicurezza e l esito delle procedure di evacuazione: pavimentazioni sconnesse o sdrucciolevoli, presenza accidentale di acqua sui pavimenti, eventuali fili elettrici vaganti, zaini e suppellettili disposti in maniera disordinata in aula o lungo eventuali percorsi di fuga, zone di particolare criticità per condizioni luminose, corpi sporgenti, porte malfunzionanti, scaffalature/librerie non ancorate ai muri, oggetti liberi, maniglie sporgenti, allestimenti temporanei collocati in posizione pregiudizievole alle operazione di evacuazione, etc; Qualora le vie di esodo non fossero percorribili è necessario individuare percorsi alternativi e darne immediato avviso al personale e agli studenti; 15

16 Verificare la possibilità di tracciare per terra, con una linea ben visibile, il percorso di esodo ed il tracciato di massima sicurezza; Verificare la segnaletica e la fruibilità delle scale e degli spazi interessati dalle procedure di evacuazione; Verificare le uscite di sicurezza:devono essere funzionanti in caso di esodo o se difettose al momento del verificarsi dell emergenza devono essere presidiate; Verificare la disponibilità e la funzionalità delle aree di attesa e dei punti di raccolta: segnalare a chi di competenza eventuali problematicità riscontrate nella quotidianità in modo da poterle risolvere prima del verificarsi di una emergenza; Sebbene una emergenza da terremoto non preveda segnalazioni di allarme specificare periodicamente la funzionalità dei dispositivi di allarme esistenti; Verificare la presenza di allievi con handicap gravi, le indicazioni circa la loro movimentazione in emergenza ed il personale a questa incaricato; Individuare eventuali punti critici ed i relativi rimedi; Effettuare periodiche e frequenti esercitazioni programmate. B. FASE DI EMERGENZA- IN CASO SI VERIFICHI UN TERREMOTO Norme di carattere generale SE CI SI TROVA ALL INTERNO Mantenere la calma; Interrompere immediatamente ogni attività; Evitare di allarmare quelli che non hanno avvertito la scossa, se di piccola intensità; In ogni caso non precipitarsi fuori; Se si è nei corridoi o nel vano delle scale rientrare nella propria classe o in quella più vicina; Allontanarsi da porte o finestre con vetri o da armadi, perché cadendo potrebbero ferire; Cercare protezione dalla caduta di lampade e mobili riparandovi sotto la scrivania o raggiungendo gli angoli della stanza verso i muri portanti dell edificio; Non usate gli ascensori; Solo dopo il termine della scossa con calma si inizia la fase di esodo: si lascia l aula badando a controllare la percorribilità della via di evacuazione e verificare che le scale non abbiano subito danni. SE CI SI TROVA ALL APERTO Allontanarsi dall edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e ferire; Cercare un posto dove non si ha nulla sopra di se, oppure cercare riparo sotto qualcosa di sicuro; Rimanere all aperto; Non sostare lungo i muri; 16

17 Dopo il terremoto raggiungere la zona di raccolta assegnata alla propria classe. ALL ORDINE DI EVACUAZIONE: Tralasciare il recupero di oggetti personali; l insegnante porta con sé il registro di classe; Non usare l ascensore; Seguire le indicazioni dell insegnante o del responsabile incaricato; Seguire le vie di esodo indicate; Camminare in modo sollecito, senza soste e senza spingere i compagni; Attenersi strettamente a quanto ordinato dall insegnante o dal responsabile incaricato nel caso in cui si verifichino contrattempi; Raggiungere la zona di raccolta assagnata e collaborare con l insegnante per controllare la presenza dei compagni prima e dopo lo sfollamento; L insegnante chiamato l appello, compila il modulo di evacuazione. Dopo il terremoto Usare il telefono solo se c è reale necessità di aiuto in modo da non intasare le linee telefoniche inutilmente. 17

