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1 CLUB ALPINO ITALIANO LOGO

2 CLUB ALPINO ITALIANO COSTITUZIONE FONDATO A TORINO IL 23 OTTOBRE 1863 per iniziativa di QUINTINO SELLA

3 IL CLUB ALPINO ITALIANO E COSTITUITO DAI SOCI RIUNITI (BENEMETITI, ORDINARI, FAMILIARI E GIOVANI) LIBERAMENTE IN UN NUMERO INDETERMINATO DI SEZIONI, COORDINATE IN RAGGRUPPAMENTI REGIONALI.

4 IL CLUB ALPINO ITALIANO SEDE SOCIALE E SEDE LEGALE LA SEDE SOCIALE, CON GLI ARCHIVI STORICI, LA BIBLIOTECA NAZIONALE E IL MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA, E A TORINO. LA SEDE LEGALE E A MILANO Via Enrico Petrella, 19

5 IL CLUB ALPINO ITALIANO I SOCI HANNO DIRITTI E DOVERI PREVISTI DALL ORDINAMENTO DELLA STRUTTURA CENTRALE E DELLE STRUTTURE PERIFERICHE. - STATUTO E REGOLAMENTO GENERALE - STAUTI E REGOLAMENTI REGIONALI - STATUTI E REGOLAMENTI SEZIONALI

6 IL CLUB ALPINO ITALIANO STATUTO ART. 1 E una libera associazione nazionale che, come recita l articolo 1 del suo Statuto, ha per iscopo l alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale.

7 IL CLUB ALPINO ITALIANO Art. 14 Statuto Personalità giuridica E DOTATO DI PERSONALITA GIURIDICA DI DIRITTO PUBBLICO, SANCITA DALLE LEGGE 26 GENNAIO 1963 n. 91; TUTTE LE SUE STRUTTURE PERIFERICHE SONO SOGGETTI DI DIRITTO PRIVATO. - Gli uffici degli organi centrali costituiscono la struttura centrale. - Le sezioni e i loro raggruppamenti regionali costituiscono le strutture periferiche.

8 IL CLUB ALPINO ITALIANO La natura di ente pubblico non economico del CAI sede centrale comporta che esso sia assoggettato a tutte le norme e vincoli che riguardano le amministrazioni pubbliche.

9 CLUB ALPINO ITALIANO ORDINAMENTO PERSONALITA GIURIDICA Art. 14 Statuto - Ordinamento ASSEMBLEA DEI DELEGATI COMITATO CENTRALE DI INDIRIZZO E DI CONTROLLO COMITATO DIRETTIVO CENTRALE PRESIDENTE GENERALE COLLEGIO NAZIONALE DEI REVISORI DEI CONTI COLLEGIO NAZIONALE DEI PROBIVIRI

10 IL CLUB ALPINO ITALIANO FINALITA A) FORMARE ED AGGIORNARE ACCOMPAGNATORI, ISTRUTTORI, ESPERTI ED ALTRI. B) MANTENERE IN EFFICIENZA STRUTTURE RICETTIVE (RIFUGI) E SENTIERI. C) ASSUMERE INIZIATIVE TECNICHE PER LA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI, E PER IL SOCCORSO D) FAVORIRE GLI STUDI SCIENTIFICI E STORICI PER FAVORIRE LA CONOSCENZA DELL AMBIENTE MONTANO E DELLE SUE GENTI. F) SOSTENERE IL CISDAE (CENTRO ITALIANO DOCUMENTAZIONE ALPINISMO EXTRAEUROPEO) E)

11 IL CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONI NAZIONALI DEL CAI - CLU ALPINO ACCADEMICO ITALIANO - ASSOCIAZIONE GUIDE ALPINE ITALIANO - CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO (CNSAS)

