80 ANNI DI STORIA TUTTA AL FUTURO

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1 80 ANNI DI STORIA TUTTA AL FUTURO Una storia infinita, iniziata il secolo scorso e che ancora oggi continua. Era l'anno 1934, per la cronaca il 25 aprile, quando venne fondata la "Società Anonima Cervino" (allora si chiamava così) da alcuni imprenditori piemontesi (unico valdostano Luigi Bich), tra cui gli Ingegneri Dino e Aldo Lora Totino e il Commendatore Trabaldo Togna, biellesi e industriali del filato. Fino a quel tempo la conca del Breuil era soltanto meta estiva di alpinisti attratti dal Cervino: lo sci stava nascendo e i pendii attorno al Breuil, agli occhi del Conte Dino (diminutivo di Secondino, il suo vero nome di battesimo) Lora Totino (Pray 1900, Torino 1980) sembravano ideali per questo genere di sport che di anno in anno cresceva in numero di appassionati. CONTE DINO LORA TOTINO Così la figlia, Maria Alda, racconta perché suo papà scelse proprio questo luogo per costruire i primi impianti, tra cui la funivia, inaugurata il 2 agosto del 1936, che avrebbe collegato Cervinia con Plan Maison, dando il via a quello che negli anni futuri sarebbe poi diventato uno tra i più grandi domaines skiables del mondo: "Aveva una grande passione per la montagna sin da giovane. E in sella alla sua motocicletta gli piaceva girare per le vallate alpine. Conosceva benissimo la Svizzera e le sue località, in particolare St. Moritz, dove spesso andavamo in vacanza. Era attratto, come imprenditore, dal fatto che questa stazione dell'engadina avesse una doppia stagionalità, estiva e invernale. Suo nonno, Giovanni Secondo Lora Totino, anche lui Secondino, ma di soprannome, quando era piccolo spesso gli aveva parlato del Breuil poiché lì, in estate, pascolavano diversi greggi di pecore che dal biellese arrivavano fino alla Valle del Cervino per la qualità delle erbe. Da grande, ricordando i racconti del nonno, decise di visitare di persona la conca del Breuil e subito, da coraggioso imprenditore quale era, capì le potenzialità del luogo, ideale per un turismo sia invernale che estivo. Iniziò così il suo legame con Cervinia, con la realizzazione di funivie, all epoca considerate all'avanguardia."

2 E l'impresa, ancora oggi riconosciuta come tale da un punto di vista ingegneristico, fu proprio la prima funivia del "Cervino", che univa Cervinia a Plan Maison (1936), e successivamente Cime Bianche con Plateau Rosà, raggiungendo quota mt. Quest ultimo tronco, inaugurato il 4 marzo 1939 alla presenza del futuro Re d'italia Umberto II (allora Principe di Piemonte), rappresentava per l'epoca una vera sfida, poiché con un'unica campata si affrontava il grande sbalzo che portava in cima al ghiacciaio. Necessitava di audacia e di approfonditi calcoli matematici. Racconta la figlia: "Mio padre voleva assolutamente realizzare questo impianto per collegare Cervinia con Zermatt, unire sciisticamente parlando due nazioni. Ero bambina e quello che ricordo è che il babbo era riuscito addirittura a far spostare il confine svizzero per poter costruire la stazione d'arrivo in piano. In aggiunta cambiò il nome da Testa Grigia a Plateau Rosà, ritenendo quest'ultimo più... commerciale, allegro, facile da ricordare." Un dato tecnico per rendere ancora oggi "omaggio a quell'impresa" soli 7 minuti per raggiungere Cime Bianche da Plan Maison ed altrettanti per arrivare a Plateau Rosà, particolarità che ne faceva l'impianto più moderno, oltre che il più alto, in Italia e, sicuramente, d Europa. FUNIVIA BREUIL-PLAN MAISON 1936 FUNIVIA PLATEAU ROSA 1939 Con l'entrata in guerra dell'italia, gli anni dal '40 al '45 segnarono un brusco arresto delle attività imprenditoriali legate agli impianti del Breuil, attività che ripresero subito dopo il conflitto mondiale, con la costruzione delle prime sciovie in Cervinia paese e a Plan Maison. Ma il "Conte di Cervinia" (il titolo era vero, il suo era un casato nobile) aveva un altro sogno nel cassetto: una funivia che collegasse Plan Maison con il Furggen (mt ), con una pista che fosse leggendaria quanto l'ormai conosciuta e praticata discesa del "Ventina" (da Plateau Rosà a Cervinia paese). Dagli archivi della Società si legge che il progetto nacque nell'estate del 1950 ed è firmato dall'ingegnere Vittorio Zignoli. Si tratta di una campata unica (cioè con nessun pilone di sostegno), lunga ben mt. e con un dislivello di 940 mt., per quel tempo da Guinness dei primati. La funivia venne inaugurata il 25 dicembre del 1952 e funzionò sino al Cabine da 25 persone ed una portata oraria di 240 persone: questa del Furggen doveva, però, essere la prima tappa per arrivare, con un'altra ardita funivia, in vetta al Cervino; progetto poi abbandonato non soltanto per i costi altissimi ma per la decisa opposizione anche degli ambientalisti di allora. La stazione d'arrivo della funivia del Furggen, progettata dall'architetto Carlo Mollino, geniale quanto Lora Totino, visionario ed appassionato anch'egli di sfide (il cui nome a Cervinia fu legato alla "Casa del Sole", primo esempio di urbanizzazione in montagna), aveva la prerogativa di essere letteralmente ancorata alla roccia con piattaforme di appoggio e si proponeva, alla vista, con una costruzione a sbalzo per evitare cedimenti. Mollino, per l'occasione, si dedicò pure al disegno dei mobili. Sulla terrazza del

