news ANNO 3 - NUMERO 4 - GIUGNO 2008 ITA LIA

Transcript

1 news I N F A N Z I A. C O O P E R A Z I O N E. S V I L U P P O. ANNO 3 - NUMERO 4 - GIUGNO 2008 ST DIARI: DOMANDE A BRUCIAPELO URAGANO MICHAEL SPECIALE: STRANITALIA 2008 UNA DOMENICA IN FAMIGLIA PROGETTI: SOSTEGNO A DISTANZA IN CAMBOGIA MISSIONE IN SUD AMERICA I PRIMI PASSI NELL ADOZIONE RA NI ITA LIA 20 08

2 DIARI DI VIAGGIO Siete in molti a scrivere delle vostre attese, delle vostre speranze, dei vostri tanto sospirati viaggi nel paese che ha dato i natali ai vostri figli ma dopo? Sono pochi quelli che scrivono del loro rapporto con il figlio dopo il rientro, degli eventuali problemini riscontrati, delle grandi gioie che vi danno quando iniziano ad andare all asilo, dei loro rapporti con i coetanei. Sono ormai parecchie le famiglie che hanno bambini grandicelli che hanno iniziato a porsi ed a porvi delle domande che talvolta ci colgono di sorpresa o non proprio preparati. Proviamo a spiegare come si sente una mamma quando il proprio bambino incomincia ad allontanarsi? E quali confidenze raccoglie il papà? Scriveteci anche questo tipo di storie, possono essere di aiuto a chi ancora deve percorrere questa strada, così come i vostri diari di viaggio aiutano e donano speranza a chi è ancora al palo in attesa. DOMANDE A BRUCIAPELO Cristina Lelli Mio figlio Thuan, mi ha chiesto per la prima volta "come nascono i bambini" quando siamo usciti dall'istituto di Thai Nguyen dove si trovava sua sorella Thu Thuy. Durante la cerimonia era molto eccitato ed emozionato, coinvolto nella "festa dell'incontro con la sorellina", poi sulla strada del ritorno mi ha chiesto a bruciapelo: "mamma è vero che i bimbi nascono nell'uovo, perché io lo so!". Gli ho risposto che i bimbi nascono nelle pance, non ho parlato di donne, ho pensato che la giornata era già stata molto ricca. A quel punto lui ha chiesto: "e mia sorella?", e io: " anche tua sorella", e ancora: " e io mamma dove sono nato?", "sempre in una pancia", "e la mia pancia dov'è?", "la tua pancia figlio mio non sappiamo dov'è, sappiamo che non poteva tenerti, io e papà volevamo tanto un figlio come te, così come sei, e tu avevi bisogno di una mamma e di un papà che ti amassero e si prendessero cura di te, quindi abbiamo preso l'aereo e abbiamo affrontato questo lungo viaggio per venire da te, e saremmo andati ancora più lontano se fosse stato necessario. "E perché la mia pancia non poteva tenermi?" "Non lo sappiamo, forse non poteva nutrirti o forse non aveva abbastanza forza per accudirti, non sappiamo, ma comunque noi eravamo pronti e felici di accoglierti nei nostri cuori e nella nostra famiglia". Poi gli ho detto: " tutto quello che vedi fare, e che abbiamo fatto insieme adesso per tua sorella, è stato fatto per te, con lo stesso amore, la stessa felicità di crescere e diventare insieme una famiglia". Questo è successo il 19 dicembre 2006, Thuan aveva 4 anni e due mesi, nei giorni seguenti è stato sempre dolce e protettivo con sua sorella. le diceva: " piccola Thuy sei molto lontana da casa" riferendosi alla nostra casa in Italia. Con noi invece era disubbidiente e molto indipendente come se fosse cresciuto di 2 anni in pochi giorni, un pomeriggio disse che sarebbe andato in centro con un taxi, tanto sapeva come fare. Disse anche: " io capisco il vietnamita (riferito alla lingua) purché io sono vietnamita", con un orgoglio che sembrava un uomo e non un bambino. Quando siamo tornati a casa, dopo qualche giorno a tavola disse fra se e se: "era là, da sola, piangeva, noi siamo arrivati e l'abbiamo portata a casa con noi". Sembrava una riflessione come per giustificare tutti i cambiamenti che ne erano derivati. Nel complesso, dopo i primi mesi difficili anche per lo stato di salute della piccola, possiamo dire che Thuan è contento e sereno, ha accettato molto bene questa sorellina che lo adora. Ogni tanto dice che vuole essere piccolo, ma facendo un rapido elenco di tutto quello che si può fare a 4 anni e mezzo, ogni volta decide che è meglio lasciare tutto come sta. 2

3 URAGANO MICHAEL di Carmen, Fabrizio e Michael Ciao a tutti, eccoci tornati dall'avventura nel Cuzco dove abbiamo conosciuto nostro figlio Michael. Il tutto si è concluso dopo 40 giorni esatti (Partenza di Carmen l'8 febbraio, rientro a casa il 19 marzo -io sono partito il 28 gennaio per il mio lavoro di volontariato che svolgo in Perù da anni e mi sono ricongiunto a Lima con Carmen dopo 12 giorni a Iquitos). In questi giorni ho tenuto un piccolo diario di bordo composto dalle che inviavo regolarmente a amici e parenti. Vi lascio qui di seguito le più significative; non per spaventare nessuno, ma per dare un segno di forte discontinuità nei confronti di quanto vedo raccontare dappertutto. Credo sia il tempo di preparare tutti che non sempre sarà una passeggiata fatta di dolci fiabe terrene. Per noi è stata durissima, letteralmente stremante. Michael è un bimbo molto sensibile, inquieto e rancoroso; maltrattato dalla nascita e abbandonato a 3 anni e mezzo, ha sviluppato un carattere di sfida fortissimo, ma anche un immensa dolcezza quando sente dentro le sicurezze di cui ha bisogno. La nostra associazione, il NA- AA, si è dimostrata all altezza, ma soprattutto il nostro referente HUGO un uomo meraviglioso e perfetto da un punto di vista professionale. Siamo a casa da una settimana e da quello che leggerete fra poco vi confermo che il tanto sperato cambio di registro si sta verificando: non c'è più traccia del bimbo tremendo e difficilissimo che abbiamo gestito in Perù. Lo stesso Hugo ci ha confessato alla partenza che le scene che Mic ha fatto in 40 giorni equivalgono in un sol colpo alle scene che ha visto fare complessivamente da tutti i bimbi che ha gestito in 3 anni di collaborazione NAAA... Ecco qui alcuni racconti-sfogo di questi incredibili 40 giorni. Ciao a Tutti Fabrizio 22-febbraio Aggiornamento peruviano Ciao a tutti cari amici, premetto subito: Il tempo delle lacrime, degli idilli e dei fazzoletti è finito. Hugo, il nostro referente qui in Perù, è una persona di livello umano e professionale semplicemente eccelso; l orfanotrofio dove Michael è stato accolto 3 anni fa è gestito in modo stupendo, il tessuto sociale qui a Cuzco è di prim ordine, confermando la mia sensazione scaturita nei precedenti 7 viaggi in questo paese: che a fronte di un limitato tenore di vita, si può godere di un ottima qualità umana. Ma.. Questa è una dannata guerra. E incredibile constatare la puntualità dei manuali dell'adozione. Parlavano dei primissimi giorni insieme ad un bimbo non piccino come i giorni della "luna di miele dell'adozione"..così come parlavano dei giorni seguenti come quelli delle vere crisi..beh, è TUTTO VERO! IL PUPO MENA! è purtroppo ormai una sequenza di giornate pessime, difficilissime; Carmen ha uno sfregio alla guancia dopo un tentativo di sedare una rivolta. I capricci si fanno sempre più insensati, mostruosi e violenti ma soprattutto impossibili da prevedere. Urla come un ambulante della vucciria e ha la mano pesante come quella di un contadino del Metaponto.. Sapevamo bene che la "realtà" era dietro l'angolo, ma non pensavamo fosse tanto dura. Purtroppo a questo si aggiunge un maggior rifiuto verso Carmen (gli urli Vete Puta -vattene p...sono quasi quotidiani), rifiuto chiaramente motivato da un transfert maligno verso la madre che lo ha abbandonato a 3 anni e mezzo. Ormai siamo quasi confinati in hotel, è praticamente intrasportabile; abbiamo deciso per panini a pranzo che prendiamo dal buffet a colazione mentre per cena andiamo al ristorante e ci affidiamo alla Madonna del Pilar. Quando comincia la sua fase aggressiva notiamo io e Carmen che è come se si trasfigurasse. Di fatto è posseduto. Comincia a muggire ciondolandosi costantemente e appena lo avvicini urla, si dimena e diventa molto aggressivo. L'unica cosa è stargli vicino in silenzio per poi poco a poco avvicinarsi e carezzarlo in modo rassicurante. In capo a un paio d'ore si risolve e torna il Michael dei primi giorni..abbiamo notato una costante di queste crisi: al mattino appena alzati e a ridosso dei pasti, ma purtroppo spesso gioca anche dei jolly.. Certo, quando è in buona e gioca fa casino, ma quale 6enne non lo fa? Mi ricorda il Filippo di 6 anni fa quando mi saltava sulla panza a letto in montagna urlando "Charmendeee Blastoigneee" (I Pokemon...). In sostanza, come ho anticipato ad alcuni di voi via sms, per quanto ci sforziamo al momento l'amore è un lusso che non ci possiamo permettere. Al momento il nostro è un percorso laico di comprensione, pazienza e civiltà. L'amore genitoriale arriverà. Questo bambino ha tanta, tantissima sofferenza dentro; troppo amore per ora lo confonde, e nemmeno noi possiamo sforzarci di amare dal nulla un sostanziale estraneo. Meglio un atteggiamento molto fisico, molto rassicurante e che gli ponga delle certezze scandite dalla no- 3

