Impatto del decomissioning e della demolizione selettiva sulla qualità dei rifiuti da C&D

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1 DICAM DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, CHIMICA, AMBIENTALE E DEI MATERIALI Scuola di Ingegneria e Architettura Alma Mater Studiorum Università degli Studi di Bologna Impatto del decomissioning e della demolizione selettiva sulla qualità dei rifiuti da C&D Alessandra Bònoli DICAM, UNIBO

2 I rifiuti da C&D rappresentano in Europa il 10-30% dei rifiuti conferiti in discarica e derivano dalle seguenti attività: scavo e demolizione: 40-50%; ampliamento e rinnovo di edifici esistenti: 30-50%; costruzione di nuovi edifici: 20-30% Si può effettuare un ulteriore suddivisione della produzione europea di questi rifiuti, a seconda del settore delle costruzioni da cui provengono: 33% non residenziale; 25% riabilitazione e manutenzione; 24% edilizia abitativa; 18% ingegneria civile. Per quanto riguarda l Italia in base al tipo di attività edilizia: 53% microdemolizoni residenziali; 39% microdemolizioni non residenziali; 8% demolizione di interi edifici European Construction Industry federation

3 Le materie prime seconde (MPS) che derivano dal trattamento di rifiuti omogenei hanno una qualità superiore rispetto a quelle che provengono da mix eterogenei. Il valore economico del materiale riciclato aumenta con la qualità del prodotto La definizione economica di un intervento volto al riutilizzo o riciclo di un materiale o componente si basa sulle seguenti stime: costi delle differenti demolizioni possibili; costi di trasporto del materiale di risulta; costi di conferimento in discarica o in impianti di trattamento; costi di trattamento del materiale ricavi ottenibili tramite il riutilizzo o il riciclo del materiale

4 calcestruzzo

5 calcestruzzo

6

7 Materiale misto

8 Il decommissioning smantellamento o disattivazione : un processo formale per rimuovere qualcosa dallo stato attivo. Le principali attività svolte durante il decommissioning riguardano il mantenimento in sicurezza delle strutture, l allontanamento dei rifiuti, lo smantellamento e la decontaminazione degli impianti o degli edifici e si conclude quando il sito viene rilasciato green field.

9 Ridurre il consumo di materie prime : meno materiali impiegati e meno rifiuti in fase di costruzione Ridurre la produzione di rifiuti in fase di demolizione ridurre al minimo il rischio inquinamento da rifiuti riuso di componenti Riciclo dei CDW Minimizzare il quantitativo di rifiuti da smaltire in discarica

10 Fasi del decommissioning Il primo passo per un piano di smantellamento dovrà essere un indagine dell'edificio mirato a identificare e quantificare i componenti allo scopo di avere un supporto alle decisioni circa le procedure di smontaggio. Basandosi sulla documentazione in possesso sull'edificio è necessario: raccogliere e analizzare dati sulla composizione ricavare un'indicazione sulle sostanze che potrebbero influenzare la qualità dei materiali presenti, redigere una lista di materiali, vero e proprio inventario che contenga dettagli sui componenti presenti e sui materiali determinare la compatibilità ambientale dei vari componenti.

11 TECNICHE DI DEMOLIZIONE IN SITUAZIONI NON EMERGENZIALI Nel settore edilizio, il recupero della massima quantità e con la migliore qualità possibile di rifiuti dipende dall adozione di prassi di demolizione di tipo selettivo, che consentano la separazione dei materiali di risulta in frazioni omogenee, al fine di favorirne la valorizzazione in termini di recupero e di ridurre le quantità da smaltire in discarica. L efficacia della demolizione selettiva aumenta quando le attività di disassemblaggio vengono opportunamente programmate per modalità di esecuzione e sequenza. Per tale ragione la demolizione deve essere supportata da un attenta progettazione, capace di organizzare le molteplici fasi di lavoro attraverso precise indicazioni sulle tecnologie, sulla sequenza e sulle modalità del disassemblaggio.

12 La pianificazione dei lavori costituisce una tappa particolarmente importante per: misurare la durata e i costi dei lavori di demolizione creare delle condizioni di lavoro soddisfacenti assicurare la sicurezza del personale sul cantiere aumentare la quantità e migliorare la qualità dei materiali destinati a una valorizzazione.

13 approccio integrato Per garantire un ottimo trattamento dei rifiuti da demolizione e per l interdipendenze tra smontaggio sul sito e processo di valorizzazione è necessaria una strategia integrata. Tipologia costruttiva Lista dei materiali Tecniche di decostruzione Costi e relazioni di priorità Diagramma delle precedenze Applicando tecniche idonee l'edificio viene smontato in parti e componenti. La decisione sull attuare o no determinate attività è influenzata dalla comparazione dei costi delle diverse tecniche. L'obbiettivo del piano di valorizzazione è di definire tecniche di riciclaggio ottime per trasformare gli elementi costruttivi in materiali riusabili o riciclabili. Smontaggio informazioni qualitative e quantitative sui materiali presenti consentono di poter definire le tecniche da scegliere e di conseguenza i costi associati.

