IL SOCCORSO ANTINCENDIO PORTUALE

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1 DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE DIREZIONE CENTRALE PER L EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO AREA IV Attività di Soccorso Speciali: Acquatico, Portuale e Servizio Sommozzatori IL SOCCORSO ANTINCENDIO PORTUALE ANNO 2011 Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 1

2 IL SOCCORSO ANTINCENDIO PORTUALE 1. SERVIZIO ANTINCENDI NEI PORTI - ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO Nel 1940, un mese prima della discesa dell Italia nel secondo conflitto mondiale, viene emanata la legge n. 690 che istituisce il Servizio antincendi nei porti d Italia. Il Servizio viene affidato ai Comandanti di porto e ai Vigili del fuoco. Per Servizio antincendi portuale si intende la prevenzione e la estinzione degli incendi nei porti e loro dipendenze, sia terra che a bordo delle navi e dei galleggianti, nonché la prestazione dei servizi tecnici in genere. L art. 2 della legge 690/40 classifica i porti in tre categorie specificando che nei porti di I e II categoria saranno costituiti distaccamenti dei Corpi provinciali dei vigili del fuoco, dotati, oltre che di materiale terrestre, anche di materiale nautico antincendi e specialmente addestrati allo speciale servizio di prevenzione e di estinzione degli incendi a bordo delle navi. Nei porti di III categoria, sarà provveduto al servizio con i mezzi normali dei Corpi provinciali dei vigili del fuoco integrati ove occorra da mezzi sussidiari. Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 2

3 TABELLA A della legge 690/40 Classificazione dei porti ai fini del servizio antincendi I categoria: Genova Livorno Napoli Palermo Venezia Trieste II categoria: Savona La Spezia Civitavecchia Brindisi - Bari Ancona Fiume Cagliari Messina Catania Siracusa - Trapani S. Antioco (Carbonia) - Traghetto (Arsa) III categoria: Tutti gli altri porti e luoghi di approdo La legge prevede che le modificazioni eventualmente necessarie alla tabella stessa, saranno apportate con Decreto Reale, su proposta del Ministero per le comunicazioni, di concerto con quelli per l interno e per le finanze Nel dopoguerra la suddetta tabella subisce una serie di modifiche, prima di tutto dalla tabella sparisce il porto di Fiume in quanto la città non faceva più parte del territorio italiano, mentre per i porti di S. Antioco e Traghetto i distaccamenti dei vigili del fuoco non saranno mai realizzati. Successivamente negli anni 70 con Decreto del Presidente della Repubblica 31 gennaio 1975, n. 821 (DPR al posto del Decreto Reale come prevedeva la legge 690/40) il porto di Augusta viene elevato dalla terza alla prima categoria ai fini del servizio antincendi. Questo perché, come recita lo stesso decreto, si era costatata la necessità che il porto di Augusta, in conseguenza della evoluzione del traffico di prodotti infiammabili verificatasi nel medesimo porto, sia dotato di una più efficiente organizzazione del servizio antincendi. Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 3

4 La tabella A della legge 690/40 viene ancora modificata con Decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1976, n con il passaggio del porto di Porto Torres dalla terza alla seconda categoria ai fini del servizio antincendi. Oggi, oltre la classificazione antincendi dei porti prevista dalla legge 690/40, che è stata nel tempo parzialmente aggiornata, abbiamo però una nuova classificazione che nasce dalla determinazione delle piante organiche del personale in servizio nei distaccamenti dei Comandi provinciali VVF. Per quanto riguarda i distaccamenti portuali l ultimo accordo tra Amministrazione e OO.SS. ha prodotto la seguente classificazione che distingue le sedi portuali in tre categorie P1, P2 e P3, prevedendo per le stesse rispettivamente il seguente organico di specialisti portuali: P1 (28 unità) P2 (36 unità) P3 (52 unità). P3 (52 unità specialisti nautici): Genova, Venezia, Livorno, Napoli P2 (36 unità specialisti nautici): Ravenna, Ancona, Augusta, Cagliari, Civitavecchia, Gioia Tauro, Messina, Palermo, Porte Torres e Trieste P1 (28 unità specialisti nautici): Bari, Brindisi, Catania, Gaeta, La Spezia, Milazzo, Savona, Taranto, Trapani, Vibo Valentia, Olbia (non ancora attivo) Pertanto oggi i Comandi sedi di distaccamenti portuali sono 23, mentre i porti con distaccamenti portuali VVF sono 24 in quanto bisogna aggiungere il porto di Milazzo che dipende dal Comando provinciale VVF di Messina; infine l unico porto con due sedi VVF è al momento il porto di Genova con i distaccamenti di Gadda e Multedo. Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 4