4 stra tranquillità. Carmen e io siamo molto coesi e credo molto forti nonostante tutto. Certo, un poco di distacco e di ironia nell'affrontare fra noi 2 questa situazione non guasta..ci da forza.alla peggio come giustamente osserva Carmen lo facciamo ruzzolare fuori dal taxi davanti all'orfanotrofio e sgommiamo. Al massimo ci facciamo 20 giorni di gattabuia! Mi fanno sorridere le nauseanti storie di adozione che leggo dal sito della nostra associazione, fatte di adorabili chicchi di riso, di bacini alle stelline del cielo, di nuvolette rosa e di viaggi dentro l'immenso amore...capisco il marketing, ma ragazzi, prepariamo i futuri genitori ad un poco di verità..su come lavare i capelli a un ragnetto che se solo sente odore di shampoo scappa via nudo nel corridoio dell hotel urlando come un ossesso, nessuno scrive niente...(per inciso io ho escogitato lo stratagemma di insaponarmi leggermente le mani e di carezzargli amorevolmente il crapino..) Come non bastasse..ieri sera crisi al bagno. Ha fatto la cacca TOTALMENTE ROSSO VIVO! Inodore e al tatto come pomodoro lessato. Oh mamma e che era?? Dopo un po' di panico il tutto si è spiegato: la creatura semplicemente non digerisce l'anguria di cui si abbuffa a colazione. Come entra esce..ammazza..se queste micidiali giornate si concludono pure con una bella sedutina rossa, ormai ci rassegniamo ad avere davanti l'anticristo. Passerà, il tanto preciso Manuale delle Giovani Marmotte recita che allo sbarco in Italia il tutto dovrebbe scomparire d'incanto. Speriamo. Non per noi, speriamo per lui. Che tutti i mostri del suo piccolo inferno escano tramite il nostro affetto e la nostra volontà. è solo una piccola creatura piena di incertezze e piena di rancore. Domani andiamo a Macchu Picchu tutto il giorno. Mostro o non mostro non possiamo venire in Perù, a Cuzco e non vederlo... Speriamo che gli spiriti Inca siano benevoli. Per fortuna abbiamo molta energia, non abbiamo avuto alcun problema con l altezza (qui metri) al contrario ci sentiamo super in forma e pronti a tutto! Baci a Tutti. Carmen&Fabrizio 27-febbraio Aggiornamento peruviano 2: uno squarcio di luce. Ciao ciao, qui dal Perù finalmente tutto bene. Mic (da 7 giorni non più abbreviazione di Michael bensì acronimo di Mostro Indefessamente Casinista) ha cambiato nettamente registro e tocca ferro dal bimbo disorientato e pieno di sofferenza da tirar fuori sta uscendo un figlio vero e proprio. Anche nelle sue espressioni si nota maggiore tranquillità' e comunica molto di più di quanto faceva prima. Comincia anche ad essere realmente divertente. Con mia immensa letizia ho colto in lui netti segnali di un potenziale Calvin (per chi non mastica, Calvin è il protagonista del mio fumetto preferito Calvin&Hobbes, assolutamente geniale): questa mattina ad esempio l'ho beccato sul letto cornetta alla mano che simulava telefonate alla polizia urlando nel suo spagnolo mangialettere "aiuto mio papà è un pazzo portatelo via!"..vedete che comincia ad azzeccarci? O anche ieri, che se ne è andato al ristorante indossando fierissimo per tutta la cena gli occhialini azzurri della piscina esclamando ad ogni piatto "guarda! una trota azzurra! oooh un pollo azzurro! wow, un ristorante azzurro!". Che il seme della follia faccia nido in lui per sempre, lo adorerei come un idolo pagano. Oggi lo abbiamo scientificamente stancato con 2 ore di piscina e 4 ore di giochi con altri bimbi. Al ristorante è letteralmente crollato non prima di aver trangugiato il suo solito filettone di trota con riso. Domenica siamo andati a Macchu Picchu. Prova del nove per Mic: sveglia alle 5.30am e rientro alle 22pm. A parte il posto che trascende ogni aggettivo, Mic si è comportato benissimo: pieno di entusiasmo per il trenino che si arrampica per bricchi fino a destinazione (era il suo primo treno della vita), alla fine al rientro -per niente stanco- ci ha detto "visto? vi avevo detto che era bello quel posto!" Che faccia da culo..conosce a memoria la morra cinese, ma bara come un corsaro delle Andamane.Appena è in difficoltà oltre ai canonici pietra, carta e forbici aggiunge la pioggia a dita aperte che vince tutto perché bagna ogni cosa...sto rimuginando da giorni su come trarre profitto da queste sue perizie. Domani lasciamo Cuzco con molta riluttanza perché è una città coloniale stupenda dal clima perfetto; abbiamo l'aereo alle (altro battesimo per la creatura -che peraltro battezzata realmente ancora non è e per quanto mi riguarda potrebbe tranquillamente non esserlo fino all'età' delle scelte-) per tornare a Lima dove concluderemo l'iter burocratico. Stimo il rientro attorno il 15 marzo, ma penso anche più tardi. A Lima ci aspettano 30 gradi umidi, un oceano tiepido e spiagge arse dal sole tropicale dove penso passeremo gran parte dei giorni in attesa della traduzione dei documenti. Nei 2 giorni passati all'arrivo ai primi di febbraio, abbiamo individuato un buon stabilimento con ombrellone e lettini, ne approfitteremo. Dovremo fare incetta di crema a protezione totale perché ci è bastata una passeggiata in spiaggia di 30 minuti vestiti di tutto punto per scottarci in pieno braccia e coppino. Pure Mic dalla pelle olivastra ne avrà bisogno. Alloggeremo in un residence chiamato Apart Hotel dove avremo a disposizione 70mq compresi cucina, salottino e connessione internet per cui non dovremmo avere problemi logistici. Per fortuna essere qui in bassissima stagione rende accessibili sistemazioni che altrimenti da giugno sarebbero più impegnative (il residence ci costa 65 euro al di' per tuttettre'). Bueno, eso es todo. Vediamo come reagisce domani al suo primo volo: sarà un test importante in vista delle 13 ore di trasvolata pel vecchio continente. Se comincia ad urlare come la scrofa di Novecento Atto II sapremo che qualche sfigato sul volo 741 della KLM dovrà farsi colare la cera nel 4

