FEDERAZIONE ITALIANA SPORT GHIACCIO REGOLAMENTO COMITATO NAZIONALE ALLENATORI CURLING C.N.A. C.
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1 FEDERAZIONE ITALIANA SPORT GHIACCIO REGOLAMENTO COMITATO NAZIONALE ALLENATORI CURLING C.N.A. C. Approvato con Delibera del Consiglio Federale N. 190 del 29 Aprile 2011 La formazione dei tecnici è fondamentale per lo sviluppo adeguato del settore. Per intervenire con efficacia nella crescita tecnica, metodologica e culturale, è stato elaborato dal CONI, in collaborazione con le Federazioni Sportive, il Piano Nazionale di Formazione dei Quadri Sportivi. Il settore aderisce al nuovo progetto adeguando il proprio Regolamento dei Tecnici favorendo così l'opportunità di partecipare a corsi di formazione e occasioni di aggiornamento. Tali momenti saranno organizzati periodicamente, direttamente dalla Federazione o in collaborazione con altre entità attraverso incontri territoriali e nazionali. Art. 1 COMPOSIZIONE C.N.A.C. a) Il Comitato Nazionale Allenatori di Curling (in seguito definito C.N.A.C.) è composto dagli Allenatori del settore Curling iscritti all albo ed in possesso della qualifica tecnica federale rilasciata a seguito della frequenza a corsi di formazione indetti dalla F.I.S.G. ed in regola con le quote di versamento previste dal Consiglio Federale ed è retto da un Consiglio direttivo. b) Il Consiglio direttivo di Curling è costituito dal Referente proposto dal Settore con funzione di Presidente e dai membri della Commissione Tecnica. Art. 2 COMPITI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO a) proporre alla C.N.A. il piano della formazione e l aggiornamento degli allenatori. b) curare il reclutamento e l inquadramento degli Allenatori disciplinando la loro attività e migliorando la preparazione tecnica con tutte le iniziative giudicate necessarie al conseguimento dello scopo. c) raccogliere le istanze dei referenti territoriali del settore per migliorare la comunicazione tra centro e periferia.
2 Art.3 - REQUISITI PER LA QUALIFICA DI ALLENATORE pag. 1 Per ottenere la qualifica di allenatore di curling è necessario: aver compiuto il 18 anno d età. aver superato uno dei corsi del programma di formazione per Allenatori di Curling. essere tesserato alla F.I.S.G.. avere la cittadinanza italiana o di uno degli stati membri dell UE. non essere stati radiati da una Federazione Sportiva Nazionale o da un Ente di Promozione Sportiva o da una Disciplina Sportiva Associata, Associazione benemerita, né soggetti a provvedimento disciplinare in atto da parte di organismi riconosciuti dal CONI non aver riportato nell ultimo decennio, salva riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente superiori ad un anno da parte delle Federazioni sportive nazionali, del CONI, delle Discipline Associate e degli Enti di Promozione Sportiva, Associazione benemerita o di Organismi sportivi internazionali riconosciuti; non aver subito sanzioni di sospensione dall attività sportiva a seguito di utilizzo di sostanze o di metodi che alterano le naturali prestazioni fisiche nell attività sportiva; ART. 4 - DOVERI DELL ALLENATORE Gli appartenenti al C.N.A.C. sono tenuti a mantenere costante il proprio aggiornamento ed a partecipare ai corsi all'uopo previsti dal Regolamento del Programma di formazione per Allenatori e ad assolvere il loro compito di tecnici ed educatori con moralità, responsabilità e competenza. ART. 5 INCOMPATIBILITÀ In caso d accettazione d incarichi incompatibili previsti dallo Statuto e dal ROF, l'allenatore sarà posto in aspettativa e potrà riprendere l'attività al termine del mandato frequentando gli aggiornamenti previsti per non perdere il diritto acquisito nel rispetto del Regolamento. Art. 6 QUALIFICHE, REQUISITI E COMPITI A) ALLENATORE 1 LIVELLO Rappresenta il livello iniziale dei tecnici di curling. L allenatore conduce attività di insegnamento delle basi fondamentali ad atleti di ogni categoria federale nelle fasi di avviamento all attività, con particolare riferimento ai giovani principianti, rientranti nelle categorie esordienti e ragazzi. Assiste gli atleti durante le gare e garantisce il rispetto delle condizioni di massima sicurezza. E assistito dalla supervisione di un tecnico allenatore di livello superiore. Inoltre, si dedica all insegnamento sportivo in ambito promozionale e scolastico.
