Dossier Spending review. Acquisto di beni e servizi
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1 Dossier Spending review Acquisto di beni e servizi
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3 INDICE Pag. 5 Pag. 7 Pag. 19 Introduzione Relazione dell incontro del Gruppo di lavoro Acquisto di beni e servizi Slide di presentazione Pag. 31 Quadro normativo vigente sulle misure di contenimento della spesa per acquisto di beni e servizi 3
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5 1. INTRODUZIONE 2. L attività del Comitato straordinario per la revisione della spesa prosegue secondo il Programma dei lavori fissato dal Commissario Cottarelli. L attività di revisione della spesa affronterà sia questioni di perimetro, concentrandosi sulla individuazione di programmi di spesa a bassa priorità i cui benefici non giustifichino il costo per il contribuente o siano inferiori rispetto a quelli di altri programmi di spesa che potrebbero essere sotto finanziati, sia la minimizzazione dei costi di produzione dei servizi correnti (riduzione degli sprechi). La riduzione della spesa per acquisto di beni e servizi sostenuta dalle amministrazioni pubbliche, costituisce una delle principale leve d azione per il raggiungimento di questo secondo obiettivo: la riduzione dei costi di produzione dei servizi. La razionalizzazione e centralizzazione degli acquisti è infatti strumentale all individuazione di fabbisogni standard delle pubbliche amministrazioni e, di conseguenza, alla fissazione di un livello di spesa uniforme, per voci di costo, per tali acquisti. Il 20 febbraio 2014 le parti sociali sono state convocate per partecipare al primo incontro del gruppo di lavoro Acquisto di beni e servizi, istituito nell ambito del Programma di Revisione della Spesa presentato dal Commissario straordinario Cottarelli, con l obiettivo di avviare la ricognizione tecnica di alcune misure legislative relative ai criteri che presiedono il sistema di approvvigionamento di beni e servizi nelle amministrazioni pubbliche e presentare alle parti sociali lo stato dell arte sul punto. Di seguito si presenta un dossier tematico che raccoglie: la relazione dell incontro, con particolare riferimento ai principali temi di discussione trattati le slide di presentazione dell attività del gruppo di lavoro la ricostruzione del quadro normativo vigente relativo alle misure di contenimento della spesa per acquisto di beni e servizi sostenuta dalle amministrazioni pubbliche 5
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7 2. Relazione del primo incontro del Gruppo di lavoro 7
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9 RELAZIONE DEL PRIMO INCONTRO DEL GRUPPO DI LAVORO Il contenimento della spesa pubblica e la necessita di garantire l efficienza e l efficacia dell azione amministrativa sono alla base delle ragioni e degli obiettivi dei processi di rinnovamento che hanno investito l approvvigionamento di beni e servizi della P.A. italiana. L incremento continuo della spesa per l acquisto di beni e servizi della P.A. in rapporto al PIL, registrato nel corso degli ultimi anni, ha portato a considerare la necessita di prevedere risparmi economici consistenti e durevoli. In particolare, l attività di Public Procurement rappresenta una straordinaria leva di politica industriale in grado di incidere: sulla pressione finanziaria che interessa le PP. AA., attraverso la riduzione dei prezzi unitari di acquisto, il controllo e il monitoraggio della domanda (l efficace utilizzo delle risorse pubbliche); sulla qualificazione della domanda pubblica; sull innovazione dell offerta privata e sullo sviluppo delle imprese (il navigatore, il velcro, internet, sono tutti beni prodotti a seguito della domanda pubblica); sull introduzione di nuove tecnologie nella P.A.; sulla formazione di nuove competenze e sull aumento dell occupazione. Dunque, la domanda pubblica, può essere uno straordinario strumento di politica economica e di politica industriale. Tuttavia, troppo spesso essa rischia di risultare un mero strumento di somministrazione più che un investimento, a causa della sua eccessiva polverizzazione. 9