5 2. IL SERVIZIO INTEGRATIVO ANTINCENDIO IN AMBITO PORTUALE Il Servizio Integrativo Antincendio nei porti (squadre ausiliarie antincendi o guardie ai fuochi ), è stato istituito dall art. 9 della legge 13 maggio 1940 n. 690, per integrare l opera dei vigili del fuoco, ai quali è demandata l attività di prevenzione e di estinzione degli incendi nei porti e loro dipendenze, sia a terra che a bordo delle navi e dei galleggianti. Successivamente l articolo 20 della legge n. 850/73 ha disposto che l esercizio, da parte di privati o organismi pubblici, dei servizi antincendi integrativi negli ambiti portuali è consentito previa autorizzazione rilasciata dal Comandante della competente Capitaneria di Porto, su conforme parere del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco. La legge prevede che il personale impiegato nei servizi integrativi deve ricevere eguale autorizzazione, accertati i requisiti di idoneità e capacità tecnica. Il personale predetto è iscritto tra i volontari discontinui del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e ad esso si applicano le disposizioni che disciplinano tali volontari (DPR 6 febbraio 2004 n. 76 Regolamento recante norme sul reclutamento, avanzamento ed impiego del personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco). Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 5

6 Pertanto si può affermare che il predetto personale, prima di essere impiegato nel servizio di guardie ai fuochi, deve obbligatoriamente: essere iscritto negli elenchi del personale volontario dei Comandi Provinciale VVF di appartenenza, accertati i requisiti previsti dall art. 6 del DPR 6 febbraio 2004 n. 76; aver partecipato al corso di formazione iniziale a carattere teorico-pratico (ore complessive 120), secondo le modalità e i programmi stabiliti dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell Interno; aver acquisito conoscenze specifiche sui rischi legati alle attività portuali. 3. SERVIZIO ANTINCENDI NEI PORTI - COMPETENZE DEL COMANDANTE PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO E DEL COMANDANTE DEL PORTO L art.1 della legge 690 del 1940 sottolinea che il Servizio antincendi portuale dipende dai Comandanti di porto e viene esplicato dai Corpi provinciali dei vigili del fuoco. Su questo punto la legge negli articoli successivi, relativi al soccorso, è ancora più precisa distinguendo quelli che sono i compiti del Comandante del porto da quelli dei Vigili del fuoco, L art 10 infatti afferma che in caso di incendio o di altro sinistro, che richiede l applicazione di misure previste dalla presente legge, il comandante del porto assume la direzione dei soccorsi... Nella sua opera di direzione, il comandante del porto coordina, alla azione dei reparti dei vigili del fuoco, quella di tutti gli altri mezzi nautici e terrestri e le prestazioni delle persone che, a termine del Codice per la marina mercantile, sono tenute a rispondere alle richieste dell autorità marittima. Per quanto riguarda i Vigili del fuoco invece l art. 11 evidenzia che il Comandante dei reparti di soccorso dei vigili del fuoco assume la direzione e la responsabilità tecnica dell impiego dei mezzi e degli uomini dei propri reparti e delle squadre ausiliarie previste dal art. 9. Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 6

7 Nel corso degli anni vengono emanate una serie di leggi e normative che vanno ad aggiungersi a quelle precedenti; in particolare la Legge 23 dicembre 1980, n. 930, che tra l altro istituisce il servizio ispettivo antincendi aeroportuale e portuale, all art. 2 sottolinea che in sede locale i competenti Comandanti provinciali dei vigili del fuoco, sono comunque responsabili dei servizi antincendi aeroportuali e portuali. A questo punto la nuova normativa sembrava che abrogasse implicitamente la legge 690/40 là dove assegnava ai Comandanti di porto la direzione del Servizio antincendi portuale e la direzione dei soccorsi. Pertanto il Ministero dei Trasporti, da cui dipendono le Capitanerie di porto, chiese al Consiglio di Stato un parere in merito. Il Consiglio di Stato con parere n. 618/92 del 13 luglio 1994 si espresse, in sintesi, in questo modo: Viene così a delinearsi una organica disciplina nella quale da un lato ai Comandanti provinciali dei Vigili del Fuoco è attribuita la responsabilità dell organizzazione e dell espletamento dei servizi di prevenzione e di estinzione, dall altra siffatta attribuzione si incastona in un più ampio mosaico di competenze generali sulla sicurezza dei porti e sul coordinamento di tutti i servizi portuali. Nell ambito dei servizi di soccorso antincendio, la direzione, la responsabilità e l impiego dei mezzi e del personale, anche ausiliario (art.20 legge 850/73), competono esclusivamente al Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco. Nel dispiegare i predetti servizi nell ambito portuale, il Comandante dei Vigili non potrà, però, non coordinarli con tutti gli altri servizi portuali e con quelli relativi ai soccorsi, facenti capo al Comandante del Porto. Questa esigenza di coordinamento è ancora più evidente nel campo della prevenzione, dando luogo alla necessità di un concerto tra le due autorità sulle attrezzature antincendio nei porti e sulle navi; sulle misure di prevenzione incendi negli stabilimenti e depositi ubicati nell area portuale ed infine per la costituzione di appositi servizi antincendio integrativi per l ambito portuale. Il Parere del Consiglio di Stato, che ha rimarcato le rispettive competenze del Comandante del porto e del Comandante dei Vigili del fuoco, è stato recepito anche dal decreto legislativo n. 139 del 8 marzo 2006 sul Riassetto delle disposizioni relative alle funzioni e ai compiti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a norma dell art. 11 della legge 29 luglio 2003, n Infatti l art. 26, che ha per titolo il Soccorso aeroportuale e Portuale, dispone che: Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 7

