CITTA METROPOLITANA DI NAPOLI. DELIBERAZIONE del SINDACO METROPOLITANO

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1 CITTA METROPOLITANA DI NAPOLI DELIBERAZIONE del SINDACO METROPOLITANO OGGETTO: Organismo di Garanzia, istituito con deliberazione del Sindaco metropolitano. Definizione compiti, poteri e ambiti di attività. n. 154 del Il Dirigente Coordinatore dell Area Risorse umane e dell innovazione organizzativa e tecnologica, dott.ssa Anna Capasso, esprime parere favorevole per la regolarità tecnica, dando atto che il presente provvedimento non comporta impegno di spesa a carico del Bilancio dell Ente. Napoli, Il DIRIGENTE f.to Anna Capasso L anno duemilaquindici, il giorno trentuno del mese di luglio alle ore 15,00, nella sede della Città metropolitana, il Sindaco metropolitano Luigi de Magistris, con l assistenza e partecipazione del Segretario Generale Antonio Meola, adotta la seguente deliberazione;

2 Richiamato il combinato disposto dei commi 8 e 16 dell art.1 della legge n.56 del 7 aprile 2014, ad oggetto Disposizioni sulle citta' metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni che disciplinano le funzioni attribuite al Sindaco metropolitano; Atteso che ai sensi del comma 16, art.1 della citata legge 56/2014,dal 1 gennaio 2015 la Città metropolitana di Napoli è subentrata alla Provincia di Napoli, succedendo ad essa in tutti i rapporti attivi e passivi ed esercitandone le funzioni ; Visto l art. 20 dello Statuto della Città Metropolitana di Napoli, che disciplina le funzioni del Sindaco Metropolitano; Premesso che IL SEGRETARIO GENERALE - la legge 6 novembre 2012 n. 190 ha introdotto una serie di strumenti per la prevenzione e la repressione del fenomeno corruttivo nella P.A., prevedendo l adozione da parte di ogni amministrazione pubblica di un Piano triennale di prevenzione della corruzione, che deve essere approvato annualmente dall organo esecutivo, su proposta del Responsabile della Prevenzione della corruzione; -ai sensi dell art. 1 comma 7, della L. n. 190/2012, negli enti locali il Responsabile della prevenzione della corruzione è individuato nel Segretario, salva diversa e motivata determinazione; - con deliberazione n. 94 del 31/03/2014, la Giunta Provinciale ha individuato il Segretario Generale quale Responsabile per la prevenzione della corruzione e Responsabile per la trasparenza dell Ente ai sensi dell art. 43 del D.lgs. n. 33 del 2013; - con decreto del Vice Sindaco metropolitano n. 206 dell 11/05/2015, è stato nominato Responsabile della prevenzione della corruzione, nonché Responsabile della trasparenza della Città Metropolitana di Napoli, il dott. Antonio Meola, Segretario Generale dell Ente dal ; - con deliberazione di Giunta Provinciale n. 374 del 27/06/2014 è stato adottato il Piano di organizzazione e controllo per la prevenzione del rischio corruzione 2014/2016 della Provincia di Napoli; - con deliberazione del Sindaco metropolitano n. 2 del 27/01/2015 è stato adottato il Piano di organizzazione e controllo per la prevenzione del rischio corruzione 2015/2017, che aggiorna per l annualità 2015 il Piano 2014/2016; - al punto 3.10 del Piano di organizzazione e controllo per la prevenzione del rischio corruzione 2015/2017, è stata prevista l istituzione di un organismo di garanzia, nominato dal Sindaco metropolitano, cui affidare il compito di supportare sul piano tecnico, in sede di elaborazione e monitoraggio del Piano organizzativo anticorruzione, il Responsabile anticorruzione e trasparenza e gli organi politici di indirizzo e controllo nella individuazione delle strategie anticorruzione e nella revisione dei Regolamenti dell Ente, da conforme al dettato L.n.190/2012, al D.lgs.33/2013 e al D.lgs.39/2013.