10 Attuale assetto del Public Procurement Dopo più di un decennio di costante aumento, la spesa pubblica in beni e servizi ha registrato una flessione del 3%, passando da 136 mld nel 2011 a 132 mld nel Dei 4 mld di riduzione della spesa 3 mld sono stati registrati nelle amministrazioni centrali e 1 mld in quelle locali. Tuttavia, l effetto delle misure di contenimento di questa voce di spesa è stato molto più ampio, tanto da aver condotto contemporaneamente ad una riqualificazione della spesa e ad una sua riduzione (il 3%). Attuale assetto del Procurement Spesa in beni e servizi (1/2) La spesa pubblica in beni e servizi, dopo la costante crescita del , fa rilevare nel 2012 una contrazione del 3,0% (e pari attese per gli anni successivi) Spesa per beni e servizi vs PIL (mld/ ) 10,0% 200 7,5% 7,6% 7,8% 8,0% 8,2% 7,9% 7,8% 8,1% 8,8% 8,7% 8,6% 8,4% 9,0% 8,0% ,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% Amm. Centrali Amm. Locali Previdenza Incidenza PIL 1,0% 0,0% Allo stato attuale, dei 132 mld solo il 32% rappresenta spesa pubblica presidiata (pari a 36 mld) o presidiabile (pari a 6 mld), in cui cioè si possono individuare sistemi di controllo. Il 35% (pari a 46 mld) è invece non presidiabile o presidiabile con modalità innovative singole, molto più vicine ad un progetto che all attività di acquisti aggregati svolta da Consip S.p.A., la società con capitale interamente posseduto dal Ministero dell economia e finanze, che costituisce la struttura di servizio di riferimento per gli acquisti centralizzati di beni e servizi della P.A. Il restante 33% è rappresentato da spesa che passa direttamente per il Mercato, in cui il processo di approvvigionamento non è così determinante. 10
11 Analizzando la distribuzione della spesa pubblica tra le quattro tipologie di Enti Pubblici censite dall Istat (Stato, Enti locali, enti del Ssn e altri enti) si evince che: lo Stato spende 8 mld in acquisti presidiati o presidiabili mentre la restante parte non è presidiabile, se non con modalità innovative, oppure determinata direttamente dal mercato; gli Enti locali spendono invece 14 mld tra acquisti presidiati o presidiabili, cui si aggiungono 22 mld di acquisti su 39 non presidiabili se non con modalità innovative e 3 mld di acquisti determinati direttamente dal mercato; gli Enti del Ssn hanno, in proporzione, una più ridotta area di acquisti presidiati (15 mld su 68 complessivi) una più ridotta area dei non presidiati o presidiabili con modalità innovative (22 mld su 68 complessivi) ma una ampia area di acquisti determinati direttamente dal mercato (39 mld su 68). Attuale assetto del Procurement Spesa in beni e ser viz i (2/2) La spesa presidiabile con i diversi strumenti è di ~42 mld/ (47% del totale), i restanti ~46 mld/ sono da valutare Farmaceutica convenzionata Assistenza convenzionata e accreditata Medicina generale Armamenti Servizi fognari, raccolta rifiuti, pulizia e ambientali Manutenzioni Beni e servizi da produttori market Non presidiabile o presidiabile con modalità innovative Presidiabile (non presidiata) presidiata St ime Consip su dat i Ist at Valori 2012 in mld/ Energia Sistemi informativi Tlc Sanità ~60% spesa specifica ~40% spesa comune Tot ale St at o Enti Territoriali Enti SSN Altri Enti PA 11
