Provvedimento n ( C4190B ) SAN PAOLO-IMI/BANCO DI NAPOLI L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
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1 Provvedimento n ( C4190B ) SAN PAOLO-IMI/BANCO DI NAPOLI L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 9 gennaio 2001; SENTITO il Relatore Professor Michele Grillo; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTO il provvedimento della Banca d Italia n. 125/A del 4 novembre 2000, con il quale è stato disposto l avvio dell istruttoria, ai sensi dell articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90, nei confronti delle società SanPaolo-Imi Spa e Banco di Napoli Spa; VISTA la richiesta di parere avanzata dalla Banca d Italia con nota pervenuta in data 18 dicembre 2000; CONSIDERATO quanto segue: I. Premessa 1. In data 4 novembre 2000 la Banca d Italia ha disposto l avvio di un istruttoria, ai sensi dell articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90, nei confronti di SanPaolo-Imi Spa e di Banco di Napoli Spa in relazione all operazione di concentrazione consistente nell acquisizione del controllo della prima sulla seconda. 2. In particolare, l operazione appariva in grado di determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati della raccolta bancaria delle province di Napoli e Caserta. II. Le parti 3. SanPaolo-Imi Spa (di seguito anche SanPaolo-Imi) è la banca posta a capo dell'omonimo gruppo bancario, che comprende altre 69 società, fra cui 11 banche italiane ed estere, 48 società finanziarie e 10 strumentali. Il gruppo opera in tutto il territorio nazionale con 1356 sportelli, dei quali 959 sono ubicati nell'italia Nord Occidentale. Il fatturato da considerare ai sensi dell'articolo 16, commi 1 e 2, della legge n. 287/90 (un decimo del totale dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i conti d'ordine) è stato, al 31 dicembre 1999, di circa miliardi di lire. 4. Il Banco di Napoli Spa (di seguito anche Banco di Napoli) è la banca al vertice dell omonimo gruppo bancario composto, oltre che dalla capogruppo, da dodici società. Il Gruppo Banco di Napoli opera sull intero territorio nazionale ed offre direttamente la generalità dei servizi bancari e finanziari previsti dalla vigente normativa nazionale. Con la struttura operativa il gruppo è presente in gran parte del territorio nazionale attraverso 731 sportelli della banca, prevalentemente ubicati nell Italia del sud, e 58 sportelli per l attività esattoriale. Il fatturato da considerare ai sensi dell articolo 16, commi 1 e 2, della legge n. 287/90 (un decimo del totale dell'attivo dello stato patrimoniale, esclusi i conti d'ordine) è stato, al 31 dicembre 1999, di circa miliardi di lire. III. Descrizione dell operazione 5. L operazione comunicata consiste nell acquisizione del controllo del Banco di Napoli da parte del SanPaolo- Imi attraverso l acquisizione da parte del SanPaolo-Imi del 51% del capitale sociale della società Banco di Napoli Holding, che a sua volta detiene il 56% del capitale ordinario del Banco di Napoli.
