Comune di Catania Vª Commissione Consiliare Permanente LL.PP. Seduta del 30/06/2015

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1 Comune di Catania Vª Commissione Consiliare Permanente LL.PP. Seduta del 30/06/2015 Verbale n. 210 L anno 2015, il giorno 30 del mese di Giugno, alle ore 08:30 in prima convocazione e alle ore 09:00 in seconda convocazione, presso la Sala Attigua all Aula Consiliare di Palazzo degli Elefanti, si riunisce la Vª Commissione Consiliare Permanente per trattare e discutere gli argomenti posti al seguente O.d.G.: 1. Comunicazioni del Presidente; 2. Comunicazioni dei Sigg. Consiglieri; 3. Audizione dell Avv. Marco Petino e dell Avv. Rosario Russo, rispettivamente nella qualità di Direttore e A.P. della Direzione Affari Legali, per discutere sul protocollo d intesa inerente la Zona Industriale di Catania; 4. Varie ed eventuali. Alle ore 08:30, in prima convocazione, non sono presenti Consiglieri e pertanto si rimanda l apertura in seconda convocazione. Alle ore 09:05, in seconda convocazione, sono presenti i Sigg. Consiglieri: 1. Notarbartolo Niccolò (Presidente) 2. Anastasi Sebastiano 3. Catalano Giuseppe 4. Crocitti Mario Il Presidente Notarbartolo, dopo l appello e accertata la sussistenza del numero legale, dichiara valida la seduta e la apre alle ore 09:05, alla presenza dell Avv. Marco Petino - Direttore della Direzione Affari Legali. Come 1 punto all O.d.G. Comunicazioni del Presidente, comunica che è arrivata per e- mail la proposta dell Arch. Annamaria Pace, come letto sui giornali nei giorni scorsi, di pedonalizzazione di via Cardinale Dusmet, con le immagini relative agli attraversamenti pedonali che si avrà modo di visionare nella prossima seduta. Il Consigliere Anastasi voleva avanzare la proposta, già fatta in Consiglio Comunale e su cui non ha ricevuto risposta, di programmare una visita della Commissione nella zona che resterà libera dai binari della Circumetnea (un area, parallela alla Circonvallazione, che dal Borgo arriva fino a Nesima), per portare avanti la sua idea di realizzare la futura pista ciclabile e pedonale per la città di Catania. Scopo della Commissione sarà quello di convocare di seguito i vertici della Circumetnea, per proporre la stipula di un protocollo d intesa con l Amm.ne Comunale finalizzato alla cessione dell area. Il Consigliere Crocitti propone di effettuare il sopralluogo percorrendo il tragitto a bordo della Circumetnea. 1

2 Il Presidente Notarbartolo risponde che questo interessante argomento verrà presto affrontato, valutando come effettuare il sopralluogo. Non avendo altre comunicazioni, con il consenso della Commissione salta il 2 punto all O.d.G. e passa al 3 punto all O.d.G. Audizione dell Avv. Marco Petino e dell Avv. Rosario Russo, rispettivamente nella qualità di Direttore e A.P. della Direzione Affari Legali, per discutere sul protocollo d intesa inerente la Zona Industriale di Catania. Ringraziando l Avv. Petino per la presenza e per aver fornito la settimana scorsa una interessante relazione sull argomento, premette che spesso, come sollecitato dai componenti della Commissione, si è cercato di capire di chi fossero le competenze e le responsabilità manutentive delle infrastrutture nella Zona Industriale di Catania. Visto che poche settimane or sono c è stata una riunione tecnica e di seguito una conferenza stampa del Sindaco, chiede all Avv. Petino di raccontare a quali conclusioni si è arrivati. Alle ore 09:15 entra la Consigliera Mastrandrea. L Avv. Petino spiega che tra il 1955 e il 1960 il Comune realizzò una serie di infrastrutture nell area su cui di seguito venne costruita la Zona Industriale di Catania. Le aree appartenevano al Comune, dove vennero realizzate buona parte delle infrastrutture (strade, ecc.), e al Consorzio ASI (provenienti dalla Regione Siciliana), quindi si pose già da subito il problema della gestione. La gestione delle aree comunali, secondo le regole del Codice Civile, competeva al Comune di Catania però, siccome ciò era tecnicamente impossibile, tenuto conto della distanza tra la città e la Zona Industriale negli anni 50, il Comune optò nel 1965 per stipulare una convenzione trentennale con cui attribuiva la gestione di tutte le infrastrutture al Consorzio ASI. Chiaramente alla Zona Industriale non tutte le infrastrutture sono in proprietà del Comune di Catania (che ne ha realizzato circa 44 km), infatti una parte venne realizzata di seguito dalla Regione Siciliana con il Consorzio ASI. A seguito della convenzione l unica opera che doveva realizzare il Consorzio ASI, come funzionale all attività di esercizio che in futuro avrebbe svolto il Comune di Catania, riguardava gli impianti di pubblica illuminazione, che in effetti vennero realizzati. Allo scadere della convenzione le aree dovevano rientrare nella disponibilità del Comune di Catania; tuttavia per vicende di carattere finanziario ciò è avvenuto ex legge ma non è avvenuto di fatto, con una serie di problematiche per accertare la proprietà delle aree e su cui si sono aperte molte controversie. La Consigliera Mastrandrea chiede se le aree interessate dalle infrastrutture dovevano tutte rientrare nella disponibilità del Comune e in base a quale norma. Alle ore 09:20 entra la Consigliera Saverino. L Avv. Petino risponde che dovevano rientrare solo le aree di proprietà del Comune; fa presente che se una infrastruttura viene realizzata in un terreno altrui ne determina l acquisizione della proprietà, mentre diverso è il caso, secondo il Codice Civile, di un abitazione realizzata in un terreno altrui, dove quest ultimo ne acquisisce la proprietà. Gran parte della Zona Industriale comprendeva aree acquisite con espropriazioni dalla Regione Siciliana e, in quantità più consistente, aree demaniali del Comune, che vennero prima sdemanializzate e poi adibite a questo tipo di attività. 2