12 Il ciclo passivo della Pa Il ciclo passivo è un'applicazione modulare in cui è tracciato l'intero procedimento di acquisto, dalla determinazione del fabbisogno, alla richiesta fino al pagamento della fattura, attraverso una serie di fasi correlate ai procedimenti amministrativi in coerenza con la normativa sull'acquisizione di beni e servizi. Il ciclo passivo della PA si compone di tre aree: area strategica nella quale la PA si chiede cosa, quanto e come comprare (gara autonoma, Consip, ecc); area gestionale nella quale avviene la fornitura, la logistica e il monitoraggio delle forniture; area controlli nella quale diversi soggetti effettuano il controllo sulla gestione, quello contabile e di legittimità e l Audit ispettivo. Le sole interazioni che avvengono nell ambito della prima area, ossia quelle che vanno dalla verifica del fabbisogno alla gara fino al collaudo, possono costare ad una amministrazione da a , senza contare gli ulteriori costi che potrebbe generare una gara mal formulata, in termini di contenzioso, e senza considerare il costo aggregato alimentato anche dal costo posto a carico dei concorrenti. Potrebbe accadere, dunque, che per appaltare 1mln la PA spenda , e altrettanto i 10 concorrenti, fino ad ottenere un impegno totale di spesa pari a 1,1 mln. Gli obiettivi che deve porsi il sistema per un rilancio di efficacia ed efficienza sono: ridurre lo spread del costo di una gara, ridurre il tempo intercorrente tra il manifestarsi del fabbisogno e il collaudo in modo da aumentare la competitività del sistema paese. La mission della Consip è proprio quella di intervenire nell ambito dell Area strategica perché è lì che si concentrano le decisioni più rilevanti, in modo da aggregare la domanda globale, stabilirne l ideale e funzionale suddivisione in lotti, offrire alle imprese italiane condizioni ideali di partecipazione sulla base delle caratteristiche produttive del sistema delle piccole e medie imprese, molto diffuse in Italia. Pertanto, un azienda pubblica dinanzi all esigenza di soddisfare un fabbisogno, dovrebbe verificare anzitutto la presenza di un offerta Consip. Nel caso in cui questa non sia disponibile, dovrebbe consultare la centrale acquisti regionale e, in ultimo, potrebbe far fronte all approvvigionamento attraverso una gara costruita in house. 12
13 Le competenze necessarie La gara è quello strumento necessariamente posto tra l idea di un servizio e la sua concreta realizzazione. A parte il costo di avvio di una gara in house, uno dei rischi più seri è quello di incorrere nei ricorsi da parte dei concorrenti. Se il progetto di gara è costruito in modo superficiale e con scarse competenze realizza, a causa del contenzioso, il cosiddetto disastro amministrativo: non si realizza il progetto; non lavora l impresa; non c è innovazione; i fondi vanno in economia; viene annullata la gara. La competenza delle centrali di acquisto, dunque, garantisce la buona riuscita dellegare più rilevanti. Consip, a partire dal 2000, ha bandito 32 mld di gare, ricevendo oltre ricorsi, di cui solo due sono stati persi. Dall esperienza acquisita Consip ha potuto verificare che un progetto che nasce bene nell area strategica, funziona bene anche nell area gestionale. Tuttavia, nella P.A., è l area dei controlli a registrare una scarsa efficacia. Inoltre, è possibile evincere che sono quattro le categorie merceologiche che occupano l 80% della spesa di funzionamento di un grande Ente: Telefonia fissa e mobile; Energia; Buoni Pasto; Facility management. Sono tutte categorie che richiedono gare molto complesse. La Guardia di Finanza, infatti, ha iniziato a verificare gli acquisti afferenti a queste quattro grandi categorie effettuati fuori dal circuito di Consip e delle Centrali Regionali di Acquisto e ha individuato frequentissime irregolarità (molte delle quali vere e proprie frodi), per un valore di circa 1,3 mld. Queste sono dovute spessi al fatto che la complessità della gara impedisce ai piccoli enti di poter istruire correttamente il procedimento. 13