12 IL CLUB ALPINO ITALIANO ORGANI TECNICI CENTRALI - COMITATO SCIENTIFICO CENTRALE - COMMISSIONE CENTRALE ALPINISMO GIOVANILE - COMMISSIONE CENTRALE MEDICA - COMMISSIONE CENTRALE RIFUGI E OPERE ALPINE - COMM. CENT.LE PER LA SPELEOLOGIA E IL TORRENTISMO - COMMISSIONE CENTRALE PER L ESCURSIONISMIO - COMM. CENT.LE PER LA TUTELA DELL AMBIENTE MONTANO - STRUTTURA OPERATIVA SENTIERI E CARTOGRAFIA - STRUTTURA OPERATIVA SENTIERI E CARTOGRAFIA - STRUTTURA OPERATIVA BIBLIOTECA NAZIONALE

13 IL CLUB ALPINO ITALIANO SCUOLE CENTRALI E NAZIONALI - SCUOLA CENTRALE DI ALPINISMO - SCUOLA CENTRALE DI SPELEOLOGIA - SCUOLA CENTRALE DI SCI ALPINISMO - SCUOLA CENTRALE DI ALPINISMO GIOVANILE - SCUOLA CENTRALE DI ESCURSIONISMO - SCUOLA CEMT.LE SERVIZIO VALANGHE ITALIANO

14 CLUB ALPINO ITALIANO DATI AL

15 CLUB ALPINO ITALIANO DATI AL

16 IL CLUB ALPINO ITALIANO ALCUNI DEI PROTOCOLLI CAI - CAI GR PIEMONTE GESTIONE GROTTA DI BOSSEA - CAI FEDERPARCHI SEGNALETICA CAI - CAI PARCO NAZIONALE DELL ARCIPELASGO TOSCANO - CAI PARCO CINQUE TERRE - CAI PARCO NAZIONALE DEL POLLINO - CAI PARCO NAZIONALE DELLA SILA - CAI PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO / LAGA - CAI- PARCO NAZIONALE D ABRUZZO, LAZIO E MOLISE

17 IL CLUB ALPINO ITALIANO IL CLUB ALPINO ITALIANO CAI MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA Una storia secolare

18 TRA GLI OBIETTIVI DEL CLUB ALPINO ITALIANO LA QUESTIONE GIOVANI HA SEMPRE OCCUPATO UNA POSIZIONE PRIORITARIA

19 CAI-SCUOLA, una collaborazione secolare Anche il mondo dell Università partecipa, fin dal 1905 con la nascita del SUCAI, a questa ventata d interesse giovanile rivolto al fascino della montagna. Diversi ministri del Regno guardano con interesse alla funzione formativa dell ambiente montano e della frequentazione alpinistica.

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22 2 APRILE 2007 Protocollo d Intesa Ministero dell Istruzione Pubblica Club Alpino Italiano Educazione ambientale Corsi di formazione per docenti

23 Una catena di feedback CAI - Livello nazionale (Sede Centrale) CAI - Livello territoriale (Gruppi Regionali) CAI- Livello locale (Sezioni) MIUR MIUR Regionale MIUR provinciale Istituti Scolastici Lo snodo strategico dei Gruppi Regionali

24 LUGLIO 2012 III Protocollo d Intesa Ministero dell Istruzione Pubblica (Direzione Generale per lo Studente) Club Alpino Italiano

25 Collaborazione CAI-SCUOLA III protocollo d intesa CIRCOLARE DIVULGATIVA PROTOCOLLO UNICO 1 ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE 2 ATTIVITA DI EDUCAZIONE MOTORIA 3 ATTIVITA DI EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA

26 Le attività del CAI per la Scuola 1 - ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE -favorire la conoscenza diretta del territorio montano e del suo patrimonio ambientale e naturalistico; -favorire un corretto approccio alla montagna; -diffondere nelle Scuole i valori di un volontariato sensibile alle problematiche dell ambiente

27 Le attività del CAI per la Scuola 2 EDUCAZIONE MOTORIA - coinvolgere studenti in esperienze di educazione motoria da svolgersi in ambiente montano (escursioni, trekking..); -promuovere progetti inerenti lo sviluppo delle capacità motorie attraverso l attività di gioco-arrampicata in ambiente;

28 Le attività del CAI per la Scuola 3 EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA - CONOSCENZA DEI PERICOLI che caratterizzano l ambiente montano e la frequentazione nelle diverse stagioni; -CONOSCENZA DEI METODI DI PREVENZIONE tecniche e strumenti per frequentare l ambiente montano in ragionevole sicurezza su terreno escursionistico o su percorsi alpinistici; -ATTUAZIONE DI SEMPLICI PROCEDURE DI SOCCORSO e/o delle corrette modalità di richiesta d intervento del soccorso organizzato.

