Classificazione barche da pesca Alberto Sottocornola

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1 Quando si disegna una nuova barca, tutto il suo sviluppo si orienta alla funzionalità, al tipo di carico che trasporterà e che tipo di pesca si desidera realizzare. Esistono delle classificazioni di base, e alcune sub-classificazioni si fondano più sulle funzioni. Per esempio, una traina può essere classica o a rampa che però a sua volta può essere per il fresco o il congelato e può essere a fattoria oppure no. Nel caso della pesca non occorre, come nel caso delle navi da carico (vedi articolo Classificazione delle Barche I ), dove è più difficile stabilire una classificazione chiara, salvo in casi molto concreti, conseguenza della tendenza alla polivalenza, si hanno questi tipi di barche per la pesca. Andiamo a vedere le referenze, almeno dei tipi più importanti di barche che si dedicano alla pesca. Non ho tenuto in conto quelle piccole barche che battono in prossimità dei porti locali e che possono essere classificati come pescherecci di sotto costa. Tonnare. Sono le regine della pesca. Con i loro 100 m. e più di lunghezza e molto costose si tratta delle più grandi, belle, barche che si dedicano alla pesca. Come il nome indica la sua unica attività è la pesca del tonno nella fascia tropicale di tutti gli oceani del mondo, mediante reti a cerchio. La tecnica consiste, una volta scoperto il banco, recingerlo con grandi reti che sono tirate con una pesante e potente barca di acciaio. Queste tonnare possono congelare e lavorare fino a 200 ton./giorno in 18 botti di congelato di 2000 e fino a 3000 m3 di capacità totale. Salvo per avaria o carenaggio queste barche hanno pochi periodi di riposo. Altre navi si incaricano di portare i rifornimenti, dare il cambio all'equipaggio e ritirare il tonno per mandarlo alle fabbriche per la lavorazione. Le tonnare più grandi e più abbondanti sono di origine Bermeane e costruite in Spagna. Pag.1-5

2 L'identificazione è facile, si tratta di una barca stilizzata, con la prua slanciata e una poppa a forma di rampa da dove imbarca il pescato, e si stiva mentre non sta tirando la rete, ( si può vedere nella prima foto). Un grande albero centrale con una coffa da dove si vigila la presenza del tonno e un puntale addossato a questa che supporta l'argano idraulico o yo-yo che ritira la rete sulla coperta. La coperta (in cima al ponte) ha una piattaforma per l'atterraggio dell'elicottero. Questo elicottero è incaricato di scoprire i banchi di tonno, dunque oggigiorno si impiegano tecniche più efficienti e meno costose. Il 60% delle catture di tonni pescati nel pacifico orientale sono di banchi di pesci associati con i delfini. Questa associazione non si sa molto bene a che si deve, però si suppone che sia la conseguenza di utilizzare gli stessi banchi di pesce per la loro alimentazione. La realtà è che si possono incontrare fino a 1500 esemplari nel medesimo banco mescolati con i tonni. Una particolarità recente nella pesca di questo tonno chiaro chiamato Yelow-fin (pinna gialla) è d' includere all'equipaggio di pesca una lancia veloce turbo jet che si incarica di dirigere i delfini e i tonni, come un cane pastore dirige il gregge, al centro della rete, così come fare uscire i delfini intrappolati. Da qui le marche che si commercializzano con la dicitura Salva Delfini. Rastrellatrici a strascico. Questo tipo di barca è la più prolifera e come il suo nome indica, il suo procedimento di pesca avviene mediante il rastrellare di una grande rete. Questa rete è tirata in coppia con un'altra barca. Attualmente ci sono rastrellatrici che tirano da due fino a tre reti, il che presuppone di disporre di una potenza enorme. Ci sono due tipi di base, le classiche e quelle a rampa. Le prime hanno una poppa rotonda e verso la metà della nave ci sono le macchine da tiro, e una gru che recupera il pescato. Delle rastrellatrici le seconde, sono caratterizzate e molto facili da identificare, dalla forma della poppa, mediante la loro struttura è il ponte stesso della rampa che s'incarica di guidare i cavi della rete. Pag.2-5

3 Alcune rastrellatici a rampa (Rampere) hanno un secondo ponte più a prua, che si utilizza per levare la rete e scaricare il pescato. Le rampere sono le più numerose. Tutte le rastrellatrici hanno a sua volta una sub classificazione secondo se sono tangonere, congelatrici, fattoría e al fresco. Le tangonere sono navi rastrellatrici che portano due appendici, una a babordo e una a tribordo che sono articolate per aprirle quando si richiede che le reti abbiano una maggiore superficie di raccolta. Si dedicano alla pesca dei frutti di mare, dei gamberi e degli sgombri. Le congelatrici sono quelle attrezzate per congelare nelle lunghe battute di pesca, mentre quelle a pesce fresco non congelano e rientrano in porto dopo pochi giorni. Le barche fattoria lavorano il pescato. Il pesce si pulisce, confeziona e si congela a bordo. Nella foto una delle rastrellatrici più grandi del mondo con 143 m. di lunghezza. E' a fattoria e la speciale particolarità di questa barca è che recupera il pescato mediante una succhiatrice che ha a poppa che assorbe il pescato fino alla coperta di processamento mentre l' acqua torna al mare. Pag.3-5

4 Palamite Sono barche specializzate nella pesca mediante palamiti. Questo tipo di pesca consiste nella collocazione di un numero di ami annodati su un cavo principale che si lancia in mare e a secondo del metodo di pesca questi palamiti si posizionano su il fondo, o in superficie o a mezza profondità. E' il metodo di pesca più selettivo ed ecologico e pensare che può arrivare fino a 100 chilometri di lunghezza. Le palamite hanno una apertura laterale che rompe la linea della murata da dove il palamite è lanciato (e recuperato). Queste barche hanno una sub-classificazione simile alle rastrellatrici. Accerchiatici Questo tipo di nave pesca lavorano accerchiando e da qui il nome. La nave stende la rete e fa una manovra che gli permette di accerchiare il nucleo della pesca, e recupera la rete dalla parte inferiore. Un palo o attualmente una gru idraulica recupera la rete. S'identificano per avere la plancia al centro, una coperta a prua sgombra o ripartita mediante vari recinti per ospitare le casse di legno che contengono il pescato. Hanno potente lampara a poppa per attrarre il pesce in superficie concentrandolo e accerchiarlo. A differenza delle tonnare queste barche pescano con esca viva. Un vivaio mantiene l'acciuga viva, preventivamente pescata, agganciata all'amo e lanciata in prossimità del branco quando il tonno si avvicina. Pag.4-5

5 Sono classiche e si caratterizzano principalmente per avere due caratteristiche, da 4 a 6 vivai (un cassone sopra la coperta ca. 70 / 80 cm.), e un braccio che guida il recupero della rete. Bassine Sono piccole barche che operano in prossimità della costa. Pescano il fresco mediante reti, palamiti e altri sistemi. Sono abituali in tutti i porti e sono di aspetto e caratteristiche molto differenti le une con le altre. Rielaborato e tradotto da Pagina personal de José González Álvarez gonzalva@ya.com Pag.5-5