REGIONE EMILIA-ROMAGNA - REGIONE LAZIO. "Accordo di programma" Per una cultura della sicurezza stradale
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- Renato Ruggeri
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1 REGIONE EMILIA-ROMAGNA - REGIONE LAZIO "Accordo di programma" Per una cultura della sicurezza stradale La Regione Emilia-Romagna e la Regione Lazio firmano un "Accordo di programma" sul tema della sicurezza stradale, per promuovere tutte le azioni tese a sviluppare una cultura della sicurezza stradale. L'accordo prevede un piano poliennale di interventi, indirizzati verso tutti gli utenti della strada, compresi i pedoni ed i trasportati, per sviluppare insieme, un'azione positiva tesa a modificare sostanzialmente il comportamento sulla strada. Esse considerano l'educazione stradale" come una "educazione al rispetto verso se stessi, verso gli altri, verso le cose" e pertanto intendono impegnarsi affinché l'educazione stradale possa adeguatamente svilupparsi in tutte le sedi possibili, in primo luogo, per quanto attiene ai programmi educativi e formativi, nella scuola e nelle sedi di aggregazione giovanile. Il Giubileo dell'anno 2000 rappresenta un appuntamento decisivo per la Regione Lazio e per la Regione Emilia-Romagna, che accoglieranno nei loro territori, un elevatissimo numero di visitatori. Le Regioni pertanto, con il presente "Accordo di programma", intendono accogliere, con la massima sicurezza ed ospitalità possibile, anche sul piano del comportamento corretto sulla s rada dei cittadini, i turisti che saranno presenti sulle strade dei rispettivi territori. Esse svilupperanno i programmi avvalendosi della collaborazione degli Enti Locali, delle forze di vigilanza e di polizia, delle scuote, delle istituzioni e degli enti, sia pubblici che privati, già impegnati sul problema, nonché dei settori economici e produttivi, interessati al tema della sicurezza stradale. Attiveranno, in forma coordinata e programmata, un sistema di indagine e di rilevazione degli incidenti stradali, in collegamento con il sistema nazionale, in grado di far conoscere, il più possibile in tempo reale,
2 non solo il numero degli incidenti che interessano i rispettivi territori, quanto, soprattutto, le cause che h determinano. Svilupperanno campagne informative e tutte quelle iniziative atte ad affrontare le situazioni più a rischio, mettendo in primo luogo, al centro della propria azione, fasce di età più soggette ad incidenti stradali, con particolare attenzione al problema dei Giovanissimi, sia per l'uso del "motorino" che della "prima auto". Un particolare impegno sarà dedicato alla preparazione alla guida dei giovani contro "le stragi del sabato sera". La Regione Emilia-Romagna e la Regione Lazio si attivano, inoltre, per ricercare dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministri competenti, nonché dall'unione Europea, che ha avviato un programma di interventi finalizzati alla sicurezza stradale, un interessamento atto a favorire la realizzazione dei programmi che insieme andranno a sviluppare. Si impegnano inoltre a chiedere di attivare una sperimentazione di maggior controllo sulle strade del toro territorio, per un periodo di tempo da stabilire, per verificare l'andamento della incidentalità, sulla base del doppio programma: quello di cultura generale sulla sicurezza stradale e quello di maggior controllo sulle strade. La Regione Emilia-Romagna e la Regione Lazio intendono impegnarsi sui problemi della sicurezza stradale, ed in particolare contro le stragi del sabato sera, invitando le Regioni ad un tavolo di lavoro comune, consapevoli del fatto che il pendolarismo degli utenti della strada in generale e dei giovanissimi in particolare, rappresentano un ulteriore aggravamento del problema. Il presente "Accordo di programma" si avvale del patrimonio di esperienze e di collaborazioni, promosse e realizzate dall'osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia-Romagna, Esso si avvarrà inoltre degli strumenti didattici ed informativi già predisposti dalla Regione EmiliaRomagna.
