REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE. Prot. n 93 Viterbo

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1 REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Via S. Lorenzo, VITERBO O FAX e.mail:biologico@asl.vt.it Prot. n 93 Viterbo Al Dirigente U.O. Approvvigionamenti e Logistica Dr Andrea Bianchini e p.c. SEDE al Coordinatore dei Servizi Veterinari Dr Domenico Gentili Montefiascone Oggetto: acquisto D.P.I. per il personale esposto a rischio d influenza aviaria. In seguito alla Sua nota prot. n 351, relativa all acquisto di DPI per il personale esposto a rischio d influenza aviaria, inviamo l elenco dei DPI completo delle caratteristiche necessarie all espletamento della gara. il Referente del settore il Direttore S.PP 1

2 ELENCO DEI D.P.I. PER IL PERSONALE COINVOLTO NELLA GESTIONE DEI FOCOLAI DELL INFLUENZA AVIARE 1. tuta di protezione corpo monouso 2. grembiule impermeabile 3. guanti protettivi in neoprene 4. guanti protettivi in nitrile monouso 5. guanti di cotone 6. facciale filtrante per polvere di classe 2 7. maschera a pieno facciale 8. visiera protettiva completa di calotta 9. occhiali protettivi 10. stivali di protezione 11. calzari protettivi 2

3 MODALITA D ESPLETAMENTO DELLA GARA D ACQUISTO I DPI dovranno soddisfare le Caratteristiche Tecniche di Qualità e Sicurezza (senza le quali i DPI non potranno entrare in gara d acquisto) e le Esigenze di Ergonomia, Manualità ed Idoneità alle Tecniche Utilizzate dagli Operatori della nostra Azienda, la cui valutazione sarà effettuata da un apposita Commissione Tecnica, il cui giudizio è insindacabile. La Commissione, dopo la prova d uso dei campioni inviati e dalla valutazione della documentazione tecnica, attribuirà un punteggio a ciascun dispositivo. I prodotti per i quali la Commissione abbia attribuito un punteggio inferiore alla metà del punteggio massimo riservato alle suddette caratteristiche saranno scartati. Inoltre le ditte devono garantire una completa formazione agli utilizzatori per tutti i DPI elencati ed un addestramento all'utilizzo per i DPI di III categoria. 3

4 TUTA DI PROTEZIONE CORPO MONOUSO avere marcatura CE essere conforme alle linee guida ISPESL per la scelta e l impiego di indumenti per la protezione da agenti biologici la tuta deve essere completa di cappuccio con elastico, chiusura lampo anteriore con cuciture ricoperte con nastro adesivo o termosaltate, elastici ai polsi e alle caviglie deve essere un indumento di protezione totale del corpo da aggressione chimica e biologica deve essere un DPI di III categoria (D. Lgs 475) i polsini devono aderire bene ai polsi devono assicurare un adeguata traspirabilità e comfort a) il rispetto delle esigenze ergonomiche in particolare: 1) vestibilità 2) grado di libertà dei movimenti 3) aderenza dei polsini 4) disponibilità di taglie per gli utilizzatori b) assicurare un adeguata traspirabilità c) conformità alla normativa europea EN (parte microbiologica) d) la certificazione dell assenza di sostanze che possono provocare allergia o qualsiasi forma d intolleranza e) la qualità delle informazioni fornite: 1) sul corretto utilizzo (etichetta, manuale d uso:le istruzioni d impiego, di manutenzione, di deposito e di sterilizzazione, ecc.) 2) documentazione tecnica f) l adeguatezza alle condizioni d utilizzo GREMBIULE IMPERMEABILE avere il marchio CE essere antistrappo essere dotato di chiusura con lacci al collo e alla vita garantire la completa impermeabilità a) il rispetto delle esigenze ergonomiche in particolare: 1) vestibilità 2) taglie disponibili per gli utilizzatori b) la qualità delle informazioni fornite: 1) sul corretto utilizzo (etichetta, manuale d uso:le istruzioni d impiego, di manutenzione, di deposito, ecc.) 2) sulla documentazione tecnica. c) l adeguatezza alle condizioni d impiego 4