8 Il Corpo nazionale assicura, con personale mezzi e materiali propri, il servizio di soccorso pubblico e di contrasto agli incendi nei porti e loro dipendenze, sia a terra che a bordo delle navi e dei galleggianti, assumendone la direzione tecnica, fatto salvo il potere di coordinamento degli altri servizi portuali di sicurezza, di polizia e di soccorso che fanno capo al comandante del porto. Con regolamento di cui all'articolo 17, comma l, della legge 23 agosto 1988, n. 400, si provvede alla classificazione dei porti ai fini dell' espletamento del servizio e se ne disciplinano le modalità. Fino all'emanazione dei regolamenti di cui al comma 2 e 5, da adottarsi, su proposta del Ministro dell interno, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. continuano ad applicarsi, per quanto attiene al soccorso portuale, le disposizioni della legge 13 maggio 1940, n SOCCORSO ANTINCENDIO PORTUALE GLI INTERVENTI DEI DISTACCAMENTI PORTUALI VVF La legge 690/40 prevede che le squadre dei distaccamenti portuali dei vigili del fuoco devono espletare i seguenti interventi: estinzione degli incendi nei porti e loro dipendenze, sia a terra che a bordo delle navi e dei galleggianti, nonché la prestazione dei servizi tecnici in genere. I distaccamenti portuali VVF inoltre sono anche obbligati ad intervenire in base al Decreto Ministeriale 1 giugno 1978 (Approvazione delle norme interministeriali per il coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso della vita umana in mare tra i vari organi dello Stato che dispongono di mezzi navali, aerei e di telecomunicazioni). Il Decreto Ministeriale 1 giugno 1978 è abbastanza preciso quando all art. 2 specifica che Sono vincolati all applicazione delle presenti norme gli organi dello Stato e i relativi enti autorità/comandi periferici delle capitanerie di porto, della Marina militare, dell Aeronautica militare, dell Esercito, dell Arma dei carabinieri, del Corpo della guardia di finanza, della pubblica sicurezza, del Corpo dei vigili del fuoco, delle poste e delle comunicazioni Lo stesso Decreto nell allegato 3 elenca gli organi dello Stato che dispongono di mezzi navali atti al soccorso in mare e tra essi al punto 3 cita il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco; mentre nell allegato 4 elenca gli Enti/Autorità/Comandi periferici degli organi dello Stato interessati alle operazioni di soccorso in mare e al punto 3 indica i Vigili del Fuoco sia come Comandi Costieri che come Distaccamenti portuali. In sintesi possiamo dire che i Distaccamenti portuali VVF dovranno intervenire: a) Per soccorso antincendio e soccorso tecnico in genere nell area portuale sia a terra che a bordo delle navi (legge 690/40); b) Per soccorso della vita umana in mare (D.M. 1 giugno 1978 DPR 662/94); c) Per soccorso pubblico e estinzione degli incendi su tutto il territori italiano (nel quale rientrano anche le acque territoriali - entro le 12 miglia dalla linea di base - e le acque interne), al fine di salvaguardare l incolumità delle persone e l integrità dei beni (D. Lgs. 8 marzo 2006, n. 139). Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 8

9 DIREZIONE CENTRALE PER L'EMERGENZA E IL SOCCORSO TECNICO SOCCORSO PORTUALE - STATISTICA INTERVENTI - ANNO 2009 SEDI PORTUALI V.V.F. INCENDIO NAVE O IMBARCAZIONE TIPOLOGIE INTERVENTI INCENDIO O SOCCORSO TECNICO A TERRA NELL'AREA PORTUALE SOCCORSO IN MARE TOTALE Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 9