14 Aggregatori della domanda Dal 2007 il sistema degli acquisti in Italia è strutturato a rete, formando un network di 21 aggregatori territoriali di spesa (centrali acquisti) che legalmente bandiscono gare, stipulano contratti quadro/convenzioni ai quali gli acquirenti accedono per adesione. Una P. A. aderisce a una convenzione e dopo una settimana inserisce un ordine invece di attendere mesi per la gara e spendere migliaia di euro per istruirla. Il 58% del bandito/negoziato transita su Consip e, nel 2011, degli oltre 16 mld di gare/negoziazioni, la maggior parte sono transitate su piattaforme Consip. La centralizzazione degli acquisti è una soluzione suscettibile di miglioramenti ma, già allo stato attuale, esprime maggiori competenze rispetto ai punti di approvvigionamento esistenti sul territorio nazionale in grado di fare dell approvvigionamento non un semplice strumento di somministrazione bensì una leva a disposizione dello sviluppo delle imprese e del territorio. 14
15 Criticità dell attuale assetto del Public Procurement Il ciclo passivo costituisce, dunque, un importante obiettivo d innovazione realizzabile, ad esempio, attraverso l individuazione di un unico responsabile degli acquisti per ogni PA, in modo da superare la polverizzazione dei buyer (oltre soggetti che possono acquistare qualsiasi cosa), oppure attraverso una corretta determinazione dei fabbisogni da parte di ciascuna P.A. che superi il criterio del costo storico ritornato in auge a causa dei tagli lineari che hanno bersagliato il sistema degli acquisti negli ultimi anni. Il procurement pubblico richiederebbe anche un sistema dei controlli più capillare come deterrente verso i fenomeni, frequenti, di elusione dei prezzi benchmark stabiliti da Consip oltre che un maggiore raccordo tra i diversi soggetti coinvolti. Attuale assetto del Procurement Alcune considerazioni Processo di ciclo passivo: assenza di chiare procedure e responsabilità dei centri di acquisto pubblici (manca la figura Responsabile del ciclo passivo, per creare aggregazione tra i diversi soggetti della stessa Amministrazione) Programmazione sugli effettivi fabbisogni: la logica di formazione del budget è ancora a costo storico in luogo di un modello zero based Controllo della domanda: l intervento sui prezzi unitari viene spesso bilanciato da un aumento delle quantità consumate Sistema dei controlli: molteplici soluzioni per fuoriuscire dal rispetto del benchmark prezzoqualità Consip Livelli di governo della spesa: necessità di maggiore raccordo e sinergia tra i diversi soggetti coinvolti (ad oggi, spesso: sovrapposizioni ed assenza di dialogo) 15
16 Punti di forza del modello Consip Negli ultimi tre anni si è registrata una importante evoluzione del sistema degli obblighi gravanti sulle amministrazioni pubbliche per quanto riguarda le modalità di approvvigionamento di beni e servizi. La P.A., infatti, è obbligata ad avvalersi dei contratti quadro stipulati dalla Consip e delle sue piattaforme per quanto riguarda determinati comparti. Consip è anche impegnata nella realizzazione delle gare per l agenda digitale, la vera riforma dello Stato e su questo progetto ha bandito nel ,6, mld di gare per rimettere in moto l economia dell innovazione. Le centrali di committenza, dunque, operano su due dimensioni: quella dei contratti quadro trasversalmente rivolti a tutte le amministrazioni; quella dei progetti speciali. L azione di Consip si sviluppa attraverso una stretta interazione con le amministrazioni e con le imprese che le conferisce una elevata flessibilità organizzativa e competenze sempre aggiornate. Le amministrazioni che si rivolgono a Consip traggono benefici in termini di riduzione dei tempi del processo di approvvigionamento. E evidente