Parco Nazionale dell Asinara Area Marina Protetta Isola dell Asinara

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1 Allegato B alla Convenzione fra l Ente Foreste della Sardegna, e l Ente Linee guida per la eradicazione degli ibridi di suino x cinghiale dal periodo Il Piano del - adottato dalla Giunta Regionale Sarda, ai sensi dell art. 12 della L. 394/1991, con deliberazione n. 15/34 del , prevede all art. 42 modello di gestione della fauna l allontanamento di ogni componente domestica inselvatichita presente sul, con una azione prioritaria rivolta alla rimozione degli ibridi cinghiale x maiale. Relativamente agli ibridi di cinghiale nel 2008 si era intrapresa una azione di allontanamento che aveva permesso a maggio del 2011 la rimozione attraverso la cattura con gabbie mobili di 660 capi. Questa attività era stata realizzata, con l autorizzazione dell Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale della Regione Autonoma della Sardegna, dall Ente Parco con il contributo operativo dell Ente Foreste della Sardegna, e il controllo della competente ASL e dell Istituto Zooprofilattico della Sardegna. Dal maggio 2011 ad oggi la popolazione di questo suide ha ripreso a crescere rapidamente, non essendo presente sull isola nessun competitore, e dai sopralluoghi, condotti dal personale del Parco, sono stati riscontrati seri problemi alle biocenosi presenti sul Parco. La presenza degli ibridi di cinghiale nella parte nord dell Isola, infatti, continua ad influire negativamente sulla disseminazione del leccio presente nell area di Elighe Mannu e provoca danni alla corteccia, intaccandone la zona cambiale e favorendo l ingresso dei parassiti del legno con conseguente rottura ad altezze diverse del fusto principale. Gravi problemi sono stati riscontrati anche sulla diffusione delle piante bulbose presenti sull Isola e a seguito delle attività di scavo si sono manifestati eventi erosivi legati ai fenomeni meteorici. Danni, alle volte anche consistenti, si osservano, per l attività predatoria di questi suidi, sull avifauna e sull erpetofauna. Gli ibridi di cinghiale si cibano delle uova e dei piccoli di gabbiano corso, di pernice e di cormorano distruggendo le popolazioni e arrecando danni consistenti alle zone di nidificazione; anche i rettili e gli anfibi soprattutto in prossimità dei punti d acqua subiscono gravi atti di predazione da parte di questo suide. Protocollo di lavoro Risulta improrogabile la ripresa delle catture delle popolazioni degli ibridi di cinghiale presenti sull isola Asinara per eradicare questa specie come previsto dal Piano del Parco e impedire conseguentemente il degrado ambientale. Dal punto di vista sistematico questa popolazione riesce di difficile classificazione; ha infatti subito negli anni delle alterazioni genetiche dovute a vari incroci voluti e/o casuali. Introdotto in epoca carceraria alla fine del secolo XIX, il Sus scrofa meridionalis (cinghiale presente da sempre in Sardegna) è stato incrociato con Sus scrofa majori (cinghiale maremmano) per aumentarne prolificità e massa corporea e successivamente alla chiusura delle colonie penali negli anni 70 ha subito incroci con Sus scrofa domesticus (suino domestico) abbandonati liberi sull isola; Visto il Piano del Parco che all art modello di gestione della fauna - prevede un azione immediata per l avvio della rimozione di ogni componente domestica inselvatichita dal sistema terrestre e tra le specie su cui intervenire in via prioritaria indica gli ibridi cinghiale x maiale;

2 Vista la Legge quadro 6 dicembre 1991, n. 394 sulle aree protette che all art. 11 Regolamento del parco prevede che vengano stabilite le eventuali deroghe ai divieti di cui al comma 3 (nei parchi sono vietate la cattura, l'uccisione, il danneggiamento, il disturbo delle specie animali) consentendo quindi eventuali prelievi faunistici ed eventuali abbattimenti selettivi, necessari per ricomporre squilibri ecologici accertati dall'ente parco. Prelievi e abbattimenti devono avvenire per iniziativa e sotto la diretta responsabilità e sorveglianza dell'ente parco ed essere attuati dal personale dell'ente parco o da persone all'uopo espressamente autorizzate dall'ente parco stesso; Vista la L. 133/2008 che istituisce L ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che svolge le funzioni dell Agenzia per la Protezione dell Ambiente e per i servizi tecnici di cui all art. 38 del D. Lgs. n 300 del e successive modificazioni dell