5 timpano come Ulisse. Fatti suoi, noi abbiam già dato, ancora stiamo dando e per anni daremo. Baci Carmen&Fabrizio 6-marzo Aggiornamento 3: Avanti così! Ciao ciao, qui a Lima tutto ok I giorni passano fra una piscina, una giornata in spiaggia e una gita in barca alle isole al largo di Lima dove vive una colonia di 6000 leoni marini. Uno spettacolo, vedrete video e foto. Mic va bene, è un perfetto 6enne capricci compresi e comprese punizioni. Ormai abbiamo inaugurato il buon vecchio "Metodo Montessori".. Ha perso il primo dentino, un poco di spavento (suo) per il sangue e molta aspettativa per il regalino che la fatina del dentino gli metterà stanotte sotto il cuscino. Beata infanzia..a me se mi cade un dente la fatina mette 500 Euro sotto il cuscino del mio dentista.. Documenti: tutto procede secondo le aspettative. Il tutto è in mano al traduttore e non resta che aspettare. Stimiamo come sempre il rientro non prima del 15 marzo, ogni giorno prima è chiaramente ben accetto anche se confessiamo che qui non si sta affatto male, di fatto è una vacanza, mostro a parte. Ieri ci siamo concessi un week end fuori Lima (non possiamo prescindere dalle nostre caratteristiche..). Siamo andati a nord in una zona chiamata Playas de Asia, che altro non è che il luogo di villeggiatura della Lima-Bene. Posto carino ma niente di speciale. Diciamo che l'oceano è di per se affascinante con le ondone, ma quanto a balneabilità e servizi il nostro mare è di altra categoria. Bon, la faccio breve perché mi tocca effettuare l'impresa serale: togliere Mic dalla sua amata vasca e andare a cena. Un bacione a tutti Fabrizio 8-marzo Foto all ufficio immigrazione. Ciao cari amici, parla un padre stremato. Oggi tutto "bene"..il giorno importantissimo del nuovo passaporto italiano di Michael è miseramente naufragato davanti alla fototessera da fargli all'ufficio immigrazione. Sarà stata la massa di gente, la polizia un po' dappertutto, saranno stati gli sgabbiotti dove fare le foto che sono un poco bruttarelli agli occhi di un bimbo (sembrano delle mini sale operatorie..) fatto sta che ha dato fuori di matto. Impossibile tenerlo fermo, piangeva come un pazzo e si dimenava come un serpente. Chiaramente, necessitando che stia fermo immobile e soprattutto solo per quei 3-4 secondi necessari, capirete che è stato impossibile fargliela. Sembrava idrofobo, picchiava, scalciava, bava alla bocca, urla pazzesche. Tutto l'ufficio si è praticamente fermato fino a che lo abbiamo per forza portato fuori dove si è rannicchiato posizione fetale in un angolo sul marciapiede gemendo in modo autistico. Ho fatto un enorme sforzo di autocontrollo per non cadere nel tranello di sentirmi offeso dal suo comportamento. L'istinto era letteralmente di ucciderlo per liberarmi di questo peso. Guardavo gli altri bimbi tranquilli in coda che a loro volta guardavano Mic come si guarderebbe un marziano e mi chiedevo sconsolato: perché loro si e il mio no? Perché lui e non uno di loro sta con me? Abbiamo aspettato un'ora che si calmasse ma non c'è stato verso di riportarlo a fare la foto. Con quel santo del nostro referente, Hugo, siamo tornati all'hotel che parevamo soldati di rientro da Caporetto. Domani ci riproviamo, porteremo tutti i giochi, ogni cosa, gli prometteremo la luna, perché questa foto va fatta entro lunedì o sono guai, rischiamo di dovere aspettare altre 2 settimane per colpa della burocrazia e non è che siamo Paperon de Paperoni. I soldi non sono eterni. Purtroppo non si possono usare altre sue vecchie fototessere. Sono obbligatorie foto fatte al momento all'immigrazione. Adesso è tranquillo, grazie..sta facendo quello che vuole, come sempre peraltro. A casa ci sarà un cambio registro che nemmeno si immagina. Sarà West Point, altro che biciclette. Vado, sono le 12am e già sono stanco morto come fosse mezzanotte. Baci sconsolati. Fabrizio 9-marzo Foto ok!!! Ciao ciao Oggi grazie a Dio abbiamo fatto la benedetta foto senza una piega. è incredibile come questo bimbo sia mutevole. Quello sgabbiotto che ieri pareva uno smaterializzatore atomico di bimbi oggi era diventato un piccolo luna Park tascabile. Ieri urla e pianti, oggi smania per entrarci..meglio così...va detto che era stato indottrinato da ieri con la cadenza di 15 minuti sul fatto che la foto andava fatta. Grandissimo successo educativo del sottoscritto. Con abilissima trattativa ho strappato l'ok alla foto a fronte di nuovi regali 4...compreso impegno a comprargli il motorino a 14 anni e un minuto (citazione morettiana per gli adepti). Intanto con Carmen sta diventando poco a poco meno odioso e i suoi "quiero solo a papi" si fanno più rari. La schiavizza un po' poraccia, ma ha voluto il biciclettone..? Parlando più seriamente è un dato di fatto che appena li lascio soli si fa aggressivo e provocatorio contro di lei e fatica a contenerlo, pur assolutamente perfetta come mamma. Sappiamo che è un passaggio obbligato, ma speriamo svanisca presto. Il 1' aprile paparone se ne va al Sole24Ore a cominciare il nuovo lavoro; non vorrei tornare a casa e trovare le pareti insanguinate anziché la tavola apparecchiata. Baci Baci Fabrizio 5

6 12-marzo L incredibile. Oggi è successa una cosa che va ai confini della realtà: siamo stati denunciati per maltrattamenti nei confronti di Michael da un passante che ha assistito a uno dei suoi capricci. è arrivata la "squadra 105" che ho scoperto così essere un pronto intervento per bimbi che ci ha caricati sul cellulare e portati tutti e tre alla centrale per verificare chi siamo e che facciamo con Michael. Si amici, recuperate pure la bocca spalancata dalla sorpresa perché quello che è successo è veramente fuori di ogni grazia di Dio. Ecco come è andata: al pomeriggio andiamo ad un parchetto-giochi che Michael adora, tutto normalissimo. Come purtroppo può sempre succedere, appena arrivati parte il capriccio: non vuole stare assolutamente al parco e comincia le sue scene plateali da bimbo posseduto come conosciamo. Ormai esperti diamo poco peso alla cosa, come da manuale, ignorare il capriccio. Solo che questa volta gli parte il boccino e si lancia in strada di corsa con macchine dappertutto. Scatto disperato mio e di Carmen, preso per il braccio al volo, strattonato alla bell emmeglio sul marciapiede e urlata nostra più per lo spavento pazzesco che altro. Ovviamente Michael piangeva e come fa sempre si era accovacciato sbavando per terra. Arriva un signore con una faccia da idiota che nemmeno potete immaginare e mi aggredisce dicendomi che qui nel suo paese io per questo potrei andare in prigione e che devo trattare bene questo "figlio della sua terra" definizione letterale; ha fatto sentire me e Carmen dei mostri. Non ci ho visto più. Sono 7 anni che aspettiamo di tirare fuori dalla merda un bimbo "della sua terra", arriva questo emerito imbecille che niente sa di noi e si permette di chiamare la polizia. Io sono andato da lui con Mic in braccio che si dimenava per fargli capire che prima di parlare dovrebbe contare fino a centomila, ma a niente 'e servito. Lo scenario da grottesco si è fatto pazzesco. Si è formato un gruppetto di gente curiosa, dal nulla è spuntata una psicologa che ha cominciato a chiedere a Mic "ma stai bene con loro? ti picchiano? sei felice?" Mic ovviamente gemeva in terra sempre più spaventato e non le faceva alcun caso. Accanto alla psicologa ci accorgiamo che un uomo arrivato con lei stava facendo delle riprese con un telecamera. Avete capito bene! DELLE RIPRESE!!! Primi piani di Michael che gemeva a terra mentre la psicologa faceva un mediocre e tendenziosissimo riassunto di quello che stava succedendo.. Io non sapevo più che fare, mi stavo occupando di Mic che era entrato in piena crisi di autismo, Carmen urlava come una pazza intimando di spegnere la telecamera. Intanto il signore che ci ha denunciato era li a sparare le sue sentenze: "cosa ne so io di come lo trattate a casa?" "dovete amare questo bimbo e non maltrattarlo" e varie amenità. Il trionfo dell'ipocrisia. Gli ho urlato fuori di me che forse non si rende conto che gli orfanotrofi del suo bel paese straboccano di bimbi nelle condizioni psicofisiche più disparate. Abbandonati e maltrattati. E noi, che veniamo nel suo bel paese a dare una vita degna di tal nome al "figlio della sua terra"..lasciamo perdere, mi viene il groppo alla gola solo a riscriverlo. Morale tutto ovviamente si è sistemato. Portati via dalla Polizia del "105", fatte le verifiche e soprattutto visto come Mic che intanto si era normalizzato si era fatto di nuovo affettuoso con noi, ci hanno congedato con "un perdonate il disturbo è chiaramente stato un malinteso". Abbiamo raccontato la disavventura al nostro referente, Hugo, che è rimasto ovviamente esterrefatto. Oggi il mio amatissimo Peru' mi ha ferito profondamente. mi ha mostrato il suo lato insicuro, superficiale e profondamente ipocrita. Spero che non lo faccia più. Vogliamo tutti tornare a casa Fabrizio 6

