Famiglia e successioni Accordi di separazione: i trasferimenti immobiliari possono estinguere l obbligo di mantenimento dei figli di Francesca Cerri

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1 Page 1 of NOTE Famiglia e successioni Accordi di separazione: i trasferimenti immobiliari possono estinguere l obbligo di mantenimento dei figli di Francesca Cerri CASS. CIV. - sez. II - 23 settembre 2013, n L adempimento dell obbligazione di mantenimento dei figli minori, o maggiorenni non autosufficienti, non deve assumere necessariamente una veste periodica ben potendo esser assolto dai coniugi, in sede di separazione personale ovvero di divorzio, attraverso un accordo che attribuisca o li impegni ad attribuire ai figli la proprietà di beni mobili od immobili. Tale accordo, avendo natura solutoria, non necessita della forma prevista per le donazioni. IL CASO - La fattispecie esaminata dalla Suprema corte riguarda il caso di una coppia che aveva sottoscritto un accordo a latere della separazione, avvenuta consensualmente. La scrittura privata, avente valenza transattiva, prevedeva l obbligo per il marito di trasferire determinati beni, mobili e immobili, in favore della moglie e dei figli; l accordo mirava ad integrare le intese, formalizzate dinanzi al Tribunale, relative alla disciplina dei rapporti patrimoniali tra le parti conseguenti allo scioglimento della comunione legale. A seguito dell inadempimento del marito i beneficiari, per ottenere il trasferimento dei beni, agivano, ex art c.c., per l esecuzione in forma specifica degli obblighi assunti. Convenuto in giudizio, il marito si difendeva negando d aver sottoscritto l accordo de quo,nedisconosceva la sottoscrizione, le date ed il contenuto chiedendone, in via riconvenzionale, la declaratoria di falsità e presentando una querela di falso.

2 Page 2 of 5 Il Tribunale di Genova rigettava la domanda di querela di falso e ordinava il trasferimento, in favore degli attori, dei diritti reali di cui alla convenzione transattiva sottoscritta. La Corte d Appello, adita dal marito, si limitava a ridurre la sanzione pecuniaria cui era stato condannato l appellante confermando, per il resto, la sentenza del giudice di prime cure. In particolare, la Corte ligure respingeva l eccezione di nullità della scrittura, per mancanza di forma, proposta dall attore. Secondo l attore l accordo avrebbe dovuto esser formalizzato a norma dell art. 782 c.c. dal momento che prevedeva il trasferimento, a titolo gratuito, di un cospicuo patrimonio ai figli. A giudizio della Corte, al contrario, l animus donandi è incompatibile con la causa negoziale della scrittura privata, sottoscritta dall appellante, tesa, come lascia evincere il comune intento delle parti, al conseguimento di un risultato solutorio in relazione agli obblighi di mantenimento. Avverso tale pronuncia la parte soccombente ha proposto ricorso per Cassazione lamentando la contraddittorietà e l illogicità della motivazione nonché la violazione e falsa applicazione dell art c.c. con riferimento all errata attribuzione di natura solutoria, connessa all obbligo alimentare, all accordo di trasferimento dei diritti reali immobiliari. Il ricorrente ha censurato, inoltre, l individuazione, da parte della Corte di merito, di un nesso teleologico tra il verbale di omologa e la scrittura redatta al di fuori del giudizio di separazione nonostante il primo non riproducesse il contenuto del secondo. LE QUESTIONI GIURIDICHE E LA SOLUZIONE - La sentenza in commento, nell individuare i limiti posti all autonomia negoziale nei rapporti coniugali si inscrive nell ambito della vexata quaestio della validità degli accordi tra coniugi conclusi in prospettiva ovvero in sede di una separazione. A tal riguardo la giurisprudenza di legittimità ritiene che gli accordi stipulati da coniugi, che abbiano in corso una separazione consensuale, in un momento antecedente la separazione stessa ovvero in occasione di quest ultima, e volti alla regolamentazione del regime patrimoniale non possano ricondursi né alla categoria delle convenzioni matrimoniali ex art. 162 c.c., dal momento che difetta il normale svolgimento della convivenza coniugale, né, tantomeno, alla categoria dei contratti di donazione per l assenza dello spirito di liberalità che permea i negozi appartenenti a tale categoria. A giudizio della Suprema corte tali pattuizioni configurano un diverso contratto atipico, avente propri presupposti e finalità. Nonostante la dottrina riconosca «nella separazione consensuale uno dei momenti più significativi della negozialità nell ambito delle vicende