3 Siccome il problema riguardava tutta la Sicilia venne promulgata la L.R. n. 8 del 12/01/2012, con cui si sopprimevano i Consorzi ASI e si istituiva l Istituto Regionale per lo Sviluppo delle Attività Produttive (IRSAP). Chiaramente vi è stata, in un momento storico, una carenza di gestione vera e propria, a cui la vecchia Amm.ne Comunale cercò di sopperire instaurando un dialogo con l ASI prima della legge del 2012; poi gli eventi legislativi hanno travolto queste buone iniziative. Il discorso venne articolato dal legislatore regionale sopprimendo i Consorzi ASI e stabilendo il principio che: le aree di proprietà comunale comunque restavano del Comune; l IRSAP entrava nella proprietà delle aree del Consorzio ASI e della Regione; lo strumento giuridico, che consentiva alle aree di proprietà comunale dove erano realizzate le infrastrutture del Comune di rientrare nella logica delle funzioni dell IRSAP, era quello dello strumento convenzionale. Perché la legge del 2012 stabilisce espressamente che tra i compiti dell IRSAP c è quello di gestire le infrastrutture, quindi per poterle gestire in un contesto unitario gli si dovevano assegnare anche quelle dei Comuni. Un passaggio fondamentale riguarda i proventi che derivano dallo svolgimento di funzioni nei confronti delle imprese, che costituiscono il patrimonio finanziario dell IRSAP; cioè il legislatore qualifica l attività di gestione dell IRSAP come un vero e proprio servizio pubblico a pagamento, quindi chi gestisce le infrastrutture deve farsi carico di costruire un suo bilancio in funzione di questi servizi. La Consigliera Mastrandrea chiede quali sono i proventi che riceve l IRSAP e per quali servizi. L Avv. Petino precisa che, per le manutenzioni effettuate dall IRSAP, le ditte della Zona Industriale versano dei contributi proporzionali, come ad es. il Comune svolge i suoi servizi e costruisce il suo bilancio attraverso quello che viene fatto pagare ai cittadini. I servizi svolti dall IRSAP sono estremamente variegati (illuminazione, strade, fornitura acqua, ecc.) e vi rientra quello di eliminazione dei rifiuti, per cui sarà necessario convenzionarsi con il Comune per stabilire con quale sistema smaltire i rifiuti speciali. Il Presidente Notarbartolo chiede se il Comune ha fatto delle convenzioni con l IRSAP per cedere in gestione le strade. L Avv. Petino premette che la conferenza di servizi è stata convocata dal Sindaco per prendere atto dei problemi che ci sono stati in passato e con l intenzione di iniziare a costruire una convenzione. L IRSAP si è impegnata a costruire una bozza di convenzione, come si sta facendo in tutte le sezioni locali a livello regionale, per poi trasmetterla alla Direzione Affari Legali del Comune di Catania, che apporterà le modifiche ritenute indispensabili per poter continuare una gestione proficua da parte del Comune senza inadempienze che possano determinare un salto di bilancio. Sulle lamentele espresse dalle imprese nel corso della riunione, poiché è stata dimenticata una cosa molto importante, il Sindaco ha risposto molto duramente: il Consorzio ASI, in base al principio della rappresentatività, era anche e soprattutto costituito dalle imprese, per cui portando avanti la politica industriale, rappresentando le imprese e non la collettività, sono stati assenti molti anni rispetto alla programmazione dei fondi comunitari dove i Consorzi ASI avevano pieno titolo; infatti altri Consorzi ASI d Italia hanno attinto a piene mani dai fondi comunitari (zone industriali del nord-est, di Milano, di Napoli, di Taranto). 3

