Quadro Nazionale Gestione Regionale
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- Benvenuto Edmondo Spada
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1 Andrea Pugliese
2 Aree di intervento PSR Quadro Nazionale Gestione Regionale
3 La strategia PSR #1 La strategia per il miglioramento della competitività del sistema agroalimentare e forestale si articolerà in due componenti: a)il sostegno all'evoluzione strutturale e organizzativa per la competitività delle singole imprese dell'agricoltura, dell'agroalimentare, del settore forestale, della pesca e dell'acquacoltura Include anche le diverse forme di diversificazione dell'agricoltura verso attività collegate e complementari (multifunzionalità) che consentono di integrare il reddito aziendale in forma più o meno importante e che vedono coinvolti i membri della famiglia rurale come soggetti imprenditoriali.
4 La Strategia #2 b) il potenziamento degli investimenti nelle filiere agricole, agroalimentari, forestali, della pesca e dell'acquacoltura, con l'obiettivo di generare effetti diffusi sulla vitalità delle imprese e sul miglioramento complessivo della competitività dei territori. L'intervento punterà su quattro linee prioritarie: 1. il rafforzamento strutturale delle aziende agricole promuovendo l'innovazione, l'accesso al mercato e l'accesso al credito; 2. l'internazionalizzazione del settore; 3. il ricambio generazionale e le politiche a favore dei giovani; 4. la salvaguardia del reddito aziendale, attraverso un Programma Nazionale di gestione del rischio.
5 Le Filiere L'intervento sulle filiere sarà indirizzato verso tre categorie: 1. le filiere corte in termini di valore aggiunto incamerato da esso, sia per i consumatori, in termini di qualità della produzione agro-alimentare. Sarà data priorità ai progetti proposti da gruppi che intendono migliorare la redditività dell'impresa privilegiando l'accorciamento delle relazioni con i mercati al dettaglio o la vendita diretta presso i consumatori. 2. le filiere agricole e agro-alimentari, con particolare riferimento a quelle con un forte radicamento e riconoscibilità territoriale, che richiedono una migliore organizzazione delle relazioni ed un potenziamento della competitività attraverso investimenti di razionalizzazione dei processi. Dovranno essere previste anche le opportune azioni di formazione e consulenza.; 3. le filiere non-food. Gli interventi sulle filiere dovranno essere programmati in modo tale da garantire un giusto equilibrio tra il sostegno alle filiere corte e il rafforzamento delle filiere in generale. Al fine di rimuovere i limiti alla competitività dei territori rurali e delle filiere agro-alimentari, saranno promossi servizi alle imprese, infrastrutture, reti logistiche, ecc.
6 Andrea Pugliese
7 Casi nella storia Le cappelle nelle Cattedrali: costruite per farsi perdonare i peccati e dare reputation alle famiglie; (C. Corsini, San G. Laterano) Telethon per la lotta alle malattie rare: doni per una giusta causa, perché è giusto farlo.
8 Casi nel presente Made in Cloister: Restauro chiostro Santa Caterina a Napoli 0/made-in-cloister?ref=live ; Design, Comunità, Arte,
9 Crowdfunding? Il crowdfunding (dall'inglese crowd, folla e funding, finanziamento) è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizzano il proprio denaro per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni. È un processo di finanziamento dal basso che mobilita persone e risorse. (Il termine trae origine dal crowdsourcing, processo di sviluppo collettivo di un prodotto). Il crowdfunding si può riferire a processi di qualsiasi genere, dall'aiuto in occasione di tragedie umanitarie al sostegno ai beni culturali, fino all'imprenditoria innovativa e alla ricerca scientifica. a cura di Andrea Pugliese 9
10 Piattaforme di crowdfunding Il reward based crowdfunding è più noto, adottato da circa i 2/3 delle piattaforme esistenti. Equity Based più complesso e non normato in Italia, permette d partecipare al capitale di una azienda. a cura di Andrea Pugliese 10
11 Barnraiser ha obiettivi delineati: promuovere la cucina locale e regionale, sostenere l'agricoltura biologica e le lavorazioni eno-gastronomiche di tipo artigianale, diffondere l'educazione ambientale e alimentare tra le nuove generazioni. È forte di una community improntata su una visione comune dello sviluppo basata sulla valorizzazione del piccolo artigianato e dei prodotti locali.