3 - con deliberazione del Sindaco metropolitano n. 25 del 13/02/2015 è stato istituito il suddetto Organismo, prevedendo che lo stesso fosse composto da esperti nominati dal Sindaco metropolitano, appartenenti al mondo accademico, alle magistrature ordinarie e amministrative, ovvero da alti funzionari di amministrazioni statali e locali, anche in quiescenza, dando atto nel contempo del titolo meramente onorifico di tali incarichi; - con decreto del Sindaco metropolitano n. 273 dell 8/07/2015, in esecuzione della deliberazione sopra citata, è stato costituito l Organismo di contrasto al fenomeno della corruzione nelle persone dei Magistrati: dott. Luigi Giampaolino, dott. Carlo Alemi, dott. Omero Ambrogi; Considerato che -ai sensi della deliberazione n. 25/2015 e del decreto n. 272/2015, l attività dell Organismo citato, in ossequio a quanto previsto dal Piano della prevenzione della corruzione dell Ente, ha il compito di supportare sul piano tecnico, in sede di elaborazione e monitoraggio del Piano medesimo, il Responsabile della prevenzione della corruzione e Responsabile trasparenza, e gli Organi politici di indirizzo e controllo della Città Metropolitana di Napoli nella individuazione delle strategie anticorruzione e nella revisione dei regolamenti dell Ente, da conformare al dettato della L.n. 190/2012, al D. lgs.33/2013 e al D. lgs.39/2013; -l Organismo de quo svolge, pertanto, una funzione di garanzia, come tale di natura ausiliaria, non di amministrazione attiva, che non s inserisce all interno dell attività amministrativa, ma è separata ed indipendente rispetto a questa, costituendo un Organo al servizio di altri soggetti al fine di adiuvarli nell adempimento delle loro funzioni ed esclusivamente nell interesse di queste; - nell esercizio di una tale funzione che è soprattutto di ausiliarietà, e quindi di impulso, di consulenza e di monitoraggio, l Organo di Garanzia rappresenta ad ambedue i suoi referenti, il Responsabile Amministrativo e l Organo Politico, peculiari aspetti ed esigenze attinenti alla materia per la quale svolge la sua funzione; indica problemi e soluzioni; suggerisce iniziative da intraprendere; aspetti da approfondire ed, eventualmente, ulteriori campi da esaminare, anche al di là dei piani e dei programmi già statuiti; esprime pareri, in particolare, su atti normativi e su atti amministrativi generali di organizzazione e di gestione che possono impingere nella materia per la quale l Organo è previsto; - accanto a questa attività di ausiliarietà, la funzione di garanzia si esplica altresì, nella specie, in una funzione di monitoraggio dell attività che, rappresentata in appositi piani e programmi, è prevista in attuazione delle leggi nn. 190/2012, 33/2013, 39/2013; - una tale pianificazione, ai sensi delle stesse leggi, prevede macro aree di rischi e singole fattispecie generali di queste, sicché, per l Organo Responsabile, ai sensi delle stesse leggi e dei relativi provvedimenti di attuazione, è configurata una mappatura divisa per aree e singole zone ed episodi, da attenzionare particolarmente; - in una rappresentazione così generale, ma specificamente articolata, la funzione dell Organo di Garanzia, nell esplicazione della sua attività di monitoraggio dovrà, di necessità, esplicarsi nella verifica collaborativa alla quale, in ogni caso, è estraneo ogni intento di controllo amministrativamente inteso o di rilievo ad altri fini della concreta attuazione di quanto nel piano e nelle sue singole specificazioni è previsto;

