Algoritmi per protocolli peer-to-peer
|
|
- Rosina Marinelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Algoritmi per protocolli peer-to-peer Introduzione Livio Torrero 09/2009
2 Approccio client-server (1/2) Client 1 Client 3 Server Client 2 Client 4 Paradigma molto comune Un client richiede dati o servizi, un server risponde Scalabilità e affidabilità ottenuta attraverso ridondanza e sistemi di supporto (DNS ) Esempi: Web, FTP 2
3 Approccio client-server (2/2) Client 1 Client 3 Server Client 2 Client 4 Problemi: Non scala Single point of failure I server centrali devono essere amministrati I client dell overlay sono risorse non sfruttate 3
4 Approccio Peer-to-peer Peer 1 Peer 3 Peer 2 Peer 4 Il peer to peer consiste nella condivisione di risorse e servizi per scambio diretto tra i peer Il peer-to-peer è un paradigma Specifica come si fa, non cosa Può essere applicato in diversi contesti I nodi sono sia client che server i nodi sono sia produttori che consumatori di risorse Qualsiasi nodo può iniziare una connessione verso un altro 4
5 Caratteristiche delle reti peer-to-peer I nodi sono autonomi Non c è in generale una entità amministratrice centrale Le reti p2p si adattano meglio dei sistemi client/server al dinamismo delle reti I nodi si connettono e disconnettono periodicamente Le reti p2p si basano sullo sfruttamento delle risorse in eccesso dei nodi Per migliorare le prestazioni si adattano alle differenti capacità dei nodi Alcuni nodi anno notevole disponibilità di risorse Banda, potenza di calcolo, storage Altri meno Cellulari, dispositivi mobili.. Oltre a questo alcuni peer hanno connettività limitata NAT, firewall Le reti peer-to-peer sono potenzialmente reti di grandi dimensioni Potenzialmente di dimensioni mondiali 5
6 Vantaggi delle reti peer-to-peer Utilizzo efficiente delle risorse efficiente disponibili sull overlay Si rubano cicli di processore, banda, storage altrimenti inutilizzati dai nodi dell overlay Scalabilità I nodi che consumano risorse allo stesso tempo le forniscono Le risorse aggregate crescono naturalmente con l utilizzo Affidabilità Le risorse sono normalmente replicate su più nodi dell overlay Non ci sono single point of failure Facili da amministrare L overlay p2p si organizza da se Non sono necessari server per fornire le risorse/servizi In alcuni casi sono però ancora usati per l indicizzazione Le reti p2p assicurano fault-tolerance, replicazione delle risorse/servizi e bilanciamento di carico tra i nodi 6
7 Reti peer-to-peer: applicazioni Le reti peer to peer sono note per le applicazioni di file sharing Napster Gnutella Bittorrent emule.... e per le applicazioni VoIP e di Instant Messaging Skype tuttavia si usano anche per servizi di vario genere calcolo distributo Desktop grid (seti@home, più di di utenti) 7
8 Organizzazione dei peer (1/2) Per rendere questo possibile peer si organizzano in un overlay: L overlay è una rete sulla rete I peer si organizzano creando dei link virtuali fra loro Normalmente nell overlay esistono più copie della stessa risorsa per massimizzarne la raggiungibilità 8
9 Organizzazione dei peer (2/2) L overlay garantisce il bilanciamento del carico fra i peer L overlay garantisce l accessibilità da parte di tutti i nodi delle risorse/servizi condivise dai peer E impossibile pensare di accedere alle risorse/servizi sulla base dell indirizzo IP del nodo che le mette in condivisione Potenzialmente l indirizzo cambia ogni volta che il peer si connette ad Internet I peer possono avere indirizzi non accessibili da tutti NAT = indirizzi non univoci Firewall = limiti di connettività 9
10 Peer-to-peer: operazioni fondamentali Un nodo p2p svolge le seguenti operazioni di base: BOOT: è la fase di ingresso nell overlay peer-to-peer Cache preesistenti Configurazione statica Nodi centralizzati di bootstrap LOOKUP RISORSE/SERVIZI: come localizzo le risorse/servizi su un overlay p2p? Devo localizzare il nodo dell overlay che gestisce la risorsa/servizio Es: su quale nodo dell overlay è memorizzato il file che cerco? UTILIZZO DELLE RISORSE/SERVIZI: basato sull interazione diretta tra i peer Es: scarico un file direttamente dal nodo su cui è memorizzato E possibile pensare di classificare le reti peer-to-peer in base alla topologia dell overlay e alle metodologie di accesso alle risorse/ servizi 10
11 Classificazione infrastrutture peer-to-peer: approccio centralizzato Infrastrutture peer-to-peer Approccio centralizzato Approccio non centralizzato Prime implementazioni di infrastrutture peer-to-peer Lookup centralizzato Una volta individuata una risorsa i peer interagiscono direttamente Approccio ancora fortemente simile al client server (basate su nodi fissi) Colli di bottiglia => non scalano Single point of failure => infrastruttura fragile Esempio: Napster 11