10 5. SOCCORSO ANTINCENDIO PORTUALE LE UNITA NAVALI VVF Le unità navali dislocate presso i distaccamenti portuali VVF possono essere distinte in unità grandi, medie e piccole, per un totale sul tutto il territorio di 66 unità navali: a) 11 Unità grandi b) 22 Unità medie c) 33 Unità piccole e veloci Distinte per serie secondo la seguente tabella: UNITA NAVALI VVF Unità grandi Unità medie Unità piccole e veloci Serie VF M Serie VF 1100 Serie VF 400 Serie VF 500 Serie VF 600 Serie VF 800 Serie VF 200 Serie VF 1000 Serie VF RAFF Serie VF RIB Dislocazione UNITA NAVALI VVF SAVONA VF448 VF1088 GENOVA VF1173 VF1082 VFR11 VF544 LA SPEZIA VF447 VFR04 VENEZIA VF1171 VF441 VFR08 RAVENNA VF449 VF683 VF1085 TRIESTE VF681 VF443 VFR07 ANCONA VF 1175 VFR10 VF543 VIGILI DEL FUOCO LIVORNO VF1174 VF446 VFR09 PORTO TORRES (SS) VFM02 VFR02 VF212 - VFRIB01 CIVITAVECCHIA (RM) VFM07 VFR12 VF1081 BARI VF544 -VF1092 VF851 BRINDISI VF1091 VFR03 GAETA (LT) VF442 VF1086 Categoria del distaccamento P3 Organico personale specialista nautico 52 Unità CAGLIARI VF444 VF1087 VFR13 VFRIB02 TRAPANI VF208 VF1093 NAPOLI VF1172 VF1089 VFR16 PALERMO VFM06 VFR17 GIOIA TAURO (RC) VFM04 VFR15 MILAZZO VFR14 VF852 MESSINA VFM03 VF1084 VIBO VALENTIA VF853 VF854 CATANIA VF682 VF1083 TARANTO VF445 VF1093 P2 P1 36 Unità 28 Unità AUGUSTA (SR) VFM01 VF1094 Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 10

11 SERIE VF 1100 (Anno di costruzione 2000) Società Classificazione Caratteristiche di classe Caratteristiche del servizio Notazioni RINA Marca stella 100 A 1.1 Nav.N Socc. Antincendio Navale e S.A.R. Navigazione Nazionale senza limiti con qualsiasi condimeteo Dislocamento Lunghezza ft 144,000 ton 28,12 m Informazioni scafo Potenza propulsione Antincendio Velocità massima Velocità di crociera Autonomia alla max potenza senza antincendio Autonomia alla max potenza con antincendio Equipaggio Persone trasportabili Scafo in Acciaio grado A 2 motori MAN da 735 KW (1000 CV) cad. 2 x Motopompa Chinetti l/1 12 bar 15 nodi 13,5 nodi 33 ore 22 ore 5 (4) specialisti nautici 12 in totale Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 11

12 SERIE VF M (Anno di costruzione ) Società Classificazione Caratteristiche di classe Caratteristiche del servizio Notazioni Dislocamento Lunghezza ft RINA C Croce di Malta Nav.N Socc. Antincendio Navale e S.A.R. Navigazione Nazionale senza limiti con qualsiasi condimeteo 161,000 ton 28,45 m Informazioni scafo Potenza propulsione Antincendio Scafo in Acciaio grado A 2 motori MAN da 735 KW (1000 CV) cad. 2 x Motopompa Chinetti l/1 12 bar Velocità massima 15 nodi Velocità di crociera Autonomia alla max potenza senza antincendio Autonomia alla max potenza con antincendio Equipaggio Persone trasportabili 13.5 nodi 38 ore 20 ore 5 (4) specialisti nautici 12 in totale Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 12

13 SERIE VF RAFF (Anno di costruzione ) Società Classificazione Caratteristiche di classe Caratteristiche del servizio Notazioni Dislocamento Lunghezza ft RINA C Croce di Malta Nav.N Socc. Antincendio Navale e S.A.R. Navigazione Nazionale senza limiti con qualsiasi condimeteo 18,400 ton 13,3 m Informazioni scafo Potenza propulsione Antincendio Velocità max Autonomia max di navigazione Autonomia max antincendio Equipaggio Persone trasportabili Scafo in plastica rinforzata 2 motori MAN da 449 KW (610 CV) cad Motopompa Chinetti 4000 l/1 10 bar 28.5 nodi 6/7 ore (171 miglia marine) 2 ore 4 (3) specialisti nautici 9 in totale Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 13