2 IV. Qualificazione dell operazione 6. L operazione, in quanto comporta l'acquisizione del controllo di un impresa, costituisce una concentrazione ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Essa rientra nell'ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui all'articolo 1 del Regolamento CEE n. 4064/89, così come modificato dal Regolamento CE n. 1310/97, ed è soggetta all'obbligo di comunicazione preventiva disposto dall'articolo 16, commi 1 e 2, della medesima legge, in quanto il fatturato totale realizzato nell'ultimo esercizio a livello nazionale dall'insieme delle imprese interessate è superiore a 714 miliardi di lire. V. Valutazione dell'operazione La situazione nei mercati interessati 7. Ai fini del presente parere, l operazione di concentrazione, che pure produce i propri effetti anche su un certo numero di mercati finanziari non bancari, interessa i mercati dei depositi bancari delle province di Napoli e Caserta, aree per le quali la Banca d Italia ha avviato l istruttoria di cui all articolo 16, comma 4, della legge n. 287/ La situazione nelle due province è presentata nelle tabelle seguenti. Tabella 1: depositi bancari-quote delle parti e dei principali concorrenti (dato al 30 giugno 2000) Provincia S.Paolo-Imi B.co Napoli Totale 1 Napoli 6,90% 32,21% 39,11% 11,71% B.ca Intesa Caserta 2,65% 30,15% 32,80% 13,50% B. Roma Tabella 2: sportelli bancari delle parti (dato al 30 giugno 2000) 2 8,50% MPS 12,33% B.ca Intesa 3 8,16% B. Roma 9,96% MPS Num. sportelli Quota sportelli (%) Provincia S.Paolo-Imi B.co Napoli Totale S.Paolo-Imi B.co Napoli Totale Napoli ,63 28,87 35,50 Caserta ,19 37,70 39,89 9. Come emerge dalle tabelle presentate, sia sotto il profilo della quota del mercato provinciale dei depositi raggiunta che in relazione al numero e quota di sportelli bancari detenuti, il Banco di Napoli detiene una posizione di grande rilievo nella provincia di Napoli e, in misura meno significativa, nella provincia di Caserta. Il gruppo acquirente, SanPaolo-Imi aggiunge a tale posizione una quota di un certo rilievo a Napoli (quasi il 7%) e più contenuta a Caserta (poco più del 2,5%). Entrambe le province vedono la presenza di concorrenti qualificati, in possesso di importanti posizioni al livello nazionale, ma che, nei mercati locali rilevanti, detengono quote di mercato di gran lunga inferiori a quelle della parti. 10. L evoluzione temporale delle quote di mercato delle parti, fornita dalla Banca d Italia relativamente agli anni 1998 e 1999, mostra come nella provincia di Napoli, il Banco di Napoli ha registrato incrementi marginali della propria quota, mentre il SanPaolo-Imi ha visto leggermente ridursi la propria posizione. Nella provincia di Caserta appare sostanzialmente stabile la quota di mercato del SanPaolo-Imi e marginalmente altalenante quella del Banco di Napoli. Si veda in proposito la seguente Tabella 3. Tabella 3: depositi bancari-evoluzione delle quote delle parti Provincia Napoli Caserta Periodo S.Paolo-Imi B.co Napoli Totale S.Paolo-Imi B.co Napoli Totale ,69% 31,09% 38,78% 2,52% 31,00% 33,52% ,43% 30,46% 37,89% 2,61% 28,88% 31,49%
3 ,22% 31,13% 38,35% 2,54% 28,73% 31,27% ,90% 32,21% 39,11% 2,65% 30,15% 32,80% Nel complesso, pertanto, sulla base dell analisi strutturale, l operazione presenta aspetti problematici per il mantenimento di una concorrenza effettiva in due province limitrofe della regione Campania. Essa infatti rafforza in misura significativa la posizione già di rilievo del Banco di Napoli, determinando un assetto strutturale del mercato sbilanciato a favore dell operatore maggiore. 11. Sotto il profilo comportamentale, le indicazioni derivanti dall osservazione dei tassi di interesse vigenti nelle due aree e praticati dalle parti producono indicazioni non univoche. Per quanto riguarda il periodo dicembre giugno 2000, nella provincia di Napoli risulta che il Banco di Napoli praticava tassi leggermente superiori (più favorevoli alla clientela) di quelli praticati in media dai suoi concorrenti, mentre il SanPaolo-Imi faceva il contrario. Tuttavia risulta anche che in provincia di Napoli i tassi complessivamente praticati erano leggermente inferiori a quelli mediamente praticati in Campania e, a maggior ragione, nell intero territorio nazionale. In