12 Classificazione infrastrutture peer-to-peer: approccio non centralizzato Infrastrutture peer-to-peer Approccio centralizzato Approccio non centralizzato Implementazioni più evolute Non c è più un nodo di lookup centralizzato Le informazioni di lookup sono distribuite direttamente sui nodi Pro: maggiore scalabilità Lookup distribuito e reti gerarchiche Contro: maggiore complessità Se non c è più server centrale, come si trovano le risorse? 12
13 Reti peer-to-peer non centralizzate (non strutturate) Approccio non centralizzato non strutturato strutturato L approccio non strutturato non fornisce un controllo stretto sulla topologia della rete peer to peer Non esiste un directory service vero e proprio Ogni peer dell overlay conosce alcuni altri peer (cache) Non si sa se i peer in cache sono effettivamente online Uso estensivo del flooding Non ci sono vere garanzie di prestazioni Basso overhead Nel seguito verranno presentati casi di studio specifici: Gnutella, Kazaaa 13
14 Reti peer-to-peer non centralizzate (strutturate) Approccio decentralizzato non strutturato strutturato I peer si organizzano secondo una topologia precisa Esiste un directory service distribuito Ogni peer conosce alcuni nodi dell overlay attraverso cui accede a tutti gli altri I nodi in cache costituiscono una specie di mappa dell overlay Ricerche efficienti, ma quanto costa mantenere il directory service? Si pongono l obiettivo di garantire delle prestazioni Il directory service è normalmente realizzato attraverso una DHT Nel seguito verranno presentati casi di studio specifici (CHORD, Kademlia) 14
15 Le tabelle di hash: concetti base Le strutture dati sono normalmente organizzate in tabelle Le tabelle di hash sono tabelle che permettono un accesso molto efficiente ai dati Nelle tabelle di hash sono memorizzate coppie chiave valore Il valore rappresenta l informazione memorizzata sulla tabella La chiave permette l inserimento e l individuazione del dato nella tabella Le chiavi sono trasformate in indici della tabella mediante una funzione di hash Utilizzare direttamente le chiavi come indirizzi della tabella causerebbe uno spreco di spazio notevole se lo spazio delle chiavi è molto grande La funzione di hashing serve: A determinare la posizione tabella dove inserire i dati a partire dalla chiave A localizzare un dato in tabella nota la relativa chiave 15
16 Esempio di tabella di hash h(k1) h(k3) k1 k4 k2 k3 h(k2) h(k4) Le chiavi non sono più gli indirizzi delle celle, ma vengono utilizzate per calcolarli In questo modo la dimensione della tabella è inferiore alla dimensione dello spazio delle celle 16
17 Tabelle di hash: collisioni Idealmente una funzione di hash ritorna lo stesso risultato solo per 2 chiavi uguali Non esistono funzioni di hash perfette: è possibile che date due chiavi diverse la funzione ritorni il medesimo risultato In questo caso si parla di collisioni In caso di collisione sono state elaborate diverse tecniche di gestione Scansione lineare => cella successiva Concatenazione => ogni cella della tabella può contenere una lista di elementi. In caso di collisione l elemento viene inserito in coda alla lista 17
18 Le infrastrutture DHT: introduzione Le distributed hash table offrono le funzionalità tradizionali delle tabelle di hash su un insieme di nodi Sono tabelle di hash suddivise in pezzi è memorizzate separatamente sui peer Contengono coppie <chiave, valore> Il nodo che memorizza la coppia <chiave, valore> è detto nodo responsabile della chiave Hash table Overlay p2p 18
19 DHT: concetti base (1/2) Ogni algoritmo DHT è caratterizzato da una funzione distanza fra le chiavi Permette di verificare se due chiavi sono vicine Es: xor bit a bit Assegnazione delle chiavi ai nodi con load-balancing Gli identificativi dei nodi e le chiavi sono nello stesso spazio di valori Sono confrontabili Le chiavi sono assegnate a nodi vicini alle chiavi nello spazio degli ID 19
20 DHT: concetti base (2/2) Le DHT espongono i messaggi put e get Put(chiave, valore): inserisce la coppia su un nodo dell infrastruttura Il messaggio può essere inviato a qualsiasi nodo della DHT: il messaggio viene inoltrato fino al nodo responsabile per la chiave che memorizzerà il valore Get(chiave): recupera il valore associato alla chiave Il messaggio può essere inviato a qualsiasi nodo della DHT: il messaggio viene inoltrato fino al nodo responsabile per la chiave non viene raggiunto. A prescindere dal nodo che riceve la richiesta per localizzare una chiave, viene ritornato sempre lo stesso nodo 20
