SCOPO MUTUALISTICO NELLE SOCIETÀ COOPERATIVE
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- Niccolina Serra
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1 SCOPO MUTUALISTICO NELLE SOCIETÀ SOMMARIO SCHEMA DI SINTESI DETERMINAZIONE DELLA MUTUA- LITÀ PREVALENTE REQUISITO GESTIONALE REQUISITO FORMALE ESEMPI DI CALCOLO Art e segg. Codice Civile - L , n Art. 150-bis D. Lgs , n. 385 (Testo Unico Bancario) - L , n D. Lgs , n Studio Consiglio Nazionale Notariato , n. 4/2005/t L elemento fondamentale che contraddistingue le cooperative dalle altre società di capitali è costituito dallo scopo mutualistico. La definizione del concetto di mutualità, però, non è agevole, in quanto il Codice Civile, anche dopo la riforma, non ne fornisce una. Occorre, a tal fine, fare ricorso alla definizione proposta a livello dottrinale, che individua l essenza della mutualità nello scopo di fornire beni, servizi e/o lavoro, ai propri membri a condizioni più favorevoli di quelle che otterrebbero normalmente sul mercato. Si offre, pertanto, una analisi sintetica dei requisiti da considerare, al fine di verificare la prevalenza della mutualità delle forme di società cooperativa. SCHEMA DI SINTESI NOZIONE DEL CODICE CIVILE La definizione di scopo mutualistico non è fornita dalla nozione di cooperativa fornita dal Codice Civile. RIFORMA SOCIETARIA Conferma la centralità dello scopo mutualistico nella qualificazione delle società cooperative, ma non chiarisce espressamente in che cosa consista lo scopo mutualistico. Le ragioni stanno nella difficoltà di definire in maniera esaustiva il concetto di mutualità e nella preoccupazione che una definizione troppo precisa possa limitare lo sviluppo del movimento cooperativo. DI LAVORO Il vantaggio mutualistico consiste nella possibilità di offrire condizioni di lavoro più vantaggiose rispetto a quelle che offrirebbe il mercato. AGRICOLE DI CONFERIMENTO Gestiscono alcune fasi della lavorazione e/o trasformazione dei prodotti conferiti dai soci, per consentirne il collocamento sul mercato a condizioni migliori. EDILIZIE Vengono costituite al fine di associare persone di professioni e condizioni per consentire loro l acquisto di un abitazione in proprietà o in affitto, a condizioni migliori rispetto al mercato. DI CONSUMO Forniscono beni e servizi ai soci a condizioni più favorevoli di quelle presenti sul mercato, in riferimento al rapporto prezzo/qualità. SOCIALI Hanno lo scopo di perseguire l interesse generale della comunità alla promozione umana e all integrazione sociale dei cittadini. 39
2 DETERMINAZIONE DELLA MUTUALITÀ PREVALENTE DISCIPLINA DELL ATTIVITÀ MUTUALISTICA Contenuto dello Statuto Appositi regolamenti Lo statuto della cooperativa deve stabilire le regole per lo svolgimento dell attività mutualistica. Art. 2521, c. 2 Codice Civile Generalmente lo statuto si limita ad illustrare lo scopo della cooperativa, rinviando ad appositi regolamenti la disciplina specifica dell attività mutualistica. TIPI DI Mutualità pura Mutualità prevalente Mutualità non prevalente La cooperativa viene definita a mutualità pura quando l attività è rivolta esclusivamente ai soci. La riforma non attribuisce particolari effetti o conseguenze alla mutualità pura, applicando a questa forma la disciplina vigente per la cooperativa a mutualità prevalente. zione ante riforma: le cooperative avevano la possibilità di agire nei confronti di terzi anche in carenza di una specifica previsione dell atto costitutivo. zione dopo la riforma: per poter esercitare la propria attività anche nei confronti di terzi occorre che l atto costitutivo lo preveda espressamente. Qualora ciò non avvenga la cooperativa dovrà operare esclusivamente a favore dei propri soci. In conseguenza di una libera scelta statutaria, non sono tenute ad uniformarsi ai requisiti previsti per la mutualità prevalente. Di conseguenza, sono escluse dalle agevolazioni previste per le cooperative a mutualità prevalente. In tutti e tre i tipi si riscontra il requisito della funzione sociale. ELEMENTI PER LA DETERMINAZIONE DELLA MUTUALITÀ PREVALENTE Le cooperative a mutualità prevalente si distinguono da quelle diverse per il rispetto di 2 ordini di requisiti:.. requisito di tipo gestionale L attività caratteristica della cooperativa deve svolgersi per più del 50% nei confronti dei soci... requisito di tipo formale Lo statuto della cooperativa deve contenere specifiche clausole di non lucratività. 40