7 17-marzo L ultima . Ciao ciao, questo è l'ultimo comunicato-stampa della nostra avventura randagia. Partiamo domani alle ora di Lima (23.20 ora di Milano) e atterriamo a Milano alle di mercoledì. Purtroppo non credo riuscirò a portare in tempo Michael allo stadio a vedere Milan- Sampdoria che incomincia alle 20.30, pazienza, ne farò il milanista che deve la prossima volta. Nessun aggiornamento particolare (oserei dire grazie a Dio viste le ultime..). Mic è sfebbrato dopo 3 giorni di forte raffreddore e tutto procede con cauta tranquillità. Volevo ringraziavi per la pazienza nel leggere i miei sfoghi ma soprattutto per l'appoggio e le tantissime risposte. Adesso comincia la vera storia; sarà dura, divertente, estenuante, esaltante, comica, terrificante, amorevole, destabilizzante, insomma in due parole sarà una "famiglia normale". Baci baci. IL SOSTEGNO A DISTANZA IN CAMBOGIA Cosa é stato fatto, come é stato fatto e cosa vogliamo fare. Fabrizio. di Santiago De Col Il progetto di sostegno a distanza in Cambogia è nato dalla consapevolezza che, nonostante gli sforzi fatti dal governo cambogiano, a molti bambini e ragazzi è di fatto negata la possibilità di accedere all istruzione. Nel corso del 2005, le politiche attuate dal governo hanno permesso un progressivo aumento dell accesso alla scuola primaria, portando le iscrizioni dal 83.8% al 91.9%, ma il rapporto alunno-insegnante nella scuola primaria è ancora molto alto, raggiungendo una media di 53.5 studenti per insegnante, il tasso di promozione per le classi di prima, seconda e terza è soltanto rispettivamente del 65%, 74% e del 78%, ed i tassi di ripetizione dell anno scolastico sono pari al 22% nel primo anno. cessarie per mandare i figli a scuola (tasse d iscrizione, materiali, divise, ecc.). -La conoscenza inadeguata delle tecniche di prevenzione delle malattie e delle pratiche igieniche, che potrebbero ridurre la presenza delle malattie fra i bambini. Il NAAA ha iniziato il Sostegno a distanza in Cambogia nel 2005, con lo scopo di intervenire a sostegno delle famiglie che, per mancanza di reddito, sono impossibilitate ad affrontare i problemi relativi alla salute, al cibo e all istruzione. Inoltre si è deciso di intervenire per far comprendere l importanza delle corrette pratiche igieniche. Lo scopo finale è quello di contribuire ad aumentare l iscrizione scolastica e nel contempo contrastarne l abbandono. La prima fase del progetto è iniziata nella provincia di Sono diversi i fattori che ostacolano l accesso e la frequenza scolastica, ma noi riteniamo che le seguenti siano le motivazioni più importanti: -Il reddito limitato della famiglia, che viene principalmente destinato a soddisfare i bisogni primari e che non riesce a coprire le spese ne- 7

8 Pursat nel mese di Luglio del 2005, nel mese di Novembre del 2006 è stata ampliata alle province di Kompong Thom e Siem Reap. Entro la fine dell'anno 2007, i seguenti distretti e comuni sono stati coperti: Provincia Kampong Thom Kampong Thom Kampong Thom Pursat Pursat Pursat Pursat Pursat Pursat Pursat Pursat Siem Reap Distretto Kampong Svay Stueng Saen Stueng Saen Kandieng Krakor Krakor Phnum Kravanh Sampov Meas Sampov Meas Sampov Meas Sampov Meas Comune Trapeang Ruessei Achar Leak Srayov Anlong Vil Anlong Tnaot Kampong Luong Leach Chamraeun Phal Phteah Prey Prey Nhi Roleab Neangday Trepeangsvay Il NAAA ha deciso di indirizzare il progetto verso bambini e ragazzi (fino a 18 anni d età) che provengono da famiglie in condizioni economiche tali da non garantire la frequenza scolastica e cure mediche adeguate: - nella provincia di Pursat i bambini beneficiari provengono da famiglie ove uno o più membri sono affetti da HIV-AIDS, perciò con possibilità di generare reddito drammaticamente ridotte. Ciò ovviamente ostacola la possibilità dei bambini di frequentare la scuola o di ricevere cure mediche. - Nelle province di Kompong Thom e Siem Reap, i bambini beneficiari provengono da famiglie il cui reddito e le cui risorse sono così limitate che, senza la nostra assistenza per la salute e l istruzione, sarebbero a rischio di abbandono. Come operiamo. In tutti i comuni, i bambini e le loro famiglie hanno beneficiato delle seguenti attività: 1) Selezione continua dei beneficiari. Periodicamente, il personale NAAA organizza degli incontri collettivi allo scopo di sensibilizzare le famiglie sull importanza della scolarizzazione da una parte e dall altro di individuare altri possibili beneficiari da inserire nel programma di sostegno a distanza. Una volta che la nuova famiglia/le nuove famiglie sono state selezionate, viene presentato un rapporto all'ufficio centrale, che spiega la situazione dei bambini e si inizia il processo di individuazione del donatore privato. Non appena i nuovi bambini hanno un sostenitore, vengono inseriti nelle normali attività del progetto. 2) Controlli medici. Una volta all'anno ed ogni volta che un nuovo bambino è accolto nel progetto, viene effettuato un controllo medico completo nel più vicino centro sanitario, al fine di determinare la condizione fisica ed eventuali problemi. 3) Cibo e distribuzione delle provviste per i bambini. Una volta al mese, il personale si occupa di consegnare ad ogni famiglia facente parte del progetto, del cibo che è costituito soprattutto da riso, da olio vegetale, dalla salsa di soia e da pesce essiccato e rifornimenti per l igiene personale come il sapone, il sapone in polvere, lo shampoo, il dentifricio ed i pannolini igienici. 4) Divise e distribuzione dei rifornimenti scolastici per i bambini. Una volta all'anno, all'inizio del calendario scolastico, il personale provvede a consegnare ad ogni bambino facente parte del progetto, una divisa scolastica con pantofole e una fornitura scolastica che è composta da una cartella e da materiale scolastico. ma per fornire alle famiglie acqua non inquinata attraverso la fornitura di filtri dell acqua. Alle famiglie è stato illustrato il corretto metodo di utilizzo e di manutenzione del filtro e spiegato l importanza dell uso dell acqua pulita per l intera famiglia. Nel 2007 il personale del NAAA ha effettuato un ispezione per valutare l effettivo e il corretto utilizzo del filtro. Attualmente un totale di 26 famiglie sono state beneficiate con questa attività. 6) Consapevolezza e formazione per le madri. Un supporto continuo è stato dato alle famiglie, in particolare alle madri ed alle donne incinte al fine di costruire le loro capacità su questioni come le diete ben equilibrate per i bambini, un adeguata igiene personale, l essere genitore, l allattamento al seno, pre e post cure natali, la depressione post partum, l'abbandono del bambino e molte altre a seconda delle specifiche esigenze. Questa attività è stata svolta individualmente con ogni famiglia mensilmente, durante la visita di distribuzione delle provviste e del cibo. 7) Controllo continuo dei bambini. Il personale del progetto effettua periodicamente visite di monitoraggio allo scopo di valutare lo stato dei bambini per quanto riguardo la loro salute e le loro prestazioni scolastiche. Nei casi ove necessario, sono stati condotti dei colloqui individuali con gli insegnanti ed i genitori al fine di accertare la situazione del bambino e di suggerire le misure correttive possibili. 8) Assistenza per esigenze speciali. Durante la realizzazione del progetto, quando un bambino od una famiglia ha avuto una necessità particolare, la situazione è stata analizzata e, se possibile, la richiesta è stata soddisfatta. Fra i bisogni speciali abbiamo avuto: la fornitura di 3 biciclette, 15 zanzariere e 6 coperte. Nel corso del 2007 sono stati 68 i bambini complessivamente sostenuti tramite il sostegno a distanza: 45 bambini a Pursat, 21 a Kompong Thom e 2 Siem Reap. Ogni sostenitore ha ricevuto la scheda informative del bambino e, periodicamente, notizie dal bambino. Per il 2008, speriamo di continuare con i sostegni attivi e di poter sostenere altri bambini, sempre con il vostro aiuto. 5) Uso dell'acqua. Nel 2006 è iniziato un program- 8