che l informatizzazione dei processi di acquisto di beni e servizi assicura l aumento dell efficienza e della trasparenza delle procedure di acquisto della P.A. Ciò consente di snellire l intero processo di approvvigionamento riducendo la circolazione di documenti cartacei, i procedimenti, i tempi amministrativi, limitando il lavoro degli uffici acquisti attraverso la semplificazione dello stesso processo di approvazione dell ordine e delle procedure di pagamento. I benefici che ne derivano sono costituiti dal fatto di poter ricorrere ad un elevato numero di fornitori, dalla riduzione dei costi nell acquisto on-line di prodotti,da un ampia gamma di articoli, che consente al contempo di effettuare una rapida valutazione dei costi benefici ed allo stesso tempo una rapida evasione degli ordini. Indubbiamente tale sistema consente migliori rapporti con i fornitori e permette una effettiva riduzione dei costi amministrativi per ogni ordine di acquisto da cui non trae vantaggio la sola P.A. ma i fornitori stessi. 16
17 In termini più rigorosi, possiamo concepirlo come uno strumento le cui potenzialità, se sfruttate appieno, contribuiscono solidamente a raggiungere la funzione obiettivo di ogni pubblica amministrazione: da una parte offrire alla comunità beni e servizi di interesse collettivo nel modo più efficiente possibile; dall altra stimolare la vivacità del tessuto imprenditoriale e favorire l esplorazione di nuove realtà innovative per affrontare le crescenti sfide dello sviluppo. Ad oggi, il Public Procurement, attraversa una fase di transizione dall esclusiva concentrazione sul primo aspetto - predominante in passato - verso una progressiva accettazione anche del secondo. In breve, l orizzonte delle attività del procurer pubblico non viene più circoscritto entro i confini di un raffinato strumento per l acquisizione di beni e servizi con il miglior rapporto qualità prezzo conseguibile, ma inizia ad essere consapevolmente esteso fino a comprendere ciò che può, a ragione, definirsi uno strumento flessibile di politica economica, con ricadute positive anche sul tessuto industriale. Basti pensare che dei 4,1 mld di convenzioni erogate e passate sulle piattaforme Consip nel 2013, il 40% sono stati fatturati da piccole e medie imprese (il 51% nel settore informatica). Non è vero, quindi, che contratti pubblici centralizzati a livello nazionale escludano automaticamente le PMI dall'arena competitiva. L'aggregazione può perseguire, allo stesso tempo, l obiettivo della razionalizzazione della spesa attraverso maggiori economie di scala, senza nuocere alla partecipazione soprattutto di aziende di minori capacità economiche: efficienza nell'uso di risorse pubbliche e utilizzo della domanda pubblica per stimolare la crescita delle PMI non sono in contraddizione. 17
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19 3. Slide L acquisto di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione 19
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21 RS - Tavolo orizzontale «Beni e servizi» L acquisto di beni e servizi da parte della Pubblica Amministrazione Dott. Domenico Casalino, Amministratore Delegato Roma, 20 febbraio 2014 Classificazione: sificazione: Consip Public 1 Premessa Attuale assetto del procurement Spesa in beni e servizi Ciclo passivo della PA Competenze necessarie Aggregatori della domanda Alcune considerazioni Ambito evolutivo Consip Modello di business Principali risultati Il supporto alle PMI Conclusioni Classificazione: Consip Public e: Consip Public