3 REQUISITO GESTIONALE MUTUALITÀ PREVALENTE In base alla definizione del Codice Civile Elementi per il calcolo della prevalenza L art del Codice Civile definisce come cooperative a mutualità prevalente:.. quelle che svolgono la loro attività prevalente in favore dei soci, consumatori o utenti di beni o servizi;.. quelle che si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività, delle prestazioni lavorative dei soci;.. quelle che si avvalgono prevalentemente, nello svolgimento della loro attività, degli apporti di beni o servizi da parte dei soci. Gli elementi da mettere a confronto per il calcolo sono individuati con precisione nel primo comma dell art. 2513, con riferimento a specifiche voci di bilancio. La norma obbliga le cooperative a fornire un adeguata informativa in sede di redazione del bilancio, anche in merito alla prevalenza. CALCOLO DELLA PREVALENZA A SECONDA DEI TIPI DI COOPERATIVA Al fine di determinare la prevalenza dello scopo mutualistico, occorre provvedere a verifiche matematiche sui valori contabili che, di seguito, evidenziamo in riferimento alle voci di bilancio riclassificato secondo la IV direttiva CEE. di consumo e di utenza La mutualità è data dalla possibilità di acquisto, da parte dei soci, dei beni e/o dei servizi forniti dalla società. Il valore di riferimento è costituito dalla voce relativa ai ricavi caratteristici. Ricavi da vendite e prestazioni A1 soci A1 tot di lavoro La determinazione della prevalenza è subordinata alla verifica della tipologia di contratto (lavoro subordinato, collaborazione, contratto d opera, prestazione di servizi). Essa determina la voce del conto economico da prendere in considerazione (B9 se il contratto è di lavoro subordinato; B7 negli altri casi). Il D. Lgs. 310/2004, correttivo alla riforma societaria, ha precisato, integrando l art. 2513, lett. b), che nel computo della prevalenza, nelle cooperative di lavoro, sono ricomprese anche le forme di apporto mutualistico diverse da quelle di lavoro subordinato (ad esempio: collaborazioni e lavoro autonomo). Costo del lavoro Costo della prestazione di servizi ricevuti B9 soci B9 tot oppure B7 soci B7 tot di conferimento Lo scambio mutualistico si realizza attraverso l acquisizione da parte della cooperativa dei beni/merci prodotti dai soci. Occorre, pertanto, riferirsi alla voce di bilancio relativa all acquisto di merci e materie prime. Costo dei beni conferiti B6 soci B6 tot 41
4 CALCOLO DELLA PREVALENZA A SECONDA DEI TIPI DI COOPERATIVA (segue) agricole Il metodo di calcolo non è basato su valori contabili ma sul rapporto fra le quantità o il valore dei prodotti conferiti dai soci e le quantità o il valore dei prodotti acquisiti. Formule Quantità dei prodotti conferiti dai soci Quantità totale dei prodotti oppure Valore dei prodotti conferiti dai soci Valore totale dei prodotti Tale tipo di cooperativa è ulteriormente avvantaggiata in quanto, fra i due indici, può scegliere il più vantaggioso. di servizi Si valutano le prestazioni di servizi fornite dai soci a favore della società, con riferimento, pertanto, alla voce B7 del conto economico. Costo prestazione servizi ricevuti B7 soci B7 tot miste Per dimostrare la prevalenza della mutualità devono provvedere al calcolo della media ponderata degli indici sopra esposti relativamente alle diverse gestioni mutualistiche ivi presenti. CASI PARTICOLARI sociali Banche di Credito Cooperativo Studio Cons. Naz. Notariato n. 4/2005/t A causa della particolare rilevanza sociale, sono esonerate dall onere di dimostrare la mutualità prevalente, a condizione che rispettino le norme contenute nella L , n Inizialmente escluse dall ambito di applicazione della riforma societaria, vi sono state ricomprese dal decreto correttivo (D. Lgs. 310/ 2004). Devono quindi rispettare i requisiti gestionale e formale per la mutualità prevalente. Devono erogare il credito prevalentemente ai soci (nei casi di autorizzazione della Banca d Italia la prevalenza può essere derogata senza perdita dei benefici fiscali). Devono inserire nello statuto le clausole di cui all art Codice Civile. Banche popolari Studio Cons. Naz. Notariato n. 4/2005/t A seguito della riforma è, in ogni caso, esclusa la mutualità prevalente. La presenza nello statuto delle clausole di non lucratività e lo svolgimento dell attività prevalentemente nei confronti dei soci non assumono rilevanza ai fini della mutualità prevalente. Consorzi Agrari Si applicano le norme vigenti alla data di entrata in vigore della L. Delega 366/2001 e non le nuove norme civilistiche. 42