3 pag. 2 a) esperienza agonistica almeno triennale. b) partecipazione al corso di formazione con una frequenza di almeno l 80% delle lezioni. d) svolgimento dell attività di tirocinio con la presenza di un tutor indicato dalla FISG e) superamento con esito positivo della prova finale a giudizio della Commissione d esame La qualifica può essere rilasciata : a) ad un atleta che abbia partecipato ai Giochi Olimpici, dietro richiesta dell interessato da presentare al Consiglio Federale. L atleta è comunque tenuto a partecipare alle lezioni del corso sia pratiche che teoriche. b) diplomati I.S.E.F, ai Laureati o Laureandi in Scienze Motorie. In questo caso la partecipazione alle lezioni sarà obbligatoria e dovranno sostenere la prova d esame nella parte pratica. B) ALLENATORE 2 LIVELLO 1. L Allenatore conduce e progetta l attività di allenamento di atleti di ogni fascia di età, con particolare riferimento alla specializzazione giovanile, collabora con allenatori di livello superiore, assiste gli atleti durante le gare e prende le misure necessarie per garantire la sicurezza degli atleti nel rispetto di quanto previsto nei regolamenti federali inerenti l attività sportiva. a) la qualifica del livello precedente. b) esperienza almeno biennale documentata come allenatore di primo livello. c) partecipazione al corso di formazione con una frequenza di almeno l 80% delle lezioni. d) svolgimento dell attività di tirocinio con la presenza di un tutor indicato dalla FISG. e ) superamento con esito positivo della prova finale a giudizio della Commissione La qualificata é riservata agli Allenatori 1 livello con due anni di esperienza e tirocinio che frequentino il corso di perfezionamento con esito positivo dell esame finale a giudizio della Commissione pag. 3
4 C) ALLENATORE 3 LIVELLO L allenatore conduce, progetta e valuta l allenamento di atleti di ogni fascia di età e livello, con particolare riferimento alla specializzazione giovanile ed all elevata qualificazione, e può coordinare uno o più allenatori di livello inferiore. Partecipa alla ricerca e alla cura dei talenti ed assiste gli atleti durante le gare e prende le misure necessarie per garantire la sicurezza degli stessi. Segue l evoluzione delle conoscenze tecniche e scientifiche. Collabora nell elaborazione delle strategie societarie o dell organizzazione. Costituisce infine titolo di merito necessario per l assegnazione di incarichi in strutture federali territoriali e nazionali anche per la formazione e l aggiornamento dei quadri tecnici. a) la qualifica del livello precedente. b) esperienza almeno biennale documentata come allenatore di secondo livello. c) partecipazione al corso di formazione con una frequenza di almeno l 80% delle lezioni. d) svolgimento dell attività di tirocinio con la presenza di un tutor indicato dalla FISG. e) superamento con esito positivo della prova finale a giudizio della Commissione E gradita la conoscenza della lingua inglese. D) ALLENATORE 4 LIVELLO La formazione e la qualifica sono di competenza C.O.N.I.. E) ALLENATORI STRANIERI I Tecnici di nazionalità straniera con diplomi WCF o di Federazioni straniere che desiderano svolgere attività di Allenatore o di insegnamento del Curling presso la F.I.S.G. o Società italiane, dovranno allegare alla richiesta la seguente documentazione : - certificato di qualifica rilasciato dalla federazione straniera - curriculum dell attività svolta e dell esperienza raggiunta come Allenatore. Sarà compito del C.N.A.C. determinare il livello di qualifica corrispondente e proporre al Consiglio Federale il tesseramento. ART. 7 AGGIORNAMENTO Per mantenere la qualifica del livello acquisito l Allenatore dovrà partecipare ai corsi d aggiornamento organizzati con scadenza annuale dalla C.N.A. o dalla WCF( in questo ultimo caso sarà necessaria l approvazione da parte del CNAC). L allenatore che non avrà frequentato corsi d aggiornamento per due anni consecutivi, perderà la qualifica del livello ottenuto (dal 3 al 2 - dal 2 al 1 ). Per riqualificarsi dovrà frequentare il corso di formazione,relativo e sostenere gli esami.
5 Art. 8 PERDITA DELLA TITOLARITA pag. 4 L Allenatore di qualsiasi livello perde la titolarità e viene posto fuori quadro per:: - mancata partecipazione ai corsi di aggiornamento ( vedi Art. 7) - mancato tesseramento e iscrizione all albo entro il 30 settembre di ogni anno. - provvedimento federale di comportamento non degno. - grave sanzione disciplinare inflitta dagli Organi di Giustizia Il tecnico che viene posto fuori quadro per più di tre anni, per le motivazioni sopra elencate,non potrà essere riqualificato. Nel caso di periodi inferiori ai tre anni il tecnico che non ha rinnovato la quota annuale di tesseramento ed iscrizione all albo, potrà riqualificarsi versando le quote arretrate. Art. 9 VARIE Per quanto non espressamente previsto vigono lo Statuto F.I.S.G. e le specifiche norme emanate dal C.N.A. o dal Consiglio Federale. Entra in vigore dal giorno successivo all approvazione da parte degli Organi competenti. Maurizio Marchetto Milano, pag. 5
6 NORMATIVE PER LA FORMAZIONE di PREPARATORI dei CAMPI CURLING ICE MAKER La figura, pur non rientrando nelle qualifiche degli allenatori riportate all Art. 6, riveste un ruolo fondamentale nel curling moderno. I tecnici del ghiaccio svolgono uno tra i lavori più complicati e poco gratificanti. Molto spesso si tratta di un volontario che svolge questa mansione per pura passione. La sua sfida è ottenere la perfezione per ogni giocatore ad ogni momento. Il suo compito è la produzione di un ghiaccio di qualità. La loro formazione è soprattutto acquisita con l esperienza, unita alla volontà di perfezione. QUALIFICA, REQUISITI E COMPITI A) AIUTO ICE MAKER Rappresenta il livello iniziale dei tecnici del ghiaccio. Assiste e coadiuva l ice maker durante la preparazione delle piste. esperienza almeno annuale. partecipazione al corso di formazione teorico e pratico con una frequenza di almeno l 80% delle lezioni. svolgimento dell attività di tirocinio con la presenza di un tutor indicato dalla FISG superamento con esito positivo della prova finale a giudizio della Commissione B) ICE MAKER Progetta e prepara la pista per le gare e gli allenamenti. la qualifica del livello precedente. esperienza almeno biennale documentata come aiuto ice maker. partecipazione al corso di formazione teorico e pratico con una frequenza di almeno l 80% delle lezioni. partecipazione in qualità di volontario ad almeno un Campionato di carattere internazionale sotto l egida della WCF. svolgimento dell attività di tirocinio con la presenza di un tutor indicato dalla FISG. superamento con esito positivo della prova finale a giudizio della Commissione Maurizio Marchetto Milano, pag. 6
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