3 Furggen venne in seguito collocato l'altare regalato negli anni sessanta da Renato Rascel (sciatore appassionato e frequentatore del Breuil) a Don Vietto, allora parroco di Cervinia. La signora Lora Totino ricorda così quel periodo: "mio papà cercava un'altra via per raggiungere sci ai piedi Zermatt, in aggiunta alla classica discesa da Plateau Rosà. Inoltre, voleva un'alternativa in più per arrivare a Cervinia, anche dall'altra parte del Ventina, e sotto la parete sud del Cervino." CARTOLINA D EPOCA FUNIVIA FURGGEN Sempre in quegli anni vennero realizzate le due sciovie del Cristallo (poi Cielo Alto) e del Bardoney, sostituite negli anni settanta con seggiovie biposto. Nel 1961, con il continuo crescere di sciatori, venne raddoppiata la linea funiviaria "Plan Maison - Cime Bianche - Plateau Rosà" e quattro anni dopo, nel 1965, una seconda funivia (inaugurata il 1º luglio) collegò Cervinia con Plan Maison, raddoppiando la portata oraria. Cielo Alto e Lago Blu, con le omonime seggiovie (la prima, ancora oggi, in funzione) negli anni settanta divennero frequentate zone sciistiche del sempre più esteso comprensorio di Cervinia. Sulle piste di Cielo Alto si svolsero, in quegli anni, gare di Coppa del Mondo di sci alpino e di Hot Dog, quello che oggi è comunemente chiamato freestyle. Il 1982 è un'altra data storica per gli impianti di Cervinia: venne realizzato il collegamento con la vicina stazione di Valtournenche tramite la sciovia Gran Sometta: di fatto nacque già allora il "Cervino Ski Paradise", immenso comprensorio nazionale e internazionale conosciuto oggi in tutto il mondo.