Istituto Nazionale per la fauna selvatica di cui alla L. 157/1992 e successive modificazioni e le linee guida per la gestione del cinghiale (Sus scrofa) nelle aree protette, 2 edizione, anno 2010, pubblicato dallo stesso Istituto; Vista la L.R. n 23/98 che all art. 95 prevede che il Corpo Forestale e di V.A., oltre ad esplicare attività di sorveglianza, collabori anche alle attività di controllo della fauna selvatica e che all art. 6 prevede che al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale possa essere affidata dall Assessorato Regionale per la Difesa dell Ambiente, l attuazione di piani di abbattimento; Visto lo Statuto dell Università degli Studi di Sassari, aggiornato con D.P. n 9/2002 che, all art. 2, assegna all Università, tra le altre, le seguenti funzioni: - Promuovere ed organizzare la ricerca scientifica; - Promuovere forme di collaborazione con altri Enti pubblici; ed all art. 34 assegna ai Dipartimenti le funzioni di: - Promuovere e coordinare l attività di ricerca; - Svolgere attività di ricerca e consulenza sulla base di contratti e convenzioni; Vista la L.R. n 23/1998, che all art. 12, lett. c, f, h, l, trasferisce alle Province la funzione in ordine alla predisposizione ed attuazione dei piani di gestione delle Oasi permanenti di protezione faunistica e di cattura e delle Zone temporanee di ripopolamento e cattura, allo studio in ordine all andamento della riproduzione delle specie selvatiche, alla formulazione di proposte in ordine alla pianificazione faunistico - venatoria provinciale ed infine a collaborare con gli organismi competenti per attività di studi e indagine in ordine alla consistenza, riproduzione e prelievo del patrimonio faunistico ; Vista la convenzione fra l Ente e l Ente Foreste della Sardegna (Rep. n. 16/2012) per la gestione ambientale del territorio del Parco Nazionale dell Asinara, che all art. 1 prevede che l Ente Parco, sulla base delle disposizioni del Piano del Parco, possa avvalersi operativamente dell Ente Foreste della Sardegna per la realizzazione delle attività di cui al successivo art. 3, fra le quali, alla lett. e), sono ricomprese quelle di controllo, eliminazione e gestione della fauna selvatica e del carico di animali domestici; Dato atto che dal punto di vista naturalistico ambientale, così come ha rilevato scientificamente il gruppo di lavoro che ha prodotto il Piano operativo per il controllo demografico della popolazione del maiale x cinghiale nell isola dell Asinara - redatto in data 25 agosto in attuazione della 2

3 Delibera del Comitato di Gestione provvisoria del n 204 del , l eccessivo carico degli ibridi di cinghiale, ha prodotto seri problemi sia sulla vegetazione, favorendo specie non pabulari, sia sulla fauna selvatica limitando lo sviluppo delle popolazioni di alcune specie ornitiche (Alectoris barbara e Ichthyaetus audouinii), dell erpetofauna (in particolare di Testudo hermanni), e di piccoli mammiferi (Erinaceus europeaus e micro mammiferi); Rilevato che l obiettivo previsto dal Piano del Parco è la completa eradicazione di questo ungulato e che le presenti linee guida si prefiggono di raggiungere tale obiettivo nell arco temporale di tre anni, per l ottenimento di questo scopo si prevede la collaborazione delle seguenti Amministrazioni con competenza specifica in materia: - Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale (CFVA) - Ente Foreste della Sardegna (EFS) - ISPRA - Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna - - Provincia di Sassari - Servizi Veterinari ASL Sassari - Università degli studi di Sassari, Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio Tutto quanto premesso si istituisce il Tavolo Tecnico composto dalle Amministrazioni sopra ricordate per la eradicazione della popolazione di cinghiale nelle aree del in Comune di Porto Torres. Il Tavolo tecnico si occuperà delle seguenti attività: 1) Monitoraggio e mappaggio della popolazione di ibridi di cinghiale presenti all interno dell area Parco; 2) Supporto scientifico e tecnico per la predisposizione degli strumenti di programmazione ed indirizzo in merito alla eradicazione delle popolazioni degli ibridi di cinghiale presenti sull isola Asinara. 3) Rideterminazione delle aree idonee alla localizzazione dei siti di collocamento delle trappole auto scattanti per la cattura degli ibridi di cinghiale, 4) Individuazione delle zone di foraggiamento, osservazione e abbattimento col metodo dell appostamento; 5) Definizione dell opportunità e delle modalità del metodo dell abbattimento da autoveicolo (con e/o senza l utilizzo del faro) ed individuazione dei percorsi utilizzabili. 6) Valutazione dell opportunità di intervento di abbattimento con altro metodo; 7) Formazione specialistica del personale volontario da autorizzare all esecuzione dei prelievi con abbattimento; 8) Messa a disposizione delle conoscenze e delle competenze presenti presso le varie Amministrazioni, consentendo al personale interessato ai programmi di collaborare alle attività stesse. 3