18 PROCEDURA IN CASO DI FUGA DI GAS In caso di allarme di fuga di gas gli incaricati dovranno: Spegnere le fiamme libere e le sigarette; Interrompere immediatamente l erogazione di gas dal contatore esterno; Aprire immediatamente tutte le finestre; Aprire interruttore Energia Elettrica centralizzato solo se esterno al locale e non effettuare nessuna altra operazione elettrica; Fare evacuare ordinatamente i clienti ed il personale non addetto all emergenza seguendo le vie di fuga segnalate; Verificare che all interno del locale non siano rimaste bloccate persone; Presidiare l ingresso impedendo l accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza; Verificare se vi sono causate accertabili di fughe di gas (rubinetti gas aperti, visibile rottura di tubazioni di gomma). SE SI E IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DI PERDITA Eliminare la causa della perdita. SE NON SI E IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PERDITA Telefonare dall esterno dei locali ai Vigili del fuoco. AL TERMINE DELLA FUGA DI GAS Lasciare ventilare il locale fino a che non si percepisca più l odore del gas; Dichiarare la fine dell emergenza; Riprendere le normali attività lavorative. 18

19 PROCEDURA IN CASO DI SEGNALAZIONE DI ORDIGNO In caso di allarme per segnalazione di ordigno gli incaricati dovranno: Avvertire immediatamente le autorità di pubblica sicurezza telefonando alla polizia ed ai carabinieri; Non effettuare ricerche per individuare l ordigno; Fare evacuare ordinatamente il personale non addetto all emergenza seguendo le vie di fuga segnalate; Verificare che non siano rimaste bloccate persone; Presidiare l ingresso impedendo l accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza. PROCEDURA IN CASO DI MALORE O INFORTUNIO COME INTERVENIRE In caso di infortunio o d improvviso malessere, chi assiste l infortunato deve: 1. chiamare gli Addetti alla Sicurezza di zona (Addetti alla squadra di Pronto Soccorso), fornendo le proprie generalità e quelle dell infortunato, la posizione dell infortunato all interno del Laboratorio ed una descrizione dell evento chiedendo eventualmente l intervento della Croce Rossa; 2. non abbandonare l infortunato o la persona colta da malore fino all arrivo dei soccorsi; 3. fornire ai soccorritori tutte le informazioni necessarie; 4. avvertire il Responsabile dell infortunato su quanto accaduto. Il personale addetto alla Squadra di Pronto Soccorso deve: 1. raggiungere l infortunato; 2. valutare la situazione e fornire la prima assistenza alla persona infortunata o colta da malore fino all eventuale arrivo della Croce Rossa; 3. stimare l entità del danno e richiedere eventualmente l intervento del 118 avvertire il Posto di Chiamata dell emergenza sanitaria in corso. 19

20 PROCEDURA IN CASO DI SVERSAMENTO DI SOSTANZA LIQUIDA CORROSSIVA, TOSSICA O VISCOSA In caso di allarme per sversamento di sostanza liquida corrosiva, tossica o viscosa: In particolare in caso di rilascio di agenti pericolosi, chi assiste all evento deve: per quanto possibile, senza rischio personale, limitare il flusso dell agente (chiudendo la valvola di erogazione del gas, arginando il flusso liquido con materiale inerte, ecc.); reperire la Scheda di Sicurezza relativa all agente sversato (tale Scheda di Sicurezza deve essere sempre presente sul luogo di lavoro); aprire immediatamente le finestre del locale interessato all emergenza per assicurare una buona ventilazione; allontanarsi dal locale contaminato chiudendo le porte al fine di limitare la dispersione della sostanza in altri ambienti contigui; aiutare le persone eventualmente contaminate (per inalazione, contatto, ecc.) ad abbandonare il locale; fornire agli Addetti alla Squadra di Gestione dell Emergenza tutte le informazioni richieste; se necessario, a seguito dell elevatissima pericolosità dell evento, dare l'allarme generale agendo sui Pulsanti di emergenza. COME INTERVENIRE Fare evacuare ordinatamente i clienti ed il personale non addetto all emergenza seguendo le vie di fuga segnalate. Verificare che all interno del locale non siano rimaste bloccate persone. Presidiare l ingresso impedendo l accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza. Verificare se vi sono cause accertabili di perdita dei liquidi (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni, contenitori forati). SE SI E IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DI PERDITA Eliminare la causa della perdita. SE NON SI E IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PERDITA Telefonare ai Vigili del fuoco. Telefonare all unità sanitaria locale. Contenere ed assorbire la perdita utilizzando le tecniche, i materiali ed i dispositivi di protezione individuale previsti nelle schede di sicurezza delle sostanze pericolose. AL TERMINE DELLE OPERAZIONI DI CONTENIMENTO ED ASSORBIMENTO Lasciare ventilare il locale fino a non percepire più l odore del prodotto versato. Verificare che i pavimenti siano puliti e non scivolosi. Dichiarare la fine dell emergenza. Riprendere le normali attività lavorative. 20