22 Premessa Approvvigionamenti pubblici: strumento di «politica industriale» del Paese ATTRAVERSO INTERVIENE SU Riduzione dei prezzi unitari di acquisto Controllo della domanda Pressione finanziaria AZIONE «BASE» Procurement come leva di «politica industriale» Trasparenza Qualificazione della domanda pubblica Innovazione dell offerta privata Coinvolgimento del territorio Semplificazione dei processi Efficienza e Controllo Aspettative e fabbisogni esterni crescenti Condizioni organizzative dinamiche AZIONE «EVOLUTA» Introduzione nuove tecnologie nella PA Sviluppo dell Impresa Nuove competenze, nuova occupazione Innovazione e Sviluppo Classificazione: Consip Public Premessa Attuale assetto del procurement Spesa in beni e servizi Ciclo passivo della PA Competenze necessarie Aggregatori della domanda Alcune considerazioni Ambito evolutivo Consip Modello di business Principali risultati Il supporto alle PMI Conclusioni icazione: assif Public Consip l
23 Attuale assetto del Procurement Spesa in beni e servizi (1/2) La spesa pubblica in beni e servizi, dopo la costante crescita del , fa rilevare nel 2012 una contrazione del 3,0% (e pari attese per gli anni successivi) Spesa per beni e servizi vs PIL (mld/ ) 10,0% 200 7,5% 7,6% 7,8% 8,0% 8,2% 7,9% 7,8% 8,1% 8,8% 8,7% 8,6% 8,4% 9,0% 8,0% ,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% Amm. Centrali Amm. Locali Previdenza Incidenza PIL 1,0% 0,0% Classificazione: Consip Public Attuale assetto del Procurement Spesa in beni e servizi (2/2) La spesa presidiabile con i diversi strumenti è di ~42 mld/ (47% del totale), i restanti ~46 mld/ sono da valutare Farmaceutica convenzionata Assistenza convenzionata e accreditata Medicina generale Armamenti Servizi fognari, raccolta rifiuti, pulizia e ambientali Manutenzioni Beni e servizi da produttori market Non presidiabile o presidiabile con modalità innovative Presidiabile (non presidiata) presidiata Stime Consip su dati Istat Valori 2012 in mld/ Energia Sistemi informativi Tlc Sanità ~60% spesa specifica ~40% spesa comune Totale Stato Enti Territoriali Enti SSN Altri Enti PA Classificazione: Consip Public
24 Attuale assetto del Procurement Ciclo passivo della PA Materia complessa (strategia, gestione, controllo) che fa osservare grande variabilità dei risultati Area Strategica COSA COMPRARE Strategie di acquisto QUANTO COMPRARE Analisi consumi/ bisogni COME COMPRARE Strategic Sourcing PA PA Gara autonoma SUA / Aggr.ne CAT CONSIP Area Controlli CONTROLLI Area Gestionale Fornitura MKT CONTRACT MANAGEMENT Logistica e Pagamento MKT Monitoraggio forniture PA Dal FABBISOGNO alla GARA, fino al collaudo del CONTRATTO: UNA GARA COSTA ALLA PA da a EURO Controllo di Gestione CdG / P&C Controllo Leggittimità / Contabile UCB / Ragionerie Audit + Ispettivo IA / Ispettivo / CdC / GdF Classificazione: Consip Public Attuale assetto del Procurement Competenze necessarie Il governo del ciclo passivo richiede competenze avanzate. Conoscenza Tecnica degli ambiti merceologici di intervento Relazione con Authority e altri soggetti portatori di interessi Implementazione di specifici riferimenti normativi Tipologie di gara vs procedure amministrative Dimensioni della gara, suddivisione in lotti, durata Procurement design, formati d asta, criteri di aggiudicazione Classificazione: Consip Public
25 Attuale assetto del Procurement Aggregatori della domanda Ad oggi si contano 21 iniziative di aggregazione territoriale. Il 58% del bandito dagli aggregatori (~7,6 mld/ ) transita per Consip ALTRA INIZIATIVA (9) INIZIATIVA «SISTEMA RETE» (12) BANDITO 2012 (fonte AVCP, al netto importi <40k, mld/ ) APSS ASL unica ARCA APAC Azienda Ospedaliera di Udine SCR Piemonte CRA Regione ESTAV Agenzia Umbria Sanit à Centro Regionale Acquisti Sanit à IntercentER ASUR Azienda Sanitaria Unica Regionale ASREM -Azienda Sanitaria Regionale Molise EMPULIA NEGOZIAZIONE AUTONOMA Aggregatori della domanda 8,9 0,7 6,9 CONSIP C.A.R.La Centrale Acquisto Territoriale CCIAA Palermo So.Re.Sa. SEL Centrale di Committenza SUA Stazione Unica Appaltante NEGOZIAZIONE SU