sostanza, non appare che il Banco di Napoli abbia sfruttato la sua posizione di rilievo nella provincia praticando tassi più sfavorevoli alla propria clientela, ma risulta che, nel complesso, i clienti che effettuano depositi nella provincia di Napoli abbiano goduto di un trattamento peggiore della media dei depositanti in Campania e nel resto d Italia. Nella provincia di Caserta la situazione evidenziata dall andamento dei tassi d interesse è sostanzialmente analoga, ma più problematica rispetto a quella descritta per Napoli, con l unica differenza che nell ultimo semestre il Banco di Napoli ha ridotto, in misura marginale, il tasso praticato alla propria clientela sotto la media di quello praticato dai propri concorrenti. In proposito si vedano le seguenti Tabelle 4a, 4b, 4c e 4d. Tabella 4a: tassi d interesse sui depositi nella provincia di Napoli Mercato 2,21 1,95 1,59 1,53 1,57 1,66 1,80 SPaolo-Imi 2,23 1,82 1,52 1,46 1,34 1,43 1,67 Banco di Napoli 1,84 2,06 1,80 1,70 1,69 1,79 1,91 Tabella 4b: confronto fra i tassi d interesse sui depositi di diverse aree Italia 2,55 2,03 1,69 1,65 1,79 1,87 2,19 Campania 2,28 2,03 1,66 1,59 1,63 1,71 1,85 Provincia di Napoli 2,21 1,95 1,59 1,53 1,57 1,66 1,80 Tabella 4c: tassi d interesse sui depositi nella provincia di Caserta Mercato 2,22 2,08 1,65 1,57 1,63 1,65 1,73 SPaolo-Imi 1,62 1,15 1,00 1,08 1,05 1,32 1,63 Banco di Napoli 1,58 2,05 1,76 1,64 1,60 1,62 1,65 Tabella 4d: confronto fra i tassi d interesse sui depositi di diverse aree Italia 2,55 2,03 1,69 1,65 1,79 1,87 2,19 Campania 2,28 2,03 1,66 1,59 1,63 1,71 1,85 Provincia di Caserta 2,22 2,08 1,65 1,57 1,63 1,65 1,73
4 Gli impegni delle parti 12. Nel corso dell istruttoria, al fine di contenere la rete distributiva del gruppo, le parti hanno sottoposto alla Banca d Italia alcuni impegni (con memoria trasmessa dalla Banca all Autorità), relativi alla sola provincia di Napoli. In particolare, essi consistono nella cessione a concorrenti di tre sportelli bancari, ubicati nei comuni nei quali le partisenza gli impegni proposti-rimarrebbero l unico operatore presente (Boscoreale, Cercola e Terzigno) e la chiusura di 7/9 sportelli in altri comuni della provincia. Tali sportelli, sia i primi 3 che gli altri, non vengono individuati puntualmente. Le misure esposte sarebbero accompagnate dall impegno delle parti a non aprire nuovi sportelli nella provincia per un periodo di 18 mesi. 13. In merito a tali impegni, si osserva che, da un punto di vista strutturale, essi comportano una riduzione della quota di sportelli detenuta dalle parti, sul totale degli sportelli presenti in provincia, pari all 1,14% 1. In termini di quota detenuta nel mercato provinciale dei depositi, la riduzione degli sportelli prospettata potrebbe condurre ad una diminuzione della quota complessivamente detenuta dalla parti che va da un massimo di circa l 1,67% 2 ad un minimo di circa lo 0,46% 3. Seppur limitata nella loro portata, la riduzione quantitativa delle quote di mercato delle parti, conseguente agli impegni, potrebbe essere ritenuta nel caso di specie, e in prima approssimazione, adeguata, laddove si consideri che l analisi dell andamento dei tassi di interesse nelle provincie interessate non ha mostrato, nel passato, evidenza dell esercizio di un significativo potere di mercato dell operatore maggiore. Tuttavia è importante una valutazione più puntuale della natura degli impegni proposti. 14. Sulla base dei dati presentati risulta che gli impegni hanno un incidenza sull assetto strutturale del mercato non immediatamente valutabile data la mancanza di una precisa individuazione degli sportelli oggetto degli impegni. Emerge, comunque, che gli impegni proposti dalle parti incidono in misura non irrilevante sulla struttura concorrenziale del mercato, solo se hanno l effetto di redistribuire ai concorrenti delle parti le quote di mercato derivanti dai depositi relativi agli sportelli oggetto di chiusura. Se, invece, la proposta chiusura dei 7/9 sportelli non determina l abbandono del gruppo SanPaolo-Imi/Banco di Napoli da parte dei depositanti, ma solo lo spostamento di questi ad altro sportello del gruppo, l effetto delle misura appare controproducente. 