4 Ritenuto che - in attuazione delle due attività nelle quali la funzione di garanzia si sostanzia, è necessario individuare e definire i compiti e i poteri che l Organismo di Garanzia è abilitato ad esercitare; PROPONE 1. Definire i compiti, i poteri e gli ambiti di attività dell Organismo di Garanzia costituito con decreto del Sindaco metropolitano n. 273 dell 8/07/2015 come di seguito riportato: L Organismo di Garanzia: a) è abilitato a dare pareri non vincolanti su casi e materie per i quali il Responsabile Amministrativo e l Autorità Politica ritengono necessario acquisirne l avviso nell ambito delle materie anzidette; b) Potrà essere chiamato, in particolare, a dare pareri su atti normativi regolamentari e su atti amministrativo-generali di organizzazione e di disciplina afferenti la materia per le quali l organismo è previsto; c) E destinatario di richieste di pareri solo su istanza del Responsabile dell Anticorruzione ovvero del Sindaco Metropolitano; d) Potrà, di propria iniziativa, qualora ne ravvisi la necessità o l opportunità - esprimere pareri appositamente motivati - nelle materie e sugli atti nel punto precedente indicati; e) Potrà richiedere al Responsabile del procedimento indicazioni sullo stato di attuazione degli adempimenti previsti dal Piano e concordare con esso referti periodici che non intralcino l azione di questo o aggravino l azione amministrativa in itinere; f) Potrà richiedere, in particolare, atti riguardanti le singole ipotesi di rischio considerate nel Piano di prevenzione tramite il Responsabile; g) l Organismo di Vigilanza, sul monitoraggio su singoli atti, interloquisce con il Responsabile e riferisce al Sindaco; h) Riferisce al Sindaco, con cadenza trimestrale, sulla propria attività e sullo stato di attuazione dei singoli punti del Piano Anticorruzione; i) Partecipa all attività di aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione e propone modifiche, in caso di accertamenti di significative violazioni o di mutamenti dell organizzazione, attraverso l individuazione di ulteriori misure di prevenzione; j) Definisce, d intesa con il Responsabile della prevenzione, le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione e indica i percorsi di formazione sui temi dell etica e della legalità; k) Potrà richiedere al Responsabile della prevenzione dati e informazioni sul rispetto dei codici di comportamento dei dipendenti, sulle situazioni di incompatibilità e di inconferibilità degli incarichi; l) Verifica, su richiesta del Responsabile, le potenziali situazioni di conflitto e suggerisce eventuali modifiche ai codici e ai regolamenti della Città Metropolitana, in materia; m) l Organismo può essere attivato, su impulso del Sindaco o del Responsabile della prevenzione, nella fase istruttoria di verifica degli esposti o denunce che pervengano all amministrazione e dei quali va garantito l anonimato;

5 n) Partecipa all avvio dell attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza per le società e gli enti di diritto privato controllati e partecipati dalla città metropolitana (Delibera Anac 8/15); o) Riferisce, infine, periodicamente e comunque quando ne ravvisi la necessità o l opportunità, sulla propria attività, sul proprio funzionamento, sugli inconvenienti rilevati e sulle singole esigenze. Il Segretario Generale Responsabile prevenzione corruzione e trasparenza f.to Antonio Meola

6 IL SINDACO METROPOLITANO Ai sensi dell art. 1 legge n.56 del 07/04/2014 Vista la proposta di deliberazione sopra riportata, a firma del Segretario Generale, Antonio Meola; Vista la legge 6 novembre 2012 n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella Pubblica Amministrazione ; Visto il Piano di organizzazione e controllo per la prevenzione del rischio corruzione 2014/2016 della Provincia di Napoli, adottato con deliberazione G.P.n. 374 del 27/06/2014; Visto il Piano di organizzazione e controllo per la prevenzione del rischio corruzione 2015/2017, che aggiorna per l annualità 2015 il Piano 2014/2016, adottato con delibera del Sindaco metropolitano n.2 del 27/01/2015; Visto il parere favorevole di regolarità tecnica reso, ai sensi dell art. 49 D.Lgs.267/2000, dal Dirigente Coordinatore dell Area Risorse umane e dell innovazione organizzativa e tecnologica, dott.ssa Anna Capasso; Ritenuto di procedere in merito, per quanto di competenza, DELIBERA 1. Di definire i compiti, i poteri e gli ambiti di attività dell Organismo di Garanzia costituito con decreto del Sindaco metropolitano n. 273 dell 8/07/2015 come di seguito riportato: L Organismo di Garanzia: a) è abilitato a dare pareri non vincolanti su casi e materie per i quali il Responsabile Amministrativo e l Autorità Politica ritengono necessario acquisirne l avviso nell ambito delle materie anzidette; b) Potrà essere chiamato, in particolare, a dare pareri su atti normativi regolamentari e su atti amministrativo-generali di organizzazione e di disciplina afferenti la materia per le quali l organismo è previsto; c) E destinatario di richieste di pareri solo su istanza del Responsabile dell Anticorruzione ovvero del Sindaco Metropolitano; d) Potrà, di propria iniziativa, qualora ne ravvisi la necessità o l opportunità - esprimere pareri appositamente motivati - nelle materie e sugli atti nel punto precedente indicati; e) Potrà richiedere al Responsabile del procedimento indicazioni sullo stato di attuazione degli adempimenti previsti dal Piano e concordare con esso referti periodici che non intralcino l azione di questo o aggravino l azione amministrativa in itinere; f) Potrà richiedere, in particolare, atti riguardanti le singole ipotesi di rischio considerate nel Piano di prevenzione tramite il Responsabile; g) l Organismo di Vigilanza, sul monitoraggio su singoli atti, interloquisce con il Responsabile e riferisce al Sindaco; h) Riferisce al Sindaco, con cadenza trimestrale, sulla propria attività e sullo stato di attuazione dei singoli punti del Piano Anticorruzione; i) Partecipa all attività di aggiornamento del Piano triennale di prevenzione della corruzione e propone modifiche, in caso di accertamenti di significative violazioni o