21 Uso delle DHT nel peer-to-peer: un naming service distribuito Le DHT nelle infrastrutture peer-to-peer sono usate per realizzare un name service distribuito A ogni risorsa/servizio è associata una chiave I peer stessi sono identificati attraverso chiavi Le DHT sono completamente decentralizzate e scalabili Ogni nodo gestisce: un insieme di chiavi che identificano delle risorse/servizi Sono le risorse/servizi di cui il nodo è responsabile E la porzione di name service distribuito di competenza del nodo una routing table Contiene le chiavi che identificano altri nodi dell overlay Se cerca una risorsa di cui non è responsabile inoltra la richiesta a uno dei nodi che conosce La routing table è costruita in modo da adattarsi alle variazioni della rete (join e leave dei nodi) Il routing avviene in base alla chiave relativa alla risorsa cercata Inoltro la richiesta alla entry della routing table la cui chiave è più vicina a quella della risorsa cercata Il confronto è possibile perché le chiavi relative alle risorse e ai nodi fanno parte dello stesso spazio 21
22 Modellazione delle reti p2p Le reti p2p vengono comunemente modellate al fine di: Stimare il traffico su di esse Caratterizzare la disponibilità delle risorse/servizi Valutare l effettiva raggiungibilità dei nodi dell overlay Le reti p2p sono modellate attraverso l uso di grafi Overlay = grafo Il grafo può essere orientato o meno Possibile applicare la teoria dei grafi all overlay per modellarne il comportamento 22
23 Diametro, raggio ed eccentricità dell overlay Utilizzati per caratterizzare le prestazioni della rete in termini di raggiungibilità dei nodi Si basano sul concetto di distanza tra due nodi Distanza tra due nodi = numero di archi presenti nel cammino più corto tra i due nodi Se due nodi fanno parte di due componenti connesse del grafo non collegate fra loro la distanza fra di loro sarà infinita Eccentricità di un nodo = massima distanza tra il nodo in oggetto e qualsiasi altro nodo dell overlay Raggio dell overlay = minima eccentricità di ogni nodo Diametro dell overlay = massima eccentricità di ogni nodo = la distanza massima esistente fra due nodi nell overlay 23
24 Il degree dei nodi Livio Torrero - Politecnico di Torino Il degree di un nodo è pari al numero di archi incidenti su quel nodo Il concetto di degree cambia a seconda che l overlay sia modellato attraverso un grafo orientato o meno Grafo non orientato: il degree di un nodo è pari alla somma dei suoi archi Ogni arco è contato due volte Grafo orientato Indegree = numero di archi entranti in un nodo Outdegree = numero di archi uscenti da un nodo 24
25 Clustering coefficient (1/2) Il clustering coefficient di un nodo indica quanto il nodo e i suoi vicini sono prossimi ad essere una clique Clustering coeff. = (numero archi esistenti tra i vicini)/(numero archi possibili tra i vicini) Vicinato di un nodo: Clustering coefficient (grafo orientato) Numero archi possibili: ( = numero vicini nodo i) 25
26 Clustering coefficient (2/2) Clustering coefficient (grafo non orientato) Il numero di archi possibili è la metà del valore precedente Clustering coefficient dell overlay 26
27 Clustering coefficient: esempi a a a 27
Contesto: Peer to Peer
Contesto: Peer to Peer Un architettura di rete P2P è caratterizzata da: Connessioni dirette tra i suoi componenti. Tutti i nodi sono entità paritarie (peer). Risorse di calcolo, contenuti, applicazioni
DettagliAlgoritmi per protocolli peer-to-peer
Algoritmi per protocolli peer-to-peer Bittorrent (caso di studio) Livio Torrero (livio.torrero@polito.it) 09/2009 Bittorent: concetti base (1/2) La rete Bittorrent si basa su tracker Spesso integrato con
DettagliAlgoritmi per protocolli peer-to-peer
Algoritmi per protocolli peer-to-peer Reti non strutturate: casi di studio Livio.torrero@polito (Livio.torrero@polito.it) 09/2009 Napster: introduzione Livio Torrero - Politecnico di Torino Nato come applicativo
DettagliParte II: Reti di calcolatori Lezione 9
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14 Pietro Frasca Parte II: Reti di calcolatori Lezione 9 Martedì 1-04-2014 1 Applicazioni P2P
DettagliUna architettura peer-topeer per la visualizzazione 3D distribuita
Una architettura peer-topeer per la visualizzazione 3D distribuita Claudio Zunino claudio.zunino@polito.it Andrea Sanna andrea.sanna@polito.it Dipartimento di Automatica e Informatica Politecnico di Torino
DettagliPeer to Peer non solo file sharing
Peer to Peer non solo file sharing Indice Prima Parte: il Peer to Peer in generale P2P: definizione Curiosità Punti di forza e di debolezza Il Free Riding Seconda Parte: classificazione del Peer to Peer
DettagliTopologia delle reti. Rete Multipoint: ogni nodo è connesso agli altri tramite nodi intermedi (rete gerarchica).
Topologia delle reti Una RETE DI COMPUTER è costituita da un insieme di elaboratori (NODI) interconnessi tra loro tramite cavi (o sostituti dei cavi come le connessioni wireless). Rete Point-to-Point:
DettagliCoordinazione Distribuita
Coordinazione Distribuita Ordinamento degli eventi Mutua esclusione Atomicità Controllo della Concorrenza 21.1 Introduzione Tutte le questioni relative alla concorrenza che si incontrano in sistemi centralizzati,
DettagliA intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.
Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio
DettagliIntroduzione alle applicazioni di rete
Introduzione alle applicazioni di rete Definizioni base Modelli client-server e peer-to-peer Socket API Scelta del tipo di servizio Indirizzamento dei processi Identificazione di un servizio Concorrenza
DettagliSistemi P2P Sistemi P2P Sistemi P2P Sistemi P2P Sistemi P2P Sistemi P2P
Sistemi Peer To Peer (P2P) Peer-to-Peer (P2P) File Sharing? Sistema distribuito nel quale ogni nodo ha identiche capacità e responsabilità e tutte le comunicazioni sono potenzialmente simmetriche; Gennaro
DettagliInformatica 3. LEZIONE 21: Ricerca su liste e tecniche di hashing. Modulo 1: Algoritmi sequenziali e basati su liste Modulo 2: Hashing
Informatica 3 LEZIONE 21: Ricerca su liste e tecniche di hashing Modulo 1: Algoritmi sequenziali e basati su liste Modulo 2: Hashing Informatica 3 Lezione 21 - Modulo 1 Algoritmi sequenziali e basati su
DettagliIntroduzione. Coordinazione Distribuita. Ordinamento degli eventi. Realizzazione di. Mutua Esclusione Distribuita (DME)
Coordinazione Distribuita Ordinamento degli eventi Mutua esclusione Atomicità Controllo della Concorrenza Introduzione Tutte le questioni relative alla concorrenza che si incontrano in sistemi centralizzati,
DettagliModelli e Sistemi di Elaborazione Peer-to-Peer
Università degli Studi della Calabria Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Matematica Modelli e Sistemi di Elaborazione Peer-to-Peer Concetti di base sul Peer-to-Peer: -
DettagliFTP. Appunti a cura del prof. ing. Mario Catalano
FTP Appunti a cura del prof. ing. Mario Catalano Il protocollo FTP 1/2 Attraverso il protocollo FTP (File Transfer Protocol) è possibile trasferire uno o più files di qualsiasi tipo tra due macchine Tale
DettagliInizializzazione degli Host. BOOTP e DHCP
BOOTP e DHCP a.a. 2002/03 Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/~auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in Informatica 1 Inizializzazione degli Host Un
DettagliComunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione
I semestre 04/05 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 1
DettagliReti diverse: la soluzione nativa
Reti diverse: la soluzione nativa Quando si deve trasmettere un messaggio attraverso reti diverse, per il mezzo fisico, per il protocollo di accesso o altro, a che livello si colloca la procedura di traduzione
DettagliCapitolo 2 - parte 4. Corso Reti ed Applicazioni Mauro Campanella Como 2003
Capitolo 2 - parte 4 Corso Reti ed Applicazioni Mauro Campanella Como 2003 Agenda - Content Distribution Networks (CDN) - Peer to Peer M. Campanella Corso Reti ed Applicazioni - Como 2003 Cap 2-4 pag.
DettagliAltri metodi di indicizzazione
Organizzazione a indici su più livelli Altri metodi di indicizzazione Al crescere della dimensione del file l organizzazione sequenziale a indice diventa inefficiente: in lettura a causa del crescere del
DettagliCdL MAGISTRALE in INFORMATICA A.A. 2014-15 corso di Sistemi Distribuiti. 8. Le architetture (prima parte) Prof. S.Pizzutilo
CdL MAGISTRALE in INFORMATICA A.A. 2014-15 corso di Sistemi Distribuiti 8. Le architetture (prima parte) Prof. S.Pizzutilo I Sistemi Distribuiti Un Sistema Distribuito è un insieme di processori indipendenti
DettagliProblema del naming. Modello di Naming
Sistemi Distribuiti Problema del naming 1 Modello di Naming Conoscenza reciproca delle entità / servizi In una relazione cliente/servitore il cliente deve avere un riferimento al servitore Problema della
DettagliUniversità di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14. Pietro Frasca.