4 Una parte di opere il Consorzio ASI le ha realizzate, ma come capacità di spesa sui fondi comunitari si è molto al di sotto della media degli altri Comuni. La Consigliera Mastrandrea chiede se l accesso ai fondi comunitari da parte dell ASI è venuto meno per incapacità o altro. L Avv. Petino risponde che spesso si punta il dito contro gli uffici pubblici, senza rendersi conto che a volte anche il privato è incapace o impreparato alle funzioni da svolgere. Si può vedere come la semplificazione dell accelerazione del procedimento amministrativo, avviata celermente nella Pubblica Amm.ne, sia stata ignorata in molti ambiti privati. Alle ore 09:35 entra il Consigliere Pellegrino. Il Consigliere Crocitti chiede come era formata la rappresentanza dei soci del Consorzio ASI. L Avv. Petino risponde che i Consorzi ASI erano costituiti dai rappresentanti dei Comuni, della Regione e delle Imprese, chiaramente secondo una regola di proporzionalità e di forza politica. Attualmente i Consorzi ASI sono stati sciolti e sostituti dall IRSAP, con la funzione di gestire le aree industriali, le strutture e le infrastrutture. Il Consigliere Crocitti domanda come si poneva un imprenditore, avviando un attività alla Zona Industriale, nei confronti del Consorzio ASI e cosa cambia oggi con l IRSAP. L Avv. Petino spiega che le aree della Zona Industriale, di proprietà in parte del Comune di Catania e in parte della Regione, erano distinte secondo una pianificazione, diversa dal Piano Regolatore, per particelle catastali. La funzione del Comune e del Consorzio ASI era quella di attribuire le aree, ad un prezzo prestabilito, ai privati che decidevano di aprire un impresa alla Zona Industriale. Quando il privato non aveva più interesse, l area rientrava nella disponibilità del Consorzio ASI e un altro soggetto vi subentrava pagando il controvalore. Fa presente che i prezzi delle aree non sono legati al valore di mercato, ma fissati dal Comune e dalla Regione. Oggi l imprenditore è un soggetto che vive e opera nella Zona Industriale, fruisce dei servizi da parte dell IRSAP; in passato aveva diritto di interloquire nelle scelte dell ASI tramite propri rappresentanti. Il Consigliere Crocitti chiede da chi è formato il Consiglio di Amministrazione dell IRSAP. Alle ore 09:40 entra il Consigliere Coppolino (in sostituzione del Consigliere Spadaro). L Avv. Petino replica che il C.d.A. dell IRSAP è regionale ed è formato da un Presidente, da un Direttore Generale e dagli impiegati che sono subentrati nella stessa posizione, ma la gestione avviene a livello locale tramite gli uffici periferici. Oggi l IRSAP, rispetto al passato, è più responsabilizzata perché gli si è data la natura pubblica e gli sono state affidate delle funzioni ben precise da cui non può debordare. L incongruenza della legge sta nel fatto che, sebbene attribuisca le funzioni di gestione della Zona Industriale all IRSAP, al tempo stesso non può imporre il passaggio delle aree comunali all IRSAP; quindi c è lo strumento convenzionale che serve a spostare le funzioni senza la proprietà. Chiaramente per poter lavorare è necessaria una gestione unitaria, poiché comunque il Comune è responsabile di quello che capita nelle sue aree; da qui l urgenza di stipulare la convenzione. 4