14 SERIE VF 1000 (Anno di costruzione ) Società Classificazione RINA Caratteristiche di classe Caratteristiche del servizio Notazioni Dislocamento Lunghezza ft Marca stella 100 A 1.1 Nav.N Socc. Antincendio Navale e S.A.R. Navigazione Nazionale senza limiti con qualsiasi condimeteo 23,300 ton 15,3 m Informazioni scafo Potenza propulsione Antincendio Velocità max Velocità di crociera Autonomia alla max potenza senza antincendio Autonomia alla max potenza con antincendio Equipaggio Persone trasportabili Scafo in plastica rinforzata 2 motori Isotta Fraschini 675 KW cad Motopompa Chinetti 2500 l/1 10 bar 28 nodi 20 nodi 12 ore 6 ore 4 (3) specialisti nautici 10 in totale Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 14

15 SERIE VF RIB (Anno di costruzione ) Società Classificazione Caratteristiche di classe Caratteristiche del servizio Notazioni Dislocamento Lunghezza ft RINA C Croce di Malta Nav.N Socc. Antincendio Navale e S.A.R. Navigazione Nazionale senza limiti con qualsiasi condimeteo 7,00 ton 11,08 m Informazioni scafo Potenza apparato motore Tipo di propulsione Velocità max Autonomia alla max potenza Equipaggio Persone trasportabili Rigid Inflatable Boat 526 KW (715 CV) idrojet 38 nodi 4 ore 1 specialista nautico 10 persone (1 specialista nautico + 4 squadra di intervento + 5 persone recuperate) Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 15

16 SERIE VF 400 Dislocamento t Lunghezza m Larghezza m Immersione m Eliche n 3 in lega B2 d=800 P=800 Serbatoio max combustibile lt Apparato motore n 2 IVECO AIFO 8281 SRM 02 Potenza max singolo motore HP 400 da 2200 giri/min Velocità nodi 15 (10 nodi:economica) Autonomia a velocità max Autonomia a velocità economica Materiale da costruzione mg 140 mg 250 Fe 42 B UNI 7070 RINA grado A Cantiere costruttore Cantiere navale DE POLI S.p.a. Venezia Pellestrina Anno di costruzione Società di classificazione Tipo di navigazione RINA Nazionale costiera in condizioni meteo marine favorevoli Equipaggio specialisti n 4 (3) Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 16

17 SERIE VF 500 Dislocamento t Lunghezza m Larghezza m Immersione m pescaggio eliche/deriva m Eliche n 3 in bronzo d=1200 mm. P=1130 mm. Serbatoio combustibile max lt Apparato motore n 2 DEUTZ mod. SBA 6 m 816 r Potenza max singolo motore HP 450 a 1850 giri/min. Velocità nodi 13 (12 nodi:economica) Autonomia a velocità max mg 440 Autonomia a velocità economica mg 637 Materiale da costruzione Acciaio FE 42 Cantiere costruttore Ortona Navi S.p.a. Ortona (CH) Anno di costruzione Società di classificazione Tipo di navigazione RINA Nazionale costiera in condizioni meteo marine favorevoli Equipaggio specialisti n 4 (3) Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 17

18 SERIE VF 600 Dislocamento t Lunghezza m Larghezza m Immersione m Eliche n 4 di cui 3 di propulsione ed 1 elica trasversale Serbatoio combustibile max lt Apparato motore n 2 IVECO AIFO SRM 06 Potenza max singolo motore HP 470 a 2200 giri/min. Velocità nodi 15 Autonomia a velocità max ore 15,6 per circa 235,2 miglia a 15 nodi Autonomia a velocità economica ore 47,5 Materiale da costruzione Acciaio FE 42 BUN 7070 Cantiere costruttore Cantiere Navale De Poli Venezia Pellestrina Anno di costruzione Società di classificazione Tipo di navigazione RINA Nazionale costiera in condizioni meteo marine favorevoli Equipaggio specialisti n 4 (3) Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 18

19 SERIE VF 800 Dislocamento t Lunghezza m Larghezza m Immersione m Eliche n Serbatoio combustibile max lt. Apparato motore n 2 x 440 cv cad. Potenza max singolo motore HP Velocità nodi 22 Autonomia a velocità max Autonomia a velocità economica ore ore Materiale da costruzione Cantiere costruttore Vetroresina Cantiere Navale INTERMARINE SpA SARZANA Anno di costruzione 1997 Società di classificazione Tipo di navigazione RINA Nazionale costiera in condizioni meteo marine favorevoli Equipaggio specialisti n 4 (3) Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 19