4 Il primo documento elaborato dalle Amministrazioni ricordate è la redazione delle presenti linee guida per l eradicazione della popolazione degli ibridi di cinghiale, articolate nei punti di seguito descritti. Fasi operative del Piano di eradicazione Il piano di completa eradicazione sarà realizzato nell arco temporale di anni tre ( ), con attività da svolgere nei periodi di gennaio/giugno e settembre/dicembre di ogni anno. Le attività prevedono sia le catture con allontanamento in vita degli animali sia l abbattimento con uso di carabina ad anima rigata con ottica di mira e uso di pallottole non atossiche. Le attività di cattura saranno realizzate con la collaborazione dell Ente Foreste della Sardegna e interesseranno dapprima le aree prossime all area urbana di Cala Reale e Cala D Oliva estendendosi poi progressivamente a tutta l isola. L intervento sarà svolto tramite cattura con appositi chiusini mobili e fissi e con gabbie mobili di cattura. Gli animali catturati, nel pieno rispetto della normativa sul benessere animale, saranno condotti dall Ente Foreste in appositi recinti di stabulazione dove si provvederà, sempre a cura dell Ente Foreste, alla loro alimentazione e al controllo visivo quotidiano delle loro condizioni (cifr. D.Lgs. 26 marzo 2001 e successive modificazioni). Saranno successivamente allontanati dall isola Asinara con appositi mezzi e sotto la sorveglianza della competente ASL Servizi veterinari per essere condotti ad apposito macello. All attività di cattura sarà affiancato l abbattimento con carabina dotata di ottica di mira e munizioni atossiche, in settori concordati, in maniera tale da non ostacolare le contestuali attività di cattura. Tale attività inizierà non appena le condizioni organizzative lo consentiranno. Calendarizzazione Le catture prenderanno avvio nel mese di gennaio per essere interrotte a giugno, nel periodo estivo di massima presenza di visitatori, riprenderanno da settembre a dicembre. Gli abbattimenti con arma da fuoco si interromperanno nel periodo maggio - settembre di ogni anno. Stima della popolazione di ibridi In maniera propedeutica e alla fine di ogni anno di attività verrà effettuato un monitoraggio/censimento da parte dell Università di Sassari indispensabile per valutare l efficacia del piano ed introdurre se del caso le opportune misure correttive. Prelievo con uso di chiusini e gabbie di cattura L attività di cattura con chiusini e gabbie vedrà all inizio il massimo sforzo di cattura nelle aree vicine ai centri urbani frequentate maggiormente dai visitatori del Parco. L Ente Parco in collaborazione con l Ente Foreste della Sardegna e l Università di Sassari individuerà le altre aree di intervento e le zone dove collocare le strutture di cattura. In tali strutture verrà utilizzato come attrattivo alimentare il mais in granella con piselli o alimenti similari forniti dall Ente Parco. Le gabbie, munite di apposito specifico cartello inamovibile in cui si dichiara l appartenenza della trappola, l uso che se ne sta facendo e le sanzioni previste per eventuali manomissioni, dovranno essere controllate ogni giorno lavorativo da parte del personale dell EFS; l esca verrà collocata e 4

5 controllata nel pomeriggio e nelle prime ore della mattina successiva dovrà essere verificata la presenza di animali catturati. Il venerdì mattina dopo il controllo delle gabbie si provvederà a disarmare le stesse per evitare catture nel fine settimana, quando non è presente il personale addetto alla gestione delle stesse. Le gabbie verranno nuovamente armate il lunedì pomeriggio. Gli animali catturati verranno condotti con appositi mezzi in un recinto adeguatamente attrezzato, preventivamente controllato dal personale della ASL di Sassari, Servizio di Sanità Animale, e al raggiungimento delle cinquanta unità, secondo la metodologia concordata con la stessa ASL e l Assessorato dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale della Regione Autonoma della Sardegna, saranno allontanati, per l alienazione da vivi, nel rispetto delle procedure previste dalle normative cogenti, dall isola Asinara. Gli animali durante il periodo di permanenza nel recinto saranno giornalmente controllati ed alimentati dal personale dell EFS. L Ente Parco provvederà all acquisto del mangime per l alimentazione degli animali catturati. A fine novembre del primo anno in base all andamento delle catture si potrà prevedere l eventuale aumento del numero degli strumenti di cattura e il loro posizionamento per intensificare l allontanamento degli ibridi di cinghiale dal. L Ente Parco ha già provveduto tramite gara pubblica ad individuare l industria di macellazione cui destinare gli ibridi di cinghiale catturati. L Ente Parco comunicherà al Servizio Territoriale dell Ispettorato ripartimentale di Sassari del CFVA l esatta ubicazione dei chiusini e delle gabbie di cattura e informerà mensilmente sull andamento dell attività di cattura. Sono previsti report periodici (trimestrali) per portare a conoscenza i componenti il tavolo tecnico dello stato dei lavori. Sarà predisposta una apposita scheda per la raccolta dei dati delle catture con la registrazione di età, sesso e luogo di cattura degli ibridi. Abbattimento mediante l utilizzo di carabina dotata di ottica di mira Le procedure per l eradicazione della popolazione di ibridi di cinghiale elaborate dal Tavolo Tecnico prevedono di associare all attività di cattura l abbattimento mediante l utilizzo di carabina dotata di ottica di mira e munizioni atossiche. Tale attività verrà predisposta e coordinata dal Servizio Territoriale dell Ispettorato Ripartimentale di Sassari del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, in accordo con l Ente Parco ed i Servizi Veterinari della ASL n. 1 di Sassari. Per lo svolgimento di tale attività, limitatamente agli abbattimenti individuali da postazione fissa verrà impiegato esclusivamente il personale all uopo formato attraverso specifici corsi. I soggetti che verranno impiegati per l abbattimento dovranno essere in possesso di: 1) titolo di coadiutore abilitato alla gestione della fauna selvatica inserito nell Albo dei coadiutori della provincia di Sassari, sezione ungulati, ovvero titolo equipollente acquisito a seguito di corso di formazione specificamente organizzato dall Ente Parco dell Asinara. 2) Licenza del porto di fucile per uso di caccia in corso di validità; 3) Polizza assicurativa che contempli la copertura anche per attività specifica, svolta in orari e tempi e modalità diverse da quelle indicate nel calendario regionale; 4) Regolare versamento delle tasse di concessione governativa e regionale. L attività comprenderà: a) Abbattimenti, da postazione fissa, all interno dell area Parco, limitatamente ai settori che verranno individuati. Le postazioni verranno individuate dal Corpo Forestale e di V.A., di concerto con l Ente Parco e l Ente Foreste, nella tutela del rispetto delle condizioni di sicurezza per lo svolgimento di tale attività. Nell area limitrofa alle zone individuate, sarà preclusa ogni attività che possa creare pericolo per le persone e disturbo alle attività di abbattimento. Nell individuazione 5

6 delle poste si terrà conto dei seguenti criteri: tracce di presenza recente di cinghiali dovute a transito abituale per ricerca di alimento, presenza di pozze d acqua utilizzate per insogli, ampia visibilità nell area di tiro e verifica delle distanze di sicurezza, nel rispetto di quanto previsto dalle norme vigenti. In prossimità delle poste verranno individuati i siti di foraggiamento, in cui, quotidianamente per tutto il periodo dell attività, il personale dell Ente Foreste adescherà gli animali con granella di mais e/o altro alimento consentito dalle normative vigenti, che verrà fornito dall Ente Parco. La distribuzione verrà effettuata una volta al giorno ad orari da stabilirsi in funzione di quelli previsti per gli interventi di abbattimento. Le giornate di abbattimento saranno programmate a cadenza bi/trisettimanale e i coadiutori, svolgeranno l attività presso la posta assegnata. Le poste verranno individuate mediante posizionamento di picchetti numerati, indicanti i siti di appostamento, mentre nelle vie di accesso o di transito alle zone interessate dalle attività di abbattimento, saranno posizionati cartelli segnaletici di pericolo. Le poste scelte, verranno collocate in zone rilevate aventi requisiti