5 REQUISITO FORMALE MUTUALITÀ PREVALENTE Previsioni statutarie Soci finanziatori L atto costitutivo o lo statuto devono contenere specifiche previsioni di non lucratività:.. divieto di distribuire i dividendi in misura superiore all interesse massimo dei buoni postali fruttiferi, aumentato di due punti e mezzo rispetto al capitale effettivamente versato;.. divieto di remunerare gli strumenti finanziari offerti in sottoscrizione ai soci cooperatori in misura superiore a due punti rispetto al limite massimo previsto per i dividendi;.. divieto di distribuire le riserve fra i soci cooperatori;.. obbligo di devoluzione, in caso di scioglimento della società, dell intero patrimonio sociale, dedotto soltanto il capitale sociale e i dividendi eventualmente maturati, ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo della cooperazione. Non è prevista alcuna limitazione nella remunerazione degli strumenti finanziari di cui siano sottoscrittori i soci finanziatori. Nei loro confronti non trova applicazione il divieto di distribuzione delle riserve. PERDITA DELLA QUALIFICA La cooperativa perde la qualifica di cooperativa a mutualità prevalente quando, per due esercizi consecutivi, non rispetti il requisito gestionale, ovvero quando modifichi le previsioni statutarie di cui all art In questo caso, sentito il parere del revisore esterno, ove presente, gli amministratori devono redigere un apposito bilancio, da notificarsi entro 60 giorni dalla approvazione al Ministero delle Attività Produttive. Art octies, c. 2 Codice Civile ESEMPI DI CALCOLO Esempio n. 1 Nell esempio sotto riportato viene rappresentata la verifica della prevalenza dell attività mutualistica di una cooperativa di lavoro, nella quale i prestatori di lavoro intrattengono un rapporto di lavoro dipendente. La verifica è effettuata calcolando l indice relativamente alla voce B9 del conto economico, che ricordiamo essere:.. indice B9 soci B9 totale Dati rilevanti Conto economico B) Costi della produzione 9) Costo per il personale a) Salari e stipendi I Salari e stipendi soci II Salari e stipendi terzi b) Oneri sociali I Oneri sociali soci II Oneri sociali terzi c) Trattamento di fine rapporto I Tfr soci II Tfr terzi Calcolo della prevalenza ,61% Essendo il valore dell indice superiore al 50%, il requisito gestionale si intende soddisfatto. 43
6 Esempio n. 2 Nell esempio sotto riportato viene rappresentata la verifica della prevalenza dell attività mutualistica di una cooperativa agricola. La verifica è effettuata calcolando gli indici sulle quantità di beni conferiti e sul valore degli stessi, che ricordiamo essere:.. quantità di prodotti conferiti:.. valore dei prodotti conferiti: Quantità dei prodotti conferiti dai soci Quantità totale dei prodotti Valore dei prodotti conferiti dai soci Valore totale dei prodotti Dati rilevanti Quantità di prodotti conferiti dai soci: Quantità totale dei prodotti conferiti: Valore dei prodotti conferiti dai soci: Valore totale dei prodotti conferiti: Calcolo della prevalenza Rapporto qualità Rapporto valore ,00% 55,55% Essendo il valore di uno dei due indici superiore al 50% e stante la possibilità di scelta dell indice più favorevole, il requisito gestionale si intende soddisfatto. Esempio n. 3 Nell esempio sotto riportato viene rappresentata la verifica della prevalenza dell attività mutualistica di una cooperativa mista di consumo e di servizi. La verifica è effettuata mediante la media ponderata degli indici relativi alle diverse gestioni, che ricordiamo essere i seguenti:.. indice per cooperative di consumo.. indice per cooperative di servizi A1 soci A1 totale B7 soci B7 totale Dati rilevanti Conto economico A) Valore della produzione 1) Ricavi di vendite e prestazioni d) Ricavi delle vendite verso soci e) Ricavi delle vendite verso terzi B) Costi della produzione 7) Costo per servizi a) Servizi dei soci b) Servizi di terzi Calcolo della prevalenza ( ) ,14% Essendo il valore dell indice inferiore al 50%, il requisito gestionale non si intende soddisfatto. 44
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