9 MISSIONE IN SUD AMERICA Nel mese di marzo la Presidente del N.A.A.A. Ingrid Maccanti si è recata in America Latina per una missione in diversi paesi (Honduras, Repubblica Dominicana e Colombia) dove ha preso contatti con le autorità e visitato diversi istituti per verificare le reali condizioni dei bambini e per valutare gli interventi di sostegno da realizzare. In Honduras ha visitato due istituti, l istituto Kennedy per bambini in età prescolare e scolare e l istituto 21 de Octubre riservato ai ragazzi adolescenti e preadolescenti. Per entrambi gli istituti sono state fatte donazioni di generi alimentari di prima necessità acquistati in loco. Per l Istituto 21 de Octubre, l impegno del NAAA prevede anche la costruzione di strutture fisse per i letti dei ragazzi che attualmente dormono sul pavimento: i letti in metallo sono stati divelti dai ragazzi e possono diventare pericolosi. Comune a tutti i paesi visitati dalla Presidente, è l impegno con l Autorità Centrale di impegnare fondi per l assistenza sanitaria, analisi mediche e piccoli interventi chirurgici a favore dei bambini in Istituto. Nella Repubblica Dominicana è prevista anche un azione rivolta alla ricerca della documentazione dei bambini ospitati negli Istituti, senza la quale è impossibile l affido o l adozione nazionale o internazionale, mentre in Colombia è prevista una collaborazione con fondazioni locali e l Autorità Centrale per la formazione delle madri sostitute che accolgono i minori sotto la tutela dell ICBF. Dopo le visite, in un incontro con la direttrice esecutiva dell'ihnfa dr.ssa Zoila Suyapa Prudot Bardales, il NAAA ha deciso di sostenere due progetti: - il progetto sanitario, che prevede interventi chirurgici di piccola entità, trattamenti fisioterapici, trattamenti farmacologici e visite specialistiche per quei bambini sotto tutela dell INHFA a garanzia della loro salute (progetto già sottoscritto dall Avv. Palma nostro referente locale dopo il nostro rientro dalla missione) - il progetto di ristrutturazione dei dormitori, che siamo ancora in attesa di firmare Non appena formalizzati gli ulteriori accordi di cooperazione se ne darà dettagliata informazione. 9

10 I PRIMI PASSI NELL ADOZIONE L incontro con il bambino nel Paese d origine Questa proposta editoriale è rivolta ai genitori adottivi, agli operatori delle relazioni di aiuto e anche agli educatori che accoglieranno a scuola i bambini adottivi. In particolare si segnala che il testo (e soprattutto le tavole illustrate nella sezione Album) sono state pensate e collegabili al testo Accogliere il bambino adottivo per integrare i percorsi didattici sulla 'nascita della famiglia adottiva. Nelle schede inoltre si danno spunti ai genitori adottivi per costruire il diario di famiglia, mentre stanno accogliendoli il figlio nel Paese di origine, diario che poi viene ripreso ed utilizzato nella stesura dei cartelloni interattivi a scuola. Gli operatori delle relazioni di aiuto troveranno spunti di riflessione sui vissuti emotivi di adulti e bambini, per rendere più efficace sia la preparazione degli adulti nel percorso pre-adottivo così come orientare con maggior competenza il sostegno al minore quando arriva in Italia. Questa guida è incentrata sull esperienza di coppie adottive italiane e sulla ri-lettura che le Autrici hanno raccolto soprattutto di uno dei momenti più delicati e nodale del percorso: il primo incontro con il proprio figlio nel paese di origine, se trattasi di un adozione internazionale. Le Autrici hanno cercato attraverso i primi passi delle famiglie adottive di approfondire una serie di argomenti essenziali che accompagnano la nascita adottiva di ogni bambino abbandonato. Le schede tematiche della sezione Dossier raccolgono l esperienza, lo studio e l ascolto dei piccoli protagonisti che nel tempo le Autrici hanno ac-colto e hanno provato così anche a seguire i primi passi dei grandi, senza tecnicismi ed evitando risposte preconfezionate, con l unico scopo di fornire risposte e riflessioni che siano assunzione appassionata ed affettiva dei loro bisogni. Le Autrici sono convinte che passando dai primi passi dei grandi si possano dare aiuti concreti ai genitori adottivi nel grande compito verso la persona del figlio. Nel testo, infine, è stata inserita una parte dedicata a chi ha già figli (sia adottivi, che biologici) e si appresta ad accogliere un secondogenito, un terzogenito ecc con spunti sia per la coppia che per i fratelli in attesa. Le autrici: Cinzia Fabrocini: Madre adottiva, psico-pedagogista, operatore di un ente autorizzato con autorizzazione sull intero territorio nazionale. Esperta di corsi di formazione per operatori delle relazioni di aiuto e per coppie adottive. Maria Teresa Niro: Psicologa, psicoterapeuta convenzionata presso l Asl 8 della Regione Piemonte, consulente presso il Tribunale Ordinario e Tribunale per i Minorenni di Torino. Irene Pavese: Psicologa, operatore di un ente autorizzato con autorizzazione sull intero territorio nazionale. Esperta di post-adozione ed opera anche nel sostegno alle coppie adottive nella fase pre-adozione. Uscita settembre 2008, Edizioni Erickson ( A breve disponibile sul sito NAAA nella sezione delle Pubblicazioni - Guide il modulo di prenotazione libraria con uno sconto del 15% sul prezzo di copertina. VOLETE APPOGGIARE UNO DEI NOSTRI PROGETTI? Visitate il nostro sito ed usate i nostri c/c per sostenerli. C/c postale n intestato a: N.A.A.A. Onlus Via San Maurizio, Cirié (TO), oppure il c/c bancario intestato a: N.A.A.A. Onlus -- C/c bancario n BANCA DEL PIEMONTE, Agenzia di Ciriè (TO) CODICE IBAN: IT50 G Vi ricordiamo che l elargizione volontaria a Onlus è detraibile o deducibile dalla dichiarazione dei redditi, sia delle persone fisiche, che delle persone giuridiche, sulla base delle vigenti disposizioni di legge in materia. Un grazie di cuore a tutti voi per la vostra attenzione! 10