15. Si ritiene, pertanto, che le misure correttive debbano comunque assicurare un effettiva redistribuzione ai competitori delle quote di mercato attribuibili a tutti gli sportelli bancari oggetto degli impegni. Tale risultato potrà essere conseguito solo attraverso la cessione di tutti gli sportelli interessati in favore di uno o più istituti di credito in grado di esercitare una idonea pressione concorrenziale. 16. Diversamente, l impossibilità di determinare a priori l esito strutturale della chiusura degli sportelli bancari, in termini di quota di mercato redistribuita ai concorrenti, rende molto dubbio l effetto di tale misura sulla struttura dell offerta. Sotto il profilo comportamentale e con riguardo agli esiti di mercato, inoltre, la chiusura degli sportelli, come l impegno a non aprirne di nuovi, ha certamente effetti indesiderabili sulla vivacità competitiva dell area interessata e sul benessere dei consumatori: entrambe le misure, infatti, si risolvono in un contenimento della varietà complessiva dell offerta sul mercato e creano, per questa via, i presupposti per comportamenti tendenzialmente collusivi da parte dei concorrenti. Infatti, gli impegni di chiusura e/o non apertura di sportelli bancari, hanno l effetto negativo di ridurre l offerta disponibile per i consumatori e di instaurare un meccanismo di quiet life" tra i competitori dell area, giacché l'impegno da parte dell'impresa, sia pure in posizione dominante, ad astenersi da politiche concorrenziali "aggressive" favorisce nei concorrenti la convinzione che sul mercato verranno a instaurarsi comportamenti oligopolistici accomodanti di convivenza pacifica, che si risolverebbero, in ultima analisi, in un danno per i consumatori. Conclusioni 1 [Ciò assumendo che gli sportelli chiusi siano 8. La quota si modificherebbe solo marginalmente se gli sportelli chiusi fossero 7 o 9 invece di 8.] 2 [Ciò assumendo che gli sportelli chiusi siano 8, che ogni sportello raccolga lo stesso ammontare di depositi e che le parti non riescano a trasferire ad altri sportelli del gruppo nessuno dei contratti in essere presso gli sportelli chiusi e che, pertanto, perdano interamente la quota di mercato ascrivibile agli sportelli chiusi.] 3 [Ciò assumendo che gli sportelli chiusi siano 8, che ogni sportello raccolga lo stesso ammontare di depositi e che le parti non perdano alcuno dei contratti in essere presso gli sportelli chiusi. Diversamente calcolando l esatta quota del mercato provinciale ascrivibile agli sportelli oggetto di cessione risulta che, se gli sportelli ceduti ai concorrenti sono quelli del gruppo acquirente (SanPaolo-Imi), essi rappresentano lo 0,8% dell intero mercato provinciale, se invece sono quelli del Banco di Napoli, essi pesano per lo 0,23% del mercato provinciale.]
5 17. In sintesi, tenuto conto della posizione delle parti nelle aree interessate, l operazione appare suscettibile di creare un entità economica in grado di ostacolare il mantenimento di adeguate condizioni di concorrenza nei mercati dei depositi bancari delle province di Napoli e Caserta. La Banca d Italia, sulla base di una puntuale individuazione degli sportelli interessati e delle relative quote di mercato, sarà in grado di realizzare una stima corretta della posizione delle parti prescrivendo l adozione di adeguate misure compensative. Con riferimento a queste l Autorità è dell avviso che solo la cessione in favore di qualificati concorrenti di un numero di sportelli congruo a modificare in misura apprezzabile l assetto dell offerta nei mercati interessati, riducendo le quote di mercato delle parti, sarà in grado di realizzare l obiettivo di limitare il potere di mercato conseguito dal gruppo SanPaolo-Imi/Banco di Napoli a seguito della concentrazione. Alla luce delle precedenti considerazioni e sulla base della documentazione ricevuta; ESPRIME il parere nei sensi di cui sopra. Il presente parere verrà comunicato alla Banca d Italia, ai sensi dell'articolo 20, comma 3, della legge n. 287/90, e sarà successivamente pubblicato nel Bollettino di cui all'articolo 26 della medesima legge. IL SEGRETARIO GENERALE Rita Ciccone IL PRESIDENTE Giuseppe Tesauro * * *
LA BANCA D ITALIA. VISTO il regolamento CEE del Consiglio n. 4064/89 del 1989 e successive modifiche e integrazioni;
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