3 Page 3 of 5 familiari» la posizione della giurisprudenza appare improntata ad una maggiore prudenza. Sul problema della validità degli accordi tra coniugi relativi alla separazione la risposta della giurisprudenza è diversa a seconda che si tratti di pattuizioni recepite dal verbale di separazione consensuale ovvero di intese non sottoposte all avallo giurisprudenziale. Mentre i primi, infatti, sono considerati validi ed efficaci, nel caso dei patti non inseriti nel verbale omologato, si rende necessaria, secondo la giurisprudenza, un indagine ermeneutica, alla stregua dei principi di cui agli artt c.c. ss., al fine di stabilire se possa esser loro riconosciuta autonoma validità ed efficacia. In un primo tempo i giudici, riconoscendo la natura processuale dei negozi sulla separazione, ne avevano sancito l inefficacia in difetto di una omologazione del tribunale. I patti relativi alla separazione, pur trovando la loro fonte nell accordo delle parti, acquistavano efficacia giuridica solo successivamente al provvedimento di omologazione. Ai sensi del combinato disposto degli artt. 158 c.c. e 711 c.p.c., infatti, le statuizioni non riprodotte nel verbale omologato dal tribunale erano considerate improduttive di effetti. Attualmente la giurisprudenza consente di affrancare l efficacia degli accordi a latere della separazione dalla trasfusione del loro contenuto nel verbale di separazione laddove tali pattuizioni perseguano almeno uno dei seguenti fini: - assicurare una maggiore vantaggiosità all interesse protetto dalla norma; - integrare ovvero specificare l accordo omologato senza modificarne la sostanza. Alla luce di tali principi la Cassazione ritiene incensurabile la pronuncia della Corte di appello. Esaminato l accordo intervenuto tra i coniugi la Corte territoriale ne ha, infatti, correttamente escluso la nullità per carenza di forma dal momento che il trasferimento, a titolo gratuito, del patrimonio in favore dei figli garantiva, nel comune intento delle parti, l interesse preordinato al conseguimento di un risultato solutorio degli obblighi di mantenimento dei figli, gravante sui genitori, e non appariva in contrasto né con norme imperative né con diritti indisponibili dei due coniugi. OSSERVAZIONI - La Cassazione, nel rigettare il ricorso, aderisce al consolidato orientamento della giurisprudenza di legittimità che ammette che l adempimento dell obbligazione di mantenimento dei figli minori, o maggiorenni non autosufficienti, non deve assumere necessariamente una veste periodica ben potendo esser assolto dai coniugi, in sede di