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2013-14 Pietro Frasca Lezione 11 Martedì 12-11-2013 1 Tecniche di allocazione mediante free list Generalmente,
DettagliReti di Calcolatori. Il Livello delle Applicazioni
Reti di Calcolatori Il Livello delle Applicazioni Il DNS Gli indirizzi IP sono in formato numerico: sono difficili da ricordare; Ricordare delle stringhe di testo è sicuramente molto più semplice; Il Domain
DettagliLezione 1 Introduzione
Lezione 1 Introduzione Ingegneria dei Processi Aziendali Modulo 1 Servizi Web Unità didattica 1 Protocolli Web Ernesto Damiani Università di Milano I Servizi Web Un Servizio Web è un implementazione software
DettagliSistema operativo: Gestione della memoria
Dipartimento di Elettronica ed Informazione Politecnico di Milano Informatica e CAD (c.i.) - ICA Prof. Pierluigi Plebani A.A. 2008/2009 Sistema operativo: Gestione della memoria La presente dispensa e
DettagliParte II: Reti di calcolatori Lezione 11
Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea triennale in Informatica Sistemi operativi e reti A.A. 2014-15 Parte II: Reti di calcolatori Lezione 11 Martedì 14-04-2015 1 Esempio di uso di proxy Consideriamo
DettagliMODELLO CLIENT/SERVER. Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it
MODELLO CLIENT/SERVER Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it POSSIBILI STRUTTURE DEL SISTEMA INFORMATIVO La struttura di un sistema informativo
DettagliCapitolo 11 -- Silberschatz
Implementazione del File System Capitolo 11 -- Silberschatz Implementazione del File System File system: Definizione dell aspetto del sistema agli occhi dell utente Algoritmi e strutture dati che permettono
DettagliUniversità degli Studi di Pisa Dipartimento di Informatica. NAT & Firewalls
Università degli Studi di Pisa Dipartimento di Informatica NAT & Firewalls 1 NAT(NETWORK ADDRESS TRANSLATION) MOTIVAZIONI NAT(Network Address Translation) = Tecnica di filtraggio di pacchetti IP con sostituzione
DettagliReti di calcolatori. Lezione del 10 giugno 2004
Reti di calcolatori Lezione del 10 giugno 2004 Internetworking I livelli 1 fisico e 2 data link si occupano della connessione di due host direttamente connessi su di una rete omogenea Non è possibile estendere
DettagliIl livello 3 della pila ISO/OSI. Il protocollo IP e il protocollo ICMP
Il livello 3 della pila ISO/OSI Il protocollo IP e il protocollo ICMP IL LIVELLO 3 - il protocollo IP Il livello 3 della pila ISO/OSI che ci interessa è l Internet Protocol, o più brevemente IP. Visto
DettagliOreste Signore, <oreste@w3.org> Responsabile Ufficio Italiano W3C Area della Ricerca CNR - via Moruzzi, 1-56124 Pisa
http://www.w3c.it/education/2012/upra/basicinternet/#(1) 1 of 16 Oreste Signore, Responsabile Ufficio Italiano W3C Area della Ricerca CNR - via Moruzzi, 1-56124 Pisa Master in Comunicazione
DettagliManuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise
Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Pagina 2 di 16 Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Introduzione a Legalmail Enterprise...3
DettagliSvantaggi della Commutazione di Circuito. Commutazione di Pacchetto. Struttura di un Pacchetto
Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica I semestre / Commutazione di Pacchetto Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Svantaggi della Commutazione
Dettagli12. Implementazione di un File System. 12.1.1 Struttura a livelli. 12.2.1 Allocazione contigua
12. Implementazione di un File System 1 Struttura del file system Metodi di allocazione Gestione dello spazio libero Implementazione delle directory Prestazioni ed efficienza 2 Utente 12.1.1 Struttura
DettagliAmbienti di calcolo a griglia Parte 2. Risorse (e loro gestione) Job di griglia e applicazioni di griglia Riservare le risorse ai job
Ambienti di calcolo a griglia Parte 2 Risorse (e loro gestione) Job di griglia e applicazioni di griglia Riservare le risorse ai job Docente: Marcello CASTELLANO La vera rivoluzione non è più la capacità
DettagliC Cloud computing Cloud storage. Prof. Maurizio Naldi
C Cloud computing Cloud storage Prof. Maurizio Naldi Cos è il Cloud Computing? Con cloud computing si indica un insieme di tecnologie che permettono, tipicamente sotto forma di un servizio, di memorizzare/
DettagliIntroduzione alle tecnologie informatiche. Strumenti mentali per il futuro
Introduzione alle tecnologie informatiche Strumenti mentali per il futuro Panoramica Affronteremo i seguenti argomenti. I vari tipi di computer e il loro uso Il funzionamento dei computer Il futuro delle
DettagliARP (Address Resolution Protocol)
ARP (Address Resolution Protocol) Il routing Indirizzo IP della stazione mittente conosce: - il proprio indirizzo (IP e MAC) - la netmask (cioè la subnet) - l indirizzo IP del default gateway, il router
DettagliDatabase. Si ringrazia Marco Bertini per le slides
Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida
DettagliIndirizzi Internet e. I livelli di trasporto delle informazioni. Comunicazione e naming in Internet
Indirizzi Internet e Protocolli I livelli di trasporto delle informazioni Comunicazione e naming in Internet Tre nuovi standard Sistema di indirizzamento delle risorse (URL) Linguaggio HTML Protocollo
DettagliHBase Data Model. in più : le colonne sono raccolte in gruppi di colonne detti Column Family; Cosa cambia dunque?
