COMUNE DI PISA PROPONENTE URBANISTICA-EDILIZIA PRIVATA-SUAP-ATTIVITA PRODUTTIVE- MOBILITA

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1 COMUNE DI PISA TIPO ATTO ORDINANZE SINDACO N. atto DN-18 / 10 del 31/01/2013 Codice identificativo PROPONENTE URBANISTICA-EDILIZIA PRIVATA-SUAP-ATTIVITA PRODUTTIVE- MOBILITA OGGETTO CONTRASTO ALL ABUSO DI ALCOOL. DIVIETO DI VENDITA DI BEVANDE ALCOLICHE DI QUALSIASI GRADAZIONE, PER ASPORTO, A PARTIRE DALLE ORE SU TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE. Dirigente della Direzione FRANCHINI DARIO

2 C O M U N E D I P I S A Ordinanza del Oggetto: Contrasto all abuso di alcool. Divieto di vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, per asporto, a partire dalle ore su tutto il territorio comunale. IL SINDACO Premesso che: - nel territorio comunale si sta sempre più diffondendo, soprattutto tra i giovani, l abitudine di abusare di sostanze alcoliche, con gravi rischi per la propria salute e lo sviluppo psicofisico e con conseguenze per la cittadinanza dovute ai comportamenti usuali di coloro che sono sotto gli effetti dell alcool; - le conseguenze sociali e personali derivanti dall eccessivo consumo, con l approvazione della L. n. 125/01 Legge quadro in materia di alcool e di problemi di alcool correlati rivestono una valenza di interesse generale giuridicamente protetto e che pertanto si rende necessario un intervento sostanziale che limiti l abuso di alcool e le conseguenze connesse sia verso la persona che verso la comunità. Vi è pertanto la necessità di un provvedimento più strutturale e stabile sulla vendita di alcolici, indispensabile per limitare tutti quegli effetti negativi che principalmente avvengono durante la vita notturna della città di Pisa, continuando anche il profondo e diligente lavoro da parte delle forze di Polizia verso la trasgressione e l inosservanza delle elementari regole di convivenza civile. - frequentemente giungono agli organi di Polizia preposti alla vigilanza segnalazioni o esposti da parte di cittadini che lamentano forti disagi dovuti a giovani che sotto i fumi dell alcool si aggirano per il territorio producendo schiamazzi e danneggiamenti o vandalismi, con compromissione per la quiete pubblica, specie nelle ore notturne, e del pubblico decoro, condizionando altresì in negativo la qualità della vita degli abitanti e i fondamentali diritti alla salute, al riposo notturno, alla quiete pubblica e alla sicurezza e incolumità pubblica; - dai controlli degli organi di Polizia si evidenzia come l abuso di bevande alcoliche negli orari dalle 21 alle 6 del mattino è dovuto con buona percentuale alla vendita di bottiglie all interno degli esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa, anche in virtù della liberalizzazione degli orari del commercio che rendono possibili aperture prolungate e continuative anche nel periodo notturno, rendendo possibile il fatto che i giovani possano facilmente acquistare

3 bevande alcoliche di ogni genere in tali esercizi sia di giorno che di notte, soprattutto all interno del Centro storico pisano ma non solo; - il Codice del Commercio, legge regionale 28/2005 come modificato dall ultima Legge regionale n, 52/2012, al comma 3 dell articolo 15 bis, attribuisce ai Comuni la potestà di limitare o vietare la vendita di bevande alcoliche in relazione a comprovate esigenze di prevalente interesse pubblico, nell ambito del commercio a sede fissa. Considerato inoltre che: - l abuso delle sostanze alcoliche è di fatto continuativo nel tempo e non riveste carattere stagionale e pertanto è necessario addivenire ad un divieto duraturo il cui fine sia anche quello di cambiare stili di vita e abitudini oltre a rendere difficile l abuso in se stesso; - la legge regionale 28/05, come sopra detto, dà ai Comuni la potestà di limitare o vietare la vendita di bevande alcoliche e che con l ampliamento normativo previsto dalla legge regionale 52/2012 questo quadro è stato allargato non solo agli esercizi di somministrazione ma anche al commercio in sede fissa; - i fattori di rischio personali per l abuso di alcool si intersecano con rischi oggettivi per la pubblica incolumità, dovuti sia all abbandono di contenitori di bevande in vetro, sia a episodi di inciviltà che minano la convivenza civile, la sicurezza e la incolumità pubblica con la conseguenza di limitare ai cittadini la fruizione degli spazi urbani per il clima di insicurezza, soprattutto nello ore notturne, che si viene a creare, comportando così una minore libertà di azione; - i comportamenti sopra detti rendono opportuno e urgente la necessità di ripensare in maniera costante ad un percorso che tenda a diminuire quel clima di insicurezza e di disagio avvertito dalla popolazione e che ne limita la libera circolazione nelle ore notturne; - gli episodi di degrado e di inciviltà e pericolosi per la pubblica incolumità, derivanti dall abuso di alcool, si verificano essenzialmente nell ambito del Centro storico della città, ma che la contiguità con questa zona centrale con le altre parti del territorio, considerando che Pisa è una città di piccole dimensioni, induce a estendere il divieto all intero territorio comunale, anche al fine di non creare disparità tra le imprese economiche del territorio stesso; - si interviene sugli orari di attività commerciali è opportuno adottare la decisione di divieto di vendita per asporto di alcool nelle ore notturne, tramite una Ordinanza Sindacale ai sensi dell art. 50 comma 7 del TUEL (Testo Unico Enti Locali) D.L. 267/2000 ; - è da intendersi che prima di ogni altro fattore, sia prevalente l interesse alla tutela della salute pubblica nonché della vivibilità della nostra città rispetto alla parziale e limitata libertà di impresa e del consumo personale che la riduzione di orari di vendita per asporto comporta; Valutato: - Che è indispensabile che, con la presente ordinanza, non si vadano a limitare le normali abitudini di spesa delle famiglie e si incida in maniera ponderata sulle imprese economiche esercenti l attività di commercio. - Che con l ordinanza sindacale n. 67 del 27/07/2007 sono stati disciplinati gli orari di esercizio delle attività economiche.