20 SERIE VF 200 Dislocamento t Lunghezza m Larghezza m Immersione m Pompe Monitori 2 da 6000 lt/min a 10 atm 2 da 5000 lt/min Apparato motore n 2 x 440 cv cad. Potenza max singolo motore Velocità Autonomia a velocità max Autonomia a velocità economica HP nodi ore ore Materiale da costruzione Cantiere costruttore Acciaio Cantiere Navale CAMPANELLA SAVONA Anno di costruzione 1974 Società di classificazione Tipo di navigazione RINA Nazionale Litoranea Equipaggio specialisti n 4 (3) Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 20

21 Distribuzione delle unità navali nei 24 distaccamenti portuali VF. Dist. PORTO - Comando Categ. Unità Navali VVF 1 GENOVA P3 VF 1173 VF R11 VF 542 VF VENEZIA P3 VF 1171 VF R08 VF 441 VF LIVORNO P3 VF 1174 VF R09 VF NAPOLI P3 VF 1172 VF R16 VF 1089 VF ANCONA P2 VF 1175 VF R10 VF CAGLIARI P2 VF 444 VF R13 VF 1087 VF RIB02 7 MESSINA P2 VF M03 VF PALERMO P2 VF M06 VF R17 VF RAVENNA P2 VF 683 VF 1085 VF GIOIA TAURO (Reggio C.) P2 VF M04 VF R15 11 CIVITAVECCHIA (Roma) P2 VF M07 VF R12 12 PORTO TORRES (Sassari) P2 VF M02 VF R02 VF 212 VF RIB01 13 AUGUSTA (Siracusa) P2 VF M01 VF TRIESTE P2 VF 681 VF R07 VF BARI P1 VF 1092 VF 851 VF BRINDISI P1 VF 1091 VF R03 17 CATANIA P1 VF 682 VF LA SPEZIA P1 VF 447 VF R04 19 GAETA (Latina) P1 VF 1086 VF MILAZZO (Messina) P1 VF R14 VF SAVONA P1 VF 1088 VF TARANTO P1 VF 445 VF TRAPANI P1 VF 1090 VF 1081 VF VIBO VALENTIA P1 VF 853 VF 854 Tot. G G VF RIB 65 unità navali (+ 3 RAFF sui laghi maggiori) In grassetto sono indicate le unità navali con scafo in acciaio (Medio/Grandi) Non in grassetto sono indicate le unità navali con scafo in plastica rinforzata Battelli a chiglia rigida con antincendio, per il trasporto squadre di intervento Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 21

22 Decreto del Presidente della Repubblica 28 novembre 2005, n. 300 (Regolamento concernente le modalità di istituzione e di gestione del registro delle navi e dei galleggianti in servizio governativo non commerciale delle amministrazioni dello Stato, previsto dall articolo 4, comma 1, della legge 24 ottobre 2003, n. 321). Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha provveduto, a seguito dell emanazione del DPR 300/2005, all'iscrizione delle proprie Unità Navali nel Registro delle navi e dei galleggianti in servizio governativo non commerciale, tenuto presso la Direzione generale degli armamenti navali del Ministero della difesa (NAVARM); ciò ha comportato, per le proprie unità navali, l'acquisizione dello status di nave in servizio governativo non commerciale, nonché delle immunità e dei privilegi riconosciuti dagli articoli 32, 96 e 236 della Convenzione delle nazioni Unite sul diritto del mare (Montego Bay 10 dicembre 1982); immunità che equipara questo naviglio di proprietà o al servizio dello Stato alle navi da guerra, godendo, ad esempio, nell'alto mare della completa immunità dalla giurisdizione di qualunque Stato che non sia lo Stato di bandiera. Ai fini del presente regolamento, per nave si intende qualsiasi costruzione di proprietà esclusiva delle amministrazioni dello Stato, destinata al trasporto per acqua per lo svolgimento di attività di istituto, dotata di: 1) equipaggio non sottoposto all ordinamento militare, imbarcato ed alloggiato di massima stabilmente a bordo; 2) dimensioni e caratteristiche per la navigazione autonoma sul mare, sui laghi, sui canali, sulle acque interne; 3) un comandante espressamente designato. Per servizio governativo non commerciale si intende l impiego della nave in attività d istituto delle amministrazioni dello Stato, alle quali sono attribuite competenze in materia di: pubblica sicurezza, protezione dagli incendi, protezione dell ambiente marino, trasporto di mezzi e di personale per la pubblica utilità e per le esigenze dell amministrazione penitenziaria, intervento in caso di calamità, sperimentazione tecnologica e ricerca scientifica oceanografica o ambientale marina. In virtù dell'iscrizione nel "Registro delle navi in servizio governativo" inoltre le unità e i mezzi navali dovranno inalberare la bandiera nazionale costituita dal tricolore italiano, caricato al centro dell'emblema dello Stato di cui al Decreto legislativo 5 maggio 1948 n. 535, con la scritta "Repubblica italiana. Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 22

