CARTELLA STAMPA IL PARCO ARCHEOLOGICO DEI FORI IMPERIALI. Luigi Nieri Candidato Sindaco alle primarie del centrosinistra

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Salvatore Pinna
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1 CARTELLA STAMPA IL PARCO ARCHEOLOGICO DEI FORI IMPERIALI Luigi Nieri Candidato Sindaco alle primarie del centrosinistra

2 NEL PASSATO DI ROMA, IL FUTURO DELLA CITTA METROPOLITANA E un vecchio progeto quello che dovrà essere uno dei primi nuovi proget di Roma Cità Metropolitana. Da quando, oltre 30 anni fa, Antonio Cederna insieme ad un gruppo di intelletuali lanciava il progeto dei Fori, connetendolo al Parco dell Appia Antca, con l obietvo di salvaguardare lo straordinario patrimonio monumentale dal degrado causato dall inquinamento e rendere vivibile un area archeologica unica al mondo, poco è stato fato. Alcune strade sono state eliminate, gli scavi dei Fori hanno conquistato qualche metro all asfalto (i giardini laterali), ma il Colosseo contnua a rimanere al centro della più grande rotatoria del mondo e il Circo Massimo resta scollegato dal Palatno e dal resto dell area archeologica, mentre il legame con il Parco dell Appia Antca è solo simbolico. Non sono certo sufcient le chiusure domenicali dell area a far rivivere questo grande progeto, quanto mai atuale. Il degrado e i danni causat dall inquinamento dei mezzi che circolano a pochi metri da monument che sono fra i più important patrimoni dell umanità, sono sempre più evident. Inoltre, quest area ha perso completamente il legame con i romani e con la cità assediata dai pullman e camioncini che vendono panini e souvenir. Bisogna, invece, ricostruire quel legame. Roma sarà presto Cità Metropolitana e dovrà dunque essere in grado di far dialogare tra loro le diverse part del territorio; dovrà costruire, pur nelle diferenze delle diverse municipalità, delle identtà comuni. In questo senso, il progeto dei Fori che si ricongiunge con quello dell Appia Antca, immaginato da Cederna e Benevolo, acquista oggi anche questa valenza. Il Parco dei Fori, infat, andrebbe a connetersi con il Parco dell Appia Antca, che si estende per oltre etari interessando, oltre al territorio Comune di Roma, anche i Comuni di Ciampino e Marino. Il Parco dell Appia Antca si collega, inoltre, con il Parco regionale dei Castelli Romani: etari ricompresi nei comuni di Albano, Ariccia, Castel Gandolfo, Frascat, Genzano, Grotaferrata, Lanuvio, Lariano, Marino, Montecompatri, Monteporzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora e Velletri. Un parco contnuo, in sostanza, che dal centro di Roma arriva fno ai Castelli Romani. Roma potrebbe dotarsi così del primo grande Parco Archeologico Metropolitano con

3 monument e paesaggi assolutamente unici al mondo. Un Parco che potrà essere goduto e vissuto pienamente da milioni di turist e da tut i citadini romani e dall Area Metropolitana, vista la nostra idea di prevedere aperture gratuite delle aree archeologiche centrali (oggi a pagamento per tut) ai resident, per ricostruire il necessario legame tra il cuore antco della cità e i suoi abitant. Un luogo da vivere, da percorrere a piedi o in bicicleta e da non atraversare più in automobile, per goderne appieno. Per realizzare un progeto cosi ambizioso, naturalmente, sarà necessario il coinvolgimento e la partecipazione di tuta la cità, nonché il contributo fondamentale del mondo della cultura e delle associazioni, a partre da quelle ambientaliste e da quelle che si occupano di mobilità, per trovare insieme le soluzioni migliori per rendere rapidamente atuabile questo progeto senza comprometere gli spostament dei citadini che oggi atraversano questa area. Si può fare. Ovviamente, non vogliamo utlizzare la scelta del metodo partecipatvo per un progeto così strategico come alibi per rinviarne l avvio. Perciò riteniamo che immediatamente si possa e si debba avviare una prima fase progetuale che permeta, da subito, la pedonalizzazione dell area dei Fori, in atesa dell asseto defnitvo da completare in un arco di tempo di circa sei mesi, tempo minimo necessario per atuare un adeguato potenziamento dei mezzi pubblici. Punt progetuali: 1) Chiusura al traffico di via dei Fori Imperiali Oggi, con l eccezione di alcune ore la domenica, via dei Fori Imperiali è percorribile dalle auto private. In partcolare, il trato tra Largo Corrado Ricci e Piazza Venezia è chiuso al trafco dei non autorizzat alla ZTL dalle 6.00 alle 18.00, altriment è aperto a tut; mentre il trato tra Largo Corrado Ricci e via Labicana, ossia quello che costeggia il Colosseo, è fuori dalla ZTL e dunque sempre aperto a tut. Ed è, di fato, durante le ore di chiusura dei varchi ZTL, la via più breve e rapida per raggiungere il Circo Massimo e il Lungotevere dalla Stazione Termini. Il pezzo più importante del patrimonio monumentale citadino non solo non è pedonalizzato, ma è addiritura esterno alla stessa ZTL.