4 Page 4 of 5 separazione personale ovvero di divorzio, attraverso «un accordo formalmente rientrante nelle previsioni, rispettivamente, degli art. 155 c.c., comma 7, art. 158 c.c., comma 2, e dell art. 711 c.p.c., comma 3, e della l. n. 898 del 1970, artt. 4, comma 8, e art. 6, comma 9 il quale, anziché attraverso una prestazione patrimoniale periodica, od in concorso con essa, attribuisca o li impegni ad attribuire ai figli la proprietà di beni mobili od immobili, e che tale accordo non realizza una donazione, in quanto assolve ad una funzione solutorio compensativa dell obbligazione di mantenimento, in quanto costituisce applicazione del principio, stabilito dall art c.c., della libertà dei soggetti di perseguire con lo strumento contrattuale interessi meritevoli di tutela secondo l ordinamento giuridico». A giudizio della Corte da tale convenzione discende l immediata acquisizione al patrimonio dei figli della proprietà dei beni che il o i genitori abbiano loro trasferito ovvero si siano impegnati a trasferire. In quest ipotesi il titolo dell obbligo di esecuzione in forma specifica, ex art c.c., dev essere rintracciato nell accordo che estingue la prestazione di mantenimento. Secondo i giudici di legittimità l obbligo di mantenimento dei figli può, dunque, esser adempiuto, oltreché mediante prestazioni patrimoniali periodiche, anche con un accordo avente finalità solutorio-compensativa dell obbligazione di mantenimento. Tale pattuizione costituisce applicazione diretta del principio stabilito dall art c.c. e deve, pertanto, esser ritenuta valida ed efficace in quanto meritevole di tutela secondo l ordinamento giuridico. La Suprema corte condividendo l iter argomentativo, attraverso cui la Corte d appello aveva escluso l attribuzione di natura di donazione all accordo dei coniugi, rigetta la censura formulata dal ricorrente sul punto. La condivisione dell interpretazione della convenzione de qua permette, inoltre, ai giudici di legittimità di escludere che sia ravvisabile il vizio di violazione di norme in materia di forma solenne, lamentato dal ricorrente. La decisione de qua evidenzia il favor, manifestato negli ultimi anni dalla giurisprudenza, per una composizione negoziale degli interessi patrimoniali da parte di coniugi che abbiano in corso una separazione. Tale approccio si traduce nella propensione dei giudici di legittimità a riconoscere la validità degli accordi, non omologati, volti a disciplinare i profili patrimoniali di una separazione. RIFERIMENTI GIURISPRUDENZIALI E BIBLIOGRAFICI Sull impossibilità di sussumere tali convenzioni nello schema della donazione si veda Cass. civ., 11 maggio 1984, n. 2887, in Rep. Inform. Utet, 2001; contra, Cass. civ., 23 dicembre 1988, n. 7044, in Giur. it.,

5 Page 5 of , I, 1, c. 1319; Cass. civ., 18 giugno 1992, n. 7470, in Nuova giur. civ. comm., 1993, I, 808. In tema di invalidità di accordi precedenti all omologazione se non trasfusi nel verbale di conciliazione cfr. A. MORACE PINELLI, Separazione consensuale e negozi atipici familiari, in Giur. it.,1994, I, 1, c In dottrina sull estensione, sempre maggiore, della negozialità nell ambito delle vicende familiari in occasione di una separazione consensuale si vedano per tutti P. ZATTI, La separazione personale, in P. RESCIGNO (diretto da), Trattato di diritto privato, Torino, 1996, 139; G. CECCHERINI, Separazione consensuale e contratti tra coniugi, in Giust. civ., 1996, 360; G. OBERTO, I contratti della crisi coniugale. Ammissibilità e fattispecie. Contenuti e disciplina,milano, 1999; ID., La natura dell accordo di separazione consensuale e le regole contrattuali ad esso applicabili (II), in Fam e dir.,2000, 86; ID., Prestazioni «una tantum» e trasferimenti tra coniugi in occasione di separazione e divorzio,milano, 2000; S. PATTI, La rilevanza del contratto nel diritto di famiglia, in Famiglia, persone e successioni, 2005, 197; E. AL MUREDEN, Crisi coniugale ed equa ripartizione delle risorse della famiglia tra legge e autonomia privata, in G. FERRANDO (diretto da), Il nuovo diritto di famiglia, I, Bologna, 2007, 983; ID., Gli strumenti di tutela degli obblighi mantenimento, in SESTA ARCERI (a cura di), L'affidamento dei figli nella crisi della famiglia, Torino, 2011, 319; G. OBERTO, Contratti prematrimoniali e accordi preventivi sulla crisi coniugale, in Fam. e dir., 1, 2012, 69; E. AL MUREDEN, Assegnazione della casa familiare: casa in comodato, crisi coniugale e persistenti doveri di solidarietà tra familiari, in Fam. e dir., 7, 2012, 694; sullo stesso tema si permetta, infine, di rinviare anche a F. CERRI, Gli accordi prematrimoniali, Milano, 2011, 56. SEPARAZIONE DEI CONIUGI - Figli (provvedimenti relativi ai) - assegno di mantenimento - DIVORZIO - Figli (provvedimenti relativi ai) - assegno di mantenimento - SEPARAZIONE DEI CONIUGI - Revisione condizioni - affidamento, mantenimento dei figli - DIVORZIO - Revisione statuizioni: affidamento, mantenimento dei figli