11 STRANITALIA 2008 Festa dei migrati nelle strade del legnanese di Paola Riccardi Quest anno ha preso avvio la prima festa dei migranti nelle strade del legnanese per iniziativa di alcune associazioni di volontariato, cooperative e scuole di lingua italiana presenti sul territorio. La creazione di una rete di associazioni che operano accanto e con i migranti che vivono nella nostra zona, ha lo scopo di focalizzare un fenomeno diffuso ma ancora poco conosciuto. La realtà è che nella nostra epoca fermare il flusso di migrazioni che dai paesi del sud del mondo porta uomini, donne e bambini fino a noi, risulta impossibile. Forse è possibile regolamentarlo, cercare soluzioni differenti, ma è innegabile che la povertà e lo squilibrio che esistono tra il nostro mondo e il loro, sono cause inscindibili di questo percorso. Vivere in un paese in cui fame e povertà, guerra e oppressione sono pane quotidiano e dall altro vedere, grazie ai mezzi di comunicazione di un mondo ormai globalizzato, realtà dove l opulenza, la ricchezza e il consumismo più sfrenato sembrano a portata di mano di chiunque, spinge migliaia di uomini, donne e ragazzi ad abbandonare le loro case, il loro mondo e la loro vita, con la speranza di poter afferrare un po di quel benessere che hanno visto. E arrivano con il loro carico di sogni, di speranze, in cerca di una vita migliore, di una possibilità di riscatto e di una nuova, diversa, vita da vivere. Le loro storie sono storie di viaggi e di speranza. A volte seguono un amico o un parente, lasciano la loro vita e iniziano un viaggio; un viaggio lungo, costoso dove spesso investono tutti i loro risparmi e quelli della loro famiglia che vede in quel viaggio un investimento per il bene di tutti, un viaggio pericoloso dove a volte invece della terra promessa trovano la morte, come accade spesso nei viaggi disperati sui gommoni, nel rimorchio di un tir o nel bagagliaio di un auto. Sono tanti, troppi i morti nei viaggi della speranza ossimoro tragico e spesso, troppo spesso, negato. Il loro viaggio diventa un infinita odissea, fatta di paura, di gente senza scrupoli che li sfrutta, di attese infinite per giungere in Italia dove incontrano diffidenza e ostilità. Noi ci fermiamo ai numeri di questo esodo e questi numeri ci spaventano, ci spaventa la loro diversità, il loro diverso modo di vivere, il loro colore, ci spaventa questo alone che li circonda, questa diffidenza che li accompagna. Ma dietro a ciò ci sono storie di uomini e donne che vorrebbero essere ascoltate, se solo avessimo la voglia e il tempo di prestare loro attenzione. Come la storia di Francesco, 17 anni, albanese, un viaggio infinito per venire in Italia: ha attraversato la frontiera in un bagagliaio, chiuso per 4 ore insieme ad un altro ragazzo e nel suo racconto si legge la paura, il terrore che può provare un ragazzo di quell età. È l età in cui i nostri figli vanno al liceo, l età delle infinite discussioni sul motorino, l ora del rientro e della pagella. Chiudete gli occhi e immaginate vostro figlio diciassettenne chiuso in un bagagliaio per raggiungere un posto lontano per poter lavorare. Ascoltarli e provare a comprenderli e guardare oltre alle nostre paure è cercare di capire come un ragazzo, un uomo, dopo otto ore di lavoro in un cantiere possa aver la voglia e la forza di prendere la bicicletta e pedalare per 5-10 chilometri a volte sotto la pioggia, di sera, per imparare un lingua diversa dalla sua, difficile. È comprendere una donna che ha passato ormai i 50 anni di età, che lascia la famiglia, i figli i genitori per venire in Italia, a curare altri figli, altri genitori. E trovarla, ad un banco di scuola che cerca di comprendere i segni sul libro, questa scrittura così differente dalla sua. Le loro storie, le storie dei loro viaggi potrebbero insegnarci tante cose di loro, potrebbero aiutarci a comprendere le loro vite che spesso ci sembrano così lontane da noi e dalle nostre abitudini. I migranti ormai fanno parte della nostra realtà quotidiana, li incontriamo nelle strade, frequentano le scuole dei nostri figli, i nostri supermercati. Difficile guardarli e non pensare ai nostri migranti di anni passati (davvero tanto lontani?), non pensare al senso di spaesamento, di paura quando giungevano a Ellis Island o pressati in baracche fatiscenti nelle miniere del Belgio, in Svizzera, in Germania, in Francia, alla diffidenza che li circondava, ai pregiudizi che avevano verso di noi, verso gli italiani, quando gli albanesi eravamo noi. Perché quelle persone che sono arrivate su un gommone, sfidando il mare, sono il nostro meccanico, il nostro elettricista, il nostro vicino di casa, il papà del compagno di classe di nostro figlio, è la badante di nostra madre, la babysitter dei nostri figli. Momenti di festa: sfilata di costumi degli studenti e insegnanti Si ringrazia per il materiale fotografico la Scuola di Babele di Legnano 11

12 E allora, forse, guardarli non con gli occhi della paura e della diffidenza, guardare quei visi, ascoltare i loro racconti, il loro viaggio, significa comprendere un po meglio il loro mondo e i loro paesi. Significa vedere cosa hanno lasciato e perché, capire cosa li ha spinti ad abbandonare la loro vita per venire a lavorare in Italia. Ed è per questo motivo che diverse associazioni che operano sul territorio del legnanese (NAAA compreso) hanno deciso di far conoscere la realtà dei migranti, la realtà dei nostri nuovi vicini di casa. Una realtà che vogliamo far conoscere attraverso la presentazione di libri, la visione di film, ma anche attraverso momenti di festa, concerti e giochi. Vogliamo far conoscere il loro modo di vivere, le loro abitudini, i loro colori e le loro tradizioni, perché conoscendoli meglio possiamo anche noi comprenderli e imparare tutti a vivere insieme. Vogliamo insieme a loro percorrere il loro viaggio, dal paese di origine alla realtà italiana. E per capire il loro modo di vita, il perché del loro viaggio occorre partire dall origine, dai loro paesi, dal loro villaggio. Ed è per questo motivo che anche il NAAA partecipa a questa iniziativa che solo apparentemente è lontana dalla nostra mission. Noi operiamo lì, nei paesi da dove vengono i migranti, noi siamo presenti con progetti di formazione professionale, progetti sanitari. Noi operiamo dove il viaggio ha inizio, dove la vita è difficile e i problemi sono enormi. Conosciamo questo mondo così diverso dal nostro dove spesso la vita umana è considerata meno di niente. E vogliamo prendervi per mano e condurvi virtualmente a conoscere questi paesi, farvi vedere con altri occhi i paesi lontani dove spesso ci rechiamo per le nostre vacanze. Vogliamo farvi vedere oltre allo specchio, farvi vedere cosa c è dietro ai villaggi turistici di Santo Domingo, oltre le spiagge della Cambogia. Vogliamo mostrarvi da dove arrivano e forse così potremo comprendere un po meglio perché arrivano. Il NAAA sarà presente alla festa Le vie del mondo il giugno a Busto Garolfo con una mostra fotografica dal titolo La vita nei paesi di emigrazione. Le associazioni con cui abbiamo condiviso questo viaggio sono: La scuola di Babele, La scuola di Pinocchio, La libreria che non c è, Intrecci, Altro Spazio, Stripes, ISC. UNA DOMENICA IN FAMIGLIA Cristina Claudio Thuan e Thuy Romoli Domenica 30 marzo 2008 io e Claudio abbiamo organizzato questo incontro nel nostro negozio a Ravenna. L obiettivo era quello di parlare di adozione come integrazione e viceversa, in questa giornata erano presenti l Assessore all istruzione, il Presidente ai Servizi Sociali, Assistente sociale e Psicologa dell Ausl, i quali si sono dimostrati realmente intenzionati a creare una rete di collaborazione ammettendo il fatto che la scuola lascia agli insegnanti di buona volontà l interpretazione e l accoglienza riguardo all adozione. La presenza di Elena Acquarini, psicologa consulente NAAA, con il suo profondo bagaglio di conoscenza e professionalità ha aperto una porta nell amministrazione di Ravenna, che non possiamo permettere che si richiuda. Contemporaneamente abbiamo presentato il libro Il regalo più bello mondo che è una deliziosa favola per bambini, raccontata per l appunto, da una figlia adottiva Linda Griva che oggi è una scrittrice e sta per diventare mamma. Questo incontro ci ha fatto conoscere altre famiglie, altre persone. Ci hanno proposto di andare in Radio a leggere il libro e parlare di adozione. Linda Griva la nostra scrittrice all ultimo momento non è potuta intervenire, ci ha mandato questa lettera, che dedichiamo a genitori e figli, e a tutte le persone che ogni giorno lavorano in silenzio per far si che le famiglie si incontrino. Un abbraccio a tutti. P.s. Questa mattina nella classe di Thuan che è all ultimo anno di materna, leggevano il libro. Cari amici e amiche per una serie di spiacevoli imprevisti legati alla mia gravidanza non mi sarà possibile essere lì con voi in questa giornata a me così cara. Avrei voluto dire tante cose e sarei stata lieta di rispondere a tutte le vostre domande, ma il mio primo regalo più bello del mondo, quello che adesso porto in pancia, esige la precedenza. è una lezione nuova per me, abituata da sempre a vivere e lavorare in mezzo a tanti bambini e tante persone, senza mai risparmiarmi. Ci tengo comunque a rendervi partecipi di qualche pensiero. Il primo: molte mamme adottive mi hanno domandato se anch'io, come Olivia, la piccola protagonista del mio racconto, mi ritengo una persona fortunata. La risposta è sì, sì, sì. Da piccola i miei gentiori, prima di andare a letto, mi raccontavano la mia storia. Non sono mai stata una principessa, e probabilmente nessuno ha mai visto dei paggi uscire dall'ospedale per girare il mondo a cavallo solo per cercare un papà e una mamma che si prendessero cura di me. Probabilmente i saggi consiglieri della mia mammina non avevano la barba lunga, e forse si chiamavano giudici e assistenti sociali, ma io sono una scrittrice di favole e non c'era niente di meglio che una favola per raccontare quello che, con parole più semplici, mi dicevano i miei genitori. E ripeto genitori, perchè è questo che sono per me, niente di più, niente di meno. I nomi che ho scelto nella storia: mammina, Mamma e Papà, rispecchiano la mia visione delle cose. Sono stata molto fortunata perchè ho ricevuto due doni di vita: il primo, quello della donna che mi ha tenuto in pancia per nove mesi. Solo ora capisco cosa vuol dire e a maggior ragione le sono doppiamente grata. La mammina, permettetemi di chiamarla così, ha scelto la 12

