VARIAZIONE DELLA RENDITA CATASTALE
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- Serafino Spina
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1 PER AVERE UNA SOLA PAROLA.. COMUNE A TUTTI. QUELLA DELL UFFICIO VARIAZIONE DELLA RENDITA CATASTALE REGOLE INTERNE DI COMPORTAMENTO In merito all accettazione delle pratiche docfa In merito alle istanze: A- Non si accettano docfa con causale richiesta di rettifica del classamento proposto. B- Non si accettano docfa in variazione che comportino l annullamento della rendita in atti con l attribuzione delle categorie fittizie F2, F3. C- Non si accettano docfa in variazione che comportino l annullamento della rendita in atti: ad esempio trasformazione in bcnc. 1. Revisione del classamento: (Art. 38 DPR 917/97) per degrado parziale. 2. Azzeramento della rendita (Art. 38 DPR 917/97) per degrado totale e permanente. 3. Revisione del classamento in autotutela 1
2 In merito all accettazione delle pratiche docfa A- Non si accettano docfa con causale richiesta di rettifica del classamento proposto ; Scheda di mancata accettazione Normativa di riferimento Non è ammesso la revisione del classamento in atti senza che sia intervenuta variazione edilizia (può essere prodotta istanza in bollo ai sensi dell art. 38 del DPR 917/86). 1- Lettera Circ del 26/09/2008 della Direzione centrale Cartografia e Catasto (stralcio) 2
3 B- Non si accettano docfa in variazione che comportino l annullamento della rendita in atti con l attribuzione delle categorie fittizie F2, F3. Per l accettazione della pratica è necessario apposita dichiarazione rilasciata dal Comune che Scheda di mancata attesti la condizione segnalata con l attribuzione della categoria proposta F accettazione Inviare preventivamente all Ufficio con istanza in carta semplice la documentazione tecnica comunale per un esame di merito. Normativa di riferimento Categorie F/3 ed F/4 1- Circ. 4/2009, 3.3 Attribuzione delle categorie fittizie F/3 ed F/4.... La scelta di istituire tali categorie fittizie, come è noto, trova ragione nella esigenza dei soggetti titolari di immobili di identificare porzioni immobiliari, che di per se stesse non costituiscono unità immobiliari, per le finalità disparate.. Nel rispetto di tale principio, che non può essere disatteso, appare necessario impartire nuove disposizioni riguardanti le porzioni derivanti da unità immobiliari già censite, che non possono essere, in nessun caso, dichiarate in categoria fittizia e quindi ricondotte ad una condizione di assenza di rendita catastale. Eccezione per l utilizzo della categoria F4 all ipotesi di interventi rivolti a ridefinire radicalmente gli organismi edilizi ai sensi dell art. 3 comma 1d del Dlgs. 6/06/2011 n. 380, cioè in presenza di una pratica edilizia depositata in Comune. Categoria F/2 Numerose sono le note della ex Direzione Centrale del Catasto che ci si limita ad elencarle: 1- C3/2218 del 26/03/1997; 2- C3/495 del 8/07/1997; 3- C3/867 del 8/10/1997; 4- C3/494 del 11/12/1997; 5- C3/951 del 22/10/1998; 3
4 che in sentesi (cfr C3/867 del 8/10/1997) portano ad asserire: e fanno presente che per le u.i. in banca dati si possono verificare le seguenti ipotesi: a) Inagibilità temporanea (ad es. lavori di ristrutturazione). non sono ammesse denunce di variazione, o istanze, per proporre diminuzione della rendita. b) Inagibilità permanente (ad es. degrado parziale dell immobile) se il reddito effettivo differisce dalla rendita catastale per oltre il 50%, e per un periodo di almeno un triennio, la parte presenta istanza in bollo, corredata da certificazione comunale attestante l inagibilità parziale, per la diminuzione della rendita. c) Inagibilità permanente (ad es. degrado totale dell immobile) la parte presenta istanza in bollo, corredata da certificazione comunale attestante l inagibilità totale, per l azzeramento della rendita; nelle mutazioni si apporrà l annotazione: unità dichiarata permanentemente inagibile dal Comune di. con nota comunale prot. n.. del. (cfr nota prot. C3/867 del ) C- Non si accettano docfa in variazione che comportino l annullamento della rendita in atti: ad esempio trasformazione in bcnc 4
5 In merito alle istanze: tipo Tipologia Bollo Motivazione / Allegati L istanza deve essere motivata Contenuti e trattazione Revisione del 1 classamento: (Art. 38 DPR 917/97) per degrado parziale SI nell esame dell istanza è da valutare Il reddito lordo effettivo: costituito dai canoni di locazione risultanti dai relativi contratti; in mancanza di questi, e' determinato comparativamente ai canoni di locazione di unità immobiliari aventi caratteristiche similari e ubicate nello stesso fabbricato o in fabbricati viciniori. L istanza viene esaminata da una Commissione (3 componenti, tra cui il Direttore) che potrà: 1. accogliere la richiesta disponendo un nuovo classamento che sarà notificato nelle forme di rito con valore dalla messa in atti dello stesso; 2. respingere l istanza. 5