23 6. SOCCORSO ANTINCENDIO PORTUALE - ORGANIZZAZIONE E GESTIONE L organizzazione e la gestione del soccorso antincendio portuale sono state affrontate nel corso degli anni soprattutto con le varie circolari emanate dagli uffici centrali del Corpo Nazionale. In particolare la circolare n. 24 del 28 agosto 1986 ha guidato per anni l attività del soccorso portuale ed è stata l unico punto di riferimento per tutti gli operatori del settore. La circolare, divisa in paragrafi, affrontava varie problematiche (organico - equipaggio specializzazioni servizio esercitazioni e addestramento manutenzione) in maniera semplice e chiara. La circolare 24/86 è ancora in vigore per tutte quelle parti non abrogate dalle circolari successive, in particolare dalla circolare 1438/3406/C del 16 maggio 2006 che oggi regola il settore come vedremo in seguito. Il primo punto che affronta la nuova circolare è la distinzione netta tra Squadra di condotta e Squadra di soccorso. Precedentemente nella circolare 24/86 questa distinzione non era marcata. Le 28 unità che componevano un distaccamento tipo, erano in parte specialisti nautici e in parte personale di terra; infatti le 7 unità per turno erano formate in linea di massima da 3 unità per la condotta del mezzo nautico e da 4 unità che costituivano la squadra di intervento. La squadra di condotta dell unità navale antincendi, secondo la circolare 1438/3406/C del 16 maggio 2006 : a) è composta esclusivamente da personale brevettato nautico, tra i quali deve essere compreso almeno uno specialista di coperta e uno specialista di macchina; b) la composizione e il numero dipende dal tipo di imbarcazione e dalla categoria della sede portuale; c) non deve abbandonare l area portuale per interventi di soccorso terrestre e la sua presenza in servizio deve essere sempre garantita. I componenti della squadra di condotta: a) Svolgono compiti di coperta (padroni di barca), di macchina (motoristi) e di manovra dell impianto antincendio delle unità navali cui sono assegnati; b) Possono effettuare il tipo di navigazione consentita dalla classe dell imbarcazione e dai brevetti in loro possesso; c) Devono effettuare in orario di servizio l addestramento specialistico compresa la navigazione che non pregiudichi la possibilità dell intervento; d) In caso di interventi di soccorso o antincendio con l impiego dell unità navale, operano senza abbandonare l unità stessa; e) Possono intervenire anche per il soccorso a terra all interno della struttura portuale; f) Devono effettuare i controlli e la piccola manutenzione di tutte le unità navali del distaccamento. Nei turni in cui i brevettati sono in numero superiore a quello previsto per gli equipaggi di condotta è opportuna, comunque, la loro permanenza presso il distaccamento portuale per l addestramento più impegnativo e per la manutenzione dei mezzi. Tuttavia, in situazioni eccezionali di carenza di personale del Comando, i brevettati eccedenti le squadre di condotta possono essere impiegati anche in squadre che operano per soccorso all esterno del porto. Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 23

24 Composizione e numero delle squadre di condotta (circolare 1438/3406/C del 2006) Fase attuale (al momento dell emanazione della circolare) Genova Venezia Livorno Napoli Gioia Tauro Augusta Altre 19 sedi A regime (secondo le previsioni dell epoca) 6 sedi I categ. 6 sedi II categ. 13 sedi III categ. U.N.A. Grande (Serie 1100 e M) Specialisti squadra di condotta U.N.A. Piccola e veloce o Media Mezzo nautico trasporto squadra intervento (RIB) 5(4)* 4(3)* 1 5(4)* 1 4(3)* 1 * La gestione delle presenze degli specialisti di condotta deve essere finalizzata a garantire l organico dell equipaggio indicato fuori parentesi nell ambito del quale deve sempre essere compreso almeno uno specialista di coperta e almeno uno di macchina. * In caso di assenze impreviste di specialisti alle quali non sia possibile porre rimedio, l unità navale può essere condotta dall equipaggio specialista secondo l organico ridotto indicato in parentesi, con una limitazione dell operatività dell unità stessa che esclude la navigazione d altura. Composizione e numero delle squadre di condotta (situazione attuale) Sedi portuali Situazione odierna Genova Venezia Livorno Napoli Civitavecchia Gioia Tauro Augusta Sassari Ancona Savona La Spezia Bari Brindisi Taranto Messina Palermo Trieste*** Cagliari*** Ravenna*** Catania Trapani Gaeta V. Valentia Milazzo Categoria distaccamento In base agli organici teorici P3 (52 specialisti) P2 (36 specialisti) U.N.A. Grande (Serie 1100 e M) Specialisti squadra di condotta U.N.A. Piccola e veloce o Media Mezzo nautico trasporto squadra intervento (RIB) 5(4) 4(3) 1** 5(4) 1** P1 (28 specialisti) 4(3) 1** ** Il mezzo nautico tipo RIB ad oggi è stato assegnato solo ai Comandi di Sassari e Cagliari. *** I Comandi di Cagliari, Trieste e Ravenna sono gli unici con distaccamenti portuali di categoria P2 presso i quali non sono dislocate unità navali di tipo grande. Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 24