4 Dopo la metà degli anni ottanta la funivia "Breuil-Plan Maison 1" (così era chiamata, delle due, la funivia più datata ) venne sostituita con l'attuale cabinovia a 6 posti, in affiancamento all'altra funivia per Plan Maison. Nel 1988 fu realizzata la telecabina a 12 posti Plan Maison - Cime Bianche Laghi che, con una lunghezza di oltre 2 km., una velocità di 5 mt. al secondo ed una portata oraria di persone, che collega oggi le due sponde orografiche della conca del Breuil, facilitando il trasferimento di sciatori e turisti da una zona all'altra del comprensorio (Plan Maison-Ventina). Venne pure costruita la seggiovia del Goillet, tuttora funzionante (zona Ventina - Cime Bianche). TELECABINA 6 POSTI TELECABINA 12 POSTI Anche il 1991 fu un anno importante per la società impianti Cervino: venne infatti inaugurata la nuova linea di collegamento con Plateau Rosà, grazie alla moderna funivia da 140 posti (allora la più grande d'italia) con partenza da Cime Bianche Laghi e posizionata all'arrivo della telecabina a 12 posti, oggi resa ancora più d impatto estetico grazie ad un designer avveniristico delle sue due cabine, dotate di vetri panoramici che consentono, durante tutta la risalita, una visione a 360º dell'intera conca del Breuil e del Cervino.

5 NUOVA FUNIVIA PLATEAU ROSA Nel 1995 venne smantellata la sciovia Bontadini, sostituendola con l'omonima seggiovia e, nei tre anni a seguire, furono costruite, in successione, le seggiovie Fornet e Plan Maison, rimpiazzando gli ormai datati skilift. Con questo trittico di impianti quadriposto ad ammorsamento automatico, con cupole di protezione e tuttora in funzione, migliorò sensibilmente, per portata oraria, il collegamento con la Svizzera, anche attraverso il passo del Teodulo. PLAN MAISON ANNI PLAN MAISON OGGI

6 Nel frattempo, nel 1999, la Cervino S.p.A. acquisì la società Cretaz Valfurgenn s.r.l. con le sciovie del Cretaz. Nel terzo millennio, e, più precisamente, nel 2006, vennero costruite altre due seggiovie, Cretaz e Campetto e, nel 2009, l'esaposto Pancheron (che sostituì le seggiovie Plan Torrette e Rocce Nere degli anni '70), la prima ad essere dotata di sistema di sicurezza anti-scivolo per i bambini e munita sempre di cupole di protezione. Servendosi degli impianti Cretaz e Pancheron, oltre a raggiungere Plan Maison dal centro paese di Cervinia, è possibile sfruttare al meglio l'intera zona sciistica denominata "Città delle pietre", laddove sembra di toccare il Cervino con un dito. La seggiovia Pancheron rappresenta anche il primo impianto realizzato dalla nuova gestione della società "Cervino S.p.A.", acquistata (30 settembre 2008) per opera della Regione Autonoma Valle d'aosta dalla famiglia Cravetto (storici proprietari fin dagli anni sessanta). La stessa Regione il 1º maggio 2012 acquisì anche gli impianti di Valtournenche (ex società "Cime Bianche S.p.A.") ed il 31 maggio 2013 quelli delle ex-società "SIRT di Torgnon"e "Chamois Impianti", incorporandoli nella "Cervino S.p.A." SEGGIOVIA PANCHERON L'odierna storia continua con il potenziamento degli impianti di innevamento programmato nel 2015 sulle piste "5" e "3", per garantire un rientro sci ai piedi in centro a Cervinia ad inizio e fine stagione. Di questi "80 anni di storia tutta al futuro" rimane comunque un punto fermo: quella visione, avuta già nel secolo scorso, del Conte Lora Totino nell aver collegato Cervinia con Zermatt, per dare "ampio respiro" internazionale alla località, ma anche la lungimiranza dell'allora Commendatore Luigi Cravetto, Presidente della "Cervino S.p.A." sino agli anni duemila con il figlio Mario, Amministratore Delegato, nel volere fortissimamente il collegamento nazionale con Valtournenche e permettere di sciare in tre località diverse senza mai togliere gli sci. Nei prossimi anni sarà realizzato un impianto che collegherà Plateau Rosà al Piccolo Cervino, per poter raggiungere Zermatt anche senza sci, utilizzando solo gli impianti. Ma la storia non si ferma qui: è allo studio un progetto di fattibilità per collegare il comprensorio Cervino Ski Paradise al Monterosa Ski, per offrire a tutti gli appassionati un domaine skiable unico al mondo per piste, per collegamenti sci ai piedi, per panorami mozzafiato e per quote elevate, così da garantire neve sempre di qualità.