5 Il Consigliere Crocitti domanda se attraverso la stipula della convenzione il Comune avrà dei vantaggi economici. L Avv. Petino risponde che con la convenzione il Comune avrà notevoli risparmi, perché consente di spostare la gestione e quindi i costi sull IRSAP, che però deve costruire un suo bilancio. Il Presidente Notarbartolo chiede all Avv. Petino se ritiene che l IRSAP sarà in grado di costruirsi questo bilancio. L Avv. Petino ritiene di si poiché, essendoci una norma di legge e i controlli a cui sono sottoposti tutti gli Enti Pubblici attraverso la Corte dei Conti, o si è in regola o gli organi vengono sciolti. Il Consigliere Crocitti domanda quali sono i tempi previsti per la convenzione. L Avv. Petino reputa che l IRSAP abbia interesse a stipulare la convenzione e a breve dovrebbe trasmettere la bozza all Avvocatura comunale. Il Consigliere Crocitti chiede da quale organo comunale verrà stipulata la convenzione e se rientra nelle competenze del Consiglio Comunale. L Avv. Petino ritiene che sulla convenzione ci sarà semplicemente un atto di indirizzo politico della Giunta, tenuto conto che si tratta dell utilizzo di beni immobili, e sarà stipulata dalla dirigenza. Si dà atto che alle ore 09:45 sono usciti i Consiglieri Catalano e Crocitti. Il Presidente Notarbartolo, considerato che la precisa esposizione dell Avv. Petino ha chiarito per tutti molte questioni, chiede ai presenti se hanno altre domande. Il Consigliere Anastasi voleva esprimere un pensiero, rispetto alle lamentele di alcuni Consiglieri Comunali, per le risposte fornite dall Avvocatura in fase ispettiva nel corso degli ultimi Consigli Comunali. Personalmente è la seconda volta che ha rapporti con l Avvocatura, in questa e altre Commissioni, e ha potuto constatarne la massima disponibilità e chiarezza. Quindi si sente pienamente soddisfatto dall Avv. Petino e rigetta qualsiasi lamentela in merito. Sottolinea che a volte le leggi sono anche abbastanza ferree e non permettono una semplificazione della macchina amministrativa, ma questo dipende da chi le concepisce, poi l organo che le deve applicare, a tutela del Consiglio Comunale, è anche l Avvocatura. La Commissione si associa a quanto dichiarato dal Consigliere Anastasi. Il Presidente Notarbartolo ritiene che si sbaglia a pensare che gli uffici debbano diventare strumentali ad alcuni fini della politica, mentre invece devono fare serenamente il loro lavoro a tutela della collettività e delle istituzioni. Quindi, non essendoci altri interventi, ringrazia e libera l Avv. Petino e torna al 2 punto all O.d.G. Comunicazioni dei Sigg. Consiglieri. 5

6 La Consigliera Saverino evidenzia che per quanto ha segnalato la scorsa volta in Commissione, per la fontana ornamentale e l aiuola di piazza Alcalà, non è stato ancora effettuato alcun intervento. Aggiunge che: nella rotatoria del Faro Biscari, uno degli ingressi della città, stazionano stabilmente alcune famiglie Rom e vi sono molte erbacce che già l anno scorso hanno causato un incendio; come segnalato tempo fa, altri campi Rom si sono formati nei pressi del Cimitero di Acquicella e tra il Villaggio Sant Agata e San Giorgio, nei pressi di un edificio abbandonato dell Enel, creando dei problemi con i residenti; in via Barletta vi è una scarsa illuminazione e ad angolo con via Pietra dell Ova i rami degli alberi di un giardino privato fuoriescono dalla recinzione, coprendo il segnale stradale di stop e il palo dell illuminazione. Il Presidente Notarbartolo risponde che per via Barletta si può fare la segnalazione ai Vigili Urbani, in modo che il Comune diffidi il privato o eventualmente agisca in danno. La Consigliera Saverino chiede, visto che la Commissione si è fermata sul lavoro del regolamento sulle manutenzioni in attesa del Contratto di Servizio della Multiservizi, allo stato attuale cosa si è programmato in merito. Il Presidente Notarbartolo risponde che, non appena ratificato il Contratto e chiarito il rapporto con la Multiservizi (unica ditta che fa manutenzioni), successivamente si potrà procedere a come regolamentare. La Consigliera Mastrandrea fa presente che, come letto sul quotidiano La Sicilia, la piazzetta di fronte il civico 602 di via Etnea è molto trascurata, con l aiuola ricettacolo di spazzatura. Quindi si attiverà al più presto, attraverso il proprio Gruppo Consiliare, per trasmettere la segnalazione. Il suggerimento di pavimentare l aiuola, da parte del cittadino che ha scritto alla Sicilia, corrisponde ad alcuni casi simili in cui ha personalmente proposto, in alternativa alle aiuole mai sistemate e con mancanza di acqua per il non intervento degli uffici comunali e della SIDRA, di pavimentare con mattonelle purché si faccia un minimo intervento di pulizia e di ripristino del decoro. Similmente altre piccole aree della città sono nelle stesse condizioni, come lo sparti strada di viale Alcide De Gasperi (tratto via del Rotolo - Circonvallazione). Comunica inoltre che: in via Anfuso (tra via Messina e viale Artale Alagona) manca totalmente l illuminazione stradale; sebbene Piazza San Giovanni Bosco, che aveva recentemente segnalato, è stata ripulita, bisogna accertare se è stata attivata la fornitura di acqua; ci sono sicuramente dei mezzi più civili, rispetto ad un pezzo di cartone invecchiato, per interdire l accesso alla scala degli uffici di stato civile all ex convento S. Chiara. Il Presidente Notarbartolo, non essendoci altre comunicazioni da parte dei Consiglieri ed esauriti i punti all'ordine del giorno, dichiara sciolta la seduta alle ore 10:05. F.to Il Segretario F.to Il Presidente (Sig. Vittorio Canzoneri) (Cons. Niccolò Notarbartolo) È copia conforme all originale ad uso amministrativo e si compone di n. 6 fogli. Il presente verbale è stato approvato in data 07/07/2015 6

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