25 I Comandi di Genova, Venezia, Livorno e Napoli garantiscono la condotta contemporanea di una unità grande e di una piccola e veloce o media. I Comandi di Roma, Reggio Calabria, Sassari, Ancona, Palermo, Siracusa e Messina (dist. Portuale di Messina) garantiscono la condotta di una unità grande ma, in alternativa e sulla base dello scenario incidentale, possono utilizzare l unità piccola e veloce o media. Le rimanenti sedi portuali garantiscono la condotta di una unità piccola e veloce o di una unità media. La squadra di intervento navale e portuale: a) è composta da personale qualificato che può operare per soccorso terrestre anche in un territorio esterno al porto secondo la circoscrizione territoriale preliminarmente definita dal Comando; b) è ordinariamente dislocata presso la stessa sede portuale (distaccamento misto), ovvero è una di quelle partenze che operano presso il Comando o il distaccamento meno distante dal porto, secondo il piano di emergenza portuale predisposto dal Comando stesso; c) quando interviene a bordo delle navi, è di norma composta da quattro unità compreso il capo squadra; d) in caso di incendio o altro intervento di soccorso nel porto o a bordo delle navi, deve raggiungere il porto e operare dalla banchina, dall unità navale antincendio o sulla nave incidentata a seconda dello scenario; Tutto il personale VVF che, sulla base del piano, potrà far parte delle squadre d intervento navale e portuale: 1. deve essere addestrato al corretto impiego degli specifici D.P.I. e istruito sul comportamento da tenere a bordo; 2. analogamente agli specialisti nautici, deve essere portato a conoscenza delle caratteristiche delle navi e di quelle della locale struttura portuale che possono interessare l attività di spegnimento e di soccorso; 3. dovrà, inoltre, essere addestrato presso i simulatori di incendio navale allestiti presso alcuni Comandi sedi di distaccamenti portuali; Nei casi improvvisi di fuori servizio contemporaneo di tutte le unità navali antincendio, una squadra VVF rimarrà nella sede portuale per essere imbarcata su unità navali di soccorso messe a disposizione dalla Autorità Marittima, previo accordi di programma tra il Comando provinciale e l Autorità stessa. Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 25

26 7. RIFERIMENTI NORMATIVI LEGGE 13 MAGGIO 1940, N. 690 LEGGE 27 DICEMBRE 1973, N. 850 D.P.R. 31 GENNAIO 1975, N. 821 D.P.R. 30 DICEMBRE 1975, N NOTA 23348/4168 ISPETTORATO PER GLI AEROPORTI E PORTI DEL 12 NOVEMBRE 1985 CIRCOLARE N. 24 MI.SA (86) 13 DEL 28 AGOSTO 1986 PARERE DEL CONSIGLIO DI STATO N. 618/92 DEL 13 LUGLIO 1994 D.P.R 28 NOVEMBRE 2005, N. 300 CIRCOLARE DELLA D.C.E.S.T. PROT. SAP 1438/3406/C DEL 16 MAGGIO 2006 D.Lgs. 8 MARZO 2006, N. 139 Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 26

27 INDICE 1. SERVIZIO ANTINCENDI NEI PORTI - ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO 2. IL SERVIZIO INTEGRATIVO ANTINCENDIO IN AMBITO PORTUALE 3. SERVIZIO ANTINCENDI NEI PORTI - COMPETENZE DEL COMANDANTE PROVINCIALE DEI VIGILI DEL FUOCO E DEL COMANDANTE DEL PORTO 4. SOCCORSO ANTINCENDIO PORTUALE - INTERVENTI DEI DISTACCAMENTI PORTUALI 5. SOCCORSO ANTICENDIO PORTUALE - LE UNITA NAVALI VVF 6. SOCCORSO ANTINCENDIO PORTUALE - ORGANIZZAZIONE E GESTIONE 7. RIFERIMENTI NORMATIVI Arch. Gaetano PATRONE D.C.E.S.T. Area IV Sezione Soccorso Portuale Pagina 27

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