12 Modelli DUE TIPOLOGIE DI PIATTAFORMA: Generaliste (più argomenti) Tematiche (un argomento) DUE MODELLI DI RACCOLTA FONDI: Prendi tutto ("take all ) es. Tutto o niente ("all or nothing")
13 AMBITI RICERCA SCIENTIFICA START UP PRODOTTI SOFTWARE CREATIVITÀ/ EVENTI PRODUZIONE ALBUM MUSICALI PROTOTIPAZIONE SVILUPPO TERRITORIALE
14 Il progetto di crowdfunding Il video di presentazione (cosa) Mettiti in gioco, solo tu puoi convincere Il racconto del progetto (come e quando) Trasmetti la tua passione. Storytelling. Le informazioni sul progettista (chi) Usa i tuoi social per raccontarti. Reputation I dettagli sull impiego dei fondi raccolti Guadagnati la fiducia. Trasparenza. Le ricompense Creative ed emozionanti.
15 Tratto da Eppela Il Valore Sociale
16 Il Crowdfunding Non è semplice donazione: a. È mecenatismo. I sostenitori ricevono un beneficio emotivo e di riconoscibilità sociale; b. È sostegno diretto. I sostenitori danno credibilità e forza al progetto (interesse sociale); c. È prenotazione di servizi o prodotti (anche con le ricompense).
17 I sostenitori Il crowdfunding reward based porta al tuo progetto: a. Sostenitori di primo livello (cittadini, clienti, fruitori diretti di eventuali prodotti e servizi). b. Sostenitori di secondo livello (soggetti interessati a sponsorizzarti per affiancarsi al tuo brand).
18 I punti - chiave I passi principali una campagna di crowdfunding: Avere una strategia Imporsi un target raggiungibile Selezionare il progetto realistico e fattibile Selezionare la piattaforma con cura. Sviluppare le ricompense. Più sono meglio è, essere aperti e creativi è fondamentale Creare un pitch potente: Storie, ragioni passione e multimedia. Sviluppare un piano editoriale: contenuto, canali, tempi, che parta molto prima. Definire le risorse richieste. Chi farà cosa e quando. Quali competenze esistenti possono essere sfruttate? Imporsi un limite di tempo, anche se la piattaforma non ne impone uno Monitorare: per capire il processo, identificare i punti deboli e i punti forti Essere pronti a operare sui social media Controllare quanto la target audience è pronta sui social media Essere umani = Essere socievoli
19 La ricompensa Scegliere quali ricompense offrire è difficile. L ideale sarebbe avere una serie di ricompense diversificate e di vario valore al fine di attrarre la più vasta gamma di potenziali contribuenti e investitori. Bisogna prevedere ritorni tangibili e intangibili. Bisogna tenere a mente che quello che piace a voi potrebbe non essere quello che piace agli altri. Banale ma vero, e spesso dimenticato. È fondamentale che i contatti diretti e iniziali promuovano il progetto tra i loro contatti, e così via. Il valore della ricompensa sta sia nello specifico ritorno all investitore ma anche nel valore come oggetto in sé stesso perché venga condiviso ulteriormente.
20 Ricompensa 2/2 Quando si progettano le ricompense bisogna chiedersi: un investitore vorrebbe dire al mondo della ricompensa che ha appena acquistato? Bisogna essere capaci di permettere a una grande diversità di finanziatori di partecipare e contribuire, offrendo opportunità anche per le più piccole donazioni. la diversità e l esclusività sono due elementi fondamentali. Considerare di coinvolgere terze parti che forniscano ricompense per un dato progetto. Loro avrebbero il vantaggio di guadagnare visibilità e associazione con il progetto e voi potreste sfruttare le reti sui social media e il loro più vasto capitale relazionale a vantaggio del progetto.
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