5 GUANTO IN NEOPRENE AD ELEVATA RESISTENZA MECCANICA marchio CE. deve essere un DPI Di III Categoria senza polvere lubrificante, interno latice naturale, floccato in cotone, zigrinato deve aderire alla EN 420, e EN 388 e alla EN 374 (parte 1, 2 e 3) devono avere una lunghezza di almeno 30 cm forma anatomica rispettivamente destra e sinistra; il guanto deve risultare di consistenza, elasticità e morbidezza tali da offrire la necessaria aderenza alle mani dell'operatore devono essere realizzati in modo tale da rendere scorrevole la superficie interna del guanto, in modo da garantire ottime caratteristiche di vestibilità e calzabilità a) ergonomia: - calzabilità - sensibilità - presa sicura - disponibilità di taglie per gli utilizzatori b) lunghezza del guanto c) categoria del D.P.I. d) grado di aderenza del polsino e) grado di AQL f) certificazione di test di biocompatibilità: 1) test di sensibilizzazione 2) test d'irritazione h) la qualità delle informazioni fornite sul corretto utilizzo (etichetta, manuale d'uso, documentazione tecnica) i) l adeguatezza alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro j) possibilità di essere lavati e disinfettati k) il programma per l addestramento all uso (se è un DPI di III categoria, D.Lgs. 626/94 e successive modifiche) GUANTI MONOUSO NON STERILI IN NITRILE AMBIDESTRI, SENZA POLVERE. marchio CE con numero dell ente certificatore per la protezione da rischio chimico e biologico realizzati in materiale di prima qualità, soffice, elastico, uniforme, atossico il materiale utilizzato dovrà presentare caratteristiche d'elevata resistenza meccanica forma anatomica intercambiabile destra/sinistra (guanti ambidestri); il guanto deve risultare un corpo unico privo di saldature, di consistenza ed elasticità tali da offrire la necessaria resistenza alla pressione e garantire una perfetta aderenza alle mani dell'operatore ed un ottimale sensibilità tattile conformità alla Norma Europea: EN 420 EN 374 parte I, II e III AQL non superiore a 1.5 a) ergonomia: 5

6 - calzabilità - sensibilità - presa sicura - disponibilità di taglie per gli utilizzatori b) grado di AQL c) grado di aderenza del polsino d) la qualità delle informazioni fornite sul corretto utilizzo (etichetta, manuale d'uso, documentazione tecnica) e) l'adeguatezza alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro 6

7 FACCIALI FILTRANTI MONOUSO CON VALVOLA FFP2D. classe di protezione FFP2D, protezione contro inquinanti che presentano una media tossicità con efficienza filtrante fino a 12 x TLV marchio CE aderire all'en 149/2001 avere la valvola d'espirazione programma per l addestramento all uso del DPI (D.Lgs. 626/94 e successive modifiche) a) la chiara indicazione dei tempi d'utilizzo b) il rispetto delle esigenze ergonomiche 1) confortevolezza 2) praticità d'utilizzo c) essere costituiti di materiali anallergici nelle parti a contatto con la cute d) poter essere utilizzati anche quando sono indossati gli occhiali correttivi o protettivi e) la possibilità di regolare gli elastici alle diverse superfici cranica f) la disponibilità di più taglie affinché il protettore delle vie respiratorie possa adattarsi alle diverse conformazioni facciali g) la qualità delle informazioni fornite: 1) sul corretto utilizzo (etichetta, manuale d'uso:l e istruzioni d'impiego, di pulizia, di manutenzione, di deposito, ecc.) 2) dalla documentazione tecnica h) la facilità di manutenzione i) l'adeguatezza alle condizioni d'utilizzo g) programma che le ditte intendono adottare per formare gli utilizzatori e all addestramento per i DPI di terza categoria; programma che sarà giudicato sia per l'appropriatezza sia per l'adeguatezza dei contenuti e dei metodi. MASCHERA A PIENO FACCIALE COMPLETA DI FILTRO P3 CON SCHERMO PANORAMICO IN GOMMA SILICONATA avere il marchio CE montare il filtro P3 deve essere completa di filtro con schermo panoramico, in gomma siliconata. avere la verifica (mediante specifici test che utilizzino una serie di batteri e virus anche caratterizzati da elevata patogenicità) dell efficienza di barriera del filtro nei confronti degli agenti biologici essere conforme all'en 136 (maschera) essere conforme alla EN 138 (raccordo filtro) essere conforme alla EN 143 (per la protezione da aerosol solidi e liquidi) appartenere alla III categoria come da D. Lgs. del avere un limite d utilizzo compreso tra le ore programma per l addestramento all uso del DPI (D.Lgs. 626/94 e successive modifiche) 7

8 a) la chiara indicazione dei tempi d'utilizzo b) il rispetto delle esigenze ergonomiche 1) confortevolezza 2) praticità d'utilizzo c) essere costituiti di materiali anallergici nelle parti a contatto con la cute d) poter essere utilizzati anche quando sono indossati gli occhiali correttivi e) la disponibilità di più taglie affinché il protettore delle vie respiratorie possa adattarsi alle diverse conformazioni facciali f) la qualità delle informazioni fornite: 1) sul corretto utilizzo (etichetta, manuale d'uso:le istruzioni d'impiego, di pulizia, di manutenzione, di deposito, ecc) 2) dalla documentazione tecnica g) la facilità di manutenzione h) l'adeguatezza alle condizioni d'utilizzo h) programma che le ditte intendono adottare per formare gli utilizzatori e all addestramento per i DPI di terza categoria; programma che sarà giudicato sia per l'appropriatezza sia per l'adeguatezza dei contenuti e dei metodi. 8