STRUMENTI CONSIP Aggregatori della domanda Classificazione: Consip Public Attuale assetto del Procurement Alcune considerazioni Processo di ciclo passivo: assenza di chiare procedure e responsabilità dei centri di acquisto pubblici (manca la figura Responsabile del ciclo passivo, per creare aggregazione tra i diversi soggetti della stessa Amministrazione) Programmazione sugli effettivi fabbisogni: la logica di formazione del budget è ancora a costo storico in luogo di un modello zero based Controllo della domanda: l intervento sui prez zi unitari viene spesso b ilanciato da un aumento delle quantità consumate Sistema dei controlli: molteplici soluzioni per fuoriuscire dal rispetto del benchmark prezzoqualità Consip Livelli di governo della spesa: necessità di maggiore raccordo e sinergia tra i diversi soggetti coinvolti (ad oggi, spesso: sovrapposizioni ed assenza di dialogo) Classificazione: Consip Public
26 Premessa Attuale assetto del procurement Spesa in beni e servizi Ciclo passivo della PA Competenze necessarie Aggregatori della domanda Alcune considerazioni Ambito evolutivo Consip Modello di business Principali risultati Il supporto alle PMI Conclusioni Classificazione: Consip Public 11 nsip Public Ambito evolutivo Consip La recente evoluzione del contesto normativo ha rafforzato il ruolo di Consip come centrale di committenza, delineando 3 ambiti di intervento PROGRAMMA DI RAZIONALIZZAZIONE DEGLI ACQUISTI DELLA PA CENTRALE DI COMMITTENZA INIZIATIVE SPECIFICHE (AFFIDAMENTI DI LEGGE / ATTI AMMINISTRATIVI) ATTIVITÁ RIVOLTE A TUTTA LA PA CONVENZIONI, ACCORDI QUADRO, SISTEMA DINAMICO DI ACQUISIZIONE, MERCATO ELETTRONICO DELLA PA PROCUREMENT PER L AGENDA DIGITALE (SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITÀ, GARE CAD) DISMISSIONE BENI MOBILI DELLO STATO ISTRUTTORIA PARERI DI CONGRUITA TECNICO- ECONOMICA ATTIVITÁ RIVOLTE A SINGOLE PPAA GARE SU DELEGA GARE IN ASP INIZIATIVE SPECIFICHE DISCIPLINARI BILATERALI AGCM, AGID, CONSIGLIO DI STATO, DIFESA, FINANZE, GIUSTIZIA, INAIL, PROTEZIONE CIVILE, SOGEI, IGRUE-POAT JPA REGISTRO REVISORI LEGALI Classificazione: Consip Public La PA deve avvalersi dei contratti stipulati da Consip e delle piattaforme Consip La PA può avvalersi di Consip in qualità di Centrale di committenza
27 Ambito evolutivo Modello di business L azione di Consip si sviluppa secondo un modello del tutto peculiare, che prevede una stretta interazione con PA e Imprese eprocurement value chain Definizione del fabbisogno Studio di fattibilità Strategic Sourcing Fornitura Logistica e Pagamento Monitoraggio forniture PA Consip Mercato Consip Confronto Confronto Confronto elevata flessibilità organizzativa e competenze sempre aggiornate Ambito evolutivo Principali risultati Bandito: +51%, Erogato: +21%, Risparmio: +12% Indicatori Consip (mld/ ) 10,2 6,8 6,9 6,1 3,7 3,8 3,7 5,1 2,3 3,2 2,8 2,6 2,8 2,3 3,6 3,4 3,4 4,1 1,4 2,1 0,9 2,2 2,8 2,7 0,1 0,4 1,5 0,9 1,0 1,0 1,2 1, Bandito Erogato Risparmio Classificazione: Consip Public
28 Ambito evolutivo Il supporto alle PMI I fornitori registrati a fine 2013 sono oltre (+200% vs 2012) e di questi il 97% sono PMI FOCUS MEPA BENEFICI PER AMMINISTRAZIONI KPI MEPA Δ Erogato.000/ % Ordini n % Articoli n % Fornitori n n.d % PO registrati n % PO attivi n % Riduzione tempi di processo Massima trasparenza (processo gestito via telematica) Estensione base fornitori (anche al di fuori del territorio locale) Pieno soddisfacimento esigenze (gamma prodotti) BENEFICI PER IMPRESE Allargamento mercato potenziale e visibilità offerta Attivazione nuovo canale commerciale (senza costi) Abbattimento barriere all ingresso (minori costi di intermediazione) Recupero di competitività per localizzazione e/o specializzazione offerta Premessa Attuale assetto del procurement Spesa in beni e servizi Ciclo passivo della PA Competenze necessarie Aggregatori della domanda Alcune considerazioni Ambito evolutivo Consip Modello di business Principali risultati Il supporto alle PMI Conclusioni icazione: assif Public Consip l