6 All istanza deve essere allegata la dichiarazione del Comune che attesti lo stato. 2 Azzeramento della rendita: (Art. 38 DPR 917/97) per degrado totale e permanente NO* L istanza e la documentazione viene esaminata da una Commissione interna (3 componenti, tra cui il Direttore): 1. se non idonea la documentazione, respingerà la richiesta; 2. se ritenuta idonea, inviterà la parte a presentare una variazione Docfa, con causale altro : VARIAZIONE NEL CLASSAMENTO, per la costituzione di un F/2 o F/3, allegando l elaborato planimetrico e la dichiarazione del Comune, e si procederà alla annotazione ali atti: unità dichiarata permanentemente inagibile dal Comune di. con nota comunale prot. n.. del. unità dichiarata in corso di costruzione dal Comune di. con nota comunale prot. n.. del. L istanza viene richiesta in carta semplice perché non potendo l Ufficio azzerare la rendita agli atti, chiede la presentazione del Docfa che sconta i diritti catastali di 50,00. 6
7 Circolare 11/2005: Esercizio dell autotutela nel settore catastale Effetti dell autotula L Avvocatura Generale dello Stato affronta l aspetto dell armonizzazione dell istituto dell autotutela con i principi contenuti nell art. 21-nonies della L. 7 agosto 1990, n. 241, così come introdotto dall art. 14 della legge 11 febbraio 2005, n. 15, che stabilisce: Il provvedimento amministrativo illegittimo può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati, dall'organo che lo ha emanato, ovvero da altro organo previsto dalla legge. Quindi 3 Revisione del classamento in autotutela NO nell esercizio dell autotutela in materia catastale è fondamentale una preliminare valutazione e comparazione tra l interesse pubblico all annullamento e gli altri interessi secondari pubblici e privati eventualmente coinvolti Valutazione che comporta in primo luogo dovrà essere ponderata, con riferimento all interesse generale, la finalità di una corretta operazione di accatastamento, nel rispetto cioè delle regole generali dell estimo, interesse che, come tale, prescinde da quello specifico dell Ente Territoriale, eventuale beneficiario del gettito proveniente dal tributo locale in secondo luogo con riferimento al parametro del termine ragionevole avrà efficacia preclusiva all esercizio dell annullamento in autotutela, il decorso di uno spazio temporale tale da avere determinato situazioni ormai consolidate 7
8 Conclusioni In tale contesto appare significativo distinguere tra errori: oggettivamente evidenti e rilevabili (quali quelli relativi alla mera individuazione della consistenza), per i quali è opportuno procedere comunque alla rimozione, connessi a peculiari valutazioni estimali (correlate alla inevitabile alea del giudizio tecnico), per i quali il consolidamento delle situazioni può consigliare una maggiore cautela nell adozione dell eventuale atto di rettifica. Istanze in autotutela - casistica 1. Verifica della consistenza (ribadita dalla Circ. 11/05) 2. Verifica della rendita catastale attribuita con procedura di classamento automatico (Lettera-Circolare n.3/3378 del 3/10/1991 della ex Direzione Generale del Catasto: Qualora i classamenti derivanti dall applicazione della procedura dovessero risultare non congruenti con le ordinarie risultanze conseguenti agli usuali criteri utilizzati, si potrà applicare il disposto del comma 21, art.4, D.L. 19/12/1984, n. 853,convertito con legge 17/02/1985, n. 17, che consente la revisione della consistenza, della categoria e della classe per le unità immobiliari classate senza sopralluogo.); 3. Verifica della rendita delle u.i. delle categorie D/E per le quali il D.M. 20/01/90 (revisione degli estimi del catasto edilizio urbano) ha provveduto al solo aggiornamento della rendita con idoneo coefficiente di rivalutazione all epoca censuaria 1988/89 e non per stima diretta (Circ. n. 2 della ex 09/01/1990 della Direzione Generale del Catasto); 4. Verifica della rendita, ai sensi dell art. 43 comma 5, L. n. 388 del 23/12/2000, relativa alla vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Si tratta della possibilità di rettificare in diminuzione la rendita di un alloggio per confronto con altre u.i. analoghe.(si veda la Circ. 5/05 del 23/05/2001); 8
9 5. Verifica della rendita catastale ai fini ICI, richiesta dal Comune ai sensi dell art. n. 3 comma 58, Legge n. 662 del 23/12/1996: chiede all Ufficio tecnico erariale la classificazione di immobili il cui classamento risulti non aggiornato ovvero palesemente non congruo rispetto a fabbricati similari ; 6. Verifica della rendita catastale attribuita da altri Uffici nell ambito del piano di recupero arretrato R.A. 98/99; 7. Verifica della rendita catastale a seguito dell ordinaria attività di notifica da parte dell Ufficio (obbligo previsto nello Statuto del Contribuente). Occorre evidenziare che l istanza di autotutela non riapre in nessun caso i termini di impugnativa degli atti di accertamento catastale nell ambito di un giudizio tributario (sentenza Suprema Corte n. 247 del 1 luglio 2003, depositata il 12 gennaio 2004); 8. Duplicazione di accatastamento 9
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