4 - Che nel territorio comunale gran parte degli esercizi commerciali alimentari chiude alle ore e tale orario quindi può essere preso in considerazione come quello che produrrà meno effetti negativi sia sulla distribuzione commerciale sia sui consumatori. - che vista la chiusura delle ore dell esercizio commerciale, si rende opportuno concedere un ulteriore lasso di tempo di 15 minuti per la conclusione degli acquisti da parte dei consumatori, fissando pertanto il divieto di vendita da asporto di bevande alcoliche a partire dalle ore 21.15; Preso atto - che in data 19 dicembre 2012 presso la Direzione Suap- Attività Produttive si è svolta la concertazione con le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore, secondo quanto previsto dalla Legge regionale n.. 28/2005 e sue modificazioni; Visto l art. 50 del Testo unico degli Enti Locali; Preso atto di quanto previsto dagli articoli 15 bis comma 3 e 42 comma 4 della sopracitata Legge regionale 28/2005. ORDINA 1) Il divieto di vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione su tutto il territorio comunale dalle ore alle ore del giorno successivo da parte di: - esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa; - altre attività che vendono, in base ad un atto abilitativo di commercio al dettaglio in sede fissa, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione; - esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nella modalità di vendita di asporto. 2) Il divieto suddetto non si applica: - alla somministrazione assistita, che potrà essere esercitata, nei limiti previsti dalla legislazione vigente, dagli esercizi abilitati alla somministrazione di alimenti e bevande, purché all interno dei locali stessi - al consumo effettuato, all interno delle strutture ricettive abilitate alla somministrazione interna, da parte dei propri clienti. 3) In considerazione della particolarità della festa e delle sue caratteristiche il presente divieto non si applica nella notte tra il 31 dicembre e il 1 Gennaio. Altre deroghe potranno essere stabilite con motivata delibera di Giunta municipale in sede delle previsioni di manifestazioni e eventi che l Amministrazione Comunale intenderà svolgere sul proprio territorio. SANZIONI

5 La violazione al divieto di cui al punto 1) è punita con la sanzione amministrativa prevista dall art. 102 comma 4 della legge Regionale 28/2005 e ss.mm.ii. in relazione all art. 15 bis della medesima legge, attraverso il pagamento di una somma attualmente prevista in euro da 500 (cinquecento) a euro (tremila). Tali somme saranno aggiornate nel tempo secondo le indicazioni di legge. In caso di violazione reiterata di tale divieto, visto quanto previsto dall art. 102 comma 8 della LR 28/2005 e ss.mm.ii. può essere disposta la sospensione dell attività per un periodo non superiore a venti giorni. La reiterazione è da intendersi se le violazioni sono state commesse per almeno due volte in un periodo di trecentosessantacinque giorni, indipendentemente dal pagamento in misura ridotta della sanzione. OBBLIGHI E fatto obbligo agli esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa e a tutte le attività che vendono, in base ad un atto abilitativo di commercio al dettaglio in sede fissa, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, nonché agli esercizi di somministrazione di informare previa apposito cartello il dettato della presente ordinanza, in modo visibile distintamente da parte dei consumatori. L inosservanza dell obbligo di cui al precedente comma è soggetta a una sanzione amministrativa del pagamento della somma prevista dall art. 7 del D. L.vo 267/2000 Testo Unico degli enti locali. INFORMA Che questa amministrazione comunale verificherà l impatto della presente ordinanza sul tessuto sociale e le abitudini di consumo di alcolici dopo 12 mesi dalla presente ordinanza, al fine di valutare eventuali modifiche e integrazioni, restando la presente sempre valida fino a sua esplicita modificazione. Il presente provvedimento ha efficacia immediata ed è pubblicato all Albo Pretorio del Comune di Pisa e sarà altresì data notizia della presente attraverso la Rete Civica comunale e sugli organi di informazione locali. La Polizia Municipale e la Forze dell Ordine sono tenute, per quanto di competenza, alla vigilanza in ordine alla attuazione della presente ordinanza. Il presente provvedimento viene trasmesso alle Associazioni di Categoria al fine di curarne la massima diffusione ai propri associati, nonché alla Prefettura di Pisa per quanto di competenza. SI INFORMA ALTRESI Che avverso la presente ordinanza è ammesso il ricorso al TAR della Toscana e ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, rispettivamenteo entro 60 gionri e 120 giorni dalla pubblicazione all Albo comunale. IL SINDACO Marco Filippeschi

6 Documento firmato digitalmente ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 23ter del decreto legislativo n. 82 del 7 marzo Codice dell'amministrazione digitale. Tale documento informatico è memorizzato digitalmente su banca dati del Comune di Pisa.

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