di sicurezza che consentano ai singoli coadiutori di avere ampio campo visivo. Per l espletamento di tale attività, si dovranno utilizzare carabine dotate di ottica di mira, anche per visione notturna, del calibro consentito dalle normative vigenti con munizionamento non contenente piombo. Ogni sito di appostamento, sarà occupato da un singolo operatore di selezione e da un eventuale accompagnatore senza arma. b) Abbattimento mediante cerca da automezzo Per tale pratica, da svolgersi sia di giorno che durante le ore notturne, si utilizzerà un automezzo e un faro brandeggiabile di potenza pari ad almeno di candele, messo a disposizione dall Ente Parco. I coadiutori coinvolti, per motivi di sicurezza dovranno essere accompagnati dal Corpo Forestale e di V.A, anche con questo metodo, per limitare al massimo la possibilità del semplice ferimento degli animali, saranno impiegati fucili a canna rigata con ottica di puntamento. E inoltre vietato l utilizzo di munizionamento contenete piombo. Affidamento e controllo dei capi abbattuti Tutti i capi abbattuti saranno identificati dal personale del CFVA con marchio inamovibile fornito dai servizi veterinari della ASL di Sassari. Ad ogni capo corrisponderà un codice alfa numerico ed una scheda di raccolta dei dati, predisposta dall Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e condivisa dal Tavolo Tecnico che dovrà essere compilata a cura del coadiutore che ha abbattuto il capo. Tale scheda verrà consegnata al CFVA che raccoglierà i dati e li organizzerà sotto forma di un report, il quale verrà trasmesso mensilmente all Ente Parco. Sarà cura dei Servizi Veterinari dell Azienda Sanitaria Locale n.1 di Sassari concordare con i coadiutori la raccolta dei campioni biologici per la ricerca di patogeni, e in particolare di Trichinella. Le carni degli animali abbattuti potranno essere destinate al consumo alimentare umano, solo qualora la ricerca di Trichinella abbia dato esito negativo. I capi abbattuti, dopo marcatura da parte del CFVA e dopo controllo della competente ASL, sono a disposizione dell Ente di gestione che, in conformità con la normativa sanitaria, ne stabilisce la destinazione. Gli ibridi di cinghiale potranno essere: o conferiti presso un centro di lavorazione carne; o conferiti presso un centro per il trattamento e lo smaltimento delle carcasse; o conservati presso l Ente Parco o presso Dipartimenti Universitari o dell Istituto Zooprofilattico; o venduti, tutti o in parte, al personale ausiliario coinvolto nelle campagne di abbattimento ad uso esclusivamente privato e domestico, vietandone la commercializzazione; 6

7 o conferiti ad associazioni ONLUS o ad altri Istituti senza fini di lucro, previa verifica sanitaria; o destinati alla preparazione tassidermica a fini didattici propri o di altre Istituzioni; Il CFVA ha facoltà di interrompere l attività di abbattimento qualora vengano meno le condizioni di sicurezza nella fase esecutiva e/o per eventuali altre problematiche che dovessero occorrere, dandone comunicazione formale al e all Assessorato per la Difesa dell Ambiente. Stima della popolazione di ibridi di cinghiale Ogni anno a fine dell attività di abbattimento e di cattura verrà effettuato un censimento, a cura dell Università di Sassari per quantificare la presenza dell ungulato. Redazione del report annuale Al termine di ogni anno di attività, l Ente Parco, con il supporto dei componenti il Tavolo Tecnico, predisporrà un rapporto sulle attività svolte, sui dati raccolti e sui risultati ottenuti, con l obiettivo di raccogliere ed elaborare una quantità di dati sufficienti per poter effettuare una stima approssimativa dell efficienza e dell efficacia del piano, per prevedere anche, in base ai dati biologici che verranno raccolti dagli animali macellati e da quelli abbattuti, nonché dai dati dei censimenti, la dinamica della popolazione attesa, al fine di introdurre eventuali misure correttive nello svolgimento dell attività. Tale rapporto verrà consegnato all ISPRA e alle amministrazioni coinvolte nel piano. Compiti dei singoli Enti L Università degli Studi di Sassari Dip. di Scienze della Natura e del Territorio collaborerà alla stesura dei protocolli di intervento per la cattura e l abbattimento degli ibridi di cinghiale, collaborerà all individuazione delle aree di cattura e di collocazione delle postazioni fisse per l abbattimento degli ibridi di cinghiale, provvederà al monitoraggio e mappaggio della popolazione