NOSQL Data Model HBase si ispira a BigTable di Google e perciò rientra nella categoria dei column store; tuttavia da un punto di vista logico i dati sono ancora organizzati in forma di tabelle, in cui
DettagliLezione n.1 Sistemi P2P: Introduzione
Università degli Studi di isa Lezione n.1 Sistemi 2: 19-2-2007 eer-to-eer Systems and Applications Capitolo 2 Università degli Studi di isa 1 INFORMAZIONI UTILI Orario corso : martedì ore 14.00-16.00 venerdì
DettagliReti diverse: la soluzione nativa
Reti diverse: la soluzione nativa Quando si deve trasmettere un messaggio attraverso reti diverse, per il mezzo fisico, per il protocollo di accesso o altro, a che livello si colloca la procedura di traduzione
DettagliIndice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi
Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)
DettagliLo scenario: la definizione di Internet
1 Lo scenario: la definizione di Internet INTERNET E UN INSIEME DI RETI DI COMPUTER INTERCONNESSE TRA LORO SIA FISICAMENTE (LINEE DI COMUNICAZIONE) SIA LOGICAMENTE (PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI)
DettagliInfiXor. il programma facile e versatile per preventivi veloci e completi. il software di preventivazione per produttori e rivenditori di infissi
InfiXor il software di preventivazione per produttori e rivenditori di infissi di Paolo Audisio SOFTWARE PROGRAMMAZIONE CONSULENZA INFORMATICA sito internet: www.infixor.it Via Carlo Zucchi 19 40134 BOLOGNA
DettagliSistemi Operativi IMPLEMENTAZIONE DEL FILE SYSTEM. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 9.1
IMPLEMENTAZIONE DEL FILE SYSTEM 9.1 Implementazione del File System Struttura del File System Implementazione Implementazione delle Directory Metodi di Allocazione Gestione dello spazio libero Efficienza
DettagliTEST DI RETI DI CALCOLATORI I (9400N) anno 1999/2000
TEST DI RETI DI CALCOLATORI I (9400N) anno 1999/2000 1) Quanti sono i livelli del modello ISO/OSI: A. 3 B. 7 C. 6 D. non è definito un numero massimo non è definito un numero massimo 2) Due entità ad un
DettagliLinguaggi ed Applicazioni mul1mediali
Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" Linguaggi ed Applicazioni mul1mediali 01.02 - streaming Introduzione alla compressione e allo streaming Maurizio Maffi ISTI Informa1on Science and Technology
DettagliLa Gestione delle risorse Renato Agati
Renato Agati delle risorse La Gestione Schedulazione dei processi Gestione delle periferiche File system Schedulazione dei processi Mono programmazione Multi programmazione Gestione delle periferiche File
DettagliCdL MAGISTRALE in INFORMATICA
05/11/14 CdL MAGISTRALE in INFORMATICA A.A. 2014-2015 corso di SISTEMI DISTRIBUITI 7. I processi : il naming Prof. S.Pizzutilo Il naming dei processi Nome = stringa di bit o di caratteri utilizzata per
DettagliSCENARIO. Personas. 2010 ALICE Lucchin / BENITO Condemi de Felice. All rights reserved.
SCENARIO Personas SCENARIO È una delle tecniche che aiuta il designer a far emergere le esigente dell utente e il contesto d uso. Gli scenari hanno un ambientazione, attori (personas) con degli obiettivi,
DettagliQuattro chiacchere sul Peer to Peer p.1/20
Networks Quattro chiacchere sul Peer to Peer Marco Marongiu bronto@crs4.it CRS4 Networks System Area Quattro chiacchere sul Peer to Peer p.1/20 Networks Concetti Generali Quattro chiacchere sul Peer to
DettagliAEMcom Peer2Peer Ubuntu \ Mac OS
AEMcom Peer2Peer Ubuntu \ Mac OS La rete di AEMcom raggiunge ormai tutto il territorio della provincia di Cremona, arrivando a coprire anche alcuni comuni dei territori confinanti. AEMcom Peer2Peer nasce
DettagliSistemi Operativi MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 13.1
MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE 13.1 Protezione Obiettivi della Protezione Dominio di Protezione Matrice di Accesso Implementazione della Matrice di Accesso Revoca dei Diritti di Accesso Sistemi basati
DettagliMECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE 13.1
MECCANISMI E POLITICHE DI PROTEZIONE 13.1 Protezione Obiettivi della Protezione Dominio di Protezione Matrice di Accesso Implementazione della Matrice di Accesso Revoca dei Diritti di Accesso Sistemi basati
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Introduzione ai Database! Tipologie di DB (gerarchici, reticolari, relazionali, oodb) Introduzione ai database Cos è un Database Cos e un Data Base Management System (DBMS)
DettagliRETI INFORMATICHE Client-Server e reti paritetiche
RETI INFORMATICHE Client-Server e reti paritetiche Le reti consentono: La condivisione di risorse software e dati a distanza La condivisione di risorse hardware e dispositivi (stampanti, hard disk, modem,
DettagliReti di Telecomunicazione Lezione 8
Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Livello di trasporto Programma della lezione relazione tra lo strato di trasporto e lo strato
DettagliActive Directory. Installatore LAN. Progetto per le classi V del corso di Informatica
Installatore LAN Progetto per le classi V del corso di Informatica Active Directory 26/02/08 Installatore LAN - Prof.Marco Marchisotti 1 Agli albori delle reti...... nelle prime LAN era facile individuare
DettagliFile system II. Sistemi Operativi Lez. 20
File system II Sistemi Operativi Lez. 20 Gestione spazi su disco Esiste un trade-off,tra spreco dello spazio e velocità di trasferimento in base alla dimensione del blocco fisico Gestione spazio su disco
DettagliLezione n.15 DHT: LOAD BALANCING. Peer-to-Peer Systems and Applications Capitolo 9. Laura Ricci
Lezione n.15 DHT: LOAD BALANCING Peer-to-Peer Systems and Applications Capitolo 9 1 DHT: LOAD BALANCING DHT: in generale assumono che la funzione hash distribuisce uniformemente gli indirizzi ogni nodo
DettagliCorso di Amministrazione di Reti A.A. 2002/2003
Struttura di Active Directory Corso di Amministrazione di Reti A.A. 2002/2003 Materiale preparato utilizzando dove possibile materiale AIPA http://www.aipa.it/attivita[2/formazione[6/corsi[2/materiali/reti%20di%20calcolatori/welcome.htm
DettagliESERCITAZIONE Semplice creazione di un sito Internet
ESERCITAZIONE Semplice creazione di un sito Internet Sistemi e Tecnologie Informatiche - Prof. Gregorio Cosentino 1 Internet Una rete globale che connette milioni di computer in tutto il mondo, anarchica
DettagliCorso di Informatica
CdLS in Odontoiatria e Protesi Dentarie Corso di Informatica Prof. Crescenzio Gallo crescenzio.gallo@unifg.it La memoria principale 2 izzazione della memoria principale ria principale è organizzata come
DettagliSimulazione seconda prova Sistemi e reti Marzo 2016
Ipotesi progettuali Studio medico situato in un appartamento senza reti pre-esistenti con possibilità di cablaggio a muro in canalina. Le dimensioni in gioco possono far prevedere cavi non troppo lunghi
DettagliLa sicurezza nel Web
La sicurezza nel Web Protezione vs. Sicurezza Protezione: garantire un utente o un sistema della non interazione delle attività che svolgono in unix ad esempio i processi sono protetti nella loro esecuzione
DettagliLa Firma Digitale La sperimentazione nel Comune di Cuneo. Pier Angelo Mariani Settore Elaborazione Dati Comune di Cuneo
La Firma Digitale La sperimentazione nel Comune di Cuneo Pier Angelo Mariani Settore Elaborazione Dati Comune di Cuneo Perchè questa presentazione Il Comune di Cuneo, aderente alla RUPAR, ha ricevuto due
DettagliGestione degli indirizzi
Politecnico di Milano Facoltà di Ingegneria dell Informazione Gestione degli indirizzi -Address Resolution Protocol (ARP) -Reverse Address Resolution Protocol (RARP) -Dynamic Host Configuration Protocol
DettagliReti di Calcolatori. Il software
Reti di Calcolatori Il software Lo Stack Protocollare Application: supporta le applicazioni che usano la rete; Transport: trasferimento dati tra host; Network: instradamento (routing) di datagram dalla
DettagliOrganizzazione degli archivi
COSA E UN DATA-BASE (DB)? è l insieme di dati relativo ad un sistema informativo COSA CARATTERIZZA UN DB? la struttura dei dati le relazioni fra i dati I REQUISITI DI UN DB SONO: la ridondanza minima i
DettagliReti di Calcolatori. Vantaggi dell uso delle reti. Cosa è una rete? Punto di vista logico: sistema di dati ed utenti distribuito
Cosa è una rete? Punto di vista logico: sistema di dati ed utenti distribuito Punto di vista fisico: insieme di hardware, collegamenti, e protocolli che permettono la comunicazione tra macchine remote
DettagliIT Cloud Service. Semplice - accessibile - sicuro - economico
IT Cloud Service Semplice - accessibile - sicuro - economico IT Cloud Service - Cos è IT Cloud Service è una soluzione flessibile per la sincronizzazione dei file e la loro condivisione. Sia che si utilizzi
DettagliCorso di recupero di sistemi Lezione 8
Corso di recupero di sistemi Lezione 8 a.s. 2011/2012 - Prof. Fabio Ciao 24 aprile 2012 Reti TCP/IP Una rete TCP/IP è una rete locale o geografica che utilizza protocolli TCP/IP con i primi 2 livelli una
DettagliGestione della memoria. Paginazione Segmentazione Segmentazione con paginazione
Gestione della memoria Paginazione Segmentazione Segmentazione con paginazione Modello di paginazione Il numero di pagina serve come indice per la tabella delle pagine. Questa contiene l indirizzo di base
DettagliApproccio stratificato
Approccio stratificato Il sistema operativo è suddiviso in strati (livelli), ciascuno costruito sopra quelli inferiori. Il livello più basso (strato 0) è l hardware, il più alto (strato N) è l interfaccia
DettagliMeno rischi. Meno costi. Risultati migliori.