9 OCCHIALE DI PROTEZIONE avere il marchio CE appartenere alla categoria II (D.Lgs. 475) devono poter essere indossati sopra gli occhiali da vista riportare la scritta EN 166 che è la norma che delinea i requisiti di base per i dispositivi per la protezione degli occhi avere il codice che identifica il fabbricante essere di classe ottica I ( le classi ottiche sono I, II e III) che corrisponde alla qualità ottica migliore e quindi adatti per impieghi prolungati. proteggere dal rischio di gocce o spruzzi e quindi riportare in posizione V del codice alfanumerico la lettera 3 che equivale appunto alla dizione "protezione da liquidi" (gocce e spruzzi). essere antiappannamento; indicato in posizione VII del codice alfanumerico dalla lettera N = antiappannamento garantire anche una protezione laterale e superiore regolabili poiché si devono adattare alle diverse superfici craniche essere lavabili e disinfettabili a) la qualità delle informazioni fornite: 1) sul corretto utilizzo (etichetta, manuale d'uso: le istruzioni d'impiego, di pulizia, di manutenzione, di deposito e di disinfezione, ecc.) 2) documentazione tecnica b) l'adeguatezza alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro c) il rispetto delle esigenze ergonomiche in particolare: 1) la regolabilità alle diverse superfici craniche (taglie disponibili) 2) la leggerezza dei DPI 3) qualità ottica dell'immagine 4) grado di protezione d) la resistenza ai disinfettanti con cui devono essere trattati e al numero di lavaggi stabiliti dalla commissione e) le lenti devono essere resistenti all'abrasione (indicato nella marcatura con la lettera K) f) facilità d'uso e manutenzione VISIERA DI PROTEZIONE (da spruzzi o schizzi di materiale biologico o chimico) COMPLETA DI CALOTTA avere il marchio CE deve essere di peso contenuto devono poter essere indossate sopra gli occhiali da vista appartenere alla categoria II (D.Lgs. 475) riportare la scritta EN 166 che è la norma che delinea i requisiti di base per i dispositivi per la protezione degli occhi avere il codice che identifica il fabbricante 9

10 lo schermo della visiera deve essere di classe ottica I ( le classi ottiche sono I, II e III) che corrisponde alla qualità ottica migliore e quindi adatti per impieghi prolungati. Lo schermo della visiera deve proteggere dal rischio di gocce o spruzzi e quindi riportare in posizione V del codice alfanumerico la lettera 3 che equivale appunto alla dizione "protezione da liquidi" (gocce e spruzzi). essere antiappannamento; indicato in posizione VII del codice alfanumerico dalla lettera N = antiappannamento garantire anche una protezione laterale e superiore regolabili poiché si devono adattare alle diverse superfici craniche essere lavabili e disinfettabili garantire una buona protezione oltre che delle mucose degli occhi anche di quelle del naso e della bocca a) la qualità delle informazioni fornite: 1) sul corretto utilizzo (etichetta, manuale d'uso: le istruzioni d'impiego, di pulizia, di manutenzione, di deposito e di disinfezione, ecc.) 2) documentazione tecnica b) l'adeguatezza alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro c) il rispetto delle esigenze ergonomiche in particolare: 1) la regolabilità alle diverse superfici craniche 2) il peso del DPI 3) qualità ottica dell'immagine 4) grado di protezione d) la resistenza ai disinfettanti con cui devono essere trattati e al numero di lavaggi stabiliti dalla commissione e) le lenti devono essere resistenti all'abrasione (indicato nella marcatura con la lettera K) f) facilità d'uso e manutenzione 10

11 STIVALI DI PROTEZIONE avere il marchio C.E. essere ultraleggero con puntale e lamina in acciaio il sottopiede interno deve essere amovibile, antiodore e antibatterico devono essere di materiale impermeabile devono essere lunghi fino al ginocchio devono essere antiscivolo devono essere lavabili e disinfettabili a) il rispetto delle esigenze ergonomiche, in particolare: 1) calzabilità 2) disponibilità di taglie per gli utilizatori b) grado di sicurezza nelle diverse condizioni di lavoro (camminare su pavimento asciutto, umido o bagnato) c) l adeguatezza alle condizioni d impiego d) la qualità delle informazioni fornite: 1) sul corretto utilizzo (etichetta, manuale d uso: le istruzioni d impiego, di deposito, ecc.) 2) dalla documentazione tecnica. CALZARE AMBIDESTO CON ELASTICO AL POLPACCI avere il marchio C.E. devono essere di materiale impermeabile devono essere lunghi fino al ginocchio devono avere elastico superiore di tenuta devono essere antiscivolo a) il rispetto delle esigenze ergonomiche, in particolare: 1. calzabilità 2. l adeguatezza dell elastico di tenuta superiore b) grado di sicurezza nelle diverse condizioni di lavoro (camminare su pavimento asciutto, umido o bagnato) c) l adeguatezza alle condizioni d impiego d) la qualità delle informazioni fornite: 1) sul corretto utilizzo (etichetta, manuale d uso: le istruzioni d impiego, di deposito, ecc.) 2) dalla documentazione tecnica. 11