4 La nostra proposta è di chiudere completamente via dei Fori Imperiali al trafco privato. Una prima ipotesi, naturalmente da verifcare, potrebbe essere una deviazione, come prima soluzione provvisoria, delle auto provenient da via Cavour in via degli Annibaldi e via Nicola Salvi, entrambe da rendere a doppio senso di marcia, e in questo modo rendere raggiungibili via Labicana e via Celio Vibenna, liberando così il trato compreso fra Largo Corrado Ricci e il Colosseo, mentre Piazza Venezia si potrà raggiungere dal lato di via Nazionale. 2) Potenziamento del trasporto pubblico E evidente che un simile piano ha ragione di esistere solo se va di pari passo con un serio potenziamento del trasporto pubblico, che avrebbe naturalmente accesso alle aree chiuse, invece, al trafco privato. Per questo occorre, parallelamente alla pedonalizzazione, prevedere un notevole irrobustmento del trasporto pubblico in tuta la cità, ma in partcolare nell area che va dalla Stazione Termini a Piazza Venezia atraverso via Cavour, al fne di favorire e incentvare il passaggio dal mezzo privato a quello pubblico. In questo modo, gran parte dell atuale sede stradale potrà essere pedonalizzata, mantenendo solo lo spazio necessario al passaggio, appunto, dei mezzi pubblici. Come avviene, del resto, nella gran parte delle aree pedonali europee. I mezzi pubblici impiegat in quest area, inoltre, dovranno essere eletrici. 3) Ricongiungimento del Palatino con il Circo Massimo Atualmente l area del Circo Massimo è scollegata dal resto del Parco Archeologico citadino. In partcolare, via dei Cerchi la divide dal Palatno. La chiusura di via dei Cerchi - oggi utlizzata prevalentemente come parcheggio, visto che per l atraversamento da viale Aventno al Lungotevere è possibile utlizzare la parallela via del Circo Massimo, già a doppio senso di marcia - garantrebbe il ricongiungimento del Circo Massimo con il Palatno. 4) Collegamento del Parco dei Fori al Parco dell Appia Antica

5 L ultma fase del progeto prevede, infne, il collegamento dei due Parchi, quello dei Fori e quello dell Appia Antca, che avverrebbe atraverso la Passeggiata Archeologica, parallela a viale delle Terme di Caracalla e già pedonale, e via di Porta San Sebastano, da pedonalizzare, che conduce da Piazzale Numa Pompilio a Porta San Sebastano, dove iniziano, appunto, via Appia Antca, nell ambito del nostro progeto interamente da pedonalizzare, ed il Parco dell Appia Antca. Gli atraversament pedonali e ciclabili di Piazza di Porta Capena (che divide il Circo Massimo dalla Passeggiata Archeologica) e di Piazzale Numa Pompilio (per raggiungere via di Porta San Sebastano), oggi regolat da un impianto semaforico, dovrebbero invece essere oggeto di un concorso internazionale per trovare le idee più brillant e le soluzioni più innovatve per dare piena contnuità all intero percorso. DIAMO I NUMERI - Pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali e via dei Cerchi più il trato sino a Porta San Sabestano: 2,5 km totali - Pedonalizzazione del trato dell Appia Antca da Porta San Sebastano a Marino, lungo il Parco dell Appia: 16 km totali - Oltre 55 etari la dimensione del Parco Archeologico unifcato di Fori, Colosseo, Palatno e Circo Massimo gli etari del Parco dell Appia Antca gli etari del Parco dei Castelli Romani - Oltre i veicoli che atualmente, nelle ore di punta, transitano quotdianamente in Largo Corrado Ricci. Di cui più del 50% sono auto private, il 30% sono moto e motorini, il 10% mezzi per il trasporto merci, il 4% taxi e soltanto il 2% mezzi pubblici.

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