21 PROCEDURA PER L EVACUAZIONE In caso di allarme tutti i lavoratori dovranno: riconoscere il segnale acustico di evacuazione; lasciare il proprio posto di lavoro curando di mettere tutte le attrezzature in uso in condizione di sicurezza fermando i macchinari e le apparecchiature, sconnettendo l energia elettrica, ed interrompendo l alimentazione di eventuali combustibili; chiudere le porte delle stanze (non a chiave) e le finestre dei locali interessati all incendio lasciando però le luci accese; sospendere, nei laboratori, qualsiasi lavoro in corso, mettendo in sicurezza le apparecchiature, gli impianti ed i prodotti pericolosi in fase di lavorazione, e solo dopo allontanarsi, rimanendo a disposizione del responsabile del laboratorio; abbandonare la zona senza indugi, ordinatamente e con calma (senza correre), e senza creare allarmismi e confusione accompagnando con sé eventuali ospiti/visitatori; in esecuzione all ordine di sfollamento tutto il personale (sono esclusi gli elementi attivi dell emergenza i cui incarichi specifici devono essere loro specificatamente descritti), deve dirigersi verso le uscite di sicurezza del settore occupato, come indicato nelle planimetrie dell emergenza esposte nelle parti comuni di ogni edificio; non portare al seguito ombrelli, bastoni, borse o pacchi voluminosi, ingombranti o pesanti; non tornare indietro per nessun motivo; non ostruire gli accessi dell edificio permanendo in prossimità degli stessi dopo l uscita; in presenza di fumo o fiamme, durante l esodo, è opportuno coprirsi la bocca ed il naso con fazzoletti, possibilmente molto umidi, per filtrare quanto più possibile l aria respirata, che sarà tanto più respirabile quanto più ci si tiene abbassati. Nel percorrere il tragitto verso l uscita può essere opportuno fermarsi qualche istante e respirare quasi a terra per riprendere energie; in presenza di calore, proteggersi anche sul capo con indumenti pesanti di lana o cotone, possibilmente bagnati, evitando i tessuti di origine sintetica; avviarsi ordinatamente ed essere presenti, dopo un periodo sufficiente, stabilito nel piano in 5 /10 minuti (che deve essere a conoscenza di tutti) in modo, che tutte le persone presenti nell edificio, comprese quelle incaricate, che devono porre in sicurezza le attrezzature ed i prodotti normalmente in uso nella propria attività, presso il punto di raccolta prestabilito. 21

22 Sono vietate le seguenti azioni: usare gli ascensori; occupare le linee telefoniche; compiere azioni a rischio per la propria incolumità; usare acqua su apparecchiature elettriche; manipolare la sostanza sversata senza essere a conoscenza dei rischi ad essa associati (ad esempio: gettarvi sopra acqua o altri solventi, assorbire il prodotto a mani nude, ecc.). 22