Meno rischi. Meno costi. Risultati migliori. Servizi professionali per l approvvigionamento. Essere più informati. Prendere decisioni migliori. Supplier Management Service delle Società (ESMS) Qualifica
DettagliIl VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward
Il VoIP nel mondo di Internet e l evoluzione del carrier telefonico. Relatore: Ing. Carrera Marco - Audit Technical Manager Switchward Sommario 1) L evoluzione della comunicazione: dalla rete PSTN alla
DettagliDal protocollo IP ai livelli superiori
Dal protocollo IP ai livelli superiori Prof. Enrico Terrone A. S: 2008/09 Protocollo IP Abbiamo visto che il protocollo IP opera al livello di rete definendo indirizzi a 32 bit detti indirizzi IP che permettono
DettagliProgetto di Reti di Telecomunicazione Modelli in Programmazione Lineare Problemi di flusso
Progetto di Reti di Telecomunicazione Modelli in Programmazione Lineare Problemi di flusso Flusso di costo minimo È dato un grafo direzionato G = (N, A). Ad ogni arco (i, j) A è associato il costo c ij
DettagliMANUALE MOODLE STUDENTI. Accesso al Materiale Didattico
MANUALE MOODLE STUDENTI Accesso al Materiale Didattico 1 INDICE 1. INTRODUZIONE ALLA PIATTAFORMA MOODLE... 3 1.1. Corso Moodle... 4 2. ACCESSO ALLA PIATTAFORMA... 7 2.1. Accesso diretto alla piattaforma...
DettagliUniversità Politecnica delle Marche. Progetto Didattico
Università Politecnica delle Marche Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Informatica e dell Automazione Sede di Ancona Anno Accademico 2011-2012 Corso di Tecnologie WEB Docente prof. Alessandro
DettagliCOME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING
Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN
DettagliSistemi Operativi IMPLEMENTAZIONE DEL FILE SYSTEM. Implementazione del File System. Struttura del File System. Implementazione
IMPLEMENTAZIONE DEL FILE SYSTEM 9.1 Implementazione del File System Struttura del File System Implementazione Implementazione delle Directory Metodi di Allocazione Gestione dello spazio libero Efficienza
DettagliBrochure Internet. Versione 2010.1 The Keyrules Company s.r.l. Pagina 2 di 8
Ogni organizzazione possiede un sistema di regole che la caratterizzano e che ne assicurano il funzionamento. Le regole sono l insieme coordinato delle norme che stabiliscono come deve o dovrebbe funzionare
DettagliReti e Internet: introduzione
Facoltà di Medicina - Corso di Laurea in Logopedia Corso di Informatica III anno Prof. Crescenzio Gallo Reti e Internet: introduzione c.gallo@unifg.it Reti e Internet: argomenti Tipologie di reti Rete
DettagliCap.1 - L impresa come sistema
Cap.1 - L impresa come sistema Indice: L impresa come sistema dinamico L impresa come sistema complesso e gerarchico La progettazione del sistema impresa Modelli organizzativi per la gestione Proprietà
DettagliReti di Telecomunicazione Lezione 6
Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Lo strato di applicazione protocolli Programma della lezione Applicazioni di rete client - server
DettagliB+Trees. Introduzione
B+Trees Introduzione B+Trees Il B+Trees e la variante maggiormente utilizzata dei BTrees BTrees e B+trees fanno parte della famiglia degli alberi di ricerca. Nel B+Trees i dati sono memorizzati solo nelle
DettagliLa Metodologia adottata nel Corso
La Metodologia adottata nel Corso 1 Mission Statement + Glossario + Lista Funzionalià 3 Descrizione 6 Funzionalità 2 Schema 4 Schema 5 concettuale Logico EA Relazionale Codice Transazioni In PL/SQL Schema
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliComprendere cosa è Internet e sapere quali sono i suoi principali impieghi. 25/09/2011 prof. Antonio Santoro
Comprendere cosa è Internet e sapere quali sono i suoi principali impieghi. 1 Internet è una rete che collega centinaia di milioni di computer in tutto il mondo 2 Le connessioni sono dei tipi più disparati;
DettagliVMware. Gestione dello shutdown con UPS MetaSystem
VMware Gestione dello shutdown con UPS MetaSystem La struttura informatica di una azienda Se ad esempio consideriamo la struttura di una rete aziendale, i servizi offerti agli utenti possono essere numerosi:
DettagliLe reti. Introduzione al concetto di rete. Classificazioni in base a
Le reti Introduzione al concetto di rete Classificazioni in base a Software di rete OSI e TCP/IP Definizione di rete Vantaggi delle reti Reti ad architettura centralizzata e distribuita Sistemi aperti
DettagliReti di calcolatori ed indirizzi IP
ITIS TASSINARI, 1D Reti di calcolatori ed indirizzi IP Prof. Pasquale De Michele 5 aprile 2014 1 INTRODUZIONE ALLE RETI DI CALCOLATORI Cosa è una rete di calcolatori? Il modo migliore per capire di cosa
DettagliCalcolatori: Algebra Booleana e Reti Logiche
Calcolatori: Algebra Booleana e Reti Logiche 1 Algebra Booleana e Variabili Logiche I fondamenti dell Algebra Booleana (o Algebra di Boole) furono delineati dal matematico George Boole, in un lavoro pubblicato
DettagliNaming nei Sistemi Distribuiti
Naming nei Sistemi Distribuiti Naming (1) La risoluzione dei nomi permette ad un processo di accedere ad una entità in un sistema distribuito. Un sistema di naming è necessario per avere un modello comune
Dettagli