13 vita per la sua bambina, e solo per questo la rispetto e le sono grata. Non serve sapere altro: era drogata? Aveva subito un'aggressione? Non era nelle condizioni economiche per tenermi? Era troppo giovane? Oppure, come scrivo nel libro, era vecchia come la strega bacucca? Non ha importanza, perché ha scelto la vita! Per me può bastare, non mi serve altro. Il secondo dono è quello dei miei genitori, di mamma e papà che hanno camminato a lungo e che, tra centinaia e centinaia di altre coppie, come illustrato in modo magistrale dalla mia illustratrice, hanno superato le prova, e cioè, i faticosi colloqui, le domande e tutto l'iter necessario a far si che diventassi la loro principessa. Vedete dunque, non è difficile sentirsi fortunata! Anzi è piuttosto facile. Colgo dunque l'occasione per fare un appello alla politica affinché l'adozione diventi un argomento di cui parlare, e non solo come di un problema (come si è fatto fino ad ora) ma come di una cosa bella, come una risposta al problema dell'abbandono da una parte, e dell'infertilità dall'altra, e come alternativa all'aborto e all'inseminazione che in molti casi diventa una vera e propria tortura per la coppia. Dalle istituzioni mi aspetto inoltre più aiuto e supporto alle coppie che intraprendono un percorso di adozione, affinché non si sentano sole e abbandonate dentro una burocrazia che appare spesso troppo complicata e difficicile da affrontare. Un altro appello lo faccio alla scuola, affinchè faccia dell'adozione una materia di formazione e aggiornamento al pari della multicultura. E a quanti intendono adottare un bambino faccio i miei più sinceri auguri e dico: coraggio, non abbiate vergogna, non siete soli. Andate a testa alta e siate fieri, ma soprattutto non vi perdete d'animo: al mondo ci sono milioni di Olivie che aspettano solo di incontrare un papà e la mamma dal cuore grande e generoso,come il vostro! Resto comunque a disposizione per chiunque avesse domande da farmi al mio indirizzo di posta che Cristina potrà gentilmente girarvi. Io, Olivia e la fata Maya, la mia inseparabile tartaruga magica, salutiamo con affetto grandi e piccini e vi auguriamo una splendida giornata e, naturalmente, una buona lettura. Dimenticavo, oggi, guardate in cielo. Può essere che uno stormo di rondini bizzarre si trovi a passare proprio sopra la vostra bella città e raccolga tutte le parole che verranno dette. Citando il mio libro: lo stormo di rondini porterà la storia della principessa Olivia fino all'isola delle mammine sperdute. Così, anche questa notte, la sua mammina si addormenterà felice di sapere che quando l'- ha affidata al papà e alla mamma le ha fatto il regalo più bello del mondo! Grazie. Linda Griva 13

14 SOSTEGNO A DISTANZA Una grande ripresa per i sostegni allo studio in Nepal stiamo lavorando anche per aggiungere ai programmi di sostegno scolastico anche minori del Bal Mandir e del Sahara Group vi terremo aggiornati. Un grande sprint per i sostegni a distanza in Cambogia dove moltissime segnalazioni ci giungono da Martina e dal suo staff per la lotta contro l istituzionalizzazione di molti minori (in certi casi sono proprio i direttori di istituti con cui collaboriamo che ci segnalano situazioni di famiglie che vanno a chiedere informazioni per lasciare i propri bambini) Anche il sostegno per interventi chirurgici in Perù continua, chi riceve le schede dei bambini operati riconferma il suo appoggio e questo ci rende orgogliosi del nostro operato. E doveroso inoltre riportare che il San Juan de Dios ultimamente interviene con i fondi dei sostenitori anche per tipologie di interventi diversi da quelli che solitamente vengono effettuati (labbro leporino, palato fessurato e malformazioni agli arti inferiori), abbiamo ricevuto documentazioni di ricostruzioni plastiche dovute ad ustioni, risoluzione di casi di polidattilia, interventi atti a migliorare la deambulazione dei minori (es. correzioni dei tendini di Achille, rotula flexa ecc). In controtendenza invece i sostegni nei paesi europei come la Polonia e l Ucraina dove si registra una diminuzione dei sostenitori a fronte di un bisogno di aiuto di una fascia di popolazione abbastanza ampia. In Ucraina, dietro richiesta del nostro partner locale, dobbiamo registrare l uscita dai programmi di sostegno a distanza dei bambini che vengono ospitati nelle vacanze terapeutiche all estero, motivo per cui alcuni abbinamenti effettuati sono decaduti e provvederemo a proporre nuovi sostegni. Altra spina nel fianco è stata la chiusura dei sostegni in Pakistan dove, su richiesta esplicita della focolarina che seguiva il progetto, abbiamo dovuto togliere dal programma sia il sostegno scolastico sia quello formativo in quanto la situazione politica e sociale del paese è tale da non permettere ai ragazzi di frequentare la scuola.alcuni di loro sono stati tolti dalla scuola cattolica per essere mandati a studiare nella scuola coranica, altri ragazzi frequentano la scuola solo nei momenti in cui la situazione è particolarmente tranquilla. Aiuteremo il Nest ed i suoi bambini in un modo alternativo ma ci dispiace per tutti quei bambini che, frequentando con regolarità la scuola del centro Nest, prima di entrare nella scuola pubblica, avevano un chance in più SONO ARRIVATI... di cambiare la loro vita. Siamo particolarmente felici di informarvi che stiamo studiando la possibilità di attivare dei sostegni per i bambini di Todomè, villaggio del Togo. A settembre entrerà un funzione la mensa scolastica per i ragazzi della scuola secondaria, ci piacerebbe estendere la mensa anche ai bambini della scuola primaria. Appena sarà possibile attivare i sad, pubblicheremo sul nostro sito tutte le indicazioni. Ancora un grazie da parte mia a nome dei bambini che aiutate e sappiate che potete sempre contare sul mio aiuto. Per qualsiasi informazione o dubbio: vanna@naaa.it o presso la sede. Nepal Subash Khakural - studente al primo anno di specializzazione,sostenuto da POZZI Roberto; Puran Singh Gharedi 16 anni sostenuto da COLLU Eleonora; Bikash Sunar 16 anni sostentuto da COLOSI Cristina; Tara Lohar 9 anni sostenuto da PAVESE Irene e POSSOLO Laura; Vinod Prasad Bhatt 12 anni sostenuto da MARIONNI Carla; Sajina Pandey 7 anni sostenuta da PASQUINO Maura; Pranita Lama 8 anni sostenuta da RISOLO Raffaella; Anu Lama 13 anni sostenuta da ODELLO Bianca. Cambogia Yoeun Chiva 11 anni sostenuta da PETRINI Alessia; Huon Sopheak 12 anni sostenuta da CAMISASCA Simonetta; Ly Ty 6 anni sostenuta da SCHIAVON Maria; Chhom Sokun 9 anni sostenuto da SIMONI Maria; Sam Sreynit 6 anni sostenuta da BOLLEA Maria Grazia; Kong Keamheang 6 anni sostenuta da BRANCHI Marina; Chan Thornsamey 5 anni sostenuta dai colleghi della soc. GIANOGLIO PUSCEDDU; Oul Soklay 10 anni sostenuta da ROCCATI Giovanna; Many Channeth 16 anni sostenuta da RISERVATO Alessandra. Perù - Fam. CARRA BELARDO; - Fam. LENDY DAMI, - DALMASSO Franco; - in occasione del battesimo di Chiara la famiglia CASTOLDI sostiene n 5 interventi; - in occasione del loro matrimonio BONA Angela e SQUE- RO Fabio sosterranno altri 5 interventi; - SILVESTRI Sofia in occasione della sua Prima Comunione; - fam. CAVARRA GIORDANI. Colombia: La piccola Solanyi è arrivata ad allietare la famiglia di Concetta e Graziano CACCIAPUOTI ( ); Per la gioia di Mauro e Barbara PEANO è arrivato il piccolo Miguel ( ); Juan Sebastian fa ora parte della famiglia di Daniele e Simonetta CANETTI ( ); Per Maria e Maurizio REINA è arrivato il piccolo Daniel ( ). Cambogia: A casa della famiglia di Annalisa e Felice NUVOLI è arrivata Sophea Sreychan ( ); Ad allietare la famiglia PALAVE- RA è arrivato il piccolo Touch Sockea ( ). Nepal: Per la gioia di Daniela e Gianpietro BARONI è arrivato il piccolo Raju ( ); Santu è arrivata per la gioia di mamma Filomena e papa Roberto COCCHIARONE ( ); La piccola Masini è ora con mamma Nadia e papa Cesare GALLO ( ); Ad allietare la casa di Stefano e Annalisa INSELVINI è arrivata la piccola Anju ( ). Perù: per la gioia di mamma e papà POLLI è arrivato Michael ( ). Polonia: Antonello e Clara CASADIO sono rientrati con la piccola Angelika ( ); ed hanno fatto tris Claudio e Anna BAROZZI con Pawel ( ), Aleksandra ( ) e Joanna ( ). Ucraina: Il piccolo Oleksandr è arrivato ad allietare i cuori di Isabella e Giovanni BERGAMIN ( ); Due sorelline: Caterina e Daria ( ) sono finalmente arrivate a casa con mamma Adele e papa Roberto FABBRINI; A casa della famiglia di Sebastiano e Maria FRESI è arrivata Viktoriya ( ); Davyd ( ) è entrato a far parte della famiglia di Giuliana e 14