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30 Le attività del CAI per la Scuola - livello regionale - CAI regionale Presidente GR MIUR Regionale Direttore generale GIUNTA REGIONALE Assessore istruzione

31 Le attività del CAI per la Scuola - livello regionale - ATENEI UST G.R. OTTO

32 Le attività del CAI per la Scuola - livello regionale - ISTITUTI SCOLASTICI SEZIONI G.R. OTTO

33 Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Sezione particolare del Club Alpino Italiano

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36 ELISOCCORSO HEMS - Helicopter Emergency Medical Service (Servizio di emergenza medica con elicottero) modalità operativa che prevede l imbarco del ferito solo con il mezzo posato a terra SAR Search and Rescue (Ricerca e soccorso) modalità operativa che prevede l imbarco in volo attraverso tecniche particolarmente elaborate come l hovering, il recupero mediante verricello il trasporto con corda baricentrica o la combinazione di tali manovre

37 SEGNALI INTERNAZIONALI DI ALLARME IN MONTAGNA CHIAMATA DI SOCCORSO EMETTERE SEGNALI ACUSTICI OD OTTOCI IN NUMERO DI: - SEI OGNI MINUTO (un segnale ogni 10 secondi) - UN MINUTO DI INTERVALLO Continuare l alternanza di segnali ed intervalli fino alla certezza di essere stati ricevuti o localizzati. RISPOSTA DI SOCCORSO EMETTERE SEGNALI ACUSTICI OD OTTICI IN NUMERO DI: - TRE OGNI MINUTO (Un segnale ogni 20 secondi) - UN MINUTO DI INTERVALLO Continuare l alternanza di segnali ed intervalli fino alla certezza di essere stati ricevuti.

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39 Soccorso con Elicottero - Verricello

40 Soccorso con Squadre a Terra

41 VANTAGGI DELL ELISOCCORSO Trasporto rapido Ampio raggio d azione Free therapy interval Tempi morti legati alle ospedalizzazioni intermedie

42 Compito principale di un sistema di soccorso sanitario il numero di morti evitabili gli esiti di gravi patologie e traumi invio tempestivo del mezzo più idoneo trattamento più qualificato sul territorio.

43 IL CLUB ALPINO ABRUZZO IL GRUPPO REGIONALE ABRUZZO (GR) E SOGGETTO GIURIDICO

44 IL CLUB ALPINO ABRUZZO ORGANI TECNICI TERRITORIALI LA ARD (Assemblea Regionale dei Delegati)) ESERCITA FUNZIONI DI INDIRIZZO POLITICO LOCALE; LE FUNZION I DI COORDINAMENTO E CONTROLLO DEI RISULTATI CONSEGUITI SONO ESERCITATI DAL CDR (Comitato Direttivo Regionale), CHE NE RIFERISCE ALL ARD. LE FUNZIONI D INDIRIZZO TECNICO GENERALI SONO ESERCITATI DAGLI OTCO (Organi Tecnici Centrali Operativi) attraverso gli OTTO (Organi Tecnici Territoriali Operativi) OMOLOGHI.

45 L CLUB ALPINO ABRUZZO FINALITA PERSEGUIRE LE FINALITA ISTITUZIONALI DEL CAI RAPPRESENTA, COORDINA E INDIRIZZA LE SEZIONI D ABRUZZO NEI RAPPORTRI CON LE ISTITUZIONI PUBBLICHE DELLA REGIONE SI RAPPORTA CON GLI ENTI TERRIRORIALI E NON (PERCHI, PROVINCE, COMUNI, COMUNITA MONTANE, ACC.)