14 - La demolizione selettiva soggetti coinvolti e loro compiti

15 demolizione

16 LA DEMOLIZIONE SELETTIVA / DECOSTRUZIONE come si procede 1) VALUTAZIONE PRELIMINARE 2) RIMOZIONE E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI PERICOLOSI 3) SMONTAGGIO DEI COMPONENTI RIUSABILI 4) DEMOLIZIONE SELETTIVA DEI MATERIALI RICICLABILI 5) DEMOLIZIONE DELLA STRUTTURA

17 Demolizione selettiva C VALUTAZIONE PRELIMINARE Residui riciclabili Componenti riusabili RIMOZIONE E TRATTAMENTO DEI RIFIUTI PERICOLOSI SMONTAGGIO DEI COMPONENTI RIUSABILI DEMOLIZIONE SELETTIVA DEI MATERIALI RICICLABILI DEMOLIZIONE DELLA STRUTTURA Rifiuti indifferenziati 17

18 demolizione selettiva Obiettivi: ottenimento di frazioni monomateriali adatte al trattamento in appositi impianti di riciclaggio che consentano la valorizzazione degli scarti come materie prime secondarie. Aumentare concretamente il livello di riciclabilità degli scarti generati sul cantiere di demolizione qualunque sia la configurazione di partenza dell'edificio Massimizzare la qualità del materiale ottenibile dal riciclaggio.

19 Procedura di demolizione: definizione dei contenuti del progetto di demolizione - dimensioni e caratteristiche strutturali o legate alla tipologia costruttiva dell edificio da demolire che ne possano influenzare la demolizione o che richiedano l applicazione di tecniche particolari; - ubicazione dell opera da demolire : vincoli sul territorio e presenza di impianti di trattamento/riciclaggio con relative indicazioni su distanze/percorsi e modalità di conferimento; - individuazione della presenza di materiali pericolosi da sottoporre a trattamenti speciali e indicazione sulle cautele e le modalità di trattamento - individuazione delle tecniche di demolizione e/o smontaggio dei principali elementi tecnici dell edificio e delle tipologie di frazioni omogenee o rifiuti da esse derivanti; - elenco delle tipologie dei materiali da selezionare e delle destinazioni a cui vanno avviati, suddivise in classi relative a componenti riusabili, materiali riciclabili e frazione residua da avviare allo smaltimento; - modalità di deposito in cantiere delle diverse classi di materiali residui rifiuti e dei materiali e dei componenti riutilizzabili.

20 tecnologie Le tecnologie a supporto della demolizione selettiva oltre a garantire la possibilità di ottenere frazioni omomateriale presentano in prevalenza le seguenti caratteristiche di impiego: assenza di percussioni assenza di vibrazioni dannose assenza di polvere rumorosità contenuta limitato affaticamento dell operatore precisione e rapidità meno invasive e più rispettose dell ambiente. Le tecniche di demolizione selettiva possono contribuire a prevenire la commistione dei materiali intervenendo già in fase di demolizione

21 demolizioni effettuate dopo un sisma 1. condizioni di sicurezza: gli edifici danneggiati dal sisma e per i quali si ritiene necessario intervenire con demolizioni, sono, in genere in precarie condizioni statiche e, spesso, a rischio di crollo; l esecuzione degli interventi di demolizioni può essere fatta in periodi immediatamente successivi all evento sismico e, pertanto, in situazioni caratterizzate da sciame sismico che, ovviamente, può comportare ulteriori pericoli di crolli inattesi 2. tempi stretti per le fasi di progettazione, pianificazione ed esecuzione degli interventi: necessità di intervenire in tempi stretti al fine di procedere rapidamente alle successive fasi di ricostruzione; necessità di eliminare prima possibile situazioni di pericolo incombente connesse con la presenza di edifici pericolanti

22 alla necessità di monitorare gli interventi effettivamente realizzati anche per definire eventuali rimborsi demolizioni effettuate dopo un sisma 3. portata degli interventi da prevedere e relative ricadute economiche ed ambientali. Tale situazione può essere connessa: alla necessità di intervenire su vasta scala pianificando centinaia di interventi da effettuarsi in tempi brevi, in territori ben definiti e, spesso, in zone ad alta densità abitativa; alla necessità di gestire, in tempi brevi, enormi quantitativi di materiali costituiti dalle macerie prodotte dalle demolizioni stesse;

23 la messa a punto di best-practices la necessità di avere procedure di autorizzazione delle demolizioni, ma che non ritardino l esecuzione dei lavori stessi; la necessità di avere procedure di gestione del cantiere di demolizioni che siano chiare e condivise; la necessità di considerare tra le attività prodromiche all attivazione del cantiere, una fase di valutazione delle caratteristiche delle macerie che saranno prodotte: 1. eventuale presenza di materiali pericolosi; 2. presenza di mobili e suppellettili che non è stato possibile rimuovere; 3. principali caratteristiche delle macerie che saranno prodotte e/o alla possibile destinazione delle stesse (impianti di trattamento semplificati o impianti di trattamento specializzati)

24 la messa a punto di best-practices Appare utile definire con maggiore precisione tutti i passaggi delle procedure autorizzative che dovranno essere diverse per: demolizioni da effettuarsi in maniera urgente per il pericolo imminente di crolli o per l immediata ripresa di attività produttive; demolizioni da effettuarsi in una seconda fase (meno legata a situazioni di incolumità dei cittadini o dei lavoratori); demolizioni da effettuarsi in presenza di amianto e/o di altre sostanze pericolose. In merito alle procedure di autorizzazione alle demolizione utilizzate in Emilia, sulla base dei dati acquisiti, queste appaiono efficaci in quanto hanno portato in tempi brevi alla chiusura della prima fase (demolizione di edifici pericolanti).

25 Alessandra Bònoli DICAM - Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali alessandra.bonoli@unibo.it

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