3 Fanno parte dell' "Accordo di programma" anche tutte quelle iniziative atte a monitorare le sperimentazioni messe in ano, al fine di valutarne,. in forma congiunta, l'efficacia e l'effettiva rispondenza alle esigenze espresse. Le Regioni si impegnano a far fronte al presente accordo, con propri finanziamenti e con finanziamenti ricercati, sia attraverso i Ministeri competenti e nell'ambito dei programmi dell'unione Europea, sia attraverso le collaborazioni esterne che si renderanno interessate e disponibili a partecipare ai vari progetti. L'Assessore ai Trasporti delle Opere e Reti di servizi e Mobilità della Regione Lazio L'Assessore alla Mobilità della Regione Emilia-Romagna Roma, 30 gennaio 1998
4 ACCORDO TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E REGIONE LAZIO "PER UNA CULTURA DELLA SICUREZZA STRADALE" Roma, 30 gennaio 1998 Il perché di una collaborazione tra le Regioni Nel corso di questi ultimi anni il tema della sicurezza stradale è stato finalmente riconosciuto come problema sociale, dall'alto significato morale e civile. Le statistiche rilevano che l'elevata incidentalità sulle strade è dovuta, in gran parte, al fattore umano, cioè a comportamenti errati e al mancato rispetto delle regole. II problema dell'educazione alla sicurezza stradale rappresenta quindi uno dei nodi fondamentali da affrontare per ridurre il più possibile il numero di incidenti. Dalle indagini compiute risulta che esistono alcune fasce di età più a rischio, anche in relazione alla tipologia di incidenti cui incorrono: i bambini, i giovanissimi alla guida del motorino o della prima auto, gli utenti delle "due ruote' oltre gli "anta" Il mancato utilizzo degli "strumenti protettivi" più idonei a salvaguardare la vita, ad esempio il casco e le cinture di sicurezza, costituisce un' ulteriore aggravante del problema. La Regione Emilia-Romagna ha cominciato ad occuparsi di sicurezza stradale già nel 1984 con una propria legge sull' uso del casco, che in seguito avrebbe portato alla legge nazionale attualmente in vigore. Nel 1986, anche per impulso dell'emilia- Romagna e di altre Regioni fu promosso l'anno europeo per la sicurezza stradale. Oggi siamo in presenza di molte esperienze e attività sul tema della sicurezza stradale. Numerose istituzioni, soprattutto scolastiche (dopo l'introduzione dell'educazione stradale nei programmi delle scuole), ma anche molte associazioni sono impegnate verso i giovani e sono alla continua ricerca di strumenti didattici e di documentazione idonea ad affrontare non solo il problema della conoscenza del Codice della strada, ma anche quello delle motivazioni che stanno dietro a comportamenti scorretti o pericolosi. L'Osservatorio per l'educazione stradale e la sicurezza della Regione Emilia- Romagna, ad esempio, riceve ogni giorno decine e decine di lettere e telefonate (moltissime da fuori regione) per la richiesta di materiale informativo e per consigli sulle metodologie da adottare per avviare programmi di educazione stradale. Molti esperti inoltre si stanno impegnando sui temi della sicurezza con proposte editoriali e organizzative che se opportunamente verificate potrebbero ulteriormente arricchire il patrimonio di conoscenze.
5 Le esperienze oggi in atto riguardano vari aspetti della sicurezza stradale: dal riordino della mobilità urbana ed extraurbana, alle campagne informative, dai progetti educativi ai corsi di "guida sicura", fino alla sperimentazione di sistemi di ricerca e di rilevazione, in grado di fornire, sempre più in tempo reale, dati e informazioni sugli incidenti stradali e le loro cause. Un tema di particolare importanza su cui va mantenuto alto l'impegno è quello costituito dalle cosiddette "stragi del sabato sera". Le Regioni potrebbero attivare un tavolo di lavoro comune, sia per affrontare adeguatamente insieme al Governo i problemi legislativi, finanziari ed organizzativi sul tema della sicurezza stradale, sia per superare l'attuale frammentarietà di iniziative, svolgendo un ruolo di stimolo e di coordinamento. Un più stretto raccordo progettuale e operativo potrebbe permettere di affrontare con più efficacia anche il problema del pendolarismo tra una regione e l'altra da parte di chi utilizza l'automobile, in' particolare per quanto riguarda i giovani che frequentano i locali notturni nei fine settimana. Esiste anche la necessità di un maggior coordinamento dei vari Ministeri competenti in materia (trasporti, lavori pubblici, pubblica istruzione, solidarietà sociale) tra di loro e con le Regioni per azioni positive che si intreccino e si raccordino adeguatamente con le politiche culturali e formative delle amministrazioni regionali. Diventa altrimenti molto difficile uscire dalla sperimentazione continua e ricorrente e promuovere una modifica anche di tipo normativo, oltre che finanziario ed organizzativo, della realtà esistente. Così come diventa difficile svolgere un'adeguata azione di monitoraggio. Va tenuto conto infatti che esistono anche tante organizzazioni pubbliche e private che spesso accedono direttamente ai finanziamenti statali e promuovono iniziative sul territorio, senza che le Regioni siano coinvolte nella loro programmazione e possano svolgere un ruolo di coordinamento. Un altro aspetto molto importante riguarda il prossimo appuntamento del Giubileo nel quale saranno coinvolte molte Regioni. La presenza di milioni di turisti che si muoveranno sulle strade, non solo di Roma, per visitare, accedere ai luoghi di culto e conoscere, comporterà anche il problema di una preparazione adeguata dei cittadini sotto il profilo del rispetto delle regole della strada.
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