7 di mutamenti dell organizzazione, attraverso l individuazione di ulteriori misure di prevenzione; j) Definisce, d intesa con il Responsabile della prevenzione, le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione e indica i percorsi di formazione sui temi dell etica e della legalità; k) Potrà richiedere al Responsabile della prevenzione dati e informazioni sul rispetto dei codici di comportamento dei dipendenti, sulle situazioni di incompatibilità e di inconferibilità degli incarichi; l) Verifica, su richiesta del Responsabile, le potenziali situazioni di conflitto e suggerisce eventuali modifiche ai codici e ai regolamenti della Città Metropolitana, in materia; m) l Organismo può essere attivato, su impulso del Sindaco o del Responsabile della prevenzione, nella fase istruttoria di verifica degli esposti o denunce che pervengano all amministrazione e dei quali va garantito l anonimato; n) Partecipa all avvio dell attuazione della normativa in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza per le società e gli enti di diritto privato controllati e partecipati dalla città metropolitana (Delibera Anac 8/15); o) Riferisce, infine, periodicamente e comunque quando ne ravvisi la necessità o l opportunità, sulla propria attività, sul proprio funzionamento, sugli inconvenienti rilevati e sulle singole esigenze.

8 IL SINDACO METROPOLITANO f.to Luigi de Magistris IL SEGRETARIO GENERALE f.to Antonio Meola SI ATTESTA Che ai sensi dall art.124 c.1 del D. Lgs. n 267/2000, la presente deliberazione è stata pubblicata telematicamente, ai sensi dell art. 32 c.1 della L. n 69/2009, sul sito istituzionale il.... contestualmente, è stata trasmessa, in elenco, ai Capigruppo consiliari con nota prot. n (art. 125 D.lgs. 267/2000) Il Responsabile del procedimento SI ASSEGNA per l immediata esecuzione all Area.. (art.134, co. 4 D.lgs.n.267/00) Napoli, lì Il Coordinatore d Area dott.ssa Renata Monda Lette le su riportate attestazioni, constatato che sono decorsi 10 giorni dalla pubblicazione e dato che non è stata prodotta alcuna opposizione SI CERTIFICA che, ai sensi del D.Lgs. n 267/2000, la presente deliberazione è divenuta esecutiva il.. (art.134, co.3, D.lgs.n.267/00); SI ASSEGNA all Area/Dipartimento/Direzione per le procedure attuative. Napoli, lì Il Segretario Generale SI ATTESTA che la presente deliberazione è stata pubblicata telematicamente sul sito istituzionale per quindici giorni consecutivi, dal.. al...., ai sensi del Regolamento per la disciplina dell Albo Pretorio on-line approvato con deliberazione di G.P. n.792/12. Napoli, lì Il Segretario Generale