29 Conclusioni Approvvigionamenti pubblici: strumento di «politica industriale» del Paese Interventi TRA IDEE E RISULTATI C È (quasi sempre) UNA GARA Regola di Pareto (20% procedure 80% spesa) Presidiare gare complesse (innovazione, GPP, etc.) Evitare «no risultati» (assenza contratti e/o di innovazione) GARE COMPLESSE Progetti complessi (domanda/offerta, norme, ICT, ecc.) Centrali di committenza (aggregazione e procedure) Curva di esperienza (da 2 a 6 anni per efficienza) PROCESSO DEGLI APPROVVIGIONAMENTI Organizzazione (aggregazione, qualificazione) Programmazione (chi, cosa e quando compra) Coordinamento (contract management) Controlli ex-ante (cosa, quanto) / ex-post (verifiche) CALL TO ACTION Obiettivi EFFICACIA AZIONE DI GOVERNO EFFICIENZA AZIONE AMM.VA INNOVAZIONE TRASPARENZA QUALITÁ DELLA SPESA RITORNO DEGLI INVESTIMENTI COMPETENZE E OCCUPAZIONE Classificazione: Consip Public Clas
30 30
31 4. Quadro normativo vigente sulle misure di contenimento della spesa per acquisto di beni e servizi 31
32 QUADRO NORMATIVO VIGENTE SULLE MISURE DI CONTENIMENTO DELLA SPESA PER ACQUISTO DI BENI E SERVIZI La finalità di riduzione della spesa per consumi intermedi della pubblica amministrazione è stata realizzata non solo operando limiti alle diverse tipologie di spesa o tagli lineari al bilancio statale, bensì anche adottando misure volte ad incrementare i processi di centralizzazione e razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi della pubblica amministrazione, per la realizzazione di economie di scala funzionali al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica. Buona parte degli interventi sono stati adottati nel quadro dell attività di spendine review svolta per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi delle amministrazioni pubbliche ai sensi di quanto disposto dal d.l. 52/2012 ed hanno trovato principalmente adozione nel medesimo decreto, nonché nel d.l. 95/2012: la razionalizzazione e centralizzazione degli acquisti è infatti strumentale all individuazione di fabbisogni standard delle pubbliche amministrazioni e, di conseguenza, alla fissazione di un livello di spesa uniforme, per voci di costo, per tali acquisti. Decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 Articolo 11, comma 6 Nel rispetto del sistema delle convenzioni di cui agli artt. 26 della L. n. 488/1999 e successive modificazioni e 58 della L. n. 388/2000, con decreto del Ministro dell economia e delle finanze annualmente sono individuate le tipologie di beni e servizi per le quali tutte le amministrazioni statali centrali e periferiche, ad esclusione degli istituti e scuole di ogni ordine e grado, delle istituzioni educative e delle istituzioni universitarie, sono tenute ad approvvigionarsi utilizzando le convenzioni-quadro. Le restanti PPAA di cui all - art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 possono ricorrere alle convenzioni ovvero ne utilizzano i parametri di prezzo-qualità come limiti massimi per la stipulazione dei contratti (v. da ultimo DM 17 febbraio 2009 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 1 aprile 2009, n. 76). Ai sensi dell art. 11, comma 6, D.L. n. 98/2011, ove non si ricorra alle convenzioni di cui all articolo 1, comma 449, della legge 27 dicembre 200-6, n. 296, gli atti e i contratti posti in essere in violazione delle disposizioni sui parametri contenute nell articolo 26, comma 3, della legge 23 dicembre 1999, n. 488 sono nulli e costituiscono illecito disciplinare e determinano responsabilità erariale. 32
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