23 FORMAZIONE DEI LAVORATORI Tutti i dipendenti saranno istruiti sulle modalità di prova in emergenza e sulle finalità e caratteristiche del piano di emergenza interno mediante comunicazione scritta. Le persone chiave del piano di emergenza (Responsabile dell emergenza, squadra di Emergenza) dovranno conoscere i compiti a loro spettanti in emergenza. Il Responsabile dell emergenza e gli addetti alla squadra antincendio dovranno conoscere in dettaglio, per una corretta applicazione, tutte le fasi operative indicate nella procedura di emergenza in modo da potersi interconnettere ed organizzarsi adeguatamente nei momenti di pericolo. Prove simulate di emergenza Una volta l anno tutti i dipendenti saranno coinvolti in una prova generale di emergenza ed evacuazione. Il personale delle squadre di emergenza sarà coinvolto in una prova di simulazione annuale. La prova si svolgerà secondo il seguente programma: circa un mese prima della data stabilita per la prova tutti i dipendenti saranno informati tramite comunicato ufficiale. Sarà indicato il giorno della prova ma non l ora della stessa; tutte le figure previste dal piano di emergenza saranno preventivamente addestrate sulle modalità di prova con particolare attenzione alle caratteristiche e alle modalità di esodo nonché sui tempi di sfollamento previsti dagli uffici e dai magazzini. Tali tempi saranno valutati considerando una velocità di sfollamento media di 45 cm/s. Il Responsabile della emergenza dovrà sovrintendere lo sfollamento con ordine e dovrà fornire agli altri addetti le informazioni succitate per svolgere una prova di evacuazione corretta ed efficace; il giorno della prova il Responsabile dell emergenza darà l allarme generale di evacuazione di tutti i dipendenti. Il Responsabile della emergenza verificherà i tempi di esodo, che la totalità dei dipendenti partecipi all evacuazione e che vengano sfruttate adeguatamente le vie di fuga. Gli addetti alla squadra aiuteranno i dipendenti a raggiungere il punto di raccolta attraverso le vie di esodo prescritte; tutto il personale si radunerà nel punto di raccolta. Dopo circa 15 minuti, tempo necessario per i controlli, quindi dopo che la prova sia stata coronata da successo, i dipendenti potranno ritornare al proprio posto di lavoro; il Responsabile della emergenza registrerà i modi e i tempi della prova su opportuni verbali, simili a quello qui di seguito riportato, che saranno poi raccolti e depositati assieme al Registro antincendio. 23

24 PROCEDURA PER L USO DELL ESTINTORE Procedure per l uso degli estintori Tirare il fermo. Questo sblocca la leva per l utilizzo e permette all agente estinguente di uscire dall estintore. Puntare in basso. Indirizza il getto dell estintore alla base del fuoco. Schiacciare la leva. Scarica l agente estinguente dall estintore. Se rilasci la leva il getto si interrompe. Passare il getto da destra a sinistra e viceversa. Muoversi con attenzione verso il fuoco, puntando il getto dell estintore alla base del fuoco sino al suo spegnimento. 24

25 PLANIMETRIE E AGGIORNAMENTO DEL PIANO Il piano include le planimetrie nelle quali sono riportati: le caratteristiche distributive del luogo con particolare riferimento alla destinazione delle varie aree e alle vie di esodo; il tipo e l ubicazione degli impianti di estinzione; l ubicazione di cabine elettriche, gruppi di continuità, depositi di materiale pericoloso, ecc. Aggiornamento del piano Il piano verrà aggiornato ogni qualvolta necessario per tenere conto: delle variazioni avvenute negli edifici sia per quanto attiene agli edifici stessi ed agli impianti, sia per quanto riguarda le modifiche nell attività svolta di nuove informazioni che si rendono disponibili; di variazioni nella realtà organizzativa che possano avere conseguenze per quanto riguarda la sicurezza dell esperienza acquisita; delle mutate esigenze della sicurezza e dello sviluppo della tecnica e dei servizi disponibili. 25

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