15 Giancarlo LOVERA; A casa di Claudia e Steano ZAMPESE sono arrivati Vladyslav e Mykola ( ). Vietnam: Per la gioia di Raffaella e Ciro AFFINITO è arrivata la piccola Thi Linh ( ); A casa di Stefania ed Enrico AN- TOLINI è arrivata Nhi Tran ( ); Per la gioia di Aurrelia e Luca ANTONIETTI è arrivata la piccola Thi Huyen ( ); Un altra femminuccia di nome Quang Duc è rientrata con mamma Anna e papa Alberto BANDERA ( ); Chiara e Stefano CRESPI hanno fatto rientro con la piccola Diem Quang ( ); Per l immensa gioia di Barbara e Luigi D ETTORRE è arrivato il piccolo Dinh Truong ( ); Un chicco di riso di nome Van Thanh ( ) ha trovato in ERCONI Pietrangelo e Silvia la sua famiglia; Maria e Mauro KRAMPERA sono stati allietati dall arrivo della piccola Minh Thu ( ); E finalmente un dolcissimo bambino a casa di Patrizia e Gianpaolo LORENZINI, il suo nome è Quoc Lin ( ); Una femminuccia per la famiglia di Alessandro e Veronica MANCIN, si chiama Mai Lan ( ); Ad allietare la casa di Laura e Carmine MASTRI è arrivata la piccola Hong Hoi ( ); RINGRAZIAMO... Ed un altra bambina di nome Ngoc Tran ( ) è arrivata per la gioia di papa Loris e mamma Giovanna MENEGUZZO; La piccola Thi Thai ( ) è arrivata ad allietare la casa di Marinella ed Alessandro MORLACCHI; Per la gioia di Francesca e Simone PECUNIA è arrivata la piccola My Phuong ( ); La cicogna vietnamita ha portato a casa di Antonia e Marco PEREGO una bella femminuccia di nome Thi Hung ( ); A casa di Fabrizia e Philippe PEYRIDIEU è arrivata una principessa di nome Minh Tao ( ); Per la gioia di Maria Laura e Domenico PETROCCIA è arrivata Thi Dieu ( ); Un altra bambina di nome Thi Hoa è arrivata ad allietare i cuori di Roberta e Fabio PRANDINA( ); A casa di Andrea e Cinzia SCIARROTTA è arrivato il piccolo Tuan Anh ( ); Ed un altra bambina per la gioia di Monica e Marco SUMMA, è arrivatala piccola Nhat Vy ( ); A casa di Danilo e Simonetta VILLARI è arrivato il piccolo Thanh Nam ( ). Speriamo di non aver dimenticato nessuno e BENE ARRIVATI! ( ) triangolo infante ( ) fiore età prescolare ( ) cuore età scolare Ecco i progetti che avete deciso di sostenere. Siete sempre in tanti e vi ringraziamo di cuore per la fiducia riposta nel nostro operato all estero. - la grave situazione che abbiamo riportato sul sito per il Bal Mandir in Nepal ha visto il contributo dei dipendenti della ditta ACS DOBFAR SPA, Fam. BIDINI Maurizio, CAVALIE- RI Michela, CHIOZZA Paolo e ROS- SINI Nicoletta, GRANDINETTI Bhim, MARIONNI Carlo, fam. MENICHINI DONATELLI, PARISOT Patrick, VIL- LA Sanimaiya e VILLA Surendra con i soldini raccolti in occasione del loro compleanno; - il momento di crisi dell OCCED Nepal è sostenuto da fam. BUSET- TA Paolo - MARIN Rosita, fam. ME- NICHINI DONATELLI; - i fondi ricevuti dalla Fam. CARE- SIO SORRENTINO e dalla Fam. MORESCHINI TROTTA a sostegno del Girl s Orphanage (progetto ultimato) verranno devoluti a sostegno degli istituti nepalesi di cui sopra; - l istituto di Vung Tau vede il sostegno della Fam. BERGAMO - BOTTI- NI, il Rep. Medicina I e II di Reumatologia e Pneumologia di Trento per festeggiare l arrivo del piccolo Andreottola Pietro Nhat; - l istituto di Go Vap vede il supporto di Raffaella, Giampaolo e Dung SFORZA in occasione delle festività di Pasqua; - il progetto di sostegno alimentare triennale per tre istituti vietnamiti di vede la partecipazione della Fam. ADAMI FRANZOIA, Fam. CA- RADONNA GALLO, Fam. FINOTTI SERAFINO, GRETTER Marco Hoang in occasione della sua Prima Comunione, Fam. LANFRAN- CHI PULCI, LEPRINI Luca, Fam. MAGAZZA GALLINA, Fam. MAR- CHIOTTO - DE BERTI, PONTA Paolo, POZZI Roberto, RICCHI Silvano, fam. RONCHI VISMARA, RUSSO Maurizio e BOURDIN Françoise, SCARAMUCCI CEDRIONE Sandra. Un particolare ringraziamento va a tutti i bambini che hanno fatto la Prima Comunione nella parrocchia di Martignano ed ai loro parenti ed amici che hanno legato questo momento di crescita ad un aiuto concreto per i bambini vietnamiti; - il progetto Deworming Vietnam vede il sostegno della Fam. CAR- DONE GORGERINO, CARRA Roberto e BELARDO Stefania, CA- SAGRANDE Giuliano e Gianna, CAVALSANI Alessia, Sandro e Luisella MAGNAGO, Fam. RONCHI- MANICK, SANTI Paolo e PEZZALI Daniela, TEODORI Nicoletta, ZUA- NELLI Daniele; - l istituto di Bac Kan vede il sostegno di MAZZINI Laura, la ditta SYM- PAK CORAZZA SPA, PICHETTO Elena, Fam. ZAMPIERI RUSSO. La famiglia CAGLIERO in memoria di Luciano Amici di Emma Thi Hue Repetto; - il progetto di interventi a sostegno degli Istituti di Bac Kan, Hanoi IV, Nam Dinh e Vung Tau vede il supporto di RUSSO Maurizio e BOURDIN Françoise; - il progetto dell ospedale di Bac Kan vede l intervento della Fam. DE PASCALIS- RIA,LACONI Giovanni e FANARA Caterina, OBERTI Paolo e ANTONINI Annarita, ORIGLIA Sergio SACCOMANDI, SANTINI Paolo e PEZZALI Daniela; - il progetto Street Children di Hanoi vede il sostegno di RUSSO Maurizio e BOURDIN Françoise; - l istituto di Nam Dinh vede il sostegno di AGOSTINELLI Alessandro; AUGURI A... - a sostegno dei progetti in Vietnam in generale senza la designazione di un progetto specifico sono arrivati i contributi della Fam. BERGAMO - BOTTINI, CARBONATI Tiziana, Fam. NASSI BAMBERTI, TAN- CREDI Sante, ZAUPA Luca; Un ringraziamento particolare va al dr. Raffaele Ciracì, Presidente dell ANAC Onlus di Francavilla Fontana (BR) che ci ha fornito abbigliamento e scarpe nuove tramite la famiglia SOLAZZO DEL VECCHIO. Grazie a tutti di cuore! E passato più di un anno dal tuo arrivo con il tuo sorriso riempi le nostre vite Ti vogliamo tanto bene: mamma, papà e Jessica 15