di ibridi di cinghiale per verificare l efficacia degli interventi e darà il necessario supporto scientifico e tecnico per l eventuale adeguamento degli stessi. L Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna predisporrà le schede di rilevamento delle catture e di consegna dei campioni biologici per la ricerca dei patogeni. Effettuerà i necessari controlli sanitari sui campioni biologici degli animali abbattuti. L ASL Servizi Veterinari vigilerà sulla sanità degli animali catturati, durante la stabulazione e durante le operazioni di carico e invio al centro di macellazione, effettuerà i necessari controlli sul benessere animale nel luogo di stabulazione. Fornirà i marchi inamovibili per l identificazione dei capi abbattuti e opererà i necessari controlli sanitari sugli animali prima della destinazione al consumo alimentare. Il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale collaborerà alla stesura dei protocolli di intervento per la cattura e l abbattimento degli ibridi di cinghiale, collaborerà all individuazione delle aree di cattura e di collocazione delle postazioni fisse per l abbattimento degli ibridi di cinghiale, verificherà le strutture di cattura, e acquisirà i dati mensili di cattura; contribuirà all individuazione 7

8 delle postazioni fisse di abbattimento e sorveglierà le attività di abbattimento, apporrà i marchi inamovibili di identificazione dei capi abbattuti, raccoglierà i dati di abbattimento e li organizzerà in report mensili, provvederà ad interrompere le attività di abbattimento se vengono meno le condizioni di sicurezza. La Provincia di Sassari collaborerà alla stesura dei protocolli di intervento per la cattura e l abbattimento degli ibridi di cinghiale, all organizzazione di eventuali corsi per coadiutori e collaborerà nell individuazione dei coadiutori già formati da utilizzare nelle attività di cattura sul Parco nazionale dell Asinara, metterà inoltre a disposizione almeno due chiusini mobili per le attività di cattura. L Ente Foreste della Sardegna collaborerà alla stesura dei protocolli di intervento per la cattura e l abbattimento degli ibridi di cinghiale, collaborerà all individuazione delle aree di cattura e di collocazione delle postazioni fisse per l abbattimento degli ibridi di cinghiale; provvederà alla collocazione delle strutture di cattura, al trasporto degli animali catturati nelle aree di stabulazione e alle operazioni necessarie per l alienazione dei capi catturati. Provvederà all alimentazione degli animali sia durante la cattura sia durante la stabulazione e alla gestione delle strutture di cattura e dell area di stabulazione. Provvederà a delimitare le zone di interdizione temporanea per gli abbattimenti e collaborerà alla costruzione delle postazioni fisse per l abbattimento, provvederà al foraggiamento dei siti di adescamento degli ibridi di cinghiale. L Ente collaborerà alla stesura dei protocolli di intervento per la cattura e l abbattimento degli ibridi di cinghiale, collaborerà all individuazione delle aree di cattura e di collocazione delle postazioni fisse per l abbattimento degli ibridi di cinghiale, provvederà all acquisto del mangime necessario alle attività di cattura ed adescamento, all acquisto delle strutture necessarie per la cattura degli ibridi, per la costruzione delle poste fisse e per la delimitazione delle aree di interdizione. Metterà a disposizione l automezzo con faro brandeggiabile per l abbattimento mediante cerca da automezzo. Predisporrà trimestralmente e alla fine di ogni anno i report sulle attività svolte. Individuerà l industria di macellazione in cui conferire gli animali allontanati in vita dall Asinara. Promuoverà gli eventuali corsi per coadiutori per la gestione della fauna da impiegare sul. Assisterà il personale della ASL Servizi Veterinari nelle operazioni di controllo sanitario e durante le fasi di allontanamento degli ibridi di cinghiale dall Isola Asinara. Piano operativo Il piano operativo di dettaglio sarà redatto dal Tavolo Tecnico entro il mese di febbraio dell anno 2013, revisione ed aggiornamenti se necessario saranno compilati al termine del primo anno di attività. I componenti del tavolo tecnico: Provincia di Sassari Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale della Sardegna 8

9 Ente Foreste della Sardegna Servizi Veterinari ASL n 1 di Sassari Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna ISPRA 9

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