46 IL CLUB ALPINO ABRUZZO ORGANI REGIONALI - ASSEMBLEA REGIONALE - COMITATO DIRETTIVO REGIONALE - PRESIDENTE - COLLEGIO REGIONALE DEI REVISORI DEI CONTI - COLLEGIO REGIONALE DEI PROBIVIRI

47 IL CLUB ALPINO ABRUZZO ORGANI TECNICI TERRITORIALI - COMITATO SCIENTIFICO REGIONALE - COMMISSIONE REGIONALE DI ALPINISMO GIOVANILE - COMMISSIONE REGIONALE RIFUGI E OPERE ALPINE - COMM. REGIONALE SPELEOLOGIA/TORRENTISMO - COMM. REGIONALE TUTELA AMBIENTE MONTANO - COMMISSIONE REGIONALE SCUOLE DI ALPINISMO

48 IL CLUB ALPINO ABRUZZO SCUOLE REGIONALI - SCUOLA REGIONALE DI ESCURSIONISMO - SCUOLA INTERSEZIONALE DI ALPINISMO GRAN SASSO - SCUOLA INTERESEZIONALE D I ALPINISMO LA MAJELLA-BARBUSCIA - SCUOLA DI ALPINISMO ROSA DEI VENTI

49 SEZIONI CAI ABRUZZO Atessa, Avezzano, Carsoli, Castel di Sangro, Castelli, Chieti, Fara San Martino, Farindola, Guardiagrele, Isola del Gran Sasso, Lanciano, L Aquila, Loreto Aprutino, Ortona, Penne, Pescara, Popoli, Sulmona, Teramo, Valle Roveto e Vasto

50 IL CLUB ALPINO ABRUZZO ORGANI DELLE SEZIONI - ASSEMBLEA DEI SOCI - CONSIGLIO DIRETTIVO - PRESIDENTIE - COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

51 IL CLUB ALPINO ABRUZZO SEZIONI - ASSEMBLEA - ADOTTA L ORDINAMENTO E IL PROGRAMMIA ANNUALIE - ELEGGE I COMPONENTI DEGLI ORGANI DELLA SEZIONE - DELIBERA LE QUOTE ASSOCIATIVE - APPROVA L OPERATO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO

52 IL CLUB ALPINO ABRUZZO CONSIGLIO DIRETTIVO - PROPONE ALL ASSEMBLEA IL PROGRAMMA ANNUALE - PONE IN ATTO LE DELIBERAZIONI DELL ASSEMBLEA - ADOTTA GLI ATTI DELIBERATI IN ASSEMBLEA - E RESPONSABILE DELL AMMINISTRAZIONE, DELLA GESTIONE E DEI RELATIVI RISULTATI - CURA LA REDAZIONE DEI BILANCI - DELIBERA LA COSTITUZIONE DI NUOVE SOTTOSEZIONI

53 IL CLUB ALPINO ABRUZZO DIVIETI E DELLE SEZIONI ALLE SEZIONI E FATTO DIVIETO DI MANTENERE, AL DI FUORI DELLA PROPRIA ZONA DI ATTIVITA, RAPPORTI DIRETTI CON ENTI AUTONOMI O ALTRI CHE HANNO COMPETENZA AMMINISTRATIVA SU UN TERRIRORIO CHE COMPRENDE, ANCHE IN PARTE, LA ZONA DI ATTIVITA DI ALTRE SEZIONI, SENZA AVER RICHIESTO AL CDR LA PREVENTIVA AUTORIZZAZIONE, CHE SI INTENDE CONCESSA SALVO TEMPESTIVO DINIEGO.

54 IL CLUB ALPINO ABRUZZO SERVIZIO REGIONALE CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO Numeri attivazione soccorso

55 CAMMINARE PER CONOSCERE CONOSCERE PER AMARE AMARE PER TUTELARE

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